Edizione EUROPA
Rinnovati nello Spirito Isaia 44:3
2° anniversario Chiesa di Santander
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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America•Europa•Oceania•Africa•Asia
EDITORIALE
FISSANDO LO SGUARDO SU DIO Rev. José Arturo Soto B. Presidente Internazionale del MMM
“Fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio”. Ebrei 12:2.
Dio non cambia, è lo stesso oggi e per sempre.
Non ha mai sbagliato. Tutto ciò che ha detto, ha detto come Proprietario e Signore della storia, come Sovrano di tutte le cose. Conosce il passato, il presente e il futuro. È dall’eternità all’eternità. Il Movimento Missionario Mondiale ha un principio fin dal suo inizio: il principio dell’umiltà. Quando è iniziata quest’Opera, molti se ne facevano beffe, dicevano che non sarebbe riuscita; tuttavia, non dobbiamo sottovalutare i piccoli principi. Dio ha instillato in quest’Opera il principio della semplicità. Bisogna mantenere la totale dipendenza da Dio e lo spirito di umiltà. Anche se Dio ci benedica con grandi cose materiali e un po’ di fama, dobbiamo portare sempre tutto ai piedi del Signore. D’altra parte, è importante osservare il principio di comunione e fraternita. La comunione con Dio e con gli altri è un aspetto essenziale per ricevere la Sua benedizione. Allo stesso modo, bisogna non smettere di predicare il messaggio evangelico. Non possiamo deviare dallo scopo del nostro messaggio, che è centrato su Cristo. Il Vangelo è un confronto dell’uomo peccatore con Dio Santissimo, l’unico che può perdonare il peccato e cambiare la nostra vita. Il nostro
impegno non è con gli uomini, ma con Gesù Cristo, a cui un giorno dovremo rendergli conto. Bisogna predicare anche la santità, perché “senza santità nessuno vedrà il Signore”. Dobbiamo predicare che la vita cristiana è vissuta nella santità. E la santità ha il suo riflesso dall’interno, ma inevitabilmente deve essere mostrata all’esterno. Inoltre, è essenziale mantenere la visione che Dio ci ha dato. Questa visione è mondiale. Il Movimento Missionario Mondiale si trova in quasi tutti i blocchi geografici del mondo. Stiamo adempiendo alla grande commissione: “Andate dunque per tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura” (Marco 16:15). Questa è la visione dell’Opera e non può cambiare. Fratelli, dobbiamo adempiere ai propositi di Dio e diffondere la Parola di Cristo. Bethel Television è uno strumento potente nelle nostre mani. C’è il segnale di Bethel TV in Europa, Africa, Oceania, Asia e America. Infine, voglio dire a tutti i miei fratelli in questo santo ministero che dobbiamo anche riconoscere che il lavoro che facciamo è solo un complemento nel completo scopo di Dio. Continueremo, con l’aiuto di Dio, ad agire con forza in Gesù Cristo. Amen.
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evangelistico Fondatore e Direttore: Rev. Luis M. Ortiz SETTEMBRE 2020 / EDIZIONE N° 788 USPS 012-850) PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE Il World-Wide Missionary Movement, Inc. è una chiesa senza scopo di lucro con la visione di piantare nuove chiese negli Stati Uniti d’America e nei suoi territori, e con la visione missionaria di piantare nuove chiese in tutto il mondo, là dove Dio apra nuove porte. PUBBLICATA MENSILMENTE DAL Movimiento Misionero Mondiale, Inc World-Wide Missionary Movement, Inc San Juan, Porto Rico Washington, D.C. Periodici affrancati a San Juan, Porto Rico 00936 POSTMASTER: Inviare i cambiamenti di indirizzo a Impacto Evangelistico P.O. BOX 363644 San Juan, Porto Rico 00936-3644 Telefono (787) 761-8806, 761-8805, 761-8903
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• L'ispirazione della Sacra Scrittura: 2 Timoteo 3:15-17, 2 Pietro 1:19-21. • La divinità adorabile in Tre Persone, Padre, Figlio e Spirito Santo: Matteo 3:16-17, 17: 1-5; 28:19 Giovanni 17: 5, 24, 26, 16:32, 14:16, 23, 18:05, 6, 2 Pietro 1:17,18; Apocalisse 5. • La salvezza mediante la fede in Cristo: Luca 24:47, Giovanni 3:16, Romani 10:13, Tito 2:11, 3:5-7. • La Nuova Nascita: Giovanni 3:3, 1 Pietro 1:23, 1 Giovanni 3:9. • La giustificazione per fede: Romani 5:1, Tito 3:07. • Il battesimo in acqua per immersione, come comandato da Cristo: Matteo 28:19, Atti 8:36-39. • Il battesimo nello Spirito Santo, successivo alla salvezza, parlare in lingue secondo: Luca 24:49, Atti 1:04, 8, 2:04. • La Guarigione Divina: Isaia 53:4, Matteo 08:16, 17, Marco 16:18, Giacomo 5:14, 15. • I doni dello Spirito Santo: 1 Corinzi 12:1-11. • I frutti dello Spirito Santo: Galati 5:22-26. • La santificazione: 1 Tessalonicesi 4:3, 5:23, Ebrei 12:14, 1 Pietro 1:15, 16, 1 Giovanni 2:6. • Il ministero e l'evangelizzazione: Marco 16:15-20, Romani 10:15. • La decima e la sostenibilità dell’Opera: Genesi 14:20, 28:22, Levitico 27:30, Numeri 18:21-26, Malachia 3:7-10, Matteo 10:10; 23:23. • Il sollevamento della Chiesa: Romani 8:23, 1 Corinzi 15:51 - 52, 1 Tessalonicesi 4:16-17. • La seconda venuta di Cristo: Zaccaria 14:1-9, Matteo 24:30, 31, 2 Tessalonicesi 1:7, Tito 2:13, Eb 14, 15. • Il Regno Millenario: Isaia 2:1-4, 11:5-10, Zaccaria 09:10, Apocalisse 19:20, 20:3-10. • Nuovi cieli e nuova terra: Isaia 65:17, 66:22, 2 Pietro 3:13, Apocalisse 21:1.
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SOMMARIO
DEVOZIONALE
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6.- Nota di copertina LA BIBBIA È ATTENDIBILE?
Alcuni sostengono che le Scritture sono piene di inesattezze, errori e leggi e insegnamenti obsoleti che rasentano il ridicolo per una società moderna. Nulla di più lontano dalla verità. 14.- Infografia OLTRE 560 ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DEL PRIMO LIBRO STAMPATO: LA BIBBIA Intorno all'anno 1455, un produttore di macchine tedesco chiamato Johannes Gutenberg inventò una macchina da stampa a caratteri mobili in metallo. 16.- Internazionale PERCHÉ NEGLI STATI UNITI CI SONO COSÌ TANTE SPARATORIE? Perché gli Stati Uniti, la prima potenza mondiale, detengono il record di vittime di sparatorie in luoghi pubblici? 18.- Attualità MISSIONARI NEL MONDO La Giornata Missionaria Mondiale si celebra il sabato 28 settembre in tutte le chiese del Movimento Missionario Mondiale (MMM). 20.- Insegnamento LA LEZIONE DELL’EBANO La Bibbia menziona l'ebano solo una volta, in Ezechiele 27:15. Ma questa menzione è trascendentale come lezione per i cristiani. 22.- Gioventù SINTOMI DI DEBOLEZZA SPIRITUALE IN GIOVANI Tutti i giovani cristiani affrontano una costante battaglia spirituale. 24.- Musica OGNOR DI TE BISOGNO
Scritto da Annie Sherwood Hawks, questo inno ha toccato il cuore dei cristiani dal 1872. 26.- Letteratura APOCALISSE, UN LIBRO APERTO PER OGGI. Pratica, edificante, devozionale, comprensibile e teologica, l’opera del pastore Luis M. Ortiz è uno studio dettagliato dell’ultimo libro delle Sacre Scritture. 30.- Eroe della fede UN OPERAIO INSTANCABILE. Guillaume Farel è un grande esempio di cristianesimo attivo e un potente strumento di Cristo. 34.- Storia di vita QUANDO L’AMORE RINASCE Lontano da casa per vent'anni, trovava gioia in amori fugaci di discoteche e bar. Un giorno, una malattia l’ha fatto inginocchiarsi e chiedere a Dio di salvarlo. 40.- Apologetica PREDESTINAZIONE (III) Le Sacre Scritture non dicono che Dio predestina alcuni per la salvezza e altri per la dannazione. Noi tutti raccogliamo i frutti delle nostre scelte. 42.- Intervista “PRESERVIAMO LA SANA DOTTRINA” Con 56 anni, il MMM ribadisce il suo scopo di preservare la sua essenza dottrinale, che è il DNA dell'Opera in tutto il mondo. 44.- Devozionale QUAL È IL MIGLIOR LAVORO? 46.- Devozionale APRENDO LE ORECCHIE A GESÙ 48.- Devozionale LA VERGA ERA ASCIUTTA MA FIORÌ 50.- Evento IL LAVORO EVANGELIZZATORE FATTO DAL MMM NEL MONDO 66.- Lettere I NOSTRI LETTORI CI SCRIVONO
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NOTA DI COPERTINA
LA BIBBIA È ATTENDIBILE? Alcuni sostengono che le Scritture sono piene di inesattezze, errori e leggi e insegnamenti obsoleti che rasentano il ridicolo per una società moderna. Nulla di più lontano dalla verità. La Bibbia fu ispirata da Dio e scritta in un periodo di circa 1500 anni da uomini di diverse epoche, condizioni sociali e professioni: da agricoltori, pescatori e pastori, a profeti, giudici e re. Josh McDowell & Sean McDowell (*)
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NOTA DI COPERTINA
Hai mai letto un brano della Bibbia e pensato “Ma cosa significa?” O forse hai capito il senso del passaggio, ma ti hai chiesto “È davvero rilevante oggi?”. Ci sono critici che si fanno beffe dell’idea di prendere sul serio la Bibbia. “La Bibbia è un dono di Dio di cui possiamo essere davvero riconoscenti. Questo libro unico rivela cose che altrimenti non potremmo mai scoprire. Per esempio ci parla della creazione dei cieli stellati, della terra e dei primi esseri umani”. “La Bibbia inoltre è un dono che ci tocca il cuore, perché rivela qualcosa del Donatore, Dio. Il fatto che abbia provveduto questo libro dimostra che desidera che Lo conosciamo
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bene (Geremia 9:24). La Bibbia può aiutarci davvero ad accostarci al Signore”. 1. La Bibbia è ispirata da Dio? Quando l’apostolo Paolo disse che “ogni Scrittura è ispirata da Dio” (2 Timoteo 3:16), non intendeva dire che la Bibbia fosse un libro ispiratore. Lui usò una parola greca specifica (theopneustos) che letteralmente significa “respirato/alitato/ soffiato da Dio” (theos, God; pneo, respirare/alitare/soffiare). Ogni Scrittura è “soffiata da Dio”, il che significa che le parole scritte nella Bibbia provengono da Dio. Gesù si riferiva alle Scritture in questo modo quando dis-
se ai farisei che stavano usando l’insegnamento scritturale in modo sbagliato: “Avete annullato la parola di Dio [Scrittura] a motivo della vostra tradizione” (Matteo 15:6). L’apostolo Paolo spiegò come al popolo ebraico “furono affidate le rivelazioni di Dio” (Romani 3:2). Quindi, quando leggi la Bibbia, non stai semplicemente leggendo un libro ispiratore; stai leggendo parole di Dio. L’apostolo Pietro fece lo stesso punto quando scrisse che “nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo” (2 Pietro 1:20-21).
2. La Bibbia è infallibile? I teologi cristiani conservatori affermano che la Bibbia non contiene errori. Ma ciò che vogliono dire è che, quando tutti i fatti siano noti, le Scritture originali scritte dagli autori originali e interpretate in modo appropriato daranno prova di essere vere in tutto ciò che affermano. I 66 libri della Bibbia furono scritti da circa 40 autori. Fu un processo complesso per Dio comunicare il Suo messaggio attraverso un gruppo così diversificato di uomini in un arco di circa 1500 anni. Ma miracolosamente riuscì a raccogliere la Sua Parola. Dio non solo parlava attraverso messaggeri con varie
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NOTA DI COPERTINA
esperienze umane, ma anche esprimeva la Sua Parola in una serie di forme e stili letterari: dai dolorosi lamenti di Geremia all’esaltata poesia di Isaia e dei Salmi. La Parola di Dio è piena di narrazioni storiche, parabole, lettere, allegorie, metafore, similitudini, satira e iperbole. Dio catturò il carattere completo di coloro attraverso cui parlò, dalla logica coesiva di un erudito (Paolo, nelle sue epistole) alla prospettiva sacerdotale di un teologo (lo scrittore di Ebrei), al talento poetico di un musicista (David, nei Salmi), e alla disperazione e agonia di un popolo (Geremia, in Lamentazioni). Quindi, quando analizziamo un passaggio biblico, ci accorgiamo del fatto che la verità di Dio viene presentata attraverso gli occhi del Suo portavoce umano, pur trasmettendo ancora il messaggio esatto e privo di errori che Dio vuole che riceviamo.
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3. La Bibbia contiene errori? Anche se gli scritti originali delle Scritture non contengono errori, nessuno degli autografi originali esiste ancora. Oggi abbiamo soltanto copie di ciò che fu originariamente scritto. E sebbene quelli che trascrissero le copie (scribi) fecero del loro meglio per riprodurle accuratamente, commisero alcuni errori. I manoscritti più antichi tendono ad essere più precisi perché sono più vicini all’originale. Ma non sapevamo quanto fossero incredibilmente accurate le copie dell’Antico Testamento fino alla scoperta dei Rotoli del Mar Morto nel 1947. Prima del 1947, il più antico manoscritto ebraico completo in nostro possesso risaliva al 900 d.C. Tuttavia, con la scoperta di oltre 800 manoscritti in grotte del lato occidentale del Mar Morto, siamo entrati in possesso di manoscritti dell’Antico Testamento datati dai paleografi a circa 125 a.C.
TRASMISSIONE DELL’ANTICO TESTAMENTO Uno dei modi in cui Dio si assicurò che l’Antico Testamento fosse trasmesso accuratamente fu scegliendo, chiamando e coltivando una nazione di uomini e donne che prendevano molto sul serio il Libro della Legge. Dio comandò e instillò nel popolo ebraico una grande riverenza per le Scritture. Quell’atteggiamento divenne così parte della loro identità che, tra il V e il III secolo a.C., sorse una classe di studiosi ebrei chiamati soferim, che deriva da una parola ebraica che significa “scribi”. Questi custodi delle Scritture ebraiche si dedicarono a preservare con cura gli antichi manoscritti e produrre nuove copie quando fosse necessario. I soferim furono eclissati dagli scribi talmudici, che custodirono, interpretarono e commentarono i testi sacri tra il 100 e il 500 d.C. Gli scribi talmudici furono seguiti dai più famosi scribi masoretici (dal 500 al 900 d.C.). Gli scribi talmudici stabilirono discipline dettagliate e rigorose per la copiatura di un manoscritto. Le loro regole erano così esigenti che quando una nuova copia veniva completata, davano alla riproduzione pari autorità a quella dell’originale, in quanto erano completamente convinti di avere un duplicato esatto.
Questi rotoli erano mille anni più vecchi di qualsiasi altro manoscritto precedentemente noto. Ma ecco la miglior parte: una volta confrontati i Rotoli del Mar Morto con le successive copie dei manoscritti, l’allora attuale Bibbia ebraica si rivelò identica, parola per parola, in oltre il 95 percento del testo. L’altro 5% consisteva principalmente di variazioni ortografiche. In altre parole, la più grande scoperta di manoscritti di tutti i tempi rivelò che mille anni di copiatura dell’Antico Testamento avevano prodotto solo variazioni minime, nessuna delle quali alterava il chiaro significato del testo o metteva in discussione la sua integrità fondamentale. 4. È ciò che abbiamo oggi veramente la Parola di Dio? Oggi la nostra Bibbia completa comprende 39 libri
dell’Antico Testamento e 27 libri del Nuovo Testamento. Ma come facciamo a sapere che quelli sono i libri ispirati da Dio che Egli ha preparato per noi? Forse alcuni libri ispirati da Dio furono esclusi. Come facciamo a sapere di avere tutti gli scritti che furono ispirati da Dio? I 66 libri accettati come Parola ispirata da Dio vengono chiamati “canonici” perché appartengono al canone delle Scritture. “Canone” deriva dalla parola greca kanon, che significa “regola” o “principio”. In altre parole, c’erano criteri molto rigorosi necessari per ritenere una scrittura “ispirata da Dio”. Contrariamente a quanto sostengono alcuni critici moderni, i primi ebrei e leader della chiesa non crearono il canone. Piuttosto, quei leader si limitarono a riconoscere o scoprire quali libri erano “soffiati da Dio” sin dall’inizio. A uno scritto non era data l’autorità di essere Scrittura solo perché i primi leader ebrei o cristiani l’accettarono come tale. Invece, era accettato dai leader e dal popolo perché era chiaro per loro che Dio stesso aveva dato allo scritto la Sua autorità divina. Ci sono almeno quattro principi guida che qualificano una lettera o un libro come una scrittura ispirata da Dio: • Fu scritto da un profeta o apostolo di Dio o da qualcuno collegato con loro. • Il suo messaggio era coerente con quanto era già stato rivelato su Dio. • Dimostrava chiaramente la presenza confermante di Dio. • Fu ampiamente accettato dalla chiesa sin dai primi tempi. Entro il 300 a.C., e certamente non più tardi del 150 a.C., i 39 libri dell’Antico Testamento erano già scritti, raccolti e uf-
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ficialmente riconosciuti come libri canonici. Il testo ebraico di questi 39 libri era originariamente diviso in 24 libri: cinque libri secondo la Legge (di Mosè), otto Profeti e undici Scritti. Entro il 200 e il 300 d.C., gli anziani della chiesa iniziarono a stabilire criteri per riconoscere gli scritti degli apostoli come Scritture ispirate da Dio. Nel 367 d.C., Atanasio di Alessandria fornì il primo elenco ufficiale dei 27 libri del Nuovo Testamento che abbiamo oggi. E alla fine del 300 c’era consenso. I 27 i libri furono canonizzati dai consigli di Ippona (393 d.C.) e Cartagine (397 d.C.). Si ricordi che questo non era un gruppo di anziani della chiesa che autorizzava una raccolta di scritti religiosi; piuttosto, stavano riconoscendo che questa raccolta di libri era autorizzata da Dio come Sua Parola. 5. La Bibbia è storicamente accurata e attendibile? Alcune persone pensano che la Bibbia possa essere attendibile su questioni morali, ma non completamente degna di fiducia su questioni storiche. Tuttavia, molte delle verità della Bibbia sono radicate nella storia. Ad esempio, è cruciale credere che Gesù fosse una persona storica e che la risurrezione corporea fosse una realtà storica. Perché, come dice l’apostolo Paolo, “se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati” (1 Corinzi 15:17). La Bibbia è in gran parte un libro storico che rivela chi è Dio, chi sono gli umani, come gli umani si separarono da Dio e come fu messo in atto il Suo piano di redenzione per ripristinare la Sua relazione con i Suoi figli perduti. Ed è di vitale importanza che le Sue parole siano state accuratamente tramandate di generazione in generazione. La domanda da farsi è: Possiamo essere fiduciosi che ciò che fu ispirato da Dio e trascritto è stato di fatto conservato come un’accurata documentazione della storia? Dio non ci ha lasciato a chiederci. Egli ha miracolosamente supervisionato la trasmissione delle Scritture per assicurarsi che fossero tramandate accuratamente da una generazione all’altra. 6. Come interpretare la Bibbia per sapere cosa significa per noi oggi? La Bibbia fu scritta in un tempo e un luogo molto diversi dai nostri, qui nel XXI secolo. Ad esempio, l’Antico Testamento fu scritto tra 3400 e 1900 anni fa. Le culture erano diverse, non c’è dubbio. Ciò che la gente faceva e il modo in cui si esprimeva non assomigliano molto al discorso e alle attività del nostro mondo moderno. Nonostante tutte queste differenze culturali, la Bibbia è ancora estremamente rilevante oggi. Interpretare e comprendere la rilevanza delle Scritture per la nostra vita implica un processo di due fasi. La prima è determinare cosa significano i passaggi specifici per coloro che per primi li pronunciarono o scrissero, e cosa significano i passaggi per coloro che per primi li ascoltarono o lesero. Poiché la Bibbia fu scritta in vari
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periodi di tempo, bisogna capire il suo contesto storico. Per comprendere come una data verità si applica a noi, dobbiamo conoscere gli atteggiamenti, l’ambiente, lo stile di vita e la struttura politica dei tempi in cui fu trasmessa. In questa prima fase è necessario ricordare che nulla di quanto fu detto o scritto nelle Scritture fu parlato o scritto direttamente a noi che viviamo nel XXI secolo. Mosè e i profeti parlavano ai figli di Israele. Gesù parlava ai suoi discepoli, alla folla e a altre persone. Quando gli apostoli scrissero i Vangeli e quando Paolo, Pietro, Giacomo e altri scrissero gli altri libri del Nuovo Testamento, lo fecero per ascoltatori o lettori del loro tempo. Quindi, poiché Dio si rivelava se stesso e rivelava la Sua verità a un pubblico specifico in un determinato momento della storia, il nostro primo compito è quello di interpretare ciò che intendeva comunicare a loro in quel tempo. Poi viene la seconda fase molto importante: capire quale verità universale e rilevante Dio ci sta rivelando proprio ora. Talvolta tentiamo di trarre il significato di Dio noi stessi o di
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TRASMISSIONE DEL NUOVO TESTAMENTO
desumere da un testo ciò che pensiamo che Egli stia insegnando. Quando imponiamo la nostra inclinazione particolare su un passaggio o iniettano le nostre idee, tutti finiamo per avere opinioni diverse e contraddittorie su una particolare verità. Ma gran parte di questo può essere evitato se seguiamo un processo per scoprire il significato di Dio su una verità. Questo processo si chiama esegesi. L’esegesi deriva dalla parola greca exegeomai, che significa far conoscere, svolgersi nell’insegnamento, dichiarare facendo conoscere. La parola è usata da Giovanni quando dice che Gesù “l’ha fatto conoscere” (Giovanni 1:18). Fare l’esegesi di un passaggio vuol dire capire il significato delle parole e metterle in contesto (letterario, storico e teologico). Quando leggiamo un passaggio fuori dal suo contesto, siamo in pericolo di interpretare un altro significato che semplicemente non c’è. Gli studiosi lo chiamano eisegesi, cioè il processo di desumere/inferire. La maggior parte degli errori di interpretazione provengono dall’inferire dalla Scrittura un
Ci furono scribi ebrei esperti che fecero copie dei manoscritti dell’Antico Testamento, ma questo non fu il caso del Nuovo Testamento. Ci sono diverse ragioni: 1) La leadership ebraica ufficiale non approvava il cristianesimo; 2) le lettere e le storie diffuse dagli scrittori del Nuovo Testamento non erano considerate all’epoca come Scritture ufficiali; e 3) i documenti non erano scritti in lingua ebraica, ma piuttosto in forme di greco e aramaico. Pertanto, non furono seguite le stesse discipline formali nella trasmissione di questi scritti da una generazione all’altra. Nel caso del Nuovo Testamento, Dio fece uso di un metodo nuovo per assicurarsi che la Sua Parola fosse accuratamente preservata per noi e per i nostri figli. Gli storici valutano l’attendibilità testuale della letteratura antica secondo due norme: 1) l’intervallo di tempo tra l’originale e la prima copia e 2) il numero di copie disponibili del manoscritto. Ad esempio, praticamente tutto ciò che sappiamo oggi sulle imprese di Giulio Cesare nelle guerre galliche (58 - 51 a.C.) deriva da dieci copie manoscritte dell’opera di Cesare “Le guerre galliche”. La prima di queste copie risale a poco meno di mille anni dal momento in cui fu scritto l’originale. Il nostro testo moderno della “Storia di Roma di Livy” si basa su un manoscritto parziale e diciannove copie molto più recenti che risalgono a 400-1000 anni dopo la scrittura originale. In confronto, il testo dell’“Iliade” di Omero è molto più attendibile. Ha circa 1757 copie di manoscritti esistenti oggi, con un intervallo di tempo di soli 400 anni tra la data di composizione e quella della prima di queste copie. Usando questa norma accettata per valutare l’attendibilità testuale degli scritti antichi, il Nuovo Testamento è unico. Non ha eguali. Nessun altro libro del mondo antico può nemmeno avvicinarsi alla sua attendibilità testuale. Quasi 25 000 manoscritti o frammenti di manoscritti del Nuovo Testamento sono preservati nelle biblioteche e università del mondo in lingue come copto, latino e armeno. Tra questi ci sono quasi 5800 manoscritti greci del Nuovo Testamento, che è oltre tre volte più che per l’“Iliade”. Il primo di questi scoperti finora è un frammento del Vangelo di Giovanni, situato nella Biblioteca John Rylands dell’Università di Manchester, in Inghilterra; è stato datato entro 50 anni da quando l’apostolo Giovanni scrisse l’originale. Durante la pubblicazione di questo libro ci sono prove convincenti che una parte recentemente scoperta del Vangelo di Marco risale al primo secolo. Possiamo essere certi che il testo del Nuovo Testamento e dell’Antico Testamento è stato tramandato nel corso dei secoli con precisione e accuratezza.
significato che non esiste. Per comprendere ciò che Dio ci sta dicendo oggi, bisogna comprendere la Sua verità nel suo contesto e poi applicarla correttamente alla nostra cultura e vita personale. (*) Joslin “Josh” McDowell è uno scrittore cristiano americano. Alcuni dei suoi libri più noti sono “Il fattore della risurrezione”, “Prova che richiede un verdetto”, “Il bene e il male”, e “Gli ingannatori”. Sean è suo figlio e segue le orme di suo padre.
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VII secolo d.C.
XI secolo d.C.
La prima tecnica di stampa a caratteri mobili in argilla è inventata in Cina.
La fabbricazione della carta si trasferisce dalla Cina, dove fu inventata nel II secolo, nel resto del mondo.
I capilettera erano dipinti a mano.
V secolo d.C.
I cinesi usano blocchi di legno per stampare motivi su tessuti e successivamente su carta (xilografia). Ogni foglio era appeso ad asciugare.
XIII secolo d.C. I coreani producono caratteri mobili in metallo.
XV secolo d.C.
Gutenberg inventa la macchina da stampa intorno al 1440. Quindici anni dopo, completa la stampa della sua Bibbia a 42 linee.
1863
Carta
William A. Bullock ottiene il brevetto della prima rotativa per la stampa con nastro continuo di carta. Il testo su ogni pagina era organizzato in due colonne di 42 righe.
1886
Ottmar Mergenthaler inventa la linotype, la prima macchina per la composizione tipografica.
1904
La tecnica litografica raggiunge il suo apice con lo sviluppo della stampa offset, utilizzata oggi.
I libri furono creati migliaia di anni fa, ma i primi non avevano pagine e copertine come quelli a cui siamo abituati. I primi libri erano rotoli di carta o pelli di animali chiamati pergamene. Nel XV secolo, durante il Rinascimento, vi fu un enorme aumento di idee nuove ed interessanti nella scienza e nell'arte. Intorno all'anno 1455, un produttore di macchine tedesco chiamato Johannes Gutenberg inventò una macchina da stampa a caratteri mobili in metallo. Copie di libri potevano essere fatte facilmente anziché una per una. Il primo libro ad essere stampato e venduto in Europa fu una copia della Bibbia. Per centinaia di anni, fino all'invenzione della stampa digitale, i libri furono stampati utilizzando caratteri in metallo e macchine da stampa.
Oltre 561 anni dalla pubblicazione del primo libro stampato:
LA BIBBIA La Bibbia è il primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili.
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V secolo a.C.
I romani usano sigilli per stampare impressioni su oggetti d’argilla.
Il 23 febbraio 1455 fu completata la stampa della Bibbia di Gutenberg, il primo libro stampato con caratteri mobili.
LA BIBBIA REINA VALERA O BIBBIA DELLA BROCCA Questa versione ben nota della Bibbia in spagnolo fu ampiamente diffusa durante la Riforma protestante del XVI secolo ed è una delle più accettate dalle chiese evangeliche dei paesi di lingua spagnola.
Vite
Strumento di inchiostrazione
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INTERNAZIONALE
PERCHÉ NEGLI STATI UNITI CI SONO COSÌ TANTE SPARATORIE? Perché gli Stati Uniti, la prima potenza mondiale, detengono il record di vittime di sparatorie in luoghi pubblici? Ci sono stati più di 250 attacchi in varie città dall’inizio dell'anno ad oggi. (*) Ogni sparatoria negli Stati Uniti riaccende il dibattito sull’acceso alle armi da fuoco. Perché un 21enne che è appena autorizzato a comprare una birra può acquisire, tramite una procedura minore, un fucile semiautomatico con cui può commettere omicidio in pochi minuti? Non c’è logica nella risposta. L’unica ragione che può spiegare l’alto numero di sparatorie di massa negli Stati Uniti è la quantità stratosferica di armi nelle mani di fanatici e psicopatici. Allora, perché, nonostante le continue stragi, i legislatori non ottengono mai una maggioranza per limitare l’accesso alle armi da fuoco? Gli Stati Uniti, la terra dei cowboy, sono la società più armata del mondo, con una media di un fucile o una pistola per abitante (circa 300 milioni). In altre parole, gli americani rappresentano circa il 4,4% della popolazione mondiale, ma possiedono il 42% delle armi del mondo. Secondo uno studio condotto dai ricercatori Franklin E. Zimring e Gordon Hawkins dell’Università della California, ci sono state 133 sparatorie di massa tra il 2002 e il 2014. La Finlandia ne ebbe solo due, in cui sono state uccise diciotto persone; la Svizzera ne ebbe una, in cui si sono verificate quattordici morti. La differenza è chiara. Nel 2013, le morti legate alle armi da fuoco negli Stati Uniti inclusero 21.175 suicidi, 11.208 omicidi e 505 morti causate da spari accidentali. Quello stesso anno in Giappone, un paese che ha un terzo della popolazione degli Stati Uniti, le armi da fuoco hanno causato solo tredici morti.
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Ciò significa che un americano ha 300 volte più probabilità di morire a causa di un’arma da fuoco rispetto a un giapponese. Il tasso di proprietà delle armi negli Stati Uniti è 150 volte superiore a quello del Giappone. Il divario tra 150 e 300 dimostra che le statistiche sulla proprietà delle armi da sole non spiegano la situazione degli Stati Uniti. Altri investigatori ritengono che dietro la strage del Texas vi sia un chiaro crimine di odio razziale. La drammatica realtà è che negli Stati Uniti, che è in allerta come il resto del mondo per il jihadismo, è aumentata la paura del terrorismo nei gruppi e individui fanatizzati con l’ideologia tipica dell’estrema destra.
In effetti, ci sono sempre più voci che accusano il presidente Donald Trump di alimentare questi massacri con il suo discorso incendiario contro immigrati e minoranze. Dalla campagna elettorale 2016, il presidente degli Stati Uniti non ha smesso di chiamare gli immigrati messicani “stupratori” e “narcotrafficanti” e i musulmani, “terroristi”, e ha evitato di condannare gli atti dei suprematisti bianchi. Inoltre, insulta costantemente le minoranze, e ha invitato a “ritornare nei loro paesi” ai legislatori americani di origine afroamericana, portoricana, sudanese o musulmana. Gli autori di omicidi indiscriminati negli Stati Uniti hanno motivazioni e intenzioni molto diverse, ma, per la
maggior parte, condividono alcuni tratti: giovani uomini bianchi. Donald Trump e i politici che si oppongono a un controllo più rigoroso della vendita di armi da fuoco di solito attribuiscono questi attacchi ai problemi di salute mentale degli autori. Tuttavia, le analisi dell’FBI mostrano che solo il 25 percento degli aggressori ha una diagnosi di problemi di salute mentale e che in genere non sono individui che vivono in isolamento.
(*) Con informazione dall’Internet.
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ATTUALITÀ
MISSIONARI NEL MONDO La Giornata Missionaria Mondiale si celebrerà il sabato 28 settembre in tutte le chiese del Movimento Missionario Mondiale. La celebrazione sarà trasmessa dai media dell’Opera. 18
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“Pensare a quest’organizzazione è pensare al lavoro missionario. Andiamo in altre nazioni e in tutto il mondo in modo che il lavoro missionario non si fermi”.
Ogni anno, l’ultimo sabato di settembre, l’Opera del MMM tiene un digiuno generale in cui si prega Dio per tutti i missionari del mondo e si motiva i credenti a seguire la chiamata missionaria. Quest’anno, il giorno prima dell’attività, il reverendo José Arturo Soto, presidente internazionale del MMM, darà un messaggio a tutte le chiese sottolineando l’importanza del lavoro missionario e annuncerà il motto ufficiale della Giornata Missionaria Mondiale 2019. Il messaggio sarà trasmesso da Bethel Television e condiviso dai social network delle chiese. Questo evento di grande importanza per l’Opera convoca ogni anno migliaia di chiese dei cinque continenti che si uniscono per un unico scopo: pregare il
Signore per i campi missionari e gli operai che portano il Vangelo in luoghi lontani e pericolosi, e chiedergli di continuare a chiamare operai ad unirsi alla missione a noi affidata: “Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura” (Marco 16:15). Inoltre, verrà raccolto un contributo speciale con il quale saremo in grado di acquisire nuove terre, costruire templi, creare case per bambini e scuole, e coprire le spese delle missioni stabilite nel mondo. Il Movimento Missionario Mondiale ha avuto radici missionarie fin dall’inizio. Il fondatore, il reverendo Luis M. Ortiz, lo dice in una poesia che scrisse: “Vai avanti, seminatore. Il tuo seme in buona terra germoglierà e con gioia tornerai con i tuoi covoni, e il divino Lavoratore ti ricompenserà!” Al momento, l’Opera del MMM è stabilita in 73 paesi. Gli Emirati Arabi Uniti, l’Uganda, la Repubblica Democratica del Congo, la Martinica e la Nuova Zelanda sono i paesi in cui sono stati inviati missionari di recente. La Bibbia dice in Matteo 9:38: “Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse”, e il MMM segue il mandato biblico sin dalla sua fondazione. Nel suo messaggio dell’anno scorso, il presidente José Arturo Soto ha sottolineato la natura missionaria del MMM: “Durante 60 anni siamo stati tutti concentrati sul lavoro missionario”. “Pensare a quest’organizzazione è pensare al lavoro missionario. Andiamo in altre nazioni e in tutto il mondo in modo che il lavoro missionario non si fermi”, ha aggiunto.
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INSEGNAMENTO
LA LEZIONE DELL’EBANO La Bibbia menziona l'ebano solo una volta, in Ezechiele 27:15. Ma questa menzione è trascendentale come lezione per i cristiani. (*) L’ebano è un legno nero che si ricava da diverse specie di alberi del genere Diospyros, termine che in greco antico significa “grano di Dio”. Il nome “ebano” deriva dall’egiziano antico hbny (“pietra di legno”), dato a causa della sua straordinaria durezza. Ci sono molte specie di alberi di ebano, sia in Asia che in Africa, ma non tutte hanno un legno scuro e uniforme. Questi alberi, che appartengono alla famiglia delle Ebenaceae, di solito raggiungono i 20-30 metri di altezza, e sono dotati di una chioma ampia, un tronco spesso e una corteccia chiara (alburno) che circonda un durame nero. Le foglie dell’ebano sono lanceolate e verde scuro e sono disposte alternativamente sugli steli. Anche i fiori sono generalmente verdastri e i frutti sono disposti in bacche rotonde e giallastre. Esiste una grande varietà di specie da cui si ricava l’ebano. Ad esempio, l’ebano di Ceylon o Bombay raggruppa le specie D. bupru, D. ebenaster, D. ebenum, D. melanoxylon, D. peregrina, D. silvatica, ecc. L’ebano di Manila si riferisce alle specie D. ebenaster, D. philippensis e D. nigra. C’è anche ebano delle Filippine, ebano verde dell’India, ebano bianco, ebano del Gabon, ebano del Madagascar, ebano rosso dell’isola di Mauritius, ecc., ciascuno con le rispettive specie distinte. Questo ci dà l’idea dell’alta diversità di alberi e legno dell’ebano. Anticamente, le navi mercantili di Tiro importavano ebano e avorio dalle coste dell’Oceano Indiano, mentre i Fenici commerciavano con tali prodotti. L’intenso colore nero dell’ebano, nonché la sua alta densità e facile lucidatura, rendevano facile la sua combinazione con l’avorio bianco, creando un contrasto molto apprezzato in intarsi e ornamenti. Dalla corteccia di ebano sono stati prodotti manici di coltelli, spazzole, attrezzi, strumenti musicali come clarinetti, pezzi degli scacchi, tasti di pianoforte, figure di animali, tra le altre cose. Dal XIII secolo fino al barocco, l’ebano venne utilizzato in Europa per fabbricare oggetti di
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lusso tali mobili con impiallacciatura nera (da cui il termine ebanisteria) e scrivanie sofisticate. Tuttavia, l’ascesa del commercio di mogano nel XVIII secolo causò il graduale abbandono dell’ebano. La Bibbia menziona l’ebano solo una volta, nel libro di Ezechiele (Ezechiele 27:15), quando parla del ricco commercio marittimo e dello splendore della città portuale di Tiro. Il capitolo racconta che, nonostante la grandezza e il
lusso della città, i suoi abitanti erano completamente indifferenti ai principi morali più elementari. La cosa più importante per loro era la ricchezza materiale che il commercio forniva, sebbene per ottenerla non avessero scrupoli. Si credevano dii, pensando che la loro abbondanza e il loro benessere dipendessero esclusivamente da loro. Si dimenticarono completamente di Dio e le conseguenze furono fatali. La città di Tiro fu cancellata dalla faccia della Terra.
La lezione è chiara: le società che voltano le spalle all’Altissimo e si oppongono consapevolmente alla Sua volontà, anche se vivano in prosperità materiale, hanno i giorni contati. Prima o poi scompariranno. Molte persone non credono in Dio, ma Egli è ancora dietro la storia del mondo, e alla fine giudicherà il mondo con giustizia. (*) Tratto da www.protestantedigital.net
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SINTOMI DI DEBOLEZZA SPIRITUALE IN GIOVANI Steven López
Tutti i giovani cristiani affrontano una costante battaglia spirituale. L'unico modo per vincerla è rimanere forti e avere una fede vigorosa; tuttavia, alcuni cadono in una falsa spiritualità.
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GIOVENTÙ
Camminare nello Spirito Santo è avere piena comunione con Dio e rafforzare la fede con la Parola di Dio e la preghiera. Queste pratiche sono essenziali per sviluppare l'intimità con Dio e, di conseguenza, per ascoltare e obbedire alla Sua voce.
Ci sono persone che cercano di riempire il vuoto nel cuore con cose anche vuote, come il denaro, il lusso, il piacere dannoso, tra le altre cose. Alla fine, quando tutto inevitabilmente finisce, il conflitto interno è ancora peggiore. Lo stesso vale per i cristiani. L’inizio della via della fede è incoraggiante e promettente, ma quando vengono trascurati i suoi pilastri principali, i credenti cadono in una spiritualità vuota che li rende ciechi. Camminare nello Spirito Santo è avere piena comunione con Dio e rafforzare la fede con la Parola di Dio e la preghiera. Queste pratiche sono essenziali per sviluppare l’intimità con Dio e, di conseguenza, per
ascoltare e obbedire alla Sua voce. Altrimenti i credenti diventano spiritualmente deboli e prede facili per il nemico. Ecco i sintomi di qualcuno con debolezza spirituale: Orgoglio. Proprio come l’umiltà è la caratteristica principale del cristiano, l’orgoglio è il primo segno di un essere spiritualmente debole. Quando il giovane perde umiltà, l’orgoglio inizia a parlare più forte. Non riconosce i propri difetti, al contrario, il suo sguardo è fisso sugli errori degli altri e li imita senza discernimento. Egoismo. Il giovane perde la sensibilità, non percepisce più i bisogni altrui, ed è indifferente nei confronti del prossimo chi soffre. Si preoccupa di più nei propri interessi e evita l’impegno di evangelizzare. Fede indefinita. Il giovane mostra incostanza nella sua fede. Se prima aveva una fede ferma, ora un piccolo ostacolo lo fa dubitare e persino rinunciare. È una persona facilmente influenzata dalle correnti del mondo. Non digiuna e non prega come prima. La preghiera del giovane colpito dalla debolezza spirituale è fredda e meccanica. Il digiuno diventa difficile e irregolare, perché la sua comunione è lontana da Dio. Durante il servizio, al momento della ricerca di Dio, non riesce a concentrarsi. Paura e dubbi. Il giovane spiritualmente debole è facilmente attratto dai piaceri del mondo. È scoraggiato e ha pensieri negativi, diventando così una vittima del diavolo. Non ha voglia di leggere la Bibbia. Ogni volta che apre la Bibbia per leggerla, il giovane si sente stanco e scoraggiato. Smette di leggere poco dopo e cerca altre alternative. Cecità spirituale. Il giovane spiritualmente debole perde la sua visione spirituale, e tutto ciò che è buono ritiene cattivo e viceversa. Giudica gli altri e non accetta rimproveri, ma si comporta da vittima.
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MUSICA
OGNOR DI TE BISOGNO Scritto da Annie Sherwood Hawks, questo inno ha toccato il cuore dei cristiani dal 1872. La canzone loda il Signore e porta pace e serenità a chi la canta.
Incentrato sulla necessità di sentire la presenza del Signore in ogni momento, “Ognor di Te bisogno” descrive il desiderio di avere una relazione personale con Dio, che guida la vita dei Suoi credenti. Scritta nel giugno 1872 dalla compositrice americana Annie Sherwood Hawks, la canzone devozionale offre pace e serenità a chi la canta. Per quanto riguarda l’origine della composizione, Hawks rivelò: “Ero occupata ai miei lavori di casa una mattina luminosa del giugno 1872. All’improvviso mi sono sentita piena di un senso di vicinanza al Signore e mi ho chiesto come potrebbe qualcuno vivere senza di Lui, sia nel gaudio che nel dolore. Allora le parole mi sono venute in mente e questi pensieri hanno preso pieno possesso di me”. Una volta finito il suo poema, Hawks lo consegnò al reverendo Robert Lowry, suo pastore e mentore nella produzione di canzoni per la gloria di Cristo. Lui lo mise in musica e aggiunse un ritornello. Con l’impulso di Lowry, fu pubblicato in una raccolta di inni editata per un evento di fede tenuto nel novembre 1872 a Cincinnati. POETESSA DEVOTA
Nata il 28 maggio 1835nella località di Hoosick, Annie Hawks fece più di quattrocento composizioni spirituali. Fin dalla tenera età, durante i suoi primi passi nel Vangelo, mostrò un dono speciale per esprimere i suoi sentimenti per il Redentore attraverso la composizione. All’età di quattordici anni, un giornale locale pubblicò la sua prima poesia. Dopo aver sposato Charles Hial Hawks, l’autrice
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OGNOR DI TE BISOGNO 1 Ognor di Te bisogno, O Padre di pietà La voce Tua dolcissima, Pace al mio cor darà Ritornello Di Te, di Te bisogno Urgentemente ognor; Ai piedi Tuoi cadente, Rinforzami, Signor 2 Ognor di Te bisogno, Tienmi ben stretto a Te; Porgimi l’arme, e il male Lo vincerò per Te.
3 Ognor di Te bisogno, Nel gaudio e nel dolor; Vien ora, e meco fermati, Divin Consolator. 4 Ognor di Te bisogno, Spirami il Tuo voler; Ricco tesor di grazie, Riponi in mio poter.
si trasferì nel quartiere di Brooklyn, a New York, nel gennaio 1865. Lei conobbe il reverendo Lowry in un tempio locale. Con il suo sostegno, Annie si dedicò alla produzione di poesie dedicate a Dio che fanno parte della sua vasta eredità e oggi vengono principalmente cantate nelle scuole domenicali. Nel 1888, meravigliata dalla notorietà di “Ognor di Te bisogno” e addolorata dalla morte del marito, Hawks disse: “All’inizio non capivo perché questa canzone aveva toccato così tanto il cuore dei credenti. Molto tempo dopo, quando l’ombra della mia grande perdita venne su di me, sono riuscita a comprendere il potere confortante delle parole che il Signore mi avevo permesso di dare agli altri in un momento di pace e serenità”. Eccezionale poetessa del diciannovesimo secolo, Hawks se ne andò il 3 gennaio 1918 nella contea di Bennington, situata nello stato del Vermont, dopo aver combattuto il buon combattimento della fede e aver predicato la Parola di Dio attraverso i suoi inni. Oggi, il suo lavoro evangelistico ha un enorme impatto globale e motiva uomini e donne di Dio ad adorarlo con emozione ed esaltazione.
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LETTERATURA
APOCALISSE, UN LIBRO APERTO PER OGGI Pratica, edificante, devozionale, comprensibile e teologica, l’opera del pastore Luis M. Ortiz è uno studio dettagliato dell’ultimo libro delle Sacre Scritture. Sulla base della Parola di Dio, riflette sul futuro dell'umanità.
Nella profezia biblica esiste una legge chiamata “legge di doppio riferimento”. Secondo essa, una stessa profezia può avere due applicazioni, una vicina e una lontana. Questa frase, quindi, può avere una doppia applicazione: letterale e dispensazionale. L’applicazione letterale sarebbe il primo giorno della settimana, la domenica che i primi cristiani chiamavano “il giorno del Signore”. Ignazio, vescovo di Antiochia, che visse al tempo degli Apostoli, dal 30 al 107 d.C., scrisse: “Ciascun seguace di Cristo deve osservare il Giorno del Signore, poiché è il giorno della risurrezione”. Nell’applicazione dispensazionale, i profeti e gli apostoli, nel menzionare “il giorno del Signore” nelle loro profezie, si riferivano al tempo della Seconda Venuta di Cristo. Teologico, devozionale, pratico, edificante e comprensibile, “Apocalisse, un libro aperto per oggi” è uno studio rigoroso e dettagliato dell’ultimo libro delle Sacre Scritture. Scritto dal reverendo Luis M. Ortiz Marrero, fondatore del Movimento Missionario Mondiale, e ristampato nell’aprile 1993, si basa sulle conferenze profetiche del missionario durante il suo vasto lavoro pastorale. Il capitolo 6 dell’Apocalisse è come uno schema degli eventi della Grande Tribolazione, la 70° settimana della profezia di Daniele. In questo capitolo vengono aperti sei dei sette sigilli del libro che Gesù prese nelle sue mani. Va notato che il settimo sigillo introduce le sette trombe; e che la settima tromba introduce le sette coppe. I sigilli, le trombe e le coppe sono tre serie del giudizio divino che si abbatterà sull’umanità. La mano del Padre ci ha dato
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l’“Agnello di Dio” per redimerci, e ora la mano del Padre consegna il libro sigillato all’ “Agnello come immolato” per eseguire la redenzione di tutta la creazione. Originariamente pubblicata in due volumi (il primo stampato nel 1984 e il secondo nel 1988), l’opera del fratello Ortiz ha ventisei capitoli in cui viene esaminato il contenuto del libro profetico del Nuovo Testamento. Sulla base della Parola di Dio, offre anche una chiara interpretazione del futuro dell’umanità. Il Signore Gesù Cristo profetizzò che negli ultimi gior-
DOTTRINA DI CRISTO
ni “sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Matteo 24:24). Ci sono sempre stati, ci sono oggi, e ci saranno domani; ma nulla può paragonarsi alla Grande Tribolazione. Durante questo terribile periodo, il Drago, Satana, è gettato sulla terra, la Prima Bestia sorge dal mare, e la Seconda Bestia sorge dalla terra, per completare una maledetta trinità composta dal Drago/Satana (Anti-Dio), la Prima Bestia (Anti-Cristo) e la Seconda Bestia (Anti-Spirito Santo).
Rivolto a coloro che credono nel Vangelo, cioè coloro che avranno il privilegio di conoscere i misteri del regno dei cieli, lo studio del fondatore del MMM spiega, in modo chiaro e comprensibile, il significato dei simboli e numeri dell’Apocalisse. Inoltre, analizza, sotto la direzione dello Spirito Santo, le questioni più controverse di questa parte della Bibbia. Questa è la nona e ultima parentesi nel libro dell’Apocalisse, che copre fino al verso dieci, comprese le Nozze dell’Agnello. Il diabolico sistema religioso, babilonese, pagano, cattolico, romano, ecumenico, apostata, madre delle prostitute e delle abominazioni della terra, è distrutto dall’Anticristo e dai suoi associati europei a metà della Grande Tribolazione. La “grande città”, sede del sistema religioso, ovvero Roma, viene anch’essa distrutta alla fine dell’ultima metà della Grande Tribolazione. Il conflitto dei secoli è nella sua fase finale. Il Drago, l’Anticristo e il Falso Profeta organizzano febbrilmente lo scontro climatico dell’Armageddon. Sulla Terra c’è pianto, lamenti, guai e disperazione. Guidato dal Re dei re e Signore dei signori, il reverendo Ortiz esamina anche la partecipazione di Cristo alla consumazione della redenzione. Come una luce che brilla nel buio, il predicatore, nato a Porto Rico il 26 settembre 1918, mostra che il Salvatore agisce con date esatte e che tempi, eventi e storia sono subordinati alla Sua Parola. Nei primi sette versetti del capitolo venti del libro dell’Apocalisse, la frase “mille anni” è menzionata sei volte. Dio ha agito e agisce sulla razza umana sulla base di dispensazioni o età. Una dispensazione è un periodo di tempo durante il quale Dio mette alla prova l’uomo
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LETTERATURA
secondo la rivelazione ricevuta da Egli e la responsabilità che gli è stata affidata. Le dispensazioni già trascorse sono cinque: Innocenza, Coscienza, Governo umano, Promessa, Legge. Ora stiamo nella Dispensazione della Grazia (del Vangelo, della Chiesa, dello Spirito Santo), che si concluderà con il Rapimento della Chiesa, che si verificherà molto presto.
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LIBRO MERAVIGLIOSO
All’inizio del suo libro, il servitore Ortiz avverte che: “Satana non vuole che esaminiamo il meraviglioso libro dell’Apocalisse. Lui ha fatto molti pensare che è un libro difficile, che è meglio non leggerlo. Ma quando lo studiamo con l’illuminazione e l’unzione dello Spirito Santo, il libro dell’Apocalisse è proprio una ri-
Una dispensazione è un periodo di tempo durante il quale Dio mette alla prova l'uomo secondo la rivelazione ricevuta da Egli e la responsabilità che gli è stata affidata. Le dispensazioni già trascorse sono cinque: Innocenza, Coscienza, Governo umano, Promessa, Legge. Ora stiamo nella Dispensazione della Grazia (del Vangelo, della Chiesa, dello Spirito Santo), che si concluderà con il Rapimento della Chiesa, che si verificherà molto presto.
velazione. È un libro aperto per oggi che ci parla del futuro di questo mondo”. Nel corso delle Età, la presenza del peccato ha reso inefficaci tutti gli sforzi umani per costruire un mondo migliore. Gli educatori, i sociologi, i filosofi, gli scienziati, i politici, i legislatori, i sovrani, i religiosi; tutti l’hanno voluto, e hanno lavorato e lavorano in quella direzione. Ma
tutti questi sforzi combinati non hanno avuto successo. Quando si fanno piccoli progressi nella salute pubblica, appare una nuova piaga; quando l’economia è in qualche modo rafforzata, si verifica una crisi; quando inizia una ricostruzione, c’è una rivoluzione; quando vengono firmati accordi di pace, scoppia la guerra; quando viene proclamata l’onestà pubblica, si manifestano inganno e corruzione. “Apocalisse, un libro aperto per oggi” è stato scritto per comprendere gli eventi della fine. Luis M. Ortiz, morto il 25 settembre 1996, ha detto una volta che Dio gli permise di terminare il libro dopo un’ardua opera in cui, seduto davanti a una macchina da scrivere adorando Gesù Cristo, sperimentò la potenza del Signore. La razza umana, dopo la sconfitta e il fallimento del Primo Adamo, divenne una razza caduta, destituita, peccaminosa, corrotta, ribelle, con una sentenza di morte fisica ed eterna. Tuttavia, dopo la vittoria del Secondo Adamo, tutti coloro che si pentono dei loro peccati e credono nel Signore sono risuscitati, restaurati, perdonati, purificati, trasformati, fatti nuove creature, e liberati dalla morte eterna. Poiché Satana è “il dio di questo mondo”, e questo “mondo giace sotto il potere del maligno”, c’è una lotta tra la carne e lo spirito, il “vecchio uomo” e il “nuovo uomo”, mondanità e santità; tutto ciò è permesso e necessario per noi per vincere e crescere nel Signore. Ma sulla Nuova Terra (il Millennio) non ci sarà Satana, non ci sarà peccato e non ci saranno demoni; non vi sarà assolutamente nulla di negativo. Sarà una Nuova Terra dove “abiti la giustizia”.
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EROE DELLA FEDE
UN OPERAIO INSTANCABILE Emma Bevan
Guillaume Farel è un grande esempio di cristianesimo attivo del XVI secolo. Lavorò giorno e notte per quasi quattro decenni, tra le montagne e le valli della Svizzera, per far conoscere la Parola di Dio. Fu un potente strumento di Cristo che promosse l'espansione del Vangelo.
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Farel si sforzò di diventare una persona capace di scrivere e predicare la Parola del Redentore. Nel 1509, persuase suo padre a mandarlo a studiare all'Università di Parigi. Avido di conoscenza biblica, prese lezioni private di latino, greco ed ebraico presso la prestigiosa Università La Sorbonne.
Nel 1489 a Gap, comune della Francia meridionale, iniziò la storia di un uomo che non cercò mai altro che l’onore di essere un operaio di Dio e la gioia di sentire la lode del Signore. Nato in una famiglia cristiana, Guillaume Farel conobbe Gesù con gli insegnamenti dei suoi genitori e fin dalla tenera età si mostrò disposto a seguire le orme di Cristo. Farel si sforzò di diventare una persona capace di scrivere e predicare la Parola del Redentore. Nel 1509, persuase suo padre a mandarlo a studiare all’Università di Parigi. Avido di conoscenza biblica, e prese lezioni private di latino, greco ed ebraico. Quando conobbe Jacques Lefèvre Faber, ricercatore delle Sacre Scritture che detestava l’idolatria della chiesa tradizionale, Farel fu toccato dalla sua posizione sul peccato. Allora, Guillaume frequentò i suoi convegni e le sue classi, lo seguì da un tempio all’altro per adorare l’Altissimo e divenne uno dei suoi più vicini discepoli. Nel marzo 1519, dopo aver ottenuto la sua laurea magistrale due anni prima, vide come il suo mentore scoprì la vera dottrina del Salvatore attraverso la fede in Dio e iniziò a diffondere il Vangelo. Dopo aver ascoltato la vera adorazione di Dio dalla bocca di Lefèvre, e certo delle basi inappellabili del cristianesimo, il futuro riformatore studiò la Bibbia in profondità, lesse la storia dei primi tempi del cristianesimo e scoprì il potere trasformante del messaggio del Messia. Allora si ribellò al cattolicesimo, che promuoveva il paganesimo con la venerazione di immagini, santi e vergini. PROMOTORE DEL VANGELO
Nel 1521, guidato da Dio come promotore della verità, il missionario francese iniziò la sua opera evangelistica nella città di Meaux, situata molto vicino a Parigi. Là condivideva il pane della vita nelle strade e nei mercati, e con una voce di tuono annunciava che
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EROE DELLA FEDE l’umanità dovrebbe allontanarsi dal male e seguire Gesù Cristo. La sua fervente predicazione suscitò l’odio delle autorità ecclesiastiche, che lo costrinsero a fuggire nel 1523 prima di essere bandito. L’evangelista tornò a Parigi e denunciò apertamente le deviazioni della chiesa cattolica. Una volta tornato a casa, predicò la Parola per le strade, in campi, in mulini, in penne, vicino al fiume e sulle pendici delle montagne. Ovunque due o tre persone potessero radunarsi per ascoltarlo, c’era con una Bibbia per parlare del Re dei re.
Perseguitato da nemici e avversari, viaggiava da un posto all'altro e si nascondeva in foreste e montagne diverse per salvaguardare la sua integrità fisica. Nel dicembre 1523, arrivò a Basilea, Svizzera, dove fu ospitato dal teologo Johannes Hausschein.
Farel lasciò Gap quando fu accusato di essere un predicatore eretico da monaci e sacerdoti locali. Perseguitato da nemici e avversari, viaggiava da un posto all’altro e si nascondeva in foreste e montagne diverse per salvaguardare la sua integrità fisica. Nel dicembre 1523, arrivò a Basilea, Svizzera, dove fu ospitato dal teologo Johannes Hausschein. Durante questo periodo della sua vita, Guillaume visitò Zurigo e venne a contatto con il teologo Ulrico Zuinglio, il principale riformatore svizzero di quel tempo. Allo stesso modo, fu invitato a predicare il Vangelo nel comune di Montbéliard, appartenente a quel tempo all’impero tedesco, che lo teneva in pregio per il suo energico ministero. Nel 1525, la sua lotta contro la venerazione di immagini lo condannò all’esilio. RIFORMATORE NELLA SVIZZERA
Dopo la sua espulsione da Montbéliard, il servo di Dio continuò i suoi viaggi evangelistici nella stessa regione. Per un certo periodo, la sua base operativa era Strasburgo, che attualmente fa parte della Francia, dove incontrò il suo maestro Faber. Nell’ottobre 1526, decise di trasferirsi nella Svizzera occidentale, incoraggiato da Berthold Haller, un esegeta e amico di Zuinglio che viveva a Berna. Grazie al consiglio di Haller, si recò nella città di Aigle, situata nel sud-est del Lago di Ginevra, e fece
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l’insegnante. Oltre a insegnare a leggere e scrivere, durante quattro anni, Farel parlò ai più poveri dell’amore e della grazia di Gesù e presentò loro il Salvatore che non avevano mai conosciuto prima. Il popolo svizzero stava fissando lo sguardo su Cristo. Convinto che Dio l’aveva mandato in Svizzera per ampliare il Suo gregge, il pastore fu benedetto dall’Altissimo con una predicazione piena di fede che aiutò a salvare molte persone. Anime affamate e assetate provenienti da diverse parti del territorio svizzero lo cercavano per sentire la presenza del Redentore. Come ai tempi degli apostoli, una grande moltitudine entrò a far parte del gregge del Signore e la Buona Notizia si diffuse anche da un villaggio all’altro. Nel gennaio 1528, Farel, che quando non si concentrava sull’insegnamento, sulla predicazione o sulla preghiera, scrutava diligentemente la Bibbia, partecipò a un dibattito pubblico tra i sostenitori del Papa e i riformatori. Tenutosi a Berna, l’incontro fu decisivo nella storia della Riforma nella Svizzera. Oratore all’ultima discussione dell’evento, espose solidi argomenti per abolire la massa. PREDICATORE GLORIOSO
Dopo aver lasciato Aigle nel 1530, il predicatore continuò i suoi sforzi per diffondere il Vangelo in nuovi luoghi, tra cui Orbe, Saint Blaise e Grandson. Tuttavia, la sua predicazione fu attaccata da monachi, preti e donne intolleranti e contrarie alla Sana Dottrina, e lui fu persino minacciato di morte. Nonostante le sue molte sofferenze, Guillaume Farel provò la gioia di vedere, in diverse città e villaggi svizzeri, che grazie alla sua predicazione molti peccatori vennero salvati dagli artigli del diavolo e si convertirono al vero e proprio Dio. Con la spada dello Spirito e l’elmetto della salvezza, disapprovò anche le cerimonie blasfeme e idolatriche del culto romano. Nell’ottobre 1532, al fine di proclamare l’autorità delle Scritture, il portavoce di Gesù si recò per la prima volta a Ginevra, che a quel tempo era nel mezzo di una lotta per la sua libertà. Attaccato sin dal suo arrivo, divenne uno strumento di Cristo che aiutò il popolo a vivere nella fede del Santo Vangelo. Si mise in contatto con il teologo Giovanni Calvino e lo incoraggiò a diventare un rappresentante di spicco della Riforma. Guillaume Farel lavorò giorno e notte per quasi quarant’anni tra le montagne e le valli della Svizzera con l’obiettivo di far conoscere la Parola di Dio. Il 13 settembre 1565, all’età di settantasei anni, se ne andò alla presenza del Signore. Pochi uomini sono stato come questo amato servo di Dio che affrontò l’odio, il disprezzo e i rimproveri al fine di predicare sulla vita eterna e sulla redenzione.
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STORIA DI VITA
QUANDO L’AMORE RINASCE Lontano da casa per vent'anni, trovava gioia in amori fugaci di discoteche e bar. Un giorno, una malattia l’ha fatto inginocchiarsi e chiedere a Dio di salvarlo. Ha recuperato non solo la sua salute, ma anche sua moglie e i suoi figli. STEVEN LÓPEZ FOTOS: ARCHIVIO DI FAMIGLIA
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“Sarai la madre dei miei figli”, ha detto José Miguel ad Ana Antonia al loro primo appuntamento. I ragazzi, che si erano conosciuti qualche mese prima alla panetteria dove entrambi lavoravano, scambiavano così una promessa d’amore eterno. Si potrebbe dire che è stato amore a prima vista, perché si sono sentiti subito attratti l’uno dall’altro. All’inizio erano solo amici, ma un giorno hanno deciso di fare una passeggiata dopo il lavoro. È stato allora che il giovane le ha parlato dei suoi sentimenti e lei ha accettato volentieri di essere la sua ragazza. Dopo tre anni di relazione, José e Ana sono diventati marito e moglie. I genitori di Ana erano contrari al loro matrimonio in quanto pensavano che non fosse grande abbastanza per prendere una decisione del genere, ma la giovane coppia si è sposata comunque in una cerimonia modesta in cui hanno giurato di amarsi ed essere fedeli l’uno all’altro per sempre. Poco dopo sono stati invitati da alcuni vicini in una chiesa battista. Lì hanno messo la loro vita al servizio della volontà di Dio. Erano una coppia felice, e la loro felicità è stata aumentata dalla nascita del loro primogenito. Alcuni mesi più tardi, la situazione lavoro in città ha subito una crisi e José ha deciso di cercare migliori opportunità di lavoro altrove. Allora si è trasferito in un’altra città e ha lasciato la sua famiglia. È stato l’inizio della fine. Il suo amore per Dio e sua moglie era sempre più debole. Il giovane si è dato ai piaceri del mondo: l’alcol, i cattivi amici, le donne. Non ha mantenuto le promesse fatte ad Ana Antonia. La tentazione era più forte dell’amore per sua moglie e dopo quattro anni di matrimonio ha deciso di porre fine alla relazione. José Miguel, nato il 28 gennaio 1970 in provincia di Barahona, stava seguendo le orme di Leo Cuevas, suo padre. Il militare e Luisa Encarnación si erano innamorati quando lei aveva solo quindici anni. Tuttavia, durante i tempi dei conflitti nella Repubblica Dominicana, l’uomo aveva avventure in ogni città che visitava e ha finito per abbandonare la sua famiglia quando José era ancora un bambino. Dopo la separazione, i nonni materni si sono presi cura del bambino e hanno tentato di fare di lui un uomo degno di fiducia, ma non ci sono riusciti. All’età di 15 anni, José Miguel si è trasferito a casa di suo padre, nella città di Costanza, in cerca di un futuro migliore. Ha finito la scuola, ma non ha perseguito una carriera. Ha ottenuto un lavoro come assistente in una panetteria e lì ha conosciuto Ana Antonia. LA ROVINE DEL MATRIMONIO
Quattro anni e due bambini dopo, il matrimonio tra José Miguel e Ana Antonia è crollato. Lui ha smesso di
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STORIA DI VITA
amare la donna a cui aveva promesso amore eterno. La vita notturna era ormai tutta la sua vita. Andava in bar e discoteche e aveva rapporti di pochi giorni o poche ore. Con il sostegno finanziario di sua madre, José ha viaggiato a Barcellona, Spagna, per lavorare e pagare gli studi dei suoi figli. Fortunatamente non li aveva trascurati nonostante la sua intensa vita licenziosa. Questo nuovo inizio non ha causato alcun miglioramento in
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lui: le feste e le donne facevano ancora parte della sua vita quotidiana. José lavorava la mattina e sprecava i pochi soldi che guadagnava in bar della città catalana. Era già 16 anni in Spagna e non aveva ottenuto molto; quel che è peggio, la sua salute era sempre più debilitata a causa del suo stile di vita. RICORDA DIO
Un giorno, José Miguel è stato portato al pronto soc-
corso. Dopo diversi esami, i medici gli hanno diagnosticato un cancro aggressivo nelle tonsille e nell’intestino. La notizia l’ha lasciato senza parole. La sua vita sembrava avere una fine prossima. Era il 2008 e i suoi figli avevano ancora bisogno del suo aiuto per pagare i loro studi. Allora José li ha chiamato per parlare loro della sua malattia. Non potevano fare molto essendo così lontani, e gli hanno detto di prendersi cura di se stesso. Ana Antonia e José avevano
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una cordiale relazione di genitori, ma nessuna riconciliazione era nei loro piani. I medici hanno consigliato a José Miguel di sottoporsi a trattamenti invasivi per impedire la diffusione di cellule tumorali ad altri organi. Sono stati mesi di molto dolore e sofferenza che ha dovuto sopportare in solitudine.
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Qualche mese dopo, Dio ha realizzato la Sua perfetta volontà e ha risposto alle preghiere di José e quelle dei fratelli di Barcellona: José e Anna si sono innamorati di nuovo. La paura dell'infedeltà era nel passato.
STORIA DI VITA hanno optato per un trapianto di midollo osseo. L’intervento doveva essere fatto il prima possibile, altrimenti sarebbe morto. Sdraiato sul letto d’ospedale, ha alzato lo sguardo al cielo e ha chiesto aiuto a Dio. La sua vita era in pericolo e solo il Signore poteva aiutarlo a trovare una via d’uscita. Ha pregato con fervore e una pace gli ha inondato il cuore. Era la sua ultima opportunità di pentirsi e tornare sulla via della fede da cui aveva deviato tanti anni prima. Dopo aver pregato, José Miguel ha sentito il desiderio di scusarsi con la sua ex moglie; voleva persino sentire la sua voce. Non capiva cosa stava succedendo; più di una volta le aveva detto che non provava sentimenti per lei, che doveva ricominciare senza di lui, ma ora desiderava parlarle. L’intervento ha avuto successo e, pochi mesi dopo, è stato dimesso. Grato per il miracolo e l’opportunità, ha iniziato a frequentare la chiesa del Movimento Missionario Mondiale a Barcellona. Aveva chiesto a Dio di condurlo in una chiesa di sana dottrina e amore per le anime. AMORE RINATO
Qualche mese dopo José era già guarito; le chemioterapie e le radioterapie erano state efficaci. Ma quando ha recuperato la sua salute, si è sentito sicuro di nuovo e si è rivolto ancora una volta ai piaceri del mondo. Non aveva imparato la lezione. Sono passati diversi mesi e la malattia è tornata. José è stato portato in ospedale. Questa volta i medici
José Miguel andava in chiesa quasi ogni giorno. La predicazione dei pastori sul matrimonio gli risuonava nel cuore. Voleva tornare da sua moglie, ma erano passati venti anni e l’amore tra loro era ormai storia. Sebbene il contatto con Ana Antonia fosse regolare, erano solo cordiali l’uno con l’altro. Un giorno, tuttavia, ha deciso di parlarle dell’idea che aveva in mente: tornare insieme. Allora le loro conversazioni sono diventate più costanti e romantiche. Dopo due anni di incessante preghiera, José si è recato a Santo Domingo per dirle faccia a faccia che Dio l’aveva fatto amarla di nuovo, e che voleva condividere la sua vita con lei e adempiere così alla promessa che aveva fatto vent’anni prima. “Prega. Se è un proposito di Dio, anche il mio amore rinascerà”, ha detto Ana Antonia a José Miguel. Qualche mese dopo, Dio ha realizzato la Sua perfetta volontà e ha risposto alle preghiere di José e quelle dei fratelli di Barcellona: José e Anna si sono innamorati di nuovo. La paura dell’infedeltà era nel passato. José e Ana hanno rinnovato i loro voti nuziali e hanno deciso di trasferirsi insieme a Barcellona insieme ai loro figli. Sono passati 10 anni da quando José si è riconciliato con Cristo e sua moglie, e si innamora di lei ogni giorno di più. Ciò che era impossibile all’uomo era possibile a Dio. Attualmente, la coppia e i loro due figli servono nella chiesa del Movimento Missionario Mondiale a Barcellona. Il fratello José Miguel sostiene l’Opera come capo dei diaconi.
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PREDESTINAZIONE (III) Rev. Luis M. Ortiz
Le Sacre Scritture non dicono che Dio predestina alcuni per la salvezza e altri per la dannazione. Noi tutti prendiamo le proprie decisioni e raccogliamo i frutti delle nostre scelte.
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APOLOGETICA Nessun uomo nella Bibbia (né Giobbe, né Davide, né Isaia, né Geremia, né Giovanni Battista, né Paolo) fu predestinato da Dio a essere salvato o condannato. Ma Dio conosce in anticipo, sin dal nostro concepimento, chi di noi realizzerà il Suo scopo eterno di redenzione attraverso Suo Figlio Gesù Cristo. La preconoscenza di Dio è chiamata nella Bibbia “la prescienza di Dio”. L’apostolo Pietro scrive: “Eletti secondo la prescienza di Dio Padre…” (1 Pietro 1:2). Cioè, Dio chiama coloro che, secondo la Sua prescienza, risponderanno positivamente alla chiamata. Pietro, nel giorno di Pentecoste, disse agli ebrei che Dio sapeva in anticipo quali sarebbero state le loro azioni: “Uomini d’Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato…, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi lo prendeste e, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste” (Atti 2: 22-23). Ritorniamo a Romani 8:29 per vedere la sequenza divina in questa materia: “Quelli che ha preconosciuti…”. C’è la sua prescienza, la sua preconoscenza. Da questa conoscenza anticipata il Signore sa chi risponderà alla Sua chiamata e chi la rifiuterà. Dio non sceglie nessuno per la salvezza o la dannazione; la decisione è presa dall’individuo stesso. 1 Timoteo 2: 4 dice chiaramente che Dio vuole salvare tutti gli uomini, ma non tutti gli uomini vogliono essere salvati. 2 Pietro 3:9 afferma che “il Signore… è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento”. Tuttavia, non tutti vogliono pentirsi. In molti versi simili dell’Antico Testamento, Dio invita tutti alla salvezza; ad esempio: “Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro” (Isaia 45:22); “«Poi venite, e discutiamo», dice il Signore; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana»” (Isaia 1:18). E nei quattro Vangeli del Nuovo Testamento, il Signore continua a spedire inviti a tutti in generale. Il primo è in Matteo 11:28, in cui dice con amore: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”. E l’ultimo invito del Signore si trova nell’ultimo libro del Nuovo Testamento: “Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita” (Apocalisse 22:17). Tuttavia, come abbiamo già osservato, a coloro che rifiutano il Suo amore, il Signore dice con fermezza e giustizia: “Ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada… Ma per i codardi, gli increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri
Dio conosce in anticipo, sin dal nostro concepimento, chi di noi realizzerà il Suo scopo eterno di redenzione attraverso Suo Figlio Gesù Cristo. La preconoscenza di Dio è chiamata nella Bibbia “la prescienza di Dio”.
e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda»” (Isaia 1:20; Apocalisse 21:8). Quindi, è molto chiaro nelle Sacre Scritture che Dio non predestina alcuni per la salvezza e altri per la dannazione. Noi tutti prendiamo le proprie decisioni e raccogliamo i frutti delle nostre scelte: coloro che credono e accettano Gesù Cristo vengono salvati, e coloro che non credono e rifiutano Gesù Cristo sono condannati, in entrambi i casi in eterno. I versetti del capitolo 8 dell’epistola dell’apostolo Paolo ai Romani furono usati da Sant’Agostino, Calvino e altri per sostenere la teoria della predestinazione. “Quelli che ha preconosciuti…” (v. 29). Conoscere significa essere consapevoli di qualcosa, qualcuno o qualche evento attraverso l’osservazione, l’indagine o l’informazione. Dio Creatore conosce perfettamente tutto e tutti; nulla può essere nascosto a Dio, e nulla sfugge al Suo occhio. Per questo motivo, lo Spirito Santo ha ispirato l’apostolo Paolo a scrivere: “Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! Infatti «chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere?» «O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?» Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen” (Romani 11:33-36).
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INTERVISTA
“PRESERVIAMO LA SANA DOTTRINA”
Eliseo Aquino
L’Opera e la dottrina sono due pilastri che supportano i propositi che Dio ha rivelato a questo ministero. Con 56 anni, il MMM ribadisce il suo scopo di preservare la sua essenza dottrinale, che è il DNA dell'Opera in tutto il mondo.
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Il reverendo Alberto Ortega è al servizio del cristianesimo da 45 anni. Fin da quando ha lasciato la sua natale Spagna, ha svolto attività missionarie in molti paesi. Ora si è preso carico della supervisione nazionale del MMM negli Stati Uniti. In un’intervista esclusiva per Impacto Evangelistico, il pastore Ortega analizza la situazione dell’Opera di Dio nel Nordamerica. Pastore, qual è stata la Sua carriera prima di essere nominato supervisore nazionale degli Stati Uniti? Io vengo dalla Spagna. Il Signore ha salvato me e mia moglie nel 1974, quando ho iniziato a servire Dio. Nel 1983, quando ho accompagnato il pastore Luis M. Ortiz in Francia per fare il suo interprete, lui mi ha detto: “Penso che il Signore voglia che tu resti qui”, e ho accettato. Nel 1995 sono stato promosso supervisore di Europa, Africa e Oceano Indiano. Nel 1999 sono stato chiamato a Porto Rico per conto del presidente internazionale, il reverendo Rubén Rosas. Dal 2001 al 2007 sono stato supervisore nazionale degli Stati Uniti, e nel 2014 sono stato nominato supervisore missionario ad Haiti. Quali sono le Sue sfide come nuovo supervisore nazionale degli Stati Uniti? Ho ricevuto la supervisione dell’Opera in questo paese nel contesto di un conflitto indesiderato. Penso che negli ultimi 3 anni l’Opera abbia operato senza una visione corretta; in altre parole, c’era un’opera all’interno dell’Opera. Allora vogliamo prima di tutto esporre la visione che abbiamo fin dalla fondazione del Movimento Missionario Mondiale, come l’ha affermato il pastore José Arturo Soto. Per mostrare i veri valori del MMM, bisogna comprendere il concetto di Opera e di dottrina. C’è molta confusione al riguardo. Ho udito alcuni dire che difendono la dottrina, ma non difendono l’Opera, o viceversa, ma in realtà entrambe sono due pilastri ugualmente importanti. Se non abbiamo i fondamenti giusti, la crescita non sarà giusta. Per questo motivo, formeremo prima di tutto i presbiteri che vogliono bene l’Opera e la dottrina. Faremo lo stesso con gli operai. Con una leadership sana avremo una chiesa sana. Inoltre, d’ora in poi, il consiglio nazionale parteciperà alle decisioni dell’Opera negli Stati Uniti. Qual è la Sua opinione sui detrattori dell’Opera che affermano che la dottrina è cambiata? Dire che non preserviamo la dottrina è una bugia del diavolo. Ai neo-convertiti vengono insegnate le stesse istruzioni bibliche che io ho imparato 45 anni fa. Negli ultimi giorni ho fatto uno studio sull’Opera e sulla dottrina. Ho pensato alla parabola del granello di senape, che è il più piccolo dei grani ma quando cresce diventa un grande albero dove nidificano gli uccelli. Proprio come questo granello, quest’Opera era molto piccola
all’inizio, ma ora è un albero molto imponente. E proprio come gli alberi, il MMM ha molti uccelli, che non ne fanno parte come la radice, il tronco, i rami e i frutti. Gli uccelli sono di passaggio e solo usano l’albero; ecco perché volano quando viene scosso. Quest’Opera attira persone che come gli uccelli vedono il ramo utile di un albero e vi si annidano, ma non se ne sentono parte; quindi, quando c’è una scossa volano via. Dobbiamo insegnare ai nuovi operai ad amare l’Opera di Dio e capire che ne fanno parte. Lei ha conosciuto il pastore Luis M. Ortiz, fondatore del MMM. Quale sarebbe la sua posizione su questa situazione? La rivista Impacto Evangelistico ha pubblicato un messaggio che il pastore Ortiz ha scritto nel 1985 in cui parla dei divisionisti. Io ero già nell’Opera a quel tempo, più specificamente in Francia. Il pastore Ortiz era calmo, ma deciso e fermo quando si trattava di una divisione. Mi stupisce che i membri antichi che stanno dividendo l’Opera oggi sembrano di aver dimenticato che anche loro hanno approvato e firmato la lettera del pastore Ortiz 34 anni fa. Che cosa di nuovo c’è per l’Opera del MMM negli Stati Uniti? Nonostante la gravità di questa situazione, ora abbiamo un’atmosfera di armonia, gioia e unità. Abbiamo voltato pagina e stiamo organizzando le prossime attività, tra cui le confraternite di donne e giovani. L’Opera negli Stati Uniti va piano e lontano; entro la fine dell’anno ci sarà molto sviluppo. Dopo la potatura arriva la crescita. Lei ha parlato al Convegno Nazionale degli Stati Uniti sull’importanza dell’unità. Cosa può dire al riguardo? L’unità richiede una rinuncia personale per raggiungere l’armonia e un contributo collettivo. Ogni unità ha una parte sacrificale. Ecclesiaste 4:12 dice: “Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto”. Come supervisore negli Stati Uniti ho conosciuto molti migranti da molti paesi che hanno culture diverse. Allora abbiamo bisogno di pastori che affrontino quella diversità, uniti in un legame per formare un’unica Opera. Alcune parole di riflessione per tutti i lettori di Impacto Evangelistico in tutto il mondo. Non solo dobbiamo crescere numericamente, ma dobbiamo anche far crescere le nostre radici. Siamo in tempi di centennials e millennials, ma nessuno può cambiare le basi dell’Opera. Ora c’è una grande quantità di informazioni su Internet e bisogna insegnare a questa generazione quale usare e quale scartare. È difficile discernere se non si ha uno spirito critico sugli insegnamenti e studi biblici che circolano sul web. Dobbiamo anche istruire le generazioni future che nessuno è più grande dell’Opera.
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DEVOZIONALE “Quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie, che annuncia la pace, che è araldo di notizie liete, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo Dio regna!»”. Isaia 52:7. Rev. Luis M. Ortiz
QUAL È IL MIGLIOR LAVORO? Il ministero cristiano è il lavoro più nobile e dignitoso del mondo. Il vero uomo di Dio è uno “strumento scelto” nelle Sue mani ed è la persona più necessaria nella comunità. IL COMMERCIANTE compra e vende, ma l’uomo di Dio acquista la verità e non la vende (Proverbi 23:23). L’ELETTRICISTA collega i fili per il servizio elettrico, ma l’uomo di Dio collega il credente con Dio. L’INGEGNERE progetta e costruisce case e vie, ma l’uomo di Dio edifica la casa e mostra la via della fede. L’AVVOCATO difende le cause giuste e ingiuste, ma l’uomo di Dio difende la causa più giusta: l’espiazione dell’anima. Il GIUDICE applica la legge umana, ma l’uomo di Dio giudica in questioni eterne, spirituali e divine. Il MEDICO diagnostica malattie fisiche, ma l’uomo di Dio è specializzato nell’anima e nello spirito.
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Il BANCHIERE ha un capitale materiale e transitorio, ma le ricchezze dell’uomo di Dio sono eterne. Il GIORNALISTA comunica buone e cattive notizie, ma l’uomo di Dio annuncia la Buona Notizia della salvezza in Cristo Gesù. Il PROFESSORE insegna materie e argomenti che possono diventare obsoleti entro pochi anni, ma l’uomo di Dio trasmette il messaggio di Dio che non cambia mai. L’AGRICOLTORE semina e coltiva il seme per il sostentamento della vita umana, ma l’uomo di Dio semina e coltiva il seme della Parola di Dio che sostiene la vita spirituale ed eterna. Il POLITICO cerca di migliorare le condizioni di vita terrena, ma l’uomo di Dio promuove la trasformazione della persona affinché sia migliore per la vita eterna. L’umanità è stata ed è in grado di sopravvivere senza la disintegrazione dell’atomo, senza gli astronauti, senza i veicoli spaziali, senza i satelliti, senza i raggi laser, senza i computer e senza l’ingegneria genetica; ma se non ci fosse stato un uomo di Dio, l’umanità sarebbe già morta. Servire Dio, amarlo, obbedirgli e servirlo è il lavoro più importante e potente. Il grande predicatore Spurgeon disse ai suoi studenti: “Se Dio ti chiama a predicare il Vangelo, non abbassarti ad essere re d’Inghilterra”. Gesù disse ai suoi discepoli: “La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse” (Matteo 9, 37-38). E l’apostolo Paolo disse: “Certa è quest’affermazione: se uno aspira all’incarico di vescovo, desidera un’attività lodevole” (1 Timoteo 3:1). “Com’è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!»” (Romani 10:15).
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DEVOZIONALE “Due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che Gesù passava, si misero a gridare: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!» Ma la folla li sgridava, perché tacessero; essi però gridavano più forte: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!» Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi faccia?» Ed essi: «Signore, che i nostri occhi si aprano». Allora Gesù, commosso, toccò i loro occhi e in quell’istante [i loro occhi] recuperarono la vista e lo seguirono”. Matteo 20:29-34. Rev. Alberto Ortega
APRENDO LE ORECCHIE A GESÙ Ecco la domanda che nostro caro Salvatore fece a due ciechi a Gerico: “Che volete che io vi faccia?”. I due ciechi vivevano nelle tenebre Gesù disse una volta: “La lampada del corpo è l’occhio” (Matteo 6:22), e le lampade di questi due uomini erano irrimediabilmente danneggiate. Non c’era alcun trattamento medico umano che potesse guarire i loro occhi; erano al di là ogni speranza di ricuperare la vista. Cos’altro potevano fare coloro che erano sulla strada di Gerico se non avere pietà e dare loro elemosine? Un giorno, per questo luogo di disperazione, povertà ed impossibilità passò Gesù, che è la luce del mondo, Colui che ha creato il corpo, l’anima e lo spirito umano senza difetti. Qualche tempo fa nell’Inghilterra, le compagnie di assicurazione hanno ottenuto un decreto del governo con cui sono state autorizzate a richiedere una mappa genetica di coloro che desideravano acquistare una polizza assicurativa. Con questa mappa di geni potevano scoprire se la persona aveva una malattia genetica o una malattia da svilupparsi in futuro. Se questi due ciechi vivessero nell’Inghilterra oggi, verrebbe negato il loro diritto di avere una polizza assicurativa. Questo è solo un esempio dell’ingiustizia dell’uomo del XXI secolo. Alcuni degli scienziati della genetica sono atei dichiarati che pretendono di essere i riparatori degli errori della natura. Ignorano che il peccato commesso da Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden è la vera causa di tanta sofferenza umana, sia fisica che morale. Tutta l’umanità soffre le terrificanti conseguenze di vivere allontanata da Dio, ma pochi scienziati si mettono a pensare a come riparare il comportamento umano,
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come vivere di nuovo in armonia con il Dio Onnipotente. Gesù passò accanto a questi ciechi e li aiutò. Egli è il restauratore delle distorsioni spirituali e morali della natura umana, l’unico che ci può portare alla comunione gloriosa con il nostro Dio e Padre. Gesù si avvicinava all’irreparabile, al dimenticato, al dolorante. Quei due ciechi non potevano vedere, ma “avendo udito che Gesù passava”, utilizzarono altri mezzi per attirare la Sua attenzione. Dio può agire su di noi quando facciamo uso di quello che abbiamo. Questi ciechi ci danno una enorme lezione. La Bibbia dice che “la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla Parola di Cristo” (Romani 10:17). Loro non solo usarono le orecchie, ma “gridavano più forte: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!»”. Paolo ci ricorda: “Infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati” (Romani 10:10). Come è buono aprire le orecchie, il cuore e la bocca al Signore, perché questo porta alla domanda di Gesù: “Che volete che io vi faccia?”. Gesù passa ora accanto a te per la tua strada di disperazione. Forse la giustizia o la medicina ti ritengono incurabile e altre cose negative, ma apri le orecchie a Gesù in questo istante! Proprio dove sei, sulla strada di Gerico, grida a Lui: “Signore, abbi pietà di me ...!”. Solo allora otterrai una risposta divina, il restauro e la vittoria. “Allora Gesù, commosso, toccò i loro occhi e in quell’istante i loro occhi recuperarono la vista e lo seguirono” (Matteo 20:34). Caro lettore, Gesù non è cambiato. Ti chiama ancora, ti chiede ancora: “Che volete che io vi faccia?”.
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DEVOZIONALE “Mosè mise quelle verghe davanti al Signore nella tenda della testimonianza. L’indomani, quando Mosè entrò nella tenda della testimonianza, ecco che la verga di Aaronne, per la casa di Levi, era fiorita, aveva prodotto delle gemme, fatto sbocciare dei fiori e maturato delle mandorle”. Numeri 17:7-8. Rev. Clemente Vergara
LA VERGA ERA ASCIUTTA MA FIORÌ Israele lasciò la schiavitù in Egitto e iniziò il suo viaggio attraverso il deserto. Non c’era acqua né vegetazione né ombra, soltanto siccità, sabbia e sole. Queste condizioni portarono il popolo a ribellarsi più di una volta contro Mosè, che era la loro autorità spirituale e legale. Tuttavia, Dio permise le rivolte per dimostrare che sosteneva il Suo servo al cento per cento, e che Egli era dietro tale autorità.
verga potesse fiorire o creare corteccia o fibre vive. Ma quella notte, la linfa cominciò a fluire, e la verga secca non solo fiorì, ma anche attraversò le tre fasi di produzione: gemme, fiori e frutti. La verga era asciutta ma fiorì, e divenne incontestabile davanti agli occhi di tutti che l’autorità di Dio era su Aaronne.
LA FIORITURA, PROVA DI AUTORITÀ
Il nome Iabes significa “chi provoca dolore” o “secco”. Il bimbo era nato in circostanze molto dolorose, ma con la scelta di quel nome, la madre di Iabes perpetuò il suo dolore. Iabes era un uomo di preghiera, e le Scritture contengono la potente preghiera che presentò a Dio. “Iabes invocò il Dio d’Israele, dicendo: «Benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire!» E Dio gli concesse quanto aveva chiesto” (1 Cronache 4:10). Dio esaudì il suo desiderio. La Parola dice che fu “più onorato dei suoi fratelli” (1 Cronache 4:9). Una persona illustre si distingue per le sue grandi virtù e imprese, ma Iabes era saggio, e chiese non solo l’espansione del suo territorio ma anche più umiltà, evitando così il rischio di diventare arrogante. In effetti, Dio odia l’orgoglio (Salmo 138:6). Il successo che viene dalla fioritura non deve mai diventare un motivo di autosufficienza e orgoglio rispetto agli altri.
Le Scritture parlano della ribellione di Core, Datan e Abiram, che insieme a duecentocinquanta israeliti, insorsero contro Mosè e Aaronne (Numeri 16:1-3). Ma Mosè li avvertì che loro non stavano mormorando contro Aaronne, ma contro Dio stesso (Numeri 16:11). Dio fece che il suolo si spaccasse sotto i piedi di Core, Datan e Abiram e li ingoiasse con le loro famiglie (Numeri 16:28-33). Per quanto riguarda i duecentocinquanta ribelli che avevano osato bruciare incenso davanti al Signore (un compito che apparteneva esclusivamente ai sacerdoti discendenti di Aaronne), loro furono divorati da un fuoco che uscì dalla presenza di Dio (Numeri 16:35). Ciononostante, il popolo continuava a mormorare e rammaricarsi. Per fermare queste critiche, il Signore chiese ai capi di Israele di consegnare la loro verga a Mosè; Mosè doveva scrivere i nomi dei capi sulle verghe, e il nome di Aaronne sulla verga della tribù di Levi. Dio disse che l’uomo scelto da Egli sarebbe stato quello la cui verga fiorisse. Il giorno dopo “... la verga di Aaronne, per la casa di Levi, era fiorita, aveva prodotto delle gemme, fatto sbocciare dei fiori e maturato delle mandorle” (Numeri 17:8). La verga era un bordone fatto di legno secco che serviva sia da supporto per camminare a lunghe distanze che come strumento di difesa quando un animale attaccava le pecore del gregge. Era impossibile che una
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SACRIFICI E PERICOLI DELLA FIORITURA
LA FIORITURA DEL MINISTERO
Timoteo era un fervente predicatore che in numerose occasioni accompagnò Paolo nel suo ministero. Tuttavia, la Chiesa informò Paolo che Timoteo era troppo giovane per la funzione pastorale e che era un po’ spento e freddo. L’apostolo scrisse immediatamente a Timo-
teo e gli disse che il problema non era la sua giovinezza (1 Timoteo 4:12-13), ma che aveva trascurato il dono di Dio in lui (1 Timoteo 4:14-16). Paolo esortò Timoteo ad essere un esempio in diversi aspetti: nella Parola (non solo il contenuto degli insegnamenti e della predicazione, ma anche le espressioni dentro e fuori il pulpito), nel comportamento nei confronti dei credenti e non convertiti (atteggiamenti, gesti, sguardi, ecc.), nell’amore (un cuore sensibile e appassionato delle anime perdute), nello spirito e nella fede (Timoteo non era più all’altezza dei suoi principi, la sua fede e il suo livello spirituale erano diminuiti), nella purezza (la
sua santità era diminuita e questo aveva avuto un impatto sul suo ministero). D’altra parte, il ministero deve anche attraversare un costante processo di fioritura; senza di essa, cade nella routine e si irrigidisce. Il ministero bloccato è quello che non vede il rinnovamento costante, ma si basa su posizioni e risultati per cui prova orgoglio; non sente più amore per le anime perdute e smette di evangelizzare; non è più un modello di parola, condotta, spirito, fede e purezza; cambia il messaggio perché i tempi cambiano; ha paura di dire la verità al popolo perché non vuole perderlo. Carissimi, se siamo asciutti ... fioriamo!
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Una breve relazione del lavoro sviluppato tramite il lavoro del movimento del mondo missionario sulle strade d’America e nel mondo. La Santa Bibbia ci dice: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio... Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46, 47).
IL GRANDE COMANDAMENTO Evento: Cerimonie di battesimo Data: 20 e 27 luglio Luogo: Segovia, Castellón, Morón de la Frontera, Oviedo, Soria e Ponts, Spagna
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EVENTI
Fedele al comandamento di GesĂš Cristo, il Movimento Missionario Mondiale in Spagna ha tenuto cerimonie di battesimo in acqua in sei localitĂ del paese. Il 27 luglio, la Zona 1 ha tenuto una cerimonia di battesimo a Ponts, comune di Lleida, in cui ventitrĂŠ fedeli sono scesi nelle acque e hanno ricevuto il sacramento stabilito da Dio. Il reverendo Carlos Medina, supervisore nazionale del MMM in Spagna, ha trasmesso il messaggio del Signore e ha sottolineato che i cristiani devono sempre dare buona testimonianza della loro nuova vita in Cristo. Lo stesso giorno, la Zona 4 ha tenuto un servizio
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speciale sulla spiaggia di Gamella. Dieci credenti sono stati battezzati in acqua dopo aver ricevuto la Sana Dottrina, dando così testimonianza pubblica che hanno accettato Cristo come loro Salvatore. Al servizio svolto a Soria, il reverendo Fisher Torrejón, presbitero della Zona 4, ha predicato il Vangelo dell’Altissimo con il messaggio “Il grande comandamento”, basato su Matteo 22:34-38. VIVO PER CRISTO
Il 20 luglio, la Zona 5 ha riunito i suoi fedeli nella città di Oviedo, capitale del Principato delle Asturie, al fine di battezzare in acqua sette fratelli che sono già seguaci di Gesù. Il reverendo Oswaldo Romero, presbitero della
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Zona 5, ha predicato la Parola alla cerimonia, e i credenti battezzati si sono impegnati davanti a Dio e agli uomini a consacrare la loro vita al servizio al Signore. Lo stesso giorno, nella città di Morón de la Frontera, situata in provincia di Siviglia, la Zona 6 ha convocato il gregge di Dio e un gruppo di quattro credenti sono scesi nelle acque battesimali. Con il sostegno de|i fratelli delle congregazioni delle città di Martos e Siviglia, l’incontro di fede è stato presieduto dal reverendo Salomón Rodríguez, presbitero della Zona 6, che ha trasmesso un insegnamento biblico basato su Matteo 28:19. Nel frattempo, la Zona 7 ha svolto una cerimonia emotiva in provincia di Castellón, in cui cinque sorelle e due fratelli hanno ricevuto il battesimo in acqua,
come determinato dal Messia nella sua Parola. Il reverendo Alexander Montes, presbitero della Zona 7, ha annunciato la Buona Notizia con il messaggio “Fuga”, basato sulle Scritture, e ha detto che i fedeli devono cercare la grazia di Gesù. Anche lo stesso giorno, la Zona 8 ha convocato i suoi membri nella città di Segovia, situata nella comunità autonoma di Castilla y León, dove quattro fratelli e quattro sorelle sono stati battezzati e si sono convertiti al cristianesimo. Alla cerimonia, il reverendo Edison Galvis, presbitero della Zona 8, ha predicato la Parola di Dio con un messaggio basato su 1 Giovanni 3:1-10. I neo battezzati hanno esclamato con fede e convinzione: “Muoio per il mondo e vivo per Cristo”.
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VA’, METTI UNA SENTINELLA CHE ANNUNCI QUANTO VEDRÀ! Evento: 6° anniversario della chiesa di Lissone Data: 27-29 giugno Luogo: Lissone, Italia
Il Movimento Missionario Mondiale in Italia ha celebrato il 6° anniversario della chiesa di Lissone in un evento di tre giorni che ha avuto per tema “Va’, metti una sentinella che annunci quanto vedrà”. Vi hanno partecipato il reverendo Hugo Lope, ufficiale nazionale dell’Opera in Italia, e un folto gruppo di fedeli. Al servizio inaugurale, il pastore Edison Borbor, capo della chiesa di Novi Ligure, ha predicato il Vangelo di Gesù Cristo. Sulla base di Salmi 32:1-2, il missionario ha trasmesso un messaggio incentrato sulla gioia del perdono offerto dal Signore. La sorella Mileidy Espinoza, della chiesa di Monza, ha annunciato la Parola di Dio al secondo servizio con il messaggio “Chiamati ad essere sentinelle”, basato su Neemia 4:1 e 9. Nella sua predicazione ha sottolineato che il popolo di Cristo deve essere sempre unito nel digiuno e nella preghiera. I SENTINELLE DI OGGI
Al terzo servizio, il pastore Jorge Solano, capo della chiesa di Novara, ha annunciato la Buona Notizia per mezzo del messaggio “Le sentinelle del Signore”, basato su Neemia 4:8,9 e 22. Nella sua analisi biblica, ha motivato i credenti a trasmettere ad ogni creatura il messaggio di salvezza di Gesù. Il ministro Lope, che è anche presbitero della Zona 1 del MMM in Italia, ha annunciato la Sana Dottrina dell’Opera di Dio all’ultimo servizio. Il pastore ha trasmesso il sermone “Le sentinelle di oggi”, basato su Isaia 21:6. Sotto la direzione del Signore, il pastore Julio Pereira è capo della chiesa di Lissone. Insieme a sua moglie diffonde il Vangelo in questo comune della provincia di Monza e Brianza, dove il MMM svolge quotidianamente il suo lavoro evangelistico. Secondo la sua testimonianza, la dottrina di Cristo ha toccato il cuore di una parte importante della provincia.
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NULLA È IMPOSSIBILE A DIO Evento: 1° Convegno Nazionale Data: 12-14 luglio Luogo: Porirua, Nuova Zelanda
Il Movimento Missionario Mondiale nella Nuova Zelanda ha tenuto il suo 1° Convegno Nazionale nella città
di Porirua, con il tema “Nulla è impossibile a Dio”. Vi hanno partecipato il reverendo Daniel Cuéllar, supervisore nazionale del MMM in Australia, e il pastore Fredy Sánchez, capo della chiesa di Canberra. Al servizio inaugurale, il pastore Cuéllar ha predicato la Parola di Dio con il messaggio “Se vuoi”, basato su Matteo 8:1-2. Nella sua predicazione, il missionario ha affermato che il Signore è sempre attento ai bisogni degli uomini, e ha ricordato ai fedeli che Cristo ha compassione delle persone che si pentono. Al secondo servizio, il reverendo Cuéllar ha annunciato la Buona Notizia del Redentore con il sermone “Battesimo in acqua”, basato su Matteo 28:19-20. Nella cerimonia di battesimo, la sorella Ana Lucía Cruz è scesa nelle acque e ha accettato pubblicamente l’Altissimo come suo Salvatore. Al terzo servizio, il ministro Fredy Sánchez ha predicato il Vangelo con il sermone “Toccando il tuo miracolo”, sulla base di Marco 5:30. Il servo di Dio ha affermato che la fede è fondamentale per vedere la gloria di Dio, e che senza fede è impossibile piacergli. All’ultimo servizio, il reverendo Cuéllar ha trasmesso la Sana Dottrina con “Integrità in mezzo alla corruzione”, basata su Genesi 6:9-22. Dal pulpito, il predicatore ha detto che la società del tempo di Noè era corrotta, ma c’era un uomo che piaceva a Dio. Alla fine del 1° Convegno Nazionale del MMM nella Nuova Zelanda, il reverendo William García, missionario dell’Opera di Dio in quel paese, ha detto che la congregazione locale ha preparato questo evento dall’inizio dell’anno. Ha anche affermato che la presenza del MMM in Oceania è sempre più forte.
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OPERAI DELL’ALTARE Evento: 52° Convegno Nazionale Data: 17-20 luglio Luogo: San Juan, Porto Rico
Il Movimento Missionario Mondiale in Porto Rico ha tenuto il suo 52° Convegno Nazionale presso
la chiesa di Río Piedras, quartiere del comune di San Juan. Vi hanno partecipato i principali leader mondiali del MMM. Il reverendo Humberto Henao, vicepresidente internazionale del MMM, ha predicato il Vangelo al primo servizio dell’evento. Sulla base di Giobbe 31:1-2, il servi di Dio ha svolto il messaggio “Facendo alleanza
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con noi stessi” . Al secondo servizio, il reverendo Mario Lima, supervisore nazionale del MMM in Bolivia, ha annunciato la Buona Notizia di Cristo. Sulla base di 3 Giovanni 1:12, il ministro dell’Altissimo ha presentato il sermone “Il potere dell’esempio”. Sulla base di 1 Corinzi 2:1-5, il reverendo Rómulo Vergara, direttore internazionale del MMM, ha trasmesso la Sana Dottrina al terzo servizio dell’evento con il messaggio “Predicare con la potenza dello Spirito Santo”. LODE E ADORAZIONE
Al quarto servizio, il reverendo Enrique Valenzuela,
vicepresidente nazionale del MMM in Bolivia, ha presentato il sermone “Mi chiamano gioia”, basato su Rut 1:19-21. Il reverendo Rubén Concepción, segretario internazionale dell’Opera del Signore, ha predicato la Parola di Dio al quinto servizio dell’incontro di fede. Sulla base di Giovanni 4:24, ha trasmesso il messaggio “Vittoria attraverso lode e adorazione”. Al sesto servizio, il reverendo Jorge Álvarez, ex membro del Consiglio Internazionale del MMM, ha predicato la Parola con il messaggio “Operai dell’altare”, basato su 2 Cronache 7:1-3. Alla cerimonia di chiusura, il reverendo José Arturo Soto, presidente internazionale dell’Opera di Dio, ha fatto la predicazione finale. Sulla base di 1 Samuele 4:19, ha presentato l’argomento “L’importanza di preservare il principio vitale dell’Opera”.
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PRESERVARE I BENI ACQUISITI Evento: Ritiro di Pastori Data: 12-14 luglio Luogo: El Progreso, Honduras
Il Movimento Missionario Mondiale in Honduras ha tenuto il suo Ritiro di Pastori annuale nella
chiesa di El Progreso, città del dipartimento di Yoro. Vi
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hanno partecipato il reverendo Rubén Concepción, segretario internazionale dell’Opera di Dio, e circa centottanta ministri del Signore. Al servizio di apertura, il reverendo Rubén Concepción ha predicato la Parola di Dio con il messaggio “Sunem”, basato su 2 Re 4:8-10. Il pastore ha detto che essere al servizio del Signore non è facile, ma che Egli si prende cura dei Suoi servi. Al secondo servizio, il reverendo Concepción ha predicato il Vangelo di Gesù Cristo. Il suo insegnamento biblico ha offerto consulenza e guida ai pastori presenti nel tempio di El Progreso. Inoltre, ha parlato dei progressi del MMM a livello internazionale. LA VITA DI UN LEADER
Il ministro Rubén Concepción ha annunciato la Buona
Notizia di Dio al terzo servizio con l’argomento “Preservare i beni acquisiti”, basato su Giosuè 23:1-5. Nella sua predicazione, ha ribadito che Cristo ha il controllo di tutte le cose. All’ultimo servizio del Ritiro, il reverendo Marcelino Duarte, segretario nazionale del MMM in Honduras, ha proclamato il messaggio del Signore intitolato “La vita di un leader” e basato su Esodo 18:13-21. Dal pulpito, ha detto che c’è molta apostasia oggi. Alla cerimonia di chiusura, il reverendo Heriberto Chacón, supervisore nazionale del MMM in Honduras, ha annunciato che quest’anno il suo Convegno Nazionale si terrà dal 17 al 20 ottobre nella città di Comayagua. Ha anche offerto il suo sostegno al reverendo José Arturo Soto, presidente internazionale dell’Opera, e ha pregato per il rafforzamento e l’unità del MMM.
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GESÙ TI AMA Evento: Campagna Evangelistica Data: 20 luglio Luogo: Perth, Australia
Sotto la protezione del Signore, il Movimento Missionario Mondiale in Australia ha tenuto una Campagna Evangelistica sulla via Murray Street, una delle arterie principali del cuore finanziario della città di Perth, al fine di diffondere la Parola di Dio. L’evento ha avuto per tema “Gesù ti ama”, e vi ha partecipato un gruppo di fratelli guidati dal pastore Luis Yucra.
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I membri dell’Opera del Signore hanno trasmesso il messaggio di Cristo per l’umanità ai pedoni, molti dei quali sono stati toccati dalla Parola di Dio. All’ingresso di un centro commerciale, i fedeli hanno verificato l’enorme bisogno del Vangelo tra gli abitanti dell’Australia. Inoltre, hanno distribuito oltre mezzo migliaio di opuscoli con informazioni sulla Sana Dottrina. Molti pedoni hanno capito l’importanza della predicazione e hanno ricevuto gli opuscoli con gioia e speranza. Dio ha permesso che questa campagna evangelistica avesse il permesso delle autorità di Perth. DIO L’HA FATTO.
CHIESE DEL BLOCCO A D’EUROPA SPAGNA
MARTS: Avenida Europa 154 JAÉN: Calle Hermanos Pinzón 8 u TENERIFE NORTE: Avenida San Miguel de Chimisay 11 u VALDEPEÑAS: Av. De los Estudiantes 74 u GRAN CANARIAS: Calle Alfredo Calderón 48 u LANZAROTE: José Pereyra Galviaty Street 13 u u
ZONA 1
BARCELLONA LA SAGRERA: Calle Costa Rica 31 ZONA FRANCA: Plaza de Cristofol 5 HOSPITALET: Avenida Masnou 35, Local 7 SANT JOAN DESPI: Calle Bonavista 29 RIPOLLET: Calle Virgen de Montserrat 7 TERRASSA: Calle Príncipe de Viena 22. u
ZONA 7
CASTELLÓN: Calle Ricardo Català 17 REUS: Calle Camí de Riudoms 17 u GIRONA: Calle Montfalgars 7-9 u MOLLERUSSA: Calle Cervera 7 u LLEIDA: Calle Rogers de Lluiria 66 u u
ZONA 2
MADRID CIUDAD LINEAL: Calle Sambara 167 ENTREVÍAS: Calle Manuel Laguna 33 GALAPAGAR: Calle Calvario 22 u FORCADILLO: u FUENLABRADA: Avenida De las Regiones 2, Local 60 u SESEÑA: Calle Lavadero8 u PARLA: Calle Pablo Casal 22 u
ZONA 8
SALAMANCA: Calle Pinzones 10 ÁVILA: Paseo Santo Tomas 46, bajos 2 u VALDEMORILLO: Calle Eras Cerradas 3 u SEGOVIA: Avenida Vía Roma 21 u u
PORTOGALLO
ZONA 3
VALENCIA: Paseo La Petxina 65 u ALICANTE: Calle Virgen de Fátima 8 u ELCHE: Avenida Libertad 7 u PALMA DE MALLORCA: u IBIZA: Calle Fra Vicente Nicolau 5 u
ZONA 4
ZARAGOZA DELICIAS: Calle Desidero Escosura 29 TORRERO: Calle Granada 21-23 u ARNEDO: Avenida Logroño 10 u BUROS: Polígono industrial Pentasa III, nave 93 u SORIA: Calle Marmullete 1, bajos 42002 u
SÃO DA MADEIRA: Rua Infante Santo 185 LISBONA: Rua Vale de Santo Antônio 146-A u ISOLA DI MADEIRA: Estr. Regional 226, Entr. 24 u u
FRANCIA
PARIGI: 73 Boulevard de la Boissière 93130 Noisy-Le-Sec u GRENOBLE: 51 Rue Thiers 38000 u
SVEZIA u u
ZONA 5:
OVIEDO: Calle Coronel Boves 26 SANTANDER: Calle Valderrama 5 u LA CORUÑA: Calle San Isidoro 54 u PAMPLONA: Avenida De Navarra, 2-4, San Jorge u IRUN: Calle Blas de Lezo 18, Colón u
STOCCOLMA: Hagalndsgatan 9, Solna MALMO: Norregatan 12, 21127
DANIMARCA
u
SLAGELSE: Verdensmissionsbevægelsen, Bredegade 16, 4200 u
FINLANDIA
ZONA 6 u
SIVIGLIA: Calle Fernán Sánchez de Tovar 4
u
KERAVA: Asemanaukio 7
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PROGRAMMA
CI SCRIVONO CARTAS@IMPACTOEVANGELISTICO.NET ANA RUIZ Cari fratelli, ringrazio Dio per coloro che dedicano del tempo a questa bellissima rivista. È unica. Preghiamo per tutta la sua squadra e per l’Opera, ricordando sempre il reverendo Luis M. Ortiz e la sua visione. Dio vi benedica. Da New York, Stati Uniti.
Signore Gesù Cristo ci offre. Quanto è bella la rivista Impacto Evangelistico, è una benedizione che rafforza la nostra fede con il suo contenuto. Da Meta, Colombia.
GENNAIO 3-10 CONVEGNO COLOMBIA, Medellín 21-24 CONVEGNO NICARAGUA 25-27 CONVEGNO PARAGUAY, Montevideo 31-3 (Febbraio) CONVEGNO BOLIVIA, Tarija
ODALIS GUZMAN
FEBBRAIO 7-10 CONVEGNO BELIZE (ORANGE WALK). 21-24 CONVEGNO ARGENTINA (BUENOS AIRES).
Dio vi benedica, cari fratelli in Cristo. Voglio ricevere la rivista Impacto Evangelistico. Mi piacciono molto i suoi contenuti e articoli. Da Siviglia, Spagna.
Dio vi benedica, fratelli. Ho letto una delle vostre riviste e attraverso di essa ho potuto conoscere meglio l'Opera del Signore in altre parti del mondo. Anche gli argomenti e le testimonianze di come Dio ha usato gli uomini sono bellissimi. Vorrei ricevere la rivista. Con amore fraterno. Da Holguín, Cuba.
IGNACIO JESÚS BENITEZ CRUZ
ELENA MOLINA
ALVARO DE SERAS
Grazie, fratelli miei. Sto ricevendo di nuovo la meravigliosa rivista Impacto Evangelistico. Dio vi benedica moltissimo. Dall’Avana, Cuba.
ERMILIANO PIMENTEL SANCHEZ Grazie a Dio per questa rivista, è una benedizione. Andate avanti. Dio vi benedica. Questo lavoro durerà fino a quando verrà Cristo. Da San Martin, Perù.
Dio vi benedica, fratelli di Impacto Evangelistico. Rendo grazie a Dio perché ogni giorno possiamo vedere ciò che Egli fa in altre parti del mondo. Sono grata a Dio per essere parte della chiesa del MMM. Dio benedica l'edificante sito web che avete fatto per il popolo di Dio e tutto il mondo. Da Colombia.
Dio vi benedica per questa bellissima opera. Grazie a Dio per questa edificante rivista che è di grande benedizione spirituale. Ogni mese la aspetto con amore e gioia, e non solo io, ma anche altri fratelli della congregazione che sono benedetti da Dio attraverso la rivista. Preghiamo per il Movimento Missionario Mondiale. Da Holguín, Cuba. Dio vi benedica. Ricevo la rivista da due anni, e con le sue informazioni è come se avesse viaggiato in tutto il mondo, il che è molto importante per me come serva di Dio. Sono una cappellana presbiteriale e mi sono convertita al Signore 30 anni fa. Saluti a tutta la squadra di questa meravigliosa rivista. Vorrei comparire un giorno nella sezione “Lettere”. Prego per voi. Da Holguín, Cuba.
MAGGIO 3-5 CONVEGNO GIAPPONE (NARITA, TOKYO). 16-19 CONVEGNO SVIZZERA (GINEVRA). 16-19 CONVEGNO GERMANIA & BLOCCO C (AMBURGO).
SETTEMBRE 4-6 CONVEGNO VENEZUELA. 13-15 CONVEGNO PERÚ (AREQUIPA). 16-18 CONVEGNO PERÚ (CHICLAYO). 20-22 CONVENCIÓN PERÚ (LIMA). 25-28 CONVEGNO INDIA. 28 GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE (TUTTI I PAESI)
DAVID ROSILLO URBINA
Grazie, fratelli, per la grande opportunità che il
APRILE 11-13 CONVEGNO NEPAL. 17-21 CONVEGNO GUATEMALA (CITTÀ DEL GUATEMALA). 18-20 CONVEGNO SRI LANKA. 25-27 CONVEGNO REPUBBLICA DOMINICANA. 25-28 CONVEGNO GUYANA, GUIANA FRANCESE, SURINAME E MARTINICA (SURINAME). 26-28 CONFRATERNITA PRESBITERIO AFRICA ORIENTALE (BRAZZAVILLE, CONGO).
AGOSTO 8-11 CONVEGNO SPAGNA E BLOCCO A (MADRID). 8-11 CONVEGNO HAITI (PORT-AU-PRINCE). 9-11 CONFRATERNITA BRASILE (SAO PAULO). 13-18 CONVEGNO GENERALE E GIOVANI AFRICA (BATA, GUINEA EQUATORIALE). 15-18 CONVEGNO ITALIA & BLOCCO B (MONZA). 22-25 CONFRATERNITA PRESBITERIO AFRICA OCCIDENTALE (ACCRA, GHANA). 22-25 CONVEGNO ECUADOR (GUAYAQUIL).
CLARISBEL JORGE BATISTA
JORGE ELIECER GAITAN ROJAS
MARZO 2-5 CONVEGNO PANAMA 14-17 CONVEGNO HONDURAS (SAN PEDRO SULA). 14-17 CONVEGNO AUSTRALIA (MELBOURNE).
LUGLIO 2-6 CONVEGNO COSTA RICA. 4-7 CONVEGNO BRASILE (MANAUS). 9-12 CONGRESSO STATI UNITI (GRANDVILLE, MICHIGAN). 12-14 CONFRATERNITÀ NUOVA ZELANDA (WELLINGTON). 17-20 CONVEGNO PORTO RICO. 25-28 CONVEGNO MESSICO.
YAMIRA TAMAYO JIMÉNEZ
Ringrazio il Signore perché ogni mese questa rivista mi edifica con i suoi argomenti. Dio protegga questa preziosa opera e continui a usare i Suoi servi fino alla venuta di Cristo. Da Tumbes, Perù.
GLOBALE 2019
IVÁN HUAYANA Dio benedica tutti gli ufficiali del MMM. La rivista Impacto Evangelistico è bellissima ed edificante. Il Vangelo sta raggiungendo il mondo intero. Da Moquegua, Perù.
OTTOBRE 4-6 CONFRATERNITA CANADA. 18-20 CONFRATERNITA MADAGASCAR. 25-27 CONVEGNO MAURITIUS. 31-3 (NOVEMBRE) CONVEGNO CILE (SANTIAGO). NOVEMBRE 14-17 CONVEGNO EL SALVADOR. 21-24 CONVEGNO URUGUAY (MONTEVIDEO) 26-29 CONVEGNO MYANMAR.
È possibile scaricare il lettore di codici QR gratis da queste piattaforme: n Eventi passati n Eventi prossimi
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