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Apologetica PREDESTINAZIONE (III

PREDESTINAZIONE (III)

Rev. Luis M. Ortiz

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Le Sacre Scritture non dicono che Dio predestina alcuni per la salvezza e altri per la dannazione. Noi tutti prendiamo le proprie decisioni e raccogliamo i frutti delle nostre scelte.

Nessun uomo nella Bibbia (né Giobbe, né Davide, né Isaia, né Geremia, né Giovanni Battista, né Paolo) fu predestinato da Dio a essere salvato o condannato. Ma Dio conosce in anticipo, sin dal nostro concepimento, chi di noi realizzerà il Suo scopo eterno di redenzione attraverso Suo Figlio Gesù Cristo.

La preconoscenza di Dio è chiamata nella Bibbia “la prescienza di Dio”. L’apostolo Pietro scrive: “Eletti secondo la prescienza di Dio Padre…” (1 Pietro 1:2). Cioè, Dio chiama coloro che, secondo la Sua prescienza, risponderanno positivamente alla chiamata.

Pietro, nel giorno di Pentecoste, disse agli ebrei che Dio sapeva in anticipo quali sarebbero state le loro azioni: “Uomini d’Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato…, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi lo prendeste e, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste” (Atti 2: 22-23).

Ritorniamo a Romani 8:29 per vedere la sequenza divina in questa materia: “Quelli che ha preconosciuti…”. C’è la sua prescienza, la sua preconoscenza. Da questa conoscenza anticipata il Signore sa chi risponderà alla Sua chiamata e chi la rifiuterà. Dio non sceglie nessuno per la salvezza o la dannazione; la decisione è presa dall’individuo stesso.

1 Timoteo 2: 4 dice chiaramente che Dio vuole salvare tutti gli uomini, ma non tutti gli uomini vogliono essere salvati. 2 Pietro 3:9 afferma che “il Signore… è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento”. Tuttavia, non tutti vogliono pentirsi.

In molti versi simili dell’Antico Testamento, Dio invita tutti alla salvezza; ad esempio: “Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro” (Isaia 45:22); “«Poi venite, e discutiamo», dice il Signore; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana»” (Isaia 1:18).

E nei quattro Vangeli del Nuovo Testamento, il Signore continua a spedire inviti a tutti in generale. Il primo è in Matteo 11:28, in cui dice con amore: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”. E l’ultimo invito del Signore si trova nell’ultimo libro del Nuovo Testamento: “Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita” (Apocalisse 22:17).

Tuttavia, come abbiamo già osservato, a coloro che rifiutano il Suo amore, il Signore dice con fermezza e giustizia: “Ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada… Ma per i codardi, gli increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri

APOLOGETICA Dio conosce in anticipo, sin dal nostro concepimento, chi di noi realizzerà il Suo scopo eterno di redenzione attraverso Suo Figlio Gesù Cristo. La preconoscenza di Dio è chiamata nella Bibbia “la prescienza di Dio”.

e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda»” (Isaia 1:20; Apocalisse 21:8).

Quindi, è molto chiaro nelle Sacre Scritture che Dio non predestina alcuni per la salvezza e altri per la dannazione. Noi tutti prendiamo le proprie decisioni e raccogliamo i frutti delle nostre scelte: coloro che credono e accettano Gesù Cristo vengono salvati, e coloro che non credono e rifiutano Gesù Cristo sono condannati, in entrambi i casi in eterno.

I versetti del capitolo 8 dell’epistola dell’apostolo Paolo ai Romani furono usati da Sant’Agostino, Calvino e altri per sostenere la teoria della predestinazione. “Quelli che ha preconosciuti…” (v. 29). Conoscere significa essere consapevoli di qualcosa, qualcuno o qualche evento attraverso l’osservazione, l’indagine o l’informazione.

Dio Creatore conosce perfettamente tutto e tutti; nulla può essere nascosto a Dio, e nulla sfugge al Suo occhio. Per questo motivo, lo Spirito Santo ha ispirato l’apostolo Paolo a scrivere: “Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! Infatti «chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere?» «O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?» Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen” (Romani 11:33-36).

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