GM Gente in Movimento 3-2020

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Sicurezza

IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA

Reati transfrontalieri: aumentano i diritti Risarcimento delle vittime di reati violenti: quando il diritto dell’Unione Europea spinge il legislatore nazionale a riconoscere un risarcimento adeguato. a cura di Mary Lin Bolis

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GENTE IN MOVIMENTO

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’inizio di una vicenda che avrà riflessi a livello nazionale è una triste storia di violenza sulle donne ed in particolare una violenza sessuale subita da una cittadina comunitaria, ad opera di suoi connazionali, nella periferia di una città italiana. Dopo la violenza vi furono i processi che hanno portato alla condanna definitiva degli autori del reato ed alla previsione, a loro carico, di un risarcimento a favore della vittima. La malcapitata, tuttavia, non ha potuto ottenere quel che la Giustizia nazionale le aveva riconosciuto perché, nel frattempo, i responsabili si sono dati alla latitanza.

Vista l’impossibilità di poter ottenere il risarcimento riconosciutole dai giudici nazionali, la vittima ha ritenuto di convenire in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per non aver ottemperato ad una direttiva comunitaria che prevedeva, per i casi come il suo, l’istituzione di appositi meccanismi di risarcimento del danno per i casi in cui gli autori del reato non potessero provvedere. Nel 2016 infatti la Corte di Giustizia ha già accertato che l’Italia non ha ottemperato a questa direttiva ed in seguito a quella sentenza è stata prevista una forma di indennizzo, anche se simbolico. Dopo questo primo ricorso, vinto nell’affermazione NUMERO 3 | MAGGIO - GIUGNO 2020


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