GENTE IN MOVIMENTO | IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA | N. 5 SettembreOttobre 2022ISCRIZIONE TRIBUNALE DI AOSTA N. 3/14 DEL 29/09/2014 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA PROFESSIONI FAMIGLIA IMPRESA
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Questo numero è stato chiuso in redazione il 05/05/2022.
SOMMARIO
EDITORIALE
PAG. 02
ATTUALITÀ PAG. 04 IMPRESA PAG 06
PROFESSIONI PAG. 14 INNOVAZIONE PAG. 18
EUROPA PAG. 20 POLITICA PAG. 24
ECONOMIA E LAVORO PAG 27
PREVIDENZA PAG. 34
COSTUME E SOCIETÀ PAG. 35
CONSUMATORE PAG. 39
SICUREZZA PAG. 40
MOTORI PAG. 42 DESIGN PAG. 45 VIAGGI PAG. 46 SPORT PAG. 50 FOOD & WINE PAG. 51 BENESSERE E BELLEZZA PAG. 52 MODA PAG. 56
FOTOGRAFIA PAG. 58 EVENTI E SPETTACOLI PAG. 60 CINEMA E LIBRI PAG. 64
COMICS & GAMES PAG. 68 MUSICA PAG. 70
IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 1 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA
N.5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022
IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA DELLA FAMIGLIA N. Maggio Agosto 2022 MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA DELLA FAMIGLIA Settembre Ottobre 2022 ISCRIZIONE TRIBUNALE AOSTA 3/14 DEL 29/09/2014 PROFESSIONI FAMIGLIA IMPRESA
GENTE IN MOVIMENTO
Iscrizione al 3/14 del Registro Stampa del Tribunale di Aosta in data 29/09/2014
EDITORE E PROPRIETARIO:
DGConsulting s.c. Iscrizione al ROC n. 24934
STAMPA
Tipografia Tipolitoeuropa di Cuneo
EDITORIALE
Cari lettori, la fine del 2022 inizia ad avvicinarsi e con essa ci dirigiamo verso un inverno che si preannuncia difficile per tanti italiani. A causa del conflitto in Ucraina, abbiamo visto in questi mesi un’impennata dei costi delle utenze soprattutto del gas, sia per i privati che per le imprese, ed è evidente che occorrano maggiori tutele (pag. 37). Approfondiremo insieme l’ampio tema del PNRR, analizzandolo sotto diversi aspetti, a partire dal ruolo dei revi sori legali all’interno dei comuni per arrivare alle missioni per le emergenze globali. Per la prima volta l’Italia si avvicina al resto dell’Europa su un terreno, la parità di genere, che la vede ancora in evidente ritardo. In questo numero, infatti, daremo il benve nuto al nostro nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nonché prima donna premier nella Repubblica Italiana (pag. 22). Dal 12 al 14 ottobre, la nostra testata è stata ospite come media partner ad IBE – Intermobility and Bus Expo a Rimini Fiere e a Next Mobility Exhibition a Milano Fiere Rho, insieme a DGCon sulting, Eumove, Assotrasporti e TN Trasporto Notizie. Maggiori informazioni le troverete all’interno della rivista. Nelle nostre rubriche abbiamo contributi da personalità Nazio nali e vari esponenti politici, che ci aiutano a capire i vari punti di vista della situazione che il nostro paese sta attraversando. Come di consueto, i Consulenti del Lavoro hanno fornito la loro analisi della situazione lavorativa in Italia ed in particolare un approfondimento sulla loro professione. Scorrendo le pagine parleremo dell’esigenza di trattenere i talenti all’interno delle aziende, della riforma pensionistica e dell’aumento degli attac chi informatici. Tra le nostre rubriche non mancano argomenti dedicati all’intrattenimento e allo svago, dalle serie tv alle nuove uscite in ambito videoludico, dallo sport al benessere e la cura di sé, fino ad arrivare ad alcuni tra gli eventi più amanti di tutto l’anno: i mercatini di Natale. Senza dilungarmi oltre, vi lascio alla scoperta dei contenuti pro posti in questo numero di GM GenteinMovimento.
DIRETTORE RESPONSABILE
Secondo Sandiano
IN REDAZIONE
Fabrizio Civallero, Adriana Pozzo, Gabriella Tomasi.
AMMINISTRAZIONE
Stefania Ricca
CONTRIBUTORI
Si veda pagina 72
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PUBBLICITÀ
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EDITORIALE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 2 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Direttore responsabile Secondo Sandiano
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AstroSamantha ritorna sulla Terra dopo sei mesi
Nobel per la pace 2022: ecco i vincitori
Si conclude la seconda missione sull’ISS dell’astronauta italiana. Partiti il 27 aprile, dopo circa sei mesi il team fa ritorno a bordo della navetta Dragon Freedom il 14 ottobre, ammarando a largo della Florida. Durante la missione Minerva, AstroSamantha ha svolto numerosi esperimenti europei e internazionali in condizioni di mi crogravità. Molti sono di natura biomedica, come l’espe rimento Acoustic Diagnostics per l’analisi degli effetti del rumore sull’udito, oppure come European Myotones, per lo studio del tono muscolare. Durante questa missione, il 28 settembre Samantha Cristoforetti ha assunto il co mando della stazione spaziale, diventando così la prima donna europea a ricoprire questo ruolo.
Col naso all’insù per l’eclissi solare
L’8 ottobre il Comitato Norvegese ha assegnato il premio per la pace all’attivista e dissidente Ales Bialiatski, che lotta per la democrazia in Bielorussia e alle organizzazioni per i diritti umani Memorial (Russia) e Center for Civil Liberties (Ucraina). “Il Comitato del premio Nobel ha riconosciuto l’eccezionale coraggio delle donne e degli uomini che si op pongono all’autocrazia e che mostrano il vero potere della società civile nella lotta per la democrazia” commenta Ursu la von der Lyen. Non mancano però le critiche, che discutono principalmente la scelta di una organizzazione proveniente proprio da un paese oppressore. Ma è innegabile come, in tempi di guerra, le attività e l’impegno dimostrato da queste persone siano un faro di luce e di pace tra le nazioni.
Un gilet riscaldabile all’infinito e senza batterie
Nella mattina di martedì 25 ottobre, da tutta Italia è stato possibile ammirare l’eclissi solare, la Luna si è allineata tra il Sole e la Terra generando così il fenomeno. Dal nostro bel paese però è stato possibile vedere solo un’eclissi parziale. Questa eclissi fa parte della cosiddetta famiglia Saros, una serie di eclissi separate tra loro da un intervallo di tempo pari a 18 anni, 10 giorni (o 11 giorni secondo gli anni bise stili) e 8 ore, ed è la cinquantacinquesima della famiglia. La Luna si è trovata all’incirca nella stessa posizione rispetto al proprio nodo, ovvero il punto in cui l’orbita del nostro sa tellite interseca quella terrestre, e alla stessa distanza dalla Terra. Quest’anno il cielo continuerà ad affascinarci con la prossima eclissi lunare totale l’8 novembre.
A fine ottobre l’azienda britannica Petit Pli lancia sul mer cato un gilet riscaldabile in grado di raggiunge fino a 40° C, senza l’ausilio di batterie o elettricità. Entropy Vest è pensato per chi fa sport, ma vede anche un buon utilizzo in inverno, per esempio, sotto agli indumenti indossata da lavoratori o studenti. Il riscaldamento del materiale avvie ne tramite una sostanza che scorre nei tubi dell’indumento. Questa sostanza è in grado di conservare e liberare energia passando dallo stato liquido a quello solido. Premendo un tasto apposito, il liquido cambia consistenza diventando un gel e sprigionando calore. È possibile ricaricare il gilet ri scaldabile immergendolo in acqua bollente, rendendo così il materiale riutilizzabile all’infinito.
ATTUALITÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 4 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Dilagano le proteste a scapito delle opere d’arte
Con
Meta il futuro del
lavoro “mixed-reality”
Da Da Vinci a Constable, da Botticelli a Van Gogh. Le proteste di diversi gruppi d’attivismo, come Just Stop Oil, raggiun gono svariati musei e gallerie d’arte di tutta Europa, dan neggiando anche alcune opere d’arte. Una delle più recenti azioni risale al 15 ottobre, dove due attiviste del gruppo hanno versato due barattoli di zuppa di pomodoro su una copia dei celebri Girasoli di Van Gogh al National Gallery di Londra. Il motivo scatenante risiede nell’utilizzo dei combu stibili fossili come principale risorsa energetica. Ma perché l’obbiettivo è proprio l’arte? Perché quest’ultima è sempre stata un mezzo di comunicazione e/o protesta ed in que sto caso viene utilizzata per ottenere visibilità e chiedere ai governi azioni più incisive contro il riscaldamento globale.
In Italia il numero di Neet più alto d’Europa
Dal 25 ottobre in Italia diventa disponibile all’acquisto il pri mo visore high-end di alta gamma targato Meta-Facebook. Il Meta Quest Pro è un progetto nato con l’intento di supporta re un’ampia gamma di strumenti di collaborazione e produt tività che consentono di integrare il lavoro nel mondo fisico e di disporre di un ampio spazio virtuale per il multitasking. Il dispositivo è dotato di innovative caratteristiche, come sen sori ad alta risoluzione che consentono esperienze di mixed reality a colori o come lenti pancake di nuova generazione. Avvantaggiato anche dall’utilizzo di due controller, ciascuno dei quali integra 3 fotocamere ed un processore a sé stante, Meta Quest Pro rende un’esperienza perfetta per lavorare in modo molto più naturale anche nel mondo virtuale.
A settembre, in occasione della giornata mondiale dell’alfa betizzazione, Save the Children rilascia un nuovo rapporto alquanto allarmante: circa il 23% dei 15-29enni in Italia si trova fuori da ogni percorso di lavoro, istruzione o formazione (Neet). Un numero decisamente alto, se si conta che in Eu ropa la media è del 13%. Le cause di questo fenomeno sono profondamente connesse all’andamento dell’economia, al mercato del lavoro e ai legami di quest’ultimo con il sistema di istruzione e di formazione. Il rapporto, inoltre, parla anche della dispersione implicita collegata all’impoverimento edu cativo (che si aggrava con la disparità tra aree geografiche): quasi 1 diplomato su 10 non ha le competenze minime ne cessarie per entrare nel mondo del lavoro o dell’Università.
Nel capoluogo piemontese, l’onlus “Gruppo Abele” lancia un’iniziativa volta alla sensibilizzazione dell’opinione pub blica verso il tema della povertà, una problematica che vede nell’ultimo periodo il netto peggioramento delle condizio ni di molte persone e famiglie. La campagna utilizza come protagonisti alcuni dei monumenti storici di Torino, ai quali sono state avvolte delle sciarpe di lana colorata realizzate dalla sartoria popolare Intessere (attiva all’interno del centro diurno per donne migranti). Con queste sciarpe si avvolgono simbolicamente uomini e donne che ogni giorno vengono accolti nei servizi e nelle strutture apposite. “Un gesto che scalda” per chiedere l’attenzione da parte delle istituzioni sia del torinese che di tutta Italia.
ATTUALITÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 5 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
“Un gesto che scalda” nella città di Torino
Noleggio a lungo termine, finanziamento, o leasing?
Un focus per comprendere al meglio le differenze fiscali tra queste formule di acquisizione di veicoli.
Una delle principali moti vazioni che condizionano aziende e professionisti nella scelta di un’autovet tura è senz’altro la ricerca della mag gior deducibilità fiscale possibile. In questa sede metteremo in evidenza le principali differenze tra le diverse formule di acquisizione di un auto veicolo e quale la più conveniente. Per valutare con maggiore consape volezza le alternative all’acquisto di un’autovettura, è innanzitutto es senziale conoscere la differenza tra leasing finanziario e noleggio a lungo termine. Con il leasing finanziario si realizza essenzialmente un’operazio ne finanziaria. Infatti, la Società di leasing anticipa il capitale necessa
rio all’acquisto del bene e il cliente, che fa uso dell’auto, lo restituisce man mano, pagando dei canoni pe riodici per il tempo stabilito da un contratto. L’anticipo modulabile ne fa un prodotto su misura per i Clien ti che hanno l’esigenza di sostituire frequentemente l’auto con un impe gno minimo di capitale. Alla fine del contratto, il cliente può scegliere se riscattare l’auto, diventandone l’ef fettivo proprietario, oppure resti tuirla. Il noleggio a lungo termine invece, è un contratto che prevede l’uso dell’auto dietro versamento di un canone mensile. Tra i vantaggi del noleggio c’è la possibilità di inserire nella rata mensile il pagamento di vari servizi accessori, quali: l’assi
IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 6 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Alessandro Delle Cese
curazione o il soccorso stradale, ma anche l’auto sostitutiva in caso di fermo del veicolo. Il noleggio è ide ale per chi vuol avere a disposizione un’auto senza doverla acquistare, né temere la svalutazione del mez zo, oppure avere la certezza della spesa mensile. La proprietà dell’autoveicolo infine rimane alla società di noleggio e il cliente non può optare per l’acqui sto dell’auto al termine del contrat to, ma deve semplicemente limitar si a restituirla. Il noleggio, quindi, è un’ottima soluzione per semplificare la gestione fiscale del veicolo. Infatti, tutti i costi relativi all’auto, dalla manutenzione alle coperture assicurative, sono generalmente in clusi in un’unica fattura.
Prima di concludere, occorre fare riferimento anche all’altra formula disponibile, quella del finanziamen to bancario o del concessionario (attraverso una compagnia finanzia ria). Anche in questo caso, la scelta dipende dalle esigenze personali e dall’uso che si intende fare del vei colo. Nonostante leasing e finanzia mento siano due forme contrattuali apparentemente simili, in realtà vi
sono delle differenze sostanziali. Sia il leasing, sia il finanziamento pre vedono un pagamento periodico da parte del richiedente, ma mentre con il leasing, al termine del contratto, si può decidere se acquistare l’auto op pure restituirla, con il finanziamento si diventa subito proprietari.
Le detrazioni e le deduzioni fiscali invece, variano a seconda del sog getto che sottoscrive un contratto di leasing, o effettua il noleggio (o l’ac quisto). Vi sono infatti, percentuali diverse per aziende, professionisti e agenti di commercio e dal tipo di utilizzo che si farà del veicolo.
Non esiste una risposta definitiva e valida per tutti. La convenienza di pende dall’utilizzo che si intende fare del veicolo e dalla tipologia di con tribuente. Per fare la scelta giusta, il Cliente deve valutare con attenzione i pro e contro di leasing e noleggio, partendo sempre dalle proprie spe cifiche esigenze.
L’auto in uso promiscuo al dipen dente.
Tra le forme di assegnazione dell’au tovettura ai dipendenti, la forma più frequentemente fruita è quella
dell’utilizzo promiscuo, in cui il di pendente utilizza l’autovettura tan to per le finalità aziendali, quanto ai fini personali. Nella busta paga del dipendente occorre però, rilevare un compenso in natura tassabile (fringe benefit), determinato computando, secondo la nuova normativa, non più in misura forfettaria fissa del 30% della percorrenza convenzio nale di 15.000 km, bensì in misura variabile applicando ai costi Aci una percentuale che varia a seconda della quantità di anidride carbonica (CO2) emessa dal veicolo. Il datore di lavoro può addebitare al dipendente un corrispettivo a fronte dell’utilizzo personale del veicolo.
Tale contributo, al lordo dell’Iva, può arrivare ad azzerare il valore forfeta rio del benefit imponibile.
In tal caso, all’impresa sarà assicu rata la deduzione del 70% dei costi (in luogo del 20% di un’auto azienda le), sia riguardo alle spese di gestione della vettura, sia al costo di acqui sizione (senza alcun limite rappor tato al valore del mezzo - quota di ammortamento nel caso di acquisto diretto, canoni di leasing o noleggio), nonché la piena detrazione dell’Iva.
SERVIZI E CONSULENZE IN TUTTA ITALIA
L’Agenzia Sandiano di Sanremo (IM) è a disposizione delle Associazioni e degli autotrasportatori, in collaborazione con le Agenzie convenzionate sul territorio, per la soluzione delle problematiche del trasporto: iscrizioni e variazioni con o senza limiti presso l’Albo degli Autotrasportatori e l’Albo degli Smaltitori rifiuti; immatricolazioni e passaggi di proprietà dei veicoli in conto terzi e/o in conto proprio; acquisizione aziende di autotrasporto o con requisiti; revisioni e collaudi sia presso sedi Ministero dei Trasporti sia presso officine autorizzate; consulenza specializzata in materia di merci pericolose ADR, merci deperibili ATP, ecc; autorizzazioni internazionali (CEE ed extra-CEE di ogni tipo); apertura sedi all’estero; quesiti e ricorsi presso Ministero dei Trasporti e altri Enti.
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IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 7 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
FINCO: sfide future nelle opere specialistiche
Romana, sposata, 2 figlie, Car la Tomasi, attuale Presiden te della Finco, è restauratri ce di beni culturali, opera da oltre 30 anni con l’omonima impresa Carla Tomasi s.r.l, con sede in Roma ed attiva su tutto il territorio naziona le. Guida la federazione con la stessa passione del suo nobile mestiere.
D. Qual è la forza rappresentativa della FINCO e le aree di interesse che copre?
“FINCO è la Federazione delle Indu strie dei Prodotti, degli Impianti, dei Servizi e delle Opere Specialistiche per le Costruzioni e le Manutenzioni Edili e Stradali. Rappresenta 40 Asso ciazioni nazionali di categoria, 14.200 imprese (la maggior parte delle quali
partecipa ad appalti pubblici di lavo ri specialistici e super-specialistici, oltre che di forniture e servizi), per un totale di 140.000 dipendenti e 30 miliardi di fatturato aggregato. La Federazione è suddivisa in Filiere tra le quali figurano beni culturali e con servazione, costruzioni, antincendio, idrogeologica e suolo, macchine e at trezzature da cantiere, mobilità e si curezza stradale, impianti, sistemi ed energia, efficienza energetica, energie rinnovabili.”
D. Quali sono attualmente le priori tà e le istanze portate avanti dalla FINCO nelle interlocuzioni con le istituzioni e la politica?
Le nostre frequenti interlocuzioni con l’Esecutivo, il Legislativo ma anche
IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 8 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Andrea Lovelock
L’intervista alla Presidente della Federazione Industrie e Costruzioni, Carla Tomasi.
con Autorità indipendenti ed Enti di interesse quali, solo per fare alcuni esempi, Banca d’Italia, attengono i rapporti Banca/Impresa con partico lare riferimento ora alle attuali criti cità legate alle cessioni del credito in ambito 110%; con l’Anac, per le inter locuzioni sul tema degli appalti; con l’Antitrust, per la naturale attitudine delle imprese specialistiche e super specialistiche verso un mercato libe ro e concorrenziale; Accredia ed Uni , nei cui Organi di Governo siamo pre senti ed assai attivi data la rilevanza dell’Accreditamento e della Norma zione Tecnica volontaria nei comparti rappresentati da Finco.”
D. Recentemente la Finco si è battuta per una riforma del codice de gli appalti che tutelasse anche le imprese specialistiche: con quali risultati concreti?
“Nel ribadire la necessità, più volte espressa, che il sistema delle regole che governano gli appalti pubblici giunga ad una stabilizzazione, dal momento che le continue variazioni rendono il mercato fortemente insta bile, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, dobbiamo sottolinea re come aspetti positivi nella Delega al Governo le norme riguardanti: la divisione in lotti; il divieto di sorteg gio in fase di selezione (se non in casi particolari e motivati); la revisione prezzi; la tutela dei prodotti comu nitari; l’ utilizzo Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e del Fascicolo virtuale dell’Operatore Economico; la revisione delle cause di esclusione ed illecito professionale; il riferimento all’adeguata attrezzatura tecnica e dell’organico per la qualificazione del le imprese; l’esclusione automatica dell’ offerta anomala per appalti non transfrontalieri; la riduzione delle ga ranzie fideiussorie con decurtazione
SAL e le concessioni ed affidamento a terzi con procedura ad evidenza pubblica. Vi sono, tuttavia, ancora tematiche che meriterebbero un in serimento nel testo di Legge Delega per le quali abbiamo proposto alcuni emendamenti che riguardano nello specifico la disciplina dedicata per gli appalti nei Beni Culturali che dovreb
bero avere una regolamentazione ad hoc, in ragione della peculiarità del settore; la necessità che vengano va lorizzati anche CCNL settoriali specifi ci, oltre a quelli più ampiamente diffu si; la necessità che al subappaltatore venga garantita una adeguata remu nerazione, a fronte della eliminazio ne del ribasso del 20% tra appalto e subappalto; la necessità che per le lavorazioni specialistiche e super-spe cialistiche (OS e SIOS) venga prevista una Qualificazione specifica; l’urgen za di un Contratto di Subappalto Tipo che regoli il rapporto tra appaltatore e subappaltatore, evitando che il primo riversi sul secondo oneri maggiori ri spetto a quelli che lui stesso ha verso la stazione appaltante; e ancora, il pagamento diretto in particolare per subappaltatori, cottimisti, prestatori di servizi, fornitori di beni e lavori, for nitori con posa in opera, noleggianti a caldo, mandanti di raggruppamenti temporanei, subappaltatori dei soci di consorzi; la necessità di riconsiderare la tematica del limite quali/quantita tivo al subappalto ed infine la consul tazione dei portatori di interesse nel corso dell’elaborazione del prossimo Codice dei Contratti.”
D. Uno sguardo al futuro: quali sono, le opportunità che si posso no cogliere con il Pnrr e il ruolo che un organismo come la Finco può giocare?
“Le opportunità che possono essere colte sono potenzialmente molte. Tuttavia, guardo con una certa preoc cupazione ad alcuni aspetti: il primo è che si parla di destinazione e ripar tizione dei fondi per Opere sempre al futuro, i cantieri aperti in realtà sono pochi. Le piccole e medie imprese avranno inoltre difficoltà ad inserirsi, come abbiamo recentemente rap presentato in un incontro con Invita lia, nell’ambito degli Accordi-Quadro che caratterizzano talune iniziative in seno al PNRR.”
D. In una prospettiva di medio ter mine su quali tematiche la Finco in tende svolgere una efficace azione a tutela dei suoi associati?
“I campi di maggiore attenzione per
la Federazione, anche se certamente non esclusivi, sono quello citato degli Appalti, quello dell’Efficienza energe tica e quello di cui alla domanda che segue della Sostenibilità. Vi è poi un quarto campo trasversale che è quello della Lobby e della Rappresentanza, che attiene alla “libera concorrenza” e trasparenza anche in campo asso ciativo ed è a mio parere rilevante per l’attività corretta dei cosiddetti “corpi intermedi”.
D. Oggi una delle declinazioni più utilizzate per guardare al futuro è la sostenibilità: la FINCO rappre senta molte imprese impegnate nella ‘green economy’: quali ritardi sconta il paese e viceversa quali eccellenze può vantare?
Le eccellenze nel settore della green economy hanno una rilevante presen za nell’ambito della Federazione sia per quanto riguarda le modalità “at tive” di produzione (si veda l’esempio del settore idroelettrico, della geoter mia a bassa entalpia, della biomassa e del teleriscaldamento, della razio nale installazione del fotovoltaico), sia per quanto riguarda le modalità “passive” di installazione e fruizione quali i componenti tecnici per l’invo lucro (infissi, schermature solari, co perture, verde pensile etc.). Grande attenzione, più di recente, abbiamo posto al tema ESG su cui abbiamo in animo di organizzare un importante Convegno entro la fine dell’anno, con la partecipazione degli Interlocutori più importanti sul tema. Queste le ec cellenze. Per quanto riguarda invece i ritardi e le criticità dobbiamo rileva re una certa, talvolta notevole, len tezza nelle procedure burocratiche, ultimamente attenuatasi per quanto riguarda le energie rinnovabili e con il Decreto “Posa sonde”, la cui causa abbiamo lungamente perorato insie me ad altri tra cui in primis i Geologi. Non può essere sottaciuto infine il fat to che in materia energetica ed am bientale la modifica costituzionale del Titolo V a suo tempo intervenuta, si è rivelata (ma forse non ci sarebbe vo luto molto a capirlo con un’analisi di impatto lucida e scevra da convenien ze politiche) una vera iattura.”
IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 9 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Chi come Carla Tomasi, lavora da quasi 40 anni nel campo dei re stauri del patrimonio artistico-ar chitettonico, sa bene che alla base di tutto c’è una grande passione: Tomasi è alla guida dell’omonima impresa di restauro di beni cultura li ed è una tenace sostenitrice dei valori del suo lavoro, condotto con professionalità. Il suo è un curricu lum conquistato ‘sul campo’ e che le ha permesso di raccogliere cre scenti consensi e apprezzamenti
D. Qual è stata l’operazione di restauro compiuta che le ha suscitato le maggiori emozioni e regalato soddisfazioni?
“Nel corso di quasi 40 anni di atti vità sono stati molti i momenti di grande soddisfazione per la bellez za dell’opera, per la complessità dell’intervento per la qualità del team operativo. Penso ai primi in terventi degli anni ’80 con il restau ro dell’Arco di Costantino e la Fon tana della Barcaccia a Roma, o i più recenti restauri dell’Arena di Vero na, della Domus Aurea a Roma, della Cappella Palatina di Paler mo, penso anche alle esperienze difficili e intense degli interventi di emergenza, messa in sicurezza e restauro all’Aquila nel post ter remoto, ai quali ho contribuito sia
come impresa sia come Presiden te dell’Associazione Restauratori d’Italia predisponendo protocolli di intervento in emergenza per il recupero degli apparati decorativi. L’intervento di restauro che per complessità, importanza e risulta to posso segnalare tra tutti è però il restauro della Cappella della Sacra Sindone a Torino, devastata dal ro vinoso incendio dell’11 aprile 1997. Il restauro conservativo dei 3.600 mq di superficie e la realizzazione delle reintegrazioni con malte spe ciali dei circa 1.200 mq mancanti di decorazione lapidea, realizzate in 13 mesi, hanno richiesto ingegno, abilità professionalità e organiz zazione fuori dal comune, con un risultato finora ritenuto eccellente e per il quale Il 22 novembre 2019 ha ricevuto il prestigioso premio internazionale “European Heritage Award” 2019 di Europa Nostra.”
D. Qual è un ‘sogno nel cassetto’ di Carla Tomasi imprenditrice? “Continuare a operare per man tenere ed elevare il livello quali tativo del restauro specialistico, che corre il serio rischio di venire fagocitato dal sistema imprendi toriale generalista perdendo la sua caratteristica di alta qualificazione professionale. Nel Codice Appalti
il restauro specialistico e le altre attività relative ai Beni Culturali, sono regolamentate in un capito lo a parte ed anche nell’articolato generale sono numerosissimi i di stinguo che devono essere inseri ti e mantenuti. Queste molteplici distinzioni non sono sempre os servate e la disattenzione alla spe cificità si traduce nella continua perdita di livello qualitativo delle imprese del settore. Per questo motivo, all’interno della Federazio ne, si è radicata la convinzione che è necessaria una Disciplina dedica ta agli appalti nei Beni Cultuali con una regolamentazione ad hoc.”
D. Che consigli si sente di dare ai giovani che intendono avvicinarsi a questo suo nobile ‘mestiere’? “Auguro alle giovani restauratrici ed ai restauratori di non perdere la passione che li ha spinti a scegliere questa attività, di mantenere e au mentare la tenacia che sicuramen te hanno mostrato per completare il loro percorso formativo, di ag giornarsi continuamente perché la ricerca fortunatamente è molto at tiva nel settore, e di dedicare una parte del proprio tempo alla tutela professionale ed imprenditoriale, attraverso la partecipazione all’at tività di associazione.”
IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 10 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
CARLA TOMASI IMPRENDITRICE: IL RESTAURO, LA PASSIONE PER LA ‘GRANDE BELLEZZA’
Bonus Sanatoria Ricerca & Sviluppo
La Sanatoria su Progetti di Ri cerca & Sviluppo è una misura rivolta a tutti quei contribuen ti che hanno erroneamente portato in compensazione il Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo tra il 2015 e il 2019.
Questa misura è nata perché il legisla tore resosi conto dello stato di incer tezza che regna in tale ambito appli cativo, ha deciso di gettare la spugna e non sanzionare i contribuenti che hanno agito in buona fede. Come si aderisce alla Sanatoria Ri cerca & Sviluppo?
Per aderire alla sanatoria, bisogna in viare domanda all’Agenzia delle Entra te entro il 30 settembre 2022. Inoltre, bisogna restituire le somme entro il 16 dicembre 2022, in un’unica soluzione, oppure in tre rate annuali di pari importo:
• la prima entro il 16 dicembre 2022
• la seconda entro il 16 dicembre 2023
• la terza rata entro il 16 dicembre 2024.
Il mancato pagamento di una del le rate entro la scadenza prevista fa decadere la sanatoria e comporta l’iscrizione a ruolo dei residui importi dovuti.
Chi può accedere alla Sanatoria Bo nus Ricerca & Sviluppo?
Possono beneficiare del ravvedimento gratuito coloro che:
• nei periodi d’imposta compresi tra il 2015 e il 2019 hanno realmente svolto attività e sostenuto le relative spese in tutto o in parte non qualifi cabili come attività di ricerca e svi luppo ammissibili al credito d’im posta secondo i requisiti prescritti dalla norma;
• hanno commesso errori nella quan tificazione o individuazione delle spese agevolabili oppure nella de terminazione della media storica di riferimento da raffrontare con l’im porto degli investimenti realizzati; La procedura è attivabile anche da chi, con riferimento al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 di cembre 2016, ha applicato la norma in maniera non conforme all’interpreta zione autentica fornita dalla legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 72, legge 145/2018).
Chi non può aderire alla Sanatoria Ricerca & Sviluppo?
Restano esclusi dalla procedura di riversamento i contribuenti che ab biano compensato crediti di imposta derivanti da:
• condotte fraudolente.
• fattispecie simulate.
• false rappresentazioni della realtà
attraverso l’utilizzo di documenti falsi.
• mancanza della documentazione utile ai fini della dimostrazione del sostenimento dei costi per ricerca e sviluppo.
La procedura è inoltre preclusa nel caso in cui il credito d’imposta utiliz zato in compensazione sia già stato contestato “con un atto di recupero crediti, ovvero con altri provvedimen ti impositivi, divenuti definitivi” al 22.10.2021.
Sanatoria Ricerca & Sviluppo: come verificare se è tutto a norma?
Intraprendere in modo autonomo un percorso di verifica sui Crediti d’im posta su Ricerca & Sviluppo portati in compensazione negli ultimi 5 anni può essere alquanto rischioso e no fattibile entro i termini richiesti. È bene affidar si a degli esperti che con strumenti e metodologie permettano di analizza re progetti e procedure intercorse per l’ottenimento del Credito, in modo tale da capire se è necessario aderire o no alla Sanatoria. Strumenti e memorie tecniche di approfondimento che se necessario permetteranno di approc ciare in modo corretto alla Sanatoria. In caso contrario potranno essere comunque una base costruttiva per progetti futuri di Ricerca & Sviluppo.
IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 11 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Davide Spitale
Tutto quello che c’è da sapere riguardo il bonus, in vista della scadenza
CONSUMATORE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA OLTRE LA CRISI, LA TENACIA DI ANDARE AVANTI.
Progetti di Valore e linee programmatiche verso misure di sostegno 4 0 per le Piccole Imprese e i Professionisti
Il Castello Visconteo Cassano d'Adda (MI) statigenerali.networkvaloreimpresa.it Quota di partecipazione € 300,00 +17,49 € Commissione +69,85 € IVA
Pnrr Enti Locali: il ruolo dei revisori legali
L’enorme volume di risorse economiche, messe a disposizione dal Pnrr per i Comuni, impone un rigoroso controllo contabile.
a
Con il Pnrr, per gli Enti Locali (in particolare i Comuni) si prospetta un’opportunità unica per lo sviluppo del territorio: mai, nella storia recente delle amministrazioni locali, si era registrata una dotazione di circa 61 miliardi di euro. Un enorme volume di risorse economiche per ridisegnare il futuro del paese che necessiterà di un rigoroso monitoraggio contabi le, nel quale i revisori legali saranno chiamati a svolgere il delicato compito di un controllo all’insegna della tra sparenza. E proprio per consentire ai professionisti contabili di esercitare al meglio le loro consulenze l’Istituto Nazionale Revisori Legali ha appronta to un progetto di ‘informazione e for
mazione’ su come cogliere la preziosa opportunità del Pnrr per rilanciare lo sviluppo socioeconomico nei Comu ni, soprattutto nei più piccoli, per una virtuosa gestione delle risorse messe a disposizione per gli Enti Locali. Su questo tema è intervenuto presso il Cnel ed in un convegno ad Amantea (Calabria) il Presidente dell’Inrl, Ciro Monetta che ha evidenziato come: “L’idea informativa e formativa mira all’impostazione di una nuova strate gia di sviluppo nell’organizzazione di strutture operative di singoli Profes sionisti, Operatori Economici ed Enti Pubblici, al fine di poter avere le ade guate conoscenze dei programmi fi nanziari da cui dipendono l’emanazio ne di bandi e misure di intervento per
PROFESSIONI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 14 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
cura di Andrea Lovelock
I vertici dell’Inrl, da sinistra: Il Vicepresidente Luigi Maninetti, il Presidente Ciro Monetta, il segretario Generale Katia Zaffonato, il Tesoriere Paolo Brescia ed il Vicepresidente Gaetano Carnessale.
la realizzazione di nuovi investimenti in ambito Pnrr. A tal proposito è utile riepilogare alcuni concetti fondamen tali sui quali abbiamo maggiormente focalizzato la nostra attenzione. Ri guardo alla ‘informazione’ sarà fon damentale creare strutture in grado di poter dare un concreto supporto agli addetti ai lavori, focalizzandosi sui contenuti della normativa e sugli ob blighi stabiliti, la sua applicazione e di conseguenza i processi decisionali e la fase dell’attuazione, con la cosiddetta ‘cassetta degli attrezzi’. Sarà decisiva la ‘trasmissione’ di contenuti struttu rati dall’emittente al ricettore. La formazione invece, dovrà prevede re lo strumento educativo attraverso il quale si dovranno trasferire tutte quelle conoscenze utili per l’acquisi zione di opportune competenze, per lo svolgimento di singole attività pro positive all’avvio e allo sviluppo della progettazione territoriale nell’ambito del Pnrr.”
L’istituto, quindi mira a fornire una for mazione che possa sfruttare tutti i ne cessari meccanismi di apprendimen to e trasmettere quelle che sono le
e “saper essere/creare” (condivisione e lavoro di squadra) al fine di svolgere, ognuno, il proprio ruolo lavorativo con efficienza, efficacia e massima perfor mance. Formazione che avrà anche il compito di fornire adeguati strumen ti cognitivi per mettere in pratica le proposte e le opportunità messe a disposizione dal Pnrr.
Da qui il varo di due webinar formativi sul Pnrr che l’Inrl ha organizzato il 9 e 16 settembre, rivolti a revisori legali, commercialisti, avvocati, ma anche funzionari di enti, consulenti tecnici, direttori finanziari e project manager.
I due corsi saranno erogati tramite piattaforma Google Meet, e saranno divisi in due parti, la prima relativa all’attuazione dei progetti degli Enti Locali sul PNRR e la seconda al Con trollo e la Rendicontazione degli stes si. E sono previsti approfondimenti sui programmi di investimento da PNRR degli enti locali con le circolari MEF e le modalità operative per le Gare appalti sui progetti di investimento da PNRR degli enti locali nonché le modalità di contabilizzazione nella gestione delle risorse. Maggiori informazioni
PROFESSIONI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 15 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Diritto al lavoro e diritto alla salute
Non è accettabile dover scegliere tra questi due diritti fondamentali, devono essere bilanciati
In un panorama mondiale come quello che ci circonda abbiamo avuto modo di osservare come i rapporti intercorrenti tra due dirit ti fondamentali: il diritto alla salute e il diritto al lavoro, siano iscritti sempre più spesso all’interno di una dinamica con flittuale, che di fatto va a privare il diritto del lavoro stesso della sua originaria vo cazione, quella di un diritto nato a tutela della salute e della sicurezza della parte “più debole” del rapporto di lavoro. Il diritto al lavoro tradizionalmente inte so come diritto connesso al rapporto di lavoro involge i classici profili del diritto alla salute, alla sicurezza dei lavoratori, attinenti ai rapporti tra salute e sicurez za sul lavoro da un lato, e diritto all’i niziativa economica privata dall’altro.
Si tratta di interessi, quello al lavoro e all’iniziativa economica, che oltre a pro manare da fonti costituzionali diverse, sono tutt’altro che convergenti dovendo piuttosto essere posti in equilibrio, così rappresentando l’uno il limite dell’altro. Per un verso, infatti, il diritto all’occupa zione o al lavoro si deve necessariamen te bilanciare con la libertà all’iniziativa economico-privata la quale, ancorché implicitamente, costituisce spesso un limite per la realizzazione del primo. Per un altro verso è invece la stessa li bertà di iniziativa economica a doversi bilanciare con il diritto al lavoro risul tandone veramente limitata al fine di contemperare l’impatto sociale delle scelte imprenditoriali. Inoltre, l’esigenza di legalità e sicurezza del lavoro condi ziona in modo penetrante la libertà di intrapresa economica privata, infatti se per un certo verso per tutelare la dignità personale del lavoratore sono previsti limiti procedimentali all’esercizio degli stessi poteri gerarchici dell’imprendi tore, per un altro verso al fine di salva guardare l’integrità fisica e morale dei lavoratori risulta sensibilmente condi zionata la stessa capacità organizzativa dell’imprenditore, che deve esplicarsi nel quadro di regole a cui ogni Stato membro dell’Unione Europea si è dovu to conformare. Parafrasando pertanto gli artt. 41, co. 2, e 32 Cost. risulta così legittima solo l’attività imprenditoriale che garantisca lavoro sicuro. Ma ad essere coinvolta nell’esercizio di un’attività lavorativa, soprattutto se at tività d’impresa, non è solo la salute dei lavoratori ma anche quella dell’intera popolazione che vive nelle aree limitro fe ed adiacenti in cui l’impresa ha sede e svolge ordinariamente la propria attivi tà. Allora in tal caso come bilanciare gli artt. 41 e 4 Cost. con il diritto alla salute art. 32, che non coinvolge più solo i la voratori dell’impresa ma l’intera collet tività passivamente esposta alle ester
nalità negative dalla prima prodotte? Si tratta di rintracciare un giusto equilibrio tra i diritti costituzionalmente garantiti, affinché l’esercizio di un diritto, come quello al lavoro, non diventi strumento e mezzo per la lesione di un altro, quello alla salute. Non si può chiedere ai citta dini di scegliere tra il lavoro e la propria salute, si dovrebbero creare delle condi zioni affinché l’esercizio del primo non leda il secondo. Per questo anche al fine di segnalare l’importanza che la tutela della salute ricopre all’interno dei luoghi di lavoro si ricorda come ad oggi anche il lavoratore stesso, cooperando con il da tore di lavoro, è chiamato a garantire un costante livello di sicurezza all’interno dell’azienda in cui lavora, adoperandosi direttamente e immediatamente per eli minare o per ridurre tutte le emergenze o i pericoli che si verificano e che posso no arrecare dei danni a coloro che sono presenti all’interno di quella determina ta realtà produttiva.
Ciò richiede una costante formazione e aggiornamento per il lavoratore, qua lunque siano le mansioni o i compiti a lui assegnati. Al fianco del lavoratore specifici obblighi di formazione e di tu tela della salute incombono anche nei confronti del datore di lavoro, e di una serie di figure, che se presenti, dovranno concorrere ad assicurare una protezione nei confronti di un fondamentale diritto, quello alla salute (si ricordano: il respon sabile del Servizio Protezione e Preven zione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, l’ASPP..).
Da qui muove l’idea che attraverso una cooperazione partecipe della totalità dei soggetti impegnati in quel determinato sito produttivo, in un’ottica quindi di co operazione e non di conflitto, sia possi bile raggiungere quell’effettiva tutela e garanzia di un diritto irrinunciabile quale il diritto alla salute, senza dover effettua re alcuna scelta con l’altro fondamenta le. diritto al lavoro.
PROFESSIONI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 16 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Cecilia Catalano
Lo Studio professionale e la tecnologia
“Per raggiungere il pro gresso è necessario che lo Studio Professionale sappia utilizzare la tec nologia come strumento di facilitazio ne e ottimizzazione delle sue attività e dei servizi offerti”. Questo è quello che è emerso durante la tavola rotonda “Il futuro dello Studio Professionale – lo Studio Digitale” che si è tenuta in oc casione del Convegno che ha ospitato la formazione dirigenti dei Consulenti del Lavoro, dal titolo “aMare il lavoro 4” e che si è svolto dal 19 al 21 settembre 2022, presso l’Isola d’Elba. Come più volte ricordato in occasione di questo incontro gli strumenti tecno logici sono divenuti oramai parte inte grante della nostra vita, non solo privata ma anche e soprattutto professionale (come confermato anche da uno studio condotto nel 2020 dall’Osservatorio Di gitale del Politecnico di Milano, che ha registrato un totale di investimenti in spese digitali negli studi professionali pari a 1,7 mld di euro nel 2020, +7,9%) Si pensi agli Studi professionali di venti o trenta anni fa in cui tutto era esclusi vamente “umanizzato”, e a quelli odier ni, invece, in cui molti dei processi sono effettivamente automatizzati e affidati a software e sistemi integralmente di gitali. La dimensione relazionale del Consulente del Lavoro arriva così a pro iettarsi anche in rete pur mantenendosi forte l’importanza di una prossimità fisi ca che però non è più la sola necessità, perché accanto ad un consulente vicino fisicamente c’è bisogno di un consulen te che possa essere sempre reperibile, e che abbia quel dono dell’ubiquità che solo la tecnologia può concedergli. Di viene però necessario ripensare all’uti lizzo della tecnologia non più in chiave di ostacolo, ma di mezzo e potente risorsa con cui migliorare e rendere efficienti non solo le nostre attività ma l’organiz zazione stessa dello studio e le stesse
relazioni con i nostri colleghi e clienti. Se da una parte c’è chi ha avuto l’opportu nità di nascere con la tecnologia, c’è chi, come me, deve imparare dalla tecnolo gia e sfruttarne le sue potenzialità. Per capire come fare e dove intervenire però è necessario conoscere, avere un’imma gine di quella che è l’attuale situazione degli studi professionali in merito alla loro effettiva relazione con i nuovi stru menti così da sapere dove intervenire e predisporre di conseguenza un metodo di azione. Per questo l’Osservatorio Pro fessionisti e Innovazione Digitale – Scho ol of management del Politecnico di Milano ha predisposto un questionario finalizzato all’analisi dei modelli organiz zativi in uso negli studi di consulenza del lavoro con particolare attenzione alla di gitalizzazione degli stessi. In occasione del Convegno ho avuto il piacere di conoscere personalmente il dottor Claudio Rorato, Direttore dell’Os servatorio Professionisti della School of Management del Politecnico di Milano, che ci ha illustrato i vantaggi e le finalità del questionario, che abbiamo provve duto nei mesi scorsi a sottoporre an che ai Consulenti del Lavoro, associati ANCL. Dalle sue parole è stato possibile cogliere come i dati raccolti, una volta sopraggiunto il termine per la compi lazione, fissato al 15 ottobre 2022, po tranno diventare uno strumento dal quale partire per giungere all’elabora zione di un modello di studio che possa poi essere proposto a tutti gli associa ti, affinché diventi un riferimento a cui aspirare. Al fine di sollecitarne la com pilazione l’Osservatorio professionale ha garantito non solo l’anonimato ma ha anche riconosciuto a chi vi avesse ot temperato l’accesso ad alcune ricerche dell’Osservatorio Professionisti. Come ci ha spiegato il dottor Rorato quella del Consulente del lavoro è una professione che in quanto libera è anche fortemente competitiva, ed in una costante corsa al
continuo aggiornamento, per stare al passo delle continue novità normative che il legislatore ci sottopone. Per que sto è divenuto necessario che la tecno logia diventi un nostro alleato, non solo all’interno delle pareti del nostro studio, ma anche nella relazione con il cliente, affinché possa sentirci come sempre al suo fianco. Fiduciosi nella numerosa ri sposta dei Consulenti nella compilazio ne del questionario, attendiamo gli esiti dello stesso per sapere effettivamente da dove partire e dove arrivare. Anche se, come sappiamo, in una professione come la nostra si deve essere sempre essere pronti a ripartire, ma con un van taggio che noi in quanto ANCL abbiamo, cioè quello di poterlo fare insieme.
PROFESSIONI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 17 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Dario Montanaro
La tecnologia come uno strumento utile, per uno studio sempre più digitale
PNRR e le missioni per le emergenze globali
Un piano composto da sei missioni e tre priorità trasversali, volte allo sviluppo tecnologico ed ecologico e riguardante importanti tematiche sociali
a
Nell’ultimo anno si è senti to molto parlare del Pia no Nazionale di Ripresa e Resilienza, un mezzo che intende essere il motore di diverse ini ziative selezionate tra i progetti propo sti dalle singole municipalità italiane. Questo articolo non ha però l’intento di approfondirne gli aspetti finanziari o burocratici, ma si pone come una riflessione sui contenuti e gli obiettivi del piano stesso. Prima di entrare in tale merito è opportuno riassumere il ruolo del PNRR, di che tipo di inizia tiva si tratta, e in quale contesto si è sviluppato. Si tratta di Italia Domani, un’iniziativa parte del progetto Next Generation EU, per favorire il rilancio
economico degli stati membri dell’U nione Europea a seguito delle conse guenze legate alla pandemia Covid-19. Il piano in questione è strutturato secondo sei missioni e tre priorità trasversali; nel primo gruppo si tro vano la digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, rivo luzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sosteni bile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, ed infine salute. Nel secondo gruppo invece rientrano le tematiche relative ai giovani, alla parità di genere, e alla riduzione del di vario di cittadinanza. Questa iniziativa rappresenta una grande opportunità per il paese per intraprendere obiettivi
INNOVAZIONE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 18 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
cura di Clara Civallero
che sono in linea con le necessità at tuali, riconosciute già a livello sovran nazionale, e che risultano essere an che tra i propositi definiti dalle Nazioni Unite, riconoscibili nell’elenco degli SDGs ovvero gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals). Essi sono parte dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adot tata da tutti gli Stati membri delle Na zioni Unite nel 2015, la quale fornisce un progetto condiviso per la pace e la prosperità a favore delle persone e del pianeta, ora e in futuro. Al centro ci sono i 17 SDGs, ovvero un urgente invito all’azione da parte di tutti i paesi, sviluppati e in via di svi luppo, seguendo un principio di colla borazione in un partenariato globale. Si riconosce che la riduzione della po vertà ed altre privazioni deve andare di pari passo con strategie a miglio ramento della salute e dell’istruzione, riducendo le disuguaglianze e stimo lando la crescita economica, il tutto affrontando il cambiamento climatico e lavorando per preservare i diversi ecosistemi. Specificatamente legato al contesto italiano però è possibile en trare nel merito di come questi obiet tivi possano essere perseguiti, quali sono le strategie in atto e quali sono le aspettative ed i risultati attesi. La prima missione citata è principal mente orientata, oltre che all’investi mento su settori che in Italia meritano di essere salvaguardati, quali la cul tura e il turismo, alla semplificazione delle pratiche all’interno della pub blica amministrazione rafforzandone le strutture, ed al cittadino grazie ad investimenti sui sistemi digitali ed in formatici, ma anche sull’educazione al
loro utilizzo. Questo genere di rivolu zione digitale, solo di recente messa in primo piano dall’Italia, è in realtà mol to importante da perseguire in quan to permette alla nazione di stare al passo con gli avanzamenti globali, ma allo stesso tempo non può escludere una forma di inclusione generaziona le e di classi sociali attraverso forme di sostegno economico ed educativo. La seconda missione, ovvero la rivo luzione verde, rientra tra gli obiettivi sovrannazionali mediaticamente più popolari e ci si può quindi aspettare che sia quella maggiormente a porta ta del grande pubblico. Non deve esse re, per questo motivo, fraintesa come una tendenza “mainstream”, ma come una necessità riconosciuta che merita di essere supportata da programmi e nuove infrastrutture per le quali il PNRR gioca un ruolo fondamentale. Sempre in linea con la seconda, la ter za missione propone investimenti in infrastrutture sostenibili. Questo è sicuramente un passo avanti per promuovere una presa di distan za dall’era della macchina in favore invece, di reti ferroviarie più all’avan guardia, investendo principalmente, secondo la missione, sugli sposta menti di scala nazionale e specifiche connessioni diagonali. Un altro grande investimento, come accennato, è indi rizzato all’istruzione e alla ricerca. Questa missione prevede sia inve stimenti per un miglioramento della qualità delle strutture scolastiche, ma anche investimenti per potenziare la qualità dell’apprendimenti, vertical mente su tutti i livelli di istruzione, garantendo anche migliori sistemi di orientamento universitario e profes
sionale. Si tratta di un investimento importante sui giovani, è importante infatti non sottovalutare il percorso di crescita delle nuove generazioni fin dalle scuole dell’obbligo, e garantire anche un accompagnamento ed un supporto attivo ai giovani adulti e al loro passaggio dal mondo dell’istru zione a quello del lavoro. Infine, si intende perseguire una va lorizzazione del mercato del lavoro e della formazione professionale por tando avanti politiche attive del lavo ro e rafforzando i centri per l’impiego, tutto ciò teso a favorire un aumento del tasso di occupazione. Inoltre, si vuole investire sulla parità di genere e sull’imprenditoria femminile, ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, anche riqualificando le aree pubbliche. Un’altra specifica linea di intervento supporta persone con disa bilità e/o non autosufficienti.
Gli investimenti che seguiranno le missioni descritte rappresentano un significativo avvicinamento all’ade guamento e alla cooperazione sovran nazionale secondo gli obiettivi prefis sati, riconoscendo quindi la priorità ed il vantaggio di operare in maniera sin cronizzata non solo a livello europeo, ma anche alla scala nazionale definen do chiari obiettivi comuni a livello ter ritoriale. In conclusione, va specificato come sia chiaramente troppo presto stabilire concretamente quali saranno i risultati dei processi in atto, ma è co munque importante riconoscere che ci sono delle significative opportunità da cogliere e che la strada che si inten de intraprendere potrebbe garantire un notevole vantaggio per la società italiana negli anni a venire.
INNOVAZIONE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 19 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
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Qualche goccia non calmerà la crisi idrica
Qualche temporale e le piogge che nelle ultime settimane sono scese a macchia di leopardo han no aiutato. Soprattutto in montagna dove l’acqua ha un po’ ricominciato a scorrere a valle, utile per gli usi civici, le pratiche agricole e zootecniche che garantiscono cibo tutto l’anno. Ma il problema siccità resta. Con un carattere di emergenza che quest’anno si è allargata a quasi la metà del territorio dell’Unione euro pea. Una vera crisi che ha imposto ra zionamenti idrici, provocato cali dei raccolti a due cifre percentuali, con l’aggiunta di incendi sparsi favoriti da temperature record. “Una vera e propria tempesta perfetta”, l’ha defi nita la Coldiretti in base al rapporto
sulla siccità pubblicato a luglio dal Centro comune di ricerca della Com missione europea, che nel Vecchio continente si è abbattuta “con am pie e persistenti assenze di precipi tazioni, combinate a ondate di caldo del tutto anomale, e aggravate dalla previsione di condizioni più secche del normale in vaste aree d’Europa per i prossimi mesi”. Le conseguenze sul piano sociale e alimentare, già av vertite a causa del conflitto tra Russia e Ucraina che ha portato al blocco di forniture di materie prime e input per l’agricoltura, riguardano un po’ tutti i Paesi dell’Unione. Ma l’Italia è quello messo peggio, con la previsio ne di crolli delle rese, soprattutto di cereali, e della produzione di cibo che arrecherà danni economici stimati in
EUROPA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 20 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
delle
richiede
urgenza misure
perdite
Tra previsioni sui crolli
rese agricole e della produzione di cibo, l’Europa
con
per ridurre sprechi e
a cura di Paolo De Castro
oltre 3 miliardi di euro. La sete d’ac qua dell’Europa si aggiunge del re sto a quella cronica e storica di altri continenti, dove la popolazione è in progressivo aumento. Confermando l’evidenza di un fenomeno che non è più ciclico, e che quindi diventa una priorità, come ha sottolineato recen temente la Fao al G20. In quel con testo l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha ricordato che nel mondo si contano un miliardo di ettari di ter reni agricoli soggetti a gravi vincoli idrici e 800 milioni di ettari coltivati e pascoli pluviali che sono ormai colpiti da siccità ricorrente. Da qui l’urgenza di attuare a livello globale una serie di misure che facciano leva su tecnolo gie e norme già esistenti per rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agri coltura. E questo per ridurre perdite e sprechi alimentari che, secondo le stime della stessa Fao, potrebbero sfamare quasi 1,3 miliardi di persone l’anno. Grazie alla mia formazione di agronomo, cui è seguito l’impegno in politica, come ministro delle Politiche agricole ed europarlamentare, dal 2009, da quasi cinquant’anni conosco cause e concause che toccano da vici no anche le nostre aree mediterranee e l’Italia in particolare. Un Paese forte, tra l’altro, di una fer tile pianura padana che garantisce materie prime agricole usandole ac que convogliate da fiumi importan ti – a cominciare dal Po – ma anche da opere di ingegneria idraulica re alizzate con lungimiranza e perizia per servire usi agricoli e civici. Penso ai canali Villoresi, in Lombardia, ed emiliano romagnolo, oltre che alla diga di Ridracoli, per citarne alcune. Anche nei giorni più critici del luglio scorso, quando il Po in alcuni tratti
era ridotto ai minimi termini, con una bassa portanza d’acqua mai vista, il Cer-Canale emiliano romagnolo ha continuato a garantire l’erogazione necessaria per usi civici e agricoli.
E questo, “pur con l’impianto in soffe renza e a ridosso della soglia di bloc co”, dopo aver attinto dal principale fiume italiano tutta l’acqua da desti nare al settore idropotabile.
La siccità di questo 2022 si presenta a ogni modo più intensa, prolungata e diffusa – ha riferito l’Istat - come mai era accaduto fino agli anni Ottanta del secolo scorso.
A tutto ciò si aggiunge poi un altro problema. Oltre all’acqua, in agricol tura devono infatti essere utilizzati in modo più accorto i fertilizzanti, ricor rendo a una ridistribuzione tecnologi ca e scientifica delle applicazioni.
E questo attraverso processi produt tivi supportati dall’implementazione di mappe dettagliate dei suoli per aiutare i paesi più vulnerabili a utiliz zare i loro concimi in modo efficiente.
Il Rapporto annuale divulgato dall’I stituto di statistica evidenzia l’effetto dei cambiamenti climatici e le vulne rabilità strutturali del sistema irriguo. Ma anche gli “effetti significativi” che un eventuale razionamento nelle aree più colpite dalla siccità avrebbe prima di tutto sul settore agricolo e sull’uso civile, che assorbono rispettivamente il 50 e il 36% dei consumi idrici.
Ora, ha sottolineato l’Istat, “nel qua dro delle misure per la tutela del ter ritorio e della risorsa idrica, il Piano nazionale di rilancio e resilienza de stina 4,38 miliardi di euro alla gestio ne sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo, con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale del le acque marine e interne”. “Risorse
fondamentali- ha evidenziato l’Istat per iniziare un profondo rinnovamen to infrastrutturale e gestionale”. Pre messo che a tutto questo, secondo noi, dovrà comunque essere affianca ta una normativa europea sulle nuo ve biotecnologie, le cosiddette Nbt, o Tecniche di evoluzione assistita (Tea) in Italia, che sgomberi il campo una volta per tutte sulla necessità di mettere a punto e commercializzare con metodi naturali nuove varietà di piante resistenti, non solo a tante ma lattie, ma anche alla carenza d’acqua. Di fronte a questa opportunità epo cale il Parlamento europeo, e la com missione Agricoltura in particolare che ho l’onore di rappresentare, è pronto. Le nuove biotecnologie sono conosciute da almeno vent’anni; te state e approvate dalla comunità scientifica internazionale con le sue tecniche di Cisgenesi e Genome Edi ting che consentono di ottenere nuo ve cultivar di piante, facendo leva su modifiche genetiche all’interno della stessa specie e in tempi molto più brevi di quanto già avviene in natura da millenni. Ma per accelerare questo percorso serve una normativa chiara e sempli ce, che la Commissione Ue può e deve produrre in tempi altrettanto rapidi per sdoganare sul mercato queste conquiste dello studio e della ricerca. Nell’interesse e per il bene di tutti.
EUROPA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 21 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
La sete d’acqua dell’Europa si aggiunge del resto a quella cronica e storica di altri continenti
La sfida dei cripto-asset per il nuovo parlamento
Imesi che stiamo vivendo sono decisamente complicati per le Banche Centrali anche dei mag giori sistemi economici, per via di quanto sta accadendo all’anda mento del valore delle valute. Da almeno un anno infatti l’inflazio ne è ben lontana dal valore target del 2% dopo che il suo arrivo è stato erroneamente sottovalutato o giudi cato “transitorio”, situazione a cui si aggiunge il diverso approccio delle banche centrali nell’affrontare la si tuazione, da quello risoluto della FED che punta decisamente ad arrivare e superare rapidamente la fase reces siva, quello ondivago della BCE frutto di tensioni contrastanti tra le econo mie dei paesi della Zona Euro e quello che iper-reattivo della BOE in seguito
agli strafalcioni dell’ex premier bri tannica Liz Truss sulla fiscalità e sulle conseguenze sui fondi pensione. In questo contesto difficile per le monete delle banche centrali in cui l’enorme liquidità presente nella finanza in corso di svalutazione è pari alla notevole sfiducia dei mer cati nei prossimi periodi economici la risposta data dalle criptovalute risulta avanzare lentamente ma ine sorabilmente anche a dispetto di un periodo in cui le quotazioni di questi asset digitali risultano insolitamente stabili da mesi (anche se la tempora nea scomparsa dell’eccessiva volati lità non viene più giudicata come un aspetto positivo).
D’altronde sono sempre più numero se le realtà economiche che accetta
EUROPA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 22 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
proposta che avanza lentamente ma inesorabilmente, sempre più realtà economiche accettano le criptovalute
a cura di Davide Zanichelli Una
no le criptovalute per lo scambio di beni e servizi, e non solo in Italia dove esiste una delle “bitcoin valley ” più longeve al mondo, ma anche a poca distanza da noi, a Lugano, dove an che al McDonald’s da qualche giorno si può comprare l’hamburger pagan do in cripto asset. Ma anche Google ha annunciato che dall’anno prossimo inizierà ad ac cettare criptovalute per i suoi servizi cloud, per non parlare di BNY Mellon, la banca più antica degli USA inizierà a ricevere criptovalute dai propri clienti consentendone la gestione. Il fatto che anche Crypto.com abbia dichiarato di aprire la propria sede europea a Parigi (non in Svizzera, ma purtroppo nemmeno in Italia) denota un ulteriore passo in avanti. In questo contesto internazionale sempre più digitale e in cui la prote zione dei propri asset dall’eccesso di svalutazione può risultare una stra da considerata da sempre più per sone, sfiduciate dalle conseguenze delle decisioni delle banche centrali e rassicurate da un settore in cui la chiarezza delle regole informatiche e
la legge della domanda e dell’offerta sono le uniche variabili in gioco. D’al tronde la percentuale di possessori di criptovalute anche in Europa non è più trascurabile dato che le stime si aggirano tra il 5% e il 10%.
Diventa strategico (e urgente) per il nostro paese un inquadramento chia ro del fenomeno a partire dall’aspet to fiscale (ma non solo), senza dover attendere discipline internazionali ma seguendo l’esempio di stati Euro pei, come la Germania e appunto la Francia, che stanno risultando così più ospitali per capitali, investimenti, imprese innovative e cervelli. Il prossimo Parlamento sarà chia mato dunque a raccogliere la sfida dell’innovazione tecnologica e nor mativa anche in questo settore dove altri paesi stanno già correndo da tempo. Non tutte le forze politiche però si sono mostrate attente, difatti solo il Movimento 5 Stelle e la Lega avevano nel proprio programma elettorale l’intenzione di affrontare il fenomeno per portare chiarezza alla pari di quanto fatto altrove anche in Europa mentre i restanti partiti han
no completamente ignorato il feno meno. La chiarezza porta sia benefi cio per l’aspetto della regolazione e del contrasto alle attività illecite (sti mate da Chainalysis allo 0,15% delle transazioni ma pur sempre presenti) e soprattutto al positivo sviluppo di opportunità, sia per gli aspetti lega ti al valore economico sia per tutto ciò che è correlato alla circolazione di “scarsità” come quelli legati alle quote delle società che potrebbero circolare anche in assenza di un nota io dato che è sufficiente la blockchain. Un’attenzione anche riguardo alle DAO ( Decentralized Autonomous Organization) rimarcata anche dal paper 718 pubblicato dalla Banca D’Italia pochi giorni fa che dimostra un’attenzione anche dei regolatori a questi fenomeni altamente innova tivi per i quali basterebbero pochi aggiornamenti del Codice civile per chiarire la digitalizzazione di alcuni meccanismi.
Si vedrà se il Parlamento (e l’Esecuti vo) della XIX legislatura sarà all’altez za delle sfide e in grado di cogliere le opportunità.
EUROPA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 23 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
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fonte: https://www.quirinale.it/
Giorgia Meloni: la prima donna premier in Italia
Trent’anni fa gli esordi nel Fronte della Gioventù, poi Alleanza Nazionale e Fratelli d’Italia. Oggi, un primato che rimarrà per sempre impresso nella storia italiana
Iotti del Pci, Irene Pivetti della Lega e Laura Boldrini di Sinistra e Libertà. Va ricordato che in Europa, per rima nere nel vecchio continente, sono tante le donne che rivestono o hanno ricoperto in passato il ruolo di primo ministro. Giorgia Meloni condividerà il ruolo di premier in Europa con Elisa beth Borne in Francia, che però ha un sistema presidenziale con Emmanuel Macron, e in Scozia con Nicola Sturge on, primo ministro dal 2014. L’ultima in ordine di nomina, ma già dimissionaria, è Liz Truss, scelta a suc cedere a Boris Johnson in Gran Bre tagna appena tre settimane fa. Prima di lei avevano guidato il governo bri tannico Margaret Thatcher (dal 1979 al 1990) e Theresa May (2016-2017). Espressione della leadership femmi a cura di Marilena Dalmasso
Giorgia Meloni fa la storia: è la prima donna premier della repubblica italiana. Una prima volta che av vicina l’Italia al resto dell’Europa su un terreno, la parità di genere, che la vede ancora in evidente ritardo, so prattutto guardando alla politica e al numero di donne entrate in Parla mento con le ultime elezioni. Finora in Italia la massima carica ri coperta da una donna è stata quella di Elisabetta Alberti Casellati come presidente del Senato, costituzio nalmente presidente supplente della Repubblica, secondo il cerimoniale di Stato la seconda persona più impor tante del Paese. Prima di lei tre donne avevano ricoperto l’incarico di pre sidente della Camera, ovvero Nilde
POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 24 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
nile in Europa è Ana Brnabić, dal 2017 primo ministro della Serbia oltre che quinto capo di governo apertamente Lgbt nel mondo, seconda donna omo sessuale premier dopo l’islandese Jóhanna Sigurðardóttir (2009-2013). Faceva parte del suo governo come ministra dell’Istruzione e della Cultu ra l’attuale premier dell’Islanda, Ka trín Jakobsdóttir, in carica dal 2017. In Estonia, dal gennaio del 2021 ricopre la carica di prima ministra Kaja Kallas, leader del Partito riformista ed ex eu roparlamentare. Una donna premier anche in Lituania, dove l’economista Ingrida Šimonytė guida il governo dal dicembre del 2020. Anche la Danimar ca ha una donna come premier, Mette Frederiksen, la più giovane ministra di Stato della storia danese, coetanea della Meloni e in carica dal 2019. È invece la finlandese Sanna Marin a essere la leader più giovane del mon do, per aver assunto l’incarico a 34 anni nel 2019. Prima di lei, il ‘primato’ spettava alla neozelandese Jacinda Ardern, che aveva giurato nell’ottobre del 2017 a soli 37 anni.
Ma in Italia è Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, a rompere il “soffit to di cristallo” di Palazzo Chigi, prima donna presidente del Consiglio della Repubblica italiana, incaricata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a formare il 67esimo go verno italiano, di centrodestra come uscito dalle urne il 25 settembre. L’impegno politico della neo-premier ha radici lontane. Nel 1992, a 15 anni, aderisce al Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del partito Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e fonda il coordinamento studentesco ‘Gli Antenati’, che par tecipava alla contestazione contro il progetto di riforma della pubblica istruzione promossa dal ministro Rosa Russo Iervolino. Nel 1996 divie ne responsabile nazionale di ‘Azione Studentesca’, il movimento studente sco di Alleanza Nazionale, rappresen tando tale movimento in seno al Fo rum delle associazioni studentesche istituito dal Ministero della Pubblica istruzione. Nel 1998, a soli 21 anni, viene eletta consigliere della Provin cia di Roma per Alleanza Nazionale,
rimanendo in carica fino al 2002. Dal febbraio 2001 al 2004, fa parte del co mitato di reggenza nazionale di Azio ne Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale. Nel 2004 viene eletta presidente di Azione Giova ni durante il congresso nazionale di Viterbo. Nel 2006, a 29 anni, viene eletta alla Camera dei Deputati nella lista di Alleanza Nazionale nel collegio Lazio 1, e dal 2006 al 2008 ricopre la carica di Vicepresidente della Came ra dei Deputati. Nel 2008 Meloni viene eletta alla Camera dei Deputati nella lista del Popolo della Libertà, nella Circoscrizione XVI, Lazio 2. Dal mag gio 2008 al novembre 2011 ricopre l’incarico di ministro della Gioventù del IV governo Berlusconi. Dal 2008 al 2010 è membro della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Dal 2010 è membro della XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. Dal 2009 al 2012 è presi dente della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà. Nel dicembre 2012 Meloni lascia il Popolo della Libertà per fondare, insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa, Fratelli d’Italia per il quale alle politiche del 2013 (in cui raccoglie l’1,9%) è rieletta alla Camera dei De putati ricoprendo poi il ruolo di capo gruppo a Montecitorio. L’8 marzo 2014, dopo essersi candi data alle primarie di FdI, viene eletta presidente nazionale (poi riconfer mata nel 2017). Nel 2016 si candida a sindaco di Roma, ma alle ammini strative ottiene il 20,64% dei voti non riuscendo a passare il primo turno. Alle politiche del 2018 Fdi si presen ta all’interno della coalizione di cen trodestra, risultando il terzo partito dello schieramento dopo Forza Italia e Lega, ottenendo il 4,3% dei voti sia alla Camera che al Senato. Da allora il partito guidato da Meloni si carat terizza per una crescita costante. Alle europee del 2019, Fratelli d’Italia raggiunge il 6,4%. Nello stesso anno arriva anche il buon risultato alle re gionali visto che riesce a far eleggere il suo primo presidente di Regione in Abruzzo (Marco Marsilio). Nel set tembre 2020 conquista con un pro prio candidato (Francesco Acquaroli)
anche la guida della Regione Marche. La storia recente è segnata dall’oppo sizione ai governi Conte I, Conte II e Draghi, fino allo storico successo cer tificato dall’esito del voto del 25 set tembre scorso. Alle elezioni FdI centra il miglior risultato della sua storia: è il primo partito sia alla Camera sia al Senato con il 26%, consentendo alla coalizione di centrodestra di ottenere la maggioranza assoluta in Parlamen to e a Giorgia Meloni di diventare la nuova inquilina di Palazzo Chigi.
In 76 anni di storia della Repubblica dal governo De Gasperi II, il primo della Repubblica, nell’ultimo a guida Mario Draghi, le donne erano 8 su 23, cinque sugli otto “senza portafoglio” e 3 dei quindici ministri principali. Della quarantina di sottosegretari, circa la metà erano donne, almeno in questo in giusta rappresentanza di una popolazione italiana divisa quasi esattamente a metà fra uomini e don ne con una lieve prevalenza femmini le. Mentre l’Italia ha per la prima volta una donna alla presidenza del Consi glio, il Parlamento avrà ancora meno donne di quello uscito dalle urne nel 2018. È il primo calo in oltre 20 anni; non solo: purtroppo le donne hanno anche votato meno: le statistiche ri levano che, a fronte del 51,74% degli aventi diritto al voto si è recato al voto il 65,74% degli uomini e solo il 62,19% delle donne.
C’è naturalmente il problema delle barriere culturali, oltre al fatto che le donne devono sopportare un carico familiare più pesante.
La cultura patriarcale ancora impe rante fa sì che alle donne si chieda ancora conto sulla gestione dei figli, soprattutto quando rivestono ruoli di responsabilità, mentre nessuno lo chiede agli uomini. Alcune donne poi possono essere attaccate in maniera offensiva senza considerare la qualità o il ruolo che svolgono, ma semplice mente in quanto tali. Il nostro Pae se dal punto di vista culturale non è ancora abituato a vedere donne nei posti di potere.
Per questo, che si condivida o meno la politica di Giorgia Meloni, una donna premier trasmette un forte messaggio di possibile cambiamento.
POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 25 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Marina Calderone Ministro del Lavoro
Il curriculum prestigioso della neotitolare del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a cura della Redazione
Marina Calderone, Mini stro del Lavoro del nuo vo Governo Meloni, rien tra tra i profili più tecnici del nuovo Esecutivo. Il Ministero da lei guidato è crocevia dei più delicati aspetti sul fronte sociale, dalla rivisi tazione del Reddito di cittadinanza alla riforma delle pensioni, dall’oc cupazione al precariato. Un ‘tecnico’ che Gorgia Meloni ha indicato quasi da subito. Un ‘tecnico’ con compe tenze internazionali: è quanto emer ge dalla biografia professionale del la neo-ministro, che ha spaziato sul tema mercato del lavoro con molta esperienza e da prospettive differenti. Nata a Bonorva, Sassari, il 30 luglio 1965, Marina Calderone è stata nomi nata, nel 2005, presidente del Consi glio Nazionale dell’Ordine dei Consu lenti del Lavoro. Laurea magistrale in Economia Azien dale Internazionale, nell’ambito dell’attività professionale si è spe cializzata nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione. Attiva non solo al fianco di aziende in diversi settori di attività è anche pre sente in trattative sindacali e relazioni industriali. Ha quindi maturato espe rienze anche nella composizione delle
controversie di lavoro e in processi di riorganizzazione aziendale, oltre che nel campo del diritto fallimentare. Numerosi i ruoli dirigenziali ricoper ti negli anni: dal 2014 al 2020 è stata componente del Consiglio di Ammini strazione di Finmeccanica, oggi Leo nardo. Presidente del Club Europeo delle Professioni Giuslavoristiche, del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali e mem bro del Comitato Economico e Socia le Europeo (Cese): incarico per cui è co-portavoce nella Categoria Libere Professioni e componente di diverse Categorie e Sezioni nel Gruppo III (At tività Diverse).
Portano la sua firma, infine, numerosi articoli su quotidiani e riviste, scienti fiche ed economiche, e libri in materia di lavoro e previdenza.
Da anni promuove un taglio del cu neo fiscale, unico punto che ha messo d’accordo tutti i partiti in campagna elettorale, convinta sostenitrice di una legge sull’equo compenso per i professionisti e le professioniste. Ma anche sul Reddito di Cittadinanza Marina Calderone dimostra di avere le idee chiare: più volte ha sottolineato la necessità di rendere più snelle le procedure che riguardano le politiche
attive collegate al sussidio, e più effi cace la fase di ricerca del lavoro per i beneficiari del sostegno economico. Secondo la Neoministra è necessario un maggiore coinvolgimento delle aziende e delle associazioni di rap presentanza, ma anche una riduzione dei tempi di avvio del processo che dovrebbe portare i cittadini e le citta dine a rientrare nel mondo del Lavoro e, infine, una revisione del numero di offerte di lavoro che possono essere rifiutate e dei criteri di congruità che rendono accettabili le stesse propo ste. Marina Calderone, oltre ai temi che l’attualità pone ai vertici dell’in teresse generale, sostiene cavalli di battaglia di cui si è già fatta portavoce negli ultimi anni: ad esempio la legge sull’equo compenso dei professioni sti, su cui si attendeva questa estate l’approvazione definitiva, che non è mai arrivata a causa della crisi politi ca, oppure semplificazione e chiarez za normativa ma anche valorizzazio ne delle politiche attive del lavoro. Con l’incarico conferitole, Marina Cal derone passa dalla parte di chi pro muove le proposte a quella di chi le mette in pratica, un banco di prova non da poco.
POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 26 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Liguria: via ai bonus assunzionali nel turismo
Via libera in Liguria al ban do per l’erogazione dei bonus assunzionali per le imprese del turismo in attuazione del Patto per il Lavoro nel Settore del Turismo per una dota zione iniziale di 3 milioni di euro. Le imprese del comparto potranno pre sentare le domande entro il 31 dicem bre. Dei 3 milioni erogati, 2,5 milioni di euro sono destinati, per contratti di durata superiore ai 6 mesi, alle ca tegorie tradizionali quali ad esempio alberghi, villaggi turistici, b&b, aree di campeggio per camper e roulot te, agenzie di viaggio, tour operator e gestori di stabilimenti balneari. Dei restanti 500 mila euro potranno beneficiare, per contratti di durata superiore ai 9 mesi, altre categorie
quali ristoranti, gelaterie, pasticcerie e bar. A partire dal 2018, il Patto per il Lavoro nel settore del Turismo è di venuto un caposaldo e uno strumen to di successo in materia di politiche del lavoro nell’ambito delle misure messe in campo da Regione Liguria. Il comparto turistico è di importan za strategica e si cercherà sempre di supportarlo in quanto volano dell’e conomia e dell’occupazione ligure. Con questi bonus l’obiettivo è evitare che le conseguenze della pandemia e della crisi energetica in corso de terminino la chiusura delle attività economiche operanti nel settore, alla quale seguirebbe inevitabilmen te una contrazione delle assunzioni e l’aumento della disoccupazione tra i lavoratori stagionali.
La dotazione iniziale è di 3 milioni di euro: c’è tempo fino a fine anno per presentare le domande
a cura di Gianni Berrino
ECONOMIA E LAVORO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 27 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
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Inaugurato il nuovo DoubleTree by Hilton
Tra covid e crisi, la GDF Group sceglie di investire e rimodernare l’hotel della celebre catena alberghiera a Milano Malpensa
cura di Guido Della Frera
“P
ur con il Covid e la crisi del turismo, con tut te le incertezze legate alla complessità di una operazione di rilancio, abbiamo scelto di investire oltre 3 milioni di euro per ri modernare completamente l’albergo le Robinie a Solbiate Olona e far nascere il nuovo DoubleTree by Hilton Milan Mal pensa – così dichiara Guido Della Frera, presidente di Gdf Group – per avere una struttura di livello e standard interna zionali in grado di intercettare il turi smo di qualità che si sta presentando in questi mesi e certamente crescerà nei prossimi anni”. La struttura, immersa nel verde a pochi minuti dall’Aeroporto di Milano Malpensa, è stata totalmente rinnovata secondo lo stile del brand, ma con un occhio al design contempo raneo, ed oggi è pienamente operativa con le sue 246 camere, lo Swing Bar e Restaurant, con cucina tipica italiana e locale, moderni spazi meeting per un totale di 1340 mq e di 300 mbps di WiFi, una corte interna di 1200 mq e un fitness centre con attrezzi TechnoGym, qualificando ulteriormente la capacità ricettiva dell’area di Busto Arsizio. Inol tre, di fronte al DoubleTree by Hilton Mi lan Malpensa si trova il campo da golf Le Robinie, impianto di livello europeo con
le sue 18 buche progettate dal campio ne americano Jack Nicklaus e punto di riferimento per tutti gli amanti di questo sport. “Con il brand DoubleTree by Hil ton – afferma Della Frera – accoglieremo certamente clientela locale ed interna zionale legata al Business Travel, al MICE ed al Leisure. I nostri ospiti apprezzeran no anche il Campo da Golf Le Robinie e l’essere immersi nel verde. DoubleTree by Hilton Milan Malpensa può essere anche un punto di partenza per tappe turistiche alla scoperta della provincia di Varese, un territorio industriale di pregio che ospita manifestazioni di in teresse internazionale ed opportunità di investimento. Ci sono tutte le poten zialità per poter crescere”.
“Vista la posizione strategica della strut tura, vicino all’aeroporto internazionale di Malpensa ma anche al centro espo sitivo e congressuale di MalpensaFiere oltre che la facilità di raggiungere Rho Fiera, abbiamo deciso di affittare la struttura per 20 anni – spiega ancora il presidente di Gdf Group – e ci candidia mo ad essere un punto di riferimento di transfert per l’aeroporto”. “Oggi gestia mo in Lombardia oltre 1.000 camere in sette strutture tra Milano, Brescia e Pon te di Legno, ma vogliamo raddoppiare la nostra offerta a 2.000 camere nei pros
simi 5 anni – ha concluso Della Frera –rafforzando la nostra presenza da Tori no a Verona, per offrire i nostri alberghi ad un turismo business ma anche ad un turismo di piacere che sappia apprezza re le bellezze del nostro Paese.”
GDF Group, fondato e guidato da Guido Della Frera, opera nei settori del turi smo, dell’immobiliare e della ristorazio ne, è partner consolidato di Hilton il Ita lia attraverso un accordo di franchising con cui attualmente gestisce quattro hotel del brand Double Tree, che è uno dei 17 marchi leader di mercato di Hil ton con 635 strutture ed oltre 144.000 camere in 51 paesi nel mondo.
ECONOMIA E LAVORO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 28 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a
L’esigenza di trattenere i talenti nell’azienda
Il personale di una azienda è la sua ricchezza! Questo è un con cetto chiaro e indiscusso. In un periodo storico di post-pandemia e con la guerra dietro l’angolo, basta avere uno stipendio sicuro per soddi sfare i propri bisogni? In una società assistenzialista, dove la sanità è di sponibile a tutti, dove lo Stato tenta di garantire a tutti i servizi necessari ad una degna esistenza (senza entra re nel merito dei risultati), perché non è sufficiente avere un lavoro stabile? Il fenomeno delle dimissioni di massa ha investito il nord Italia a inizio 2022 e sta continuando a modificare l’as setto organizzativo di molte aziende. Quello che appare chiaro è che la soddisfazione economica non è l’uni co bisogno che il lavoratore cerca nel contratto di lavoro!
La possibilità di conciliare “lavoro e vita personale” è uno degli elementi valutati come “essenziali”, a tal punto che il legislatore ha dovuto rivedere la normativa, ampliando e rimodu lando con diverse norme entrate in vigore negli scorsi mesi, sia il lavoro agile che i congedi parentali, oltre alle informazioni obbligatorie da fornire a inizio collaborazione. Ma le aziende, come possono cercare di difendersi
da questo fenomeno, che porta ad uno scambio di lavoratori continuo, vanificando gli investimenti sulla for mazione e sull’addestramento? Una risposta semplice e valida per tutte le situazioni non esiste, ma possiamo dire che sicuramente curare il clima aziendale è indispensabile! I lavorato ri devono essere “felici” di svegliarsi ed andare a lavorare nonostante il traffico, l’organizzazione familiare necessaria, le intemperie ecc... Offrire un posto di lavoro, solo de scrivendo la retribuzione e le man sioni da svolgere, è riduttivo: l’orario di lavoro e la sua flessibilità oggi è un elemento richiesto e indispensabile. Inoltre il poter contare sui colleghi, sulla sintonia e sulla squadra per por tare a termine il lavoro, soprattutto in momenti difficili e stancanti della vita, è rassicurante: sapere di trovare nel collega un alleato per risolvere un problema, essere pronto a restituire tale aiuto al momento giusto, ridu ce lo stress ed alimenta il senso del dovere e la soddisfazione nel proprio operato. Offrire una formazione con tinua capace di accrescere le proprie competenze (magari la possibilità di una crescita nella carriera) e am pliare il proprio bagaglio culturale è
strumento che le aziende, anche di piccole dimensioni, devono alimen tare di più rispetto al passato. In fatti, investire sul migliorare il clima aziendale con corsi di team-building, leadership, problem-solving, comuni cazione efficace, significa aumentare la produttività, ridurre assenteismo, gli errori e gli infortuni sul lavoro oltre a riuscire e trattenere i talenti miglio ri, e far fruttare l’investimento sulle risorse umane. Il team-building crea la squadra, crea l’empatia e la fidu cia necessaria per portare a termine il compito lavorativo, nei tempi e nei modi che l’azienda richiede.
Un buon team affiatato , non cerca colpevoli , ma modifica le procedure affinché non si possano creare errori e mancanze. Lavorare con soddisfazio ne in un team, con cui condividi risul tati e valori, contrasta con la neces sità di cambiare e dare le dimissioni per fare nuove esperienze: magari i collaboratori cercheranno nuovi sti moli ma in ambiti diversi dal lavoro, facendo sì che il datore di lavoro pos sa contare su di loro, sul loro impegno e sulla loro disponibilità. Noi vi possiamo aiutare in questo! Contattateci!
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ECONOMIA E LAVORO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 29 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
TRATTENERE TALENTI IN AZIENDA F O R M I A M O C I CONCILIAZIONE VITA -LAVORO CLIMA AZIENDALE FORMAZIONE RETRIBUZIONE STIMOLANTE E COMPLICE WWW PROGETTOFORMIAMOCI COM CON POSSIBILTA DI PREMI INCENTIVANTI WELFARE FLESSIBILITA' ORGANIZZAZIONE PER LA CRESCITA IN AZIENDA E PERSONALE
a cura di Maria Luisa Giovannone Le dimissioni di massa hanno creato un movimento di lavoratori in aziende già in difficoltà, ma cosa cercano i collaboratori?
Generazione R: 101 storie di rinascita dei manager
Serve essere non solo tecnicamente preparati, ma allenati a condividere le informazioni.
a cura di Filippo Poletti
Non ci fermeremo, non ci stancheremo di cercare il nostro cammino. Potrebbe essere questo il motto della Generazione R come Rinascita, tratto dai versi di una canzone di Eros Ra mazzotti. Sono i manager di età com presa tra i 30 e i 60 anni che in piena pandemia – quando sembrava che non esistesse più un domani ed eravamo tutti preoccupati per i tragici bollettini dei malati di coronavirus e addolorati per la perdita di parenti, amici, cono scenti e persone sconosciute – hanno deciso di rinascere professionalmen te, frequentando la business school del Politecnico di Milano. Le loro 101 storie sono contenute nel libro del giornalista professionista con execu
tive MBA con origini trevigliesi Filippo Poletti dal titolo “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”: 232 pagine pubblicate da Lupetti, primo esempio in Italia di MBAtelling o rac conto sulla formazione manageriale in formato libro.
«I manager della Generazione R come Rinascita – racconta Poletti, LinkedIn Italia top voice – sono convinti che non basti nascere una volta. Nell’età dell’incertezza o VUCA, acronimo traducibile in italiano con le quattro parole “volatilità”, “incertezza,” com plessità” e “ambiguità”, occorre rina scere tutti i giorni come professionisti. Per stare al passo con il sapere fluido dobbiamo imparare, disimparare e imparare di nuovo, acquisendo nuove
ECONOMIA E LAVORO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 30 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
competenze, sia “dure” che “soffici”. Per questa ragione, ai tempi del coro navirus, della guerra in Ucraina e dello spettro della crisi economica, io e tanti altri colleghi ci siamo messi a studiare e ristudiare (e continueremo a farlo) come si governa la trasformazione digitale, come si fa innovazione radi cale o incrementale, come si sviluppa il pensiero progettuale, come si mette in piedi una startup oppure come si gestisce il cambiamento in azienda. Abbiamo aggiornato la nostra casset ta degli attrezzi, comprese le compe tenze in ambiti altrettanto strategici come l’economia internazionale e industriale, la contabilità finanziaria, i processi aziendali e la catena di ap provvigionamento. Siamo diventati, appunto, nuovi professionisti. Siamo rinati». Protagonisti del libro sono 101 manager, pronti a ispirare tanti altri professionisti. Si tratta di donne e uo mini con formazione di base scientifica o umanistica.
Ecco, quindi, che tra le storie ci sono quelle delle neomamme manager alle prese con l’alta formazione, di una tris-mamma oppure di diversi ne o-papà. Altrettanto toccanti sono le narrazioni di chi ha seguito a distanza il percorso formativo dall’Ucraina sot to le bombe di Kiev come Sergii Marko vskyi o di chi ha lasciato la patria per venire a studiare a Milano: Colombia, Cile, Perù, Bolivia o Cina, tanto per ci tare alcune nazioni del mondo rappre sentate in “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”. Nel volume dedicato alla Generazione R come Rinascita ci sono anche altri fi loni narrativi: c’è, ad esempio, quello del cambio di passo sul lavoro di chi, mentre rinasceva sui banchi di scuola, ha dato una svolta alla carriera cam biando nazione o passando convin tamente da una multinazionale a una pmi; oppure di chi ha fatto esplodere la propria motivazione imprenditoriale per lanciare una startup come Ecircu lar, ideata da Alessandro Giudici per stimolare l’adozione di scelte orientate ai principi dell’economia circolare da parte dei cittadini, o Play4future, piat taforma digitale progettata da Ghaieth Guerine per coniugare l’intrattenimen to con l’educazione alla sostenibilità e
all’inclusività. Tra le 101 storie ci sono quelle di Poletti, comunicatore (clas se 1970) la cui famiglia è trevigliese, ed Elisa Manzoni, economista di Bergamo (classe 1993): «Quando la Lombardia, assieme al resto dell’Italia, si è fermata per il covid e sembrava che non ci fos se più un domani – racconta Poletti –, ho deciso di fare un tagliando coperni cano alle mie conoscenze per abbrac ciare la visione scientifica, politecnica. L’ho fatto imparando come si governa la trasformazione digitale, come si fa innovazione radicale o incrementale, come si sviluppa il pensiero progettua le, come si mette in piedi una startup oppure come si gestisce il cambiamen to in azienda.
Per essere competitivi nel mondo del lavoro di oggi servono competenze a tutto tondo, umanistiche e scienti fiche». Manzoni così spiega nel libro di Poletti il suo percorso di rinascita professionale: «Il master in business administration è stato per me un “li fe-changing moment ” che mi ha sup portata nel vedere con più chiarezza gli ultimi due addendi dell’equazione. Mi ha dato l’opportunità di mettere alla prova le mie capacità tecniche, quanto quelle relazionali e comportamentali, in un “safe space” dove il concetto di apprendimento e il “divertirsi nel fare” non sono elementi “nice to have ”, bensì parti integranti del percorso. Ha contribuito a fare sempre più mio un approccio al lavoro e, più in generale, alla vita che non si limita a esaltare i risultati ottenuti, ma che promuove molto altro. Questo approccio favori sce la generazione del sapere, per sé e per la comunità in senso esteso, con l’obiettivo di migliorarsi e di migliorare la realtà che ci circonda; incoraggia la valorizzazione degli insuccessi, in un processo di continuo arricchimento; promuove la condivisione e lo scam
bio al fine di aiutare a riscoprirsi ogni giorno». Punto di partenza e di arrivo della Generazione R come Rinascita è l’individuazione e la realizzazione del cosiddetto “purpose” o “scopo”, parola derivata dal verbo inglese pro pose e traducibile in italiano come “proporre”: «La “proposta” o stella polare dei nuovi manager – prosegue Poletti – è la creazione responsabile di un futuro sostenibile, che metta al cen tro del fare impresa l’impatto sociale. Per concretizzare tutto ciò, ai tempi dell’innovazione senza frontiere, è necessario fare il gioco di squadra. Nessun professionista e nessuna orga nizzazione possono affermare di avere tutto il sapere del mondo necessario per conquistare la terra promessa del la crescita sostenibile. Il futuro sarà in grado di soddisfare le nostre necessità, senza compromet tere quelle di chi verrà dopo di noi, se sapremo attingere alla conoscenza diffusa, quella che gli anglosassoni chiamano il “saper dove”.
L’epoca della Generazione R come Ri nascita è, dunque, varia, plurale, oltre che creativa e innovativa».
Dal libro-manifesto della Generazio ne R come Rinascita, arriva, infine, un piano d’azione: «Quando è necessario un cambiamento, non è mai troppo presto per farlo – scrive Poletti, tiran do le fila dei racconti dedicati ai 101 manager –. Non aspettiamo, dunque, a rigenerarci e organizzarci. E concen triamoci, assieme al time to EBIDTA o tempo della redditività aziendale, sul tempo della responsabilità intesa come l’impegno a dare risposte con crete ai problemi reali della collettività in cui operiamo come professionisti. Siamo e vogliamo essere la Generazio ne R come rinascita e responsabilità. Noi dell’MBA Power non ci fermeremo, non ci stancheremo».
ECONOMIA E LAVORO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 31 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Siamo e vogliamo essere la Generazione R come rinascita e responsabilità.
32 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
33 GENTE IN MOVIMENTO
La riforma delle pensioni: Quota 41
Focus sulle proposte in campo per attuare
una riforma del sistema pensionistico italiano
a cura della Redazione
Quota 41 può essere un punto di riferimento per le pensioni nel 2023. Per Marina Calderone, Neomi nistro del Lavoro, senza correttivi, dal primo gennaio 2023 il rischio è di una situazione che potrebbe comprimere ancora di più la dinamicità del mercato del lavoro. In quest’ottica il ministero lavora per confermare alcuni interventi e valutare in che modo introdurre altre forme di flessibilità in uscita che siano sostenibili, al di là delle singole misure che finiranno nella prossima legge di bilancio. Ma vediamo di cosa si parla e quali sono le proposte in campo. Il tetto massimo del costo del pacchet to previdenziale nel 2023, per evitare il ritorno della legge Fornero in ver sione integrale, deve rimanere sotto il miliardo di euro.Le forze politiche del centrodestra, in sinergia con i vertici del Mef e dell’Inps, devono garantire un percorso che individui una flessibilità in uscita dei lavoratori a basso costo, senza intaccare gli equilibri della mag gioranza e senza precludere il dialogo con le parti sociali.
L’ipotesi più avvalorata sarebbe un’o perazione che metta in campo nel 2023 Quota 41 associata al requisito anagra fico minimo di 61 o 62 anni, vincolo che potrebbe vedere esentate alcune cate gorie specifiche di lavoratori. Il paletto dell’età diventerebbe più flessibile per fissare a regime il pensionamento an ticipato con 41 anni di versamenti con tributivi, sempre compatibilmente con i conti pubblici. Sarebbe dunque una Quota 102 o 103 di fatto, versione riveduta rispetto a quanto finora in vigore, che decadrà a fine anno (64 anni di età e 38 di con tributi). Il costo potrebbe oscillare tra i 600 e gli 850 milioni di euro, e la pro roga di Opzione Donna e Ape sociale –considerata praticamente certa – con sentirebbe di rimanere sotto il limite del miliardo sulla prossima manovra.
Un’altra proposta, particolarmente cara alla Premier Meloni, sarebbe Op zione Uomo: non penalizzerebbe oltre modo i conti e la posizione dell’Italia in Europa. L’opzione è finora riservata alle donne, lavoratrici dipendenti e au tonome, e consente il pensionamento a 58-59 anni con 35 di contributi, ma con una penalizzazione fino a un ter zo dell’assegno. Anche altre ipotesi di uscite flessibili tra 61 e 67 anni - vaglia te da FdI - comporterebbero un costo, una rinuncia per ogni anno di anticipo rispetto ai requisiti Fornero. Ape sociale invece non è una pensione ma una misura assistenziale, un asse gno ponte che traghetta disoccupati e lavoratori in difficoltà - compresi gli addetti a mansioni gravose - verso la pensione consentendo loro l’uscita a 63 anni. Poi c’è invece - strutturale - la via d’uscita per i “precoci”, lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima dei 15 anni e che possono uscire con 41 anni di contributi solo però se nelle ca tegorie svantaggiate dell’Ape sociale. Cosa succede invece se non si troveran no margini nella manovra per il 2023? I requisiti Fornero torneranno a preva lere, in quanto solo derogati da Quota 100 e Quota 102.
E quindi: 67 anni e 20 di contributi per la pensione di vecchiaia oppure 42 anni e 10 mesi (un anno in meno per le don ne) per la pensione anticipata (ex pen sione di anzianità).
È chiaro che occorrerà tenere conto delle indicazioni del Ministro dell’Eco nomia Giancarlo Giorgetti, che – sep pure in veste di tecnico – resta un espo nente di peso della Lega.
Non sarà facile per lui bocciare Quota 41 in forma secca, richiesta che arriva dal suo partito.
Dovrà infatti fare i conti con le poche ri sorse a disposizione senza derogare ai vincoli di un bilancio in sofferenza, per evitare che il neonato governo finisca subito nel mirino di Bruxelles.
PREVIDENZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 34 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
I principi della comunicazione
Come abbiamo più volte detto la comunicazione è alla base di ogni rapporto umano. Per avere qualche strumento in più nella comunicazio ne verso gli altri (capirsi e farsi capi re), abbiamo raggruppato i principi della comunicazione in 23 gruppi.
In realtà sono molti di più, ma i ma cro-gruppi (23) possono essere un grande aiuto nel comprendere e rap portarsi con l’altro. Questi 23 princi pi non determinano la comunicazio ne, ma danno un avvio ad essa. Analizziamone uno per volta. In que sto articolo parliamo di spostare il discorso sull’IO. Che cosa si intende? Stiamo parlando del convergere la comunicazione sulla persona, cioè porre una domanda che arrivi all’ “IO”. Per essere chiara, il concetto di “io” non riguarda l’ego, bensì la parte più intima e sensibile della persona, quella parte che gestisce, media e ri calibra e che crea dopo attenta valu tazione. Parte molto vicina all’intelli genza emotiva. Diverso è l’ego che si rifà ad una serie di atteggiamenti, a volte esagerati, riconducibili ad una persona boriosa. A Tal proposito fac cio riferimento ad alcune parole di consueto utilizzo come:
• EGOCENTRICO: colui che pone sé stesso al centro di tutto;
• EGOISTA: colui che si preoccu pa solo dei propri interessi e del prorpio benessere;
• EGOARCA: colui che vuole impor re la propria autorità e morale;
• EGOLATRA: colui che ha il culto e l’adorazione di sé.
Nonostante l’ego non goda di grande stima, mi piace precisare che, se pre sente in giusta misura è utile in fase di crescita come benzina per acquisi re un po’ di fiducia.
Parlando di comunicazione, porre una domanda all’ego è di grande ef fetto, proprio perché la persona si
sentirà tenuta in grande considera zione. In alternativa come possiamo pensare di intraprendere una con versazione con qualcuno che ritiene di essere il centro dell’intero univer so? Sarebbe impossibile. Riprendendo il discorso dell’IO bi sogna prima farsi chiarezza se vo glio interloquire con quella parte di me con cui poco mi rapporto e che tengo sempre a freno, che solo ogni tanto ha modo di emergere, oppure quell’IO a volte preteso, come quan do mi interfaccio con domande del tipo “dimmi se mi vuoi bene”, “dim mi che cos’hai”. Frasi che in qualche modo colmano più chi le rivolge che chi le riceve. Fondamentalmente ab biamo compreso che questi IO sono complessi da cogliere. Questo avvie ne anche nella comunicazione verso noi stessi, come ad esempio chieder si se si sta bene o male.
Mi risponderete che sapete come state, ma attenzione: una cosa e saperlo, un’altra è interrogarsi, in quanto parliamo di due momenti ben distinti tra loro! Uno è coinvolto, l’altro è presente e in ascolto. Chie dersi come sto è un po’ fare il punto della situazione, fermarsi e analiz zarsi, avere una diversa prospettiva.
Approfondiamo il principio comunicativo dell’IO, discostandoci dal concetto di ego.
a cura di Elisa Amelia
COSTUME E SOCIETÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 35 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Uno scorcio sulla filosofia “Zero Waste”
Un nuovo modo di vivere consapevolmente il nostro pianeta, con un approccio più ecosostenibile.
a cura della Redazione
Vedendo l’aggravarsi dei cambiamenti climatici e dello stato di allerta in quinamento, sempre più persone hanno scelto di rinunciare ad alcune comodità a favore della creazione di un ambiente più sano, tant’è che nell’ultimo decennio ha preso forma la filosofia zero waste Traducibile letteralmente con “zero rifiuti”, consiste in uno stile di vita e di pensiero avente come scopo la riduzione del processo di produzio ne dei rifiuti. Il movimento è nato negli Stati Uniti grazie alla califor niana Bea Johnson - che n’è stata pioniera - e grazie al suo libro “Zero Waste Home ” del 2013 che ha porta
to il tema dei rifiuti zero alla consa pevolezza della società civile. Per le persone radicate in modo “norma le” all’interno della nostra società, di primo acchito pensare di vivere serenamente senza produrre rifiuti può risultare strano o addirittura im possibile, ma la realtà è differente. Il nostro stile di vita viene inglobato dal sistema che ci circonda e non si arriva capire come in realtà esso sia completamente denaturalizzato e malsano, sia per la nostra persona che per il pianeta in cui viviamo. Sono sempre di più le storie di per sone che scelgono di approcciarsi a questo mondo e di mostrare, attra verso diversi canali social, come sia
COSTUME E SOCIETÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 36 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
facile vivere senza produrre rifiuti. Bea Johnson ha ideato “le 5 R”, ov vero le cinque colonne portanti della filosofia Rifiuti Zero in tutto il mon do. Ecco quali sono:
1. Refuse (rifiutare): Rifiutare le cose che non servono. Dagli imballaggi inutili quando si compra del cibo ai volantini e prospetti pubblicitari. Si fa rife rimento anche a tutti quegli og getti che abbiamo in casa e che non utilizziamo mai, suggeren do per esempio di regalarli o do narli a chi potrebbe usufruirne;
2. Reduce (ridurre): Ridurre il più possibile ciò che serve, come evitare di cambiare smartpho ne ad ogni modello nuovo in uscita. Si consiglia di optare per l’acquisto di prodotti di qualità che possano durare per molto tempo, in modo da risparmiare risorse;
3. Reuse (riutilizzare): Scegliere dei prodotti riutilizzabili, come fazzoletti di stoffa al posto di quelli di carta o coppette me struali al posto degli impattanti assorbenti/tampax;
4. Recycle (riciclare): Se si gene rano rifiuti, è necessario fare la raccolta differenziata per favori re il riciclo dei materiali;
5. Rot (Ridurre in compost): Molto spesso incappiamo con materia li che in realtà sono compostabi li. In ogni comune ormai ci sono bidoni per la raccolta dell’umido e, per esempio, nella propria
abitazione è possibile struttu rare un punto di compostaggio domestico.
Oltre alla crisi climatica, si aggiun ge un altro tipo di problema: la crisi delle risorse, causata in gran parte al surplus di domanda di beni da parte dei Paesi ricchi. In questo con testo si è aggiunta la pandemia, la quale non ha fatto altro che peggio rare uno stato già insostenibile per quanto riguarda un’ampia categoria di beni, ovvero quelli fruibili tra le mura domestiche.
Negli ultimi anni i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti nelle di scariche e negli inceneritori hanno raggiunto dimensioni davvero pre occupanti. Oltre al forte impatto economico, lo smaltimento dei rifiu ti in discarica provoca enormi danni dati dall’immissione di sostanze no cive nell’ambiente, che vanno a im pattare gravemente sull’aria, sull’ac qua e sul terreno.
Con queste premesse, viene da sé quanto sia importante riuscire a ri durre il più possibile la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento.
A questo punto è facile comprendere le motivazioni che spingono ad assu mere scelte più consapevoli. Ma come si trasporta questa filoso fia nel concreto della vita quotidia na? Ecco un ulteriore piccola guida per evitare sprechi:
• No agli oggetti usa e getta. Non utilizzare ad esempio piatti, bic chieri o posate di plastica;
• Evitare di acquistare prodotti
impacchettati ma optare per prodotti sfusi (dai prodotti ali mentari ai detersivi per la casa);
• Non prendere l’auto per percor rere brevi distanze ma optare per i mezzi pubblici o altri an cora, come la bicicletta o le pro prie gambe;
• Usare prodotti e cosmetici bio ed ecosostenibili;
• Scegliere di acquistare diretta mente dai produttori locali, in vece che nelle grandi catene;
• Utilizzare borracce al posto di acquistare bottiglie d’acqua di plastica. In ogni città, inoltre, esistono anche le Case dell’Ac qua dove poter prelevare acqua fresca quasi a costo zero;
• Limitare l’utilizzo della carta, per esempio per fare le liste del la spesa si possono scaricare app per lo smartphone.
• Se possibile, auto-produrre ciò che serve come per esempio frutta e verdura, realizzando un proprio orto.
Insomma, attuando delle piccole modifiche nel nostro quotidiano ed elasticizzando un po’ la mente, ognuno di noi è in grado di aiutare il nostro piccolo pianeta blu.
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Il nostro stile di vita viene inglobato dal sistema che ci circonda e non si a arriva capire come in realtà esso sia completamente denaturalizzato e malsano, sia per la nostra persona che per il pianeta in cui viviamo.
Regina Elisabetta II: la sovrana dei record
Un omaggio all’iconica sovrana inglese, ripercorrendo insieme
i momenti salienti del suo regno
a cura della Redazione
La scomparsa di Elisabetta II, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, è un evento storico di importanza internazionale. La morte della Regina pone fine al regno bri tannico più duraturo della storia: 70 anni e 7 mesi di governo, battendo così anche la trisavola Vittoria. Ma Sua Maestà non si è fermata qui, ha fatto il pieno di Guinness dei Re cord: durante l’intera durata del suo regno, Elisabetta ha visto passare sotto di lei ben 15 Primi Ministri, 7 Arcivescovi di Canterbury e 7 Ponte fici. Ha conosciuto personalmente 13 Presidenti Americani e ha visitato oltre 120 nazioni. La grande mag gioranza dei britannici non ha mai vissuto un giorno della propria vita senza Elisabetta.
A soli venticinque anni è stata in coronata nell’Abbazia di Westmin ster ed è divenuta la protagonista di un’epoca definita “una nuova età elisabettiana”. Elisabetta è stata la sesta donna a salire sul trono di Sant’Edoardo. A distanza di ben 115 anni dall’incoronazione della Regina Vittoria, il 6 febbraio del 1952 una donna tornava a salire sul trono di Gran Bretagna, con un nome portato quattro secoli prima di lei dalla cele bre figlia di Enrico VIII.
La giovane regina, ai tempi, probabil mente non avrebbe mai immaginato di traghettare il suo paese lungo una stagione di profonde trasformazioni, sociali ed economiche.
Durante l’epoca vittoriana, la ban diera inglese sventolava su un quar to delle terre emerse e dei popoli del pianeta, mentre Elisabetta ha dovuto firmare i decreti di indipen denza di 38 colonie e gestire la gra duale dissoluzione di un impero, poi trasformatosi in un’organizzazione intergovernativa di stati. Il continuo confronto tra modernità e tradizione
è stata la maggior sfida del regno di Elisabetta. Ha dovuto ripensare la Corona al servizio, in un primo tem po, di una popolazione che doveva rinascere dalle macerie e ferite la sciate dalla guerra, poi di una gene razione che fu il motore avanguardi stico dell’occidente di un’epoca fatta di ribellione, contestazione e dissa crazione. Ha superato difficili prove, traumi familiari, minacce belliche e politiche all’integrità del Regno Uni to: il conflitto in Irlanda del Nord tra unionisti e repubblicani, il referen dum sull’indipendenza della Scozia, il referendum che portò alla Brexit, la crisi innescata dalla pandemia e infine, negli ultimi mesi, il conflitto in Ucraina. Tra i “meriti” della Regi na c’è anche quello di essere sempre riuscita a “compattare” la Famiglia Reale e la sua immagine, risollevan done le sorti e la popolarità anche nei momenti peggiori. Dalla morte dell’amatissima Lady Diana alla più recente rottura dei rapporti con il nipote Harry e la con sorte Meghan Markle, la Regina ha sempre dimostrato di sapersi de streggiare abilmente anche tra gli scandali famigliari. Sua Maestà Eliza beth Alexandra Mary Windsor lascia il suo regno all’età di 96 anni l’8 set tembre 2022. Rimarrà impressa per sempre nel cuore e nella memoria di tutto il mondo Passa il difficile testimone al figlio maggiore, ora Re Carlo III, che in nemmeno due mesi al potere ha già visto succedersi due primi ministri (Liz Truss e l’attuale premier Rishi Su nak). Agli occhi del mondo Carlo pare voglia prendere le distanze dalle tra dizioni della corona, a partire dalla sala d’incontro per i primi ministri. Ma il nuovo sovrano sarà in grado di rimanere lontano da scandali e diri gere lo stato?
Ai posteri l’ardua sentenza.
COSTUME E SOCIETÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 38 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Termine del mercato tutelato per il servizio gas
Termine fissato per il primo gennaio 2023. Quali sono i rischi e cosa bisogna fare?
a cura di Leonardo Peruffo
Apartire dal primo genna io 2023, salvo proroghe, il mercato tutelato per il servizio gas cesserà di esistere. Questo termine porterà tutte le utenze gas, se non verrà fat to il passaggio al mercato libero, al rischio del mercato a tutele graduali. Il Mercato a tutele graduali è il ser vizio predisposto dall’ARERA per accompagnare il passaggio al mer cato libero delle piccole imprese e di quelle microimprese per le quali dal 1º gennaio 2021 è prevista la rimo zione della tutela di prezzo (mercato tutelato).
Perche’ bisogna evitare il mercato a tutele graduali. Di fatto il Mercato a Tutele Graduali è un meccanismo utile a non disatti vare l’utenza ma è anche il mercato che risulta essere, rispetto al merca to libero molto più costoso. Appare quasi scontato che, in un momento come questo, specie in inverno (con i riscaldamenti accesi) è importante evitare tariffe costose.
Cosa fare per evitare i rischi di bol lette salate.
La risposta è semplice. Passare al
mercato libero. Il passaggio dal Mer cato Tutelato a quello Libero avviene tra i 30 e i 60 giorni di tempo. Il con siglio è quello di scegliere la nuova tariffa.
Come scegliere la nuova tariffa Il portale offerte ARERA è uno stru mento di consultazione online che l’Autorità offre all’interno del suo sito ufficiale. In particolare, per mette al cliente di paragonare tut te le promozioni inerenti al servizio elettrico e a quello relativo al gas. Il portale delle Offerte (https://www. iIDortaTeofferte.it/oortaleOfferte/) è semplice da utilizzare. Per poter sce gliere una nuova tariffa consigliamo di dotarsi di una fattura (prima e se conda pagina). Il sistema chiedere al cune informazioni che sono proprio stampare in fattura. In particolare, chiedere:
• La tipologia dl contratto (Resi dente non residente)
• La potenza termica del conta tore (Normalmente un contratto per casa non supera G4)
• Il consumo annuo
• Tipologia dl contratto (uso ri scaldamento o cottura cibi)
Per questo prima di compilare il form
è necessario avere la fattura in mano. La compilazione è poi piuttosto sem plice. Infine, il sistema produrrà la lista delle migliori offerte. L’inter rogazione prevede la possibilità di scegliere tra tariffa fissa o variabile. In questo momento riteniamo che la tariffa fissa sia più a tutela dei consu matori. Il consiglio è comunque quel lo di visionare sia le tariffe fisse che le variabili. Una volta inseriti i dati con la funzione fisso/variabile è pos sibile verificare velocemente le due possibilità. Purtroppo, una famiglia, spiegano le associazioni a tutela dei consumatori, che attiva oggi un con tratto a prezzo bloccato sul mercato libero si ritroverà a dover affrontare una bolletta media che, per il gas, raggiunge quota 5.077 euro annui. La differenza di spesa con il mercato tutelato è di 3.173 euro.
Le stesse Associazioni chiederanno “al ministro deIl’Ambiente e della Sicurezza energetica, di varare “su bito una proroga del mercato tutela to gas, almeno fino al gennaio 2024 come per la luce, con possibilità di ulteriori rinvii se dovesse prosegui re l’emergenza in atto, in modo da salvare famiglie e imprese dai costi insostenibili del mercato libero”.
CONSUMATORE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 39 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Attacchi informatici e
del
Il 2022 ha segnato un record per quanto riguarda gli attacchi informatici, con una crescita nel terzo trimestre del 2022 del 28% rispetto allo stesso perio do del precedente anno. Il numero medio settimanale di attacchi per organizzazione, in tutto il mondo, ha superato le 1.130 unità. Sebbe ne quest’anno si sia registrato un aumento, esso si è stabilizzato ri spetto al forte incremento registra to nel 2021. Questo potrebbe essere un’indicazione di come le imprese e i governi stiano affrontando i rischi aumentando gli investimenti nelle loro strategie di sicurezza informati ca e concentrandosi maggiormente
sulla ricerca e l’arresto degli hacker Il cybercrime però ha molte forme e, purtroppo, molti “obbiettivi”, tra cui anche gli utenti comuni. Smishing, sms spoofing, sim swapping e spam sono solo alcune delle tecniche che i criminali informatici utilizzano per estorcere dati personali o denaro attraverso gli sms “ fake ”. In maniera particolare, negli ultimi tempi sono significativamente cre sciuti gli attacchi con spam text . Si tratta di messaggi non richiesti che violano le leggi sulla conformità in quasi tutti i Paesi, ma ciononostan te non impedisce ad aziende prive di scrupoli di acquistare elenchi di numeri di cellulare per proporre of
SICUREZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 40 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
in aumento
28% Negli ultimi tempi sono cresciuti in maniera significativa gli attacchi e le truffe tramite sms: facciamo chiarezza a cura della Redazione
truffe
ferte e promozioni non desiderate. Dal punto di vista degli utenti, c’è poco che si possa fare per fermare questa tipologia di spam, infatti, gli spammer hanno a disposizione una vasta gamma di numeri tra cui scegliere e quelli segnalati, proba bilmente, sono già stati sostituiti da altri. I messaggi inviati possono far riferimento a temi legati ad esempio al Covid 19, presentando link a siti Web sui quali è possibile acquistare online prodotti farmaceutici e di spositivi di protezione individuale, richiedendo l’inserimento dei dati della carta di credito per completa re l’acquisto. Fortunatamente con la graduale diminuzione dell’attenzio ne soprattutto mediatica alla pan demia di Covid, questi messaggi si sono diradati.
Un’altra famiglia di questi attac chi con spam text fa riferimento all’invio di un testo, che si suppone provenga dalla vostra banca o ad esempio da Amazon, nel quale vi si chiede di verificare un vostro ac quisto. Per poter accedere al sito e vedere di quale acquisto si tratta, occorre inserire i dati bancari o del la carta di credito.
Si chiama invece smishing una nuo va forma di attacco phishing, che consiste nel contattare tramite sms potenziali vittime per indurle a fornire informazioni personali e/o bancarie, oppure indurle a cliccare su link che scaricano malware sugli smartphone . Gli attacchi più sofi
sticati utilizzano tecniche di social engineering per raccogliere infor mazioni personali e sensibili per poi utilizzarle per creare sms falsi (sep pur molto realistici) che inducono la vittima a credere nell’autenticità di un’azienda o di una persona. Gli sms spoofing sono un altro metodo di truffa che modifica le informazioni relative al mittente di un messaggio in modo che il destinatario veda un testo alfanumerico anziché un nu mero di cellulare.
A differenza di quello che si possa pensare, non è illegale e può esse re utilizzato anche per applicazioni valide, come per esempio i cosid detti “bulk service message ”, inviati ai clienti per avvisarli, ad esempio, della disponibilità per il download della fattura in seguito a una tran sazione appena avvenuta. Proprio per questo motivo gli sms spoofing vengono spesso utiliz zati dai truffatori al fine di imitare messaggi di aziende legittime come banche, società di spedizioni, uffici delle imposte e persino il datore di lavoro nei casi di attacchi mirati di carattere spear phishing.
Non rendendosi conto della frode, i destinatari rischiano di cliccare sui link, scaricando così il malware sul proprio telefono o venendo reindi rizzarti a pagine false progettate per esfiltrare dati sensibili. Ultimi, ma non per importanza, sono gli at tacchi SIM swapping. Si tratta di un processo che gli hacker sfruttano
per impadronirsi dei numeri di cel lulare di altre persone, contattando poi il provider e utilizzando alcune semplici tattiche comportamentali al fine di carpire informazioni utili. Una volta rubato l’account , il crimi nale ha accesso a tutti i dati perso nali della vittima e alla sua casella e-mail e può persino ricevere le no tifiche a doppia autenticazione ne cessarie per cambiare le password di banca e carte di credito.
Oltre all’evidente impatto finanzia rio, queste frodi non fanno che au mentare la sfiducia dei consumatori nei confronti degli sms, portandoli, con il tempo, ad abbandonare que sto canale in favore di altre opzioni di messaggistica che possono por tare a erodere i ricavi degli operato ri di telefonia mobile e a far aumen tare i prezzi degli altri servizi offerti.
Inoltre, il costo delle misure di sicu rezza aggiuntive ricadrà sui consu matori nel lungo periodo, influendo sulla user experience, ad esempio attrave r so passaggi di autenticazio ne aggiuntivi. Ma allora come ci si difende da que sto genere di attacchi?
I più semplici sistemi di difesa, a parte l’installazione di applicativi (ormai già disponibili sul mercato) in grado di identificare i numeri da cui si viene contattati, sono ignora re qualsiasi messaggio minimamen te sospetto ed omettere o celare i propri contatti personali sulle pagi ne social.
SICUREZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 41 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
In caso di ritiro della patente dei tuoi dipendenti, potrai ricevere un’indennità da 2.700 € a 18.000 €. Richiedi un preventivo gratuito: Tel. 0171 41.31.46 servizi@imprenditorieprofessionisti.it
Polizza Patente Protetta
SP4D: la psicologia sociale per la guida
Un’associazione culturale, composta da professionisti con l’obbiettivo di migliorare la formazione sulla sicurezza stradale.
Durante il tragitto che siete soliti percorrere tra casa e luogo di lavoro, vi è mai ac caduto di non accorgervi del trascorrere del tempo, oppure di non “registrare” se il BAR che solitamente frequentate fosse aperto? O ancora, se durante il percorso fossero presenti dei lavori in corso? Alla guida, vi è mai capi tato di vedere in estremo ritardo, quasi in rotta di collisione, dei pedoni davanti a voi, e chiedervi da dove fossero sbu cati? Il nostro cervello, quindi, non è infallibile e, in particolare, è propenso a commettere errori proprio durante il complesso ed articolato compito della guida di un veicolo. Sono Gabriele Azzi, Presidente di Social Psychology For Dri ving, un’associazione culturale che si occupa di studiare il cervello umano nel contesto della mobilità in tutte le sue forme. Collaborano con la nostra associazione psicologi, sociologi, mo bility manager, esperti di trasporti e istruttori di guida. La mission di SP4D si riconosce in tre macroaree; ricerca, divulgazione e assistenza.
La ricerca. Studiare il cervello nel con testo “cognitivo” e riconoscere le sue “zone erronee” aiuta a comprendere gli errori della nostra mente e come
compensare con strategie anticipato rie. Altro tema è quello comportamen tale: riconoscere quali sono gli stimoli sociali o personali che inducono a fare scelte più o meno condizionate. Le emozioni e gli atteggiamenti, quali la rabbia o la distrazione, giocano un ruolo importante nelle scelte dei nostri comportamenti.
La divulgazione. Offriamo percorsi formativi di vario genere: il cervello alla guida, formare i formatori, ansia e paura di guidare e gestione dei conflit ti. Guidare nei Tunnel è, in particolare, un corso teorico e pratico in collabo razione con l ‘Agenzia di Sicurezza del Tunnel del Monte Bianco. Tale corso permette di conoscere i comportamen ti errati e corretti in casi di emergenza nei tunnel. La versione “on site” si svol ge presso il Tunnel del Monte Bianco e permetterà ai partecipanti di visitare la regia per il controllo H24 degli even ti, entrare con le unità di emergenze all’interno delle stanze di sicurezza e visitare le stazioni dei vigili del fuoco dedicate unicamente all’emergenza del tunnel. A settembre di quest’anno abbiamo inaugurato la seconda edi zione della M.U.S.T. summer School, presso l’università Bicocca di Milano.
Le Summer School universitarie sono eventi formativi della durata di una settimana in cui partecipano docenti di varie competenze. M.U.S.T. - acroni mo di Mobility Urban Safe and Training - è un progetto formativo che raccoglie il contributo di sociologi, psicologi, istruttori di guida e Polizia Stradale che convergono tutti verso l’obiettivo di formare i partecipanti e qualificarli come “esperti in sicurezza stradale”.
L’assistenza. Progetto ambizioso, in collaborazione con psicologi di espe rienza internazionale. L’obiettivo è di creare una rete Nazionale che permet terà di offrire una assistenza psicologi ca sia alla vittima che all’autore dell’in cidente stradale.
SP4D si pone l’obbiettivo di promuove re, in ambito della sicurezza stradale, l’innovazione dal “basso” e lo sviluppo di progetti centrati sui bisogni delle persone che utilizzano la strada. L’as sociazione intende favorire il dibattito sul problema dell’incidentalità strada le a livello nazionale, promuovere mi glioramenti e soluzioni ai problemi di educazione e formazione e stimolare, in ultima istanza, l’introduzione della psicologia della mobilità.
MOTORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 42 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Gabriele Azzi
MOTORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Siamo nati guidaperre? Il nostro cervello alla guida, tra capacità di attenzione tempi di reazione e trappole mentali Marco Mazzocco P fazioni di Leona do Milani abio Tosolin A cu a di GiuliaReina eicolo il nost o vello elabo a i dati ca 8 km/h, anche quando stiamo guidando Spesso si sottovaluta la complessi à dell att del ende e i complessi meccanismi della men la guida, capi cosa succede quando arri a rvello in quanto tempo viene elabo ato in men ali possiamo cade e sono alcune delle t un dialogo diretto con il letto l to po ta a al olta fatali! Allena il rvello ad essere più adegua formazione possiamo diven a gui zocco da semp impegnato nell ambito della si radale della formazione alla guida. Nel 2010 fonda con obietti o di t asmet e know-how sulle odologiedidatticheinnovative azioni di do Milani psicologo mental t ainer della Pattuglia obatica Italiana, Frecce Tricolori Tosolin presidente della Associazione Italiana di Analisi Modificazione del Compor amento e di Association or the ancement of Radical Beh vior Analysis € 16,90 Driverpeople opera in stretta collaborazione con Efficient Driving e il Master Trainer Marco Mazzocco
DESIGN IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 44 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO Segui Assotrasporti per scoprirne di più: info@assotrasporti.eu www.assotrasporti.org + 39 3 4 8 88 272 3 1 Partecipa con noi al rinnovamento del settore: costruisci insieme a noi una nuova sede territoriale Assotrasporti! Da 30 anni insieme in difesa dell’autotrasporto italiano Tieniti informato con TN Trasportonotizie : tutto il mondo dell’autotrasporto a portata di mano e di click! www.trasportonotizie.com il giornale e il quotidiano online degli autotrasportatori e di chi viaggia più ore obbligo multe per merci pericolose, www.trasportonotizie.com TRASPORTONOTIZIE Anno XVII Numero 1/2015 Transpotec, accoglieremo! pagina 19 Cabotaggio, Alto Adige pagina 36 pagina 27 www.trasportonotizie.com TRASPORTONOTIZIE Anno XVII Numero 2/2015 ritorno al futuro. Noi ci saremo ...e tu? trasportatori Autotrasporto provinciali alle Transpotec: www.trasportonotizie.com TRASPORTONOTIZIE Anno XVII Numero 3/2015 Transpotec 2015, l’autotrasporto ritrova l’ottimismo Riduci i costi con i nostri beni e servizi: ti aiutiamo ad aumentare la competitività della tua azienda! USCIAMO DAGLI SCHEMI UNIAMO LE FORZE BLOCCHIAMO IL DECLINO FACCIAMOCI SENTIRE CORSI DI FORMAZIONE NUOVO E INNOVATIVO CCNL ASSOTRASPORTI-UGL
Next Design Perspectives: esploriamo il futuro
cura
Presso la Triennale Milano, l’ultimo giovedì di ottobre si svolgerà la terza edizione di Next Design Perspectives, la conferenza internazionale sui futu ri trend della creatività e del design ideata dalla Fondazione Altagamma. L’iniziativa è stata curata da Beatrice Leanza, dal 1° gennaio 2023 nuova di rettrice del Mudac di Losanna (Svizze ra), e si è sviluppata in diversi momen ti, a partire da ottobre dello scorso anno con il lancio ufficiale dell’ini ziativa a Milano. Successivamente è proseguita con un evento a Shangai e uno a New York, e si concluderà con la conferenza del 27 ottobre 2022 alla Triennale di Milano.
Next Design Perspectives promuove ogni espressione creativa applicata al mondo del design, dai settori più tradizionali, come moda, arredo e gioielleria, ad arrivare a settori più innovativi, come alimentare, nautica, automotive e hospitality
Il concept della nuova edizione è ‘De sign in Flux - sensoriale, emozionale, oltre-che-umano’. La curatrice Leanza descrive il tema come “un programma che guarda al design e al suo fondan te carattere esplorativo per potenzia re l’esperienza umana, e dunque alla
sua capacità di navigare nelle profon dità della percezione e in un mondo del sapere oggi radicalmente espan so e interconnesso”. Il 27 ottobre alla Triennale Milano si parlerà di forme di azione e pensiero nel contesto del de sign contemporaneo, che si muovono appunto in modo “fluido, idealistico e radicalmente collaborativo, quindi necessariamente inclusivo, olistico e sostenibile, guidate da un sentimen to.” La conferenza sostiene una nuo va idea di convivenza planetaria che si allontana da concetti puramente antropocentrici, guardando al design come uno strumento intelligente per il futuro e alla confluenza tra cognizio ne, sentimento e progettazione, che può aiutare a mitigare il trauma cau sato dall’impatto umano sul pianeta. Attraverso dialoghi interdisciplinari di ogni dimensione, il convegno sarà suddiviso in tre sessioni e si propo ne di identificare nuove prospettive sul rapporto tra l’essere umano e l’ambiente. La prima sessione, de nominata “Design and the Scientific Imagination: Natural, Human and Machine Intelligence ”, esaminerà le interconnessioni sempre più frequen ti tra ricerca scientifica e pratica pro gettuale, analizzando nel dettaglio
come l’intelligenza umana, il mondo naturale e gli sviluppi tecnologici si in treccino e proponendo nuove soluzio ni alle forme di cambiamento radicale in atto nel panorama contemporaneo. A seguire, “Collective Intelligence: New Horizons in Design Collaborations ” esplorerà il significato di design so stenibile analizzando i principi fon damentali che definiscono le innova zioni e le metodologie progettuali, in equilibrio tra tecnologia e l’amore per la vita. Dall’ingegneria dei materia li alla costruzione di ambienti di vita automatizzati o soluzioni rigenerative su scala sistemica a livello terrestre o ultraplanetario, i professionisti che interverranno evidenzieranno poten ziali forme di nuove collaborazioni tra settori, forme di conoscenza e narra zioni che ci collegano a un futuro pie no di meraviglie, speranza e potenzia le concreto.
Infine “Design Thinking in Action”, in collaborazione con la Fondazione El len MacArthur (Regno Unito), sarà in centrata sull’economia circolare e su come pratiche industriali innovative possano garantire un futuro equo e sostenibile. L’evento sarà seguibile in diretta live streaming dalle 9:30 alle 13:00 sul sito dell’iniziativa.
DESIGN IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 45 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a
della Redazione
Alla Triennale Milano per scoprire i nuovi trend del panorama creativo e del design globale
Sanremo: una perla magica nella costa ligure
Sanremo…. e subito alla me moria ci arrivano le note del le più famose canzoni italia ne e il profumo dei fiori, ci immaginiamo fortunati vincitori al casinò, goliardi bagnanti spiaggia ti per tintarella, perché Sanremo è Sanremo! Sanremo non è solo Fe stival della Canzone Italiana, trovia mo infatti il prestigioso Club Tenco fondato nel 1972 su iniziativa di Amilcare Rambaldi a sostegno della canzone d’autore non solo italiana ma anche internazionale, numerosi sono i dischi e i libri pubblicati dal 1972 così come la “rassegna della canzone d’autore” comunemente
chiamata Premio Tenco e nata nel 1974, quindi Sanremo non è solo musica, mercato dei fiori e Casinò, è una cittadina tutta da scoprire, ricca di storia e di cultura. Per chi non ci è mai stato ma ne ha sentito le lodi, per chi l’ha visitata ma solo di fretta, per chi conosce Sanremo per il cli ma mite, per la famosa via Matteot ti, dove risiede il teatro Ariston sede del Festival e dove sulla nuova pa vimentazione della via, oramai zona pedonale, sono presenti le targhe con i vincitori di tutte le edizioni del festival di Sanremo anno per anno e sulla stessa via all’angolo con via Escoffier è in bella mostra la statua
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a cura di Gabriella Tomasi foto di Adriana Pozzo
Viaggio nella città del Festival della Canzone Italiana, tra mete storiche, turistiche e meno conosciute.
di Mike Buongiorno indiscusso pre sentatore che ha condotto per ben 11 edizioni il famoso Festival della canzone Italiana, la statua è stata donata a Sanremo dalla fondazione MIKE Buongiorno in presenza delle autorità cittadine e di Fabio Fazio venerdì 15 febbraio 2013 per ricor dare il legame tra Mike ed il Festival. Sanremo meta di turismo da shop ping, per il mare e per altri innume revoli motivi, e per chi la vuole cono scere meglio, ecco qualche appunto di viaggio utile ma da approfondire sul posto, perché se è bello sentir ne parlare, è ancora meglio viverla e tornare a casa con un pezzetto di vita in più ed un poco di nostalgia Vi accennerò ad alcune mete da vedere e che meritano di essere vi sitate con l’attenzione doviziosa di uno scolaro affamato di sapienza e famelica curiosità culturale per vivere l’emozione dell’oggi e rivive re con emozione un’epoca passata che ha lasciato un segno indelebile nelle case nelle cose e dopo averle vissute, sono sicura ,rimarranno un po’ anche in voi, non siate dunque semplici passanti, ma fate della vo stra visita a Sanremo un’esperien za emozionale da ricordare quando rientrate a casa e con la voglia di raccontarla agli amici… perché è proprio vero che Sanremo è sempre Sanremo.
Il Casinò di Sanremo
Non solo giochi ludici ma anche luo go di cultura e sociale. È nel 1905 che
il Casinò di Sanremo apre le porte al pubblico, precisamente il 14 gen naio, un gioiello in stile liberty con un solenne colonnato neoclassico, oggi con quasi 120 anni ma non di mostrati affatto. Conosciuto dai più principalmente per le sale da gioco, il Casinò è anche cultura e sociale. Nato inizialmente per accogliere nelle sue sale private, ricevimenti e feste, successivamente vi inseriro no giochi d’azzardo con tavoli verdi, giochi di carte come il poker, lo che min de fer, ed ancora slot machines con jackpot ricchissimi e roulettes, il tutto ne fece aumentare la sua noto rietà tanto da portare in visita per sonaggi internazionali come Faruk d’Egitto e l’attore Vittorio De Sica, ma non furono i soli, furono tantissi mi i personaggi della cultura e dello spettacolo che si giocarono cifre da capogiro… erano altri tempi, infatti oggi gli ospiti del Casinò sono per lo più giocatori occasionali più o meno giovani della serie giocata veloce e meno abituale.
Nella sua prima fase, l’apertura si limitava solo ad alcuni mesi all’an no, finché Luigi De Santis nel 1928 ne prese il controllo ospitando non solo attività ludiche ma anche con certi, rappresentazioni teatrali, spettacoli, feste da ballo e tante ma nifestazioni benefiche, portandolo così alla gloria. Pier Bussetti tra il 1950 e il 1952 ne prese la gestione e fu proprio lui ad organizzare nel giardino d’inverno del Casinò le pri me due edizioni del Festival della
canzone italiana, il 29 gennaio del 1951 infatti si tenne quasi inosser vata la prima serata e furono poco più di 200 persone che durante la cena distrattamente ascoltarono le canzoni in gara.
A consacrala fu la diffusione radio fonica, che la portò al successo a livello internazionale. Nel 1976 l’or mai famosissimo festival di Sanre mo si spostò aprendo il sipario sul palco del teatro Ariston ed ancora oggi è lì che si svolge. Ma il casinò continuò in gloria tanto che tra il 1960 ed il 1962 la dea fortuna por tò migliaia e migliaia di visitatori surclassando i concorrenti francesi raggiungendo da solo l’incasso dei tre maggiori casinò della Costa Az zurra.Dal 2004 si svolge il circuito di poker sportivo, l’EPT Sanremo (Eu ropean Poker Tour) a cui partecipa no i migliori giocatori provenienti da tutto il mondo. Ancora oggi ospita importanti eventi, rappresentazio ni teatrali e balletti, resi ancora più ricercati grazie alla famosa Orche stra Sinfonica presente stabilmente all’interno del Casinò.
Vi è ancora molto da scoprire ed è per questo che la direzione della sala da gioco organizza visite guida te, dove oltre che ammirare le me ravigliose sale, svelano i particolari stuzzicanti della storia. Ancora oggi, l’azzardo ed il lusso attraggono turi sti e visitatori di ogni luogo, vicino e lontanissimo.
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Il Forte di Santa Tecla: da carcere a museo.
Non si può passeggiare lungo il por to vecchio a Sanremo senza vedere una fortificazione e notando boc che di cannone rivolte alla città non chiedersi di che fortezza si tratta. Situato nei pressi del porto vecchio di Sanremo, utilizzato sino a pochi anni fa come Carceri Giudiziarie, si trova il Forte di Santa Tecla che deve il suo nome alla reliquia di Santa Tecla sulla quale fu posata la pima pietra della costruzione. È un bellissimo esempio di fortifi cazione militare ligure del 700, uno dei pochi rimasti intatti sulla costa ligure e il suo nome originario era Fortezza di San Giorgio e fu la Re pubblica genovese che contrastava l’aspirazione commerciale e mari nara di Sanremo a volerne la costru zione, a seguito di una rivolta popo lare sanremasca che aveva chiesto l’annessione al regno di Sardegna, dopo la guerra di successione au striaca.
La costruzione del forte fu fatta principalmente per intimidire la po polazione sanremasca ribelle e non tanto per la difesa della città, infatti si possono notare le bocche di can none rivolte verso la città oltre che verso il mare.
Venne approvato nel 1753 dopo due tentativi falliti il progetto dell’inge gnere militare Giacomo De Sicre e il 6 luglio del 1754 si posò la prima
pietra, evento a cui non partecipò la popolazione dato che la costru zione prevedeva la demolizione di parecchie abitazioni. Sviluppato su tre piani, con potenza di fuoco di 16 pezzi di artiglieria disposti sui baluardi anteriori e altri 5 più pic coli sul bastione posteriore, poteva ospitare più di 80 soldati, i lavori fi nirono nel marzo del 1756 dopo soli 11 mesi di lavoro.
La popolazione festeggiò nel 1796 con l’occupazione della fortezza da parte delle forze napoleoniche, che se ne impadronirono senza combat timenti, togliendo loro il secolare giogo genovese e nell’occasione ve nero abbattuti parte degli spalti ot tenendo così un più comodo acces so dal molo. Rimase però il simbolo dell’autorità di Genova sulla riviera di Ponente. Nel 1815 la Liguria pas sò al Regno di Sardegna e il Forte di Santa Tecla fu adibito a caserma per la fanteria sabauda, successiva mente nel 1835 a caserma dell’arma dei Bersaglieri poi nel 1864 divenne Casa Circondariale di pena fino al 1997, con eccezione di due interru zioni, infatti fu base per idrovolanti tra il 1915 e il 1918 e durante l’oc cupazione tedesca dal 1943 al 1945 deposito di munizioni. Col trasfe rimento del carcere in altra sede, e dopo essere stata assegnata alla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici della Liguria, la fortezza è stata consegnata al Polo
museale della Liguria il 31 marzo 2016 con firma del protocollo d’in tesa con il comune di Sanremo e dall’estate del 2016 aperto alla città con mostre e iniziative culturali. Nel dicembre 2019 è divenuto direzione generale musei. Entrando oggi si respira aria di passato e di futuro. Varcato il maestoso ed imponente portone in legno, una scenografi ca copertura in vetro e acciaio va lorizza il cortile interno lasciando intravedere il cielo. Si accede alle ex celle dei detenuti attraverso una scala in legno e si prosegue in una camminata panoramica godendo della vista a 360° della città e dove è già stato progettato un ristorante, la location è suggestiva per cene ro mantiche a lume di candela.
Sanremo Città Vecchia, gioiello storico della città dei fiori Chiamata La Pigna per la sua forma caratteristica delle vie e fortifica zioni che ricorda le squame di una pigna, appunto, è il secondo centro storico ligure per dimensione. Va visitata esclusivamente a piedi, comincia da piazza Cassini e prose gue salendo fino al santuario della Madonna della Costa, il principale edificio religioso della città. Funge da divisione fra città moder na e città antica l’arco di pietra in stile gotico, la Porta Santo Stefano ed inizia da qui la passeggiata nella Pigna. A breve distanza l’una dall’al
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tra si susseguono altre porte, realiz zate durante l’ampiamento della cit tà nel corso dei secoli, insieme alla cerchia di mura innalzate per ade guare la difesa dei cittadini dalle in cursioni dei pirati barbarici, già pre senti nelle coste liguri nel corso del Cinquecento. Ci si trova a cammina re in un intreccio di vicoletti coperti, piazzette e case a schiera sostenute da contrafforti, angoli caratteristici, volte e scalinate sconnesse, dove è possibile trovare piccolissimi nego zi di artigianato, mini-negozi di ali mentari, o trovare finestrelle aper te anche sul nulla ma dalle quali si vede un panorama suggestivo e co lori ovunque, percorsi prima di noi da personaggi storici di fama come Napoleone nel 1794 per citarne uno, quindi emozioni e sensazioni per un turismo di nicchia.
La storia si sente e si vive in ogni scorcio, ad ogni gradino salito, ogni portoncino sia nuovo che antico parla ancora della gente di ieri. Tante sono le chiesette presenti alla Pigna, ne cito una che mi ha affasci nata, senza nulla togliere a tutte le altre, è la Chiesa di San Giuseppe ultimata nell’800 ma di origine sei centesca, fra le più sfarzose del bor go riserva qualche curiosa sorpresa.
La statua del santo è presente sopra il portale esterno, è sicuramente eclettica la decorazione all’inter no dove al centro della cupola è presente lo stemma di Sanremo a testimoniare l’importanza civile della chiesa che ospitava le riunio ni delle confraternite dei Muratori, nella cappella a sinistra dell’altare e le confraternite degli Agricoltori nella cappella a destra ed al centro del presbiterio un altare di pietra, somigliante ad un antico sarcofago, era in origine un abbeveratoio per muli e cavalli presente nel parcheg gio delle carrozze alla stazione fer roviaria dal 1928, verso gli anni 50 la stazione venne chiusa con lo scom parire delle carrozze ed il parroco di San Giuseppe decise in modo ori ginale di dargli il “ruolo” di altare portandolo all’interno della chiesa, ma non è l’unica originalità presen te, infatti, era in origine un pozzo da
giardino la fonte battesimale posta accanto alla cappella di destra. Oltre alle ricche decorazioni, affre schi, statue, stucchi e marmi, non mancano pregiatissime opere d’ar te come l’altare maggiore in marmo, opera dell’ingegnere Soli che ha progettato anche alcune delle ville più eleganti della città.
La Porta San Giuseppe, è fra i più begli esempi di architettura medie vale, si trova a fianco della chiesa e si può osservare ancora integra oltre al portone in legno, la “cadi
toia”, ossia l’apertura a tre bocche da cui in epoca medioevale si faceva colare l’olio bollente sugli invasori e sempre a fianco della porta si tro va una fontanella dove al di sopra è posta una grandissima pigna di pie tra a rappresentare il simbolo del borgo. Non basta sicuramente un giorno per visitare con attenzione questo stupendo borgo, ma vi assi curo che anche poco vale la pena di essere visto ma soprattutto vissuto con la fantasia tornando indietro nel tempo.
VIAGGI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 49 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Gli Azzurri della pallavolo vincono i Mondiali
La Nazionale della pallavolo maschile porta di nuovo a casa, dopo ben 24 anni, la Coppa del Mondo a cura della Redazione
Non succedeva da 24 anni, quando in campo c’era proprio il commissario tecnico De Giorgi: l’11 settembre gli Azzurri hanno battu to i padroni di casa della Polonia e conquistato il quarto Mondiale nella storia del volley italiano dopo i tre consecutivi dal 1990 al 1998.
Un match esaltante dove ogni sin golo atleta di questo straordinario gruppo ha saputo dare il proprio im prescindibile contributo.
In poco più di un anno questo grup po fantastico è stato capace di passare dalla “delusione” dei Gio chi Olimpici di Tokyo 2020 all’oro europeo 2021 e al 4° posto nella Volleyball Nations League 2022, per arrivare infine alla finale di questi splendidi Mondiali.
Si è trattato di un match di alto livel lo da parte di entrambe le compagini in campo, con il risultato finale che è il coronamento della bellissima cre scita del progetto guidato dal coach Ferdinando De Giorgi. Proprio grazie al CT De Giorgi, abbiamo visto una Nazionale ringiovanita (e rinvigori ta), magari non la migliore al mondo in nessun fondamentale ma consa pevole di riuscire a fare bene tutto.
Gli Azzurri travolgono 3-0 la Slove nia in semifinale, confermando di giocare una Pallavolo a tratti incre dibile. Ma la vittoria vera e propria, quella che li ha incoronati campioni mondiali, è arrivata a Katowice l’11 settembre con un 3-1 contro la Polo nia. Questa Italia è riuscita a vincere nuovamente il titolo mondiale con 12 esordienti in squadra e con un’età media di 24 anni.
Nelle premiazioni del torneo, Gianlu ca Galassi è stato nominato miglior centrale del Mondiale, Fabio Balaso miglior libero, Giannelli miglior pal leggiatore e anche miglior giocatore (MVP) del torneo. Anche il Presiden te della Repubblica, Sergio Mattarel la, ha seguito con grande passione ed entusiasmo il Campionato. Il 12 settembre la squadra azzurra è stata invitata al Quirinale per la consegna della Coppa del Mondo. In questa occasione, Mattarella ha sot tolineato come la correttezza ed il rispetto siano sempre stati dei tratti tipici della pallavolo, augurandosi che possa essere d’esempio per tan ti altri sport. Gli Azzurri non erano tra le nazionali favorite della vigilia eppure, a volte, certi sogni fanno giri immensi e poi ritornano.
SPORT IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022
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Mousse di cannellini con verdure a bastoncino
Da servire come antipasto oppure unico piatto, ottimo anche come pranzo veloce o per un pic-nic.. a cura di Francesco Norcini
INGREDIENTI
1 lattina di cannellini precotti 3 filetti d’acciuga sott’olio 2 cucchiai di succo di limone Un pizzico di sale 2 cucchiai di olio EVO q.b. Verdure crude a piacere
COME SI PREPARANO
• Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore e mixare fino ad ottenere una consistenza cremosa.
• Pulire carote, finocchi, sedano e rapanelli o altre verdure a piacere e tagliarli a bastoncino, da intingere come con il pinzimonio.
FOOD & WINE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 51 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Viaggio nella riflessologia plantare
Un approfondimento
La disciplina denominata ri flessologia plantare è un massaggio e un trattamento che viene svolto sui piedi con le dita delle mani in modo da riequili brare l’energia e il benessere dell’in tero organismo.
I piedi sono una fra le parti più im portanti del corpo, ai quali spesso però diamo poca importanza, pas siamo letteralmente la nostra vita su di essi, ecco perché vanno curati e considerati per avere più benesse re. Attraverso il massaggio dei piedi, infatti, si possono alleviare e preve nire molti fastidi. Nei piedi, infatti, si trovano centinaia di terminazioni nervose che, se vengono stimolate
nel modo giusto, possono inviare al nostro cervello degli input per farci sentire subito meglio. La riflessologia plantare si basa sulla teoria secondo la quale nei piedi è rappresentato tutto il nostro corpo come se fosse un quadro riflesso. I punti dei piedi sono direttamente collegati agli or gani del corpo creando una mappa, queste si imparano a leggere seguen do dei riferimenti soprattutto della struttura ossea. Queste zone ven gono stimolate e massaggiate con l’estremità delle dita, il più usato è il pollice della mano, mentre con l’altra mano si sostiene il piede. Studiare la mappa dei piedi è fonda mentale per praticare la riflessologia
BENESSERE E BELLEZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 52 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
su questa pratica che, tramite microstimolazione puntiforme applicata, allevia disturbi o patologie nei pazienti a cura di Mariella Brondino
plantare, naturalmente con la prati ca si possono memorizzare al meglio le zone e capire soprattutto come operare la pressione sulle zone, in modo che sia efficace e mai doloro sa. Secondo la medicina orientale le malattie sono provocate da un’o struzione dei canali detti meridiani, che impedirebbero all’energia di flu ire liberamente nel corpo, liberando l’energia repressa si riesce a ritrovare l’equilibrio fisico e mentale. Lavorando su questi punti è possibi le sbloccare l’energia e farla scorrere nei punti nevralgici del corpo. I primi ad usare questa tecnica fu rono le culture orientali, mentre in occidente la medicina tradizionale ha iniziato a sfruttare le potenzialità di questa metodologia terapeutica solo da pochi anni. Secondo alcune ricerche storiche, una pratica simile era diffusa nella Cina del 4000 avan ti Cristo e nell’Antico Egitto; inoltre, sembra che una sorta di massaggio dei piedi, con finalità terapeutiche su tutto il resto del corpo, facesse parte anche della cultura delle tribù indiane del Nord America. Venendo a tempi più recenti, a proporre per la prima volta il concetto moderno di riflessologia plantare fu un medico statunitense di nome William H. Fitz gerald, nel 1913. Specialista in otorinolaringoiatria, Fitzgerald affermava che l’applica zione di una pressione sui piedi ha un effetto anestetico in determinate parti del corpo. Le idee di Fitzgerald ebbero successo in particolare tra i dentisti, per questo un altro medico statunitense, di nome Edwin Bowers, le raccolse e ne fece dei trattati con tutte le informazioni necessarie alla conoscenza della pratica medica in questione. Al tempo, la riflessologia plantare era nota come “terapia zo nale”, termine quest’ultimo coniato proprio da Fitzgerald.Tra gli anni ‘30 e ‘40 del Novecento, le teorie sulla terapia zonale subirono un’evoluzio ne, a ridefinire i concetti di Fitzge rald fu lo statunitense Eunice D. In gham, di professione fisioterapista. Ingham mappò sulla pianta dei piedi e sul palmo delle mani l’intero corpo umano; inoltrò cambiò il nome tera
pia zonale in riflessologia, in quanto sosteneva che le strutture anatomi che del corpo erano riflesse su mani e piedi. In Italia, due pionieri della ri flessologia plantare contemporanea furono il neurologo Giuseppe Calliga ris, professore presso l’Università di Roma, e il dottor Nicola Gentile; i loro studi sono datati attorno agli anni 1930. Negli ultimi anni la medicina convenzionale, sotto il nome di “tec niche integrate” si sta approcciando sempre più anche alla riflessologia plantare, ne è un esempio il Policli nico Gemelli di Roma per le donne affette da tumore al seno.
Vari studi vengono presi in conside razione per spiegare i meccanismi che governano l’efficacia della rifles sologia plantare.
Il sistema linfatico ha lo scopo di eli minare dal nostro corpo gli eccessi di fluidi e tossine con la riflessolo gia plantare questo viene stimolato a funzionare in maniera più efficace e con maggiore velocità a benefi cio di tutto il corpo. La riflessologia plantare si basa sul principio che le terminazioni nervose dei vari organi e visceri, dai gangli spinali fino a giù, vanno a raggiungere la zona plan tare, mediale e dorsale del piede.
La stimolazione nervosa data dalla pressione di una determinata zona dei piedi migliora la comunicazione nervosa tra il cervello e l’elemento anatomico riflesso, questo compor ta un miglioramento degli squilibri esistenti. È risaputo, che il cervello
controlla parte del sistema endocri no, cioè l’insieme di ghiandole che producono ormoni, stimolando l’ele mento anatomico riflesso, si stimola il cervello a rilasciare ormoni ad azio ne terapeutica, come l’endorfina che ha proprietà analgesiche.
Le tecniche di massaggio e pressione della riflessologia plantare determi nano un miglioramento della circola zione sanguigna a livello degli organi riflessi. Il sangue trasporta ossigeno e nutrienti ed elimina i prodotti di ri fiuto delle cellule.
Quindi, un miglioramento della circo lazione sanguigna significa un appor to maggiore di elementi vitali e un processo di eliminazione delle tos sine più efficace. La mente influenza la risoluzione o il perseverare del do lore fisico e i processi di guarigione in generale, la riflessologia aiuta la mente a rilassarsi e superare i mo menti di stress più facilmente. Per la visione della medicina tradizionale cinese, la riflessologia plantare mi gliora il flusso di Chi (o Qi), l’energia che scorre all’interno del corpo uma no e che regola la salute dell’orga nismo. I trattamenti di riflessologia plantare funzionano perché sono in grado di riportare l’organismo al suo naturale ed originario equilibrio psi co-fisico. Naturalmente è doveroso sottolineare che la riflessologia plan tare non può e non deve sostituire i trattamenti di medicina tradizionale ma può essere un’ottima integrazio ne ad altre terapie.
BENESSERE E BELLEZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 53 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Il grasso fa ingrassare?
Abbiamo approfondito l’ar gomento fino ad arrivare a comprendere che il grasso non solo è essenziale per la nostra salute, ma al contrario di quanto si pensa è essenziale anche per dimagrire. Cosa sono i grassi?
Il grasso è un tipo di nutriente e, pro prio come proteine e carboidrati, il corpo ha bisogno di questo compo nente per produrre energia, assorbi re vitamine e proteggere il cuore e la salute del cervello.
Per molti anni l’assunzione di gras so è stata additata come la causa dell’aumento del colesterolo e di una lunga serie di problemi di salute, ma ora sappiamo che non tutto il gras so è uguale, infatti, i grassi vengono
classificati in diversi gruppi in base alla loro struttura molecolare:
• Acidi grassi saturi: hanno il mas simo numero di atomi di idroge no.
• Acidi grassi insaturi: contengono uno (mono) o più (poli) doppi le gami tra gli atomi di carbonio e quelli di idrogeno.
• Acidi grassi essenziali: non pos sono essere sintentizzati dall’or ganismo umano.
• Acidi grassi idrogenati: sono grassi di origine vegetale che in natura sono liquidi e che vengo no resi solidi da un processo di idrogenazione, processo che li rende particolarmente dannosi per la nostra salute. Si ottengono cosi i cosiddetti acidi grassi trans o idrogenati.
BENESSERE E BELLEZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 54 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Troppo facile pensare che il grasso faccia ingrassare, è più un’assonanza che non una reale conseguenza.
cura di
Norcini
a
Francesco
La cosa migliore, per la nostra salute, è certamente imparare a riconoscere e consumare i grassi monoinsaturi e polinsaturi, che sono quelli in grado di migliorare la nostra salute.
Grassi saturi e insaturi
Quello che fa ingrassare e causa in fiammazioni nel corpo è lo zucchero in tutte le sue forme, da quello più semplice come il fruttosio o il classico zucchero da cucina, all’ amido conte nuto principalmente nei cereali legu mi e patate. A tal proposito è bene ri cordare che il nostro fegato elabora gli zuccheri in eccesso nel sangue e li trasforma in grasso. Questo grasso fa parte della famiglia dei grassi cat tivi, quindi un aumento di colesterolo nel sangue è derivato principalmente da un eccessivo consumo di cereali e zuccheri. Oltre a questo, i grassi co siddetti “trans” e quelli saturi, sono causa di aumento di peso, arterie ostruite e rischio di alcune malattie. Ovviamente i grassi cosiddetti “buo ni”, come gli insaturi e gli omega-3, hanno un effetto benefico sul nostro corpo. Questi ultimi svolgono un ruolo enorme nell’aiutarti a gestire i tuoi umori, a rimanere al passo con la mente, a combattere la fatica e per sino a controllare il tuo peso. Sono grandi fonti di omega 3 alcuni pesci dalla carne grassa (come sgombro,
salmone, aringa, sardine e tonno), frutti oleosi come le noci, avocado, semi come il lino e legumi come fa gioli secchi.
L’omega 6 si trova invece negli oli es senziali (colza, mais, soia, semi di co tone, cartamo, girasole), in frutta ole osa (come arachidi, anacardi, noci, pistacchi), e in alimenti come cereali, legumi secchi e nel tuorlo d’uovo.
Questi grassi sono fondamentali componenti dell’organismo (com pongono le membrane cellulari) e sono indispensabili per lo sviluppo e la crescita del bambino, oltre a dimi nuire il livello di trigliceridi nel san gue.
Mantenere un buon rapporto omega 3 e omega 6 (1 a 6) è essenziale per li mitare l’infiammazione (dannosa per il corpo e focolaio di malattie come possono essere quelle cardiache). Di solito, nella dieta mediterranea, si as sumono più frequentemente alimenti ricchi di omega 6, mentre sono scarse le assunzioni di omega 3. Suggeriamo di evitare il più possibile i grassi saturi e idrogenati: si è visto in diverse ricerche che farne un uso sconsiderato aumenta il rischio di patologie coronariche e problemi a livello cardiovascolare.
Andrebbero invece sostituiti con grassi monoinsaturi e polinsaturi che si trovano in primis nell’olio extraver gine di oliva e in quello di girasole,
ma anche in frutti come l’avocado, e in altri alimenti vegetali (come noci, mandorle, nocciole e pistacchi). Essi contribuiscono – anche se in ma niera modesta – ad aumentare i livel li del cosiddetto colesterolo buono (HDL).
Il colesterolo HDL e LDL
Il colesterolo è una sostanza grassa, simile alla cera, di cui il tuo corpo ha bisogno per funzionare correttamen te, è sbagliato pensare che il coleste rolo sia negativo, in quanto, come per i grassi, esiste il colesterolo buono e il colesterolo cattivo.
Il colesterolo HDL è il tipo “buono”, mentre il colesterolo LDL è di tipo “cattivo”. La chiave è mantenere bas si i livelli di LDL e alti quelli di HDL, che possono proteggere da malattie cardiache e ictus. Al contrario, alti livelli di colesterolo LDL possono ostruire le arterie e un basso HDL può essere un marker per un aumento del rischio cardiovascolare.
Grassi monoinsaturi e grassi polinsa turi sono noti come i “grassi buoni” perché fanno bene al cuore, al cole sterolo e alla salute generale.
L’aggiunta di questi grassi sani alla tua dieta può anche aiutarti a sentirti più soddisfatto dopo un pasto, ridu cendo la fame e promuovendo così la perdita di peso.
BENESSERE E BELLEZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 55 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Maison Valentino si tinge di “Pink PP”
Pierpaolo Piccioli dirige verso nuove frontiere una delle maison di haute couture più famose al mondo.
a cura della Redazione
Fin dall’antichità, i colori ven gono usati come simboli di vita, oggetti di comunica zione ed espressione. Anche la moda, come ogni forma artistica, si serve dei colori per costruire nar razioni, svelare segreti e disegnare nuovi orizzonti a cui chiunque possa ispirarsi. Partendo da questo ideale, Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della maison Valentino, reinventa la casa di moda sotto un nuovo punto di vista cromatico.
Per la collezione autunno-inverno 2022-23 il brand abbraccia la mo nocromia, puntando su un rosa shocking caratterizzato da sfumature uniche e speciali.
Il direttore creativo della maison fa un cambio di rotta virando su giochi percettivi e semantici. Uniformando i colori, si obbliga il cervello umano ad osservare le superfici, i materiali, oltrepassando la lettura superficiale che ci allontana dalla percezione del la singolarità. Questa scelta rappre senta sia una manifestazione dell’in conscio che una liberazione della necessità del realismo.
L’insieme di così tanti elementi rosa annulla lo shock visivo e fa emergere sia l’unicità della persona attraverso
il volto e gli occhi, sia il lavoro fatto sugli abiti: le texture che apportano consistenza materica, i decori che si fanno elementi di costruzione ed i segni che li plasmano in perfette silhouette. L’annullamento croma tico adottato è un gesto tanto spe rimentale quanto profondamente umano, che esalta l’individualità e la materia tessile, riassumendo valori e sentimenti e amplificandone i signi ficati.La monocromia esalta così una varietà di corpi, atteggiamenti, fisici tà. Le forme della FW22/23 di Valen tino Pink PP sono scolpite addosso ai corpi: pieghe geometriche che si stringono attorno ad ampi volumi, linee sensuali, orli cortissimi e vite sempre segnate, il tutto intensifica to da fiocchi, rouche, petali, pizzi e ricami. Tutto è un’esplosione di rosa, sia nel guardaroba maschile che in quello femminile. Innegabilmente la scelta dello stilista Pierpaolo Piccioli può essere definita audace, dato che nell’immaginario collettivo si accosta la maison all’iconico rosso. Ma questo non è il classico rosa, sim bolo di innocenza e femminilità. Il Pink PP mantiene tutta la forza del rosso Valentino: è schietto, inten so e audace, travolgente. Durante il
secondo decennio degli anni 2000, il rosa è tornato in tendenza, assu mendo anche la nomina di colore più amato dai Millennial ; è passato da simbolo femminista del movimento #MeToo a elemento fondamentale del “dopamine dressing ” (quella tenden za stilistica che consiste nella scelta dell’outfit con il fine di influenzare po sitivamente il proprio umore).
Il colore rivoluzionario diventa anche un codice Pantone, grazie ad una col laborazione tra la maison ed il cele bre istituto.
Sul profilo Instagram di Pantone, vediamo tre post dedicati al nuovo colore, dove possiamo leggere in una delle tre caption una frase significa tiva di Piccioli: “Pink PP è il risultato di una ricerca cromatica e di una ne cessità, avevo bisogno di mettere in un colore tutte le mie speranze, i miei sogni e in sostanza tutto ciò che mi fa stare bene. Il Pantone Color Insti tute mi ha aiutato a trovare la giusta sfumatura, attraverso un dialogo che è stato da un lato tecnico, dall’altro emotivo, come sempre accade quan do si crea qualcosa di individuale e irripetibile. Dopo un periodo lungo e per certi versi incerto, con questo rosa è stato come rinascere”.
MODA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 56 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
La nuova “Eternal Gold” made by Prada
Nuove frontiere sostenibili nel mondo jewerly per la celebre holding di lusso milanese a cura della Redazione
Approda nel mondo della gio ielleria uno dei marchi più iconici e famosi del made in Italy. Con una collezio ne composta da 48 pezzi e che mira all’eternità, Prada lancia la sua nuova linea di gioielli, che vanta un’intera collezione realizzata in oro riciclato certificato al 100% (secondo gli stan dard del Responsible Jewelry Council ) aggiudicandosi così il primato tra i brand di lusso globale. Presentando il primo bilancio green dieci anni fa, Prada si era dimostrato pioniere nella sostenibilità e ad oggi, ancora una volta, riconferma il proprio impegno in un futuro più circolare. Questa collezione, a differenza di mol te altre che profumano di “greenwa shing”, è veramente sostenibile. Innan zitutto, l’oro utilizzato da Prada è un composto di metalli preziosi raffinati che provengono da scarti o prodotti consumati o ancora altri oggetti in oro. Dopo la fusione, questi scarti vengono separati da qualsiasi altra lega, otte nendo una forma pura che può essere riutilizzata all’infinito. Ciò risulta mini mamente dannoso per l’ambiente, in quanto non richiede lo scavo di nuove miniere, e vantaggioso per la sicurezza etica del prodotto, poiché essendo un
prodotto di recupero annulla quasi del tutto l’impatto ambientale. In secondo luogo, ogni pezzo della collezione è completamente rintracciabile attra verso il sistema blockchain. Questo si stema sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni (come le transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica.
Ciò significa che, in questo caso, cia scun pezzo può essere riconosciuto non solo come autentico ma anche tracciato attraverso Aura Consortium Blockchain, ovvero la piattaforma cre ata da LVMH, il Gruppo Prada e Car tier proprio lo scorso anno al fine di spingere verso la trasparenza anche gli altri marchi di lusso.
Ogni gioiello Prada contiene all’interno un chip che rende verificabile ogni fase che interessa la filiera nella produ zione responsabile di oro e diamanti.
A livello estetico, “Eternal Gold ” si pre senta minimale ma bold, in perfetta linea di stile della maison, includendo pezzi in oro giallo (con o senza pavé di diamanti) che potranno essere acqui stati online a eccezione di alcuni pezzi
da ordinare direttamente in boutique. Simboli classici come cuori e serpenti, ma soprattutto l’iconico triangolo Pra da in cui si colloca il logo del marchio, inciso nell’oro, sono i caratteri che rendono unica la collezione.
Come testimonial per la campagna di debutto, sono state scelte: la poe tessa e attivista americana Amanda Gorman; l’attrice, modella e cantante statunitense Maya Hawke, figlia dei celebri Uma Thurman ed Ethan Hawke, e la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon.
MODA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 57 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Trentino, la lunga marcia dell’Autonomia
La storia del Trentino, come tutte le realtà del continente europeo, è un lungo filo che si dipana dal grande gomito lo dei secoli. Ma, nel caso di questa terra, linea di confine tra due grandi culture quella italiana e quella tede sca, questo filo ha sempre retto una caparbia volontà, quella di essere e rimanere autonoma. Una picco la comunità alpina che ha coltivato l’ambizione dell’autogoverno per amministrare un patrimonio frutto di una natura superba e del tenace lavoro dell’uomo. Una pianta, quella dell’Autonomia trentina, dalle radici profonde e che la mostra aperta a palazzo Trentini, sede del Consiglio della Provincia autonoma di Trento,
dal 31 agosto al 17 settembre, vuole mettere in evidenza in occasione del cinquantenario del Secondo Statuto. Un’esposizione di immagini storiche, curate dallo Studio fotografico Rensi di Trento, con testi di Carlo Andreot ti, dal titolo “Mille anni di autonomia dal Principato all’Euregio”. Il raccon to di dieci secoli caratterizzati dal la lotta dal basso per la conquista dell’autogoverno. Gli usi civici, le regole, le vicinie e le proprietà collettive che hanno per messo alla popolazione delle vallate trentine di sopravvivere aggrappata a montagne bellissime ma dure. Isti tuzioni che hanno favorito lo sfrut tamento delle forze collettive per creare le basi di un’economia (legno,
FOTOGRAFIA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 58 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Un esposizione di immagini storiche per raccontare la strada verso l’autogoverno di una piccola ma tenace comunità montana a cura di Bruno Zorzi
In foto: una manifestazione popolare nella primavera del 1946 a favore dell’autonomia del Trentino
acqua, agricoltura di montagna dalla vite alla mela) che, soprattutto dal dopoguerra, è riuscita a passare con successo dalla sussistenza al merca to. Una mostra che narra le vicende della Magnifica comunità di Fiemme, esempio di democrazia ante litteram sul modello della vicina esperienza svizzera, nata con i Patti Ghebardi ni del 1111 che in piena era feuda le affrancarono la popolazione dal potere vescovile. Un’antichissima istituzione, la più famosa delle Ma gnifiche comunità trentine, ancora in piena forma e fondamentale per la vita della comunità della vallata dolomitica. Autonomia pacifica, quella trentina; capace di far dialogare per secoli tre gruppi linguistici: l’italiano, il tede sco e il ladino. Non a caso il Tirolo
storico, oggi composto dal Trentino, dal Sudtirolo e Nord Tirolo (territori oggi riuniti nell’Euregio), ottenne da Massimiliano I d’Austria, nel 1511, l’esenzione dall’obbligo di parteci pare alle campagne militari se non a quelle di difesa. Un’Autonomia, quin di, nata dal popolo ma che ha saputo esprimere protagonisti della storia europea come Bernardo Clesio e Cri stoforo Madruzzo. Cardinali che, pur essendo grandi tessitori della politi ca degli imperatori del Sacro roma no impero della Nazione Germanica, seppero interpretare il Rinascimento rendendo Trento, sede del noto Con cilio, la prima città d’impronta italia na a sud del Brennero. Una volontà di autogoverno quella del popolo trentino, che si è manife stata nella guerra, a fianco dell’eroe
tirolese Andreas Hofer, contro gli in vasori napoleonici e alla loro visio ne politica centralista. E poi ancora nell’800 con la lotta non violenta per l’autonomia da Vienna e infine, dopo l’annessione all’Italia nel 1918, da Roma. Poi resistenza morale al fascismo e nel dopoguerra la mas siccia adesione popolare alle richie ste di autonomia. Una lunghissima marcia che il 31 agosto di 50 anni fa con l’entrata in vigore del Secondo Statuto (il primo era del 1948) ha vis suto una tappa fondamentale che, con il trasferimento delle principali competenze dalla Regione alle Pro vince autonome di Trento e Bolzano, ha permesso di superare il dramma della contrapposizione etnica che ha insanguinato, soprattutto negli anni ‘60, l’Alto Adige.
In alto a sinistra: lo statista trentino Al cide Degasperi a Trento nel 1948, l’an no in cui venne varato il primo Statuto di Autonomia;
In basso a sinistra: La sede della Ma gnifica comunità di Fiemme a Cavale se. I primi passi dell’autonomia risalgo no al 1111;
In basso a destra: Uno dei principali documenti di riconoscimento dell’au tonomia della Magnifica Comunità di Fiemme
FOTOGRAFIA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 59 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Un polo ricco di fiere nella città di Rimini
Dal 11 al 14 ottobre, il polo fieristico di Rimini è stato luogo di manifestazioni varie ed interessanti. Da un lato, la tematica che ha interessa to parte dei padiglioni del polo è sta ta la mobilità, mentre dall’altro lato il fulcro tematico è stato quello del turismo, trattandolo su diverse sfac cettature (dalla promozione a livello commerciale del settore, al design sia delle strutture alberghiere che degli spazi outdoor).
In particolare, la nostra testata è sta ta media partner di IBE Intermobility and Bus Expo, che si è riconfermata l’appuntamento di riferimento per tutto il mondo del trasporto collet
tivo e delle filiere industriali con nesse. In questa decima edizione MaaS, l’intermobilità, la formazione professionale (sia per autisti che per dirigenti di servizio), il trasporto su gomma a lunga percorrenza, il turi smo slow e la transizione elettrica sono stati alcuni dei temi più dibat tuti della tre giorni riminese. Durante la rassegna, il primo Forum Naziona le della nuova mobilità sostenibile collettiva ha dato ufficialmente il via ai successivi convegni, affermando il ruolo di catalizzatore di IBE e il suo essere luogo privilegiato per dibat titi e tematiche così attuali. È stato presente all’incontro l’ex Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità
EVENTI E SPETTACOLI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 60 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Una full immersion a Rimini Fiere con eventi all’insegna delle novità del mondo turistico e della mobilità collettiva a cura della Redazione
Sostenibile, Enrico Giovannini. Tra gli eventi proposti, è stata svolta l’asse gnazione del premio “IBE Bus driver of the Year” realizzato in partnership con Scania e con il supporto tecnico di Infogestweb – di cui fa parte Effi cient Driving – ed è stato assegna to ad Alberto Muscedere. Il contest ha visto una prima fase di selezioni online mentre le finali si sono tenute in presenza nel percorso di gara al lestito appositamente nello spazio esterno della fiera, proprio durante le giornate dell’Expo. Nell’ambito delle iniziative educati ve di IBE, si è distinta la visita di due classi quinte dell’ITTS “Belluzzi-Da Vinci’ di Rimini al bus di CampBus, l’innovativo progetto del Corriere della Sera dedicato alle scuole supe riori che nell’anno scolastico 2022-23 coinvolge studenti e docenti in per corsi educativi a cavallo tra nuove tecnologie, cultura e attualità, citta dinanza digitale e sostenibilità di cui IBE è “Mobility Partner ” insieme ad IVECO BUS.
L’edizione 2022 di IBE Intermobility and Bus Expo è stata teatro di oltre 30 tra tavole rotonde, workshop e seminari ufficiali che si sono svolte principalmente nelle due nuovissime arene che hanno caratterizzato IBE: La TPL Arena e la BUSiness Arena. Tra innovazioni stilistiche e tecnolo giche, approfondimenti sulla mobi lità sostenibile ed il confronto tra le
possibilità presenti e future, hanno partecipato alla kermesse ben 120 brand espositori, di cui il 10% di livel lo internazionale, e sono stati effet tuati oltre 300 test driving nell’appo sita arena. Nei padiglioni adiacenti, si sono svolte contemporaneamente TTG, SIA e SUN, che hanno chiuso l’e dizione 2022 con un dato nel segno dell’eccellenza: +25% di visitatori professionali rispetto al 2021.
La risposta del mercato globale presente alla 59ª edizione del TTG, assieme al 71ª SIA e alla 40ª SUN, confermano che ad oggi il viaggio vi sto come un bene su cui le persone scelgono di investire, perché genera arricchimento culturale, benessere fisico, accrescimento delle persone e lo fa in modo immediato e senza vin coli. Gli operatori professionali han no ripreso a creare valore, in linea con le nuove aspettative dei viaggia tori, sia nel segmento leisure, sia in quello business . Il successo è stato anche confermato dalla straordina ria visibilità mediatica dell’appunta mento che tra radio, tv, media online e offline ha superato i 260 milioni di contatti lordi.
La capacità di IEG di aggregare la community professionale ha messo a disposizione oltre 200 eventi con più di 250 speaker ospitati nelle set te Arene: dall’utilizzo delle tecnolo gie digitali e del metaverso ai viaggi spaziali, alla Vision +23, evento clou
per conoscere i nuovi linguaggi del mercato consumer. SIA Hospitality Design è stata caratterizzata dall’in gresso, per la prima volta, della filie ra del turismo outdoor, sempre più vicina all’hôtellerie per standard di forniture e moduli abitativi. Una ten denza, quella della convergenza tra ospitalità alberghiera e mondo del camping e del glamping che è stata ulteriormente ribadita dall’accordo di collaborazione siglato da IEG e FAITA Federcamping, e che ha tro vato un’esaustiva rappresentazione della mostra The Ne[s]t´, dedicata proprio al segmento glamping. SUN Beach&Outdoor Style, ha offerto ai visitatori un programma ricco di no vità per le imprese e gli stabilimenti balneari: dalla progettazione all’al lestimento, dagli arredi alle tecno logie, dalle soluzioni innovative alle ultime tendenze per il settore.
Tra il fitto calendario di eventi, spic ca la premiazione “Best Beach 2022, gli oscar delle spiagge italiane” a cura di Mondo Balneare.
Tra gli stabilimenti balneari premia ti, il Lido Ficò di Marina Marittima, in Salento, è il migliore stabilimento balneare dell’estate 2022 e il Lido Addaura, a Palermo, come migliore struttura di design.
Sono stati giorni ricchi e appassio nanti, pieni di novità. Non possiamo che aspettare l’appuntamento ad ot tobre 2023 con le prossime edizioni.
EVENTI E SPETTACOLI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 61 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
La mobilità collettiva sostenibile al NME 2022
La nostra testata è stata me dia partner alla prima edi zione di NME- Next Mobility Exhibition , la manifestazio ne di Fiera Milano dedicata alla mo bilità collettiva sostenibile conclu sasi lo scorso 14 ottobre. Trentun convegni, più di 200 relato ri e di 50 ore di formazione per toc care tutti i punti della ricca agenda del mondo della mobilità, travolto dall’onda della transizione energe tica e digitale, dalla rivoluzione del la sharing mobilty e dalle opportuni tà della Mobility as a Service (MaaS). La manifestazione ha dimostrato che il mercato - per offerta tecno logica e know how delle risorse - è pronto ad affrontare le nuove sfide della mobilità sostenibile per le per sone, ma occorre lavorare su infra strutture, regolamentazioni e prassi adeguate a sostenere l’innovazione in corso.
A conclusione della kermesse mila nese, ricca di convegni ed incontri, a NME è stato presentato il Centro Nazionale per la Mobilità Sosteni bile, una realtà che unisce pubblico e privato: 25 università, e relati vi centri di ricerca, hanno unito le forze con 24 grandi imprese attive
nell’ambito della mobilità e delle infrastrutture, con l’obiettivo di ac compagnare la transizione green e digitale del comparto in un’ottica sostenibile. Si tratta di un progetto ambizioso, che prevede un investi mento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025), con il coin volgimento di 696 ricercatori degli enti partner e di 574 neoassunti, e che vuole rappresentare uno stru mento reale per la crescita e lo svi luppo in un settore fondamentale come quello della mobilità. Il Cen tro sarà strutturato con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribu iti su tutto il territorio nazionale, a garanzia di quel riequilibro territo riale che è tra le priorità del PNRR. Nell’offerta proposta da NME, ab biamo visto autobus elettrici a emissione zero, bus mild hybrid di ultima generazione, mezzi a meta no e biogas, ma anche veicoli a idro geno, navette a guida autonoma e tanto altro ancora.
La proposta presentata dalle case anticipa il futuro e racconta una mobilità collettiva in continua evo luzione, in chiave sostenibile, e si pone come alternativa importante e concreta al trasporto privato.
In mostra abbiamo assistito ad an teprime europee e nazionali di vei coli pronti per essere protagonisti della viabilità nel prossimo futuro, interessanti proposte a trazione alternativa in grado di raggiungere ragguardevoli traguardi di autono mia, ma non sono certo mancati mezzi diesel di ultima generazione che permettono un abbattimento importante delle emissioni. Anteprime, formazione, scenari, networking: il mondo della mobilità sostenibile delle persone ha trovato in NME- Next Mobility Exhibition un nuovo punto di riferimento. Prossi mo appuntamento: ottobre 2024.
EVENTI E SPETTACOLI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 62 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Tre giorni al polo fieristisco Milano Rho per la prima edizione di Next Mobility Exhibition a cura della Redazione
In giro per l’Italia con i mercatini di Natale
Da fine novembre ad inizio gennaio, i centri storici delle città italiane accoglieranno la magia del Natale
a cura della Redazione
Stradine e piazze dei centri storici gremite, la neve, i giochi di luci, i profumi spe ziati che aleggiano nell’aria, le caldarroste e la musica che ricor da l’infanzia. Ma anche l’artigianato della tradizione locale, le bevande che scaldano le mani e gli oggetti che diventano ricordi di un luogo meraviglioso.
Tutte queste splendide immagini si gnificano una sola cosa: il Natale si avvicina e con esso arrivano i suoi mercatini. Di derivazione tedesca, le bancarelle natalizie sono ormai una tradizione delle festività anche italiane. Quelle fragranze magiche ed inebrianti che caratterizzano il periodo travolgeranno le vie di mol te città italiane tra fine novembre e inizio gennaio in tutto lo Stivale. Tanto celebri quanto surreali sono i caratteristici mercatini del Tren tino-Alto Adige, che ogni anno at traggono migliaia di turisti amanti degli eventi natalizi. In particolare, la città di Bolzano rappresenta da sempre un punto di incontro della cultura mediterranea e mitteleuro pea e, proprio in questa occasione, si trasforma e si veste dei suoni e dei colori del Santo Natale. Le carat teristiche casette in legno del “Chri
stkindlmarkt ” saranno allestite in piazza Walther, dove gli espositori proporranno tipici addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo, il tutto all’insegna della tradizione artigianale. Le bancarelle sono an che un’ottima occasione per assa porare specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi, come i tipici Zelten con canditi o gli strudel di mele. Spostandoci di regione, il cen tro storico di Aosta si trasformerà in un vero e proprio villaggio del Nata le con oltre 50 chalet di legno e pro dotti enogastronomici locali DOP e DOC. Nei dintorni di Aosta ci saran no altri mercatini imperdibili, come quelli del castello di Fénis, di Introd ed il presepe vivente nella meravi gliosa cornice del Castello di Bard. Anche la romantica città di Verona è una meta molto gettonata per visi tare i mercatini di Natale.
In collaborazione con il “Christkin dlmarkt ” di Norimberga, oltre 100 espositori trasformeranno diversi spazi della cittadina in una fiaba a cielo aperto.
Come di consuetudine, in piazza Bra verrà allestita la cometa gigante che vanta, oltre a bellezza, il primato come scultura mobile più grande d’Italia. In occasione della festa di
Santa Lucia, nei giorni precedenti al 13 dicembre, sempre in piazza Bra si svolgerà la tipica fiera. In Piazza dei Signori si troverà invece il mer catino di Natale classico, in perfet to stile tedesco. Inoltre, all’interno della meravigliosa Arena di Verona saranno esposti oltre 400 presepi provenienti da tutta Italia e da altri Paesi Europei.
Non si può non nominare lo storico appuntamento di Napoli con il fa mosissimo mercatino di Natale di Via San Gregorio Armeno, la via de gli artigiani del presepe.
Forse non offrirà lo stesso scenario innevato dei mercatini di Natale del Nord Italia, con chalet e prodotti ti pici dei paesi montani, ma basterà andare in questa piccola via per as saporare appieno lo spirito e la ma gia del Natale. Sparse per le vie del centro, ci saranno i mercatini di Na tale di Napoli, dove le tante botte ghe offriranno prodotti artigianali, idee regalo, articoli tipici handmade e ovviamente le prelibatezze culina rie partenopee.
Queste citate sono solo alcune delle splendide città italiane dove potre te trovare i mercatini di Natale ed assaporare un po’ di atmosfera e, perché no, ritornare un po’ bambini.
EVENTI E SPETTACOLI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 63 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Il paradosso della quercia e della macchina
Un racconto
proveniente dalla lontana Asia, per comprendere al meglio il senso nascosto della vita.
a cura di Andrea Nicholas Fortuna
“Un germoglio nasce e con il giusto tempo cresce sino a diven tare una poderosa e maestosa quercia. Ci posson volere secoli per farla diventare così gran de da dare riparo a molteplici specie di ogni genere: da altre piante sino a diversi mammiferi e insetti. Come detto, i secoli passano ed essa rappresenta l’orgoglio di madre na tura. Intorno a sé ci sono solo piante e nulla di più sino al giorno in cui gli umani hanno costruito una strada lì vicino, ma la quercia non è stata abbattuta. Altri anni sono passati e molta gente con i propri mezzi di trasporto si dirigeva dalle loro abi
tazioni fino al lavoro e viceversa. Niente di che, l’uomo lo faceva già in passato con i carri, percorrendo ciò che prima era semplice terra battu ta, ed ora viaggiava con mezzi più tecnologici su una splendida strada asfaltata con tanto di lampioni. Una strada sicura per gente che andava a lavorare, sino al giorno in cui un uomo ubriaco, con la sua splendida e potente auto, ha perso il controllo e si è schiantato contro la quercia. L’uomo nell’impatto è morto carbo nizzato e la poderosa e antica quer cia è bruciata e non è stato possibile fare nulla per salvarla. In una frazio ne di secondo qualcosa che viveva da secoli è stata uccisa da un pic
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colo mammifero poco evoluto con il suo mezzo di trasporto. La semplice domanda che un saggio potrebbe porvi è se vorreste essere la podero sa quercia, che ha vissuto per secoli dando riparo a diverse creature ma che in definitiva non ha potuto fare nulla di più, o un semplice essere umano con una breve vita durante la quale ha fatto di tutto, persino crearsi una famiglia, ma sconvol gendola morendo precocemente, distruggendo persino un’auto tanto bella quanto costosa. Molti sceglierebbero l’uomo poiché è nel consumismo, nell’individuali smo, che ha fatto tutto quello nella sua vita per puro egoismo in primis e per l’amore e sicurezza economica della sua famiglia. Alcuni sceglie rebbero d’esser la grande quercia, che senza badare a sé ha dato pro tezione ad animali e piante sino alla conseguenza che neppure lei poteva immaginare ma (c’è sempre un ma in tutte le storie) c’è una piccola fazio ne che fa la terza scelta, quella che pochi hanno appunto compreso: es sere il tempo.
Se alla nascita della quercia, quan do era solo un semplice germoglio, fosse in quel preciso momento pas sata l’automobile, l’uomo sarebbe sopravvissuto andando oltre e la fu tura quercia sarebbe rimasta illesa.
In tutta questa storia il personaggio principale non è difatti la quercia, la strada, l’umano e neppure la splen dida automobile, ma bensì il tempo. Esso governa, evolve e deteriora tut to, non lo si può arrestare o compra re, solo viverlo. Una grande lezione poiché ci si può dispiacere per la quercia che inevitabilmente verrà abbattuta o per l’uomo che nono stante la corsa frenetica in ospedale è morto sotto i ferri, c’è chi persino sarà dispiaciuto per un’automobile tanto costosa quanto rara ma sono semplici eventi che inesorabilmen te il tempo farà dimenticare a tut ti. Crescerà una nuova quercia che darà riparo ad altri animali e piante, ci saranno nuove strade che verran no percorse da automobili sempre più potenti e nessuno si ricorderà più di quel pover’uomo che dece
dette insieme a una quercia seco lare mentre l’automobile li brucerà contemporaneamente.” Parole e insegnamenti di Duan Mu Sheng 16 aprile 1919 - 21 settembre 2020.
Caro lettore, non so chi tu sia né che lavoro tu faccia ma una cosa la so per certa: se per un attimo sono riuscito ad attirare la tua attenzio ne vuol dire che o ti stai annoiando a morte dove sei ora, o hai bisogno di staccare un attimo la spina dalle mille preoccupazioni che per ora ti affliggono o, più semplicemente come me, sei affamato di curiosità. Curiosità, la parola chiave della mia vita, dell’intera mia esistenza, la chiave di volta che tutto regge e fa evolvere ogni cosa che faccio. Dal disegno sino alla scrittura, af frontando diverse tematiche dagli insegnamenti buddisti dei miei Ma estri di vita (uomini e donne orien tali che ho avuto il piacere di cono scere sin da quando ero bambino) all’amore della poesia tramandata da mio padre (il primo libro che mi regalò fu di Jacques Prévert) il qua le scriveva poesie d’amore per mia madre e riflessioni sulla vita. Ma partiamo dall’inizio, da ciò che ero sino a quello che per ora sono e che un giorno mi evolverò nuova mente. Mi chiamo Andrea Fortuna e sono nato in una via di periferia di
Milano. I miei genitori hanno sempre lavorato e lottato nella vita per ave re quel poco che serviva per andare avanti. Una madre forte e coraggio sa che non si è mai arresa alle diver se avversità della vita, un padre in apparenza duro ma perdutamente innamorato di sua moglie tanto da avere vere e proprie crisi d’ansia se non la vedeva arrivare nel solito ora rio… cosa che faceva anche lei con lui. Si amavano così tanto che erano complici in ogni cosa e forza in tutto. Il vero senso dell’amore incondizio nato. Un fratello maggiore dedito al lavoro e al futuro dei suoi figli.
Poi ci sono io, un umile uomo che si è fatto le ossa lavorando e aiutando il prossimo con quel poco che pote vo fare e avere.
Insomma, una famiglia come tante con i classici alti e bassi e le solite conseguenze dei piccoli errori che tutti noi abbiamo fatto in gioventù e che ancora facciamo.
Da 6 anni sono affetto da una malat tia degenerativa che mi sta bloccan do sempre più le braccia, le gambe e portando via la memoria ma, come dico sempre, goditi la vita, ogni istante è importante. Non mi arren do, ho imparato grazie ai miei amici cinesi a prendere cura del mio spiri to rafforzandomi sempre più parten do da dentro.
Questo è il mio nuovo io.
CINEMA E LIBRI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 65 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
Gli Anelli del Potere: ritorno alla Terra di Mezzo
Senza alcuna ombra di dub bio, al di là di quel che se ne possa pensare o scrivere, “Il signore degli anelli: Gli anel li del potere” è una delle serie TV più attese degli ultimi anni. La produzio ne della serie iniziò nel 2017 quando la Warner Bros, casa produttrice della trilogia del regista Peter Jackson, e gli eredi di Tolkien risolsero una di sputa legale circa i diritti di sfrutta mento. Proprio in questo momento si presentò la possibilità di realizzare una nuova serie, con l’offerta base di 200 milioni di dollari per l’acquisto dei diritti d’autore. Ad aggiudicarseli fu niente po’ po’ di meno di Jeff Be zos, CEO di Amazon, che li acquisì per 250 milioni. Il fondatore dell’e-com
merce più famoso al mondo pare sia un grande estimatore dell’universo fantasy di Tolkien e che proprio per questo motivo scelse di essere coin volto direttamente nella produzione, pianificando per ben cinque stagioni il budget. La cifra messa sul piatto per la realizzazione permise alla se rie di aggiudicarsi un nuovo record : con oltre un miliardo di dollari stan ziati Gli anelli del potere è la serie più costosa di sempre, il tutto marchiato Prime Video.
Possiamo definire il prodotto finito come un’opera visivamente imponen te, a cui il piccolo schermo stringe, poiché pensato come un’esperien za cinematografica a tutti gli effetti. Durante la visione, i fan del mondo
CINEMA E LIBRI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 66 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
serie record basata sulle appendici del best seller fantasy “Il Signore degli Anelli”
R. R. Tolkien a cura
Redazione
Debutta la nuova
di J.
della
tolkieniano vengono catapultati in un luogo percepito come casa, ugua le ma diverso, che riesce a discostarsi da Peter Jackson senza però abban donarne lo spirito. È proprio il forma to che ci suggerisce quanto Gli anelli del potere miri ad essere un ibrido tra il mondo televisivo e cinemato grafico: è stato adottato un formato 2,39:1, molto più panoramico rispet to al canonico 16:9 (nonché standard per le produzioni televisive). Ma veniamo alla trama, argomento decisamente più intricato e spinoso. Gli Anelli del Potere si basa sulle ap pendici al romanzo di J. R. R. Tolkien “Il Signore degli Anelli”, in cui l’autore descrisse alcuni eventi antecedenti a quelli del romanzo, ed è cronologi camente ambientato nella Seconda Era, centinaia di anni prima degli av venimenti raccontati ne Lo Hobbit ed Il Signore degli Anelli. Allo spettatore viene presentato un mondo in uno stato di calma apparente, in un’epoca lontana in cui i grandi poteri furono forgiati, i regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova e la speran za appesa al più esile dei fili. Un ne mico gigantesco, Morgoth, era stato sconfitto ma un suo adepto tramava nell’ombra, escogitando un piano per tornare a colpire.
Tutto, quindi, è sull’orlo di un precipi zio del quale non si conosce il fondo, ma lo si può percepire. Nello speci fico, assistiamo alla forgiatura degli Anelli del Potere, all’ascesa del Signo re Oscuro Sauron, alla caduta del re gno insulare di Númenor e all’ultima alleanza tra Elfi e Uomini.
Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, fino ai luoghi più estremi sulla map pa, questi regni e personaggi costrui ranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.
Gli Anelli del Potere è un racconto co rale, che narra di singole entità pron te a rompere gli schemi in cui sono ri legate, partendo da sole e lasciando indietro la propria casa, chiamati ad adempiere ad un destino maggiore.
Da Galadriel fino alla giovane “pelo piedi” Nori, tutto in questi personag
gi echeggia canti di ribellione. Come appena anticipato, lo spettatore avrà modo di rivedere sul piccolo scher mo alcuni dei personaggi già noti al grande pubblico, come la sopra citata Galadriel, delle cui infanzia e gioven tù si scopriranno numerosi aspetti, oppure come Elrond, il mezzelfo Nol dor che nella Terza Era rappresenta uno degli Elfi più potenti dei Tempi Antichi. Abbiamo modo di vedere al massimo del loro splendore luoghi che, ai tempi de Il Signore degli Anel li, erano già in completa rovina come, ad esempio, Khazad-dûm (Palazzo dei Nani), ovvero le miniere di Moria nonché le uniche miniere di Mithril di tutta la Terra di Mezzo.
Tutto è proprio come descritto da Tolkien nei suoi libri e da Gimli in La Compagnia dell’Anello, il primo film della trilogia cinematografica del Si gnore degli Anelli. Uno degli elementi di maggiore fascino della serie Prime Video è proprio questa sostanziale differenza fra le sue ambientazioni e le loro rappresentazioni nelle epo che successive perché, come sapre te, l’ambientazione del Signore degli Anelli è un mondo ormai in rovina, in cui restano solo frammenti che ricor dano ai viandanti ciò che un tempo fu. La produzione in conclusione però risulta incostante, in termini di rac conto, agli occhi di tanti. Dopo essere travolti dalla bellezza e dall’equilibrio delle prime due puntate, proseguen do con la visione non si può fare a meno di notare cali qualitativi seguiti da altrettanti picchi, redendo la visio
ne un’esperienza per certi versi sner vante. Altra nota aspra per il pubblico è stata la mancanza di dialoghi nelle lingue natie dei personaggi, come ad esempio l’elfico, cosa che invece era presente nella trilogia di Jackson. Ma, al di là delle reazioni, pare che Ama zon non voglia lasciarsi influenzare e intenda proseguire la sua strada. L’e pisodio finale, fortunatamente, riesce a risollevare leggermente la valuta zione complessiva della stagione e ci porta a sperare bene per la prossima. Non resta che attendere i prossimi sviluppi e godersi a pieno un viaggio immersivo in questo meraviglioso mondo fantasy.
CINEMA E LIBRI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 67 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
È un racconto corale, che narra di singole
entità pronte a rompere gli schemi in cui sono rilegate, partendo da sole e lasciando indietro la propria casa, chiamati ad adempiere ad un destino maggiore
Gou Tanabe ed “il solitario di Providence”
Il mangaka giapponese
prosegue la rivisitazione a fumetti delle opere più famose di H.P. Lovecraft
Tutti gli amanti della lettera tura horror lo conoscono. Le sue opere sono state fonti ispiratrici di alcuni dei più famosi scrittori moderni, come Ste phen King e Neil Gaiman. Di chi stia mo parlando? Ovviamente di Howard Philips Lovecraft : scrittore statuniten se del XX secolo le cui opere sono oggi dei veri e propri classici del genere, caratterizzati da un perfetto mix di elementi tratti dalla letteratura fan tastica e gotica dell’Ottocento ed elementi fantascientifici.
Ad 85 anni dalla sua scomparsa, lo scrittore di Providence continua a ge nerare fascino ed ispirazione. Ne è un esempio il mangaka giappo nese Gou Tanabe, che omaggia l’auto re creando straordinari adattamenti a fumetti dei racconti appartenenti al celebre “Ciclo di Cthulhu”. Dopo titoli come “Il richiamo di Cthulhu ”, “L’abi tatore del buio”, “Le montagne della follia” e “L’ombra venuta dal tem po” J-POP Manga presenta il nuovo adattamento di Gou Tanabe all’opera lovecraftiana, in distribuzione dal 14 settembre. Questa volta il maestro giapponese rilegge attraverso i suoi disegni “La maschera di Innsmouth ”. Nel corso di un viaggio alla ricerca
delle proprie radici, il giovane prota gonista del racconto di H.P. Lovecraft visita le più caratteristiche località portuali del Massachusetts, cui è le gato per discendenza familiare. Il giovane viene a conoscenza dell’e sistenza di una cittadina dall’aspetto ormai desolato e sulla quale circolano strane voci e storie. Vinto dalla curio sità, decide di recarsi lì su un autobus in cattive condizioni, il cui conducen te ha un aspetto lugubre. Giunge così nella cittadina di Innsmouth. Munito di mappa e influenzato dalle dicerie di cui ha sentito parlare, co mincia ad esplorare la città alla ricer ca di informazioni sulla storia locale e così si imbatte, forse volutamente, nell’unico uomo disposto a parlare con gli stranieri: un vecchio marina io dedito all’alcol, considerato folle, chiamato Zadok Allen. Forse grazie alla lingua sciolta dal vizio del bere, gli narra come la popolazione da de cenni sia in larga parte il frutto di una razza ibrida di esseri abissali simili a pesci umanoidi, nati da un antico patto stretto con Quelli degli Abissi (creature demoniache provenienti da mari lontani) per ottenere oro e pesce in cambio di figli che andran no ad accrescere il numero di que
sti esseri nelle loro città abissali. Gli abitanti di Innsmouth man mano che invecchiano iniziano a manifestare la cosiddetta “maschera di Innsmouth ” e ad assumere un aspetto sempre più simile a pesci e sempre meno umano, fino a quando a un certo punto della loro vita non fanno ritorno al mondo dal quale provengono. Seppur inizialmente scettico riguardo la veridicità del racconto, il giovane cerca di abbandonare la città, ma i suoi abitanti danno inizio a una caccia serrata per catturarlo, probabilmen te al fine di impedirgli di divulgare ciò che ha scoperto. Dopo essere scam pato alla cattura, il protagonista fa una sinistra scoperta che sconvolgerà per sempre la sua esistenza. La bellezza del tratto di Gou Tanabe lascia senza parole, soprattutto nelle tavole paesaggistiche. Il disegnatore però rende molto bene anche il sen so di ansia e di attesa che caratteriz zano i racconti lovecraftiani, tramite disegni che riproducono particolari o espressioni inquietanti dei protagoni sti. Tanabe, il cui nome ormai sembra inseparabile da quello di Lovecraft, fa dell’interpretazione visiva dei raccon ti del solitario di Providence una vera e propria esperienza travolgente.
COMICS & GAMES IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 68 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
a cura di Annalisa Gavioli
Hogwarts Legacy : una magica avventura
Nuovi inediti dettagli accrescono la grande attesa da parte dei
fan di una delle saghe fantasy più famose del mondo
a cura di Annalisa Gavioli
In occasione dell’Opening Night
Live della Gamescom 2022 di Co lonia, Hogwarts Legacy è tornato a far parlare di sé con un nuovo trailer di gameplay, senza delude re le aspettative degli appassiona ti. Nel caso vi steste chiedendo che cosa sia Hogwarts Legacy, si tratta di un gioco di azione e avventura incen trato sull’universo di Harry Potter e del franchise multimediale Wizardry World.
Il videogioco, a differenza dei pre cursori del franchise, si sviluppa con una storia del tutto originale e cre ata appositamente, mantenendosi però estremamente fedele al mon do creato dalla penna della celebre J.K. Rowling, facendo riferimenti alle regole che lo governano ed a colle gamenti con eventi e personaggi noti della saga. Fin dalle prime di vulgazioni, Hogwarts Legacy ha tra smesso l’idea di essere quello che ogni fan della saga si aspettava: un gioco di ruolo d’azione open world ambientato nel mondo di Harry Pot ter, dove si avrà la possibilità di es sere in tutto e per tutto un mago o una strega. L’ambientazione ricreata dal team di sviluppatori ci trasporta a fine dell’Ottocento, un’epoca scel
ta non a caso: la distanza temporale ha permesso di realizzare la vicenda senza doversi attenere ad una veri dicità storica, ma al contempo non essendo un periodo così lontano per l’utente sarà facile immergersi a capofitto. In Hogwarts Legacy vesti remo i panni di un nuovo studente, entrato nella celebre scuola di ma gia in maniera decisamente inusuale (direttamente al quinto anno) con la capacità di dominare un’antica e po tente magia.
Il nostro protagonista sarà persona lizzabile in tanti aspetti grazie all’e ditor presente, che richiama quello standard di tanti altri RPG. Essendo nuovi studenti, il primo rito obbliga torio a cui sottoporsi sarà lo smista mento, a opera del mitico Cappello Parlante e sarà quindi possibile ritro varsi in una qualsiasi delle quattro case: Grifondoro, Serpeverde, Tas sorosso e Corvonero. Dopo di che, il vero e proprio anno scolastico avrà inizio.
Il vantaggio che riserva questo vide ogioco è la libertà narrativa di tutta la storia, siccome non seguirà per filo e per segno le avventure di Har ry Potter. Quindi, per esempio, sarà possibile seguire diverse tipologie di
lezioni come pozioni, difesa contro le arti oscure con tanto di duelli e altro ancora, ognuna con un suo professo re inedito. Trattandosi di un gioco a carattere open world, tra una lezio ne e l’altra avremo la possibilità di avere a nostra disposizione una Ho gwarts completamente esplorabile con tanto di dungeon, zone segrete e location iconiche.
Una delle sfide più ardue che hanno dovuto affrontare gli sviluppatori è stata proprio quella di realizzare anche quelle ambientazioni magari solo accennate nei libri e mai viste nei film collegandole in maniera co erente col resto del mondo.
Un esempio? Per la prima volta si po trà vedere la sala comune di Tasso rosso.I ragazzi di Avalanche Softwa re, durante la serata del Gamescon, hanno trasmesso un montaggio di varie sezioni di gioco.
Nel video si possono vedere una se rie di intriganti particolari inediti, come la liberazione di una miste riosa (quanto pericolosa) magia e l’apparizione del leggendario Sala zar Seperverde. Non resta altro che aspettare il 10 febbraio 2023 e sco prire in prima persona questo stra ordinario videogames .
COMICS & GAMES IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 69 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
X-Factor: il talent che cavalca l’onda
Sedicesima edizione di
un talent show che da sempre lancia figure
emergenti della musica nazionale e che, talvolta, diventano vere e proprie star mondiali a cura della Redazione
Torna la nuova edizione di X-Factor, che si riconferma come un appuntamento im mancabile nella program mazione televisiva italiana. Il format britannico, ideato dal celebre Simon Cowell, è arrivato in Italia nel lon tano 2008, lanciando nel corso de gli anni alcuni dei più grandi talenti della nostra musica pop contempo ranea. Nel corso di questi 14 anni i cambiamenti sono stati numerosi, a partire dal canale su cui veniva tra smesso (inizialmente su Rai 2, per poi essere acquistato nel 2011 da parte di Sky) ai conduttori - il primo fu il figlio d’arte Francesco Fachinet ti, mentre attualmente la condut trice è l’ex concorrente e vincitrice
Francesca Michielin, che si aggiudica il titolo di prima donna a presenta re il talent show di Sky Uno. I giudici che hanno composto la giuria sono stati numerosi e vari. Da Morgan che ha partecipato a ben sette edizioni, Simona Ventura e Elio a cinque, Mara Maionchi a quattro, a figure del mon do musicale internazionale, come Mika, Alvaro Soler e Skin (leader del la band britannica Skunk Anansie). Quest’anno la giuria sarà composta quasi del tutto da membri nuovi, ad eccezione di Fedez che ricalca le sce ne del talent per la sesta edizione. Ad accompagnare il rapper milanese, ci sono Ambra Angiolini, Dargen D’A mico e Rkomi. Si percepisce già qui l’aria di novità e freschezza che i pro
MUSICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 70 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
duttori hanno scelto di trasmettere. Da sempre X-Factor segue le tenden ze del momento, talvolta riuscen do anche a dettarne di nuove. Ma è proprio questa volontà di rimanere sulla cresta dell’onda che rende lo spettacolo avvincente e così ricerca to anche dalle fasce più giovani. Dal lo scorso anno, infatti, è stata fatta un importante modifica allo sche ma tradizionale di smistamento dei concorrenti. Si è optato per un ap proccio decisamente giovanile, che cerca di andare contro le etichette di genere che, in un programma in cui al centro vi è la musica, erano superflue. In sostanza, dall’edizione dello scorso anno, non ci sono più le categorie under 25 uomo, under 25 donna, over e gruppi/band, ma ogni giudice potrà scegliere i propri concorrenti del live in base al talen to effettivo dei partecipanti. Appas sionata e sofferta, la selezione dei talenti per la sedicesima edizione di X-Factor richiede ai giudici una sola regola: includere almeno una band in ogni squadra. A differenza dalle precedenti edizio ni, la prima puntata di X Factor Live è stata dedicata alle cover e non agli inediti. Questo perché la produzione ha scelto di sostenere e promuovere una musica fatta a chilometro zero, frutto di un percorso di crescita e sperimentazione, una direzione in versa al contesto discografico del momento che, invece, punta ad una accelerazione di risultati. Ma il mondo del talent show è sen z’altro un’arma a doppio taglio. I concorrenti hanno fin da subito una esposizione mediatica pazzesca e continuare a rimanere sulla cresta dell’onda, anche una volta finito il programma, non è sempre così sem plice. Infatti, sono molti gli ex vinci tori che sono spariti nell’ombra, così come sono molti gli artisti che, nono stante il secondo posto, sono emersi e hanno costruito una carriera coi fiocchi. Esempio più lampante e re cente è il gruppo dei Måneskin, che hanno partecipato all’undicesima edizione del programma nel 2017. Pur non essendosi aggiudicati la vit toria, il gruppo romano è riuscito a
fare breccia nel cuore del pubblico e ad ottenere un contratto discografi co con la Sony. Da qui il lancio verso il successo: la vittoria di Sanremo, il primo premio all’Eurovision 2021, le ospitate nei più popolari talk show d’America, l’apertura del concer to degli Stones a Las Vegas, il Coa chella, il tour mondiale ed infine il premio nella categoria miglior video alternativo agli MTV VMA.
Di secondi che hanno ottenuto de cisamente più successo dei reali vincitori ce ne sono molti altri e ad oggi sono artisti affermati sul piano musicale italiano, come Giusy Ferre ri, che partecipò alla prima edizione, oppure come Veronica Scopelliti, in arte Noemi. Un altro esempio di come la vittoria (e a volte persino l’eliminazione) in realtà non pregiu dichi il successo dell’artista è il can tautore Mahmood, che partecipò al talent nel 2012. Il due volte vincitore di Sanremo all’epoca era indubbia mente acerbo, ma questa esperien za ha certamente contribuito a farlo crescere artisticamente. Come già accennato nelle righe pre cedenti, X-Factor ha la peculiarità di essere un programma in grado di stare sempre sul pezzo, di seguire i trend del momento, specialmente per rimanere a contatto con i gio vani. Non a caso nelle ultime edi zioni lo spazio ricavato sui social è
sempre maggiore, in particolare su TikTok. Ma riflettendo su queste pa role, sorge spontaneo un pensiero: se i ragazzi di oggi sono sempre più catturati dal mondo web/social e, di conseguenza, guardano sempre meno la televisione, può perdurare l’attrattività di uno show del genere? È proprio in un’epoca dove TikTok è diventato l’antagonista della te levisione che Simon Cowell, padre fondatore del format X-Factor, vede una nuova frontiera dei talent. In col laborazione con Samsung, Universal Music ed il social cinese, Cowell lan cerà un nuovo talent globale intitola to “StemDrop - A Song for the World ”. Di base, il progetto manterrà una grossa attinenza con X-Factor, spe cialmente per quanto riguarda il premio (che è lo stesso, ovvero un contratto discografico). Ogni giorno, artisti e autori ancora sconosciu ti si rivolgono all’ambiente social per condividere la loro musica ed è proprio qui che SteamDrop pun terà i riflettori e fungerà da tram polino di lancio per aiutarli a co struire la loro carriera, così come hanno fatto fin ora i programmi del calibro di X-Factor. B)
Ma come canta una certa band hard rock “è lunga la strada per il succes so, se vuoi far rock’n’roll ”. Noi intanto restiamo a guardare estasiati le esi bizioni di questi talenti emergenti.
MUSICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 71 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO (per contattare i nostri contributori rivolgersi alla redazione)
ROSARIO De Luca
Consulente del lavoro, avvocato e giornalista. Ricopre la carica di Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro.
MARIA LUISA Giovannone
Consulente del Lavoro di Prato (PO) e formatrice titolare di “Formiamoci”.
GABRIELE Azzi
Presidente di Social Psychology for Driving (SP4D).
ALESSANDRO Delle Cese
Dottore Commercialista, è fondatore dello Studio di Commercialisti Associati Delle Cese - ADC Consulting in Milano, approccio per sonalizzato on line per soluzioni su misura.
GUIDO Della Frera
Imprenditore alberghie ro con oltre 1.000 camere in Lombardia ed aderisce al movimento Cambiamo! di Giovanni Toti.
CECILIA Catalano
Membro del Centro Studi Nazionale ANCL e Dottoranda in Diritto del Lavoro e Relazioni industriali - ADAPT
MARIELLA Brondino
Naturopata a indirizzo bioenergetico e ambientale, è operatrice olistica con più di 15 anni di esperienza.
DAVIDE Zanichelli
Deputato Movimento 5 Stelle, Commissione VI Finanze Camera, Com missione Bicamerale sul sistema Bancario
BRUNO Zorzi
Giornalista all’ufficio stampa del Consiglio provinciale di Trento.
MARINA Calderone
Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (C.U.P.) e Presidente Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
LEONARDO Peruffo
Fondatore e Segretario generale nazionale dell’Associazione Euro pea Consumatori Indi pendenti (A.E.C.I.).
ELISA Amelia
Esperta in gestione risorse umane, Docente presso Università Popolare per l’Evoluzione Umana, dirigente d’azienda.
FILIPPO Poletti
Top voice di LinkedIn, cura la rassegna quotidiana dedicata ai cambiamenti del lavoro. Giornalista professioni sta, ha scritto per 30 testate e si occupa di co municazione aziendale.
ANDREA Lovelock
Addetto Stampa dell’Istituto Nazionale Revisori Legali. Giornalista, è collaboratore del gruppo Class Editori.
CLARA Civallero
Studentessa del Corso di Studi magistrale in Piani ficazione Urbana presso il Politecnico di Milano e laureata In Urbanistica: Città Ambiente Paesag gio presso il medesimo ateneo.
ANDREA Fortuna
Studioso di filosofia buddhista e di tutto ciò che rappresenta il mondo dell’arte. È autore di libri per Amazon dal 2002, che trattano temi diversi.
MARILENA Dalmasso
Pensionata, esperienza lavorativa nella pubblica amministrazione. Attenta e sempre curiosa nei confronti della società e dei suoi cambiamenti e appassionata di politica.
DARIO Montanaro
Presidente Associazio ne Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL).
PAOLO De Castro
Eurodeputato PD/S&D dal 2009, è vicepresiden te della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Professore all’Unibo, in passato è stato Ministro delle Politiche Agricole.
GIANNI Berrino
Assessore della Regione Liguria al Lavoro e Politiche attive dell’occu pazione, Trasporti, Rapporti con le orga nizzazioni sindacali, Promozione turistica e Marketing territoriale.
FRANCESCO Norcini
Dottore, consulente nutrizionale ed ex obeso, ha perso 50kg in un anno grazie al metodo col quale oggi aiuta centinaia di persone a tornare in salute.
GABRIELLA Tomasi
Imprenditrice. È inter mediario assicurativo. Dirigente territoriale di ODV. Appassionata di cucina e viaggi.
ANNALISA Gavioli
Graphic e web designer. Da sempre amante dell’arte in tutte le sue forme. Appassionata del mondo fummetistico e videoludico .
CONTRIBUTORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA 72 NUMERO 5 | SETTEMBRE - OTTOBRE 2022 GENTE IN MOVIMENTO
DAVIDE Spitale Innovation Manager e fondatore di Alzarating, si occupa di consulenza aziendale dal 2001.
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sul sito web genteinmovimento.com
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