GM 2-2022

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FAMIGLIA

PROFESSIONI

IMPRESA

GENTE IN MOVIMENTO | IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA | N. 2 Marzo - Aprile 2022 - ISCRIZIONE TRIBUNALE DI AOSTA N. 3/14 DEL 29/09/2014

IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA



IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA

sommario

IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA

editoriale

pag. 02

attualità

pag. 04

impresa

pag 06

professioni

pag. 12

innovazione

pag. 16

europa

pag. 20

politiCa

pag. 24

eConomia e lavoro

pag 26

previdenza

pag. 32

Costume e soCietà

pag. 36

Consumatore

pag. 40

siCurezza

pag. 42

motori

pag. 44

design

pag. 46

viaggi

pag. 48

sport

pag. 52

food & Wine

pag. 54

Benessere e Bellezza

pag. 56

moda

pag. 58

fotografia

pag. 60

eventi e spettaColi

pag. 62

Cinema e liBri

pag. 66

ComiCs & games

pag. 68

musiCa

pag. 70

N. 2 | MARZO - APRILE 2022

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genteinmovimento @genteinmov gente in movimento

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NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

GENTE IN MOVIMENTO

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editoriale

IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA

EDITORIALE

Direttore responsabile Secondo Sandiano

GENTE IN MOVIMENTO Iscrizione al 3/14 del Registro

Cari lettori, la primavera è finalmente iniziata, e grazie al calo delle restrizioni della pandemia, è possibile godere della maggiore libertà, sono riprese le fiere e un ritorno economico sull’indotto. E a tal proposito, iniziamo questo numero con l’invito al Transpotec Logitec 2022 organizzato da Fiera Milano dal 12 al 15 maggio. In questa occasione GM Gente in movimento, media partner dell’evento, sarà affianco ad Assotrasporti, Eumove e TN trasporto notizie, allo stand S18-R17 padiglione 24 del complesso Fiera Milano. Maggiori informazioni le troverete all’interno della rivista. Nelle nostre rubriche non mancano contributi da personalità Nazionali e vari esponenti politici, che ci aiutano a capire i vari punti di vista della situazione che il nostro paese sta attraversando. Affrontiamo alcune delle principali tematiche del momento, economia e sostenibilità, di novità in materia legale e di Europa Come di consueto i Consulenti del Lavoro hanno fornito la loro analisi della situazione lavorativa in Italia ed in particolare un approfondimento sulla loro professione Affrontiamo temi sull’aumento dei prezzi dei materiali, sul caro carburante, inoltre abbiamo selezionato alcuni articoli legati a progetti europei a sostegno dell’Ucraina. Passati gli argomenti più impegnativi, troverete le rubriche dedicate allo svago, alla famiglia e ai vostri figli: motori, sport, design, viaggi, fotografia e tanto altro ancora. Vi inviteremo a scoprire le bellezze della Sardegna, apprendere i segreti del ritratto fotografico, conoscere i dettagli dell’uscita di Diablo: Immortals e provare a cimentarvi nella preparazione dello sformato di piselli e porri. Buona lettura a tutti!

DIRETTORE RESPONSABILE Secondo Sandiano

Stampa del Tribunale di Aosta

CONTATTI REDAZIONE DGConsulting s.c. Tel. 0171 412816 redazione@genteinmovimento.com

IN REDAZIONE Fabrizio Civallero, Adriana Pozzo, Gabriella Tomasi.

WEB www.genteinmovimento.com

Iscrizione al ROC n. 24934

AMMINISTRAZIONE Stefania Ricca

STAMPA

PUBBLICITÀ Tel. 0171 412816 redazione@genteinmovimento.com

CONTRIBUTORI Si veda pagina 72

in data 29/09/2014 EDITORE E PROPRIETARIO: DGConsulting s.c.

Tipografia Tipolitoeuropa di Cuneo

SE VUOI SCRIVERE SUL PROSSIMO NUMERO, CONTATTACI A REDAZIONE@GENTEINMOVIMENTO.COM

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attualità

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L’intelligenza artificiale a Nuove norme a contrasto servizio dei dipendenti del telemarketing.

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Dopo la Great resignation che ha caratterizzato il mondo del lavoro durante gli anni della pandemia, le imprese si trovano a dover fare i conti con le richieste dei propri dipendenti. Il cambiamento nelle piorità dei lavoratori che richiedono un maggiore bilanciamento tra il lavoro e la vita privata è al centro dei licenziamenti di massa. Spesso però questi bisogni non vengono espressi dai dipendenti che temono di interfacciarsi direttamente con i propri superiori, per questo il ruolo delle risorse umane è fondamentale. Attualmente si sta sviluppando l’idea di inserire in questo dialogo anche l’intelligenza artificiale, così che i lavoratori possano esprimere le proprie richieste e i propri disagi anche in maniera anonima, per permettere una comunicazione migliore e ridurre i licenziamenti.

Sono state messe in campo nuove norme per contrastare le pratiche di telemarketing che affliggono la popolazione senza alcun regolamento. Bisogna però constatare che le azioni proposte hanno effetto solo sul telemarketing legale. Viene prevista l’iscrizione del proprio contatto telefonico ad un elenco, tutti i numeri all’interno di questo elenco non possono essere conttattati per azioni di telemarketing. Si prevede anche la creazione di un Golden number, questo è univoco ed identificativo di un’azienda, così chi riceve la chiamata è a conoscenza di quale operatore sia e in questo modo ha la libertà di scegliere se risponde o no in base al proprio interesse. Purtroppo però, queste manovre non contrastano il telemarketing illegale che risulta essere la problematica principale nella penisola.

Friday for Future oltre il 25 marzo

Quale futuro ha lo smartworking

Le manifestazioni per l’ecosistema hanno avuto luogo in 78 città italiane, i numeri sono calati rispetto alla prima sfilata nel 2019, ma i portavoce si ritengono soddisfatti. Il percorso verso la salvaguardia del pianeta è molto lungo, ma, secondo gli esperti, il tempo rimasto a nostra disposizione è sempre più stretto. Secondo gli attivisti il fatto che le azioni per sostenere l’ecosistema non hanno effetti che si palesino nell’immediato, porta le persone a non interessarsi alla causa. Gli attivisti italiani vogliono organizzare attività per coinvolgere più persone nella causa, incontri per spiegare i concetti e gli ideali alla base del movimento, così che l’interesse continui a crescere e si riesca a fermare le pratiche dannose per il nostro pianeta

Il telelavoro ha avuto un largo impiego durante il periodo pandemico, ma dopo l’allentamento delle restrizioni questa modalità ha continuato ad esistere per i vantaggi che offre. In Italia questo cambiamento è stato improvviso e molti non erano preparati a questa modalità di lavoro, il problema maggiore è stato sicuramente la connessione ad Internet, nel nostro Paese infatti la copertura è piuttosto bassa. Per questo, nonostante alcune casistiche i numeri relativi allo smartworking in Italia continuano a diminuire, mentre in paesi con un servizio internet migliore continua ad essere una valida opzione. Nonostante ciò si è delineato un forte incremento di questa modalità di lavoro nelle proposte di contratti, per generare maggiore attrattiva

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attualità

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Energia rinnovabile per Uber Black sopperire al caro bollette sbarca in Sicilia

L’Italia oggigiorno possiede un mix rinnovabile pari al 40% sul totale della generazione elettrica. L’introduzione di soluzioni fotovoltaiche distribuite per autoconsumo potrebbe portare il solare dall’attuale 11% ad una quota pari al 35% della produzione totale di energia elettrica. Auto-consumando per le necessità giornaliere l’energia degli impianti fotovoltaici distribuiti nelle nostre imprese produttive, la dipendenza dell’Italia dal gas russo diminuirebbe del 29%. Si tratta di una scelta significativa anche da un punto di vista economico ed ambientale: oggi produrre energia da impianti fotovoltaici permette una riduzione delle emissioni di gas climalteranti per un volume pari a 33 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al 10% della produzione nel nostro Paese

L’azienda americana continua con il suo piano di espansione in Italia, permettendo di usufruire dei servizi Uber Black e Uber Van anche a Catania e Palermo. Il servizio Black è operato dagli autisti di un auto nera con licenze NCC, inoltre è possibile avere informazioni riguardo l’autista, conoscere in anticipo il prezzo della corsa e dividerlo tra i passeggeri. Importante anche la possibilità di contattare l’autista senza la necessità di fornire il proprio numero di telefono, tutelando così la propria privacy. Seguendo le norme anti COVID-19 il conducente e i passeggeri hanno l’obbligo di indossare la mascherina; l’autista ha la possibilità di annullare una corsa nel caso in cui i clienti non siano muniti di protezioni e i passeggeri possono segnalare un’autista senza mascherina tramite un feedback.

Green communities le regioni italiane verdi

Samantha Cristoforetti prende parte a Minerva

Sono stati stanziati 135 milioni per sostenere i progetti di 3 regioni pilota: Piemonte, Abruzzo ed Emilia Romagna, le quali promuovono rispettivamente le comunità “Terre del Monviso”, “Parco Regionale Sirente Velino” e “La montagna del latte”. Il fulcro di queste iniziative è legato alla sostenibilità, lo sviluppo di alternative meno inquinanti e la riqualificazione del territorio con proposte eco-sostenibili. Le comunità saranno aiutate nell’elaborazione di piani di sviluppo energetico, ambientale, economico e sociale che mettano al centro acqua, boschi e paesaggio. Quella attuale è una prima selezione sperimentale, successivamente verranno attivate altre 27 comunità verdi, le quali verranno selezionate tramite un bando apposito.

La navetta spaziale privata americana Crew Dragon di SpaceX, battezzata Freedom, è decollata dal Kennedy Space Center e la Crew-4 ha finalmente raggiunto la Stazione spaziale internazionale. Samantha Cristoforetti si unisce così alla sua seconda missione spaziale di lunga durata: Minerva. Durante la loro permanenza a bordo della stazione spaziale gli astronauti lavoreranno a decine di esperimenti scientifici, tra i quali sei verranno realizzati attraverso l’Agenzia spaziale italiana. Durante la sua permanenza, AstroSamantha assumerà il ruolo di leader del Segmento orbitale americano, ovvero l’insieme dei moduli e delle componenti statunitensi, europei e canadesi della Stazione spaziale internazionale.

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La logistica del presente e del futuro

Un percorso consolidato verso la

14 Maggio 2022 - ore 16-18 c/o Transpotec Logitec 2022 Fiera Milano

Un modello di gestione integrato per dimostrare i propri impegni e migliorare le proprie performance


La logistica del presente e del futuro

Relatori

Secondo Sandiano Alessandro Falchi Pierluigi Fabbroni Aurelio Prisco Luca Mauri

Presidente Assotrasporti - Moderatore Amministratore 7Consulting Srl Responsabile Tecnico 7Consulting Srl XXXXXX Lead Auditor Bureau Veritas Spa XXXXXX Amministratore Delegato F.lli Mauri Spa

Siamo pronti a portare il settore della logistica verso il futuro

Il progetto che viene proposto vuole creare un modello di gestione integrato su cinque dei principali temi che le organizzazioni oggi giorno si trovano ad affrontare.

Safety - ISO 45001

La salute e sicurezza sul lavoro è da sempre il focus su cui le organizzazioni devono porre la massima attenzione sia per garantire la conformità legislativa sia nell’ottica del miglioramento continuo in ambito di salute e sicurezza nel lavoro.

Supply chain Security - ISO 28000

Contare su un elevato livello di security lungo la propria catena di fornitura, identificando e quantificando i rischi potenziali ed implementando misure di prevenzione per proteggere il proprio business.

Road traffic Safety - ISO 39001

Le organizzazioni che svolgono attività che presentano rischi dal punto di vista della sicurezza stradale dovrebbero identificare, valutare e considerare in modo sistematico i fattori rilevanti che possono influenzare l’efficacia dei loro processi, attività, servizi e la propria immagine, al fine di pianificare e migliorare la propria organizzazione ed attività nell’ottica di una gestione della sicurezza stradale.

Social responsability - SA8000®

I consumatori sono sempre più sensibili e consapevoli in merito alle condizioni lavorative, di conseguenza per le aziende la gestione della responsabilità sociale è divenuta una parte importante della propria immagine e della propria reputazione.

Sustainability

L’attenzione crescente dell’opinione pubblica sui temi della sostenibilità, le scelte di fondi internazionali di sostenere solo aziende sostenibili ne fanno una strada imprescindibile per un’azienda che vuole presentarsi e rimanere sul mercato in maniera realmente competitiva. È allora necessario definire l’obiettivo di sviluppare una che possa garantire e rassicurare il committente, spesso GDO, nell’elevato standard di servizio che può trovare nel suo partner logistico, fino al cliente finale che è sempre più attento ai temi di security, di sostenibilità e rispetto della condizione sociali dei lavoratori. L’appuntamento che vi proponiamo, possa essere quindi un momento utile per fare il punto sulle sfide e le opportunità che il mondo della logistica sta affrontando, a sostegno della crescita e dello sviluppo di un settore in perenne evoluzione.


impresa

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Mirco Serafino presidente della Progress SC S.p.a. Intervista a Mirco Serafino, presidente della Progress SC S.p.a. azienda piemontese nel settore dei trasporti a cura di Pier Luigi Fabbroni

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S

ono Mirco Serafino, Presidente della Progress SC S.p.a. L’Azienda nasce a fine anni ’80, dalla forza imprenditoriale della famiglia Serafino, oggi giunta alla seconda generazione gestionale. Fin dagli albori ci siamo occupati di servizi conto terzi, per piccole, medie e grandi aziende. I servizi offerti in ambito logistico sono molteplici e sono spesso esternalizzati e delocalizzati dalle aziende, le quali, attuando questa scelta, intendono ridurre e bloccare i costi, riuscendo così ad ottenere e mantenere nel tempo risultati eccellenti. Oggi la Progress SC conta circa 400 addetti (con picchi stagionali di 700 persone) e nell’ultimo anno ha fornito

circa 800.000 ore lavorative di servizi. Nel sito logistico di Marene di 35.000mq, Progress SC gestisce tutte le attività di gestione dei prodotti a magazzino, preparazione delle spedizioni, spedizioni nazionali, internazionali e resi. I principali clienti di Progress SC sono player nazionali e internazionali del settore beverage, alimentare, giochi. Vista l’attuale situazione geopolitica e di mercato, l’Azienda ha maturato la necessità di aumentare il livello di sicurezza delle forniture offrendo un valor aggiunto alla clientela e ai propri stackeholder, da qui la decisione di certificarsi ISO 28000 Supply Chain Security. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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Quale è il motivo che vi ha spinto a fare la certificazione? La decisione di certificare la nostra azienda ISO 28000 è derivata da una scelta volta ad incrementare il servizio al cliente poiché, in un mercato sempre più globale e più competitivo, abbiamo ritenuto fondamentale aumentare la sicurezza della Supply Chain Security. Tale traguardo ci consente di distinguerci dai nostri competitors con un servizio aggiunto alla nostra clientela, composta da retailers operanti in molti paesi. Quale è stato il percorso? Per il raggiungimento del traguardo è stata importante la collaborazione con un Partner preparatissimo, la Società di consulenza 7 Consulting srl, che ci ha guidato completamente in tutto il processo di certificazione fino al raggiungimento dello stesso. L’iter è durato circa 1 anno e si è basato su un’attenta analisi dello status iniziale per poi andare a ridisegnare anche parte dei processi operativi e gestionali che hanno portato ad inserire una serie di nuove tecnologie per il conseguimento della certificazione. Ci sono stati momenti difficili? E come li avete superati? Lo scoglio maggiore è stato definire e organizzare in sicurezza, poiché i lavori strutturali di adeguamento del sito di Marene sarebbero dovuti iniziare a Marzo 2020. Per la situazione dovuta al Covid si è reso necessario riprogram-

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impresa

Aumentare il livello di sicurezza delle forniture offrendo un valor aggiunto alla clientela e ai propri stackeholder mare tutte le attività, che sono state concentrate in un arco temporale ridotto. Quali benefici avete già raggiunto? I benefici sono stati molti, sia diretti che indiretti. Il principale riguarda l’organizzazione, che è stata in parte ridisegnata grazie alle nuove regole. Inoltre, il controllo scrupoloso degli accessi e dei mezzi di trasporto ha aumentato notevolmente la nostra sicurezza sia a monte per i nostri fornitori che a valle della nostra catena di fornitura. Con maggiore controllo è aumentata la sicurezza nei locali di stoccaggio e questo ha portato già dei primi benefici riducendo, ad esempio, i piccoli furti. Anche in termini di tranquillità del personale i benefici sono stati da subito visibili. Tutte le attività fatte per conseguire la certificazione e la maggior vigilanza hanno aumentato la sicurezza nell’arco delle 24 ore lavorative e festive. Come state utilizzando la certificazione ISO 28000? L’ISO 28000 è sicuramente una certificazione che si confà perfettamente alla

nostra azienda, poiché noi, offrendo solo servizi di tipo logistico, abbiamo aumentato la qualità e sicurezza del servizio offerto. Avendo il cliente sempre al centro dell’attenzione, è stato per noi un ulteriore passo avanti e sicuramente la nostra azienda continuerà a muoversi in quest’ottica, cercando di aumentare costantemente il livello di sicurezza e di qualità percepita. Questa certificazione ha iniziato a concretizzarsi solo dopo 11/09/2001 specialmente in USA e solo di recente in Europa. Per la nostra esperienza e i risultati ottenuti, ha destato molto interesse presso i nostri principali clienti/ retailers, che hanno manifestato l’interesse all’approfondimento dell’argomento. La società 7 Consulting srl opera da oltre 20 anni nel settore della consulenza direzionale in tutti i settori produttivi, con consulenti specializzati che hanno maturato la propria esperienza in campo per poi metterla al servizio delle aziende. Per maggiori informazioni consultare il sito www.7consulting.net

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impresa

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Fondo Impresa Donna Un fondo che rappresenta un’opportunità di crescita e innovazione a cura di Davide Spitale

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o sviluppo e l’affermazione del talento femminile in questa nuova era sta facendo passi da gigante. Donne sempre più decise e determinate nel voler avviare una propria attività facendo crescere un nuovo business e, al tempo stesso, l’economia italiana. A questo proposito Il MISE ha stanziato 400 milioni di euro da risorse PNRR per sostenere l’imprenditoria femminile, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro. Il Fondo Impresa Donna ha come obiettivo quello di: • promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile; • diffondere i valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile; • massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. Fondo Imprenditoria Femminile: destinatari Il Fondo Impresa Donna è volto a sostenere imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territo-

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rio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione: • incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili: 1. le imprese femminili costitute dameno di dodici mesi; 2. le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi; 3. le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile. • Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili; 1. le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi; 2. le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi. Natura dell’agevolazione Incentivi per la nascita di nuove imprese Contributi a fondo perduto pari a: • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00; • 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00. Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento

Contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, articolati come di seguito indicato: • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi: le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato; • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi: le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto. Il Fondo Imprenditoria Femminile si presenta come una grande opportunità che concede contributi a fondo perduto dal 50% all’80%. Inoltre, gli aiuti possono arrivare al 90% per le imprese create da donne in stato di disoccupazione. Spesso però, le aspettative iniziali di una giovane impresa femminile sono disattese a causa di errori della compilazione della domanda. Oppure per una mancanza di chiarezza da parte della pubblica amministrazione riguardo alle modalità di presentazione delle domande. Affidandosi ad un team di esperti in materia è possibile ottenere queste agevolazioni in sicurezza e tranquillità per poter avviare la propria attività e raggiungere gli obiettivi prefissati. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


Da 30 anni insieme in difesa dell’autotrasporto italiano

Partecipa con n oi al ri n n ovamento del settore: costruisci insieme a noi una nuova sede territoriale Assotrasporti! USCIAMO DAGLI SCHEMI

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il giornale e il quotidiano onli ne

www.trasportonotizie.com

www.trasportonotizie.com

Transpotec Logitec, ritorno al futuro. Noi ci saremo ...e tu?

Anno X VII - Num e ro 2 /2 0 1 5

Anno XVII - Numero 1/2015

TRASPORTONOTIZIE www.trasportonotizie.com

degli autotrasportatori

A nno X V II - Num e ro 3 /2 0 1 5

Divieti di circolazione, più ore di guida nel 2015

pagina 8 Germania, obbligo di salario minimo per gli stranieri

pagina 14

IN PRIMO PIANO

Sistri, da aprile multe per chi non si iscrive

pagina 9 Trasporto merci pericolose, novità ADR 2015

pagina 28

Con la Sabatini bis, agevolazioni alle aziende che investono

pagina 4 Transpotec, ecco i nostri convegni e lo stand in cui vi accoglieremo!

pagina 19

Patenti superiori, esami al computer da marzo

pagina 10 Dal territorio. Focus Piemonte, Liguria, Lombardia

pagina 36

Cabotaggio, stop ai vettori croati in Italia per altri due anni

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NO/CUNEO - Nr. 3 Anno XVII - Prezzo: euro 3,00. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

IN PRIMO PIANO

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NO/CUNEO - Nr. 2 Anno XVII - Prezzo: euro 4,00. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - 70% aut. DCB/CUNEO N. 1772 - Nr. 1 Anno XVII - contiene I.P. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Autotrasporto riformato, tutte le novità 2015. Ma è vera rivoluzione?

pagina 7

Concorrenza estera, Assotrasporti chiede l’intervento dell’UE

pagina 27

e di ch i viaggia

Transpotec 2015, l’autotrasporto ritrova l’ottimismo Graziano Delrio è il nuovo Ministro ai trasporti

IN PRIMO PIANO pagina 9 Dal territorio: Fuga di Piemonte, trasportatori Liguria, all’estero, Trentino Alto26.000 Adige truck persi in 5 anni pagina 36 pagina 4 L’Albo Autotrasporto è di tutti, non di una casta!

pagina 29

Passaggio Albi provinciali alle Motorizzazioni, 6 mesi per la transizione

pagina 9 RCA, addio attestato di rischio e contrassegno cartacei

pagina 30

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Tutto sul Transpotec: gli eventi, le interviste e lo stand TN

pagina 17 Dal territorio. Focus Piemonte, Liguria, Sicilia

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Professioni

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Aziende e lavoratori più sensibili alla sicurezza Secondo la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, aumentano gli infortuni in itinere nel 2021, ma anche la sensibilità verso il tema della salute. L’edilizia il settore più colpito da incidenti e casi mortali. a cura di Rosario De Luca 12

GENTE IN MOVIMENTO

I

l rientro al lavoro in presenza di molti lavoratori segna la ripresa degli infortuni in itinere. Ma nel 2021 ad aumentare non sono solo gli incidenti e i casi mortali. Con l’emergenza Covid-19 è cresciuto complessivamente il livello generale di attenzione da parte di aziende e lavoratori verso un tema, quello della sicurezza, che non sempre ha ricevuto in passato la giusta considerazione. Un’attenzione che si concretizza, secondo l’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro realizzata su un campione rappresentativo di Consulenti del Lavoro, nel maggior ricorso all’uso di dispositivi di prevenzione (62,7%) e

nel complessivo aumento dell’igiene e della salubrità degli ambienti di lavoro per il 62,5% degli intervistati. I numeri si evincono dal dossier “Salute e sicurezza sul lavoro dopo l’emergenza Covid” che la Fondazione Studi ha presentato lo scorso 27 aprile, in occasione del 2° Forum annuale della sicurezza sul lavoro, organizzato a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale dell’Ordine. Il report, oltre ad attingere ai dati di un’indagine interna realizzata tra il 6 e il 12 aprile 2022 su un campione rappresentativo di Consulenti, si avvale anche dei dati Inail relativi al biennio 2019-2021. E così si scopre che la ripresa di molte attività NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


Professioni

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in presenza ha determinato una crescita, tra 2020 e 2021, degli infortuni in itinere (+29,2%) per un incremento complessivo di oltre 18mila casi. Secondo la ricerca, il settore che ha visto crescere in modo esponenziale sia il numero di infortuni (+17,1% tra 2020 e 2021) che i casi mortali (11,4%) è quello edile: comparto che lo scorso anno ha registrato, grazie agli incentivi come il superbonus 110%, un boom occupazionale senza precedenti, con 111mila occupati in più rispetto al 2019. Il ritorno in presenza ha prodotto, rispetto al 2020, la crescita degli incidenti in itinere, ma anche delle morti correlate (15,9%). Le denunce di casi mortali sono, infatti, passate da 1.089 del 2019 a 1.221 del 2021, con un incremento di 132 casi (evento riconducibile al maggiore rischio di mortalità associato all’infortunio da Covid). La pandemia ha, dunque, lasciato segni importanti, non solo sotto il profilo delle trasformazioni dettate dallo smart working, ma, più in generale, ha fatto maturare una sensibilità diversa da parte delle aziende e dei lavoratori verso il tema della sicurezza sul lavoro e della salute dei lavoratori. Non meno importanti, secondo l’indagine condotta sui Consulenti del Lavoro, i cambiamenti legati all’orientamento e all’approccio anche in termini di comunicazione. Cresce per il 46,1% l’orientamento verso la prevenzione e, complessivamente, il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro: dato più alto rispetto a due anni fa secondo il 46,9% degli intervistati. A fronte di tale cambiamento “culturale”, si evidenzia una maggiore difficoltà a tradurlo in misure operative: solo il 37,6% dei Consulenti segnala un miglioramento delle iniziative formative a favore dei dipendenti. “La sicurezza dei luoghi di lavoro è un tema centrale per i Consulenti del Lavoro”, ha affermato Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nel corso del Forum. “I seminari che realizziamo con la nostra Scuola di Alta Formazione coinvolgono molte migliaia di nostri iscritti. Sono oltre 10 milioni le imprese, i lavoratori NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

La sicurezza dei luoghi di lavoro è un tema centrale per i Consulenti del Lavoro

autonomi e subordinati assistiti. E la cultura della sicurezza si crea diffondendo e ampliando la conoscenza delle norme e delle regole, anche se sarebbe importante semplificare alcuni adempimenti previsti anche per le piccole e microaziende”, ha precisato. Che l’attenzione nei confronti della sicurezza sia cresciuta nelle aziende, tra i lavoratori, tra i Consulenti del Lavoro, anche a causa della pandemia, lo testimoniamo i numeri diffusi dalla Categoria durante il Forum. “Oltre 2 mila colleghi si occupano del tema attivamente, fornendo consulenza e assistenza specialistica in materia”, ha affermato Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, sottolineando come la Categoria sia molto attiva anche sul fronte della promozione della cultura della sicurezza sul lavoro sia attraverso percorsi di formazione interna, sia tramite momenti di confronto con gli attori istituzionali come Inail, Ispettorato Nazionale del Lavoro e molti altri – come avvenuto in occasione del Forum sulla sicurezza. L’obiettivo dei Consulenti del Lavoro è, infatti, quello di accompagnare lavoratori e imprese per mano al rispetto degli adempimenti in questa materia per fare in modo che tutte le evoluzioni del mondo del lavoro possano avvenire in sicurezza. A intervenire nel corso dell’evento organizzato alla vigilia della giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, numerosi esperti della disciplina e accademici, che hanno snocciolato dati e offerto interessanti spunti di riflessione sulla prevenzione sul lavoro, sul rispetto della salute dei lavoratori e sulle trasfor-

mazioni che stanno interessando il lavoro e i relativi modelli organizzativi. Ma anche sul ruolo della Categoria nell’applicazione delle norme e la consapevolezza sulla materia. Nel corso del dibattito con Orazio Parisi, direttore centrale tutela, sicurezza e vigilanza sul lavoro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è stato evidenziato anche l’aumento delle percentuali di irregolarità. Dai dati registrati dall’INL, nel primo trimestre 2022, sono circa 1.600 le aziende la cui attività è stata sospesa per irregolarità. Da qui la necessità di far comprendere che l’investimento in sicurezza non deve essere percepito dalle aziende come un costo. A sottolinearlo lo stesso Franco Bettoni, Presidente Inail, in collegamento al Forum dei Consulenti. “La sicurezza, purtroppo, continua a essere percepita non come un investimento e un fattore di successo in termini di competitività e produttività”. Per rafforzare questo pensiero, l’istituto, da sempre vicino alle aziende, con il bando Isi 2021, ha messo a disposizione “quasi 274 milioni di euro”: risorse aumentate rispetto al 2020 (250 milioni di euro circa). Inoltre, come ha sottolineato l’Anmil, per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza può essere utile utilizzare anche testimonial: persone che hanno sperimentato cosa significa essere infortunati sul lavoro. Ed è proprio verso questa direzione che si muoverà la collaborazione tra la Categoria e l’Associazione attraverso la “Scuola della Testimonianza”: un progetto con cui si prepareranno i testimonial a diffondere con competenza e innovativa metodologia la cultura della sicurezza. GENTE IN MOVIMENTO

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Professioni

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Il Consulente del Lavoro: un professionista a 360 gradi Una figura in grado di fornire consulenza completa a un’impresa in qualsiasi settore essa operi, a cura di Dario Montanaro

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uando si parla di Consulenti del Lavoro ci si riferisce a una categoria professionale che è riuscita ad acquisire nel corso del tempo un ruolo determinante nel mercato del lavoro, anzi, direi oramai imprescindibile. Se pur la figura di tale professionista è stata sempre ricondotta ad un’attività di tipo pratico o burocratico, come potrebbe essere quella dell’emissione delle buste paga, si è preso atto di come questa, oggi, nonostante costituisca ancora una delle principali attività del Consulente, non ne esaurisca le sue funzioni. Nella sua attività quotidiana, egli è, infatti, in grado di fornire una consulenza completa a un’impresa, e dirò di più, è capace di farlo in tutti i settori, eterogenei e differenziati, in cui quest’ultima può trovarsi a operare (dal terziario alla metalmeccanica, dalla ristorazione al settore degli autotrasporti, ecc.). Concretamente, di cosa sto parlando? Il Consulente del Lavoro si ritrova ad assolvere molteplici compiti, che vanno dall’emissione di cedolini paga a consulenze in materia di misure di sostegno al reddito, politiche attive, cassa integrazione; fino a giungere a funzioni

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GENTE IN MOVIMENTO

di selezione e gestione del personale, oltre che di supporto strategico all’impresa. Ma a quale impresa mi sto riferendo? La risposta è semplice: a qualsiasi impresa. Il Consulente nella sua carriera, infatti, si trova a confrontarsi con contratti collettivi, aziendali e individuali che operano in qualsiasi ambito. Questo perché dopo aver acquisito una salda conoscenza dei principi cardine della materia giuslavoristica, previdenziale, fiscale, sicurezza sul lavoro, sindacale, il Consulente sarà chiamato ad applicarli concretamente negli ambiti più diversi, dovendo però sempre tenere conto di ogni peculiarità presente nel caso concreto. Accanto a quello che di bello la professione ci offre, soddisfazioni, riconoscimenti, dinamicità e continua formazione e apprendimento, è altrettanto vero, però, che il nostro delicato ruolo di intermediari, sospesi tra le richieste delle aziende clienti, le lentezze della macchina burocratica e le inefficienze della Pubblica Amministrazione, comporta spesso un grande carico di responsabilità. Non dimentichiamoci, poi, del complesso quadro normativo in costante mutamento in cui rischiamo di

pagare con responsabilità professionale ogni singolo errore. Troppo spesso, così, finiamo nel sottovalutare l’enorme dispendio psico-fisico che comporta svolgere la nostra professione. Il supporto reciproco anche tra professionisti, diviene allora importante, per superare i momenti di difficoltà. In quanto Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro posso constatare questo forte sentimento di solidarietà, sostegno reciproco tra quanti operano in questa categoria, che poi si concretizza nell’adesione al sindacato unitario, spesso come strumento di riconoscibilità sociale. Far parte dell’ANCL, però, significa anche condivisione di valori, principi comuni e possibilità di fruire dei numerosi servizi che essa mette a disposizione dei suoi associati, che di fatto possono supportare ciascun professionista nella propria attività. Concludo invitando a riflettere sulla categoria del Consulente e sui falsi miti o pregiudizi che spesso si hanno verso quest’ultima, invitando invece ad aprire gli occhi e capire che un Consulente per un’impresa, qualsiasi essa sia, sarà sempre un valore aggiunto, un vero e proprio braccio destro. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


Professioni

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Il ruolo del Consulente del Lavoro tra presente e futuro Il viaggio dell’ANCL tra consapevolezza del passato, sfide del presente e progetti per il futuro a cura di Francesco Lombardo

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l giorno 21 aprile 2022, presso l’hotel Royal Continental di Napoli si è svolta tavola rotonda dal titolo “Il viaggio dell’ANCL tra consapevolezza del passato, sfide del presente e progetti per il futuro: quale ruolo per il sindacato dei Consulenti del Lavoro?” nell’ambito del corso formazione dei dirigenti dell’Associazione. Per la speciale occasione è stato previsto un parterre de roi composto da: Dario Montanaro, Presidente Nazionale dell’ANCL, Francesco Duraccio, Vice-Presidente del Consiglio Nazionale Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Edmondo Duraccio, Presidente del Consiglio Provinciale Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e Luigi Carbonelli, Presidente dell’Unione Provinciale ANCL di Napoli. Dagli interventi di questi illustri ospiti sono emersi numerosi spunti di riflessione, non soltanto sulla figura del Consulente del Lavoro, ma anche sugli attuali scenari del mercato del lavoro, senza lesinare gli sforzi per volgere uno sguardo al futuro. Si è partiti con la storia dell’ANCL, NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

che il prossimo anno festeggerà i suoi primi 70 anni. Orientando lo sguardo a un percorso storico così importante, attraverso gli aneddoti di alcuni dei vertici di categoria, si sono ripercorsi i valori che hanno caratterizzato la storia dell’unico sindacato dei Consulenti del Lavoro. Con tutti gli intervenuti ci si è poi interrogati sul presente e su cosa attualmente affrontano i professionisti iscritti e le difficili sfide da affrontare al fianco delle imprese clienti. Negli ultimi due anni il mercato del lavoro è stato caratterizzato da molteplici e contemporanei fattori di crisi congiunturali (crisi pandemica, economica, energetica, geopolitica, inflazione) che hanno inevitabilmente acuito le difficoltà di chi opera. Alla luce di ciò, dalla viva voce dei partecipanti alla tavola rotonda è emersa in modo ancor più vigorosa la funzione sociale del professionista che opera in materia lavoristica. Non solo presente e passato. Nel corso del pomeriggio napoletano si sono raccolte opinioni anche sul futuro dell’Associazione dei Consulenti del Lavoro, provando a individuare le

possibili prospettive di crescita. A tal proposito è affiorato in modo netto che le ingenti, mirate e diversificate odierne esigenze delle aziende hanno inevitabilmente ampliato la figura professionale del Consulente del Lavoro, rendendolo punto di riferimento in tutte le sfumature del variopinto quadro giuslavoristico italiano. Sul punto è sorto che il ruolo del sindacato dei Consulenti del Lavoro è quello di accompagnare questi cambiamenti e non subirli, adoperando soluzioni propedeutiche alla crescita degli iscritti e all’implementazione dei servizi forniti alle imprese. Il pomeriggio di confronto, infine, si è chiuso con un giro finale del tavolo con una domanda semplice ma, a mio avviso, significativa: “Cosa significa essere Consulente del Lavoro oggi?”. Dalle risposte degli illustri relatori è emerso il forte spirito identitario di una categoria professionale giovane e in crescita costante, pronta a soddisfare tutte le necessità del mondo imprenditoriale. Grato agli intervenuti per le interessanti suggestioni che hanno trasmesso a tutta la platea. GENTE IN MOVIMENTO

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Innovazione

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Il Covid ha cambiato le nostre vite digitalmente Le crisi come acceleratori dei cambiamenti anche per la moneta e le criptovalute. a cura di Davide Zanichelli

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l Covid è stata una crisi drammatica che ha sconvolto le nostre vite in modo indimenticabile. Se dal punto di vista sanitario stiamo superando la parentesi peggiore e stiamo tornando alla normalità pre-covid, difficilmente torneremo al passato per tutti gli aspetti che la digitalizzazione ci ha portato. Il progresso digitale determinato dal covid (riunioni in call conference, contratti firmati in remoto, acquisti on line, ecc...) sono progressi che sarebbero comunque arrivati, ma la crisi sanitaria ha accelerato questo percorso trasformando in realtà quello che prima era solo prospettiva. La crisi militare iniziata a fine febbraio con l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, è un conflitto che in-

cide sensibilmente su dinamiche globali e incide sensibilmente su diversi piani: militare, economico e monetario. Se i primi due piani sono tremendi ed evidenti, è anche l’aspetto relativo al ruolo delle monete che sta avendo una notevole accelerazione, in particolare rispetto al ruolo del dollaro come strumento globale per gli scambi economici associati alle materie prime e delle commodity in generale, ma anche come le monete possono risultare strumento (efficace o meno) di protezione dei risparmi in seguito al balzo che ha fatto globalmente l’inflazione, anche in Europa, erodendo la liquidità di liberi cittadini incolpevoli della situazione che stanno vivendo e delle scelte intraprese dalle NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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banche centrali. Le criptovalute sono infatti nate nel 2009 come strumento per consentire alle persone di poter gestire lo scambio di valore su internet in maniera indipendente da qualsiasi intermediario e dalle politiche giuste o sbagliate di qualsiasi organismo centralizzato, e per farlo utilizzano la Blockchain, un registro distribuito che, sulla base di meccanismi, regola l’erogazione e l’incensurabile circolazione di queste criptoattività tra parti. Un’infrastruttura per sua natura, dipendente solo dalle regole informatiche scritte su codice open-source e dalla legge della domanda e offerta. Se dopo le prime settimane ormai è assodato che le criptovalute non vengono utilizzate per aggirare le sanzioni, è invece per la necessità delle persone, per le quali le svalutazioni in corso sulle monete nazionali è impattante, che le criptovalute stanno incrementando il loro ruolo come strumento per proteggere i propri risparmi. E’ dunque “dal basso” che viene alimentato questo cambiamento, anche politico, di cui le criptovalute sono strumento innovativo grazie alla rete. Uno strumento globale in mano ad esempio alla popolazione turca, che ha visto una riduzione del 40% in un anno della propria lira; o nelle mani de libanesi, che qualche giorno fa hanno visto sancita la bancarotta della propria moneta, ma anche strumento politico in senso stretto: la stessa Ucraina ha raccolto fondi pubblicando un tweet diventato celebre che ha indicato gli indirizzi BTC ed ETH a cui far pervenire il denaro da tutto il mondo a sostegno della resistenza.

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Uno strumento nelle mani delle milioni di persone cosiddette “unbanked” al mondo, specialmente donne, a cui è impossibile avere un conto in banca, ma che invece dispongono di uno smartphone con il quale hanno la necessità di scambiare valore tramite la rete. Ma gli stessi Stati Uniti ne sono consapevoli di questa rivoluzione: Wikileaks quando la FED chiese a Visa e Mastercard di interrompere le donazioni in seguito al caso Assange, rimase in piedi proprio grazie alle libere e incensurabili donazioni in criptovalute da parte di persone che sostenevano liberamente il progetto e volevano contribuire al suo sostentamento. Così come in Russia, dove è proprio grazie alle cripto che il partito di Navalny, l’oppositore di Putin, si finanzia. Ecco dunque che le criptovalute sono ben di più di uno strumento speculativo finanziario, sono un’intrinseca innovazione legata alla rete che può costituire uno strumento di libera circolazione del valore su internet tra persone o cose (grazie a smart contract) esattamente come circola liberamente l’informazione da decenni aprendo sviluppi che in tutto il mondo hanno significato opportunità, investimenti e posti di lavoro nella cosiddetta “New Economy” generata da “internet dell’informazione”. E come spesso accade, chi saprà interpretare questo cambiamento, coglierlo, e indirizzarlo, potrà beneficiare del vantaggio competitivo dato dalla tempestiva opportunità di chi coglie l’innovazione in anticipo. Mentre stare a guardare invece significa perdere il treno di nuove op-

Innovazione

portunità nascenti facendo fuggire cervelli in favore di chi gioca d’anticipo, oltre oceano ma anche in Unione Europea. L’ultima considerazione invece è rivolta alle banche centrali, perchè le prossime CBDC (Central Bank Digital Currency) vengono spesso associate alle criptovalute. Parliamo invece di cose intrinsecamente diverse: centralizzate le prime, come recita la prima parola dell’acronimo e distribuite le seconde. Le CBDC però, nascono inizialmente in Cina dove il digital yuan è già realtà nelle comunità cinesi, come reazione scomposta alle criptovalute e per rispondere alla necessità dello stato centrale di conoscere (e controllare direttamente) le transazioni economiche dei cittadini. L’Euro Digitale previsto per il 2026, ma credo che la BCE anticiperà i tempi, spesso viene raccontato come alternativa digitale alla carta e in competizione con le criptovalute, incomprensibilmente anche da esponenti della BCE stessa. Io mi auguro che anche su questo campo non si arrivi allo scontro tra centralizzazione e decentralizzazione. La vera evoluzione sarà se le istituzioni (politiche e monetarie) comprenderanno che la risposta non dovrà essere sul piano della competizione ma nel rispetto della libertà delle persone per l’aspetto della salvaguardia dei propri risparmi e per il perseguimento della maggior trasparenza e della condivisione delle decisioni politiche e di politica monetaria inclusa. Se così non sarà, l’innovazione tecnologica sarà sempre un passo avanti per consentire ai cittadini di raggiungere questi risultati di libertà.

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innovazione

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Tutta la verità sull’elettrico Le macchine elettriche stanno avendo un grande successo, ma sappiamo davvero tutto sulla nuova generazione di veicoli? a cura di Gabriella Tomasi

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empre più pareri vengono spesi per definire la nuova realtà del mondo elettrico, dalle allarmanti notizie sui social alle più rassicuranti, ma dove sta la verità? Noi della redazione abbiamo voluto vederci più chiaro e per non lasciarci influenzare dai “laureati di internet” abbiamo deciso di iscriverci ad un corso organizzato da professionisti del settore, quelli che del mondo elettrico ne sanno veramente tanto, da farne una professione. Eccoci allora nell’aula di EV Academy (una branchia di Efficient Driving professionisti specializzati di alta qualità nell’ambito della mobilità di guida di veicoli a motore: elettrici, ibridi e tradizionali) l’unica Accademia specializzata su mobilità elettrica, sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e mobilità innovativa e alternativa, tutti i corsi sono creati su misura delle esigenze del cliente, ed è per questo che il suo elenco è in continuo aggiornamento e crescita. Ad attenderci troviamo Marco Mazzocco Master Trainer di Efficient Driving e di EV Academy (anche autore del libro “Siamo nati per guidare?” ) che in modo chiaro inizia a spiegare che cos’è l’elettricità, si comincia a

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GENTE IN MOVIMENTO

prendere coscienza di come trattarla, cosa non così ovvia a quanto pare… piccolo corso sulla sicurezza quindi…la prima parte della mattina di corso è in aula dove passo per passo vengono smentite le fake del web con esempi pratici e con argomenti di competenza, chiari ed esaustivi, non è mancato il test che ha coinvolto in modo ilare tutti i partecipanti, anche questo è un metodo efficace per fare apprendere argomenti seri e tecnici in modo leggero e comprensibile, tanto che il tempo è volato … Poi tutti in macchina, elettrica ovviamente, one to one tra allievo e trainer per toccare con mano la realtà del mondo elettrico, che non è solo auto, ma anche bus camion e furgoni. I 4 veicoli elettrici di diverse case automobilistiche ed anche un furgone sono state guidati dai fruitori del corso che avendo l’esperto in auto hanno potuto rivolgergli qualsiasi domanda e togliersi ogni dubbio sul funzionamento dell’auto, e non sono mancate le soste alle colonnine per la ricarica e si è provato con mano la semplicità del rifornimento, ma anche come guidare in modo sicuro , ricorrendo a comportamenti corretti e imparando come reagire agli errori di pedoni o altri automobilisti. Ci è stato

insegnato come risparmiare sui consumi a beneficio dell’ambiente, diminuire i costi di manutenzione e i rischi di infortunio in itinere, ed altre tante informazioni atte a fare di noi oltre che guidatori migliori, anche consapevoli per essere pronti ad affrontare un presente/futuro oramai definito. Siamo rientrati in aula per breve breefing e chiarimenti alle nostre ulteriori domande, che credetemi sono state tante e tutte soddisfatte con risposte professionali e di competenza. Poi di nuovo in auto con turnover fra le macchine elettriche in modo che tutti le abbiamo provate tutte, anche con il cambio del trainer, ed abbiamo avuto modo di constatare che il livello di professionalità è alto in tutti i preparatori del team EV Academy Il corso è arrivato alla fine e siamo entusiasti della splendida giornata formativa, possiamo dire che oggi siamo meno ignoranti sul tema, anche se altro ancora avremmo da imparare. Quello che è importante però è che la prossima notizia sul web, la potremo valutare con la nuova conoscenza e sicuramente sapremo riconoscere una bufala e nel caso sorridere allo stolto che l’ha scritta e dispiacerci per i suoi seguaci. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


Driverpeople opera in stretta collaborazione con Efficient Driving e il Master Trainer Marco Mazzocco

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Prefazi ni do Mila Leonar Tosolin Fabio di A cura Reina Giulia


Europa

IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA

Erasmus4Ukraine “Erasmus4Ukraine” un programma per permettere ai giovani rifugiati ucraini di proseguire gli studi negli Atenei italiani.. a cura di Daniela Rondinelli

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o presentato una interrogazione parlamentare alla Commissione UE chiedendo fondi e la creazione di corridoi accademici umanitari anche per aiutare studenti e docenti a lasciare l’Ucraina. La richiesta è stata accolta in modo trasversale dai gruppi politici e firmata da ben 74 eurodeputati. Oltre quattro milioni di ucraini in fuga dalla guerra: donne, ragazze e bambini anche non accompagnati da familiari e genitori. Costretti a fuggire, avendo con sé pochi effetti personali e il ricordo delle loro vite prima che Putin aggredisse l’Ucraina. Il bilancio umanitario è pesantissimo se pensiamo che in poco più di un mese milioni di persone hanno lasciato il proprio paese o le loro città per sfuggire alle bombe, ai carri armati e alle violenze. La scellerata aggressione russa ha generato l’ennesima crisi migratoria e umanitaria in pochi anni. Questa volta però la risposta dell’Unione europea è stata straordinaria. Rapida e coesa. Riconoscere il merito di aver voltato pagina dinanzi alla crisi Ucraina significa sapere scorgere la “Nuova Europa” dove egoismi e particolarismi non hanno la meglio. Dove le divisioni lasciano il posto all’unità di intenti ma anche di azioni. Uno scenario del tutto inedito guardando alle pagine più difficili che han-

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GENTE IN MOVIMENTO

no visto l’Unione europea lacerata, letteralmente, al proprio interno sul fronte dell’accoglienza dei migranti. L’Ucraina è un paese libero, democratico, vicino ai valori e ai principi dell’Unione europea. Distante invece dall’autoritarismo di Putin. Un Paese a cui dobbiamo continuare a dare il nostro supporto, prima di tutto, umanitario. È pensando ai bambini e ai giovani in fuga, che l’Unione europea intende proteggere, che ho chiesto al Parlamento europeo e alla Commissione europea d’impegnarsi maggiormente sul fronte dell’integrazione e dell’inclusione. Non sappiamo quanto durerà questo ingiustificabile conflitto né possiamo prevederne al momento gli esiti. L’unica certezza è che Putin si sta macchiando di odiosi crimini contro l’umanità, radendo al suolo comunità e uccidendo in modo indiscriminato e atroce i civili, compresi i bambini. Nell’adozione di una macro-strategia per l’accoglienza dei rifugiati ucraini, per la quale il Parlamento europeo ha sbloccato circa 17 miliardi di euro, non è stata inserita un’azione specifica per i giovani ucraini sia per coloro che hanno lasciato il Paese sia per coloro che vorrebbero farlo. L’Unione europea deve dare più dell’accoglienza. Quel che serve è una rete d’integrazione che restituisca ai

giovani ucraini almeno un “drappello” di normalità perduta a causa della guerra. È molto importante costruire dei corridoi accademici umanitari dall’Ucraina verso l’Unione europea per proteggere studenti e docenti in fuga al fine di garantire loro un futuro e la prospettiva di potere fare ritorno nel proprio Paese nella fase di ricostruzione post-bellica. La creazione di un programma straordinario “Erasmus4Ukraine” per favorire il riconoscimento dei titoli di studio e dei crediti formativi che i giovani acquisiranno negli atenei italiani ed europei, impedendo che perdano mesi o anni preziosi della loro formazione, è un tassello fondamentale per una concreta integrazione in Europa. Durante la pandemia, l’Unione europea ha supportato il mondo dell’istruzione secondaria con il programma Erasmus Plus che anche in questo caso potrà rivelarsi decisivo per offrire aiuto e supporto agli studenti e ai docenti ucraini.Stanziando più risorse e utilizzando i fondi rimasti inutilizzati tra il 2020 e il 2021 per gli scambi europei, l’Unione europea permetterà ai giovani ucraini di continuare gli studi. Un segnale forte e una grande vittoria che ci permetterebbe di riconsegnare nelle loro mani quel futuro e quelle prospettive che Putin e la sua folle guerra gli hanno strappato via. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


Europa

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Tanti auguri mamma!

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erché Celebriamo la Festa della Mamma? La seconda domenica di maggio, ogni anno si celebra la Festa della Mamma, un giorno speciale dedicato a tutte le mamme è una ricorrenza diffusa non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Le feste dedicate alla mamma sono legate alla figura della Madonna, Maria madre di Dio, considerata la festa di tutte le mamme. La ricorrenza ha origini molto antiche, pensate che fin dall’antica Grecia si faceva coincidere con le celebrazioni della DEA Rea, madre degli DEI, mentre gli antichi romani dedicavano 7 giorni alla DEA Cibele, simbolo di tutte le madri e della natura. Ma come nasce in Italia? Solo nel dopoguerra, nel 1956, il sindaco di Bordighera, Raul Zaccari, istituì la Festa della Mamma nel comune ligure, calendarizzandola all’8 maggio, parrebbe per meri fini commerciali (Bordighera infatti è famosa per le sue coltivazioni di fiori molto venduti per tale occasione) Successivamente (nel 2000) la data è stata spostata alla seconda domenica di maggio, per facilitare i festeg-

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giamenti, facendo ricadere la celebrazione in un giorno festivo. È una giornata che coinvolge tutti, piccoli e grandi, un modo per onorare le nostre Mamme in cui si celebra la maternità come dono, un modo per abbracciarle tutte. Auguri quindi a tutte le Mamme, anche alle donne che non hanno partorito ma che sono Mamme di figli non loro, che sono Mamme nel cuore. Le date nel mondo per festeggiare la Mamma La Festa della mamma sarà l’ 8 maggio, oltre che per l’Italia anche per Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Croazia, Rep. Ceca, Danimarca, Ecuador, Estonia, Filippine, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Islanda, Lettonia, Malta, Malaysia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Perù, Porto Rico, Singapore, Slovacchia, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, Uruguay, Venezuela, Nigeria, Giappone. Nel Regno Unito e in Irlanda è la quarta domenica di Quaresima, mentre in altri paesi è nel mese di dicembre, di agosto, di novembre, di febbraio, di marzo, di ottobre.

Quali sono le orgini della Festa della mamma? Si festeggia in tutto il mondo lo stesso giorno? Scopriamolo assieme a cura della Redazione

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EUROPA

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Emergenze e semplificazioni Le nuove norme permettono ai profughi ucraini, con la qualifica professionale sanitaria, di esercitare sul nostro territorio a cura di Mary Lin Bolis

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GENTE IN MOVIMENTO

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a guerra fra Russia ed Ucraina sta generando molti stravolgimenti anche all’interno dei paesi che non sono direttamente coinvolti nel conflitto armato ed in guerra fra di loro. Fra le varie norme, vengono adottate per rimediare ai contraccolpi di carattere economico, è stata recentemente varata una legge nazionale che, per i profughi ucraini, consente automaticamente l’esercizio della professione di medico e di operatore sociosanitario. L’art. 34 del Legge n. 21 del 21 marzo 2022 prevede, infatti, una deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanita-

rie per medici ucraini. In particolare consente l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea. Le strutture sanitarie interessate possono procedere al reclutamento temporaneo di tali proNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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Vengono adottate nuove norme per rimediare ai contraccolpi di carattere economico

fessionisti, con qualifica di rifugiati, con contratti a tempo determinato o con incarichi libero professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa, in deroga alle norme vigenti. L’unico obbligo che hanno le strutture sanitarie è quello di fornire alle regioni e alle province autonome sul cui territorio insistono, nonché ai relativi Ordini professionali, i nominativi dei professionisti sanitari reclutati con la nuova procedura in deroga, per attuare una qualche minima forma di rendicontazione complessiva. La deroga per medici ed operatori sociosanitari, che possono esercitare in Italia senza alcun riconoscimento dei loro titoli fino al 4 marzo 2023, consente di ritenere idonei per legge i rifugiati ucraini, con la sola condizione che fossero residenti in Ucraina prima dell’inizio delle operazioni belliche e senza alcuna verifica circa il luogo di conseguimento all’estero dei loro titoli o che all’estero venisse svolta la professione automaticamente autorizzata in Italia. D’altra parte, appare sin d’ora chiaro che alla scadenza di questa deroga la situazione non sarà dissimile dall’attuale e che ogni procedura di verifica dell’originalità dei titoli presso un paese che ha subito mesi di bombardamenti risulterà in concreto impossibile. Il fatto che questo beneficio è stato riservato alle sole professioni sanitarie, peraltro, sembra un singolare atto di egoismo, adottato per supplire alle carenze che la sanità nazionale sta manifestando. Le intenzioni sottese alla norma sono certamente NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

buona ma è evidente che un aiuto alla popolazione in fuga dalla guerra poteva essere esteso anche ad altre professioni. Accanto alla categoria dei cittadini ucraini, anche se a tempo determinato, considerati buoni a prescindere, è stata recentemente introdotta la categoria dei cittadini russi, da sanzionare a prescindere, basando il tutto sulla loro cittadinanza. Il Regolamento (UE) 2022/576 del Consiglio dell’8 aprile 2022 che modifica le misure restrittive nei confronti della Russia per sanzionare la destabilizzazione della situazione in Ucraina prevede, infatti, una serie di significative limitazioni non solamente per imprese ed entità statali russe , fra le quali, ad esempio, il divieto di registrare, fornire una sede legale, un indirizzo commerciale o amministrativo, nonché servizi di gestione, a un trust o un istituto giuridico affine avente come trustor o beneficiario cittadini

EUROPA

russi o persone fisiche residenti in Russia. La norma vieta altresì di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche residenti in Russia ma non si applica ai cittadini di uno Stato membro, di un paese membro dello Spazio economico europeo o della Svizzera, né alle persone fisiche titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente in uno Stato membro, in un paese membro dello Spazio economico europeo o in Svizzera. Anche in questo caso la procedura adottata è stata quella di escludere ogni possibilità discrimine ed applica in modo automatico delle conseguenze giuridiche in ragione della cittadinanza, senza alcun discrimine che consideri le caratteristiche di ciascun soggetto sottoposto a sanzione. Il risultato è che questa guerra ci lascerà un mondo non solo meno globalizzato ma addirittura diverso da come lo conoscevano, specie per quanto riguarda l’idea del diritto che ci eravamo prefissi. Fra le macerie lasciate dall’adozione di metodi di selezione semplicistici e pressapochisti, infatti, troveremo il precedente di provvedimenti assunti sulla base di criteri che calibrati non sui singoli individui ma su di una massa di persone, definite affidabili o inaffidabili sulla base di presunzioni e criteri che ritenevamo superati.

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POLITICA

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Aria di politica Si avvicinano le elezioni amministrative e si entra nel vivo della campagna elettorale: ai cittadini il difficile compito di fare la scelta “giusta” a cura della Redazione

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ramai con lo scadere al 12 giugno quasi alle porte, si sente il fermento e si respira aria di politica. In questi giorni infatti, si sono già formate in tutto il territorio le liste di candidati sindaci, consiglieri e aspiranti assessori ed anche il più lontano dalla politica si impegna a dire la sua… Sono comparsi ovunque “manifesti politici” e da metà maggio, depositate le liste e i programmi elettorali, sbucheranno i molteplici “santini elettorali”. Come da copione riappaiono persone latitanti da un po’ per proporti nomi di figli, cugini, parenti ed amici da votare, con lo strappo della promessa al voto Diventano tutti più affabili, più simpatici, più volenterosi a risolvere le problematiche del loro comune o addirittura del comune dove non risiedono, ma del quale chissà come, conoscono perfettamente i punti negativi, quasi fossero dei possessori di soluzioni colpiti dalla “fregola” del “io cambierò il sistema” Ed ecco che armati dei più buoni propositi, caricati dall’enfasi elettorale, si presentano, ti ascoltano e si prestano a strette di mano, o meglio, per causa Covid al moderno pugnetto su pugnetto Piacevole è constatare che la scelta in percentuale è più orientata alla persona più che all’appartenenza politica, con un criterio di scelta che spazia dal “è onesto, è una brava persona,

ha una bella famiglia, è legata al lavoro, è disponibile all’ascolto ecc.…” seppure gli irremovibili, sordi e ciechi continuano ad orientare la scelta più al simbolo che ai propositi proposti dai candidati. Una minoranza, certo, ma pur significativa per il risultato elettorale. Candidati allo sbaraglio, nelle mani di cittadini più o meno informati e preparati al voto, votanti condizionati da promesse fatte a tizio e caio, o votanti dotti di tecnicismi e dinamiche del proprio comune … Si concentrerà in meno di un mese tutta la propaganda, i giochi al tavolo delle spartizioni per un potere che, ci si auspica, sia gestito per il bene comune del cittadino che con la sua scelta ponderata o condizionata, deciderà chi per i prossimi 5 anni amministrerà il comune in cui vive. Alla fine, i vincitori dal podio daranno le regole e speriamo che i vinti (all’opposizione) anziché formare un muro di dissenso a prescindere, riescano nel loro intento ad essere onesti ed obbiettivi e che per il bene dei cittadini e del comune possano collaborare per gli argomenti validi e buoni e contrastare le scelte “non buone” il tutto con l’onesta morale e l’obbiettività che hanno propagandato per l’agognato voto. Per tutti c’è solo l’imbarazzo della scelta, non dimenticando che il simbolo ha valore, ma se è accompagnato dall’onestà morale ed intellettuale. Buona scelta

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Politca

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economia e lavoro

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ALLENARE LA VOGLIA DI LAVORARE? SI PUÒ FARE! “FORMIAMOCI” la soluzione per alleggerire il lavoro con condivisione ed empatia a cura di Maria Luisa Giovannone

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l lavoro richiede grande attenzione, cura nei particolari e competenza. In una fase storica dove i social network hanno reso tutti opinionisti ed esperti, ci si scontra spesso con giudizi feroci e taglienti sull’operato degli altri mentre nelle aziende si riscontra una tendenza alla AUTOGIUSTIFICAZIONE e allo scarico di responsabilità sul collega, unite alla rassegnazione dell’ “oramai funziona così” e “non è possibile cambiare” “ si è sempre fatto così”. Il cambiamento è un processo difficile e faticoso e che inevitabilmente ci costringe a uscire dalla famosa “ zona di comfort”, e per questo è visto come impossibile. Così nasce “Formiamoci” dove la passione per il teatro si fonde alla consulenza del lavoro: il risultato è DIROMPENTE! Con la guida del consulente del lavoro, per restare nelle regole e nella normativa, i formatori/attori creano una sessione piena di energia che carica il gruppo. Con le tecniche del teatro d’improvvisazione lavoriamo per migliorare le performance, il clima aziendale e aumentare la produttività e ravvivare il senso di appartenenza all’azienda. Questo tipo di esperienza teatrale mette in evidenza le capacità artistiche e creative di ognuno e, soprattutto, i modi relazionali, la disponibilità e la capacità di agire positivamente

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all’interno di un gruppo. Non ultima, la capacità di adattarsi agli imprevisti, di affrontare in maniera creativa situazioni “spiazzanti”, di stare nelle situazioni positivamente, cercando di non aggrapparsi ad abitudini e preconcetti. Nelle sessioni di lavoro, grazie all’atmosfera che si viene a creare, è possibile gestire in maniera apparentemente “leggera” anche i prevedibili momenti di difficoltà e di imbarazzo o gli imprevisti che nascono nel momento in cui si deve mettere in “gioco” se stessi, il proprio corpo, le proprie emozioni, in poche parole essere autentici. Come tutti sappiamo, questi problemi sono in fondo gli stessi che si presentano nella vita di tutti i giorni e non solo quando si devono affrontare situazioni di lavoro. Gli esercizi che vengono utilizzati durante i workshop permettono ai partecipanti di cimentarsi in “campo neutro”, sui vari aspetti affrontati, evitando la possibilità di subire l’eventuale confronto competitivo legato alle competenze lavorative ma di potersi semmai stupire delle proprie capacità creative. Queste formazioni sono svolte in co-docenza con un Consulente del Lavoro e altri formatori professionisti che lavorano nell’ambito artistico come attori-improvvisatori. La formazione viene progettata in modo personalizzato sulle esigenze di ogni azienda/studio professionale, in base alle necessità riscontrate in un colloquio ad hoc. Le giornate possono essere organizzate sia nelle sede aziendale che in location che uniscono, alla formazione concordata, un esperienza di degustazione, un’attività turistica o altre attività da valutare in base agli obbiettivi da raggiungere con la formazione. Formiamoci è una dose massiccia di energia e vitamina aziendale! NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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I NUOVI CENTRI PER L’IMPIEGO IN LIGURIA È la prima regione a dare una veste unitaria con servizi potenziati e nuove infrastrutture digitali a cura della Gianni Berrino

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a Liguria sarà la prima regione in Italia a dare una veste unitaria a tutti i Centri per l’Impiego del suo territorio, da Sarzana a Ventimiglia, mediante l’ideazione di standard di linea univoci sotto il profilo comunicativo e di progettazione visiva delle sedi, cui seguirà un notevole potenziamento dell’infrastruttura digitale. Presentato il nuovo layout dei Centri per l’Impiego, parte del Piano regionale di potenziamento destinato al rafforzamento dei servizi per l’impiego sia in termini infrastrutturali che di organico. Dal punto di vista infrastrutturale

entro la metà del 2023 la maggior parte dei Centri per l’Impiego liguri saranno completamente ristrutturati, rinnovati e ampliati. Caratterizzante sarà la nuova veste comunicativa volta ad unificare tutti gli uffici della Liguria mediante una organizzazione e una struttura riconoscibile all’esterno, con percorsi facilmente identificabili e servizi più chiari, semplici e fruibili per l’utenza. I rinnovamenti delle strutture, inoltre, permetteranno di potenziare le strumentazioni e i servizi digitali del sistema informativo lavoro, creando un’interfaccia intuitiva e funzionale a disposizio-

ne dei cittadini. Attualmente le sedi dei Centri per l’Impiego della Liguria sono 13, che diventeranno 15 al termine dei lavori. In alcuni casi gli uffici non verranno semplicemente rinnovati, ma saranno collocati in nuove sedi, individuate in modo da essere più adatte alle esigenze dell’utenza. L’investimento complessivo a disposizione di Regione Liguria per il potenziamento infrastrutturale e dell’organico dei Centri per l’Impiego è di circa 30 milioni di euro, di cui oltre 11 milioni destinati all’ammodernamento delle sedi.

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Caro materiali: serve la revisione dei prezzi Il rincaro dei prezzi delle materie prime mette in crisi il settore delle opere pubbliche, necessarie iniziative di ristori immediate a cura di Walter Rizzetto

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n questi ultimi due anni, tra le conseguenze della pandemia coronavirus e gli effetti congiunturali della crisi internazionale in corso, le imprese e con loro i lavoratori stanno affrontando difficoltà inimmaginabili. Aumento dei prezzi dei materiali e dell’energia, carenza di materie prime stanno mettendo a dura prova i comparti con il rischio di chiusura di molti impianti produttivi. Un momento che impone la massima attenzione per fronteggiare avvenimenti che hanno determinato per le filiere quella che può definirsi “la tempesta perfetta”. Il problema riguarda gli operatori di

settori che vanno dalla produzione dei beni a quella dei servizi, fino a quello delle opere pubbliche. Scenario in cui anche il Pnrr rischia di fallire, se non si interviene in primis con misure per calmierare i prezzi. Di recente con un question time in commissione lavoro ho rivolto un faro al governo sulla condizione in cui si trovano le imprese e i lavoratori del settore delle opere pubbliche, che stanno affrontando una situazione che mette a rischio posti di lavoro e spettanze economiche. Difficoltà principale resta l’aumento generalizzato del costo dei materiali, di certo non prevedibile all’epoca in cui sono stati commissionati i lavori. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


eConomia e lavoro

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Parliamo di un’impennata dei costi medi di costruzione delle opere di oltre il 20 % e che potrebbe ancora salire. Sono coinvolti soprattutto i lavori affidati alle aziende fino alla fine del 2020, ossia nel periodo in cui erano del tutto imprevedibili gli incrementi sopravvenuti. Queste distorsioni dipendono dall’assenza di un meccanismo obbligatorio di revisione dei prezzi, la cui introduzione è da tempo invocata dall’Associazione nazionale di costruttori edili (Ance). Sistema strutturale che, ad esempio, esiste in Francia e consente alle imprese di beneficiare di una automatica compensazione dei costi in presenza di rincari. In Italia invece, fino ad oggi, per la revisione dei prezzi ci si è avvalsi di una obsoleta lista ministeriale di materiali che non consente alle imprese di ottenere equi ristori in considerazione dei reali aumenti legati alla realizzazione delle opere. È per questo che l’Ance ha anche provveduto ad impugnare alcuni decreti ministeriali in materia.

Al momento, le imprese che ancora riescono a tirare avanti stanno lavorando senza alcuna garanzia di rientro degli ingenti extra costi che devono sostenere. Ma fino a quando potranno andare avanti così? L’assenza d’iniziative di ristoro rapide e concrete, indurrà a rallentamenti delle attività imprenditoriali, se non blocchi di lavoro, fino all’estrema conseguenza: la richiesta di risoluzione dei contratti alle amministrazioni. È una situazione che all’orizzonte fa temere una spirale di eventi di grande allarme: sempre più imprese in crisi, migliaia di lavoratori che andranno in cassa integrazione e opere pubbliche abbandonate per mancato completamento dei lavori. Come capogruppo della commissione lavoro ho chiesto all’esecutivo iniziative per tutelare aziende e lavoratori impiegati nella filiera delle costruzioni di opere pubbliche, sollecitando l’istituzione di uno specifico tavolo di concertazione tra ministeri e la necessità di compensare i mag-

giori costi che stanno onerando le imprese. Il governo in riscontro alle mie richieste ha messo in evidenza le recenti iniziative di revisione dei prezzi inserite nell’ambito della legge delega - attualmente in corso di esame in Parlamento - per la disciplina dei contratti pubblici. Misure che, tuttavia, non possono essere utili rispetto alla condizione di quelle imprese che hanno già i lavori commissionati dall’amministrazione. Per queste realtà e per escludere eventuali ricadute occupazionali i Ministeri competenti, stanno ancora valutando gli interventi da intraprendere. La nostra azione prioritaria quindi sarà quella di continuare a spingere affinché si proceda al pagamento alle imprese delle compensazioni sui contratti vigenti. E ciò richiederà una risposta tempestiva poiché, in mancanza, il rischio è quello di ricadute sociali senza precedenti a fronte di tante imprese per le quali la chiusura potrebbe diventare l’unica alternativa possibile.

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La lunga battaglia di verità e giustizia, nuove dotazioni La prima parte di un elaborato sui mezzi per rendere più sicuro il lavoro delle Forze dell’Odine, in questo numero: le bodycam a cura di Gianni Tonelli 32

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Chi Difende i Difensori?” È la campagna che il SAP – Sindacato Autonomo di Polizia – porta avanti da oltre trent’anni per superare il grande pregiudizio che aleggia sulle Forze dell’Ordine. Dalla liberazione del generale James Lee Dozier da parte dei NOCS nel gennaio 1982 a Padova abbiamo rilevato come gli operatori della sicurezza non vengano tutelati adeguatamente dall’ordinamento e dal sistema. Era doverosa una risposta, che solo oggi la tecnologia è in grado di poter fornire. Gli operatori delle Forze dell’Ordine prestano il servizio per fare

del bene, per tutelare i più deboli, per tutelare la brava gente, per favorire concordia e pacifica convivenza. La società, fortunatamente, riconosce questo grande impegno e ricambia con grande stima spingendo le Forze dell’Ordine quale istituzione, al vertice della fiducia dei cittadini. Il problema è insito nei settori del sistema ove è riposto il potere, politico, giudiziario, mediatico e nella pseudo cultura autoreferenziale italiana che nutrono un forte pregiudizio. Utilizzo spesso uno slogan da me lanciato - ad ogni asino che raglia finiamo alla sbarra - , chiaramente questa metafora NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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ha una funzione comunicativa ed esprime una verità incontrovertibile, l’anello debole della catena sono le Forze dell’Ordine, perché il primo e naturale strumento di difesa da parte dei criminali arrestati è quello di cercare di procurarsi una lesione per poter accusare poi l’operatore. Infatti normativamente la parola del Pubblico Ufficiale vale fino a prova contraria, quindi è chiaro che in sede processuale ha una valenza maggiore. E deve essere necessariamente così anche e soprattutto perché il Pubblico Ufficiale fa parte delle funzioni dello Stato e svolge una funzione ben specifica. Se invece, attraverso una denuncia, il Pubblico Ufficiale diviene imputato in un procedimento connesso automaticamente si fa saltare lo schema, perché vi è un conflitto di interessi per cui la valenza della testimonianza dell’operatore delle Forze dell’Ordine viene “declassata” e la sua parola ha la stessa valenza di quella del mascalzone che ha arrestato. Per tanti anni ci è posti il problema su come intervenite al fine di sanare queste enorme problema, fino a quando la tecnologia e il calo dei costi dei materiali elettronici ci ha permesso di fare un grande passo in avanti, attraverso le telecamere. Nel 2013 il SAP da Bologna fece partire la campagna “Verità e Giustizia”, perché l’unico modo per sconfiggere la menzogna che aleggiava e il pregiudizio nei confronti delle Forze dell’Ordine, era quello della verità. Immagini, scene videofono registrate, e oggi inviate direttamente a un server, che certificano la reale dinamica degli eventi. Per fare un esempio banalissimo, se una persona viene accompagnata in questura e palesemente ha il segno di un ceffone nel viso le telecamere potranno dimostrare che nella logica e nello spirito del minor sacrificio, l’operatore di polizia ha tirato la sberla per immobilizzare chi, con un bastone, voleva colpirlo al capo, mettendo NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

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Gli operatori delle Forze dell’Ordine prestano il servizio per fare del bene, per tutelare i più deboli, per tutelare la brava gente.

a rischio non solo la sua incolumità ma anche la vita. Quindi ci sarà giustizia, altrimenti, se non ci fosse la telecamera difficilmente l’operatore delle Forze dell’Ordine riuscirebbe a smarcarsi da quest’accusa. Nel sistema anglosassone, facendo una riflessione banale, i produttori di Body-cam, utilizzano il modulo pubblicitario per far acquistare lo strumento tecnologico allo scopo di difendersi dagli eventuali abusi delle Forze dell’Ordine. Una campagna che ha trovato la sponda di una parte politica, in modo particolare da Matteo Salvini e dalla Lega. In Italia sono gli stessi operatori che lo chiedono, mettendo in luce che il nostro non è un sistema normale. Questo strumento, chiaramente, oggi può essere veramente un elemento qualificante, un avvicinamento nel rapporto tra cittadino e Stato perché i malintenzionati non potranno più attentare all’onorabilità dei servitori dello Stato trascinandoli in processi disumanizzanti, ma, parimenti, non potranno più attentare all’onorabilità delle istituzioni nel suo complesso allontanando quella falsa descrizione di un branco di bruti in uniforme che escono per malmenare le persone. La telecamera è uno strumento importantissimo, la cosa che mi ha sorpreso da quando abbiamo lanciato la campagna è stato il grande favore espresso da tutto l’apparato della sicurezza, è stato un gesto di grande coraggio, in quanto temevamo che i colleghi Poliziotti,

Carabinieri, Finanzieri, la Polizia Penitenziaria e la Polizia Locale avessero timore di dover essere controllati. Invece è stata accolta come un’idea liberatoria dal giogo della menzogna, finalmente. Hanno visto in questo strumento il mezzo per affrancarsi dalle bugie che attentavano solo alla loro serenità ma anche al loro patrimonio e l’onorabilità delle loro famiglie. Oggi questa è una realtà nei servizi di ordine pubblico, non è sufficiente, infatti chiediamo telecamere su tutte le divise, su tutte le auto e in tutti le camere di sicurezza, affinchè non vi sia dubbio gli operatori agognano rispondere di fronte alla comunità di ogni loro respiro, di ogni loro gesto; escono per fare del bene e non hanno timore di essere controllati. Il problema e la cosa curiosa e che una realtà così elementare non sia stata abbracciata da tutti coloro che invece, all’interno del “partito dell’antipolizia” hanno in tutti questi anni promosso l’idea degli alfanumerici (i cosiddetti numeretti). Questi ultimi hanno invece grandi controindicazioni, li ritengo un metodo da “maniscalco”, per dire che sono un metodo arcaico, superato dai tempi, nato in paesi stranieri con le migliori intenzioni per meglio controllare anche i servitori dello Stato, ma è uno strumento che ha mostrato alcune controindicazioni. La prima è quella del fatto che con questi molte volte i codici vengono utilizzati per catalogare gli operatori, molto spesso sono state rinvenute, GENTE IN MOVIMENTO

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a seguito di operazione di Polizia, veri e proprio elenchi, schedature e liste di proscrizione di colleghi e dei relativi famigliari, il secondo è quello delle false denunce, perché chiaramente è impossibile poter condannare per falso, visto che serve un dolo specifico in questo caso, chi dovesse affermare che un determinato operatore, con determinato numero, in un contesto di guerriglia urbana lo ha colpito. Si possono confondere un 1 con un 7 una B con una P in una denuncia e sarà molto difficile dimostrare la falsità di quanto avvenuto. In tal modo la persona denunciante sarà sempre tutelata e non avrà timore di una condanna nel momento in cui innonderá gli uffici di Polizia e delle Procure di queste denunce. La terza controindicazione è legata alla dignitá, i numeri richiamano ed evocano tempi passati come quelli della seconda

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guerra mondiale che certamente nessuno vorrebbe ripercorrere, è sempre una classificazione, è una schedatura e un qualche cosa di obiettivamente negativo. Le telecamere superano ogni controindicazione eppure nonostante ciò i sostenitori degli alfanumerici non hanno abbracciato l’idea delle telecamere e continuano a puntare sui numeretti, quando per converso, la telecamera metterebbe a nudo l’operato delle Forze dell’Ordine. Questa riluttanza verso le telecamere è determinata dal fatto che hanno una grande difetto assolutamente inaffrancabile: le telecamere non perdonano niente a nessuno. Proprio per questo il partito dell’Antipolizia che ammicca ai mascalzoni sa perfettamente che le immagini incastrerebbero malintenzionati, criminali e i professionisti del disordine pubblico. Ecco perché non le vogliono. Ecco

perché continuano a sostenere le ragioni dei numeri. Il primo passo è stato fatto, la breccia è stata aperta, spero che il mio disegno legge sulle Garanzie Funzionali che proprio all’articolo 1 prevede la collocazione di telecamere su tutte le divise, in tute le auto e nelle camere di sicurezza possa presto trovare approvazione da parte del Parlamento, tra l’altro la manovra non ha costi perché l’investimento iniziale verrebbe ampiamente compensato dal potere deflativo del dibattimento in sede processuale che porterebbe un risparmio di spesa infinitamente superiore. Questo è un grande passo in avanti per le dotazioni delle Forze dell’Ordine, nel prossimo numero vi parlerò di un’altra grande battaglia che ha portato alla fornitura di un’altro strumento alle donne e agli uomini in uniforme, il Taser.

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Migliorare la vita nelle carceri

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l carcere ha bisogno di cambiamenti molto significativi nelle strutture e in tante delle sue modalità. In questa fase non è sufficiente una gestione ordinaria. In particolare, c’è bisogno di tenere presenti i principi costituzionali, mettendo al centro gli obiettivi di rieducazione e reinserimento in società per chi deve espiare la pena. Dobbiamo chiudere definitivamente la fase in cui, nel nostro dibattito sul carcere e sulle pene, hanno avuto la cittadinanza frasi come quelle per cui bisogna buttare via le chiavi delle celle di chi finisce in carcere. Dopo le polemiche insensate, proseguite per molte settimane anche nelle Commissioni parlamentari, con cui si è cercato di contrapporre l’interesse degli agenti della polizia penitenziaria a quelli dei detenuti, credo che si debba aprire una fase in cui tutte le istituzioni lavorino per aiutare a risolvere i problemi drammatici che ci sono nel carcere, nel rispetto della Costituzione. È interesse di tutti fare questo sforzo e unire le istituzioni per migliorare la vita nelle carceri. Se migliora la vita nelle carceri, migliora per tutti, sia per chi ci lavora che per i detenuti: non c’è una parte che deve prevalere sull’altra, non ha senso contrapporre la sicurezza e la necessità di mettere in campo misure che garantiscano la rieducazione. Per migliorare il carcere, innanzitutto, occorre migliorare le strutture. Per questo, credo che sia stato importante l’aver consentito di destinare una parte delle risorse previste dal PNRR al miglioramento e all’ampliamento di alcune strutture carcerarie con il fine di aumentare in maniera significativa gli spazi per il trattamento, per il lavoro e per la NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

formazione. Un altro punto su cui occorre riflettere riguarda il fatto che il carcere non può essere isolato dal territorio: dobbiamo guardare al carcere come ad un quartiere delle nostre città e parte dei nostri territori. Questo è un punto decisivo perché può rafforzare il percorso trattamentale, le occasioni di incontro, di formazione e di lavoro. Per i problemi che riguardano la salute, soprattutto quella psichiatrica, all’interno del carcere serve una collaborazione diversa rispetto a quella che c’è in molte realtà con le strutture sanitarie del territorio. Bisogna anche accelerare l’apertura di una fase nuova, prendendo atto che l’esperienza che abbiamo messo in campo durante la pandemia, come la possibilità per chi aveva i permessi premio di stare fuori o la possibilità per chi ancora ha 18 mesi da scontare di stare agli arresti domiciliari, non ha prodotto nulla di grave ma, anzi, quei provvedimenti hanno dimostrato che, se gestiti in maniera intelligente, possono produrre più sicurezza alle nostre città, perché gli indici di recidività di chi ha fatto quelle esperienze sono davvero bassissimi. Quella è la strada giusta, dunque: quella della formazione, della socialità, del lavoro. Tutto questo si può fare soltanto se da fuori dal carcere arriva un impegno forte, come in molte realtà c’è ma non possono essere solo realtà episodiche: serve partire dalle buone pratiche per modificare le leggi e andare in questa direzione. Per questo serve l’impegno di tutte le istituzioni: non può essere delegato tutto alla struttura carceraria e al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.

Le istituzioni si devono unire per cambiare in modo significativo la realtà delle carceri, attraverso la formazione, la socialità e il lavoro a cura di Franco Mirabelli

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Le tipologie di condizionamenti I condizionamenti influenzano la nostra vita, i nostri comportamenti e modi di agire a cura di Elisa Amelia 36

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bbiamo parlato nel precedente articolo di condizionamenti. Ma che cosa sono e di quanti tipi ne esistono? Partiamo dall’ etimologia della parola condizionamento: subordinare o far dipendere da determinate condizioni, influenzare fortemente una persona, la sua volontà e libertà d’azione, così da determinarne il comportamento e il modo d’agire. E’ così che i nostri condizionamenti influenzano la nostra vita e i nostri comportamenti. Ne abbiamo di 3 tipi. Iniziamo col parlare dei condizionamenti consci. I condizionamenti primari consci

dell’essere umano sono quelli che egli riconosce di avere o identifica durante la sua evoluzione o crescita sociale. Ne contiamo sette e si manifestano per tutta la vita dell’essere umano in funzione delle circostanze in cui si trova. Qualora l’individuo non abbia consolidato il livello precedente non può passare a quello successivo, anche se non è detto che l’individuo riesca a percorrerli tutti nell’arco della sua esistenza. Vediamoli nello specifico: 1. Cibo e calore 2. Protezione 3. Carezze 4. Riconoscimento sociale NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


costume e società

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5. Lavoro 6. Autodeterminazione 7. Realizzazione dell’essere Vediamo ora i condizionamenti inconsci. I condizionamenti inconsci sono quelli che un essere umano ha dalla nascita e che non percepisce; essi influenzano tutti i suoi comportamenti durante la sua esistenza determinandone le scelte o iniziative quotidiane verso sé stesso e gli altri individui che lo circondano. Tali condizionamenti sono 7 e sono insiti contemporaneamente in tutti gli esseri umani con intensità e manifestazioni differenti. I due prevalenti nella persona determinano il condizionamento primario. Vediamoli nello specifico:

sin dalla tenera età fino all’età adulta. Molti di questi condizionamenti sono collegati in modo forte al concetto di “senso di autostima” (SAS) che avremo modo di vedere in altro articolo. L’individuo che malgrado tutto non riesce a ravvedersi o acquisire un adeguato stato di coscienza rispetto a tali condizionamenti, sostituirà con dei beni i suoi bisogni umani, avanzando verso una crescente frustrazione e sviluppando cosi, in talune circostanze, avversione per le persone di riferimento, invidia o gelosia ed una crescente inadeguata visione di sé e delle sue reali capacità. I bisogni umani se non soddisfatti portano la

persona a sviluppare maggiori condizionamenti apparenti, relegandola ad una prostrazione finanche la rinuncia alle proprie aspirazioni e sogni. Per altri versi i condizionamenti apparenti sono o possono rappresentare momenti di svago o ludici donando alla persona prospettive e/o momenti di condivisione. Non tutti i mali vengono per nuocere Essi, se rinunciabili, diventano un ottimo motivo di spinta e possono rappresentare un forte strumento motivazionale. Avremo modo di argomentare nello specifico dei sette condizionamenti primari consci e incosci.

1. Affettivo 2. Socievole 3. Salutista 4. Insicuro 5. Comodo 6. Lucroso 7. Orgoglioso

Subordinare o far dipendere da determinate

In ultima battuta abbiamo i condizionamenti apparenti: sono quelli che la persona subisce o si somministra laddove non riesce a soddisfare i propri bisogni umani, quali ad esempio le carezze, il senso di riconoscimento o emozioni derivanti da sentimenti di inferiorità. In altre parole, laddove la persona non è nelle condizioni di sopperire ai propri bisogni umani e anche dall’esterno non ne riceve beneficio, sviluppa una tendenza alla sostituzione con palliativi talune volte o spesso inefficaci che, momentaneamente appagano, ma alla lunga non soddisfano né tantomeno eliminano il bisogno. Questi condizionamenti definiti apparenti proprio per la loro apparenza di soddisfacimento, possono rimanere attivi tutta la vita lasciando la persona perennemente insoddisfatta e portandola ora da un lato ora dall’altro rispetto ai beni materiali e immateriali che di volta in volta cerca per appagarsi. I condizionamenti apparenti sono collegati direttamente ai bisogni umani della persona che acquisisce

così da determinarne il comportamento e il

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condizioni, influenzare fortemente una persona, la sua volontà e libertà d’azione,

modo d’agire.

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costume e società

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La comunicazione tra uomo e cane I differenti canali di comunicazione con i nostri cani sono terreno di confronto e condivisione a cura di Sara Mauro

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Alla base di ogni relazione che instauriamo c’è la comunicazione. Quando sono relazioni tra la stessa specie, ad esempio uomo-uomo, la comunicazione è più semplice perché adottiamo le stesse dinamiche comunicative; quando avviene tra specie diverse, ad esempio uomo-cane, il “discorso” cambia perché le dinamiche comunicative che si mettono in atto sono diverse. La relazione che abbiamo instaurato con i cani è di lunga data, basta pensare che è la specie animale con cui abbiamo intrapreso il sodalizio più lungo, per di più specie antagoniste che hanno iniziato a collaborare a vantaggio reciproco, quindi in tutto questo tempo in qualche modo ci siamo compresi. Appunto …. in qualche modo. Come educatrice cinofila nello

svolgimento del mio lavoro, vedo la difficoltà dei responsabili nel comprendere i messaggi che gli vengono inviati dai loro cani, allo stesso tempo lo stupore che manifestano nel vedere come i cani comprendano alcune dinamiche, quindi messaggi inviati, molto spesso senza aver nemmeno proferito una parola; tutto questo è la conseguenza dei moduli comunicativi diversi che adottiamo, se pensiamo che nella nostra società la presenza del cane è molto diffusa con una partecipazione molto attiva nella nostra vita quotidiana diventa sempre più importante per noi comprenderli. La prima grande differenza che salta all’occhio è come ci poniamo al mondo, noi come bipedi e loro come quadrupedi, questo ci porta ad una visione del mondo completamente diversa, ma vediamo NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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anche in maniera diversa, perché la vista dell’uno non sarebbe funzionale all’altro, vediamo queste differenze: - l’uomo ha un campo visivo di 180° con una fascia binoculare di 140°, il cane ha un campo visivo di 240° con una fascia binoculare di 60°, la fascia centrale binoculare è quella dove si vede a fuoco, le due fasce laterali monoculari sono sfocate. - l’uomo ha un ampio spettro di colori e li vede nitidi, il cane ha uno spettro di colori che comprende le sfumature grigio-blu-verdi e li vede sfocati. - il cane percepisce molto bene il movimento, il classico esempio è quello di un gatto che passa, noi ce ne rendiamo conto quando il cane è già partito all’inseguimento. Come comunicazione abbiamo sviluppato canali diversi, utilizzando in maniera più importanti alcuni sensi, vediamo quali vie comunicative abbiamo sviluppato maggiormente in entrambi i casi. L’uomo ha sviluppato maggiormente la comunicazione vocale e visiva, nella seconda c’è da dire che ha perso la capacità di leggere il linguaggio del corpo, se non per quelle posture o mimiche abituali; il cane ha sviluppato in primo luogo la comunicazione olfattiva, qui perdiamo in partenza, tanto per darvi un parametro di confronto di quanto è sviluppato e complesso l’olfatto del cane facciamo un parallelo con la vista: ed è come se il cane riuscisse a vedere alla distanza di 3.000 miglia quello che noi riusciamo a vedere in un terzo di miglio, al secondo posto troviamo la comunicazione visiva e solo per ultima la vocale, a proposito di questo spesso sento la seguente frase “ il mio cane comprende ogni parola che gli dico”; in effetti non è proprio così, il cane associa i suoni, quindi le parole, ad eventi o situazioni specifiche, di qui l’impressione che comprenda il significato delle parole. Detta così sembra che non possa esserci un punto di incontro, la prima dinamica comunicativa dell’uomo è l’ultima del cane e la prima del cane non è attuabile per l’uomo perché gli è impossibile raccogliere la stessa quantità di informazioni del cane utilizzando l’olfatto. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

Se l’uomo predilige una comunicazione vocale e il cane una olfattiva sembra non esserci un punto di incontro, ma la storia comune ci dice ben altro, altrimenti non continuerebbe la grande condivisione che c’è tra uomo e cane. Il punto di incontro sta nella comunicazione visiva, in un aspetto particolare: le lettura del corpo che comprende le posture del corpo e le mimiche facciali. In questo il cane è veramente un maestro, perché non solo sa leggere ma utilizza continuamente le posture del corpo e le mimiche facciali per comunicare con i suoi simili, ma sa leggere benissimo il linguaggio del nostro corpo, in effetti è da qui che viene la sensazione di ogni responsabile di cane che lui sappia leggergli nel pensiero, noi non ce rendiamo conto, ma per ogni nostro atteggiamento che sia di gioia, di sconforto o il prepararci ad una determinata azione, mettiamo in atto delle posture del corpo e delle mimiche facciali che per molti di noi passano in secondo piano ma per il cane no, sono importantissime perché gli danno la possibilità di comprendere cosa sta per accadere di li a poco o cosa sta succedendo in quel momento. Quindi l’uomo è il soggetto tra i due che ha tutto da imparare, perché il cane anche con noi utilizza questo metodo comunicativo, l’uomo utilizzando principalmente una comunicazione verbale anche per quanto riguarda il cane da molta importanza a questo tipo di comunicazione che si traduce in abbaio, ululato, uggiolii/piagnucolii e nel ringhio, anche queste manifestazioni devono essere comprese proprio perché comunicano. Per leggere il linguaggio del corpo del cane bisogna osservarlo nella sua interezza, infatti per comunicare utilizza tutto il corpo, quindi le orecchie, il corpo, la coda, il pelo, i denti e nella mimica facciale, quando ci troviamo di fronte ad un cane che ha varie sfumature di colore sul muso, si capisce come queste prendano un senso ad ogni espressione e questo è molto evidente nei lupoidi ad esempio, a chiunque viva con un cane è successo di sicuro di vederlo con delle espressioni buffe sul muso, bene anche queste hanno un

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significato, curiosità sorpresa… quindi anche quando apparentemente il cane non sta comunicando in effetti sta comunicando. Saper leggere il linguaggio del corpo del cane e molto utile per comprendere meglio i nostri cani e riuscire ad avere una relazione più completa e soddisfacente, ma non bisogna dimenticare che esistono altri cani oltre ai nostri e saper comprendere che cosa stanno dicendo a volte può essere utile per evitare delle situazioni spiacevoli. Oltre a saperlo leggere il cane, è utile il sapersi approcciare nel giusto modo e rispettare i giusti spazi, qui ci viene in aiuto la prossemica, che è la scienza che studia lo spazio o le distanze come fatto comunicativo . Questi spazi sono definiti sia per l’uomo che per il cane, altro punto in comune, sono definiti in quattro zone: - la zona pubblica, che è la più lontana dal cane, dove è ammessa e tollerata la presenza degli estranei, - la zona sociale, subito dopo la pubblica e quindi più vicina, dove è ammessa la presenza di conoscenti - la zona personale (o individuale) subito dopo la sociale, dove è ammessa e tollerata la presenza degli amici - la zona intima, che circonda il cane, dove sono ammessi solo amici intimi e componenti dello stesso gruppo L’ampiezza di queste zone dipende da soggetto a soggetto, qui il carattere è determinante. Penso sia accaduto a tanti di incontrare una persona sconosciuta che si fionda nella propria zona intima e d’istinto ritrarsi, è una reazione del tutto normale, appunto è la zona intima quindi per pochi. Seguendo questa dinamica, è facile comprendere quanto sia stressante per un cane quando è a passeggio con il proprio responsabile avere gente che gli urla “ che carinoooo”, si fionda nella sua zona intima e gli assesta una bella pacca sulla testa, a livello comunicativo del cane è tutto completamente sbagliato, ma basterebbe pensare a quanto darebbe fastidio a noi per comprenderlo. Alla fine comunicare con il cane si può imparare ed è veramente un piccolo sforzo rispetto a quanto può dare alla relazione. GENTE IN MOVIMENTO

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consumatore

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Caro carburante, come contrastarlo? Il rincaro dei carburanti colpisce famiglie e imprese perchè si ripercuote su tutti i beni, anche quelli di prima necessità a cura di Marco Silvestroni 40

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ià nel 2019 con il rischio delle così dette “clausole di salvaguardia” inserite dal Governo nella legge di Bilancio dell’epoca, Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni riteneva “scandalose” le tasse sul carburante e proponeva di bloccare gli aumenti, che erano previsti, e di abolire progressivamente le accise. E’ evidente che non siamo stati ascoltati e oggi lo scenario è impietoso, le famiglie e le imprese sono al collasso e il governo resta inerme davanti a una crisi internazionale, la guerra in Europa e aggravata dai rincari su ogni settore dove i costi per le famiglie, lavoratori e imprese sono insostenibili.

La stangata sui rifornimenti, con pesanti rincari sui carburanti dei listini alla pompa, in una Nazione come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada, ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori, che arriva fino ai beni alimentari di prima necessità. Le difficoltà di approvvigionamento, hanno già creato psicosi da accaparramento e speculazioni. Tutti se ne sono accorti da mesi e prima dello scoppio della guerra; dai lavoratori agli utenti, passando per le associazioni di settore e quelle dei consumatori, tranne il Governo Italiano, che bocciò il mio emendamento alla legge finanziaria, NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


consumatore

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approvata dalla maggioranza a Dicembre 2021, nel quale chiedevo di abbassare, per sempre, le accise sui carburanti di 5 centesimi, una misura che richiedeva una copertura finanziaria di circa un miliardo. Da qualche giorno il prezzo dei carburanti è leggermente sceso, dopo aver toccato i 2,4 euro a litro, ma il provvedimento durerà fino alla fine di aprile, per circa 40 giorni. Ritengo la misura del tutto inefficace e faremo tutto quello che serve per aiutare gli italiani e le imprese e per evitare che i cittadini spendano tutto lo stipendio per fare benzina. Sul decreto votato alla Camera dei Deputati il 24 Marzo, “Sostegni-Ter”, al quale è stata posta la 44° questione fiducia, ho presentato un ordine del giorno che impegnava il governo a fare una cosa concreta e a sostenere il settore del trasporto di merci su strada arginando gli effetti negativi derivanti dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, con l’istituzione di un apposito fondo presso il Ministero delle infrastrutture e della

Le difficoltà di approvvigionamento, hanno già creato psicosi da accaparramento e speculazioni. mobilità sostenibili con una dotazione di 500 milioni di euro fino alla fine dello stato di emergenza fissato al 31 dicembre 2022. Il Governo palesando la sua totale estraneità alle difficoltà del settore del trasporto di merci su strada, ha deciso di riformularlo e di non prendersi nessuna responsabilità e di non affrontare la crisi drammatica degli autotrasportatori. Considerato, che è lo stesso Draghi ad affermare che siamo entrati in una economia di Guerra, sul decreto “Energia” in discussione alla Camera, ho ritenuto necessario intervenire con un emendamento a mia prima firma che prevede l’azzeramento di tutte le

accise per tutta la durata dello stato di emergenza per il conflitto in Ucraina fissato al 31 dicembre 2022. Riporterebbe il prezzo della benzina a circa 1,3 euro a litro, una misura necessaria perché quella fatta dal Governo, di tagliare le accise di 25 centesimi e limitata nel tempo, non mi convince affatto, soprattutto dopo che il Ministro Roberto Cingolani e il Ministro Stefano Patuanelli hanno denunciato pubblicamente la speculazione sul caro carburanti. Perché allora il Governo, invece di mettere in campo misure irrisorie e inutili, non interviene per fermare il fenomeno e gli speculatori?

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SICUREZZA

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La competenza giuridica in ambito digitale Diffusione di frasi denigratorie su Internet, l’azione in risarcimento del danno: davanti a quale giudice? a cura di Mariapaola Cherchi

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ecentemente, con sentenza dello scorso 21 dicembre 2021, la Corte di Giustizia è intervenuta in tema di competenza dell’autorità giudiziaria in tema di risarcimento danni per affermazioni denigratorie diffuse tramite internet. La vicenda trae origine dalla causa intentata da società, con sede nella Repubblica ceca, che ha denunciato presso il giudice francese una società ungherese, accusandola di diffondere frasi denigratorie nei suoi confronti in vari siti Internet, chiedendo, da un lato, la rimozione di tali frasi e la rettifica dei dati pubblicati e, dall’altro, il risarcimento del danno subito a

causa di dette affermazioni. Sia in primo grado che in appello, detti giudici francesi hanno dichiarato la propria incompetenza a conoscere di tali domande. Investita della questione, la Corte ha, innanzi tutto, sottolineato che, ai sensi della sua giurisprudenza, la norma sulla competenza speciale prevista dall’articolo 7, punto 2, del regolamento n. 1215/2012 a favore dei giudici «del luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto o può avvenire» si riferisce sia al luogo del fatto generatore del danno sia a quello in cui il danno si è concretizzato, dato che ciascuno di tali luoghi può, a seconda delle circostanze, fornire NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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un’indicazione particolarmente utile dal punto di vista della prova e dello svolgimento del processo. Quanto alle allegazioni di lesione dei diritti della personalità a mezzo di contenuti messi in rete su un sito Internet, la Corte ricorda che la persona che si ritiene lesa ha la facoltà di esperire un’azione di risarcimento, per la totalità del danno cagionato, o dinanzi ai giudici del luogo ove è stabilito il soggetto che ha emesso tali contenuti, in quanto luogo dell’evento generatore, o dinanzi ai giudici dello Stato membro in cui si trova il suo centro di interessi, in quanto luogo in cui il danno si è concretizzato. Detta persona può, altresì, esperire la sua azione per il risarcimento del danno anche dinanzi ai giudici di ciascuno Stato membro nel cui territorio un contenuto messo in rete sia accessibile oppure lo sia stato, nel qual caso dovrà, comunque, limitarsi ad agire per il danno, parziale, subito nel territorio dello Stato membro del giudice adito. Di conseguenza, come da consolidata interpretazione giurisprudenziale dell’articolo 7, punto 2, del regolamento n. 1215/2012, una persona che si ritiene lesa dalla messa in rete di dati su un sito Internet potrà adire, ai fini della rettifica di tali dati e della rimozione dei contenuti messi in rete, i giudici competenti a conoscere della totalità di una domanda di ri-

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sarcimento del danno, vale a dire o il giudice del luogo ove è stabilito il soggetto che ha emesso tali contenuti, in quanto luogo dell’evento generatore, o quello nella cui circoscrizione è situato il centro degli interessi di tale persona, in quanto luogo in cui il danno si è concretizzato. Al riguardo, la Corte precisa che una domanda di rettifica dei dati e di rimozione dei contenuti messi in rete non può essere proposta dinanzi a un giudice diverso da quello competente a conoscere della totalità di una domanda di risarcimento del danno, per la ragione che una siffatta domanda di rettifica e di rimozione è una e indivisibile. Per contro, da questa decisione risulta che una domanda relativa al risarcimento del danno può avere ad oggetto o un risarcimento integrale o un risarcimento parziale, ovvero quello subito in un singolo stato membro. Pertanto, non sarebbe giustificato escludere, per questo stesso motivo, la facoltà per l’attore di presentare la sua domanda di risarcimento parziale dinanzi a qualsiasi altro giudice nel cui ambito territoriale egli ritiene di aver subito un danno. Inoltre, l’esclusione di detta facoltà risulterebbe contraria al principio di buona amministrazione della giustizia, dal momento che un giudice competente unicamente a conoscere del danno subito nello Stato membro

SICUREZZA

cui appartiene risulta essere assolutamente in grado di valutare, nell’ambito di un procedimento condotto in tale Stato membro e alla luce delle prove ivi raccolte, il verificarsi e la portata del danno lamentato. Infine, l’attribuzione, ai giudici interessati, della competenza a conoscere del solo danno cagionato nel territorio dello Stato membro cui appartengono è subordinata soltanto alla condizione che il contenuto lesivo sia accessibile o lo sia stato in tale territorio, dato che l’articolo 7, punto 2, del regolamento n. 1215/2012 non pone altre condizioni al riguardo. L’aggiunta di condizioni supplementari potrebbe in pratica condurre ad escludere la facoltà, per la persona interessata, di presentare una domanda di risarcimento parziale dinanzi ai giudici nel cui ambito territoriale detta persona ritiene di aver subito un danno. Ora, se la questione della competenza trova una risposta eccellente da parte di questa decisione della Corte europea in quanto offre la possibilità a colui che si ritiene parte lesa di adire le giurisdizioni di diversi Stati UE secondo il luogo dove il danno parziale si è prodotto, tuttavia resterà interessante vedere in quale misura i diversi giudici nazionali, i quali saranno aditi dalla stessa persona, valuteranno il danno invocato... Dunque, secondo un’espressione usata in francese: à suivre....

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motori

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I progetti europei a favore della rete ferroviaria L’Unione Europea

punta sui treni per uno

sviluppo della mobilità

green e smart a cura della Redazione 44

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’Europa sta investendo sulla rete ferroviaria per proporre i treni come alternativa ai voli a corto raggio e come soluzione più green. La Commissione europea nel tentativo di creare attrattiva nei giovani ha dichiarato il 2021 come “Anno delle ferrovie europee”, promuovendo gli spostamenti in treno. I viaggi in treno stanno riprendendo in Europa anche grazie alla pratica di usufruire dei treni cuccette e gli investimenti nelle linee ferroviarie ad alta velocità in tutto il continente. L’aumento del traffico tramite ferrovie fa parte degli obbiettivi del Green Deal

Durante gli anni ‘90 i collegamenti con i treni notturni hanno subìto un declino a causa della loro lentezza e della crescita dei voli aerei a basso costo. Ad oggi costituiscono una parte fondamentale, nel tentativo di rilanciare gli spostamenti tramite ferrovia, i forti investimenti realizzati dai governi nei treni ad alta velocità. Nuovi collegamenti con cuccette in percorsi specifici per i viaggiatori. Vi è ancora la necessità di migliorare il servizio per i tragitti tra città che non sono ad oggi collegate direttamente e che non offrono servizio cuccette. Un’ulteriore problematica della rete ferroviaria europea è il fatto che non è possibile acquistare biglietti per NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


motori

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tratte internazionali dalla stessa piattaforma, rendendo la prenotazione travagliata al punto da scoraggiare gli avventori che ripiegano su altre tipologie di trasporto, l’aereo ad esempio e non rendendosi conto, (non avendo completato l’iter di prenotazione con il treno non hanno idea del costo) come la scelta ferroviaria abbia un rapporto qualità-prezzo migliore rispetto a quella aerea, in quanto le compagnie aeree applicano tasse sui bagagli e nel totale va considerato il costo del viaggio verso e dall’aeroporto, molto spesso lontano dalla meta prescelta. Nel tentativo di contrastare le problematiche presenti i leader dei Paesi europei si sono attivati per proporre soluzioni come l’introduzione di nuovi sistemi di condivisione dei dati e rinnovando le strutture vecchie, ma soprattutto implementando le reti ad alta velocità, nella fattispecie nella zona orientale e occidentale. le Ferrovie dello Stato Italiane hanno aderito all’Europe’s Rail Joint Undertaking (JU), un accordo di partenariato europeo istituito nell’ambito del programma Horizon Europe e delle european policies quali l’European Green Deal e la Sustainable and Smart Mobility. Un’iniziativa ricca di progetti congiunti per la ricerca e l’innovazione

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Un’iniziativa ricca di progetti congiunti per la ricerca e l’innovazione tra i Paesi dell’Unione Europea

tra i Paesi dell’Unione Europea, che ha come priorità assoluta la coesione e lo sviluppo sostenibile tramite il rafforzamento dell’attrattività e la centralità del settore ferroviario. La particolarità di questo accordo è il fatto che riunisca: imprese ferroviarie, gestori delle infrastrutture e industria di settore europea, i quali condividono una visione coesa e obiettivi comuni. Lo scopo di rendere la mobilità su ferro maggiormente competitiva si basa sull’impegno comune nell’accrescere la ricerca e l’adozione di innovazioni tecnologiche. Tutto ciò comporta anche minori emissioni di carbonio, quindi una visione maggiormente sostenibile e multimodale, che prevede nelle strategie di decarbonizzazione e inclusività del trasporto di persone e merci, la ferrovia al centro del quadro. Il ruolo dell’Italia è fondamentale in

quanto nazione all’avanguardia nel sistema ad Alta Velocità e metterà al servizio dei progetti europei l’esperienza, le capacità ingegneristiche e la professionalità dei suoi esperti. Inoltre, è stato previsto il programma Call of the Europe Rail il cui invito si basa sui risultati del programma Shift2Rail, con l’obbiettivo di promuovere soluzioni operative e innovative nei settori della gestione della rete ferroviaria europea. I cinque anni davanti a noi risultano cruciali per realizzare dimostrazioni su larga scala di soluzioni chiave, in vista della loro implementazione. Infatti, l’obbiettivo di questo Bando è attirare candidati dalla filiera della ricerca e dell’innovazione, per sviluppare progetti che rispettino i severi requisiti di legge per concretizzare un effetto leva delle risorse investite.

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design

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Città in 15 minuti Progettare le città del futuro: più sicure, resilienti, sostenibili e inclusive,

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a cura di Clara Civallero

iviamo in un’epoca in cui la maggior parte della popolazione mondiale vive in contesti urbani, nelle città, una percentuale che, secondo le previsioni, è tutt’oggi in aumento. Questo fenomeno influisce notevolmente sulla pianificazione dello spazio urbano, necessariamente in crescita per far fronte alla nuova domanda. Gli odierni sistemi di trasporto favoriscono la possibilità di distribuire territorialmente le componenti urbane su una scala più ampia, una condizione ulteriormente facilitata dal diffuso utilizzo dell’automobile privata. La mobilità si può dire essere modellata dallo spazio, ma è anche produttrice dello spazio e delle sue forme. L’evoluzione delle pratiche di mobilità nel tempo, accompagnata da cambiamenti sociali, avanzamenti tecnologici e trasformazioni culturali, ha infatti inciso profondamente sulle forme e sulla vivibilità delle nostre città. Allo stesso tempo, le abitudini associate alla mobilità sono cambiate e sono diventate più complesse, e così i nostri spazi e le nostre società, in un’interrelata, continua evoluzione. Ma la mobilità è fondamentale anche nella nostra quotidianità, attraverso il movimento, possiamo infatti accedere alle attività di cui abbiamo bisogno, che consideriamo rilevanti o appaganti 46

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per il nostro benessere, e favorisce l’interazione con le altre persone. Diversi studiosi sostengono che questa mobilità, fondamentale nella nostra vita di tutti i giorni, sia resa più efficiente grazie al principio di prossimità. Questo concetto è stato sviluppato come fondamento di una nuova forma di pianificazione urbana, incentrata sul principio dei 15 minuti. Il modello di città dei 15 minuti propone una pianificazione sostenibile dello spazio urbano in cui la maggior parte delle necessità quotidiane dei residenti può essere soddisfatta spostandosi a piedi o in bicicletta direttamente dalle proprie residenze, così da ridurre gli spostamenti in automobile in contesti cittadini. Questo modello di città dei 15 minuti è stato proposto inizialmente dal professore franco- colombiano Carlos Moreno, docente alla Sorbona di Parigi, nel 2016. Il concetto offre una nuova prospettiva di “crono-urbanismo” e arricchisce la tematica già popolare delle Smart Cities e quella delle città più sicure, resilienti, sostenibili e inclusive, come illustrato negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Le teorie di Moreno sono state rese molto note anche grazie alla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che le ha riprese come uno degli obiettivi della sua cam-

pagna elettorale del 2020, sostenuta anche dagli ecologisti. La sua proposta consisteva nel porre al centro l’abitazione di ogni parigino e, nel raggio di un quarto d’ora, distribuire tutte le attività essenziali, quali: l’educazione, il lavoro, la salute, lo svago ed il commercio. La situazione pandemica, con le sue restrizioni e le nuove abitudini di smart-working, ha portato notevolmente a galla questo principio, incoraggiando, o forzando, i cittadini al ritorno ad una vita di quartiere, facendone emergere i benefici, ma sottolineandone anche le attuali lacune come effetto dell’espansione urbana e della concentrazione delle grandi funzioni sulla vasta scala. Diverse città europee, e non solo, stanno adottando questo principio a favore di una maggiore vivibilità dello spazio urbano, a partire dalla già nominata Parigi, ma anche Barcellona, diverse città in Olanda, oltre che Sydney e il celebre caso di Portland. Insieme a queste, anche Milano è stata la prima grande città in Italia a render proprio questo modello di sviluppo futuro. In questo caso l’obiettivo è rivitalizzare i quartieri residenziali periferici attraverso l’integrazione delle funzioni urbane, ma anche ridurre il fenomeno del pendolarismo il congestionamento del trasporto pubblico e della viabilità. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


design

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Design del benessere Come la pandemia ha cambiato la nostra percezione dell’ambiente domestico

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a casa è da sempre considerata un luogo sicuro, intimo, dove ci formiamo come individui e che racchiude i nostri ricordi e la memoria degli eventi più importanti della nostra vita. Durante la pandemia covid-19 ci siamo resi conto di quanto sia importante l’abitazione in cui viviamo, trascorrere intere giornate chiusi in casa ci ha fatto scoprire i pregi e i difetti delle nostre abitazioni. Molte persone durante il lockdown nazionale hanno pensato di rinnovare la casa, utilizzando spazi o stanze in disuso per creare una mini-palestra, un ufficio smart o una zona lavanderia. In questo periodo storico così particolare molti consumatori hanno richiesto l’intervento di un interior designer, un professionista capace di creare ambienti funzionali ma, soprattutto, portatori di benessere. L’ interior Design infatti non si limita ad arredare una casa, ad individuare l’oggettistica o la tonalità delle pareti, bensì realizza uno studio approfondito degli spazi, ascolta le esigenze del cliente e cerca di rendere l’abitazione un vero e proprio rifugio per il benessere del corpo e della mente. L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio la metratura disponibile, individuare gli arredamenti più consoni e funzionali e, soprattutto, valorizzare al meglio la luce naturale che arriva NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

a cura della Redazione

dall’esterno o quella creata all’interno. Le tendenze di interior design sono un po’ un riflesso delle nostre vite, dei nostri gusti, ma anche delle nostre esigenze, esperienze ed abitudini. Proprio parlando di abitudini, possiamo sicuramente dire che queste per molte persone sono cambiate tantissimo negli ultimi anni ed è normale quindi che anche la casa cambi e si adatti ai nuovi stili di vita. Tra i trend di interior design 2022 c’è sicuramente un’idea di casa più funzionale, anzi multifunzionale, con spazi che possono essere utilizzati in modi e per scopi differenti, a seconda dell’esigenza. In questi ultimi anni abbiamo compreso l’importanza di avere spazi della casa dedicati allo studio e al lavoro ed è cresciuta tanto la necessità di progettare soluzioni di home office. Le tendenze di arredamento, pertanto, si orientano verso soluzioni multifunzionali che sfruttano al meglio gli open space e includono tavoli trasformabili, scrivanie a scomparsa e spazi pensati sia per lo studio o il lavoro sia per la convivialità. Un altro tema oggi fortemente presente è senz’altro quello della sostenibilità, si nota infatti, una sempre più diffusa volontà di ricercare una maggiore connessione con la natura, anche nell’ambito delle nostre abitazioni. La casa sostenibile è pensata per avere il minore

impatto possibile sull’ambiente anche attraverso l’uso di materiali green. Un materiale per essere considerato ecologico deve avere un basso impatto sull’ambiente e favorire il risparmio energetico, non deve essere tossico e provenire da risorse naturali e rinnovabili, deve essere riciclabile al momento dello smaltimento. In ogni ambiente inoltre, possono essere individuate delle soluzioni per ridurre gli sprechi e migliorare lo stile di vita domestico. Ma il design si spinge oltre e la creatività è arrivata a pensare soluzioni per prevenire e combattere la pandemia anche grazie a elettrodomestici e arredi che fondono estetica e tutela della salute attraverso l’uso di luce UV, ionizzazione, vapore, ozonizzazione, perchè oggi la sanificazione degli ambienti e delle superfici è diventato un tema fondamentale. Non solo è diventato un must purificare l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo, ma bisogna anche poter sterilizzare gli abiti, le scarpe, il cellulare e altri oggetti con cui andiamo all’esterno e che potrebbero essere contaminati. I mercati hanno iniziato a produrre e a vendere sanificatori casalinghi, purificatori e depuratori d’aria, dal design accattivante che si adattano allo stile di ogni casa e che ci permettono di vivere in un ambiente più salubre nel quale riusciamo a raggiungere il benessere senza rinunciare all’estetica. GENTE IN MOVIMENTO

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viaggi

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Scoprire la Sardegna attraverso le sue grotte Le spettacolari grotte

marine della Sardegna,

tra le maggiori

bellezze dell’isola a cura della Redazione 48

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A GROTTA DI NETTUNO, la grotta di SANTA BARBARA la grotta IS ZUDDAS, LA GROTTA DI SU MANNAU, le GROTTE DEL BUE MARINO La GROTTA DI NETTUNO si può raggiungere via mare, imbarcandosi dal porto di Alghero, o via terra partendo dal promontorio Capo Caccia e tramite gli oltre 650 gradini della Escala Del Cabriol si accede alla grotta, dove ad attenderci troveremo labirinti di sale, stalattiti e stalagmiti, affascinati dalla bellezza del sotterraneo lago salato La Marmora. Qui si erge un’imponente concrezione stalagmitica, alta circa due metri, denominata Acquasantiera.

Grazie ad uno stillicidio eterno come la grotta, sulla stalagmite si sono formate delle piccole vaschette in cui si raccoglie poca acqua dolce, preziosa per le varie specie di volatili che nidificano in questo stupendo ambiente protetto. Da vedere, la sala delle rovine, così chiamata per via degli scempi operati dai visitatori nel corso dell’800 e ornata di grandi stalattiti. La sala della reggia “la vera Rotonda nel palazzo della Natura” (cit). Si incontra poi la sala Smith al cui centro si erge il grande organo l’enorme ed imponente colonna. Solo poche centinaia di metri, dei 4 km di lunghezza, sono accessibili al pubblico gli altri, per ragioni di sicurezza, NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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sono unicamente riservati agli speleologi …beati loro! Ci spostiamo in località BINDUA, nei dintorni di Iglesias, per visitare la GROTTA DI SANTA BARBARA e a bordo di un trenino elettrico si possono raggiungere le due cavità per la visita della grotta che risale a 5000 anni fa. La sua scoperta nel 1952, è merito di alcuni lavori di ampliamento della miniera, che hanno portato a scoprire grotte di calcite bianca con meravigliose stalattiti e stalagmiti. Ci spostiamo a Santadi per dedicare un’ora, (questo è il tempo previsto per la visita) alla scoperta della Grotta IS ZUDDAS a sud-ovest della Sardegna, un vero capolavoro della natura creato dalla forza dell’acqua, lunga 1650 mt di cui solo 500 visitabili ma che ci offrono spettacoli unici, come la fioritura dei cristalli o le aragoniti eccentriche, meravigliosi ciuffi di bianchissimo cristallo chiamati appunto fiori di grotta. La loro formazione, oggetto di studi, è ancora avvolta nel mistero e a tutt’oggi scienziati eccellenti rimangono stupiti e con mille domande. Troveremo poi l’imponente salone del Teatro, la grandiosa sala dell’organo il cui nome

è dovuto a una colonna creatasi da stalattite e stalagmite, che ricorda lo strumento musicale a canne, le pareti sono ricoperte da cristalli di bianchissime aragoniti aghiformi. Nell’occasione del santo Natale viene allestito un presepe. Wow Rimanendo in zona, possiamo visitare la GROTTA DI SU MANNAU nata 15 milioni di anni fa e lunga più di 8 km si trova nel comune di Fluminimaggiore. Nella sala archeologica si possono ammirare meravigliose lucerne volitive usate per l’adorazione dell’acqua, l’ingresso della grotta è stato un tempio ipogeo nuragico in tempi remoti e in tutta il percorso, di circa 500 mt su passerelle comode, si passa in sale ricche di stalattiti e stalagmiti alte fin oltre 10 mt e si osservano i piccoli laghi che le attraversano. LE GROTTE DEL BUE MARINO, le sue cavità un tempo erano il naturale habitat del Bue marino (così la popolazione locale chiamava la foca monaca) che ha dato il nome alla grotta Fin dagli anni 50 le grotte sono fra le migliori attrattive del golfo di OROSEI, sono meta ambita degli appassionati della natura, unione fra mare e montagna, fanno parte del sistema carsico

Condula Di Luna che con i suoi settanta chilometri di tunnel nelle viscere del Gennargentu è il più vasto d’Italia. Due arcate a picco sul mare formano il maestoso ingresso, le cavità marine sono lunghe 15 km e si dividono in due principali diramazioni, purtroppo il ramo nord non è più accessibile poiché a causa della cessata attività carsica è divenuto fossile, ma si può tranquillamente visitare il ramo sud che per quasi 1 chilometro di percorso illuminato e attrezzato ci consente di ammirare numerosi laghetti di acqua dolce,(che vengono alimentati da fiumi sotterranei) e piccole graziose spiagge sabbiose. Non mancano stalattiti e stalagmiti che, grazie alla luce che penetra, offrono meravigliosi effetti cromatici e lunghe ombre proiettate sull’acqua del lago salato sotterraneo che ha una superfice di oltre un chilometro quadrato e altre fantastiche meraviglie… Il percorso si conclude nella piaggia Delle Foche che un tempo ospitava le foche durante il loro periodo di accoppiamento e per partorire i cuccioli. Vi sono tante altre meraviglie da scoprire in Sardegna, altre grotte, montagne, insenature, spiagge … ma soprattutto il calore e l’ospitalità dei Sardi.

SERVIZI E CONSULENZE IN TUTTA ITALIA L’Agenzia Sandiano di Sanremo (IM) è a disposizione delle Associazioni e degli autotrasportatori, in collaborazione con le Agenzie convenzionate sul territorio, per la soluzione delle problematiche del trasporto: iscrizioni e variazioni con o senza limiti presso l’Albo degli Autotrasportatori e l’Albo degli Smaltitori rifiuti; immatricolazioni e passaggi di proprietà dei veicoli in conto terzi e/o in conto proprio; acquisizione aziende di autotrasporto o con requisiti; revisioni e collaudi sia presso sedi Ministero dei Trasporti sia presso officine autorizzate; consulenza specializzata in materia di merci pericolose ADR, merci deperibili ATP, ecc; autorizzazioni internazionali (CEE ed extra-CEE di ogni tipo); apertura sedi all’estero; quesiti e ricorsi presso Ministero dei Trasporti e altri Enti.

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La meravigliosa primavera del Trentino L’ampio ventaglio di attività proposte da questa bellissima terra vi lascerà senza fiato a cura di Gabriella Tomasi

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a montagna del Trentino offre un fascino particolare, familiare, naturale, è un paesaggio infinito fatto di meravigliosi itinerari ricchi di sfide e inaspettate bellezze. È iniziata la primavera e con lei la voglia di vivere all’aria aperta, respirando i profumi della natura e godendo dei grandi spazi aperti, ricevendo nuova energia e lasciando fuori dalla nostra sfera le preoccupazioni. Soffermarsi ad osservare la natura, sentire il profumo dei fiori appena sbocciati posare i piedi nudi nell’erba, come fosse un ritorno alle origini, la madre terra che riporta

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l’equilibrio e ridona l’emozione. Vi sono molteplici percorsi ed itinerari, sia per camminate che per mountain bike, o per gite a cavallo, per solitari e per famiglie con bimbi piccoli che, sicuramente, sapranno divertirsi e affascinarsi stancandosi ma soprattutto arricchendosi. Si possono trovare piccoli produttori di miele, con proprietari molto disponibili a fare da ciceroni sulla vita delle api e non ultimo l’assaggio del miele artigianale. Non dimentichiamoci di raggiungere le malghe, quelle vere, quelle dove l’uomo e gli animali convivono in un accordo armonico, di utilità comu-

ne e reciproca, dove le mucche pare che sorridano, dove quando ci sei ti senti un pochino nel mondo di HEIDI. Le montagne del trentino offrono anche molti laghi, piccoli, medi e grandi… laghi con la montagna intorno, si sente il profumo di bosco, plaid e cestino della merenda, piccola sosta per riposare o per tuffarsi nell’acqua ancora ghiacciata, o per abbronzarsi con il tiepido sole primaverile. Per concludere, che siano scarponcini, o semplici scarpe ciò che metterai in valigia, il trentino ti saprà accogliere e sorprendere. Buona primavera

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L’affascinante storia dell’Isola Bella La visione della famiglia Borromeo ha trasformato uno scoglio in una meraviglia a cura della Redazione

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pensare che fino al 1630 l’isola era uno scoglio abitato da pescatori, grazie al lavoro di squadra, qualche centinaio di uomini fra architetti stuccatori ingegneri ebanisti e pittori e quasi 400 anni di duro lavoro l’isola Bella è passata da scoglio a meraviglioso luogo di bellezze uniche. Grazie anche all’intervento di Vitaliano VI considerato il fondatore dell’isola Bella, i lavori continuano senza interruzioni anche successivamente durante tutto il Settecento e Ottocento fino a quando nel 1948 con Vitaliano IX Borromeo si costruiscono il grande molo, la facciata

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e il Salone Nuovo. La Galleria Berthier, cuore di Palazzo Borromeo, con oltre 130 quadri, oltre 20 sale con capolavori di grandi maestri del calibro di Correggio, Tiziano, Raffaello… La sala del Trono, ambienti unici con la sala Delle Regine, il Salone Degli Arazzi e per incantare gli ospiti le famose grotte dall’atmosfera magica Fra il 1631 e 1671circa venne costruito il giardino dell’isola Bella dove trova posto l’importante monumento, il Teatro Massimo. Obelischi fontane e statue si abbracciano perfettamente integrandosi con la vegetazione delle 10 spetta-

colari e scenografiche terrazze sulle quali svetta il simbolo araldico dei Borromeo, l’Unicorno. Circondato da piante rare come la Gunnera manicata, con foglie di 2 metri di diametro, la Canfora secolare ad altre ancora fino alla rarissima Halesia Diptera con fiori simili a fiocchi di neve. Il giardino dell’amore visibile dall’alto delle terrazze crea un tappeto verde maestoso, e le azalee in fiore sono estasi per gli occhi, camelie, rose ortensie piante di agrumi, Pavoni Bianchi in libertà… tanto e tanto altro ancora da vedere per stupirci all’isola Bella, che dire… si parte!

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sport

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ATP Finals 2022: a Torino la seconda edizione Un evento di interesse internazionale che promuovere la città di Torino e l’Italia nel mondo a cura di Fabrizio Civallero

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i è tenuta a Palazzo Madama a Torino la presentazione delle ATP Finals 2022 seconda edizione, che si svolgeranno nella splendida Torino, per il secondo anno consecutivo dal 13 al 20 novembre 2022 e che resteranno a Torino per i prossimi 5 anni. “Le nuove libertà dopo le limitazioni della pandemia, sono uno stimolo a creare nuove opportunità per offrire un’esperienza ancora migliore, uno stimolo per Torino ad affermarsi come capitale mondiale del tennis”, “bisogna replicare il maestoso successo della precedente edizione” sostiene Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, durante la presentazione delle APT Valentina Vezzali sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega allo Sport: “ E’ un evento di interesse internazionale, il governo è impegnato al fianco della Federazione Italiana Tennis ed è una manifestazione che promuoverà la città di Torino e l’Italia nel mondo Sarà un’occasione per ribadire che lo sport unisce sacrificio e passione

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- ha aggiunto nel video messaggio anche in un momento difficile come questo per l’Europa, oggi teatro di guerra, lo sport è messaggero di pace e solidarietà”. . Il presidente ATP Gaudenzi: “Speriamo di avere ancora due italiani in campo”. “Stiamo lavorando per il futuro. Vogliamo migliorare, prendiamo le critiche in maniera costruttiva, stiamo già lavorando per un futuro migliore perché vogliamo continuare a far crescere questo evento stupendo. Speriamo di poter avere quest’anno lo stadio pieno, di non dover subire le restrizioni legate al Covid e di avere ancora giocatori italiani che partecipano. Matteo Berrettini e Jannik Sinner, per esempio, sono sempre tra i migliori al mondo. Sono partiti con un ottimo primo trimestre, incrociamo le dita e magari riusciremo ad avere ancora due italiani alle Finals a fine anno”. L’appuntamento è stato un modo di programmare gli obbiettivi 2022 sempre più ambiziosi. Si vuole portare il tennis in città

realizzando campetti un po’ ovunque, uno dei punti su cui si lavora è infatti il Fan Village che nella scorsa edizione era in Piazza San Carlo e ora pare si sposterà di fronte al PalaOlimpico con la possibilità di renderlo diffuso creando otto aree che raccontino gli otto campioni in campo alle APT. È previsto di renderli fruibili in ogni condizione meteo, nell’edizione scorsa la pioggia ha creato qualche disagio. C’è la volontà di coinvolgere maggiormente la città, come richiesto dal sindaco Lo Russo. L’assessore allo sport Mimmo Carretta: “non c’è mai stata nessuna contestazione, c’era allora e c’è oggi la volontà di migliorarsi con soluzioni di valore aggiunto” Atp: il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi “conferma la scelta vincente di Torino, la prima edizione è andata benissimo, e si auspica di avere il palasport al 100% e gli italiani in campo.per ora nella “race to Torino “ Matteo Berrettini è al nono posto mentre Jannik Sinner è al quattordicesimo, la corsa per essere fra i magnifici 8 è iniziata” NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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Il paddle: lo sport del momento

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i sente sempre di più parlare di Padel, sembra essere lo sport del momento con sempre più appassionati che si avvicinano a questo sport, uomini e donne di tutte le età…e nascono nuove associazioni per unire le persone che hanno voglia di iniziare ad addentrarsi in questa pratica che, senza dimenticare i vari tornei di professionisti e campioni, permette di praticarlo anche come “gioco” per puro divertimento, a costi contenuti. Crescita di campi dedicati e strutture che erano adibite ad altre attività sportive, quali calcio, calcetto e tennis hanno ritagliato ampi spazi a questo sport. Ma come nasce questo sport? Le origini del Padel risalgono al quattordicesimo secolo, nei paesi Baschi, sulle orme dello sport la pallacorda, che consisteva nell’abilità di colpire una palla molto dura contro un “fronton” una parete molto alta, ancora oggi un grande orgoglio per quella regione spagnola, La Pelota Baca. Enrique Corcuera, milionario messicano, amava invitare amici nella sua villa ad Acapulco, ed un fronton era ciò che possedeva in un campo di venti metri per dieci con a lato una recinzione bassa, e lì amava colpire la palla contro quel muro alto 4 metri insieme agli amici, ma quando le palle mancate sconfinavano dalla proprietà invadendo quella del vicino, stanco delle lamentele, ideò di costruire intorno altre pareti alte 4 metri ognuna, in modo da contenere le palle, che rimbalzando contro le pareti, venivano colpite nuovamente dai giocatori senza interrompere il gioco. Senza volerlo, Enrique aveva lanciato le basi per questo sport chiamato Padel ..era il 1962 NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

“Non avevo grandi idee per quel terreno che misurava circa ventri metri per dieci, pensavo a qualcosa di simile alla pelota basca, poi mi ricordai di aver visto giocare negli Stati Uniti a paddle-tennis, un gioco che però non prevedeva l’uso delle pareti – disse proprio Corcuera -. Conservai quelle racchette di legno e lasciai la rete nel mezzo; restava solo da stabilire a quale distanza dalla parete di fondo aveva senso disegnare delle righe per il servizio. Alla fine, ne uscì un gioco molto divertente, facile e che i miei amici e invitati apprezzavano molto».” Lo ufficializzò negli anni 70 e la moglie Viviana (ex miss Argentina) ne scrisse le regole. E in Italia? Il Padel è rimasto sconosciuto fino a pochi anni fa, pur se nel 1991 si sono svolti i primi campionati europei e poi con Sardegna Open 2020 prima tappa assoluta del WPT ha inizio la vera notorietà anche ai profani... e il destino di crescita e successo è già nell’aria

Uno sport che in Italia si è diffuso negli ultimi anni, ma che ha origini molto antiche a cura di Fabrizio Civallero

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FOOD & WINE

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Sformato di porri e piselli Una ricetta ricca

di gusto e facile da realizzare, da gustare appena sfornata a cura di Francesco Norcini

INGREDIENTI 1 porro 2 uova 600gr Piselli 5 foglie di basilico Sale q.b

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COME SI PREPARANO -Pulire il porro, eliminare la parte verde, lavarlo e affettarlo a rondelle. -Rosolare il porro in una casseruola con 2 cucchiai d’olio, mescolare, insaporire con il sale, bagnare con un mestolo d’acqua calda e proseguire la cottura finché l’acqua evapora completamente; spegnere e lasciare raffreddare. -Frullare le verdure in modo grossolano, profumare il composto per il flan di piselli e porri con il basilico tritato, unire le uova e mescolare per amalgamare tutti gli ingredienti. -Riempire gli stampi dei muffin con il composto di piselli, poi cuocere a bagnomaria nel forno a 200° per 20 minuti. -Sformare i flan ancora tiepidi. Potete gustare questi sformati una volta tiepidi o conservarli in frigorifero per il giorno dopo.

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food & wine

Vinitaly 2022: un evento di grande successo

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rande successo per l’edizione Vinitaly 2022 che nonostante le limitazioni agli spostamenti internazionali, dovute alla pandemia che conta circa 5000 arrivi in meno registra un record storico di incidenza di compratori stranieri rapportati al totale ingressi: il totale degli operatori in fiera è stato di circa 88.000 fra cui 25.000 operatori stranieri da 139 Paesi. Vinitaly da sempre rappresenta una fiera oltre che di cultura enologica, conoscere e scambiare idee innovative con altre aziende è un modo per le aziende vinicole di farsi conoscere al pubblico e di allacciare rapporti con compratori internazionali e di espandere le vendite in modo significativo. Per i visitatori non del settore, rappresenta un momento di svago. “Il ruolo delle fiere italiane- sostiene Maurizio Danese Presidente di Veronafiere- è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle PMI. Vinitaly più che mai si è concentrato molto su questo aspetto, con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà. Guardiamo ora al 2023 con un evento ancora più attento alle logiche di mercato e alla funzione di servizio e di indirizzo della nostra fiera in favore di un comparto che abbiamo ritrovato entusiasta di essere tornato a Verona dopo 3 anni”.

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Giovanni Mantovani direttore generale di Veronafiere: “Si è chiuso il Vinitaly che volevamo, e non era nulla scontato. Abbiamo dato un primo riscontro dopo una lunga attività di ascolto e condivisione con le aziende del settore, e dato vita a un piano che troverà, progressivamente, pieno regime entro il prossimo biennio. Segnare il record di incidenza di buyer esteri in un anno così difficile sul piano congiunturale e geopolitico è tutt’altro che banale ed evidenzia tutta la determinazione di Veronafiere nel perseguire i propri obiettivi”. È stato devoluto all’iniziativa della Caritas il ricavato delle super-degustazioni e delle masterclass a pagamento, per un ammontare di circa 80.000 € che saranno destinati al sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. «Mai avremmo immaginato un’edizione di Vinitaly fuori dal tunnel della pandemia ma dentro a quello della guerra – commenta il presidente di Veronafiere Maurizio Danese – Uno scenario drammatico che ci interroga e che non ci lascia indifferenti. Per questo Veronafiere ha deciso di sostenere le iniziative della Caritas. Un gesto di solidarietà e di fratellanza che speriamo possa alimentare la speranza e il dialogo per un cessate il fuoco nel più breve tempo possibile». Ora non ci resta che attendere la prossima edizione 2023.

Un’edizione da record con una grande partecipazione di operatori stranieri a cura di Gabriella Tomasi

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BENESSERE E BELLEZZA

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Come comprendere e gestire gli attacchi di fame Un problema molto diffuso, soprattutto perché una delle domande più poste su questo argomento è cosa mangiare per non ingrassare. a cura di Francesco Norcini

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olte persone si chiedono come resistere agli attacchi di fame. Sono pochi che invece si concentrano su come evitare che il nostro corpo ci faccia improvvisamente sentire il morso della fame! Non si tratta di un problema causato da un’unica problematica e leggendo l’articolo troverete tutte le informazioni per gestire questa problematica. È vera fame? Questa è la prima domanda che bisogna porsi, perché lo stimolo della fame è qualcosa di talmente primordiale, importante e correlato alla nostra sopravvivenza, che non

è possibile semplicemente “eliminarlo” a piacimento. Oggi come oggi, sicuramente, l’assunzione di cibo viene spesso influenzata da fattori che però non c’entrano nulla con la sopravvivenza. Quindi, a differenza di quanto avviene negli animali, per l’uomo la fame non è il semplice risultato di bisogni fisiologici. Per noi umani l’atto del nutrimento ha assunto un ruolo chiave non solo a livello sociale, ma anche a livello psicologico. Perché mi vengono gli attacchi di fame? Soffriamo di attacchi di fame perché siamo intelligenti. Il fatto di avere voglia di cibi dolci o elaborati NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


Benessere e Bellezza

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non ci rende semplicemente golosi. Esistono due centri ipotalamici differenti che inviano segnali al nostro corpo in grado di spingerci alla ricerca di cibo. Quando digiuniamo è attivo il centro della fame, mentre dopo un pasto prevale quello della sazietà. Quando parlo di centri ipotalamici faccio riferimento a due aree del nostro cervello che ricevono “miliardi” di stimoli. Innanzitutto, è bene comprendere che se gli attacchi di fame sono regolari e cronici solo una terapia medica e un medico nutrizionista possono fornire indicazioni utili. Se invece gli attacchi di fame sono saltuari, o legati ad uno specifico periodo o a situazioni particolari che riuscite a isolare dal resto della vostra vita, allora troverete di seguito tutte le informazioni utili che dovrebbero essere sufficienti ad aiutarvi anche prima che decidiate di rivolgervi ad un nutrizionista. Entrando nello specifico della cosiddetta “fame nervosa” esistono 2 teorie, frutto degli studi degli ultimi anni proprio sull’obesità: TEORIA GLUCOSTATICA: secondo la quale lo stimolo più importante sulla regolazione dell’appetito è la glicemia, che non appena scende al di sotto del valore di guardia innesca lo stimolo della fame. TEORIA LIPOSTATICA: secondo la quale i centri della fame e della sazietà sono pesantemente influenza-

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ti dai depositi di grasso dell’organismo. Alcuni anni fa un interessante studio sulla relazione tra leptina e sovrappeso ha evidenziato un fattore molto interessante. La leptina è un ormone codificato dal “gene dell’obesità”, stiamo quindi parlando, in questo caso, della teoria lipostatica. Se i depositi di grasso aumentano viene incentivata la produzione di leptina, quindi se nel corpo è presente ci si sente sazi, se non c’è si sente lo stimolo della fame. Topi privi del gene OB (gene dell’obesità), ingrassano a vista d’occhio, sfortunatamente, nell’uomo, le cose non sono così semplici, tant’è che molti obesi presentano concentrazioni plasmatiche di leptina ma continuano a provare lo stimolo della fame. Perché l’organismo umano si basa su finissimi sistemi di regolazione che hanno lo scopo di mantenere l’omeostasi, ossia la stabilità e l’equilibrio dell’ambiente interno. Quindi ad ogni azione segue una reazione uguale e contraria che tende a riportare il sistema in equilibrio, ma il concetto stesso di equilibrio varia di persona in persona e risponde ad esigenze estremamente diverse. Ecco perché una vera cura dell’obesità, a qualsiasi livello, deve tenere in considerazione elementi anatomici, fisiologici, biochimici e psicologici. Come posso contrastare gli attacchi

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di fame? Esistono numerosi esperimenti che indicano in maniera univoca come la disponibilità di cibi vari, appetitosi e gustosi, sia spesso sinonimo di attacchi di fame. Questo è quello che succede un po’ quando ci troviamo di fronte a un Buffet, tendiamo a riempire il piatto con più cibo di quello che realmente ci serve per sfamarci. Quindi, il primo passo da fare è scegliere cibi poco elaborati e limitare le quantità di quelli più gustosi, ipercalorici ed iperlipidici. Sistemata la parte piscologica è bene analizzare le nostre abitudini alimentari: • Non bisogna aspettare troppo a mangiare; • Bisogna fare una prima colazione nutriente e bilanciata; • Quando si mangia, inoltre, bisogna masticare bene e a lungo; • Bisogna imparare quali alimenti gradisce il corpo. Sapere che cosa il vostro corpo sfrutta al meglio, vi toglie anche dall’incombenza di dovervi controllare sulle quantità. Infine, fate dell’attività fisica, è incredibile come del sano movimento sia in grado di influire sull’equilibrio del nostro corpo e sono tantissimi le persone che semplicemente inserendo una passeggiata quotidiana hanno migliorato tantissimo la loro capacità di gestire la fame.

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MODA

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Anche la moda diventa eco-sostenibile L’attenzione alle esigenze del pianeta spinge gli stilisti ad adottare soluzioni green a cura di Gabriella Tomasi

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er essere alla moda bisogna stare al passo con i tempi ed i temi attuali e sicuramente un tema di grande importanza e attualità è la sostenibilità. Si sente spesso parlare di radical-chic, equo solidale, ecologica… ebbene, sono modi diversi per definire la moda sostenibile. Nasce con l’obbiettivo di ridurre l’impatto ambientale lungo tutta la filiera di produzione, applicando nuovi processi e tecnologie che riducano l’uso di sostanze chimiche, diminuzione delle emissioni del gas serra, riduzione degli sprechi, dal risparmio di acqua, ai materiali provenienti da aziende agricole e foreste gestite responsabilmente, produrre parti durevoli stimolando il consumo consapevole, con un ‘attenzione particolare ai lavoratori con una remunerazione più equa. Nelle ultime sfilate di moda, dai più noti brand agli emergenti hanno esaltato nuovi tessuti eco sostenibili e di grande vestibilità, dai colori brillanti, agli occhiali in plastica riciclata, scarpe conciate al vegetale, capospalla in materiali a basso impatto. Collezioni sostenibili attente all’etica, ma anche alla valorizzazione dell’arti-

gianalità, e per citarne alcune, quelle dell’artista Carolina Bartolini che ottiene tinture naturali dai semi e dai frutti utilizzandoli per le sue stampe e Dona Rufina che utilizzando metodi di antica lavorazione della lana recupera fibre considerate scarto da altri brand. Sempre più colossi della moda sono attenti alle esigenze del pianeta e hanno già messo in atto le procedure per rendere sostenibili i loro prodotti, senza però privare i consumatori di prodotti accattivanti e di ultima tendenza. Questa spinta verso il green è data anche dall’aumentata richiesta da parte di consumatori sempre più orientati a prodotti di qualità nel rispetto dell’ambiente Tanto ancora sarebbe da scrivere, le iniziative infatti sono molte, ma questo vuole essere solo un’infarinatura, per iniziare ad essere più consapevoli del rispetto che è dovuto al nostro ambiente e sperare che da domani ogni nostro acquisto sia fatto oltre che con il portafoglio anche con la testa. Buon shopping a tutti e buona moda eco solidale

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Il make up green è alla portata di tutti

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l giorno d’oggi troviamo sempre più brand che riportano sull’etichetta dei loro prodotti il logo “vegan”, “cruelty free”, ecc.… si tende a pensare che un prodotto vegano sia anche cruelty free, ma purtroppo non è cosi, infatti va ricordato che i due termini non sono sinonimi. Per cruelty free si intende un prodotto non testato sugli animali, nel termine vegano è inteso che non vengono utilizzati ingredienti di origine animale. I prodotti vegani sono particolarmente difficili da produrre perchè i cosmetici solitamente contengono elementi di origine animale come: cera d’api, propoli, cocciniglia, lanolina, proteina della seta. Si cerca quindi di utilizzare ingredienti alternativi, come la cera di soia, per ovviare a questa problematica. Decidere di sostenere questa ideologia è una scelta alla portata di tutti, poiché anche molti brand low cost come ad esempio Essence, make-up revolution e Catrice (per citarne alcuni) hanno prezzi abordabili. La scelta delle aziende di essere cruelty free, è non solo una scelta etica, ma anche sensata per il marketing, in quanto garantisce un bacino di utenza

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più ampio, pescando sia gli indifferenti che i sensibili all’argomento pianeta e salute. L’orientamento delle aziende di cosmesi è anche rivolto alla sostenibilità, infatti si possono trovare packaging completamente riciclati o riciclabili, con la custodia ecocompatibile ricaricabile all’infinito per evitare gli sprechi, come alcuni rossetti ad esempio. Alcune aziende, già da tempo attente al tema, incentivano il riciclo della plastica offendo prodotti in omaggio a chi riporta in store un certo numero di confezioni vuote. Per essere considerati totalmente cruelty free non solo i prodotti, ma anche gli ingredienti di cui ci si avvale devono risultare non testati su animali. Inoltre un marchio non deve rifornirsi o legarsi a produttori o qualsiasi terza parte che effetui test su animali, nella fattispecie in nazioni dove la sperimentazione è obbligatoria, ad esempio la Cina.

La cosmesi che guarda al futuro nel rispetto dell’ambiente e degli animali. a cura di Gabriella Tomasi

In conclusione…Si può essere belli fuori e dimostrare nel contempo di essere belli dentro rispettando l’ambiente e le creature lo vivono.

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FOTOGRAFIA

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Breve corso sul ritratto nella fotografia Tutti gli accorgimenti da adottare per ottenere il ritratto perfetto a cura di Claudio Rensi

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utomatismo a priorità di diaframmi. Significa impostare l’apertura del diaframma come nostra scelta primaria per definire al meglio la profondità di campo. Profondità di campo Si tratta di un’area di dimensioni molto variabili all’interno della quale tutto è a fuoco. La vorremo più ampia possibile nei panorami, così da mantenere nitidi sia lo scenario distante sia gli eventuali oggetti in primo piano, mentre la preferiremo il più ristretta possibile nei ritratti, così da mantenere nitido solo il viso

della persona che si contrasta con uno sfondo sfocato che fa da cornice. Il primo dei fattori che influenzano la profondità di campo è la distanza dell’oggetto dall’obiettivo. Maggiore è la distanza, più ampia sarà la profondità di campo. Soprattutto nel ritratto è preferibile utilizzare un diaframma aperto ( f4.5 - f 5.6), naturalmente con l’ottica adatta e cioè un piccolo teleobiettivo, otterremmo un’immagine del soggetto nitida con il fondo fuori fuoco. Per riassumere per profondità di campo intendiamo quella parte a fuoco (nitida) prima e dopo il soggetto inquadrato. Automatismo a priorità di tempi NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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Impostiamo sulla macchina il tempo di posa e la macchina sceglierà il diaframma opportuno. Il tempo utilizzato serve per fermare un soggetto in movimento. Un tempo rapido come il 1/2000 di secondo ferma un aereo in volo, una moto, una macchina che corre; un tempo lento farà risultare il soggetto mosso. Esiste tuttavia un sistema di accompagnamento all’inquadratura per ottenere il senso della velocità (Panning). Utilizzan-

do un tempo di 1/60 di secondo ed inquadrando il soggetto in maniera parallela ed seguendolo nel suo percorso, scattando lentamente, otterremmo un’immagine che ci darà il senso della velocità. Lavorando sempre sui tempi possiamo ottenere l’effetto definito anche “motion blur”, dall’inglese “sfocatura del movimento”, questo genere di ripresa consiste nell’esporre per un tempo relativamente lungo, ad esempio 1 sec o più, al fine di per-

FOTOGRAFIA

mettere alla luce riflessa dall’acqua in movimento, di incidere sul sensore (o sulla pellicola) creando un tipico effetto “scia”, non percepibile dall’occhio umano. Più il soggetto è lento nel suo movimento, maggiore dovrà essere il tempo di esposizione. Ultimo esempio di foto ottenuta con tempi lunghi è la classicissima strada notturna con l’effetto scia lasciato dai fari delle auto; in questo caso, 15 secondi di esposizione.

IL CONSIGLIO DEL FOTOGRAFO a cura della Claudio Rensi

Per la fotografia di ritratto utilizzare un piccolo teleobiettivo. Se si preferisce un soggetto perfettamente a fuoco e lo sfondo sfuocato utilizzare un diaframma aperto (f 4.5-5.6). Nella fotografia di paesaggio per avere una profondità di campo maggiore utilizzare un diaframma chiuso (f 16-18). In ambienti scuri utilizzare le ISO alte mentre in posti molto luminosi utilizzare le ISO basse. Per una maggiore incisione delle immagini si consiglia di utilizzare la sensibile più bassa possibile. Si consiglia di non esporre con tempi inferiori a 1/30 di sec. A mano libera per il rischio di ottenere immagini mosse. Per esposizioni più lunghe si consiglia l’ausilio di un treppiede o monopiede.

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EVENTI E SPETTACOLI

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Appuntamento con la fondazione Pudens Appunti illustrati di un “Clinico d’Arte” Mostra e presentazione del saggio a cura di Dario Ujetto

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e pandemie possono essere viste attraverso gli occhi degli artisti; la pandemia Covid-19 vissuta da tutti noi ha portato a ricordare le altre pandemie passate e a riflettere profondamente sulle differenze e le similitudini di questi periodi così terribili e funesti. E da qui è nato il saggio “Clinico d’Arte” scritto dalla dott.ssa Anna Maria Bonanno, che attraverso gli occhi dell’arte, racconta nei suoi “appunti” l’orrore portato dalla malattia, e poi la guarigione. Ed è proprio da questa riflessione che l’artista Riccardo Fissore è partito per rappresentare, attraverso

le sue opere, la pandemia in corso, quasi a lasciare una testimonianza, a chi un giorno dopo di noi verrà. Il vernissage si terrà il 19 maggio 2022 alle ore 18,00 presso l’Innovation Square Center in Corso Orbassano 402/15 a Torino. Durante questa inaugurazione si terrà un’asta benefica con lo scopo di contribuire, insieme alla Fondazione Pudens, alle necessità delle persone bisognose. Gli ospiti verranno accolti da Pierangelo Decisi ed Emanuele Buscaglione di SIGIT Spa presso cui è ospitato l’evento. L’introduzione di Antonella Graziano, Presidentessa Fondazione NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


EVENTI E SPETTACOLI

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Pudens, precederà l’apertura della mostra di Riccardo Fissore e la presentazione del saggio della dott.ssa Anna Maria Bonanno. Il commento critico è stato curato da Carmen Caruso di Caruso Gallery, mentre l’asta benefica a cura di Massimo Gioscia, co-fondatore della startup innovativa Artàporter. La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 30 giugno 2022 presso l’Innovation Square Center in Corso Orbassano 402/15 – Torino. I Valori di Fondazione Pudens Fondazione Pudens è un ente morale. Non cerca di valorizzare un brand o il nome di una famiglia specifica oppure iniziative connotate. Sotto questo aspetto è molto laica ed aperta, open source, direbbero gli informatici. Se l’uomo è l’essere che ci rappresenta tutti ed il benessere dell’uomo stesso è anche il nostro benessere, quello che Pudens vuole raggiungere è il benessere dell’uomo. Molti uomini hanno la capacità di poter gestire da sé questo obiettivo o hanno le opportunità di poter raggiungere questo obiettivo seppur con fatica ed impegno, ma alcuni non hanno la possibilità di raggiungerlo autonomamente. Fondazione Pudens si occupa di chi ha tali e tante difficoltà da non poter neanche lontanamente aspirare ad una vita sostenibile. Questo è il concetto di inclusione della Fondazione. Inclusione che va dall’aiuto materiale ai più disagiati, tenendo però in grande conto che bisogna aiutare anche chi ha bisogno di qualcosa per non dover finire in stato di disagio. Un piccolo esempio è l’aiutare le mense dei poveri con pasti caldi contemporaneamente all’istituzione di borse di studio per migliorare le opportunità formative dei giovani. La storia della Fondazione Pudens inizia nel 2019 durante un Cammino di Santiago di Compostela per poi arrivare all’atto notarile ad ottobre 2020. Da sempre la formula che illumina il NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

Per rappresentare, attraverso le sue opere, la pandemia in corso, quasi a lasciare una testimonianza, a chi un giorno dopo di noi verrà.

cammino della Fondazione è Ultreia et Suseia. Chi ha familiarità con il Cammino di Santiago ha probabilmente sentito l’espressione “Ultreia” sotto forma di un saluto da parte di un pellegrino più esperto sulle vie giacobine. È vero che sempre meno si sente questa espressione sostituita con quella più frequente “Buen camino”, ma il saluto “Ultreia” non può non essere associato alla storia di questa via di pellegrinaggio. “Ultreia” (anche “Ultreya” o “Ultrella”) è una forma di incoraggiamento tra i pellegrini, che significa “andiamo oltre” o “andiamo avanti”. Al saluto Ultreya si risponde con l’espressione “Et Suseia“, il cui significato è “andiamo più in alto”. Tuttavia, ci sono alcuni storici che sostengono che il suo significato sarebbe lo stesso di “Alleluia”, e che più che un saluto sarebbe un’espressione di gioia per i pellegrini che finalmente arrivano vicino a Santiago de Compostela. Il sito della Fondazione Pudens: https://www.pudens.it/ Chi è Riccardo Fissore Riccardo Fissore nasce a Torino nel 1983. Frequenta l’Atelier di pittura “Imparalarte” di Amelia Alba Argenziano a Rivoli (TO) dal 2004. Il lavoro in ambito sociale e l’interesse per la politica lo portano presto a trattare queste tematiche nelle opere, spesso utilizzando simbologie e messaggi critici e sarcasti-

ci. Col passare degli anni sviluppa sempre maggiormente tematiche più personali e introspettive, quasi una sorta di seduta terapeutica o di diario che lo spettatore può sbirciare. L’elemento fondativo, il mezzo espressivo di tutta la sua attività artistica, resta il surrealismo. Fissore pensa realmente di vivere in un mondo surreale, inteso come fuori e dentro di lui. Dal 2005 inizia ad esporre in mostre collettive e personali nel Nord Italia. La sede della mostra: Innovation Square Center Torino Voluto dal gruppo automotive SIGIT, questo polo di sviluppo alle porte della città ospita più realtà del settore, tutte interessate a collaborare e fare sistema per puntare all’Industria 4.0 e ai vantaggi di questo modello. A essere innovativo è anche il processo che ha portato alla riqualificazione dell’edificio dalla ampia facciata vetrata, originariamente sede di un’azienda tipografica: il concorso indetto nel 2018 vede la partecipazione della Fondazione per l’Architettura di Torino e l’interesse di decine di professionisti under 40. L’Innovation Square Center attivo oggi è frutto del progetto risultato vincitore tra i 41 presentati. Morbidi volumi in legno accolgono esperti e ricercatori, dando nuovo valore alle geometrie originarie degli anni Sessanta. GENTE IN MOVIMENTO

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eventi e spettacoli

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Vi aspettiamo a Transpotec Logitec La redazione di GM GenteinMovimento vi invita presso lo stand R18-S17 nel padiglione 24 a cura della Redazione

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opo tre anni di attesa torna finalmente Transpotec Logitec e GM GenteinMovimento sarà presente all’evento fieristico dal 12 al 15 maggio 2022 a Milano. Siamo entusiasti di questa occasione per riallacciare il rapporto con i nostri lettori e creare nuove connessioni nel settore, vi invitiamo a raggiungerci presso lo stand R18-S17 nel padiglione 24. Al nostro stand saranno presenti altre realtà che da sempre sono al fianco degli operatori del settore dell’autotrasporto, come DGConsulting, una società di consulenza, comunicazione, formazione, informazione e servizi. Convenziona imprese e professionisti per offrire i propri servizi a imprese, loro raggruppamenti e associazioni, fra le quali Assotrasporti ed Eumove. Inoltre sarà possibile sfogliare TN TrasportoNotizie la rivista degli autotrasportatori e di chi viaggia. In aggiunta saranno presenti come co-espositori l’associazione apolitica Assotrasporti, che dal 1985 è a tutela e difesa dell’autotrasporto italiano e si im-

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pegna a difendere gli interessi della categoria, soprattutto nei momenti di maggiore necessità come quello che sta attraversando. Infine Eumove, European Mobility, Vehicles and Energy Association, un’organizzazione non governativa e senza scopo di lucro aperta a tutti i cittadini europei, imprese, associazioni e professionisti del sistema di trasporto merci e passeggeri, e a tutti coloro che sono legati al settore dei trasporti, della mobilità in generale e dell’energia. Vi invitiamo a partecipare agli importanti convegni organizzati da Assotrasporti e 7Consulting sabato 14 La Logistica di Eccellenza del presente e del futuro dalle 16 alle 18 presso la sala Manzoni nel padiglione 24. Prosegue il percorso di incontri sul territorio, promosso da Assotrasporti, per portare alle istituzioni istanze, idee, reclami e proposte raccolte direttamente da autotrasportatori, padroncini e autisti, e operatori della logistica, con cui comporre il programma da presentare alle Istituzioni, una piattaforma dinamica e costantemente alimentata dalla

base. Agli incontri sono invitati anche rappresentanti delle istituzioni, tecnici dei diversi settori e consulenti. GM GenteinMovimento parteciperà al convegno di Assotrasporti intitolato “incontriamoci, proponiamo, lavoriamo“ domenica 15 maggio presso la Sala Manzoni nel padiglione 24, sarà suddiviso in due incontri uno alle ore 11:00 e il successivo alle ore 12:00. Partecipa anche tu! Transpotec Logitec 2022 vuole essere un punto di incontro tra operatori del trasporto e della logistica, per favorire il confronto, creando concrete occasioni di rilancio di tutti i comparti. Al centro del progetto saranno la mobilità sostenibile, anche in termini di total cost of ownership; la sicurezza, la digitalizzazione di mezzi e servizi. Trasversale, infine, il tema della professionalità e della formazione dei giovani, tra ricerca di nuovi skill e paradossi occupazionali: in una Europa in cui la gran parte delle merci trasportate via terra viaggia su gomma, la penuria di camionisti e tecnici specializzati è un tema comune. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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eventi e spettacoli

Transpotec Logitec pronto a partire Il Salone dell’Autotrasporto e della Logistica più importante d’italia torna a Fiera Milano a cura di Redazione Transpotec

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ranspotec Logitec è pronto a partire: dal 12 al 15 maggio 2022 Fiera Milano si prepara ad accogliere i professionisti dell’autotrasporto e della logistica con l’appuntamento di riferimento per il settore. La location dell’appuntamento è nel cuore della regione, la Lombardia, che rappresenta il primo polo logistico nazionale e uno dei principali snodi logistici con i mercati europei-mondiali. Un contesto ideale per raccontare agli operatori del settore tutto il meglio in ambito logistica e trasporti. In quattro giorni Transpotec Logitec permetterà infatti di scoprire quanto di nuovo è disponibile sul mercato e confrontarsi sulle sfide su cui si gioca il futuro del settore, con una proposta costruita intorno a tre parole chiave: • Sostenibilità: caratteristica primaria di tutti i mezzi di ultima generazione, in fiera sarà declinata in tutte le sue accezioni: motori diesel a basso impatto, proposte a gas, mezzi elettrici. Alternative valide sia NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

per i pesanti che per i commerciali, che nelle loro versioni green sono fondamentali per la gestione dell’ultimo miglio. I costruttori presenti - Daf, Ford Italia, Ford Trucks, Iveco, Mercedes-Benz Trucks Italia, Piaggio, Scania, Volvo Trucks – la racconteranno attraverso la loro intera gamma, ma sarà un elemento centrale anche nella proposta di rimorchi e semirimorchi. La ricerca su aerodinamica, materiali e meccanica dei mezzi è infatti oggi strategica per risparmiare tempo e carburante. Perché essere green non è solo pensare al futuro del pianeta e dei suoi abitanti, ma anche dare garanzie in termini di Total Cost of Ownership, elemento fondamentale per ogni azienda di trasporto. • Digitalizzazione: a Transpotec Logitec troverà piena espressione nei veicoli in mostra, dotati di sensoristica evoluta, sistemi di controllo della guida, comandi vocali e accessori connessi con Alexa e Google Chrome. La digitalizzazione rivoluziona il modo di guidare, ren-

dendo la vita del trasportatore più semplice, confortevole e sicura. Ma è anche – e soprattutto - la logistica che evolve grazie ai sistemi connessi che consentono di ottimizzare i viaggi, controllare il carico in ogni momento, tracciare l’intera catena logistica gestendo al meglio i tempi e garantendo il monitoraggio delle temperature (fondamentali per il food e il farmaceutico). • Professione: la professione dell’autotrasportatore è al centro di continui cambiamenti dovuti alla normativa, all’evoluzione della tecnologia a bordo dei camion, ma anche alle nuove competenze logistiche che oggi sono necessarie. Intorno alla sua figura e alle sue esigenze è costruita la proposta di gran parte dell’offerta in mostra: aftermarket, servizi, carte carburante, sistemi di gestione delle flotte e software di logistica. Perché la direzione ormai è tracciata: logistica e trasporti sono intrinsecamente legati e in questa evoluzione parallela si gioca il futuro del mercato e dei suoi professionisti. GENTE IN MOVIMENTO

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Cinema e libri

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Sbatti il mostro in prima pagina: 50 anni dopo Usciva nel 1972 la pellicola del registra Marco Bellocchio, un ritratto dell’Italia negli anni di piombo a cura della Redazione

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el 2022 cade il cinquantesimo anniversario della celebre pellicola “Sbatti il mostro in prima pagina“. Il film fu affidato al registra Marco Bellocchio dopo che Sergio Donati abbandonò il progetto, forse a causa di una discussione con l’attore Gian Maria Volontè; egli apportò delle modifiche al copione in collaborazione con il critico cinematografico Goffredo Fofi. La trama della pellicola acquisisce un tono politico perchè il protagonista pur di incastrare dei giovani di estrema sinistra strumentalizza l’omicidio di una giovane ragazza. Il capo redattore, interpretato da Gian Maria Volontè, è un uomo corrotto che modella la realtà secondo i propri interessi, questo personaggio è consapevole della propria corruzione ed è esattamente questo dettaglio che gli fa prendere vita sullo schermo. È affascinante la scelta di inserire all’interno del film spezzoni di riprese reali ad esempio all’inizio vengono inserite le immagini di un comizio anticomunista, oppure l’aggiunta di eventi che hanno avuto luogo durante le riprese, come ad esempio la morte di Giangiacomo Feltrinelli. Inoltre, le vicende legate all’omicidio prendono spunto da un crimine realmente avvenuto: il caso

di Milena Sutter, una giovane di Genova uccisa in circostanze simili alla ragazza nel film. La pellicola è, infatti, uno scorcio degli anni settanta e, in italia, rappresenta uno dei titolli di maggiore importanza del filone di denuncia che caratterizza quel complesso periodo storico. Durante gli anni di piombo a Milano il capo redattore della testata di idee politiche di destra: Il Giornale, viene informato dell’omicidio di una giovane studentessa. Egli decide di strumentalizzare la notizia e dà inizio ad un’indagine giornalisica che indica come colpevole (ovvero il mostro) un giovane esponente della sinistra extraparlamentare. Successivamente si verrà a scoprire che il vero assassino non è costui, ma il protagonista minaccia l’omicida così da nascondere la verità e mantenere viva l’opinione publica negativa verso la sinistra fino alle elezioni. La critica definisce la pellicola come un’opera abbozzata, della quale solo una piccola parte è stata definita; inoltre, sottolinea come la corruzione raffigurata sia una grave offesa al diritto del cittadino ad un’informazione veritiera, la quale viene distorta dai media perchè influenzati dal contesto socio-politico nel quale vivono.

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Cinema e libri

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Il Salone Internazionale del Libro Cuori Selvaggi

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l salone internazionale del libro di Torino 2022 si terrà dal 19 al 23 maggio al Lingotto, la XXXIV edizione è stata intitolata Cuori Selvaggi in omaggio a tutti coloro che vogliono proiettarsi verso l’altrove ed esplorare sentieri non ancora battuti. L’illustrazione di questa edizione è stata realizzata da Emiliano Ponzi e raffigura due ragazzi che corrono verso una città all’alba o al tramonto, dove il futuro li aspetta. è, infatti, importante ricordare che il mondo in cui viviamo può essere insicuro, spaventoso e pieno di ostacoli ma al tempo stesso pieno di aspettative, ottimismo e fiducia. La fiera ospita ogni anno più di mille editori e offre svariati incontri con personalità da tutto il mondo per discutere di filosofia, scienza, religione, cinema, ecc. Anche quest’anno verrà riproposto Salto Nuovi editoril’iniziativa dedicata alle nuove realtà editoriali nate da meno di due anni per offrire loro una vetrina importante. Quest’anno la regione ospite sarà il Friuli Venezia Giulia, la regione vanta un patrimonio culturale ricco e variegato, frutto di secoli di storia e della confluenza di diverse popolazioni e culture grazie anche alla sua posizione tra Slovenia e Austria. Oltre allo spazio espositivo verranno proposti

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svariati incontri, iniziative e progetti durante i quali saranno illustrate le bellezze storiche e culturali del Friuli Venezia Giulia e tutto ciò che rende unico il suo territorio. Come ogni anno la fiera si svolgerà all’interno dei padiglioni 1, 2, 3, l’Oval e il Centro Congressi, all’interno del quale verrà riproposto il Right Centre, e, ovviamente, le sale per gli incontri con gli autori, ma in aggiunta questa edizione l’evento si amplierà anche in una zona esterna. Per la sicurezzza di tutti e per limitare i contagi verrà riproposto il regolamento che prevede l’acquisto online dei biglietti e la gestione delle code. Finalmente quest’anno non sarà previsto il distanziamento, così che sia possibile un maggiore numero di incontri e un un ampliamento dello spazio. Anche il salone Off si espande per i suoi diciotto anni diventando Salone Off 365 e includerà gli eventi fuori da Lingotto nel mese di maggio, tra i quali: portici di carta, la festa del libro antico e medioevale di Saluzzo, Indipendent Grand Tour e libri in viaggio a Verona. L’obbiettivo è raccogliere le attività che effettuano promozione dei libri, della lettura e della cultura e il loro legame con il territorio e accendere i riflettori sui luoghi che valorizzano il patrimonio

L’edizione 2022 del Salone Internazionale del Libro è alle porte, finalmente le restrizioni si allentano a cura della Redazione

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Comics & Games

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Romics: com’è andata l’edizione 2022 La fiera della capitale è un punto d’incontro tra diverse generazioni di persone e di fumetti a cura della Redazione

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a XXVIII edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games ha avuto luogo tra il 7 e il 10 aprile e vi è stata una grande affluenza presso Fiera Roma. La manifestazione ha registrato una 2 sold out e oltre 100mila visitatori totali durante i quattro giorni della fiera, rendendolo l’evento più partecipato a Roma dopo l’emergenza pandemica. La presenza di partner istituzionali, espositori, autori, case editrici e case di produzione, ha permesso di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente per i giovani e i meno giovani. Fiere come questa sono l’occasione di incontro tra generazioni differenti che si riuniscono per una passione comune: i meno giovani sono spesso alla ricerca nostalgica di vecchi fumetti o carte, mentre i più giovani attendono pazientemente in fila pur di partecipare ad un torneo videoludico. Anche dal punto di vista dei cosplayers si può notare che ogni generazione ha i propri personaggi cardine, tra la folla si possono distinguere supereroi Marvel e DC, protagonisti di anime, videogiochi, film e serie TV. Per quanto concerne la manifestazio-

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ne dal lato cinema sono stati presentati i nuovi titoli del momento, come ad esempio Sonic 2- Il Film, Jurassic World – Dominion e, ovviamente, Animali Fantastici I Segreti di Silente, addirittura all’interno del Padiglione 5 era presente una mostra di opere legate al Wizarding World, realizzata in collaborazione speciale tra la Warner Bros, la Entertainment Italia e i giovani illustratori dell’Istituto Europeo di Design di Roma. All’interno di ogni comics che si rispetti non possono mancare gli stand che propongono i prodotti più svariati, le statuette dei personaggi del cuore dei visitatori, fumetti, t-shirt brandizzate, riproduzioni di armi dalle saghe più celebri, peluches, mistery box, ecc. In fondo i fan più appassionati approffittano sempre delle fiere per procurarsi oggettistica legata ai loro universi preferiti oppure oggetti da collezione rari, difficilmente rintracciabili al di fuori di questi eventi. Sabato 9 aprile 2022 si è tenuta la Cerimonia di Premiazione della XX edizione del Premio Romics del Fumetto, realizzato in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, Istituto Autonomo del Ministero della Cultura.

Di seguito alcuni vincitori nelle rispettive categorie: Miglior Libro di Scuola Angloamericana Premio ex-aequo The Seeds Di Ann Nocenti e David Aja, Bao Publishing Il fiume di notte Di Kevin Huizenga, Coconino Press Miglior Libro di Scuola Giapponese Tredici notti di rancore Di Kazuo Kamimura, Coconino Press Miglior Libro di Scuola Italiana 10 Ottobre. Primo volume Di Paola Barbato e Mattia Surroz, Sergio Bonelli Editore Premio Nuovi Talenti Prima di tutto tocca nascere Di Sonno, Feltrinelli Comics Gran Premio Romics Ritorno all’Eden Di Paco Roca, Tunué

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Da giugno Diablo su PC e mobile Blizzard annuncia la data di uscita e tutte le novità del prossimo capitolo di Diablo a cura della Redazione

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lizzard aveva precedentemente rivelato alla BlizzCon 2018 l’uscita di Diablo: Immortal, il nuovo capitolo della saga che colmerebbe le lacune nella storia tra Diablo II e Diablo III. Inizialmente era stato annunciato che il gioco sarebbe uscito solamente per dispositivi mobili, questo fatto aveva scatenato le lamentele dei fan più accaniti del titolo. Ad oggi è stata annunciata la data di rilascio, ovvero il 2 giugno 2022, inoltre Blizzard ha dichiarato che il gioco sarà disponibile anche su PC. Il team ha dichiarato che lo hanno portato avanti perchè la community è molto importante per loro e credono che un gioco sviluppatto interamente per dispositivi mobili non gli avrebbe reso l’esperienza di livello. Durante questa avventura i valorosi guerrieri affronteranno le forze demoniache di Skarn, Lord of Damnation, e scopriranno quali eventi hanno avuto luogo tra Diablo II e Diablo. Blizzard ha annunciato che la storia avrà luogo nel mondo di Sanctuary, un mondo enorme nel quale i giocatori si trovano assieme per la prima volta nella serie e avranno il compito NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022

di difenderlo dalle orde degli Inferi Fiammeggianti. I giocatori hanno la possibilità di scegliere tra sei classi di Diablo, tra cui Demon Hunter e Crusader, mentre esplorano otto zone e la città di Westmarch. Ovviamente, entrano in gioco le nuove caratteristiche MMO del gioco, tra cui la possibilità di riunirsi in Warband da otto giocatori per affrontare i nuovi tipi di combattimento, ad esempio i Raid Boss; inoltre, si possono formare clan di 150 membri per affrontare le sfide del clan. É stata introdotta una grande novità anche per i comandi di gioco, ovvero per la prima volta nel franchise vi sarà l’opzione di utilizzare i controlli da tastiera direzionali.Dato che il sistema di controllo mobile consente movimenti e attacchi simultanei, Blizzard ha implementato questi controlli da PC perchè non sarebbero possibili tramite il solo utilizzo del mouse. Diablo Immortal verrà rilasciato su PC in Open Beta, quindi i giocatori potranno giocare e combattere le legioni di Burning Hell sul loro PC sin dal momento del lancio con supporto completo per cross-play e progressione incrociata. Durante il primo

periodo quindi gli sviluppatori raccoglieranno feedback dai giocatori, con lo scopo di apportare modifiche e mettere a punto la versione PC di Immortal affinchè raggiunga un livello di esperienza ottimale per tutti gli avventurieri coraggiosi. Gli sviluppatori hanno previsto la possibilità di giocare con un controller sia da computer che da device mobile per venire incontro alle esigenze di tutti i giocatori per lunghe sessioni di avventura. Proprio il supporto del controller è la priorità degli sviluppatori, i controlli sono stati precedentemente modificati nella closed beta, in modo che i giocatori utilizzino un reticolo a cursore libero controllato con una levetta per navigare nei menu e il touch screen o la tastiera per scrivere messaggi in gioco. Immortal al momento dell’uscita rappresenterà diversi primati sia per il franchise di Diablo che per Blizzard, è il più grande titolo della serie, con diverse zone ed incontri unici, inoltre è il primo titolo MMOARPG di Diablo, caratteristica che permetterà ai giocatori di socializzare ed esplorare liberamente il mondo con altri avventurieri. GENTE IN MOVIMENTO

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musica

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Swing Diwan il 17 marzo a Verona Il raduno nazionale

dei musicisti e cantanti

che si riconoscono nel

Sultanato dello Swing. a cura di Alvise Macalello

immagini a cura di Brenzoni 70

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l teatro Camploy di Verona, lo scorso 17 marzo 2022, si è tenuto il III raduno nazionale del Sultanato dello Swing, un’iniziativa dallo spirito scherzoso e goliardico che raccoglie esecutori, cultori e appassionati del genere sincopato. A scanso di equivoci va detto che la serata non è stata un semplice concerto ma uno spettacolo totale fatto di musica ma anche di parole, di cerimonie ben precise che rispecchiano lo spirito fantasioso ed eccentrico del Sultanato. La serata ha avuto come filo rosso l’evoluzione della canzone swing soprattutto italiana, da Rodolfo De Angelis e Natalino Otto fino a Lelio Luttazzi e Nicola Arigliano, passando per un omaggio a Mina e al maestro Bruno Canfora, arrangiatore dal mordente

swing molto spiccato, e ha visto avvicendarsi accanto al “Sultano” Freddy Colt (direzione d’orchestra), alcuni tra i più alti dignitari: il “ministro” Francesco Giorgi al violino, il “Padiscià del Ritmo” Mauro Ottolini al trombone, il “Dragomanno” Massimo Altomare e il “giannizzero” Stefano Torre entrambi alla voce. Presenti anche il “Vice Turcopiliere” Roberto Berlini, il “ Serraschiere” Enrico De Angelis e il “cronista di corte” Alvise Macalello. Durante il concerto però c’è stato ampio spazio per ben cinque nomine che hanno infoltito i ranghi dello Sultanato: infatti, accanto agli artisti già membri di questa comunità creativa, sul palco si sono esibiti anche cantanti e musicisti che durante la serata hanno ricevuto l’investitura dalle mani del Sultano. Nell’ordine, la cantante Vanessa TaNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022


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gliabue Yorke è stata insignita del titolo di “Begum dello Swing”, il maestro Marco Pasetto, clarinettista, è diventato il quattordicesimo giannizzero, Giampaolo Rizzetto, critico musicale e giornalista, ha ricevuto il titolo di “Caimacano della stampa”, Beatrice Zuin, attrice e cantante, è stata ammessa nel Sultanato come “Odalisca di Palcoscenico” e infine l’altra grande interprete vocale della serata, Petra Magoni, è stata nominata “Begum dello Swing”. In uno show dal ritmo incalzante e sincopato va citato il pianista Andrea Dindo, che ha accompagnato Petra Magoni nella parte conclusiva del concerto dedicata ad una rivisitazione dei classici di Tin Pam Alley. Altro essenziale ingrediente della serata è stata l’orchestra nazionale del Sultanato, i “Swing Kids”, composta da Mario Martini (tromba), Stefano Bianchi (trombone), Rosarita Crisafi (sax baritono e Odalisca di sassofono nel Sultanato), Sofia Viglietti (sax alto), Mirco Rebaudo (sax tenore), Lorenzo Herrnhut-Girola (chitarre), Francesco Cardillo (pianoforte), Paolo Priolo

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(contrabbasso) e Giorgio Griffa (batteria): la formazione, proveniente dalla Liguria, ha dialogato con i vari solisti in maniera impeccabile e con un fraseggio stupendo. Momento emozionante è stato poi quello della lettura del telegramma inviato al raduno da parte di Stefano Bollani: il pianista e fantasista, milanese di nascita ma fiorentino di formazione (ha infatti studiato al conservatorio Cherubini del capoluogo toscano), ricopre nel Sultanato la carica di “Gran Visir”, e in quanto altissimo dignitario ha inviato la sua benedizione allo Swing Diwan. Citiamo anche il giannizzero Maestro Antonello Capuano che pur non essendo presente ha collaborato inviando un pregiatissimo arrangiamento originale per il brano conclusivo del concerto, la sfiziosissima e ironica “Legata ad uno scoglio” di Luttazzi. In sala va registrata anche la presenza della “ambasciatrice del Sultanato dello Swing in Italia” donna Maria Silvana Sicari, giunta appositamente da Sanremo, e del giovane emissario del “Granducato di Toscana” Luca Andreozzi, da Firenze.

Musica

La serata si è svolta grazie al prezioso contributo del comune di Verona, nella persona dell’assessore alla cultura, politiche giovanili e pari opportunità Francesca Briani, e anche di Casa Shakespeare, nella persona di Solimano Pontarollo, direttore artistico, i quali hanno preso la parola per introdurre lo spettacolo. Il successo della serata è stato ottimo, certificato dalla grande presenza di pubblico che ha occupato tutti gli ordini di posto del teatro e ha poi applaudito con fragore sia le singole interpretazioni che poi la passerella finale di artisti e dignitari. Il Sultanato dello Swing nasce nel 2008 da un’idea di Freddy Colt e non vuole essere un luogo fisico ma si propone come il reame elettivo che raccoglie tutti i migliori esecutori nonché cultori e appassionati del genere: tra i membri storici ricordiamo inoltre il cantautore Giorgio Conte, il presentatore Dario Salvatori, il jazzista Lino Patruno, oltre agli indimenticati giornalisti Valerio Venturi e Giovanni Choukhadarian a cui è andata la dedica di questo raduno.

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ContriButori

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HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO per contattare i nostri contributori rivolgersi alla redazione rosario de luca

marina Calderone

Consulente del lavoro, avvocato e giornalista. Ricopre la carica di Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro.

Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (C.U.P.) e Presidente Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

maria luisa giovannone

pier luigi fabbroni

marY lin Bolis

Consulente del Lavoro di Prato (PO) e formatrice titolare di “Formiamoci”

Ingegnere, opera in 7Consulting dal 2010 come consulente e Lead Auditor, dopo aver fatto esperienza operativa in diversi ruoli di responsabilità in una multinazionale.

Avvocato con studio in Cuneo e in Padova, lavora prevalentemente nel settore delle assicurazioni e del risarcimento danni alla persona.

mariapaola Cherchi

franCesCo lombardo

gianni tonelli

Avvocato internazionalista, presso il Foro di Bruxelles, assiste PMI e privati nelle materie specifiche dello Studio legale “Cherchi & De Vos, European Law Firm”.

Centro Studi ANCL, dottorando di ricerca, Adapt Junior Fellow.

Parlamentare della Lega Salvini Premier, poliziotto, già segretario generale del SAP Sindacato Autonomo di Polizia, Segretario della Commissione Antimafia, membro della I commissione affari Costituzionali

franCesCo norcini

alvise macalello

Clara Civallero

Dottore, consulente nutrizionale ed ex obeso, ha perso 50kg in un anno grazie al metodo col quale oggi aiuta centinaia di persone a tornare in salute.

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dario montanaro Presidente Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL).

Studentessa del Corso di Studi magistrale in Pianificazione Urbana presso il Politecnico di Milano e laureata In Urbanistica: Città Ambiente Paesaggio presso il medesimo ateneo.

Laureando in Filosofia presso l’Università di Padova. Da tre anni fa parte del Sultanato dello Swing. Collabora a “The Mellophonium” la rivista edita dal Centro Stan Kenton di Sanremo.

davide zanichelli

marCo silvestroni

franCo mirabelli

Walter rizzetto

gianni Berrino

davide spitale

Deputato Movimento 5 Stelle, Commissione VI Finanze Camera, Commissione Bicamerale sul sistema Bancario

Fratelli d’Italia - capo gruppo Commissione Trasporti

Senatore, è Vicepresidente del gruppo PD, membro delle commissioni giustizia, territorio ambiente e beni ambientali e capogruppo PD in commissione antimafia.

Deputato eletto nelle file di Fratelli d’Italia, da novembre 2018 è Coordinatore regionale del partito in Friuli-Venezia Giulia.

Assessore della Regione Liguria al Lavoro e Politiche attive dell’occupazione, Trasporti, Rapporti con le organizzazioni sindacali, Promozione turistica e Marketing territoriale.

Innovation Manager e fondatore di Alzarating, si occupa di consulenza aziendale dal 2001.

gaBriella tomasi

elisa amelia

daniela rondinelli

Claudio rensi

sara mauro

dario ujetto

È intermediario assicurativo. Appassionata di cucina, animali e montagna.

Esperta in gestione risorse umane, Docente presso Università Popolare per l’Evoluzione Umana, dirigente d’azienda.

Europarlamentare del Movimento 5 Stelle, membro della Commissione Agricoltura e lo sviluppo rurale.

Fotografo professionista dal 1975 e giornalista da più di 20 anni. Già assessore al comune di Trento, consigliere al comune di Baselga di Piné, già membro di giunta della Confartigianato in rappresentanza del TN AA.

Educatrice cinofila presso Insieme felici, si occupa di educare il padrone ed il cane per vivere al meglio in sintonia

Dal 2005 si occupa di marketing e sviluppo business, si propone di migliorare la comunicazione delle PMI italiane trasformandole in “editori” dei loro contenuti.

GENTE IN MOVIMENTO

NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2022



LA TIPOGRAFIA DELLE AZIENDE E DEI PROFESSIONISTI

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