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Una serigrafia darte
menti culturali che una biblioteca deve possedere al pari dei libri, per uso individuale e collettivo.
PERSONALE: (art. 9-13). deve essere qualificato non in vista dello squallido lavoro d'ordine a cui troppo spesso un bibliotecario è costretto, ma al fine di esercitare una attiva consulenza per tutte le organizzazioni culturali della zona, scuola compresa. La sperimentazione di nuove tecniche di animazione e di documentazione rientra nei compiti del bibliotecario, ai sensi della legge.
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L'art. 5 definisce che « la gestione culturale delle biblioteche è affidata a una apposita commissione », dotata di poteri effettivi.
L'eSistenza stessa di questa commissione implica un rapporto nuovo con la cultura, nella misura in cui ogni scelta non cade dall'alto, ma emerge da un dibattito.
Naturalmente, ad evitare velleità elitarie e campanilismi, è necessario che la discussione sia sempre allargata, passando dai problemi delle biblioteche a quelli complessivi dei Consigli di zona e della città intera, almeno per quanto riguarda la dimensione culturale.
Le prospettive aperte dalla legge regionale possono sembrare (e forse di fatto sono) piuttosto utopistiche rispetto alla situazione reale del sistema bibliotecario milanese, ma non dobbiamo dimenticare che varie esperienze sono già state fatte anche nella nostra provincia. Nelle stesse biblioteche milanesi si sono già realizzati alcuni felici tentativi (Allori, Baggio ).
Ciò che conta al momento è il fatto innegabile che il problema della politica culturale sta cominciando a porsi concretamente in termini di decentramento.
Gianni Trimarchi
La redazione de "La nostra realtà" ha deciso di dare alla stampa una serigrafia d'arte eseguita presso la Cascina del Guado, riproducendo da un soggetto di Simonetta.
Le copie, numerate e firmate, saranno poste in vendita durante una mostra e l'intero incasso verrà destinato al sostentamento del giornale. Nella foto: la riproduzione del soggetto (formato reale cm. 70x100).
Comunicheremo successivamente la data e il luogo di questa manifestazione artistica.
Questo e il fascismo in Cile
ottomila prigionieri politiciseimila scomparsi centottantamila espulsi dal paese ottanta campi di concentramento e centri di tortura
- 20% di disoccupazione
- 150.000 capi di famiglia con un salario equivalente a quindici dollari al mese il record mondiale dell'inflazione nel 1974 (375,9% ) e nel 1975 (340,7) ; nei primi cinque mesi del 1976 il 69,7%
- la diminuzione del 15% del prodotto nazionale lordo (il calo più notevole degli ultimi 40 anni dell'economia cilena)
- un deficit nella bilancia dei pagamenti equivalente a 946,1 milioni di dollari
- il "peso" svalutato 19 volte nel 1976. Un dollaro valeva il primo gennaio 8,50 pesos, oggi 13,90 - una forte caduta della produzione. Ecco alcuni esempi:
1972 pasta alimentare 91.800 tonn. sigarette 8.868 milioni cemento 1.408.000 tonn. birra 229.300.000 litri gas liquido 853.600 tn.c. benzina 1.659.900 m.c.
1976 pasta alimentare 51.100 tonn. sigarette 6.602 milioni cemento 779.000 tonn. birra 63.300.000 litri gas liquido 768.400 m.c. benzina 1.103.700 m.c.
- perdita del poteie d'acquisto: mentre lo stipendio di un impiegato pubblico è cresciuto dal
1973 di 74 volte, alcuni prezzi di prodotti sono cresciuti secondo la seguente proporzione: pane 345,5 volte trasporti 250 riso 412,5 zucchero 516,6 19 olio 338,8
- una denutrizione infantile fino all'80% in alcuni quartieri (San Miguel in Santiago; in alcune città della provincia di Arauco)
- la brusca fine della gratuità dell'assistenza scolastica e sanitaria
- la svendita dalle imprese imperialistiche multinazionali delle ricchezze di base del paese (rame, ferro, carbone ecc.)
- il ritorno ai monopoli delle grandi industrie e delle banche.
Nota di Medicina
LE MALATTIE DELLA PELLE:
IL CASO DI SEVESO
Alcuni anni fa, in provincia di Bolzano, i medici riscontrarono sulla pelle di oltre 300 bambini delle chiazze bluastre. non riferibili ad alcuna nota malattia dermatologica. che furono chiamate « macchie blu o macchie di Chizzola », dal nome del paese, nel quale per primo vennero osservate.
Questo è il titolo di un libro fotografico apparso in questi giorni in edicola ed in libreria. Libro che racconta attraverso oltre 200 fotografie e brevi testi di commento i 50 giorni della passata campagna elettorale che il fotografo MARIAN SKUBIN ha passato girando il paese e fotografando tutto ciò che d'interessante poteva succedere e colpire gli italiani che si preparavano ad andare alle urne. Libro politico dunque e non solo documento.
Impaginato da ANTONIO SOCCO L, cc... testi di M. GRAZIA MARCHELLI e posto in vendita al prezzo contenuto di duemila lire, vuole essere un nuovo modo di offrire la fotografia al pubblico.
Penso che questo sia il significato più valido del libro, ed in questo senso deve andare l'elogio al fotografo che non ha ceduto al violento sensazionalismo della fotografia vedano a questo proposito le immagini del Frittli) ma è rimasto nel decoroso rigore della cronaca.
E' forte la tentazione di polemica con i "baroni" della fotografia, che, avvallati dalle grandi case editrici, hanno sempre lasciato fuori dalla porta la fotografia intesa come cul- tura politica e popolare destinata a tutti e destinata a durare perchè parte della nostra vita di tutti i giorni, e non come evento eccezionale.
Ci auguriamo comunque che questo libro non resti un esperimento isolato, ma che sia il primo passo per far trovare alla fotografia il suo giusto posto nella vita politica e culturale dei lavoratori e delle masse.
Sulla zona gravava da tempo una densa cortina di fumo, prodotto da una fabbrica di alluminio. ricca tra l'altro di acido fluoridrico. Si avanzò l'ipotesi (mai provata e mai smentita) che le macchie cutanee fossero in qualche modo in relazione con l'acido. Le macchie blu di Chizzola, divenute famose in tutto il mondo dermatologico, rappresentarono un preoccupante avvertimento sulle malattie cutanee di massa da inquinamento.
Il crimine di Seveso (a questo punto è assurdo parlare di incidente) ha provocato in centinaia di persone vari tipi di manifestazioni cutanee: I) ustioni di I e II grado (arrossamenti e bolle) sulle superfici cutanee venute a contatto con le sostanze tossiche; 2) fotodermatiti: cioè dermatiti dovute all'azione combinata del sole e dei tossici e percìo localizzate sulle zone di pelle esposte alla luce. Sono le manifestazioni più gravi; 3) papule, pustole, cunedoni a sede follicolare o più profonde manifestazioni tipiche in parte della cosidetta acne clorica (nota come malattia professionale, che compare nei lavoratori che sono a contatto con elementi chimici dorati). Le malattie cutanee sono dovute non solo alla diossina (della cui azione tossica sulla cute non si conosceva praticamente nulla), ma anche ad altri tossici (es. tetraclorobenzolo, tetraclorofenolo), derivati
Diamo, su questo numero di « La nostra realtà », la parola al dermatologo, prendendo spunto dai gravi fatti di Seveso. Ricordiamo inoltre ai nostri lettori che possono inviarci quesiti di medicina: risponderanno, oltre al dermatologo Prof. A. Giannetti, anche il Prof. F. Saibene (chirurgo) e il Dott. G. Zanusso (psichiatra).
Comune di USANO MADERNO Comune di SEVESO
I Sindaci di Cesano Maderno e di Seveso dichiarano la zona dellmitata con cartelli e palificazioni i• •
ZONA INQUINATA 7;!
e pertanto ORDINANO dal triclorofenolo.
E' ASSOLUTAMENTE VIETATO il consumo di verdure, ortaggi, frutta, e altri vegetali, uova, latte anche se bolliti e loro derivati, carni di ogni genere provenienti da questazona.
E altresi VIETATA lasportazione dei prodotti e l'allontanamento di animali sopraddetti domestici e di allevamento attualmente presenti in questa zona.
Anche se la maggior parte delle lesioni cutanee sono regredite, si ritiene necessaria una serie di controlli nei prossimi mesi, perchè nulla si conosce sugli effetti a distanza dei tossici sopra ricordati.
Le dermatiti da diossina rappresentano un tipico caso di dermatiti da contatto, che costituiscono la più frequente tra le malattie professionali (circa il 25%) e delle malattie cutanee in generale.
Come per la nube di Seveso, anche per tutte le dermatiti da contatto (professionali e non), la medicina curativa mostra limiti ed impotenze assoluti e ripropone in termini chiarissimi la necessità di lavorare per una nuova medicina: quella preventiva, intesa come parte di quella prevenzione politica, sociale e culturale necessaria per eliminare i mali del paese.
Prof. Alberto Giannetti
È ormai uno stanco rituale: ad ogni inizio dell'anno scolastico le stesse disfunzioni ritardano e, ormai da diversi anni, rendono sempre più caotico il primo mese di scuola. Per molti alunni l'anno scolastico prende un'avvio regolare in novembre e addirittura in dicembre: mancanza di aule, ritardi nelle nomine degli insegnanti, trasferimenti degli insegnanti dopo uno o due mesi di scuola sono tra le cause principali di questi ritardi. L'inizio dell'anno scolastico vedrà anche il personale della scuola impegnato in agitazioni sindacali per il rinnovo del contratto di lavoro già da tempo scaduto. È naturale chiedersi a questo punto se le disfunzioni della scuola debbano essere considerate alla stregua di improvvise calamità naturali e se possano e quindi debbano essere affrontate e risolte. Non è concepibile che il ministro Malfatti debba attendere il mese di ottobre per discutere con i sindacati della scuola il rinnovo del contratto, né si può comprendere la lentezza con cui è stata finora affrontata la situazione degli insegnanti precari che non sanno all'inizio di ogni anno dove andranno a insegnare. Un altro grave problema è la carenza di aule scolastiche. La limitatezza degli stanziamenti per l'edilizia scolastica e la lentezza nell'esecuzione dei programmi di spesa rendono molto difficile l'azione degli Enti Locali che, per reperire le aule sono costretti a pagare alti affitti a privati. Notevoli sforzi hanno fatto il Comune e la Provincia di Milano nel corso dell'ultimo anno per sanare le situazioni più gravi ma è chiaro che senza un intervento massiccio del Governo sono impossibili interventi organici adeguati da parte degli Enti Locali.

È indicativo al riguardo il caso dei libri di testo: ogni anno i librai protestano per il ritardo con cui i Comuni pagano i buoni-libro e già diverse volte hanno minacciato di sospendere la consegna. Queste carenze le conoscono bene i genitori che negli ultimi anni hanno vissuto l'esperienza difficile degli organi della gestione sociale della scuola e che partecipano con volenteroso impegno nell'attività della commissione scuola del Consiglio della Zona dieci.
Nell'attuale situazione è indispensabile che il Governo agisca prontamente per la soluzione dei gravi problemi della scuola e che altrettanto faccia l'Amministrazione comunale per quanto è di sua competenza: ma è altresì importante che i genitori, gli studenti, i lavoratori della scuola e i cittadini tutti sappiano apportare un contributo che può essere fatto di proposte e di indicazioni, ma, ove sia necessario, di vaste mobilitazioni.
Una scuola efficiente e nuova nelle strutture e rinnovata nei contenuti può rappresentare oggi uno strumento valido per contribuire a far uscire il Paese dalla crisi. Importanti sono le scadenze che si attendono nel mondo della scuola: l'istituzione dei Distretti e la riforma della scuola secondaria più volte rinviata; ulteriori rinvii non sono più tollerabili se non si vuole il completo fallimento della scuola italiana.