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Le biblioteche popolari nella battaglia delle idee.

Negli ultimi tempi Milano ha visto svilupparsi un dibattito piuttosto ri co non solo sulla cultura in generale, ma anche sulle biblioteche e scii loro compiti.

Per comprendere il senso di questo dibattito è opportuno riferirsi alla realtà del decentramento che, iniziando una nuova prassi, suscita nuovi schemi sociali e culturali, fondati sulla partecipazione, sulla gestione sociale e sulla creatività.

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In questa situazione « cultura non è più un astratto dialogare sui grandi del passato, ma un riflettere sulla nostra realtà concreta e soprattutto riflettere per cambiare. Questo flitto, più che implicare una variazione rispetto ai contenuti tradizionali, richiede un capovolgimento del nostro modo di gestirli, nella misura in cui ci troviamo a rendere attiva e operante una cultura che troppo spesso è rimasta sepolta fra carte polverose.

Le biblioteche in molti luoghi conservano ancora l'impronta di una gestione ormai anacronistica. Con tutto ciò la legge regionale 41 della regione Lombardia apre diverse prospettive concrete e stimolanti di cui diamo qualche cenno.

COMPITI DI UNA BIBLIOTECA: l'articolo 2 indica come prioritari i seguenti: diffondere l'informazione, stimolare l'educazione permanente. diffondere la conoscenza delle tradizioni locali, contribuire all'attuazione del diritto allo studio ... Vale a dire viene posto l'accento sui fattori sociali e educativi, al di là delle facili tentazioni di ogni velleitarismo efficientistico.

LIBRI: restano pur sempre il baricentro di una biblioteca, ma in questa prospettiva devono essere acquistati con una logica precisa, funzionale alle vere esigenze della comunità in cui si opera.

AUDIOVISIVI: (art. 13) sono stru-

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