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E' UN METODO P.R.G.
La domanda ci è venuta spontanea dopo aver seguito il dibattito che si è sviluppato nella zona sul PRG nei mesi di giugno e luglio.
Già da maggio una vasta serie di consultazioni e dibattiti si erano aperti nella città per consentire entro luglio al Consiglio Comunale di raccogliere tutte le osservazioni. Come è noto il dibattito conclusivo è stato poi spostato ad ottobre.
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Importante era investire in tutta Milano le forze politiche, le organizzazioni sociali e tutti i cittadini in un dibattito circa il futuro delle città. Anche il nostro Consiglio di Zona sviluppò una serie di iniziative. Ben quattro furono le riunioni della Commissione Urbanistica e tre le assemblee popolari. Strumenti quindi sufficienti per una informazione pubblica anche circa le posizioni e le valutazioni che del PRG davano le forze politiche. Il dibattito si sarebbe dovuto concludere in una riunione del Consiglio di Zona il 21 luglio.
Ebbene sia nelle quattro riunioni di Commissione che nelle tre assemblee ci furono osservazioni di merito circa alcune scelte che per la zona erano state proposte e ci si limitò ad illustrare i criteri metodologici usati nella redazione del PRG. Molto bene e molto giusto, però quello che ci sembra sia mancato fu il confronto (salvo forze nell'assemblea di V. Venini) circa le valutazioni complessive e quindi politiche, che i partiti davano del Piano stesso. Noi ritieniamo che un dovere democratico debba essere proprio quello di informare i cittadini, specialmente se i giudizi hanno un carattere critico.
La sorpresa è stata perciò quella di scoprire valutazioni notevolmente diverse nella riunione conclusiva del Consiglio di Zona, che forse anche per questo si concluse alle tre del mattino. Su diversi punti infatti soprattutto il gruppo DC aveva espresso perplessità o pareri critici riguardanti le strutture parrocchiali scolastico-ricreative da considerarsi come aree private anzichè di interesse collettivo. (su questo ci interesserebbe conoscere meglio anche le posizioni del PSI) la scarsa democraticità che il Comune avrebbe seguito nell'elaborazione del PRG, l'ubicazione a Muggiano di una zona di sviluppo industriale, la non avvenuta localizzazione di strutture come l'università, la Fiera campionaria e le Carceri che potrebbero poi stravolgere il Piano stesso, ed altre ancora.
Non vogliamo qui (e non spetta a noi) entrare nel merito delle critiche sollevate, può darsi che siano pienamente motivate e mosse da intenti costruttivi; ma proprio perchè non discutiamo di questo, ci chiediamo come mai nelle precedenti sette riunioni non erano state formulate e non si era quindi cercato di mettere anche tutti i cittadini in condizione di conoscere le diverse posizioni? Riteniamo che agli abitanti della zona 10 interessa certo sapere se un isolato è previsto in B2 e se la tangenziale a raso passerà per Via S. Mamete, ma anche discutere ed essere informati delle linee gene- rali dello sviluppo delle città e dei giudizi che di esse danno le forze politiche, anche per cercare attraverso possibili soluzioni unitarie.
Eludere questo confronto ci sembrai proprio sfuggire ad un preciso compito di democrazia, se davvero voglia-