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Forza Perugia!!! (l'Umbria non è in Polonia)

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L'uomo di marmo

L'uomo di marmo

L'altro giorno ho fatto un brutto incontro, passo subito a raccontarvelo. Sono in P.le Lotto quando degli strani manifesti biancorossi mi insospettiscono, mi avvicino e vedo lo stemma dell'associazione che li ha prodotti: sembra un grifone. Che sia un manifesto della campagna abbonamenti del Perugia calcio?

Wajda ha sentito la necessità di colmare un vuoto nell'arte cinematografica polacca, oseremmo dire della storia, bloccata, come più in generale la società, da paure e reticenze e ha voluto proporre un film incalzante, teso, con la struttura del giallo, appassionante.

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Girato con una tecnica magistrale, l'uso della macchina da presa mobile ad esempio, con una guida degli attori misurata che dà a tutti spessore ed autenticità. Si può tranquillamente affermare che "L'uomo di marmo" è uno degli avvenimenti cinematografici più importanti degli ultimi anni, la testimonianza di un grande regista, di cui oggi si ignora la sorte. In attesa che esca sugli schermi "L'uomo di ferro", ideale continuazione de "L'uomo Ji marmo", salutiamo e rendiamo omaggio ad una splendida pagina della storia del Cinema e della Storia.

Gigi Vitale

Mi avvicino ancora e vedo le frasi scritte in caratteri più grossi, fra queste una mi colpisce: Contro il socialismo perchè nessun socialismo possa essere più reale.

Che Breznev abbia invaso lo stadio "Renato Curi" di Perugia? Sono ormai a due passi dal manifesto e finalmente capisco. Lo stemma non è un grifone, ma un'aquila, un'aquila reale che brandisce una croce, nello stesso modo in cui la brandivano i carri armati di Hitler, i carri che facevano stragi in Biafra, la stessa croce degli assassini di Tal - el - Zataar, lo stemma della crociata contro il socialismo e la libertà. Vedo anche la firma, è di quella fantomatica organizzazione detta Alleanza Cattolia che già dai tempi della lotta per la legge sulla interruzione della gravidanza, aveva tanto fatto ridere per i suoi farneticanti scritti. A parte lo scherzo, di cui peraltro mi scuso (con i tifosi del Perugia) vorrei far notare la faziosità e la cieca ottusità mentale di queste persone che di fronte al dramma polacco sanno solo pronunciare frasi come questa che ricordano da vicino le frasi tanto care a John Ford tipo "l'unico indiano buono è quello morto", che ricordano frasi comiche per la loro assurdità. Sì, se la situazione polacca non fosse così tragica ci sarebbe veramente da ridere per queste faziosità che rasentano il grottesco. Noi li ringraziamo, la vita odierna è molto triste, se non ci fossero i loro tentativi di farci ridere sarebbero ben pochi i momenti per una sana risata. Makò

Pattinaggio artistico

La società Maga sta preparando i giovani atleti per i prossimi Giochi della Gioventù

In occasione dell'anniversario del primo anno di attività svolta dalla società di pattinaggio artistico "MAGA", il giorno 19 Dicembre 1981 si è svolta un'esibizione dimostrativa indetta dalla società stessa.

Ad essa hanno partecipato oltre agli iscritti, provenienti da alcune scuole elementari e medie della zona 19, alcuni ospiti, che su invito della società si sono esibiti durante la manifestazione applauditi dal vasto pubblico intervenuto e dai bambini del corso "MAGA". Gli ospiti, scelti sulla base della loro esperienza decennale di pattinatori appartenenti da diversi anni e varie categorie nazionali, sono stati invitati nell'intento di mostrare i giovani iscritti a questo sport quale potrà essere il grado di preparazione a cui arriveranno.

Tra le varie esibizioni di gruppo ci sono state anche delle esibizioni singole di bambini con un più alto livello di preparazione, il tutto accompagnato da sottofondi musicali.

Le allenatrici e la società hanno apprezzato con piacere lo svolgimento della manifestazione per la serietà e l'impegno che ogni bambino ha dimostrato.

Ringraziamo tutti i genitori per la partecipazione e per i graditi fiori offerti alle allenatrici.

Attualmente la società "MAGA" è impegnata nella preparazione degli atleti che porterà ai prossimi "Giochi della Gioventù" che si svolgeranno nella

Primavera - Estate del 1982, contemporaneamente sta cercando di ampliare e diffondere nella zona questo sport che crede vivamente sia tra i più completi per la crescita fisica e psicologica di ogni bambino.

Ci auguriamo che questa nostra iniziativa nella zona venga recepita e valutata con maggior interesse da parte degli organi competenti, che potrebbero realizzare una struttura al coperto, adatta al pattinaggio a rotelle ma naturalmente aperta anche ad altri sport.

Questa sarebbe già una notevole spinta per incrementare ed invogliare i ragazzi della zona a praticare un'attività sportiva.

Nell'attesa di questa struttura, la società "MAGA" si sta impegnando a fondo per ottenere spazi nelle scuole della zona, per soddisfare la notevole richiesta esistente.

Per tutti i cittadini della zona 19, la società "MAGA" è a disposizione per eventuali informazioni che riguardino il pattinaggio artistico a rotelle.

MAGA

Pattinaggio artistico a rotelle

Via Vacani, 4 - Milano Tele£ 4036385

UN ARTISTA AL MESE (Lbngolo della poesia)

Emigrazione

Nerio De Carlo, autore di numerosi saggi storici e critici, germanista, è il Segretario del Centro di Informazione Ladino, Viale Bligny 22 Milano ed è una voce di una cultura spesso ignorata, quella mitteleuropea di lingua ladina, parlata a tutt'oggi da un milione di persone.

Queste abitano le zone geograficamente comprese fra Svizzera, Italia Nord Orientale: Nerio De Carlo si adopera per la diffusione e conoscenza della poesia di quell'area, tanto in lingua ladina quanto in lingua italiana (ricordiamo Andrea Zanzotto e Ferruccio Mazzariol) nonchè per la rivalutazione delle culture minoritarie. Pubblichiamo un breve componimento di Nerio

De Carlo dal titolo "Emigrazione" che in forma lirica racconta le amarezze e la solitudine di chi lascia i luoghi amati per ritrovarsi isolato nella città estranea.

L'estate è finita non c'è raccolto nel granaio

Le ultime rose rabbrividiscono sui rosai, mentre varchiamo il ponte dell'arcobaleno.

Ora siamo come le nubi: stiamo bene dove non siamo ci stupisce se qualcuno chiede la carità perfino a noi.

Chi mai ci comprerà questa nostalgia greve per ritagliare fazzoletti di filo azzurro da agitare negli addii, da stendere sul balcone della solitudine?

Nerio De Carlo

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