
9 minute read
Ed è di nuovo scuola scuola
Il 19 settembre si sono riaperte le scuole!
Come inizio di articolo mi rendo conto che non è un gran che, ma quale giornalista dilettante non trovo di meglio.
Advertisement
In questo fine settembre '78 le scuole ricominciano, e per genitori, alunni, insegnanti inizia un anno carico di problemi piccoli e grandi, angosce e speranze, gioie ed interrogativi.
Ma come sarà questo nuovo anno? Vi è qualche novità rispetto agli anni passati? Per dare risposta a tali interrogativi, ci vorrebbe molto più dello spazio che la "SEDICESIMA" può mettere a disposizione, e capacità di articolista ben maggiori dello scrivente. Malgrado ciò, cercheremo di dare ai nostri lettori alcune indicazioni e spunti utili per un ulteriore approfondimento e dibattito anche attraverso le colonne di questo giornale.
Ma andiamo con ordine. Si sente dire che la scuola sta cambiando; che quest'anno ci saranno novità. Ma quali saranno le più tangibili e soprattutto, cambierà qualche cosa anche nella nostra zona?
Cominciamo dalle scuole materne.
Le novità riguardano la refezione scolastica sia per il pagamento delle quote, che per le tabelle dietetiche. Il pagamento delle quote avverrà con abbonamento mensile acquistabile presso le cartolerie più vicine alle scuole. Questo nuovo sistema, che è frutto di un'intesa tra Amministrazione Comunale e Associazione Commercianti di categoria, che ha dato larga disponibilità all'iniziativa, recepisce i suggerimenti nati da un'ampia consultazione delle scuole e dei genitori, suggerimenti che tendono ad eliminare gli inconvenienti del vecchio sistema di pagamento. Alle tabelle dietetiche sono state apportate alcune varianti, anch'esse frutto del lavoro di discussione critica portata avanti dai genitori ed esperti lo scorso anno. Il piatto unico, spaghetti tonno e piselli, piatto molto criticato dai genitori, è stato abolito, mentre nella tabella è stato inserito il budino della Centrale del Latte ed in alcune scuole, a titolo sperimentale, verrà distribuito latte fresco. Da cifre pubblicizzate dall'assessorato competente il pasto del mezzogiorno garantisce il 46% del fabbisogno quotidiano di proteine ed il 39% di calorie. E per ultimo citiamo l'accordo intervenuto tra Comune ed educatrici, dopo la ricca vertenza di giugno, accordo che affronta in positivo problemi quali la riduzione del numero di alunni per sezione che già da quest'anno saranno ridotti da un massimo di 40 a 35 ed a 30 nel '79, il completamento degli organici con la sostituzione del personale in maternità.
Ed infine da quest'anno nelle materne cominceranno ad insegnare anche educatori uomini.
Ma passiamo alle scuole elementari e medie.
Vi è da segnalare la recente legge approvata dal Parlamento che pone le basi per l'eliminazione del "precariato" (gli insegnanti non di ruolo) nelle scuole.
L'immissione nei ruoli di circa 200.000 docenti e non docenti dovrebbe infatti garantire un inizio di anno meno travagliato del solito. Saranno eliminati i famigerati "caroselli" di insegnanti nei primi mesi dell'anno, piaga tristemente nota anche in parecchie scuole dalla nostra zona? E auspicabile, le premesse legislative ci sono, ma molto dipenderà da come, genitori ed insegnanti si sapranno muovere, e premere sugli istituti, quali provveditorati, che devono applicare la legge. Recenti dichiarazioni ministeriali che eviden- ziano ritardi ed impreparazioni negli apparati burocratici, all'applicazione della legge, non fanno ben sperire.
Cambiamenti anche per quanto riguarda la "valutazione". Sperimentata lo sorso anno, con la famosa "scheda", al centro di grossi dibattiti e battaglie, la scheda quest'anno cambia, diventando più aderente alle necessità di essere un valido mezzo di lavoro programmato per gli insegnanti, instaurando anche un più preciso collegamento tra la scuola e la famiglia degli alunni. Ciò a mio avviso costituisce un primo importante successo della battaglia per il rinnovamento della scuola, successo caratterizzato da un notevole movimento di massa sul problema in questione. Affinchè però ciò non vada vanificato, bisogna che della valutazione, come di altri importanti problemi, si continui a discutere per fare di questo non un momento distaccato dalla vita della scuola che il genitore si gestisce quasi in modo esclusivo e personale con l'insegnante, ma quel reale mezzo di lavoro programmato, sia per l'insegnante, che per il genitore, che in realtà deve essere.
Crediamo con questo di aver dato un quadro sufficientemente esauriente di ciò che "bolle in pentola" all'inizio del nuovo anno, anche se ci accorgiamo di dover tralasciare, per ragioni di spazio, problemi importanti, quali, i nuovi programmi della scuola media in fase di definizione al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, e la riforma della media superiore in discussione al Parlamento.
Ma i lettori, diranno: cosa cambierà nelle scuole della nostra zona? Domanda legittima, in effetti in quanto è con la realtà di queste scuole che abbiamo più occasione di misurarci e valutare gli effettivi cambiamenti.
In primo luogo non è da sottovalutare l'avvenuto insediamento in zona e l'inizio dei lavori del Consiglio Scolastico Distrettuale, meglio noto come "Distretto".
Il C.S.D. ha cominciato a lavorare arrivando alla definizione di un programma che sarà reso pubblico in questo mese. Per inciso, ricordo che la sede del Distretto è nella scuola elementare di via Salerno 3 e chi volesse informazioni o prendere conoscenza del programma, oltre che nelle singole scuole di appartenenza, può farlo in quella sede. Ma perchè ritengo questa novità importante?
Perchè il programma del nostro distretto è frutto di un lavoro unitario di tutte le componenti presenti nel consiglio, che pur nella diversità delle impostazioni, e delle difficoltà anche contingenti (tempi molto stretti), e al di là di momenti dialettici di confronto anche aspri, hanno saputo trovare un modo per esprimere quali sono le linee su cui impostare il lavoro nei prossimi anni. E senz'altro la prima volta che esiste un documento, certa- mente non completo, che pone le basi per un inizio di conoscenza e programmazione dei problemi delle nostre scuole in un'ottica che non sia legata alla singola realtà scolastica, ma che abbracci le realtà della zona collegandosi anche con entità (sindacati, enti locali, gruppi sociali etc.) che possono contribuire ad aprire le nostre scuole alla realtà circostante.
Farò alcuni esempi: nel programma si è riportato un prospetto che censisce e disabili nelle varie scuole, divise per livelli di, scuola (materna. elementare, media) e con l'indicazione del tipo di handicap. E laprima fase di acquisizione di conoscenza del problema indispensabile per programmare gli interventi di sussidio e si sostegno necessario all'inserimento di questi alunni. Deve risultare chiaro che questo è un primo passo che non risolve di botto il problema, ma è un passo indispensabile per cominciare a sapere dove e come si deve agire con più incisività, chiedendo ad esempio gli insegnanti di sostegno, chiedendo l'aiuto delle equipes specializzate dei medici etc. Ciò visto, mi ripeto, in un'ottica non "dell'ognuno per se" ma della risoluzione comune del problema. Sempre nel programma del distretto, si trova un primo censimento delle strutture presenti nel territorio (biblioteche, sale teatrali e cinematografiche, gruppi teatrali e musicali, strumenti di informazione) strutture a cui le scuole devono abituarsi a fare riferimento ed a entrare in contatto. Vi si trova inoltre tutta una serie di punti che il C.S.D. ha ritenuto essere estremamente qualificanti, per fare delle nostre scuole veri
Preoccupati i genitori
C'è una certa preoccupazione tra i genitori dei bambini che frequentano la scuola materna di Via Lope de Vega.
Il programma di ristrutturazione che il Comune stra attuando nelle materne potrebbe privarle di una direttrice e di un gruppo di educatrici "veramente valide".
Non è certo questione di contestare la decisione dell'Assessorato che intende raggruppare due o più scuole materne sotto la responsabilità di una sola Direttrice. "La nostra preoccupazione — ci ha dichiarato il signor Virgilio Vecchio del Consiglio di Scuola di Lope de Vega — è che venga messo in forse tutto il grosso lavoro che la Direttrice, la signora Bergonzi, aveva impostato."
Fin dai primi giorni del suo incarico la signora Bergonzi si era fatta apprezzare per la sua volontà di creare un rapporto positivo tra corpo insegnante e genitori. Ben coadiuvata da un grup- centri di formazione dell'uomo. Si affrontano pertanto argo(segue a pag. 5) po di educatrici giovani e capaci, aveva elaborato insieme con i genitori un programma biennale la cui attuazione potrebbe essere messa in pericolo dalla destinazione della signora Bergonzi ad altro incarico. Il signor Vecchio ci ha detto comunque che la cosa dovrebbe essere chiarita entro breve. "Ci risulta che la Direttrice della Materna di Via Memmi vorrebbe essere spostata a un'altra scuola perchè abita in un'altra zona. Quindi speriamo che non ci siano difficoltà a lasciare alla Lope de Vega la signora Bergonzi. Contiamo di avvicinare al più presto la Commissione Scuola del Consiglio di Zona 16 con una precisa richiesta in merito. Ora che al Consiglio di Zona sono conferiti poteri in questo settore, contiamo che le nostre giuste motivazioni saranno tenute nel dovuto conto e che la signora Bergonzi resti alla Materna di Lope de Vega".
Dedicato a tutti i genitori che hanno intenzione di tornare a scuola con i loro figli!
1119 settembre si sono riaperte le scuole. In occasione di questo avvenimento, ricordiamo che la gestione democratica degli organi collegiali necessita di una vasta e concreta partecipazione di tutti i genitori.
I genitori già impegnati nella gestione della scuola si augurano che mai come quest'anno tale contributo diventi patrimonio di tutti coloro che hanno i figli a scuola. Chi si accosta per la prima volta alla vita scolastica e desiderasse informazioni più dettagliate può rivolgersi ai seguenti numeri telefonici:
Cecchi Probo - 819689 • Brega Marina - 8134031
Azzoni Cristina - 816074 • Becchio Marisa - 817811
Pastore Franco - 8131816
Coordinamento liste Genitori Democratici Zona 18
Ed è di nuovo scuola
menti quali lo svolgimento delle attività parascolastiche, extrascolastiche ed interscolastiche, con particolare riferimento all'aggiornamento degli insegnanti ed attività di tempo pieno e sperimentazione. Ricordo per questo che in alcune scuole della zona (ad esempio nel Circolo Salerno elementare) sono in atto attività di sperimentazione e che esperienze di questo tipo sono da confrontare con le altre scuole della zona anche attraverso dibattiti di genitori ed insegnanti. Nel programma si trovano indicazioni, anche sull'orientamento professionale, estremamente utili per gli alunni che escono dalle medie superiori, nonchè indicazioni sui corsi di scuola popolare, ed istruzione degli adulti, e proposte per la scuola media superiore elaborate con il notevole contributo della componente studentesca del distretto.
Ma è da credere che anche il più bel programma se non "trova gambe per camminare" rischia di rimanere bella carta stampata e basta. Ed è per questo che il programma del distretto, pr "trovare gambe" deve, a mio avviso, trovare risonanza in tutte le scuole, dove attraverso un serrato confronto tra le varie componenti, devono scaturire critiche, integrazioni,nuovi problemi, nonchè proposte operative per la sua applicazione. Credo che per questo il lavoro non manchi, basti pensare al solo lavoro delle indagini conoscitive sulla realtà della nostra zona che dovranno essere fatte nei prossimi mesi, per rendersi conto che è estremamente importante il contributo di tutti ma soprattutto di persone disposte a lavorare e sacrificare un po' del proprio tempo libero.
Non è forse in questo modo che quella magica e tanto abusata parola "partecipazione" comincia ad assumere un significato più concreto e meno demagogico?
In merito al lavoro che ci aspetta, (i lettori non si spaventino ...) sono da sottolineare le attività che in Consiglio di Zona, nella Commissione Scuola vanno affrontate in materia di refezione e trasporto alunni, a seguito delle delibere che sono state approvate dalla Giunta comunale nell'anno in corso.
E a proposito del C.d.Z. giova sottolineare l'interessante iniziativa (ed anche questa è una novità per la zona) che si è tenuta nel mese di giugno, dal titolo "Incontrarsi in zona". Questa iniziativa studiata dalla sottocommissione Cultura del C.d.Z. con la fattiva partecipazione del gruppo teatrale "II chiodo", si è articolata in una serie di interessanti spettacoli teatrali, cinematografici, e di animazione che sono stati portati anche in alcu- ne scuole della zona.
Pur tra alcune difficoltà, non ultima quella della notevole mole di lavoro portato avanti da poche volonterose persone, l'iniziativa "Incontrarsi in zona" ha avuto successo e dovrà, nel prossimo anno svilupparsi anche attraverso una maggior partecipazione delle Varie scuole e dei gruppi presenti in zona, per dare sempre più risposta a quel bisogno di cultura e di aggregazione che è una delle grosse esigenze del nostro tempo.
E per chiudere voglio citare un'ultima novità. Nella scuola di Via Pestalozzi verrà istituita una biblioteca per gli alunni con una dotazione di circa 500 volumi. Questa dotazione verrà realizzata in 3 anni, Sono a disposizione per questo 120 metri quadri e le strutture necessarie (scaffali e armadi) e, cosa più importante, una bibliotecaria con un orario di 40 ore dal lunedì al venerdì. La biblioteca, che è a disposizione delle attività del mattino e pomeriggio, servirà di base per l'attività di ricerca che verrà programmata dai docenti delle varie classi e sezioni. L'iniziativa è dovuta all'assessorato all'Educazione del Comune e riguarda complessivamente 4 scuole di Milano di cui 3 già definite. L'iniziativa è aperta a tutte le scuole della nostra zona. Certo di aver tralasciato molte cose, utili per i nostri lettori, rivolgo agli stessi un invito a diventare anch'essi, attraverso la segnalazione di problemi scolastici, costruttori del giornale. E mi sia permesso chiudere con un ulteriore invito. Davanti a noi stanno problemi grandi e piccoli: questi richiedono un maggior impegno di tutti ma soprattutto di chi, nell'ambito della scuola (genitore, insegnante, studente) si batte per un suo effettivo cambiamento. Penso che non sia più tempo di delegare a pochi compiti che ci attendono se non vogliamo che decisioni anche importanti vengano prese senza il coinvolgimento degli interessati. Penso che il dire o pensare — non ho tempo o voglia di occuparmi di questo problema, di partecipare alle riunioni ed alle assemblee, — sia un fuggire, il più delle volte per pigrizia o per mantenere i piccoli privilegi casalinghi (la TV, con il film o la partita di calcio) ben precise responsabilità che coinvolgono, perchè no ... anche l'avvenire dei nostri figli.
In questo genitori soprattutto devono smettere di essere soggetti passivi, ma attivi con il proprio bagaglio di esperienza da confrontare con gli altri.
E anche in questo modo che genitori devono svolgere la loro azione educativa.
Ed è in questo senso che noi genitori dobbiamo "imparare a ritornare a scuola".
Cocchi Probo
BAR ALDO