
9 minute read
CINA CINA CINA CINA
from Il Sempione1
Pittura Cinese Capodanno Cinese
In Cina, in occasione della festa del Capodanno lunare, le finestre e le porte delle case vengono decorate con figurine di carta finemente ritagliate e con stampe che riproducono soggetti dell'antica mitologia popolare.
Advertisement
Gli autori di queste opere, allievi delle celebri scuole dei dipinti del nuovo anno, eccellono anche nella produzione di raffinati acquarelli che ripropongono soggetti legati alla natura: piante, fiori, pesci, uccelli.
Una delle piu valide e accreditate scuole di dipinti del nuovo anno si trova a Yangliuqing, un villaggio a pochi chilometri da Tieniin.
Le delicate pitture raccolte nell'esposizione allestita a cura dell'Associazione Italia-Cina presso il Centro Lavoro Arte di via Canonica, sono l'espressione più genuina della recente froduzione artistica di questa amosa scuola.
La mostra richiama, anche nel titolo, la festa del capodanno cinese che si terrà verso la metà di febbraio.
L'occasione quindi costituisce un significativo e affascinante prologo che ci consente di allargare le nostre conoscenze nel vastissimo e poco noto panorama artistico cinese.
L'esposizione dei dipinti del nuovo anno, patrocinata dal Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese, rimane aperta dal 21 gennaio al 3 febbraio con orario 17.30/9.30, presso il Centro Lavoro Arte di via Canonica angolo via Cesariano. Quest'iniziativa rientra nella nutrita serie di attività che l'Associazione Italia-Cina promuove da tempo nella nostra zona così particolarmente caratterizzata dalla presenza della numerosa comunità cinese.
Le quattro conferenze presso la Biblioteca del Parco Sempione nel 1986, vennero seguite l'anno scorso da un'esposizione di acquarelli di Lo Mei Hing e dalla mostra fotografica Cina oggi entrambe ospitate dal Circolo •Carducci di via Bertini e organizzate in collaborazione con il consiglio di zona 6. Ma l'avvenimento che attirò di più la curiosità dei milanesi .(oltre centomila persone!) fu la prima festa del capodanno cinese svoltasi nel gennaio del 1987. Un'inizativa destinata a entrare nella tradizione della nostra zona che i cinesi della comunità di Milano stanno preparando con entusiasmo per riproporcela, lungo le vie Canonica e Sarpi, fra qualche settimana.
Roberto Borgonovi
L'ASSOCIAZIONE ITALIA-CINA
Da anni l'attività dell'Associazione Italia-Cina privilegia, giustamente, !a zona 6 dove risiede lapiù numerosa comunità cinese d'Italia. ll 1988 si apre con due iniziative promosse e curate da questa associazione: la mostra dei dipinti del nuovo anno della scuola Yangliuqing (presso il Centro Lavoro Arte di via Canonica, angolo via Cesariano, dal 21 gennaio al 3 febbraio) e la seconda festa del capodanno lunare cinese (14 febbraio). Inoltre l'Associazione Italia-Cina ha avviato un articolato intervento a livello scolastico presso la scuola media Panzini per favorire il corretto inserimento dei venti alunni cinesi che la frequentano. Ma in programma c'è dell'altro, ovviamente. Al responsabile milanese dell'Associazione, Roberto Borgonovi, abbiamo chiesto di illustrarci il ruolo e le attività di questa organizzazione. Ed ecco, qui di seguito, quanto ci è parso rimarchevole annotare dal colloquio. L'Associazione Italia-Cina ha iniziato la sua attività nel 1962 per favorire e migliorare i rapporti culturali e di amicizia con la Repubblica popolare cinese. Aperta a tutti coloro che, indipendentemente dalle personali opinioni politiche, ispirati da sentimenti amichevoli, desiderano conoscere o approfondire la conoscenza della Cina, da allora sino a oggi si è mossa con la convinzione che la conoscenza giovi all'amicizia e con la consapevolezza che l'amicizia tra i popoli sia utile alla causa della pace e del progresso dell'umanità. Partendo da questa convinzione e da questa consapevolezza l'Associazione ha operato per contribuire alla creazione di condizioni favorevoli all'allacciamento delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e la Repubblica popolare cinese. Ha inoltre operato, e opera tuttora, per contribuire allo sviluppo di buone relazioni e scambi fra i due Paesi in tutti i settori, nel rispetto del principio della non ingerenza nei rispettivi affari interni.
Ha così guadagnato prestigio e influenza in Italia, ottenendo apprezzamenti e incoraggia-menti lusinghieri anche da parte cinese. Per l'opera svolta e i risultati conseguiti, l'Associazione Italia-Cina gode di una lunga consuetudine di rapporti con autorità, istituzioni, enti e organismi cinesi della cui collaborazione si avvantaggia per il successo di tutte le sue attività.
E' organizzata su base nazionale e agisce attraverso circoli dislocati in numerose città italiane.
Il circolo di Milano ha sede in via Bagutta 24, dove funziona
Gpr Gusellienr
IN MILANO DAL 1940 sede unica via G. Govone 29 tel. 3453215
LABORATORIO IN SEDE DI GIOIELLERIA E OROLOGERIA
PERCHE' PAGARE A "PESO D'ORO" L'ARGENTO OFFERTOVI DAI GROSSISTI D'IDEE (ALTRUI?) ere:é-A, GIOIELLIERE IN MILANO DAL 1940, RIVOLGENDOSI DIRETTAMENTE
AI FABBRICANTI*, SALTA I GROSSISTI D'IDEE A "PESO D'ORO"
E VI OFFRE IL PREZZO MIGLIORE
*Trattiamo solo prodotti delle migliori ditte d'Italia
«<—« una biblioteca specializzata, un servizio abbonamenti per centinaia di riviste e giornali cinesi un centro studi e ricerche che si occupa di consulenze, traduzioni, interpretariato, corsi di lingua cucina e cultura cinesi nonchè dell'organizzazione di iniziative culturali di vario genere.
Direttamente o in collaborazione con altri organismi promuove, spesso con il patrocinio di enti e istituzioni italiani e cinesi, confrenze, dibattiti, convegni, seminari, mostre, proiezioni di film, audiovisivi diapositive, manifestazioni varie che trattano i molteplici aspetti della realtà cinese.
Il Circolo di Milano sviluppa la sua attività tenendo a disposizione i propri esperti e collaboratori e il proprio materiale, sforzandosi sempre di fornire un'informazione documentata aggiornata. Tramite la sede nazionale, cura. l'organizzazione di viaggi in tutta la Cina, offrendo un servizio di alta qualità, con possibilità di scegliere fra decine di itinerari diversi fornendo un'assistenza complessiva e specifica sia nelle fasi di preparazione dei viaggi che durante i soggiorni in territorio cinese.
Dallo scorso anno è responsabile del coordinamento organizzativo della festa del capodanno lunare che vede coinvolta tutta la comunità cinese di Milano, la più numerosa in Italia, e che, in zona 6, sembra destinata a diventare un appuntamento fisso con la tradizione popolare cinese.
Presente in quasi tutte le occasioni che nella città di Milano vedono protagonisti la Cina, il suo popolo e la sua plurimillenaria storia, il circolo milanese dell'Associazione Italia-Cina tende ad ampliare il proprio raggio d'azione verso altre città dell'area lombarda, realizzando annualmente un numero crescente di iniziative di rilievo che superano spesso i confini locali, assumendo non di rado una valenza e una risonanza molto più ampie.
Circolo di Milano dell'Associazione Italia - Cina, via Bagutta 24, tel. 705827, aperto dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00.
Tutti possono aderire all'Associazione Italia-Cina; coloro che vogliono dare un personale contributo per le sue finalità, così come coloro che, più semplicemente, desiderano soddisfare il proprio interesse per la Cina o solo per particolari aspetti di questo grande Paese. La quota individuale di iscrizione è di lire 30.000 (trentamila) all'anno.
CAPOCCIA carrozzeria e officina
Fiduciario dell'Automobile Club d'Italia - riparazioni e trasformazioni di ogni tipo di vetturaverniciatura forno - banco dima, via Piero della Francesca 76 MILANO - telefono 331.95.01. •
Prestiti personali a dipendenti, commercianti e lavoratori autonomi
Mutui ipotecari per ogni destinazione
Leasing
COSTITUZIONE, I SUOI PRIMI QUARANT'ANNI
23 anni fa il direttore di questo foglio, sulla base di sue personali esperienze nell'opera di governo di questo paese, pensava una serie di cose in ordine all'assetto istituzionale dell'Italia e alla necessità cogente di introdurvi forti mutamenti per consentire uno sviluppo degno delle potenzialità del paese.
In questi 23 anni da allora trascorsi si è discusso infinite volte con uomini di vari partiti incontrando una sordità, inizialmente totale, poi decrescente dopo ancora una crescente attenzione. Anche se, pare, siano ancora non moltissimi coloro che hanno capito la situazione sino in fondo.
Molti degli "incontri" sono avvenuti con comunisti. E con dirigenti e con organismi di base. Ho discusso in varie sezioni. Accolto, di volta in volta, con ostilità, con insofferenza, con sbigottimento, senza mai un briciolo di comprensione. Ricordo un'interminabile fila di volti per lo più inespressivi. Ancora di recente, come abbiamo raccontato su IL SEMPIONE, nel centro-zona comunista della nostra zona, incontro col sen. Taramelli e l'avv.Maris che, con tetraggine e totale assenza di una qualsiasi vivacità, ci ripetevano che le nostre istituzioni vanno benissimo.
Ci siamo egualmente affannati a spiegare, anche se avremmo dovuto arrenderci al fatto che appunto le deficienze istituzionali sono tali che un burocrate come Taramelli fa il senatore, probabilmente pensando (al massimo) alla pensione.
Per 23 anni siamo stati ossessionati dal ritornello comunista "La Repubblica non si tocca". Sapevamo, in Italia, della mamma. Ma una bella ritoccatina alla Repubblica ci pareva ci pare il modo migliore per salvarla. Oramai non sono pochi quelli che si accorgono di quanto sia più funzionale e democratica la monarchia spagnola della repubblica italiana.
Di recente è arrivato, bel bello, al comitato centrale del partito comunista il giovane leader Occhetto è ha scoperto, con un quarto di secolo di ritardo, e solo per metà, ciò che a noi da tempo pare ovvio.
Ora che dovremmo pretendere? che Taramelli e Maris vengano a chiederci scusa? Non ci pensiamo affatto, la sola idea ci fa già sbadigliare.
Ci basterebbe non dovere attendere altri 23 anni per la scoperta del resto. Anche perchè, alla lunga, come diceva un noto governatore della Banca d'Inghilterra, siamo tutti morti.
Dopo le buffonate dei decaloghi, dopo la catastrofe della commissione Bozzi, la classe politica ci riprova con le riforme istituzionali. Ora addirittura sembra consapevole che la pretesa d'essere democratici comporta la necessità di coinvolgere i cittadini (dopo più di un secolo di unità nazionale trascorso invano). E' possibile che la classe politica riesca a superare la sua collaudata impotenza? La sua voglia di proseguire nel saccheggio feudale del reddito nazionale?
QUINN E LA DEMOCRAZIAAnthony Quinn abita da 27 anni a Cecchina in provincia di Roma. Il Corriere della sera (numero del 6 dicembre) gli ha chiesto se ha rimpianti per l'America. Ha risposto: "Proprio nessuno". Strada facendo tra l'Italia e l'America ha perso qualche diritto? "Nessun diritto, ma forse ho perso il senso della democrazia. Negli Stati Uniti il diritto di voto fa di ogni cittadino un re: perchè con quel voto si contribuisce a eleggere il presidente e si può davvero cambiare tutto. In Italia è diverso...".

DIFESA DELL'INESISTENTEC'è chi sostiene che la nostra costituzione (fatta alle spalle del popolo) abbia difeso la democrazia. E strano dato che avrebbe dovuto difendere ciò che ciò non c'è mai stato. Al massimo avrà difeso i gradi di libertà che ci sono di una libera società civile. Noi propendiamo a credere che la società si è più difesa da sola. La democrazia, invece, è la possibilità del popolo di determinare il governo dello Stato. Questa possibilità non c'è mai stata data. Significativamente, nè prima nè dopo il fascismo i cittadini hanno potuto votare sulla legge fondamentale. Non a caso Nilde Jotti (su l'Unità del 27 dicembre) cerca di promuovere a questo ruolo il re-
Chiodini
IL VERO DUCE - Non c'è dubbio che nella controversia tra Almirante e Rauti abbia ragione quest'ultimo. Come Duce, Fini è molto meno credibile di Craxi.
MONTEDISON - Ligresti è entrato nel consiglio di amministrazione della Montedison, società onorata.
CELENTANO - Celentano pare goda dell'appoggio e della comprensione di Comunione e Liberazione. E chi se no? • ferendum istituzionale del 1946, che al massimo offriva una scelta preliminare.
GARDINI - noto collega di Ligresti.
RITI - Si è scoperto che "Pilli", sindaco della Milano europea proiettata oltre il 2000, svolge in famiglia riti selvaticipropri delle tribù palestinesi di duemila anni fa. Fa impressione anche senza mettersi a discutere del con chi lo fa.
RITI 2 - Forse è meglio non meravigliarsi dato che tutta la società cosiddetta civile celebra la domenica e anche il solstizio d'inverno.
REPUBBLICA - Il riferimento delta Jotti al referendum istituzionale del 1946 funziona in senso contrario a quello voluto. Il fatto che nel 1946 i cittadini scegliessero "repubblica" dimostra che aspiravano alla democrazia. Avere impedito loro di esprimersi sulla costituzione imposta dall'alto, nel 1947, dai partiti e avere elaborato meccanismi istituzionaliper un governo oligarchico affidato ai cacicchi dei partiti fu una risposta in senso contrario all'espressa volontà dei cittadini.
PARTITI SENZA DEMOCRAZIA - Tutto è aggravato dal fatto che progressivamente in tutti i partiti è scomparsa ogni traccia di democrazia interna e che è stata impedita ogni pubblica tutela dei diritti dei cittadini iscritti ai partiti.
C'E' ANCORA chi invoca l'applicazione della Costituzione. Una applicazione resa impossibile dalla inconsistenza dei meccanismi nati dalla costituzione stessa.
C'E' ancora chi esalta la nobiltà dei principi espressi dalla nostra carta costituzionale. Se la Costituzione fosse priva delle dichiarazioni di principio, ma prevedesse più solide e democratiche strutture, l'Italia sarebbe un paese più ricco, più ordinato e più
E' PIU' VECCHIA la nostra costituzione con i suoi quarant'anni che non quella americana con i suoi duecento.
QUARANT'ANNI di Costituzione, quarant'anni di insanabile illegittimità.
LO STILE del Corriere della sera è questo: in terza pagina ci spiega qual è la buona urbanistica che si pratica all'estero, contrapposta giustamente ai nostri obbrobbriosi pasticci; mentre in pagina di cronaca propaganda il progetto per piazzale Cadorna, quello del Portello, Tecno-cuty, il Politecnico alla Bovisa e tutti gli altri propositi di affollare l'area centrale della regione, area -proprio in base a quanto ci si spiega in terza pagina- sin troppo affollata.
RETROSPETTIVA - Pi I I itteri si è pronunziato contro la politica fatta guardando alla retrospettiva. Ha ragione: è guardando indietro che si scoprono i ladri.
PASQUINO INSISTE (Repubblica del 19/1) nel prospettare un collegio uninominale che permette il trionfo delle lobby. L'Italia è l'unico paese al mondo che ha fatto la politica del "tut— to petrolio" quando il petrolio era più caro è attraversato da lobby di tutte le specie e Pasquino è ancora convinto che sono i partiti cosi come li abbiamo che ci garantiscono contro le lobby.