1 minute read

Impegno dei comunisti della SOB per rompere il vecchio blocco politico

Con il piocesso di crisi irreversibile del mondo capitalistico, si aprono nel dibattito politico precongressuale, spazi nuovi ed originali di analisi e di discussione politica.

Impegno della cellula di fabbrica deve essere quello di avviare un franco e aperto dibattito, anche con lavoratori non comunisti, sui temi e le proposte contenute nella relazione del compagno Berlinguer.

Advertisement

La proposta di un nuovo modello di sviluppo, avanzata nella relazione, apre ampi spazi di dibattito, nuche alla luce dell'ultimo accorci,: Fiat, che non può e non deve vedere i! mnvimen- to impegnato in una pura e semplice gestione collegiale della crisi, ma deve vedere la partecipazione dei lavoratori nella determinazione del nuovo tipo di produzione che si intende avviare alla Fiat.

Tale produzione non può più avere degli indirizzi di tipo consumistico, con la conseguente massiccia distruzione delle risorse, ma deve avviare, in sintonia con la riforma dei trasporti, un programma di potenziamento dei servizi pubblici.

La sensibilità che i lavoratori mostrano a questo tipo di problematica lascia prevedere positivi sviluppi. E' importante che la cellula porti a livello territoriale questi problemi, coinvolgendo altre componenti sociali nella lotta che, a livello provinciale e regionale, stiamo conducendo per avviare a soluzione il problema dei trasporti. zio hanno creato nell'intero tessuto industriale della provincia di Bari, formato di piccole e medie aziende, una profonda crisi, con gravi conseguenze per l'occupazione e lo sviluppo.

Questa strategia, portata avanti dal monopolio pubblico e privato, rischia quindi di travol- gere, con gravi conseguenze, tutta la già debole struttura industriale.

Il rischio che la classe operaia si chiuda su posizioni difensive e accetti fatalisticamente la riduzione degli orari di lavoro, è molto forte.

E' indispensabile a questo punto, che i comunisti nelle fabbriche propongano al movimen-

La stretta creditizia e l'inflato sindacale e, più in generale, al movimento politico democratico, soluzioni alternative.

A mio avviso, l'intero movimento deve farsi carico del problema di una diversa distribuzione del credito che agevoli e favorisca la cooperazione e l'associazione.

Andremmo così a rompere il vecchio blocco politico sociale della città e sottrarremmo il' ceto medio produttivo e imprenditoriale al ricatto economico-olitico dei settori più retrivi della D.C., portando su un terreno più avanzato di gestione democratica, lo sviluppo della provincia.

This article is from: