MONDIALI 2021 e OLIMPIADI 2026 Corriere delle Alpi | 1 Luglio 2020 p. 32 Ghedina: «Cortina è pronta per il 2021: chiede solo di avere le giuste garanzie» CORTINA «Cortina è pronta ad ospitare i Mondiali già nel 2021». All'indomani della richiesta alla Federazione internazionale dello sci di far slittare la rassegna iridata al 2022, il concetto lo aveva comunque messo bene in chiaro lo stesso Alessandro Benetton, presidente della Fondazione. E oggi lo ribadisce il sindaco Gianpietro Ghedina.Domani ci sarà un incontro e si dovrebbe sapere se i Mondali si faranno nel 2021 o nel 2022...«Cortina è pronta per qualsiasi soluzione», sottolinea il primo cittadino, «noi abbiamo appoggiato sin dall'inizio le posizioni della Federazione italiana degli sport invernali. Ora attendiamo le decisioni definitive, ma Cortina è pronta e non tifa nè per l'una e nè per l'altra ipotesi».La richiesta presentata dalla Fisi a maggio di far slittare i Mondiali era legata alla pandemia. La situazione è cambiata?«La motivazione che aveva spinto a chiedere il posticipo dei Mondiali», spiega Ghedina, «era appunto il rischio di un persistere della pandemia. Parliamo infatti di una rassegna internazionale che vedrà a Cortina atleti e pubblico provenire da tutto il mondo. Oggi non possiamo sapere se fra sei mesi i voli saranno aperti, se il virus sarà debellato. Gli stessi scienziati impegnati a studiare la pandemia hanno idee contraddittorie. Tanti sostengono che il virus possa tornare con forza tra l'autunno e Natale. La sicurezza deve essere al primo posto e quindi si era pensato di andare al 2022».E, francamente, è difficile dire cosa sia cambiato da maggio ad oggi in tema di capacità di prevedere il contagio.Sulla richiesta di slittamento aveva inciso l'annullamento, quasi all'ultimo momento, delle finali di Coppa programmate a marzo. Questo è uno scenario che per i Mondiali si vorrebbe evitare. La Fondazione a marzo aveva già issato le tribune, montato le tende, recintato i tracciati, venduto alcuni biglietti. Alcune lavorazioni erano infatti iniziate con settimane di anticipo: annullate le gare, i costi per gli allestimenti sono rimasti. Sul tavolo ora ci sono tre ipotesi. La meno accreditata è che i Mondiali vengano spostati al 2022: contro questa idea ci sono varie Federazioni del nord Europa e vari atleti che non vorrebbero un Mondiale a poche settimane di distanza dalle Olimpiadi di Pechino 2022. C'è poi l'ipotesi che domani la Fis non decida e si prenda ancora tempo per verificare l'evolversi della pandemia; è c'è la possibilità, che sembra la più attendibile, che i Mondiali tornino nella collocazione originaria. In questo caso ci vorranno però garanzie chiare, perché Cortina non può rischiare di vedersi annullate le gare all'ultimo.«Noi vorremmo che i Mondiali fossero il primo grande evento dopo la pandemia», spiega Ghedina, «ma non dipende solo da noi. Le preoccupazioni restano in questa fase di incertezza, in quanto un evento senza pubblico sarebbe comunque un evento "monco". Mancherebbe l'indotto per il paese, e circa 4 milioni di euro dei proventi dei ticket. Ci affidiamo al grande lavoro che stanno portando avanti il presidente della Fisi, Flavio Roda, e tutti gli attori interessati. Cortina è pronta. Le infrastrutture sportive ci sono. Alcune sono già state inaugurate e testate come le piste da sci, la finish area a Rumerlo e la cabinovia del Col Drusciè. Altri lavori sono in corso e saranno terminati per dicembre. Il nodo sulla viabilità, legato alle varianti Anas», conclude Ghedina, «non si scioglierebbe invece nemmeno per il 2022. La richiesta di slittamento non era assolutamente motivata da ritardi nei lavori. Le opere per le gare saranno pronte, le varianti purtroppo hanno vistosi ritardi e dovrebbero essere concluse tra il 2023 o 2024». --alessandra segafreddo© RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere delle Alpi | 1 Luglio 2020 p. 32 Zaia: «Resto della mia idea Meglio il rinvio di un anno» CORTINA Luca Zaia, presidente del Veneto, continua a sperare che i Mondiali di sci slittino al 2022. Troppo forte è la preoccupazione di un ritorno della pandemia e, pertanto, della possibilità di portare in pista quegli spettatori che dovrebbero assicurare almeno 5 milioni di introiti. Nella malaugurata ipotesi che l'evento si dovesse svolgere a porte chiuse, è evidente che le autorità sportive si aspettano analogo risarcimento dal Governo. «Sono colui che ha sostenuto il presidente Roda e il presidente della Fondazione, Alessandro Benetton, per tentare di spostare i Mondiali di sci al 2022. Se torna l'infezione possiamo fare i Mondiali a porte chiuse? Meglio il 2022», ha detto ieri Zaia, «perché ci dà più tranquillità, perché il 2021 significa gennaio: se c'è l'infezione c'è anche il rischio che ce li annullino. Credo ci sarebbero difficoltà a livello di calendario internazionale e quello è un problema. Portare i Mondiali al 2022 sarebbe la soluzione migliore, se ci tocca li faremo nel 2021. Vi ricordo che hanno annullato le Olimpiadi di Tokyo». «Le istanze espresse dal presidente Roda sono condivisibili e vanno incoraggiate», sottolinea il ministro bellunese Federico D'Incà. «Se la Fis il 2 luglio deciderà di proseguire con l'organizzazione dei Mondiali di sci nel 2021, noi sosterremo la scelta e ci faremo trovare pronti. Il Governo sta lavorando ininterrottamente e anche nel periodo di lockdown ci siamo confrontati costantemente con la Fisi, cercando anche di ascoltare le ragioni degli atleti. Senza ostacoli di altra natura, compatibilmente con l'andamento dell'epidemia, non ci sono ragioni per rimandarli. Saranno un banco di prova anche in vista delle Olimpiadi del 2026».Anche il presidente della Provincia,
20