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DOLOMITI IN TV

Boite con le botti, come avevamo fatto alcuni anni fa per l'estrema siccità. Nel frattempo si susseguiranno i sopralluoghi per verificare la situazione anche con lo staff della fiction».Quando è salito da Belluno e ha visto che nel lago c'erano solo alghe e vegetazione, De Bon ha avuto una stretta al cuore: «Un vero disastro, ma non ci abbattiamo: faremo il possibile per presentare il lago al meglio sia per le riprese, sia per i tanti turisti che in questi giorni affollano l'area dove ci sono anche punti ristoro e il mosigolf per bambini».©RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzettino | 17 Luglio 2020

p. 15 edizione Belluno

Ciak di benvenuto

Un passo dal cielo si gira in Valle del Boite, lunedì il primo ciak sul lago di Mosigo e il presidente della Provincia Roberto Padrin commenta: «È il riconoscimento della grande bellezza del nostro territorio». Proprio Roberto Padrin mercoledì sera ha voluto portare i saluti dell'amministrazione provinciale ad attori e tecnici della fortunata serie televisiva che hanno cominciato proprio in queste ore le riprese della sesta stagione tra Cortina, la Valle del Boite ma anche Auronzo e il Comelico. Assieme a lui, anche il consigliere provinciale e sindaco di San Vito Franco De Bon, intervenuto per l'aperitivo di benvenuto alla troupe, che ha scelto il Park Hotel des Dolomites a Borca di Cadore come riferimento logistico per questo periodo di lavoro in zona. Padrin: «Ho incontrato il protagonista della serie, Daniele Liotti, il regista Jan Maria Michelini e il direttore di produzione Corrado Trionfera e da parte di tutti ho ricevuto apprezzamenti entusiasti del nostro territorio. Gli attori, i tecnici, tutti sono strabiliati dalle bellezze delle nostre Dolomiti. Noi lo sappiamo che viviamo in un territorio magnifico, anche se spesso non ci facciamo caso. Ma sentirselo dire da registi, attori e addetti ai lavori di una serie televisiva è tutta un'altra cosa. Auguriamo loro un buon lavoro. E auguriamo a noi, al nostro territorio, di saper sfruttare questa grande occasione per la visibilità e anche per il riconoscimento della grande bellezza che ci troviamo di fronte quotidianamente. Abbiamo il dovere di preservarla e di promuoverla, perché la bellezza è come la felicità: è vera solo se condivisa». Così Franco De Bon. «La nostra provincia è speciale e non perché ce lo diciamo tra di noi, ma perché tale l'ha riconosciuta l'Unesco. Le Dolomiti sono magnifiche, ma soprattutto sono uniche al mondo. E il fatto che Un passo dal cielo le abbia scelte per portarne un pezzettino nelle case degli italiani non può che farci un immenso piacere». (G.B.)

Corriere delle Alpi | 7 Luglio 2020

p. 19

Da Donnavventura a Sky sport: le Dolomiti si promuovono in tv

Fabrizio Ruffini BELLUNO Sarà un luglio ricco di scorci bellunesi quello sulle diverse reti televisive italiane. Rai, Mediaset e Sky, infatti, punteranno in diverse occasioni le proprie telecamere sulle bellezze naturali e sui borghi che rendono unico il nostro territorio. Il nuovo piano per il battage mediatico è stato voluto e portato avanti dal Dmo, il consorzio creato ad hoc per dare una spinta alla promozione turistica locale, e rappresenta un'importante occasione per aumentare la visibilità dell'intera provincia e provare a riportare il turismo ai livelli preCovid.«Le occasioni televisive saranno più di una», conferma il direttore del Dmo Dolomiti, Giuliano Vantaggi, «in questo momento stiamo terminando una serie di registrazioni che appariranno su tutti i principali tg nazionali, un po' come già visto con il servizio sul lago di Santa Croce al Tg5, che ha messo in evidenza le grandi potenzialità turistiche dell'area, soprattutto dal punto di vista sportivo».Oltre ai passaggi nei telegiornali, però, il mese di luglio vedrà sbarcare in provincia anche alcune produzioni di programmi molto seguiti dei palinsesti nazionali.«Nelle prossime settimane ci attendono degli appuntamenti molto importanti», continua Vantaggi, «il primo è con Donnavventura, oramai storico docu-reality di Rete 4 che siamo riusciti a portare a Belluno e che, con le sue ragazze a bordo di fuoristrada elettrici attraverserà tutta la provincia, mostrandone i gioielli e raccontando quanto di bello ci sia da vedere, sempre in maniera adrenalinica e femminile. Le riprese cominceranno questa settimana e la puntata andrà in onda verso fine mese». A questo seguirà una trasmissione dedicata al cicloturismo, che arriverà nel Bellunese per raccontare lo splendore delle piste ciclabili che attraversano il territorio, ma tornerà anche Icarus Sky Sport, con una puntata di Adrenaline Experience dedicata alle ferrate e alle discese in mountain bike, che permetterà di mostrare il meglio dei panorami mozzafiato sulle Dolomiti, facendo venire l'acquolina in bocca agli amanti degli sport più estremi e spettacolari.«Per le ciclabili verrà mostrata soprattutto la Lunga via delle Dolomiti, battuta ogni anno da tantissimi cicloturisti, mentre lo show di Sky verrà registrato ad Arabba, per quanto riguarda la

parte dedicata alle scalate, mentre la parte bike avrà come scenario il Comelico». Continuano anche gli intrecci con gli influencer coordinati dalla Regione, che vengono inviati a promuovere varie zone con i relativi prodotti.«La collaborazione sta andando molto bene e ci permette di raggiungere un pubblico giovane e nuovo», aggiunge Vantaggi, «non dobbiamo avere un unico target turistico, ma cercare di abbracciarli tutti se vogliamo tornare ai livelli pre Covid».C'è poi la campagna radiofonica, che già da qualche giorno sta riempiendo le radio locali, sponsorizzando il Bellunese come un territorio magnifico e salubre, dove poter trascorrere le proprie vacanze in spazi ampi e aperti, senza alcun rischio per la salute.Le radio scelte per il passaggio del messaggio promozionale sono per la maggior parte bellunesi (Radio Club 103, Radio Cortina, Radio Belluno, Radio Piave, Radio Abm e Radiopiù), ma a queste è stata aggiunta Radio Piter Pan, per allargare la copertura mediatica oltre i confini provinciali. «In questo caso il messaggio di circa un minuto è stato pensato per invogliare al turismo di prossimità», conclude il direttore del Dmo, «e aiutare i nostri ristoratori e i nostri negozianti, quindi tutta l'attività economica legata al turismo e non solo quella degli albergatori». -© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere dell'Alto Adige | 8 Luglio 2020

p. 5 segue dalla prima

«Effetto tivù incompatibile con la tutela Unesco»

di Enzo Coco Rischio di «effetto moltiplicatore» per il turismo in una zona a tutela Unesco che non ce la fa più a gestire l’assalto dei turisti. Questa, in sintesi, la motivazione che ha portato la provincia di Bolzano a far saltare l’accordo per le riprese a Braies e dintorni della serie tv Un passo dal cielo. Le mosse partono dall’ufficio Natura e Parchi e segnatamente da chi si occupa della gestione aree protette. Tale è infatti il Parco di Fanes-Senes-Braies che gode di una triplice protezione. Innanzitutto quella dell’Unesco, poi quella europea essendo un sito della rete Natura 2000 e poi quella provinciale. Natura 2000comprende siti di interesse comunitario, e di zone di protezione speciale creata dall’Unione europea per la protezione degli habitat e delle specie, animali e vegetali. «Abbiano una responsabilità istituzionale e oggettiva — fanno sapere dall’Ufficio parchi — per la tutela della flora, della fauna e degli uccelli che sono in pericolo in questo territorio del quale non siamo più in grado di garantire il controllo». Deriva da questa constatazione, suffragata da un’indagine ancora in corso di svolgimento in collaborazione con Eurac sull’affluenza del pubblico in zona, la scelta di porre uno stop a quella che viene considerata un’invasione non più controllabile di turisti da tutta Italia allo scopo di scattare solo un selfie sulle sponde del lago che tiene incollate al televisore schiere di persone. Non dunque un problema causato dalla produzione che avrebbe girato nei luoghi per pochissimi giorni, ma dall’«effetto moltiplicatore» sul turismo che aumenta per ogni passaggio televisivo della celebre palafitta . Una scelta che a seconda del punto di vista di chi la osserva può essere positiva o negativa. Certamente negativa per chi dalla presenza della troupe televisiva, delle maestranze e degli attori ha tratto vantaggio in termini di pernottamenti, ristorazione, catering e lavoro tecnico specialistico di supporto. Positiva ovviamente per la conservazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico con il quale, osservano però alcuni, non si mangia. L’assessora competente Magdalena Hochgruber Kuenzer, ha trasformato in scelta politica la proposta dei tecnici e, una decina di giorni fa, ha preso carta e penna e ha scritto a chi di dovere per «stoppare» le riprese televisive. «Non credo che si vada a perdere sul piano economico-turistico — afferma l’assessora — perché un sito Unesco è sempre un richiamo importante per il pubblico a prescindere dal fatto che sia anche una location televisiva. Non potevamo però più sostenere punte di 12.600 visitatori al giorno –aggiunge - arrivate a quasi 18.000 nell’agosto 2018. Io siedo anche nel cda della Fondazione Dolomiti Unesco e non avrei più potuto giustificare una situazione fuori controllo. La sola presenza di una folla di questo tipo in un sito molto piccolo — conclude l’assessora — lo danneggia a prescindere dai comportamenti dei singoli». «La serie ha avuto un grande successo ma tutto ha una fine — sentenzia il presidente Arno Kompatscher —. Non fosse stato quest’anno, sarebbe stato il prossimo o quello dopo. La serie ha regalato notorietà a Braies e questo ha anche effetti negativi perché bisogna gestire l’affluenza. Ma anche senza ulteriori ciak la notorietà rimarrà, anche a livello internazionale».

Corriere delle Alpi | 10 Luglio 2020

p. 30

LA MONTAGNA IN TV

Gianluca De Rosa CORTINA Vacanze estive? Quest'anno in montagna. E se lo dicono le ragazze di "Donnavventura" c'è sicuramente da crederci. Il fortunato format dedicato ai viaggi proposto da Rete4 abbandona temporaneamente le coste del Belpaese per abbracciare le Dolomiti patrimonio Unesco. Ma c'è voluta la situazione contingente della pandemia perchè si pensasse almeno ad un'alternanza che forse si sarebbe potuta già prendere in considerazione.«Il nostro programma predilige il mare; ma quest'anno, con tutte quelle che sono le regolamentazioni legate ad una vacanza in spiaggia, diventa molto più semplice, ed al tempo stesso bello, andare in montagna», racconta Maurizio Rossi, regista da trent'anni alla guida di "Donnavventura", al comando di una troupe composta da due

cameraman/fotografi e quattro ragazze: Sijia, di origini cinesi, Camilla, Laura e Annabruna. «Siamo in organico ridotto di due elementi rispetto al solito», aggiunge Rossi, «una scelta dettata anche dal momento e dalla necessità di garantire il rispetto delle regole dal punto di vista del distanziamento. Siamo partiti due mesi e mezzo fa, in pieno Covid 19, con le riprese all'isola del Giglio. Ricordo quando siamo sbarcati, ci guardano come degli extraterrestri, in quel momento in cui tutto era chiuso e fermo. "Donnavventura" non è una trasmissione di pura avventura, come potrebbe indurre a pensare il suo titolo. Le ragazze sono esploratrici, a volte reporter. Hanno sicuramente uno spirito intraprendente, non sono solo belle. Poi nei nostri programmi ci mettiamo anche qualcosa di avventuroso, lo faremo anche stavolta percorrendo alcuni tratti in ferrata; ma, di fondom l'idea della trasmissione è quella di mettere in mostra le bellezze dei posti che andiamo di volta in volta a visitare».Sarà così anche per le Dolomiti bellunesi: otto giorni di full immersion, partendo da Cortina (con quartier generale fissato al Rosapetra Spa Resort) per poi raggiungere, a bordo delle tradizionali jeep multicolori, il territorio circostante: ieri è stata la volta di Auronzo, Misurina e delle Tre Cime; poi spazio al Comelico fino a toccare Arabba, Rocca Pietore, il Civetta, Valbelluna, Alpago e Falcade, "patria" quest'ultima di Camilla Ronchi, volto bellunese protagonista del primo "Donnavventura", giunto quest'anno alla 31ª edizione (le trenta candeline sono state festeggiate a gennaio con una festa a Milano).«Questa sarà un'edizione tutta italiana, un po' per forzaq di cose e un po' per la tranquillità dal punto di vista sanitario di tutta la troupe, ma torneremo a viaggiare in tutto il mondo», assicura il regista Maurizio Rossi che svela una curiosità della puntata bellunese che andrà in onda il 26 luglio (salvo cambiamenti in corsa): «Insieme a Camilla Ronchi inaugureremo una pista da sci molto speciale proprio a Falcade. L'avevamo già vista a Copenaghen, in occasione dell'inaugurazione del Copenhill (pista da sci usufruibile tutto l'anno realizzata sul tetto di un termovalorizzatore, ndr), la ritroveremo in questa occasione» . --© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere delle Alpi | 13 Luglio 2020

p. 19

Tre giorni di Dolomiti a "La vita in diretta"

Gianluca Da Poian BELLUNO A tutta tv. Rai, Mediaset, Sky. La promozione del territorio bellunese arriva e arriverà nelle case degli italiani. Fiction, programmi d'intrattenimento, documentari, servizi nei telegiornali. Un'offerta variegata e parecchio corposa, capace di garantire un ritorno in termini di visibilità difficile da quantificare. I volti degli abitanti dei borghi, le adrenaliniche esperienze tra la natura, la tranquillità ad alta quota sono solo alcune delle testimonianze di ciò che può offrire la nostra provincia.DONNAVVENTURAA tutta velocità lungo la Zipline di San Tomaso Agordino. E poi il ruolo di madrine d'eccezione della nuova pista in neveplast montata a Molino di Falcade, lì dove la zona della fase finale della pista di rientro Le Buse - Molino sarà fino a settembre una "palestra" in cui i ragazzi dello Ski college veneto di Falcade e quelli degli sci club di tutta Italia potranno esercitarsi nelle partenze dal cancelletto. Possibilità, questa, concessa grazie ai 500 metri quadrati in materiale sintetico eco-compatibile neveplast che il Comune ha noleggiato e dato in gestione gratuita alla società Impianti per l'estate 2020. Il tutto con il sostegno della Dmo Dolomiti. E proprio il direttore della Dmo, Giuliano Vantaggi, fa il punto dell'esperienza bellunese delle ragazze del popolare format Donnavventura, visibile su Rete 4. «Non ci sarà zona della provincia nella quale non registreranno», precisa. «Per dire, già domani (questa sera per chi legge, ndr) arriveranno a Feltre e testimonieranno attraverso le telecamere cosa sia il Palio e mostreranno a tutta Italia la Birreria Pedavena. La puntata di Donnavventura dedicata in gran parte al bellunese andrà in onda domenica 26 luglio. Intanto siamo felici del grande lavoro svolto in questi giorni, reso possibile grazie a una programmazione iniziata nei primissimi giorni del lockdown. Avessimo aspettato, non ci sarebbe stato modo di poter garantire con questa offerta televisiva". VITA IN DIRETTA Nel frattempo, la finestra sui borghi del bellunese verrà aperta questo pomeriggio da "La vita in diretta estate". Il programma di Rai 1 condotto da Marcello Masi e Andrea Delogu si collegherà poco dopo le 18 con Seren del Grappa. Ma non è finita qui. «In effetti», spiega Vantaggi, «seguiranno altre due puntate bellunesi. Martedì tocca a Mel, mentre mercoledì le telecamere si sposteranno a Sottoguda. Il filo conduttore è la natura nei borghi storici».IcarusRiprenderanno nel fine settimana le registrazioni di Icarus - Adrenaline Experience, trasmissione di Sky Sport che conduce i telespettatori a provare, e magari sognare di vivere in prima persona, le emozioni più adrenaliniche delle Dolomiti e Prealpi bellunesi. «Avremo due mete in questi giorni, ovvero Arabba e il Comelico».UN PASSO DAL CIELOCome dimenticare, infine, l'avvio odierno delle riprese di "Un passo dal cielo 6". Da oggi il "ciak, si gira", anche se il primo verrà dato molto probabilmente alle Cinque Torri. La caserma dei Forestali, lo ricordiamo, è stata invece ricavata in un ambiente pubblico sempre al lago di Mosigo a San Vito di Cadore, vicino allo Chalet. La troupe ha intenzione di girare anche altrove. –

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