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Un altro Puccini

il libro di Paola massoni, edito da etS, è «un viaggio nella messinscena alla scoperta di un compositore visionario» – come recita il sottotitolo del volume – e descrive il lato meno conosciuto di giacomo Puccini ovvero il suo essere anche drammaturgo, scenografo e regista delle sue opere. l’autrice, con questa approfondita e pregevole ricerca, offre una nuova prospettiva di osservazione del musicista lucchese, affascinante non solo per gli appassionati ma anche assai utile per gli studiosi. enrico Stinchelli sottolinea, nella prefazione, che Paola massoni, oltre ad essere una musicologa – laureata in lettere, in Pianoforte e in canto – è una cantante lirica, pertanto, chi meglio di lei che ha calcato il palcoscenico e che conosce Puccini dall’interno delle sue partiture per averle più volte interpretate, avrebbe potuto affrontare il tema del rapporto tra l’operista e la rappresentazione scenica? l’autrice, in premessa, spiega che il libro nasce dalla rielaborazione della sua tesi di laurea in Storia della musica, discussa all’università di Pisa nel 2001, ma sottolinea anche che non si tratta di una mera riproposizione di quanto già scritto. in questo lavoro sono confluiti altri suoi successivi studi sul belcanto e l’opera verista, e approfondimenti e ricerche frutto di progetti svolti anche in collaborazione con il centro studi giacomo Puccini e con le università di Pisa e di Bergamo. ed è proprio la relatrice della tesi di laurea della massoni, la Prof.ssa gabriella Biagi ravenni, presidente del centro studi giacomo Puccini, a firmare l’introduzione del volume, sottolineando l’arduo compito svolto dalla autrice che ha affrontato l’aggiornamento del suo studio «riconsiderando le fonti e la bibliografia storica, e tenendo conto di quella recente». Paola massoni, da vera musicologa, ci offre una storia completa della messinscena dalle sue origini, ovvero dal Seicento, fino al tempo di Puccini, per poi continuare a esplorare il tema, nello specifico, attraverso l’epistolario e i carteggi del maestro. il volume è impreziosito dalle riproduzioni dei vari bozzetti scenici e di alcune rare foto di scena d’epoca, delle opere di Puccini, ed i cui originali sono custoditi, per lo più, presso l’archivio Storico ricordi di milano. daniele luti, nella postfazione, definisce il testo «una storia avventurosa attraverso il piccolo e grande mondo antico e moderno di Puccini, ma soprattutto un racconto che somiglia molto a una fiaba dove l’autrice è un Pollicino […] che si muove nel bosco della immaginazione creativa e del titanismo del maestro…».

Paola massoni, Giacomo Puccini nato per il teatro. Un viaggio nella messinscena alla scoperta di un compositore visionario, etS, Pisa 2021, pp. 268

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