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Con Beatrice Venezi torna la grande musica in San Francesco

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Un altro Puccini

Un altro Puccini

Un ricordo commosso ma gioioso. Questa la sintesi perfetta di una serata che la Fondazione ha voluto dedicare alla memoria dell’Avvocato giovanni Cattani dieci anni dopo la sua improvvisa scomparsa. Un ricordo celebrato con un evento che ha visto la Chiesa di San Francesco tornare al sold out dopo i mesi bui della pandemia. Ma il parterre era quello delle grandi occasioni. Beatrice Venezi, il direttore d’orchestra di fama mondiale che da Lucca si è imposta bruciando a tempo di

Grande successo per il concerto dell’Orchestra della Toscana organizzato in memoria dell’Avvocato Giovanni Cattani

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record tutte le tappe. L’orchestra della toscana, tra i migliori ensemble della regione e d’Italia. e infine un altro gradito ritorno: la prima tromba dell’orchestra Luca Betti, originario di San gennaro, dove ha mosso i primi passi nel mondo della musica nella locale Filarmonica «gaetano Luporini». C’erano tutti gli ingredienti per un successo annunciato che non ha tradito le attese. Infatti alle commosse parole del presidente Bertocchini, che hanno ricordato ai presenti l’importanza decisiva della figura di giovanni Cattani nella crescita e nello sviluppo della Fondazione così come la conosciamo oggi, è seguito un concerto in cui le scelte musicali hanno esaltato la versatilità dell’orchestra e lo stile di

1. Beatrice Venezi 2. giovanni Cattani 3. Luca Betti

un gentiluomo

Il ricordo di Giovanni Cattani del Presidente Marcello Bertocchini L’Avvocato giovanni Cattani è una delle figure cardine nella storia della nascita e dell’evoluzione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, per la quale, assieme all’Ingegner giancarlo giurlani, ha creato solide basi e importanti premesse di crescita e sviluppo. prima da vicepresidente e in seguito da presidente, l’Avvocato seppe portare all’interno dell’ente la sua innata classe, la sua proverbiale gentilezza e una capacità di giudizio acuta ma sempre pacata e rispettosa. troppo presto, infatti, e in maniera così drammaticamente inattesa è terminato il suo mandato alla guida della Fondazione, ma il suo ricordo e le doti di umanità e competenza che ha saputo dimostrare in quegli anni sono rimasti quale esempio ancora attuale e solidamente presente anche nell’operare degli organi e della struttura. grazie a lui, grande mediatore e uomo di mondo, la Fondazione riuscì a definire i termini per acquisire la casa natale di giacomo puccini al fine di farne un luogo di cultura e divulgazione. proprio per quell’impegno e per quel risultato, che ha consegnato di fatto a Lucca e al Mondo uno dei siti più amati e visitati della città ai nostri giorni, venne riconosciuto come «Lucchese dell’anno», a tangibile dimostrazione di come la sua attività fosse percepita come reale e disinteressato ‘servizio’ per la comunità. Ma, soprattutto, sua fu l’intuizione decisiva per avviare il percorso di restauro e riqualificazione funzionale del Complesso di San Francesco. Con uno degli ultimi atti che portano la sua firma, alla fine del 2010, la Fondazione acquistava infatti l’immobile, primo e necessario passaggio per dar vita ad un’impresa che, al principio, appariva una sfida difficile, quasi impossibile, ma che ha di fatto consegnato alla città un campus universitario d’avanguardia e questo splendido ambiente, oggi ‘faro’ di cultura e divulgazione per tutto il territorio. La Fondazione ha organizzato questa serata di musica, sua grande passione, per ricordarlo a dieci anni dalla scomparsa con una prestigiosa orchestra e ospiti d’eccezione, protagonisti di un ‘cammino’ che li ha visti partire da Lucca per portare nel mondo il proprio talento. Sembra la maniera più adeguata per rivolgergli un pensiero composito, fatto di gratitudine e di affetto.

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conduzione della Venezi, ormai divenuto iconico per dinamismo e preziosità incisiva del gesto. L’Ouverture del Coriolano di Beethoven è stata scelta inattesa e decisamente adeguata per chiarire subito al pubblico che ci si trovava di fronte ad una serata speciale, con un programma sui generis, originale e accattivante. Il talento di Luca Betti ha avuto poi lo spazio per esprimersi nel Concerto per tromba e orchestra che haydn nel 1796 compose per il trombettista di corte Anton Weidinger, l’ideatore della tromba a chiavi, un nuovo strumento che interessò il pubblico e catturò la fantasia di molti compositori. e poi Mozart. prima il celebre incipit di apertura del Don Giovanni, e poi una chiusura solenne, ideale coronamento della serata, con la Sinfonia n. 39, non a caso definita «l’eroica di Mozart». Non poteva mancare un bis che il direttore ha volentieri concesso, sommersa dagli applausi di un pubblico che si è dimostrato numeroso, competente e decisamente ‘affamato’ di grande musica.

A.S.

mondo

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