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Estate Capannorese 2021 la forza della comunità
Se c’è una cosa che la pandemia covid ha messo in evidenza è quanto le persone abbiano bisogno l’una dell’altra, non soltanto per uscire da una situazione complessa come quella pandemica, ma anche e soprattutto umanamente e socialmente, per sentirsi bene nella vita di ogni giorno. le persone hanno bisogno di stare insieme agli altri; è utile per riflettere, confrontarsi, condividere, ma anche per divertirsi, scoprire, e molte volte ridimensionare gli avvenimenti che accadono e che suscitano emozioni difficili da gestire come paura, senso di impotenza o senso di inadeguatezza. avere una vita di comunità consente al singolo di non sentirsi solo, di comprendere come dolore e speranze siano sensazioni ampiamente condivise e di conseguenza percepire più possibilità di scelta anche quando uno non le riesce a vedere. l’amministrazione guidata dal sindaco luca menesini ha ben chiaro il ruolo che il senso di comunità svolge per i singoli. un valore che la società dà spesso per assodato e scontato, e che invece per capannori è diventato –oggi più di ieri – un tratto distintivo dell’amministrare e dell’essere città. un valore, quello del senso di comunità, che permette al territorio capannorese di essere coraggioso, spesso avanguardista e soprattutto coeso e solidale anche di fronte a grandi difficoltà, come ad esempio la crisi legata al covid. consapevole di tutto ciò, l’amministrazione comunale di capannori ha proposto alla cittadinanza dell’intera piana di lucca un’estate all’insegna dello stare insieme in sicurezza, offrendo numerose e diverse occasioni di incontro, divertimento e riflessione collettiva. l’idea de ‘l’estate capannorese’ è nata proprio dal bisogno di ricostruire quella rete di relazioni fra persone che il covid ha ovviamente sfilacciato, a causa dell’isolamento forzato richiesto a ciascuno di noi per superare i momenti di maggiore diffusione del virus. Maria Panattoni
Duecento eventi in tre mesi, un valore aggiunto per tutta la Piana
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in soli tre mesi sono andati in scena, su tutto il territorio comunale, circa 200 eventi culturali di ogni genere e per ogni tipo di pubblico. anzitutto, l’amministrazione menesini ha posto le basi perché capannori sia una location permanente per gli spettacoli dei grandi artisti italiani durante l’estate. lo ha fatto trasformando lo spazio verde dietro il municipio in un luogo adatto ad ospitare un palco per concerti ed esibizioni di personaggi famosi, come infatti è accaduto nell’estate appena trascorsa. capannori ha infatti accolto la prima nazionale del nuovo spettacolo di giorgio panariello, il concerto di piero pelù e lo show colorato e divertente di cristina d’avena. artisti di successo, che hanno portato sul territorio capannorese anche un pubblico proveniente da altre zone della toscana e d’italia, contribuendo alla ripartenza delle attività di accoglienza. accanto agli appuntamenti di richiamo come questi, l’amministrazione comunale ha lavorato perché l’estate del 2021 fosse l’estate di rilancio per i lavoratori del settore cultura, soprattutto per quelli legati al territorio, visto che si tratta di uno degli ambiti lavorativi più penalizzati dall’emergenza covid. ed ecco che quindi, al fianco della rassegna ‘…ma la notte sì!’ che ha compreso anche il cinema, hanno avuto luogo tante iniziative come: ‘tempi moderni’ ovvero gli spettacoli teatrali nelle corti paesane; ‘prendersi cura integrale dell’essere umano’; ‘compitese in-canto e favola’; ‘il territorio racconta’; ‘mi libro nel parco’; ‘al centro della scena’; ‘le rinascenze’; ‘utopia del buongusto’; ‘parole per ridere e pensare’; ‘ape teatrale’; ‘Stanno tutti bene festival’; ‘Francigena international arts Festival’; ‘a riveder le stelle’; ‘concerto d’estate’; ‘il mondo nuovo – ritorna la festa’; ‘lettura e riletture di Dante e del mistero del Veltro’; ‘rassegna estiva per ragazzi e famiglie’. un programma amplissimo, variegato, capace di unire più sensibilità presenti nella comunità e dare loro la dimensione di incontro e scambio, rinsaldando così i sentimenti e i valori che uniscono le persone, nonostante le diversità di vedute o di pensiero.
1. cristina d’avena 2. giorgio panariello 3. piero pelù

2 condividere l’arte è un modo di condividere punti di vista, dubbi e sogni; leggere un libro in un parco insieme agli altri anziché da soli, cantare una canzone durante un concerto in mezzo a tanta gente che fa la stessa cosa, guardare spettacolo teatrale in corte insieme ai vicini di casa sono tutte forme di contatto e di espressione di se stessi che facilitano il dialogo fra amici ma anche fra persone che non si conoscono. Far emergere ciò che unisce anziché ciò che divide è per l’amministrazione menesini un obiettivo sociale e culturale, che l’estate capannorese 2021 ha realizzato.
