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RUBRICA - DETTO TRA NOI... CHI GLIELO DICE AD ANNIBALE
CHI GLIELO DICE AD ANNIBALE! DETTO TRA NOI...
di Sergio Grifoni
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Il mosaico strutturale di Energy Italy SpA si è arricchito di un nuovo, prestigioso, tassello. Lo scorso ventisette maggio, si è inaugurata infatti la nuova sede della Società in quel di Spoleto. Sarà un punto di riferimento operativo per tutti i Consulenti ed i Manager del Centro Italia, vista anche la razionale capienza dei vari uffici previsti nella struttura. Era presente ovviamente tutto il Board aziendale, i vari Amministratori, le Autorità cittadine e regionali. In questa mia breve riflessione, non voglio però soffermarmi tanto sulla cronaca della giornata, quanto sulla intrinseca valenza che la stessa rappresenta. Parto da un assioma inconfutabile, ovvero che l’avvio materiale di una nuova realtà economica, già di per sé ha una rilevanza civica ed umana, il cui spessore aumenta in virtù delle precipue finalità che si intendono perseguire e a seconda dei tempi di realizzazione. Quando, per esempio, gli uffici si attivano agli albori di una qualsiasi attività, significa voler dare corpo basale ad una sviluppata idea imprenditoriale, attraverso una concretizzazione visiva dell’astratto. La sede quindi diventa per gli altri una percepita materializzazione di un originario progetto e una conseguenziale componente strategica. Poi ci sono gli attori veri, ovvero coloro che dovranno muoversi a livello operativo, per i quali gli uffici nuovi diventeranno il palcoscenico sul quale mettere in scena mirate rappresentazioni professionali. E la coreografia interiore che accompagna costoro, fra le luci e le ombre provenienti dal proscenio della vita,
affonda le proprie radici sul terreno delle aspettative, delle speranze, delle giuste pretese e delle richieste capacità. Sintetizzando il tutto, ed azzardando magari una timida comparazione, possiamo affermare che, per questi attori protagonisti, la sede è come la carta di una ammiccante brochure, mentre per gli spettatori, ovvero gli utenti, non sono altro che le immagini in essa raffigurate. Diverso è il discorso quando lo start di una struttura operativa viene dato, non per partire, ma per potenziare un cammino già intrapreso. È la situazione che presenta un cast istrionico, ricco di esperienze, di risultati, di capacità equiparativa, di stimoli consolidati. Situazione dove la rappresentazione assume un valore più pregnante e, dal punto di vista della interiore gratificazione, sicuramente più appagante. Aggiungere un pezzetto a qualcosa di già costruito, non per arginare o rimediare, ma per migliorare, è sempre espressione inconfutabile di un risultato positivo. Significa essere riusciti a progredire e ad aggiungere un nuovo trampolino di lancio stando già in orbita. E quando si taglia il nastro della nuova realtà, come è accaduto a Spoleto, tutti i presupposti e le ragioni che hanno condotto a quel taglio repentino, spariscono di botto, rifugiandosi nei reconditi cunicoli dei ricordi, fatti magicamente riaffiorare dalle variegate emozioni, incontrollabili, improvvise ed ingestibili. Le stesse emozioni che, all’atto dei discorsi ufficiali, hanno accerchiato le parole di Roberto Benedetto Ingoglia, presidente di Energy Holding e principale artefice della costruzione di questa magnifica realtà, nel momento in cui ha inteso ripercorrere a ritroso la strada che ha portato a questo nuovo, ma non ultimo, traguardo. Tanti sentimenti in lotta fra loro: la determinazione dell’agire; la forza di partire, accompagnata dalla certezza di arrivare; le difficoltà affrontate e superate; le speranze maturate e controllate; le gioie vissute e condivise; la lungimiranza del fare alcune scelte, e il coraggio di non farne altre. Una miscela di sensazioni ed azioni, che hanno fatto poi la differenza per ottenere quel valore aggiunto che rendo straordinario ogni oggettivo risultato. E grazie alle sue parole, in tanti hanno potuto rivedere quelle fotocopie sbiadite che accompagnavano i coraggiosi Consulenti nei primi approcci di vendita; quelle timide slide pitturate più di prospettive che di certezze; quelle prime, ristrette, riunioni improntate a cementare le fondamenta del futuro; quelle prime nozioni formative, mirate più a suscitare stimoli corroboranti che nozioni applicative. Tutto però era improntato sulla ferma volontà di riuscire a trasformare il prima in sempre. Ecco perché una tessera in più nel mosaico di una avviata attività, ha un valore sociale che va al di là della convenienza imprenditoriale. Per quanto riguarda poi Energy Italy, simile valenza non la si ritrova solo nelle opportunità occupazionali o nella crescita personale e professionale che garantisce, ma anche in ciò che propone. La conservazione dell’ambiente e la sua sostenibilità, sono sacrosanti principi da salvaguardare, perché rappresentano le condizioni imprescindibili per garantirci tutti un futuro ed una vita migliore. Sono i momenti in cui una attività diventa missione, una azione diventa occasione. Se poi il tutto, come la nuova sede spoletina, è contornato anche da una cornice architettonica impregnata di storia e cultura, allora la differenza diventa abissale. È appagante e prestigioso poter uscire dai nostri uffici ed essere avvolti dall’ombra possente della famosa Torre dell’Olio, risalente al 217 a.c., monumento leggendario che sembrerebbe chiamarsi così proprio per il ruolo che svolse durante l’invasione dei cartaginesi intenzionati a conquistare la città di Roma. Al passaggio delle truppe elefantiache, gli spoletini, nascosti fra le pietrose guglie della torre, iniziarono a gettare olio bollente sugli invasori, tanto da scoraggiarne l’avanzata. Il tutto fu facilitato dal sopraggiungere del buio, disorientante per le truppe cartaginesi. Detto fra noi, chi poteva pensare, ironia della sorte, che proprio sotto quella gigantesca costruzione, un giorno sarebbe sorta una realtà che, tra l’altro, gestisce anche la luce. Oltretutto con condizioni veramente competitive e performanti. Ma chi glielo dice adesso ad Annibale!!!


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