Introduzione
Infine le proposte suggerite sono state sviluppate per essere rivolte ad ogni singolo bambino, individuando ciò che è più adatto a ciascuno, nell’ottica di concretizzare quanto suggerito dalle Indicazioni Nazionali quando ricordano che “le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.” A fronte di tutto questo, l’idea guida è stata quella di costruire uno strumento che si sposasse con gli orizzonti educativi più autentici: quelli in cui viene esaltato il momento della relazione interpersonale come culmine e fondamento di ogni percorso di apprendimento e di crescita. Una relazione, individuale e di gruppo, che deve essere sostenuta e liberata da leggi, cultura, strumenti operativi, e non ricondotta ad un mero canale comunicativo: la relazione è il cuore dell’educazione perché presuppone ascolto proattivo, attento e consapevole, dinamismo e crescita circolare di tutti gli attori coinvolti, quindi anche docenti, genitori, adulti significativi… È con questi riferimenti che abbiamo posto lo sguardo sui bambini della Scuola dell’Infanzia, con particolare riferimento a quelli di 5 anni. Bambini che stanno cominciando a comprendere quale sia l’orizzonte nel quale si muove la loro esistenza, quale sia l’importanza e la valenza dell’Altro, che tutto ciò che si muove intorno a loro è condotto da regole e meccanismi non sempre comprensibili, che nella sicurezza dell’alveo familiare e scolastico osservano la realtà circostante o che, in assenza della suddetta tranquillità, devono interfacciarsi con il mondo, carichi di dubbi e di paure. Bambini che, a proposito di interfaccia, sono già abituati a leggere il loro mondo anche attraverso l’universo digitale. È per questo che in Lettere e numeri con Lalla e Pa convivono elementi diversi come la ricerca di gradualità e di individualità nel progetto di crescita dei bambini e il bisogno di un apprendimento della lingua scritta. Apprendere la scrittura, traguardo che pure non è esplicitamente espresso nelle Indicazioni Nazionali, è divenuta un’esigenza, non tanto e non solo per gli sviluppi futuri del percorso di apprendimento, quanto piuttosto per fornire ai bambini uno degli strumenti principali di lettura della realtà e di quanto ricevono in termini di comunicazione, soprattutto visiva.
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