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Nasce lo sport moderno Nuove specialità sportive

Nasce lo sport moderno, che attrae le masse come protagoniste o come spettatrici. Le discipline più seguite sono il calcio, il ciclismo e l’automobilismo.

Un altro aspetto caratteristico della società moderna fu la nascita dello sport di massa. Sul finire dell’Ottocento nacque il calcio, in Inghilterra, gestito dalle prime società calcistiche, o club. Questa disciplina si diffuse rapidamente anche in Italia, dove il primo campionato nazionale fu disputato nel 1898. Vi parteciparono quattro squadre e fu vinto dal Genoa. L’invenzione della bicicletta fu alla base di un’altra disciplina sportiva: il ciclismo, che ebbe nel Tour de France e nel Giro d’Italia le sue competizioni più prestigiose. Grande successo di pubblico ottenne anche l’automobilismo, che pure era riservato a poche persone in grado di sopportare i costi elevatissimi delle prime autovetture da corsa. Solo in seguito, infatti, nacquero le scuderie automobilistiche che fornivano le auto ai piloti più abili. La prima grande competizione automobilistica, organizzata nel 1894, fu la Parigi­Rouen. In quella occasione, il bolide del vincitore realizzò la media stupefacente di 19 chilometri orari!

Ritornano le Olimpiadi

Il barone De Coubertin promuove la rinascita di un’antica istituzione del mondo greco: le Olimpiadi. La prima Olimpiade si svolge ad Atene nel 1896 e da allora questa manifestazione sportiva si ripete ogni quattro anni.

Cerimonia di apertura, allo Stadio Panathinaiko di Atene, delle prime Olimpiadi moderne, aprile 1896.

Nel 1882 il barone francese Pierre de Coubertin manifestò il proposito di «ristabilire su una base conforme alla vita moderna una grande e magnifica istituzione, i giochi olimpici». Egli volle però sottolineare subito la differenza che doveva caratterizzare la nuova istituzione rispetto a quella antica. Se alle Olimpiadi greche partecipavano solo i giovani dell’aristocrazia, quelle moderne sarebbero state aperte a qualsiasi atleta, di qualsiasi classe sociale, purché avesse le necessarie qualità sportive Inoltre i partecipanti non avrebbero ricevuto alcun compenso. Il 6 aprile 1896 si tenne ad Atene, davanti a 60 mila spettatori, l’inaugurazione dei nuovi giochi. La scelta della città voleva ovviamente sottolineare il collegamento fra le Olimpiadi moderne e quelle antiche. La prima edizione riscosse un successo clamoroso e fu deciso di rinnovare l’appuntamento olimpico ogni quattro anni. Alle Olimpiadi di Parigi (1900) gareggiarono per la prima volta anche le donne.

Lo sport conquista gli Italiani

All’inizio del Novecento in Italia, come in tutta Europa, si manifesta un nuovo fenomeno: la passione per lo sport. Scherma e ciclismo, calcio e boxe coinvolgono gli Italiani, che cominciano a diventare tifosi dell’uno o dell’altro campione, dell’una o dell’altra squadra.

L’Italia aveva una grande tradizione nella scherma, considerata una disciplina indispensabile all’addestramento degli ufficiali dell’esercito.

Furono proprio i militari a organizzare le prime scuole di scherma e le prime competizioni internazionali. In questa specialità l’Italia conseguì numerosi successi nelle Olimpiadi. Intanto gli Italiani cominciavano a seguire le gare di uno sport nuovo, il ciclismo. Le strade non ancora asfaltate e le biciclette pesanti imponevano uno sforzo massacrante agli atleti. Alcune gare erano così lunghe che non potevano concludersi in un solo giorno. Una formula spettacolare fu inventata all’inizio del ‘900: la corsa ciclistica a tappe. Iniziarono i Francesi con il Tour de France (1903), seguiti dagli italiani con il Giro d’Italia (1909).

Il football (il nostro calcio) fu inventato dagli Inglesi nel 1863 e qualche decennio più tardi era già praticato in tutta Europa. Nel 1898 si disputò a Torino il primo campionato italiano, con la partecipazione di sole quattro squadre. Vinse il Genoa. Da allora il nostro campionato si disputò ogni anno, con una sola interruzione negli anni 1943 e 1944, a causa della guerra.

Anche la boxe, cioè il pugilato, fu importata dall’Inghilterra. Era un antico sport che si praticava a pugni nudi e senza regole. Gli Inglesi gli diedero regole: l’uso dei guantoni, la suddivisione dell’incontro in riprese (round) di tre minuti, la sconfitta decretata dal giudice quando un pugile, caduto a terra, non si rialza entro dieci secondi.

Lo sport divenne un autentico mestiere. Gli atleti erano pagati dalle società sportive, che si comportavano come vere industrie: stipendiavano i dipendenti, costruivano impianti, organizzavano campionati, vendevano pubblicità e fondavano giornali. Nel 1895 fu stampato a Milano il primo numero della Gazzetta dello sport, il più antico quotidiano sportivo d’Italia

Fissa i concetti sul testo

1. Sottolinea sulle pagine le risposte alle domande.

a. Qual era la principale differenza fra le Olimpiadi moderne e quelle antiche?

b. Dove si tenne la prima Olimpiade moderna?

c. Quale fu la prima corsa ciclistica a tappe?

d. In quale Paese fu inventato il calcio?

e. Quale fu il primo giornale sportivo italiano?

Verifica la comprensione

2. Sottolinea le specialità sportive che nacquero tra la fine dell’800 e l’inizio del 900.

ciclismo • corsa • lotta libera • calcio

• lancio del disco

• pugilato • automobilismo

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