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SCIENZA e TECNICA I progressi della medicina
Alla fine dell’Ottocento la medicina fece scoperte straordinarie come mai si erano avute in passato. Fu così possibile prevenire e guarire malattie un tempo incurabili.
La scoperta dell’infi nitamente piccolo
Nella seconda metà dell’Ottocento le ricerche di due scienziati, il francese Louis Pasteur e il tedesco Robert Koch, portarono alla scoperta dei batteri, che sono causa di infezioni e malattie.


Nel 1911 furono scoperte le vitamine e la loro funzione insostituibile nell’alimentazione umana. Il nome “vitamina” significa proprio che alcune microscopiche sostanze (le ammine) sono indispensabili alla vita.
La medicina cominciava a indagare quel mondo infinitamente piccolo popolato di microrganismi, come le cellule, i batteri e i virus, in cui risiede il segreto della vita, della malattia e della morte.
Bere latte senza pericolo
I risultati delle ricerche scientifiche migliorarono anche l’alimentazione. Ad esempio si scoprì che il latte contiene batteri nocivi, che possono provocare infezioni. Per rendere il latte un alimento sano e innocuo, Pasteur inventò un metodo (chiamato pastorizzazione, dal nome del suo inventore) che consiste nel riscaldarlo fino a una certa temperatura e poi raffreddarlo velocemente. In questo modo si uccidono i batteri senza distruggere le sostanze nutritive contenute nel latte.
La grande paura del colera
Nell’Ottocento una delle malattie più temute era il colera. Si tratta di una malattia intestinale che provoca forti dolori e che, a quell’epoca, portava spesso alla morte. È una malattia estremamente contagiosa, che scatena terribili epidemie, con moltissime vittime. Per questo motivo il colera, nell’Ottocento, incuteva un terrore paragonabile a quello della peste nel Medioevo. Soltanto nel 1854, grazie alle ricerche dell’italiano Filippo Pacini, si scoprì che la malattia è provocata da un batterio. Nel 1883 Robert Koch mise a punto un vaccino contro la terribile malattia. Nel 1896 fu trovato anche un vaccino efficace contro il tifo, un’altra malattia contagiosa molto diffusa.
Più igiene, meno malattie
Nella lotta contro il colera, all’opera degli scienziati si affiancò quella degli amministratori delle città, che realizzarono piani di risanamento. Infatti il colera è provocato soprattutto da acqua o cibi infetti, in cui è presente il batterio responsabile della malattia. Le epidemie erano causate dalla contaminazione tra l’acqua usata per bere e gli scarichi delle fogne.
Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, in molte città europee fu costruita una rete di tubi in ceramica per lo scarico delle fogne, collegati con grandi canali sotterranei di raccolta delle acque di rifiuto. Al tempo stesso furono installate tubazioni per l’acqua potabile. La netta separazione tra tubature dell’acqua potabile e condutture delle fogne scongiurò il pericolo di bere acqua infetta.

Ovviamente trascorse molto tempo prima che fossero completate tutte le opere necessarie. All’inizio del XX secolo si videro i risultati: le città furono meno esposte alle malattie; colera, tifo e un gran numero di altre infezioni portate dall’acqua diminuirono fino a scomparire quasi del tutto.
