3 minute read

L’Europa fra Ottocento e Novecento

La Belle époque, un’età di progresso…

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’Europa gode di un periodo di pace e di benessere, denominato Belle époque . I grandi centri urbani vengono abbelliti e dotati di più efficienti mezzi di trasporto.

Con l’espressione francese Belle époque (bella età) si indica un periodo della storia europea posto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Questo ottimistico appellativo fu sicuramente meritato per molti aspetti, poiché le nazioni più progredite del continente godettero in quell’età di un benessere mai conosciuto in precedenza Innanzitutto la Belle époque fu un periodo di pace, che permise di concentrare gli sforzi produttivi su beni destinati alle esigenze della popolazione più che a quelle degli eserciti. L’ industria, favorita dall’abbondanza di capitali e dall’introduzione di numerose migliorie tecniche, aumentò la capienza dei suoi stabilimenti e moltiplicò la produzione. Le città furono abbellite e i loro abitanti poterono usufruire di illuminazione elettrica, di mezzi di trasporto di massa a trazione prima animale poi a motore. Cominciarono a circolare le prime automobili. Accanto all’alta borghesia di imprenditori e banchieri si formò una piccola borghesia di impiegati, insegnanti, commercianti, i cui redditi consentivano di vivere un’esistenza relativamente confortevole. Anche gli operai ottennero considerevoli miglioramenti grazie all’aumento dei salari e a una riduzione degli orari di lavoro. La progressiva estensione del diritto di voto (negato però alle donne) e del diritto all’istruzione resero possibile la partecipazione delle classi inferiori alla vita politica e sociale e contribuirono a rafforzare la democrazia. Infine, la scienza e la tecnica compirono in quegli anni progressi formidabili, dando l’illusione che l’umanità potesse raggiungere qualsiasi traguardo.

… e di ottimismo

Il miglioramento delle condizioni di vita e i progressi della tecnica e della scienza diffondono un generale ottimismo e fanno pensare che l’umanità si sia incamminata sulla strada di un progresso inarrestabile.

I miglioramenti nei diversi ambiti diffusero un forte ottimismo e alimentarono una visione del mondo più vivace e spensierata. Si ebbe in quel periodo, so- prattutto nelle grandi città europee, ma anche negli Stati Uniti, un fiorire di locali pubblici (teatri, caffè, sale da ballo) e nacquero le prime sale cinematografiche. Le vie cittadine, fornite di nuovi sistemi di illuminazione elettrica, erano rallegrate da manifesti pubblicitari coloratissimi, da vetrine illuminate, da grandi magazzini ricchi di merci di ogni tipo. Le tendenze della moda cominciarono e influenzare l’abbigliamento non solo dei ceti più abbienti ma anche della media e piccola borghesia. I pericoli e le preoccupazioni del passato sembravano essere stati lasciati definitivamente alle spalle.

Le esposizioni universali

Simbolo di questa epoca di progresso e di ottimismo sono le esposizioni universali della tecnica, che si tengono nelle principali città europee e statunitensi.

La dimostrazione più spettacolare di questa visione ottimistica fu data dalle esposizioni universali, eventi che avevano al tempo stesso la natura di fiere commerciali e di mostre scientifico-culturali. Le prime furono organizzate a partire dalla metà del XIX secolo, ogni quattro-cinque anni, nelle principali città europee e statunitensi. In queste occasioni venivano presentate le invenzioni più recenti e i migliori prodotti delle industrie dei vari Paesi. L’esposizione durava alcuni mesi e attirava moltissimi visitatori. La prima esposizione internazionale (o universale) si tenne a Londra nel 1851; la seconda, ospitata da Parigi nel 1855, fu visitata da oltre 5 milioni di persone. Un’altra esposizione si tenne a Parigi nel 1889 per celebrare il centenario della Rivoluzione. Per quell’evento fu costruita la Tour Eiffel, un’enorme torre di acciaio, alta 300 metri, che porta il nome del suo costruttore. Questa torre sarebbe poi diventata il simbolo della città. Anche l’ Italia ospitò rassegne di questo tipo, ma non altrettanto importanti. Nel 1911, in occasione del cinquantenario dell’unità d’Italia, Torino e Roma ospitarono rispettivamente un’esposizione di carattere scientifico e industriale e una mostra artistica e regionale.

Studia Con Metodo

Fissa i concetti sul testo a. In quale periodo fiorì la Belle époque? b. Quali innovazioni facilitarono gli spostamenti all’interno delle città? c. In che modo i miglioramenti materiali influirono sulla mentalità della gente? d. In che cosa consistevano le esposizioni universali?

1. Sottolinea sulle pagine le risposte alle domande.

Verifica la comprensione a. Durante la Belle époque il settore industriale registrò un notevole sviluppo. V F b. In questo periodo le maggiori potenze europee si combatterono costantemente. V F c. I miglioramenti del tenore di vita riguardarono anche la piccola borghesia e gli operai. V F d. In molti Paesi europei le donne ottennero il diritto di voto. e. La Belle époque fu un fenomeno che riguardò gran parte del pianeta.

Manifesto che pubblicizza l’Esposizione Universale di Parigi, tenutasi nel 1889. Per l’occasione, furono terminati i lavori di costruzione della Torre Eiffel divenuta subito uno dei simboli della capitale francese.

2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

Il momento dei saluti e del congedo di emigranti in procinto di salire sulla nave che li porterà oltreoceano (1890).

This article is from: