
2 minute read
RIFLETTERE SULLA LINGUA
ORTOGRAFIA, NOMI E PARTI INVARIABILI
1 In ogni coppia di parole, indica con X quella scritta in modo corretto. rincuorato rinquorato tanburo tamburo educazione educazzione cieleste celeste quesito cuesito ragione raggione controbattere controbbatere scorazzare scorazare piovere temporali ...............................................................
2 Scrivi le parole dividendo la radice dalla desinenza. cantiamo scuola ...................................................................
3 Inserisci h solo dove occorre. Giulia a giocato a scacchi. Lina a voluto andare a casa. a noi piace andare a letto presto. Tu ai incontrato Mirko ai giardini.
4 Sottolinea in i nomi concreti e in i nomi astratti. Poi completa.
• La festa iniziò. Tutti volevano festeggiare il bisnonno che aveva raggiunto una veneranda età. Compiva novantacinque anni.
• Quando la torta fece il suo ingresso, l’allegria invase la sala.
• Tutti intonarono la canzone di auguri.
Nel brano ci sono ....................... nomi concreti e ....................... nomi astratti.
5 Volgi al plurale questa frase. Sottolinea le parti invariabili. Il giovane pastore osservava costantemente la sua mandria mentre pascolava.
1 Sposta l’ordine delle sillabe delle parole per formarne altre. monili
OBIETTIVO Conoscere le convenzioni ortografiche; riconoscere i nomi.
VALUTAZIONE DELL’INSEGNANTE: Riflettere sulla lingua
Leggi il racconto due volte.
Il Pero Senza Padroni
Nell’antica Cina un contadino, quando raccoglieva le pere del suo frutteto, si recava a venderle, con il carretto, al mercato della città vicina. Un giorno aveva messo in bella mostra le sue pere, quando gli si avvicinò un monaco che gliene chiese in regalo una.
Il contadino rifiutò, rispondendo: – Posso solo vendere la mia frutta, non posso certo regalarla!
Qualcuno udì la risposta, comprò una pera e la regalò al monaco, che la mangiò con piacere e poi disse ai passanti: – Ora vi farò sentire come sono prelibati i frutti del mio pero!
Detto fatto, il monaco scavò una buca nel terreno, vi piantò il torsolo della pera appena mangiata, innaffiò il tutto e si mise a osservare attentamente la terra in quel punto.
Poco dopo iniziò una leggera musica, appena percettibile, che pareva salire dalla terra, e proprio davanti al carretto spuntò una piccola pianticella; in breve si trasformò in un alto albero colmo di bianchi fiori, che ben presto divennero grosse pere.
Il monaco colse i frutti e li donò a tutti i presenti, ricchi e poveri, senza distinzione, poi, raccolte tutte le pere, tagliò l’albero, se lo mise sulle spalle e scomparve.
Lo stupore fu generale.
Il contadino guardò allora il suo carro e vide che era vuoto! Comprese che le pere regalate erano proprio le sue e che quanto accaduto era frutto della magia del monaco.
Penso tra sé: “Che rabbia, che vergogna. Sto diventando rosso tra le risate di chi ha gustato, senza comprarle, le mie pere”.
1 Cancella la sequenza che NON è necessaria per comprendere la trama del racconto.
2 È una sequenza: descrittiva. riflessiva.
3 Indica con X la frase-chiave relativa a ogni sequenza, tranne per la sequenza che hai già cancellato.
Un contadino dell’antica Cina vende le pere.
Un contadino dell’antica Cina va al mercato con le sue pere.
Un monaco chiede in regalo una pera a un contadino.
Il contadino non dà la pera al monaco.
Il contadino dice che vende le pere.
Il contadino risponde al monaco.
Una persona sente la risposta e compra una pera.
Una persona regala una pera al monaco.
Il monaco dice che i frutti del suo pero sono buoni.
Il monaco scava una buca nel terreno.
Il monaco scava il terreno, lo annaffia e lo osserva.
Il monaco pianta il torsolo di mela.
Una musica fa nascere una pianta dai fiori bianchi.
Dal terreno vicino al carretto nasce una piccola pianta.
Nasce una pianta carica di pere.
Il monaco distribuisce i frutti e porta con sé l’albero tagliato. Ricchi e poveri rimangono stupiti dalle pere molto grosse.
Il monaco si carica l’albero sulle spalle e lo porta con sé.
Il contadino guarda il carro.
Il contadino capisce che le pere erano le sue.
Il contadino crede che sia accaduta una magia.
Il contadino diventa rosso di rabbia perché non ha venduto le pere.
Il contadino si vergogna per le risate delle persone che hanno mangiato le sue pere.
Il contadino si arrabbia e si vergogna per le risate.