L'Industria della Gomma 7-8/2023

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ANNIVERSARI RESTRIZIONI PFAS INCHIESTA GUARNIZIONI

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi 710
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Luglio/Agosto 2023

Trattamenti anti-sticking con tecnologia al plasma

Soluzioni di trattamenti PFAS free

Pulizia tecnica per i requisiti del settore automotive, cosmetico e farmaceutico

Revol-Sil, low-friction

senza deposito per silicone

Trattamenti per il food contact e acqua potabile

Coating a base PTFE, colorati e trasparenti e a base solvente

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

www.industriagomma.it

Abbiamo letto

Direttore responsabile Andrea Aiello in reDazione

Daniela Garbillo - daniela.garbillo@edifis.it

Collaborano alla rivista

Gianpaolo Brembati, Giuseppe Cantalupo, Enzo Cardone, Alessandro Facchino, Eugenio Faiella, Beatrice Garlanda, A.L. Spelta

GrafiCa e impaGinazione

Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it

pubbliCità dircom@edifis.it

traffiCo pubbliCitario

Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it

stampa Grafiche Arrara

Grafiche Arrara s.r.l. – Abbiategrasso (MI)

Costo Di una Copia ai soli fini fisCali € 1,00

abbonamento

Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00

amministrazione amministrazione@edifis.it

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L’Industria della Gomma una rivista edita da:

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20144 - Milano - Italy

Tel. +39 023451230

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI ASSOCIAZIONE NAZIONALE

ANNO 66 - LUGLIO/AGOSTO

10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

Mondogomma

16 50 ANNI DI TOVO GOMMA

Mezzo secolo di attività e tre generazioni al confronto: abbiamo incontrato il Presidente Eraclio Dalmazio, gli amministratori delegati Andrea Conti, Matteo e Nicola Tovo, e il vicepresidente Lorenzo Conti per ripercorre con loro la storia dei primi 50 anni di Tovo Gomma

22 L’AGENZIA CHIMICA EUROPEA VALUTA POSSIBILI RESTRIZIONI SUGLI PFAS

Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvergia e Svezia hanno chiesto all’European Chemicals Agency (ECHA) restrizioni all’utilizzo delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Tale proposta riguarda anche il nostro settore e potrebbe impattare sulla produzione di gomma sintetica fluorurata, la sua trasformazione in mescole e manufatti e il loro utilizzo

26 CONFINDUSTRIA: UNO SCENARIO ALTERNATIVO PER CONIUGARE DECARBONIZZAZIONE E SVILUPPO

Attraverso lo studio “Scenari e valutazioni di impatto economico degli obiettivi Fit for 55 per l’Italia” Confindustria intende fornire un contributo alla costruzione del nuovo piano energetico che il nostro Paese dovrà adottare per raggiungere gli obiettivi delle politiche europee su energia e clima

FOCUS GUARNIZIONI

33 DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ: AVANTI TUTTA

Anche per i produttori di guarnizioni lo scenario generale degli ultimi tre anni si è rivelato un periodo di grandi sfide: da una parte l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, dall’altra lo shortage che ha obbligato a rivedere i processi di approvvigionamento, ma ha rappresentato al contempo una spinta a trovare nuove soluzioni a volte anche più performanti delle precedenti. Per affrontare le criticità le aziende hanno fortemente investito in tutte quelle tecnologie che permettono una riduzione dei consumi, il controllo degli sprechi, la digitalizzazione dei processi. A dimostrazione del fatto che l’attenzione al risparmio energetico e alla riduzione di CO2 e la ricerca di soluzioni e alternative “green” sono ormai pratiche consolidate per tutti

EDITORIA DI SETTORE
2 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
SOMMARIO
u ACTION TECHNOLOGY u AL-GOM u AMSAGOMMA u ARGO u ELASTOTECH u ISOPREN u LAVELGOMMA u NOVOTEMA

PAD.11 - STAND B32

5/8 sett 2023 - Milano

CDG Srl produce le uniche presse per gomma nel mercato con camera a vuoto integrale in grado di racchiudere tutte le parti dello stampo, piani intermedi compresi. Queste macchine altamente performanti permettono di utilizzare qualsiasi stampo, anche a più piastre, senza adattamenti per il vuoto.

Studiate per l’efficienza: riducono del 50% i tempi di cambio stampo, limitano lo sfrido anche del 30%, a seconda delle difficoltà della stampata e assicurano lo 0% di scarti di produzione.

Macchine brevettate, frutto di oltre 50 anni di esperienza, di assoluta qualità, grazie al know-how tecnico e tecnologico di CDG, efficienti nel tempo, perché realizzate solo con materiali e componentistica di altissima qualità

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Per maggiori informazioni www.cdg1971.it
MASSIMA COMPATIBILITÀ CON GLI STAMPI INCREMENTO DELLA PRODUZIONE

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

Dalle aziende

44 ARBURG, PIANO D’AZIONE: ENERGIA

Sulla base dei principi di economicità ed efficienza, Arburg lancia il suo piano per contrastare l’enorme aumento dei costi dell’energia mediante consulenze energetiche individuali, evidenziando specifiche opzioni per ottimizzare i requisiti energetici dell’intero processo produttivo e riducendo sensibilmente i costi di produzione nello stampaggio a iniezione

Normative

50 AGGIORNAMENTO UE SUI METODI DI PROVA REACH

L’Unione Europea ha aggiornato i metodi di prova necessari per determinare le proprietà fisico-chimiche, tossicologiche ed ecotossicologiche delle sostanze chimiche ai fini del Regolamento (CE) 1907/2006 (“REACH”)

64 SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO: PREVENZIONE E FORMAZIONE

La locuzione “sicurezza sul lavoro” si riferisce all’insieme di tutte le azioni, interne ed esterne all’azienda, finalizzate a garantire l’incolumità dei lavoratori e la salubrità dell’ambiente di lavoro. Obiettivo dell’attuale assetto normativo è quello di operare un giusto bilanciamento tra la tutela dei lavoratori e la semplificazione degli adempimenti burocratici per le aziende

67 IL TACCUINO

u Macchine per gomma-plastica: il mercato tedesco rallenta

u Nokian Tyres aderisce a un programma di ricerca sul carbon black riciclato da PFU

u Silicone per l’industria automobilistica: mercato a 3,1 miliardi di dollari entro il 2027

u Uno pneumatico sostenibile dalla Nexen Tire

u Desma rileva le attività commerciali di Berger Bürstmaschinenbau

u Istat: produzione industriale in calo ad aprile

SOMMARIO
46 4 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 22 26 16 News
72 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

RUBBER CLUB

Cert. Iso 9001

ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A.

Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI)

Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333

Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara, contagocce). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.

Antec Finiture srl Robbiate (LC) 039 9515823 coomerciale@antecfiniture.it

Coating e finiture sotto vuoto - DLC e SiOx su plastica e metallo contro usura, ossidazione, abrasione, attriti - Lipocer per gomma e siliconi anti-sticking e minor attrito

innovazione attraverso la precisione

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COLMEC S.p.A. - Via Massari Marzoli, 6

Z. I. Sud-Ovest - 21052 Busto Arsizio (VA)

Tel. +39 0331 342551 - Fax +39 0331 342559

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Revisione di mescolatori a cilindri, mescolatori interni, calandre, estrusori, presse a compressione e macchinari di servizio per la lavorazione della gomma e del silicone, con relativa certificazione CE e garanzia. Progettazione e costruzione di macchinari nuovi su richiesta del cliente.

CDG s.r.l.

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Da 50 anni nel mercato delle presse a iniezione orizzontale e verticale o a compressione, per lo stampaggio di gomme e siliconi.

Sistema di vuoto integrale per l’intera camera di stampaggio. Soluzioni speciali e personalizzate per ogni tipo di esigenza.

• Produzione di linee complete di estrusione e vulcanizzazione per tubi e profili in gomma e silicone.

• Produzione di forni di vulcanizzazione in continuo, microonde, aria calda e a sali fusi.

• Produzione di mescolatori bivite conici per gomma e silicone.

• Produzione di estrusori gomma, a pioli, a pioli tangenziali, con pompa ad ingranaggi.

• Produzione di impianti di filtratura, bivite conico con pompa ad ingranaggi.

• Processi di compoundizzazione per mescole in gomma

Via Anassagora, 20

20128 Milano (MI) Italia

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Produzione mescole tecniche in NBR

- EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate

Attacco Metallo speciali

IMG è un’azienda leader nel settore stampaggio gomma, silicone e materiali termoplastici con uno staff dinamico e di grande esperienza. È costantemente alla ricerca di novità tecniche che possano migliorare il lavoro dei clienti e fornire una proposta completa nell’ambito dei macchinari ad iniezione e compressione.

Le presse IMG sono caratterizzate da soluzioni speciali e sistemi innovativi per diverse tecnologie di stampaggio quali:

• presse per lo stampaggio degli elastomeri con sistemi a vite punzonante o a vite+pistone

• sistemi a multi-iniezione per termoplastici

• sistemi di caricamento ed iniezione del BMC, del silicone liquido e/o in pasta

I prodotti IMG sono sviluppati sulla base delle richieste dei clienti perchè ottengano massima soddisfazione e ottimi risultati.

Grazie alla grande esperienza nel settore, IMG ha creato un nuovo standard di produzione: quello della personalizzazione totale, restando, però, nei budget della produzione di serie.

DELLA GOMMA

LUGLIO/AGOSTO 2023

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Impianti integrati e automatizzati per lo stampaggio di termoplastici, gomma, silicone e termoindurenti. Staff tecnico-commerciale per fornire ai clienti consulenze mirate. Support line telefonica e strutturato team di assistenza tecnica sul campo.

Lubricant treatments & Cleanliness analysis

Interseals Srl

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Fax +39 030 7464 699

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Centro ACCREDIA per la Taratura di Durometri Shore e IRHD

Gibitre Instruments srl

Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo

Tel. 035.460146 - Fax 035.460687

e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

Via Monte Napoleone, 8 - 20121 Milano

Tel. 02 76 01 38 66 - www.lagduf.it

Gomma Naturale rubber@lagduf.it

Lattice Naturale latex@lagduf.it

Gomma Sintetica JSR® polymers@lagduf.it

6 L’INDUSTRIA
TM
srl

LANXESS S.r.l.

Segreen Business Park - Palazzo Y

Via San Bovio 1/3

20090 Segrate (MILANO)

Tel: +39 02.3072.1

Fax:+39 02.3072.2017

www.lanxess.com

RCH (Rhein Chemie)

Prodotti e Additivi Speciali per l’Industria della Gomma.

Sede legale, operativa ed amministrativa

Via Cascina Croce 2/c

25050 Paderno Franciacorta (Bs) - Italy

T. +39 030 6857425 - +39 030 6857728

+39 030 6577494

F. +39 030 6577486

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Produzione di presse per lo stampaggio ad iniezione di elastomeri

Distribuzione e trading di gomma sintetica e carbon black. Specializzazione nella vendita di materiali near to prime, con la possibilità di utilizzare la nostra ventennale esperienza nel mondo del compounding.

Distributore italiano: NOVALCA S.R.L.

NOVACHEM SA

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Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100

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Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.

Forni specifici per trattamenti di post-curing e vulcanizzazione di articoli in gomma, gomma-metallo, gomma spugna, silicone, viton, o’ring, ecc.

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Via Delle Nebbie, 4 24060 Brusaporto (Bg) – Italy +39.035.687.267

www.sermac.it sermac@sermac.it

Compound elastomerici a base EPDM, NR, SBR, NBR, EVA, AEM, IR, BR, IIR, CPE, CSP, EO per articoli tecnici e cavi elettrici

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7 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
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FORNI INDUSTRIALI

8 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 srl RUBBER CLUB GLI SPONSOR
TM

Rassegna della stampa tecnica estera

Letter of the law

BLACK DI NUOVA GENERAZIONE PER COMPETERE CON LA SILICE IN MESCOLE PER BATTISTRADA PNEUMATICO, PARTE 1

L.M.H. De Silva, R. Soufiani, A.J. Marcucci. E. Vega, Continental Carbon, Houston, Texas (USA) - RUBBERWORLD, febbraio 2023, pag. 38-42

Èrisaputo che il triangolo delle prestazioni del pneumatico, noto anche come triangolo magico, è composto dai tre lati relativi a resistenza al rotolamento, aderenza sul bagnato e resistenza all’usura, tutte proprietà che dipendono soprattutto dalla carica utilizzata nella mescola. I tradizionali carbon black non riescono a migliorare le tre proprietà allo stesso tempo, ma la silice altamente disperdibile (HDS), che si incominciò ad usare all’inizio degli anni novanta, in sinergia con silano come agente legante, riesce in qualche caso a migliorare simultaneamente, in mescole a base S-SBR, resistenza al rotolamento e aderenza sul bagnato, con trascurabili effetti sulla resistenza all’usura.

Attualmente la silice HDS è usata in molti tipi di pneumatici e relative mescole per soddisfare il requisito di resistenza al rotolamento, ma il suo utilizzo causa inconvenienti, come una più bassa efficienza di mescolazione, un’usura

accelerata in mescolatori ed estrusori con vita di servizio più corta etc. Per quanto riguarda il carbon black, nel frattempo la ricerca si è sviluppata su nuovi gradi, al fine di ottenere mescole con prestazioni simili a quelle delle mescole con silice, focalizzandosi sulla riduzione delle interazioni carica-carica e sull’aumento di quelle polimerocarica, coinvolgendo anche polimeri e procedure di mescolazione. Nonostante l’introduzione di carbon black a bassa isteresi e l’uso di modifica chimica, tuttavia non si è ottenuto alcun successo per il miglioramento simultaneo delle tre proprietà in gioco.

Il team di ricerca di Continental Carbon è riuscito a combinare insieme parecchie tecnologie con modifica chimica di carbon black a bassa isteresi, in cui viene diminuita la forza del reticolo carica-carica, mentre vengono aumentate le interazioni carica-polimero, il che dà come risultato il simultaneo miglioramento di resistenza al rotolamento, aderenza sul bagnato e resistenza all’usura. Nasce così una nuova generazione di carbon black, chiamata ContinextLH, che dà luogo a mescole con prestazioni simili o migliori delle soluzioni di SBR e silice HDS.

Continext-LH è un carbon black per pneumatico basato su tecnologia sostenibile, che conferisce un consisten -

te miglioramento della resistenza al rotolamento ai pneumatici per il settore dei trasporti, una delle più grandi fonti di emissioni di gas serra e di riscaldamento globale, agendo sul risparmio di carburante e consentendo una sensibile riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Il notevole miglioramento dell’aderenza sul bagnato consente una maggiore stabilità su strada e una guida più sicura, mentre la rafforzata resistenza all’usura allunga la vita del pneumatico, con conseguente riduzione dell’accumulo di pneumatici usati e con benefici ambientali.

Un ulteriore vantaggio di ContinextLH è la sua versatilità poiché, a seconda dell’applicazione, è possibile regolare il livello di trattamento superficiale per migliorare le proprietà richieste dallo specifico pneumatico.

In questo articolo vengono presi in considerazione tre diversi tipi di Continext-LH, denominati LH1, LH2 e LH3, tutti modificati chimicamente e a bassa isteresi, in cui i gruppi funzionali superficiali hanno reagito con un agente legante contenente almeno un gruppo amminico e un gruppo tiolo o un legame di o polisofidrico.

Per le prove di caratterizzazione vengono prodotte sei mescole, una con carbon black 234, una con carbon black LH11, versione Continental Carbon a

10 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
RUBBER CLUB
PICTURE-PERFECT Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers THE NEXT TOP MODEL We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough? UNIVERSITY FOCUS Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets INTERVIEWS Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders EXPO REVIEWProduct debuts from Tire Technology Expo 2012 www.tiretechnologyinternational.com APRIL 2012
I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti

bassa isteresi del carbon black 234, una con silice ed una per ogni grado LH da 1 a 3, tutte a base SSBR/BR con gli stessi ingredienti e con la sola variazione del grado di carbon black a parità comunque di phr (72), mentre la silice è caricata con 80 phr insieme a 12.5 phr di X50S.

I risultati delle prove confermano che i tre gradi di Continext-LH possono essere opportunamente modificati per ottenere le desiderate proprietà del pneumatico, soprattutto per migliorare resistenza al rotolamento e aderenza sul bagnato della mescola con silice senza considerevole perdita di durata. Si può quindi affermare che la tecnologia Continext-LH è valida per applicazioni pneumatico di veicoli pesanti e passeggeri, con vantaggi produttivi del pneumatico e apprezzabili vantaggi finali nel risparmio di energia e costi.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI EFFETTO DEL LIVELLO DI CARICO DI SILANO IN UNA MESCOLA PER

BATTISTRADA PNEUMATICO CARICATA CON SILICE

E.R. Terrill, J. Martens, B. Palmer, Akron Rubber Development Laboratory, Akron, Ohio (USA)RUBBERWORLD, febbraio 2023, pag. 44-50

Si tratta di uno studio effettuato dal Rubber Development Laboratory di Akron che, con un’esposizione concisa ma esauriente, si occupa dell’effetto dell’interazione carica-polimero sulla resistenza all’abrasione di mescole a base S-SBR e F-S-SBR, caricate con carbon black e silice con agente legante (la resistenza all’abrasione viene misurata con abrasimetro angolare). Lo scopo dello studio è comprendere meglio i fattori che determinano la resistenza all’abrasione, al fine di capire il ruolo delle forza d’interazione carica/ polimero e l’integrità polimero/carica al variare del carico di silano, nonché l’effetto dell’angolo di slittamento. Le cinque mescole battistrada pneumatico preparate, a base F-S-SBR, S-SBR e BR, presentano un livello di silano di 0, 2.6, 5.2, 9.1 e 13 phr e alla luce delle

numerose prove di caratterizzazione effettuate, si possono evidenziare le seguenti conclusioni: la resistenza all’abrasione a bassa intensità ha un carico massimo di silano dell’8%; ad alta intensità il carico massimo è del 20%; la dispersione della carica, la forza di legame carica-polimero e il modulo sono fattori importanti per determinare la resistenza all’abrasione e la loro relativa importanza dipende dall’intensità.

ELASTOMERI E LAVORAZIONE

PROPRIETÀ A BASSA TEMPERATURA

DI ELASTOMERI HNBR

M. Hoch, V. Nasreddine, M. Hemstede van Urk, C. Gögelein, A. Kaiser, Arlanxeo, Geleen (Netherlands) - RUBBERWORLD, marzo 2023, pag. 25-34

Esistono molti metodi per prevedere la prestazione di elastomeri a bassa temperatura, come la temperatura di transizione vetrosa (Tg) ottenuta da DSC e DMA etc.

Q uesta previsione risulta molto utile nel caso dell’HNBR, elastomero spe -

ABBIAMO LETTO PER VOI

ciale utilizzato in applicazioni severe, grazie alla sua combinazione di ottima resistenza a calore, olio e abrasione, oltre all’elevata resistenza meccanica ed ottime proprietà meccaniche e di compression set. Le proprietà a bassa temperatura sono particolarmente importanti per la prestazione delle mescole di gomma nei settori automotive e industriale e l’interesse dei compoundatori consiste nel capire che cosa le influenza e come esse possano essere migliorate: per questo motivo è stata sviluppata da Arlanxeo la tecnologia dei polimeri HNBR LT (Low Temperature).

In questo articolo viene esaminata l’influenza delle variazioni di proprietà del polimero e di mescola sulle proprietà a bassa temperatura di mescole a base HNBR. Dapprima vengono presi in considerazione il contenuto di acrilonitrile (% ACN), il grado di idrogenazione, espresso come percentuale dei doppi legami residui (% RDB), e la viscosità Mooney, dopodiché sono studiate le variazioni della mescola, riferite a tipo e livello di plastificanti e di carica, a livello di perossido e a miscele di polimeri HNBR.

L’obiettivo dello studio è quello di fornire ai compoundatori una guida pratica per valutare l’effetto dei cambi di polimero e di formulazione sulle proprietà a bassa temperatura, focalizzandosi principalmente sulla prova di ritrazione della temperatura (TR), ma occupandosi anche di altre proprietà, come la Tg, il compression set e i valori Gehman di indurimento a bassa temperatura.

I polimeri HNBR esaminati sono 5: Therban LT 1707 VP, LT 2007 VP, LT 2057 VP, AT LT 2004 VP e 3407, con la sigla LT che indica l’inclusione di un termonomero, con il grado 2057 non completamente idrogenato, con il grado 2004 a più bassa viscosità (39) e con il grado 3407 a più alto contenuto di ACN.

L’introduzione descrive opportunamente i più comuni metodi di prova utilizzati, soffermandosi in particolare su quello relativo alla ritrazione di temperatura, effettuato con lo strumento

TR tester di Gibitre, di cui viene descritta in dettaglio la procedura di prova.

L’esposizione dello studio si articola nei seguenti paragrafi:

1. effetto delle proprietà del polimero (vengono utilizzate mescole non caricate, con solo antiossidante e perossido), verificando:

- influenza del contenuto di ACN;

- influenza del contenuto di ACN e della densità di reticolazione, con i seguenti risultati: le proprietà a bassa temperatura migliorano con un più basso contenuto di ACN; la cristallizzazione ha effetti negativi sulle proprietà a bassa temperatura; la densità di reticolazione ha in generale scarsi effetti su Tg da DSC, TR10 e Gemhan T2 e T100, ma determina un forte impatto su TR70, con le relative temperature che diminuiscono all’aumentare della densità stessa; il compression set a bassa temperatura diminuisce all’aumentare della densità di reticolazione; le temperature Gehman T100 sono al di sotto della Tg da DSC.

- influenza del livello di RDB; un più alto livello provoca una densità di reticolazione più alta;

- influenza della viscosità Mooney.

2. correlazione delle proprietà a bassa temperatura;

3. e ffetto degli ingredienti di mescolazione, riguardo a livello di perossido, livello di carica e miscele di polimeri.

I n conclusione: le proprietà a bassa temperatura dell’HNBR possono essere migliorate abbassando il contenuto di acrilonitrile e utilizzando gradi di terpolimero a bassa temperatura; quando la densità di reticolazione aumenta, la Tg aumenta leggermente, mentre TR70 e il compression set a bassa temperatura diminuiscono e la differenza fra TR70 e TR10 aumenta; le temperature Gehman sono influenzate principalmente dal contenuto di acrilonitrile e di carica; i valori della temperatura di ritrazione aumentano con area superficiale e contenuto di carica più alti e mostrano inoltre correlazioni lineari con alte proprietà a bassa temperatura.

M. Gruendken, A. Blume, University of Twente, Enschede (Netherlands), M.M. Velencoso, D. Koda, Kuraray Europe, Troisdorf (Germany)RUBBERWORLD, marzo 2023, pag. 37-50

Tutta la lunga introduzione di questo lungo articolo parla della resistenza al rotolamento del pneumatico, che molti probabilmente si chiedono perché sia considerata così importante e quale sia il suo ruolo nell’ambito delle emissioni di gas serra. Banalmente essa è identificata come consumo efficiente del carburante, che è chiaramente collegato all’emissione di anidride carbonica: ecco allora che diventa importante il contatto fra suolo e pneumatico, che deve essere il più scorrevole possibile, considerando l’energia di deformazione e la perdita di attrito del pneumatico. La riduzione delle emissioni connesse a questa situazione coinvolge in particolare l’ottimizzazione degli ingredienti della mescola battistrada (polimeri, cariche etc.), che presi singolarmente o combinati fra loro sono in grado di ridurre la resistenza al rotolamento senza pregiudicare altre importanti proprietà del pneumatico. E saminando i dettagli dell’argomento, si arriva ad ipotizzare, sulla scorta di prove già effettuate, che polimeri liquidi funzionalizzati a basso peso molecolare possano migliorare la resistenza al rotolamento. Tuttavia solo una ricerca limitata è stata condotta in merito e l’interazione di polimeri liquidi con altri ingredienti della mescola e la loro influenza sulla dispersione delle cariche sono sconosciute. L’obiettivo di questo studio è ottenere una migliore comprensione dell’interazione fra polimeri liquidi, funzionalizzati e non funzionalizzati, con silice e polimero di base e quindi constatare se essi contribuiscono alle strutture del reticolo o le influenzano.

E LASTOMERI E LAVORAZIONE POLIMERI LIQUIDI A BASSO PESO MOLECOLARE MODIFICATI CON SILANO IN MISCELE VULCANIZZATE A ZOLFO DI COPOLIMERI STIRENE BUTADIENE E SILICE

Per le prove vengono utilizzati, in mescole a base SSBR/silice, sei polimeri liquidi a basso peso molecolare, con variazioni di peso molecolare e contenuto di 1,2-vinile, di cui tre non funzionalizzati e tre funzionalizzati con gruppi etossisilano di tre diversi tipi. L’esposizione dello studio è molto accurata e dettagliata: i numerosi grafici e tabelle ne facilitano la comprensione,

12 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
RUBBER CLUB

che tuttavia risulta piuttosto difficile, proprio perché troppo particolareggiata. Accontentiamoci allora di conoscere le conclusioni dello studio: da un punto di vista statistico è molto probabile che il polimero liquido venga integrato, o perlomeno parzialmente connesso, con il reticolo polimerico principale; le curve di vulcanizzazione e le densità di reticolazione mostrano una chiara indicazione per la costituzione di un reticolo aggiuntivo, generato dal polimero liquido funzionalizzato con silano, risultato di un legame fra polimero principale, polimero liquido e silice; la microdispersione e le proprietà meccaniche corrispondono all’intensità dei reticoli formatisi.

PROVE E MISURAZIONI

IMPATTI DELLA MESCOLAZIONE E DELLE

VARIAZIONI DI PROVE SULL’ ABRASIONE DI UNA

SUOLA PER SCARPE A BASE NBR

P. Pavka, Akron Rubber Development Laboratory, Akron, Ohio (USA) - RUBBERWORLD, febbraio 2023, pag. 53-58

Nel numero della rivista del giugno scorso si è parlato degli effetti di tipo di nanotubi di carbonio e loro livello di carica sulla resistenza all’abrasione di una mescola per battistrada pneumatico. Un altro articolo di consumo, che si ha interesse di migliorare per la stessa proprietà, è la suola per scarpe. In questo studio si effettuano molte modifiche di una mescola a base NBR per suola di stivale di lavoro, sia pure senza nanotubi di carbonio, sottoponendola a diverse prove di abrasione.

Naturalmente i carichi sopportati da una suola sono inferiori a quelli di un battistrada pneumatico, ma anche una suola può entrare in contatto con le stesse superfici, per cui si è deciso di sottoporla a molte delle stesse prove, utilizzando lo stesso abrasimetro angolare, rivelatosi eccellente per il battistrada, secondo la norma ASTM D5963 Metodo B in alternativa al Metodo A usato nello studio precedente. Analogamente si affronta la casistica di come prove diverse di abrasione valutano le mescole per suole con formulazione e proprietà fisiche diverse. Per le prove si producono sei mescole a base NBR Nipol DN4050 e BR Nipol 1220 di Zeon, che diventano in realtà cinque, perché la prima viene eliminata come primo batch prodotto: in due delle rimanenti viene inserito XNBR NX775, nitrilica carbossilata di Zeon, a 50 phr in quella con 25 phr di NBR e BR e a 25 phr nell’altra con 50 e 25 phr di NBR e BR, mentre in una delle tre rimanenti vengono aggiunte 5 phr di Kraton 0243ET come compatibilizzante. Rimangono invariati tutti gli altri ingredienti delle mescole, con la sola differenza, in quella con alto modulo, di 25 e 50 phr delle due silici usate, Hisil 210 e Agilon 400, mentre nelle restanti i livelli sono 15 e 25 phr rispettivamente, Inoltre in una delle tre con 50 phr dei due polimeri di base viene aggiunto anche TMQ insieme a 6PPD, 1 phr ciascuno, anziché 2 phr del solo 6PPD). Il-

ABBIAMO LETTO PER VOI

lustrati i metodi di prova, lo studio sottopone alla prova di abrasione i campioni delle cinque mescole prodotte, ottenendo i seguenti risultati: la mescola con Kraton offre la prestazione peggiore, a dispetto di tutti i valori delle prove meccaniche simili alle altre due mescole senza XNBR; anche se il Kraton viene usato come compatibilizzante nelle mescole per suole, sembra che si verifichi un’incompatibilità di fase fra i blocchi polistirenici del Kraton e le fasi ACN e polibutadiene dei due polimeri Nipol, così che questi due polimeri risultino troppo compatibili e il copolimero a blocchi di Kraton interrompa la loro sinergia; dai risultati dell’abrasimetro con cilindro rotante risulta evidente che la mescola di controllo è migliore di quella con TMQ nella prova a secco ma peggiore nella prova umida, a causa del più elevato peso molecolare e minore polarità del TMQ rispetto al 6PPD; la mescola di controllo risulta a sorpresa migliore di tutte le altre nella prova a secco; i risultati della prova TABER suggeriscono di essere almeno in parte dovuti ad un meccanismo chimico; i risultati della prova NBS sono previsti ragionevolmente bene dai valori tensili e di lacerazione, il che conferma che questa prova è molto severa e i suoi risultati si possono prevedere con le misurazioni meccaniche; considerando i risultati della prova BFGoodrich cut and chip, si deduce che il principale meccanismo della lacerazione è fisico, dal momento che le mescole migliori risultano essere quelle ad alto modulo.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI

ESCLUSIVO CUOIO SINTETICO

SILICONE-ORGANICO, IL PRIMO A COMBINARE

LE QUALITÀ DELLA

VERA PELLE CON UN’AVANZATA SOSTENIBILITÀ

P. Chen, Xi Chen. T. Chen, H. Chen, Yi Guo, Q. Shi, Dow Chemical, Shanghai (China) -

RUBBERWORLD, aprile 2023, pag. 25-30

Globalmente, soprattutto in Cina, il mercato dell’industria della pelle si sta riconfigurando sotto la spinta di richieste per prestazione ambientale e sostenibilità. Le vere pelli sono tradizionali, lussuose e possiedono un’eccellente sensazione tattile,

ma vengono sempre di più rifiutate da clienti che chiedono prodotti di origine non animale. Sono decenni che esistono pelli sintetiche prodotte con poliuretano o PVC, ma esse costituiscono alternative scadenti, a causa di composti organici volatili (VOC), di problemi di odore, di scarsa sensazione tattile, di screpolature, di fragilità e di aspetto di basso costo. In confronto, le pelli prodotte con silicone possiedono una sensazione tattile superiore, durata, riciclabilità, facilità di pulizia e intrinseca resistenza alla fiamma: d’altro canto hanno scarsa resistenza all’abrasione e al graffio, tipiche proprietà negative del silicone. Dal novembre 2021 Dow Corning offre al mercato il prodotto LuxSense, una pelle sintetica in silicone, che compete con la vera pelle in prestazioni e supera tutte le pelli in sostenibilità, rivelandosi in grado di essere utilizzato per gli interni auto, compresi i sedili. Le tradizionali pelli in silicone comprendono tre strati, ai quali LuxSense ne aggiunge un quarto, introducendo la soluzione di una nuova chimica ibrida, che combina struttura e proprietà del materiale per ottenere il risultato finale in termini di caratteristiche del prodotto. L’articolo è di facile lettura, grazie all’esposizione discorsiva e alle molte figure, che ben evidenziano quanto riportato nello scritto, e l’argomento è senz’altro di interesse per qualunque lettore, anche digiuno di gomma e di silicone in particolare. Detto questo, vediamo comunque come l’articolo è strutturato. Una prima parte spiega chimica e progettazione dei quattro strati che compongono LuxSense. Il primo è lo strato superficiale, dotato di eccellente sensazione tattile, buona resistenza alle macchie e all’abrasione e buona adesione allo strato sottostante, è costituito da gomma siliconica liquida, con incorporate microparticelle resistenti all’abrasione, con ecosolvente che evapora nel processo di assemblaggio e con promotori di adesione. Un secondo strato è progettato per combinare i vantaggi di silicone e di componenti organici a livello molecolare. Il terzo strato è intermedio e fornisce ulteriore resistenza all’abrasione e bassa viscosità per una facile lavorazione. Il quarto

strato è quello di adesione fra i due precedenti e il supporto sottostante, costituito da poliestere, tessuto, tessuto non tessuto etc.

L’assemblaggio dei quattro strati è critico e richiede un accurato processo, che può essere comunque realizzato su linee esistenti per PVC o poliuretano. L a valutazione delle prestazioni comprende cucibilità, sensazione tattile, odore e VOC, resistenza all’abrasione, resistenza alla sporcabilità, resistenza alla fiamma e sostenibilità. A nche se LuxSense è stato ideato, omologato e commercializzato per interni auto, parecchie altre applicazioni sono previste nei settori arredamento, abbigliamento, borse etc. o per bottoni, indicatori di illuminazione etc. In conclusione, LuxSense presenta le caratteristiche 4S: senso della vista, senso dell’olfatto, senso tattile e senso della sostenibilità.

MANUFATTI E PRESTAZIONI

VEICOLI ELETTRICI: IMPATTO DI NUOVI FLUIDI SUI COMPONENTI DI TENUTA

F. Rothausen, Federal-Mogul Sealing Systems, A Tenneco Group Company, Herdorf (Germany) - RUBBERWORLD, aprile 2023, pag. 33-45

L’americana Tenneco è una delle aziende mondiali leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di articoli per primo equipaggiamento e ricambio. Nel settore automotive è ormai consolidato il passaggio alla mobilità elettrica, cha ha modificato i requisiti dei componenti di tenuta per il motore elettrico in confronto al tradizionale motore a combustione.

Di conseguenza Tenneco, in questo articolo, prende in esame l’influenza dei nuovi requisiti sull’attuale gamma di elastomeri utilizzati, al fine di fornire materiali su misura per le applicazioni di mobilità elettrica.

Una figura, posta all’inizio dell’articolo, illustra i quattro modelli di veicoli presi in considerazione, con identificazione dei liquidi con cui vengono a contatto le guarnizioni e delle caratterizzazioni richieste alle guarnizioni stesse: ICE (Internal Combustion Engine) - vengono utilizzati oli tradizionali per trasmissione, cambio e motore; gli

14 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
RUBBER CLUB

altri liquidi di contatto sono liquido refrigerante (acqua/glicoli) e carburante/ benzina; HEV (Hybrid Electric Vehicle)la situazione è analoga a quella di ICE; l’utilizzo della batteria come fonte di energia implica che le guarnizioni devono soddisfare richieste di resistenza alla fiamma e alle nuove temperature in gioco e possedere proprietà elettriche; BEV (Battery Electric Vehicle) - la fonte di energia è la batteria a ioni di litio, carburante ed oli motore non sono più presenti, dal momento che si utilizza liquido refrigerante ad immersione a base olio con nessuna o molto bassa conduttività; per trasmissione, motore e cambio si usano nuovi oli; FECV (Fuel Cell Electric Vehicle) - contrariamente a BEV si utilizzano refrigeranti tradizionali e nuovi fluidi, mentre le guarnizioni devono essere resistenti e non permeabili all’idrogeno.

L a combinazione delle proprietà elettriche e di resistenza ai fluidi e alla fiamma creano un nuovo profilo di re -

quisiti, per cui in questo articolo vengono esaminati molti materiali attualmente usati da Tenneco (ACM, AEM, FKM, FEPM, VMQ, HNBR ed EPDM), il che indica che non esiste un unico materiale in grado di resistere a tutti i fluidi coinvolti. Tanto per fare un esempio, l’HNBR reticolata a perossido resiste ai refrigeranti tradizionali, ma è poco resistente ai nuovi oli utilizzati per trasmissione e cambio, così che si deve ricorrere ad HT ACM ed HT AEM, che si comportano molto bene in queste applicazioni. In effetti la gamma dei prodotti Tenneco esaminati nell’articolo, tutti dotati di ottime proprietà di isolamento elettrico, è molto vasta e comprende anche materiali resistenti alla fiamma.

L a sezione sperimentale dell’articolo si apre con una figura interessante, soprattutto per i lettori che si avvicinano per la prima volta all’argomento trattato, giusto per rendersi conto della complessità dell’argomento stesso,

che riporta i vari fluidi utilizzati in veicoli BEV e HEV.

L a parte risultati e discussione è naturalmente la più cospicua e può essere un valido supporto per chi si muove in quest’ambito per verificare l’esattezza di scelte già fatte o per trarre spunto per nuovi progetti, che richiedono la resistenza di guarnizioni ai fluidi trattati (davvero tanti), oppure semplicemente per rendersi conto del comportamento dei polimeri speciali esaminati nell’articolo, nelle condizioni richieste dai nuovi scenari della mobilità elettrica.

Dal canto suo Tenneco ha avviato progetti per sviluppare nuovi materiali: a base VMQ ed EPDM con reticolazione perossidica, con l’obiettivo di combinare resistenza ai refrigeranti tradizionali e ritardanza di fiamma V-0 per applicazioni in ICE, HEV e FCEV; a base ACM ed AEM per soddisfare ritardanza di fiamma V-0 e resiste nza a refrigeranti per immersione.

ABBIAMO LETTO PER VOI

50 anni di Tovo Gomma

Mezzo secolo di attività e tre generazioni al confronto: abbiamo incontrato il Presidente Eraclio Dalmazio, gli amministratori delegati Andrea Conti, Matteo e Nicola Tovo, e il vicepresidente Lorenzo Conti per ripercorre con loro la storia dei primi 50 anni di Tovo Gomma

1973-2023: quest’anno Tovo Gomma festeggia mezzo secolo di attività. Per l’occasione abbiamo incontrato la seconda e la terza generazione della proprietà: Eraclio Dalmazio (Presidente/ Chairman), Andrea Conti, Matteo Tovo e Nicola Tovo (i tre Amministratori delegati, con deleghe diverse), e Lorenzo Conti (Vicepresidente). Ecco cosa ci hanno raccontato.

LA STORIA

Tovo Gomma nasce nel 1973, ma come ci ha raccontato Eraclio Dalmazio Tovo, le sue origini si radicano in una precedente attività industriale: nello stampaggio di materie plastiche e termoindurenti già nel 1952 e poi nella gomma nel 1958, a opera di Sergio Tovo. Alcuni anni dopo Sergio Tovo reinveste la disponibilità ottenuta dalla vendita della sua quota in una nuova avventura industriale nel settore della gomma da vulcanizzare, comprando il terreno, il capannone industriale, un mescolatore interno, uno a rulli, calandra e presse per lo stampaggio a compressione. Il tutto per iniziare, nel 1973, la produzione di lastre in gomma e articoli tecnici, che continua ininterrottamente fino a oggi.

Nella società entra alcuni anni dopo anche Enrico Conti, in un sodalizio che sta continuando negli anni con la terza generazione.

Avendo un piccolo eccesso di capacità di mescole in gomma, Tovo Gomma inizia a produrre e vendere compound per gli

stampatori a iniezione di articoli tecnici, o-ring e anelli di tenuta, delle valli della zona (Bergamo e Brescia) e si consolida sempre di più in questo settore, andando a soddisfare le crescenti richieste dei clienti locali.

Per questo motivo nel 1976 nasce il reparto mescole, con linea Banbury da 130 lt e un impianto completo per la dosatura automatica delle cariche sfuse e dei plastificanti.

L’ampliamento della struttura coinvolge anche la costruzione di nuovi uffici e laboratori.

Le milestones della crescita aziendale si possono individuare nei seguenti anni:

- 1987, viene potenziato il settore lastre, grazie all’installazione di una moderna linea di calandratura (roller head), e due vulcanizzatrici in continuo (rotocure);

- 1992, viene avviata una seconda linea mixer per mescole nere, completamente automatizzata e computerizzata,

in affiancamento alla già esistente linea dedicata alle mescole colorate.

- 1995, viene ottenuta la Certificazione di Qualità ISO 9001, relativa al Sistema di Gestione per la Qualità aziendale;

- 2000, accanto all’installazione di un impianto per la filtratura delle mescole, inizia il rinnovamento della linea principale

MONDOGOMMA
Tovo Gomma nel 1973.
di A.L. Spelta
16 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Eraclio Dalmazio e Sergio Tovo nel 1985.

per la produzione delle stesse;

- 2003, viene introdotta la lavorazione della gomma espansa;

- 2006, viene installata nuova linea di calandratura per le mescole di tipo roller head, e costruiti nuovi capannoni per lo stoccaggio. Viene quindi potenziata la capacità produttiva del reparto lastre attraverso due nuove vulcanizzatrici in continuo (rotocure).

GLI ANNI RECENTI

“Tovo Gomma ha accelerato la crescita in seguito agli investimenti in tecnologia e capacità produttiva decisi nell’anno della crisi economica del 2009”, ci racconta Matteo Tovo. “In particolare, la scelta è stata quella di installare una nuova linea di mixing che rappresentasse lo stato dell’arte: basata su un mescolatore interno a rotori compenetranti, particolarmente adatta al confezionamento di mescole ad elevato contenuto tecnologico mantenendo le temperature di mescolazione più contenute”. Tale linea è diventata operativa nel 2011. Il logico passo successivo è stato quello di completarla nel 2012 con una nuova linea di filtratura con pompa a ingranaggi, per migliorare la qualità e la consistenza qualitativa delle mescole, e di inserire un nuovo sistema di dosatura automatica dei chemicals al fine di migliorarne la tracciabilità, rapidità e precisione delle pesate.

“La crescita della capacità produttiva nel compounding ha voluto dire voler approcciare nuovi mercati e nuove applicazioni, per cui abbiamo deciso di inserire figure manageriali a vari livelli, anche apicali, cercate e reperite sul mercato”, continua Matteo. Rispetto ad altre realtà simili, questa è stata una scelta che sta caratterizzando Tovo Gomma: pur rimanendo un’azienda dove la proprietà e le scelte strategiche rimangono nelle mani delle famiglie Tovo e Conti, infatti, la Di-

rezione generale e il management sono esterni alla proprietà.

L’AZIENDA OGGI

Tovo Gomma è oggi un’azienda con capacità di mescolazione di 40.000 Tonnellate, 85 milioni di € di fatturato e circa 200 dipendenti e rappresenta uno dei principali player del settore mescole in gomma in Europa.

Rispetto agli anni ’90, quando il mercato di sbocco era sostanzialmente quello locale, attualmente le mescole e lastre sono destinate sempre più all’esportazione, avendo raggiunto una quota di circa il 50% dei volumi. Tovo Gomma dispone di linee di mescolazione per la produzione di mescole nere e colorate. Gli impianti di produzione delle mescole sono completamente controllati da PLC, sono dotati di dosatura automatica per Carbon Black, cariche chiare e plastificanti. Gli altri chemicals sono dosati separatamente da un impianto appositamente progettato per la dosatura automatica. Tutti gli ingredienti che compongono la mescola, polimeri compresi, sono gestiti con codice a barre per garantire l’identificazione e la tracciabilità degli stessi.

Tovo Gomma ha storicamente una produzione di lastre in gomma vulcanizzata, che ha beneficiato della crescita e dei miglioramenti tecnologici della parte compounding.

Per la produzione di lastre Tovo Gomma

ANNIVERSARI
L’azienda alla fine degli Anni Settanta.
17 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Dalmazio Tovo insieme a Enrico Conti.

si avvale di impianti per la vulcanizzazione in continuo e macchine per lo stampaggio a compressione, macchinari per la produzione di espansi e impianti per il taglio e l’adesivizzazione delle stesse lastre.

Grazie a un know-how tecnologico all’avanguardia e all’impianto di calandratura

roller head, dotato di misuratore automatico, le lastre in gomma variano da spessori da 0,3 a 10 mm, con tolleranze molto ristrette sugli stessi e una superficie completamente omogenea, grazie alla tecnologia utilizzata.

“Grazie agli investimenti compiuti, oggi Tovo Gomma è una realtà in grado di operare sulla base della competenza ed è quindi in grado di attuare lo sviluppo di mescole per i diversi settori applicativi dall’automotive al food, dal petrolchimico all’edilizia”, commenta Nicola Tovo.

L’ATTENZIONE ALLA RICERCA E ALL’AMBIENTE

L’area R&D è uno dei settori dove l’azienda ha fatto i maggiori investimenti in ca-

pitale umano e oggi si sente all’altezza di imprese sempre più sfidanti nell’ambito dello sviluppo tecnologico di nuovi prodotti e quando vi è la necessità applicando il reverse engineering.

Tovo Gomma, inoltre, ha adottato un sistema qualità integrato per garantire una elevata costanza qualitativa alle sue mescole e manufatti (ISO 9001-2015), ottenute in modo rispettoso dell’ambiente (ISO 14001) e degli stakeholder a partire dal proprio personale (ISO 45001).

La prima certificazione ISO 9001 è del 1995, mentre le ISO 14001 e 45001 sono del 2021. L’installazione nel 2011 di un impianto fotovoltaico da 345 kW, in grado di produrre 340.000 kWh annui, con una riduzione di 160 ton/anno delle emissioni di CO2, è solo una delle azioni messe in atto per andare nella direzione di una produzione ecosostenibile. Tante altre cose sono già state fatte: dalla scelta dei fornitori e dei materiali da impiegare e di conseguenza nella formulazione delle ricette, all’utilizzo di materiali riciclati.

Inoltre, massima attenzione viene posta alla riduzione dei quantitativi di sfridi e scarti e all’ottimizzazione dei cicli di produzione per rendere massima l’efficienza dei processi dal punto di vista dei consumi di energia elettrica, che in parte viene pro-

MONDOGOMMA
Matteo Tovo con Lorenzo Conti nel 2000.
18 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Il reparto mescole di Tovo Gomma oggi.

dotta internamente grazie all’impianto fotovoltaico. L’illuminazione degli stabili è ottenuta tramite corpi illuminanti di ultima generazione a basso consumo e ad alta efficienza. I consumi di acqua nei processi dell’azienda sono ridotti al minimo grazie a un sistema di recupero e riciclo che permette di riutilizzarne il contenuto entalpico residuo per il riscaldamento ambientale del magazzino.

Nel nuovo reparto delle mescole a base silicone, inaugurato nel 2021, riscaldamento e climatizzazione sono forniti da un innovativo sistema a pompa di calore con altissimo COP, che sfrutta la proprietà fluidodinamiche dell’aria a contatto con le superfici per ridurre i consumi.

L’attuazione di una politica aziendale sensibile ai temi dell’ambiente richiede un approccio integrato e attenzione ai dettagli. Tovo Gomma intende proseguire questo cammino all’interno di una strategia di miglioramento continuo che nel futuro renderà la sostenibilità un elemento di vantaggio, anche economico, per tutti.

L’azienda continuerà a perseguire obiettivi di crescita, ma non solo in termini di volume. La transizione verso il futuro si baserà su quattro pilastri fondamentali.

Il primo è la formazione e focus sul personale: oltre a un programma di formazione mirato, l’obiettivo sarà quello di rendere l’azienda sempre più apprezza-

ta dagli stakeholders interni e appetibile per gli esterni. È in progetto a breve una ristrutturazione degli uffici che permetterà di avere un ambiente più moderno e adatto alle esigenze della struttura, lavorando sulla distribuzione degli spazi e considerando la relazione tra le funzioni aziendali. È in corso anche una mutazione del modo in cui le comunicazioni e la strategia aziendale verranno comunicate all’interno e all’esterno, con canali studiati ad hoc per ogni stakeholder. Il secondo pilastro è l’ampliamento della gamma produttiva: nel 2021 è nata la business unit Silicone; il focus sarà quello di riposizionarsi su segmenti di mercato con un livello di know-how maggiore.

Il terzo è l’attenzione ai temi ESG: in particolare per quanto riguarda l’area ambientale, Tovo Gomma porrà sempre più attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2 e al tema del riutilizzo dei materiali, riducendo al minimo lo smaltimento. Sostenibilità ed economia circolare sono sempre tenute in considerazione in ogni scelta strategica.

Il quarto e ultimo è il continuo investimento in R&D: partendo dall’utilizzo e studio di nuove materie prime, la R&D ha un ruolo fondamentale anche nella definizione e monitoraggio dei processi che permettono di ottenere mescole sempre più performanti e consistenti.

“Il cliente rimarrà sempre l’asset di maggior valore per Tovo Gomma”, conclude

Andrea Conti. “Dati i forti mutamenti delle condizioni di mercato, sarà importante avere un forte orientamento al futuro, coltivando le relazioni con le associazioni di settore, fornitori e clienti, per rimanere flessibili e seguire le dinamiche che il mercato richiede”.

A breve per Tovo Gomma ci saranno due appuntamenti importanti. Tra il 5 e l’8 settembre 2023, l’azienda sarà al Plast 2023 (Padiglione 11 – B11), con uno stand allestito per l’occasione del 50°. Poco dopo Tovo Gomma festeggerà i suoi primi 50 anni con i propri dipendenti e collaboratori. Sarà un’occasione per fare team building e celebrare un traguardo davvero speciale. u

ANNIVERSARI
La sede di Tovo Gomma oggi.
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RUBBER IN MOTION

RUBBER IN MOTION
RUBBER IN MOTION

L’Agenzia Chimica Europea valuta possibili restrizioni sugli PFAS

Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvergia e Svezia hanno chiesto all’European Chemicals Agency (ECHA) restrizioni all’utilizzo delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Tale proposta riguarda anche il nostro settore e potrebbe impattare sulla produzione di gomma sintetica fluorurata, la sua trasformazione in mescole e manufatti e il loro utilizzo

IPFAS sono polyfluoroalkyl substances (sostanze perfluoroalchiliche), cioè composti saturi contenenti carbonio e fluoro. Potremmo genericamente dire composti fluorurati, e in questa fase non si fa differenza tra molecole piccole e polimeri.

L e autorità di Danimarca, Germania,

Paesi Bassi, Norvergia e Svezia il 13 gennaio scorso hanno sottoposto una proposta di restrizione all’European Chemicals Agency (ECHA). Lo scopo è quello di ridurre l’emissione di PFAS nell’ambiente e rendere i prodotti e i processi più sicuri per le persone. Tale proposta riguarda anche il no -

stro settore e potrebbe impattare sulla produzione di gomma sintetica fluorurata, la sua trasformazione in mescole e manufatti e il loro utilizzo.

“FOREVER CHEMICALS”

L e motivazioni della proposta di restrizione, consultabili sul sito dell’E -

MONDOGOMMA
di A.L. Spelta
22 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay.

CHA (https://echa.europa.eu/documents/10162/2082415/2023-02-07_

L a prima è che tutti g li PFAS sono persistenti sia come tali sia come prodotti de resistenza termica degli FKM). L a terza è che g li PFAS rimangono

SOSTANZE CHIMICHE
Figura 1 – Alcuni esempi di prodotti in cui vengono utilizzati gli PFAS.

composti definibili come PFAS, di cui nella Figura 1 mostriamo qualche applicazione a titolo di esempio. S econdo l’Istituto di Ricerce Farmacologiche Mario Negri, vi sono molteplici processi industriali in cui g li PFAS sono utilizzati: nei prodotti ad uso domestico per conferire proprietà antiaderenti alle superfici interne delle pentole; negli articoli medicali per impianti/protesi mediche e per prodotti come teli e camici chirurgici in tessuto non-tessuto per renderli impermeabili ad acqua e olio e resistenti alle macchie; nella placcatura di metalli; nella lavorazione del petrolio e nella produzione mineraria; nella produzione di carte e imballaggi oleorepellenti e idrorepellenti; nella produzione di tessuti, pelle, tappeti, abbigliamento e tappezzeria; nel settore aeronautico, aerospaziale e della difesa, per la produzione dei vari componenti meccanici; nel settore automobilistico, per migliorare i sistemi di erogazione del carburante e per prevenire infiltrazioni di benzina; nella produzione di cavi e cablaggi, grazie alla bassa infiammabilità; nell’edilizia, per rivestire materiali che diventino resistenti agli incendi o agli agenti atmosferici (come tessuti di vetro, piastrelle, lastre di pietra, cemento o metalli); come additivi nelle

pitture; nel settore elettronico, grazie alle proprietà dielettriche e idrorepellenti; nel settore energetico, per coprire collettori solari e migliorare la loro resistenza agli agenti atmosferici; nei prodotti antincendio, come schiume ed equipaggiamenti.

S i stima che, nel 2020, nell’ambiente siano finite 75 mila tonnellate di PFAS.

L’ITER DECISIONALE

L’ECHA ha iniziato l’iter per l’indagine sulla restrizione all’uso d egli PFAS. I comitati scientifici per la valutazione del rischio (RAC) e per l’analisi socioeconomica (SEAC) dell’ECHA hanno verificato nel meeting di marzo 2023 che la proposta soddisfa i requisiti legali del REACH e hanno iniziato la valutazione scientifica della proposta, con una consultazione che durerà 6 mesi e si concluderà il 22 settembre 2023.

L o scopo della consultazione è permettere al RAC di formalizzare un parere riguardo l’opportunità della restrizione proposta nel ridurre i rischi per la salute delle persone e per l’ambiente, mentre il parere del SEAC riguarderà gli impatti socio-economici, vale a dire i benefici e i costi per la società, associati alla proposta.

E ntrambi i comitati formuleranno i

propri pareri sulla base delle informazioni contenute nella proposta di restrizione e dei commenti ricevuti durante le consultazioni. I comitati prendono in considerazione anche il parere del forum di applicazione sull’applicabilità della restrizione proposta.

U na volta adottati, i pareri saranno inviati alla Commissione europea che, insieme agli Stati membri dell’UE, deciderà in merito all’eventuale restrizione d egli PFAS.

N el frattempo, il 5 aprile è stata organizzata una sessione informativa online con lo scopo di spiegare il processo di restrizione e aiutare gli interessati a partecipare alla consultazione. Q uesta è la fase fondamentale per spiegare le motivazioni tecniche a favore e contro le restrizioni proposte, indirizzando le scelte comunitarie verso quelle sostanze effettivamente meritevoli di restrizione, salvaguardando le altre sostanze meno impattanti su salute e ambiente (es. polimeri), dando la giusta priorità alle applicazioni più critiche e immaginando metodi per preservare comunque l’emissione d egli PFAS nell’ambiente.

S u queste pagine vi terremo aggiornati sui prossimi step, che trovate riassunti nella Figura 2. u

MONDOGOMMA SOSTANZE CHIMICHE
24 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Figura 2 – L’iter decisionale dell’ECHA.

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Siamo produttori di macchine per lo stampaggio ad iniezione altamente performanti, soluzioni ad hoc e sistemi innovativi che coprono l’intero settore dello stampaggio degli elastomeri e termoindurenti.

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Confindustria: uno scenario alternativo per coniugare decarbonizzazione e sviluppo

Attraverso lo studio “Scenari e valutazioni di impatto economico degli obiettivi Fit for 55 per l’Italia” Confindustria intende fornire un contributo alla costruzione del nuovo piano energetico che il nostro Paese dovrà adottare per raggiungere gli obiettivi delle politiche europee su energia e clima

Con il contributo delle Associazioni del Sistema (tra cui Anie, Anima, Anitec-Assinform, Confindustria Energia) e in collaborazione con RSE (Ricerca Sistema Energetico), Confindustria ha elaborato lo studio “Scenari e valutazioni di impatto economico degli obiettivi Fit for 55 per

l’Italia”, che intende fornire un contributo alla costruzione del nuovo piano energetico che il nostro Paese dovrà adottare per raggiungere gli obiettivi delle politiche europee su energia e clima per raggiungere la decarbonizzazione al 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.

S ia il Green Deal (che prevede la riduzione del 55% delle emissioni al 2030 rispetto al 1990, un’accelerazione rispetto al precedente obiettivo del -40%), sia il Pacchetto “Fit for 55” (con il quale l’UE intende raggiungere la neutralità climatica nel 2050), infatti, sono destinati a produrre un profondo

MONDOGOMMA
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Foto di Jürgen da Pixabay.

A pproccio metodologico e stor yline

impatto strutturale sul sistema economico-produttivo europeo e italiano, cambiando radicalmente le modalità con le quali si produce e si consuma l’energia.

L’analisi dello scenario alternativo è basata sul confronto con uno scenario di riferimento (base) e uno scenario di Policy (FF55).

LO SCENARIO “BASE”

Lo scenario “base” è costruito su ipotesi omogenee con quelle dello scenario di riferimento della UE e rappresenta l’aggiornamento dello scenario Base del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (Pniec) in funzione degli ultimi dati statistici disponibili e degli ultimi avvenimenti che hanno influenzato il sistema energetico. S i considerano implementate tutte le

politiche energetiche già concordate a livello dell’UE e degli Stati Membri entro il dicembre 2020.

LO SCENARIO FF55

È uno scenario di ottimizzazione che individua un percorso a minimo costo per l’intero sistema dati target e vincoli predefiniti.

È stato costruito, infatti, con l’obiettivo di raggiungere contemporaneamente i nuovi target vincolanti per l’Italia, secondo quando proposto dal pacchetto Fit For 55.

I l punto di partenza è stato lo scenario costruito a supporto del Pniec, che è stato aggiornato in base alle nuove proiezioni dei principali driver macro-economici forniti dalla Commissione europea, tenendo conto anche degli effetti della pandemia Covid19

sui consumi energetici. N el definire il nuovo scenario si è tenuto poi conto delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) pubblicato a maggio 2021.

LO SCENARIO CONFINDUSTRIA

È uno scenario dell’intero sistema energetico italiano ed è stato costruito con un percorso metodologico simile allo scenario FF55, come illustrato nella Figura 1.

I due scenari condividono alcuni input di base: l’aggiornamento dei driver socio-economici rispetto al Pniec, l’introduzione dell’effetto Covid sui consumi energetici del settore residenziale e sulla domanda di spostamento, i consumi minimi di idrogeno previsti nelle Linee Guida Preliminari e le misure energetiche del PNRR pub -

ENERGIA E CLIMA
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27 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Figura 1 – L’approccio metodologico dello studio di Confindustria condivide alcuni input di base con lo scenario FF55.

Vincoli e obiettivi al 2030: un confronto

INPUT FF55

• Target ETS: -61% (obiettivo valido solo a livello EU)

• Target ESR: -43,7%

• Carbon price nel trasporto stradale e climatizzazione edifici: -43%

• Target FER

• FER_TOT: 36.5%

• FER_trasporti: emissions savings >= 13%

• FER_buildings: 49% consumi finali totali

• Target efficienza energetica

• Obiettivo Formula: Final Energy Consumptions (2030) = 94 Mtep max di consumi finali

• Risparmi secondo misure attive (art 8 EED)->14,9 Mtep

• Settore pubblico: 1.7% annuo consumi totali

• Target idrogeno verde ed e-fuels: 2.6% consumi trasporti, 50% consumi idrogeno verde sul totale H2 nell’industria (escluso raffinerie)

• Nuovi target emissioni specifiche auto e furgoni e camion (venduto)

INPUT CONFINDUSTRIA

• Target GHG lordo minimo: -50% (equivalente a riduzione tot scenario FF55) vs 1990.

• Sottovincoli settoriali: mantenuti solo i principali vincoli PNIEC 2019 (no pacchetto FF55).

• Target su Emissioni specifiche auto e furgoni e camion.

• PNRR

• Aggiornamento proiezioni PIL e VA settoriali:

• maggiore crescita per 2020-2030 per effetto PNRR, • in parte mitigata da effetto politiche Green Deal (IA CE).

Documento e dati riservati e confidenziali, non divulgabile a terzi senza il consenso esplicito di RSE e Confindustria

MONDOGOMMA
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Figura 2 – Confronto tra gli input e gli obiettivi al 2030 dei due scenari FF55 e Confindustria.
28 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Foto di Chris LeBoutillier da Pixabay.

blicato a maggio 2021. R ispetto allo scenario FF55, il tavolo tecnico Confindustria ha proposto di aggiornare alcuni driver economici (proiezioni di PIL e VA settoriali, ma anche prezzo del gas e dei permes si di emissione di CO2 per il settore ETS) e inserire vincoli da input tecnici, di policy, piani e strategie industriali derivanti dalle discussioni del Tavolo di lavoro a cui hanno partecipato le principali Associazioni di

scenario Confindustria considera altresì indicazioni delle associazioni di Confindustria e una diversa evoluzione di crescita economica rispetto al FF55 includendo gli impatti sull’economia del PNRR e di una azione di decarbonizzazione frammentata a livello globale sulle crescite dei valori aggiunti settoriali. Tutti gli scenari sono stati realizzati con l’obiettivo di neutralità climatica al 2050.

analizzare il livello di elettrificazione degli usi finali di energia che, grazie all’incremento della generazione da fonti rinnovabili, aiuta a decarbonizzare i settori di uso finale. L’elettrificazione dei consumi finali, in particolare, passa dal 21,7% del 2019 al 28% nello scenario FF55, riducendosi al 27,2% nello scenario Confindustria a causa dei maggiori consumi finali al denominatore, nonostante gli 1,3 TWh di consumi elettrici aggiuntivi

ENERGIA E CLIMA
PACKAGING

le fonti rinnovabili nel settore elettrico. Nello scenario Confindustria la richiesta di energia elettri ca sulla rete al 2030 risulta pari a 346 TWh, leggermente superiore al valore dello scenario FF55 (341 TWh). L’energia prodotta da fonti rinnovabili al 2030 raggiunge 227 TWh, oltre il 70% del mix di generazione elettrica. Rispetto allo scenario FF55 si registra una maggiore crescita dell’eolico offshore, dovuta a una revisione al rialzo del potenziale (+4,6 TWh) e del fotovoltaico (+1,1 TWh) mentre si riduce la produzione da bioenergie (-2,1 TWh). Nello scenario Confindustria, infine, è abilitata la possibilità di ricorrere a tecnologie CCS per la cattura e sequestro della CO2 nei settori industriali e nella generazione elettrica, e viene considerato anche un contributo minore nel settore della raffinazione con l’utilizzo dell’idrogeno blu.

STIMA DEL FABBISOGNO DI INVESTIMENTI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI AL 2030

Nello studio di Confindustria, la realizzazione degli investimenti volti a sostenere la domanda e gli incentivi promossi al fine di rilanciare l’offerta di tecnologie ammonterebbe a 1.120,7 miliardi di euro, con un incremento del valore aggiunto pari a 1.976,1 miliardi di euro (+4,7% medio annuo, 1.645,3 miliardi al netto dei beni intermedi importati), un’occupazione più elevata di 11,5 milioni di ULA (+3,1%) e un incremento di valore aggiunto di 689,1 miliardi di euro (+3,7% medio annuo). Si tratta di un flusso di investimenti senza precedenti (vedi Figura 3), che richiede una visione strategica di Sistema Paese, in grado di garantire che una parte importante di questi possa tradursi in un volano di sviluppo della capacità produttiva ma-

Investimenti necessari cumulati 2020-2030

nifatturiera italiana. Sul piano macroeconomico, sono stati inoltre stimati gli effetti complessivi sul bilancio statale nel periodo considerato. L’effetto netto positivo in termini di entrate per lo Stato e in termini di costi evitati è di circa 595 Mld/€. L’effetto netto potenziale determina un costo degli investimenti diretti complessivi pari a circa 527 Mld/€. L a dimensione degli investimenti in gioco è sicuramente un fattore di preoccupazione ma rappresenta anche un volano di crescita industriale per l’Italia: per questa ragione, a breve Confindustria completerà la seconda parte del Rapporto, con la quale verrà presentata la mappatura delle filiere tecnologiche italiane più direttamente coinvolte, con l’obiettivo di integrare le politiche per la transizione energetica con una valutazione dei possibili impatti in termini di politica industriale. u

Non sono contabilizzate le infrastrutture di trasporto merci e passeggeri e quelle di accumulo e distribuzione dell’idrogeno negli usi finali

MONDOGOMMA ENERGIA E CLIMA
25 116 89 18 683 41 23 1 157 123 24 674 102 41 6 154 118 26 670 99 44 7 Residenziale
Miliardi di € (cumulati 20202030) BASE FF55 CONF new
Terziario Industria Trasporti Settore elettricoimpianti Sistema elettrico Settore Trasformazione
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Figura 3 – Gli investimenti necessari tra il 2020 e il 2030 richiedono una visione strategica di Sistema Paese, in grado di garantire che una parte importante di questi possa tradursi in un volano di sviluppo della capacità produttiva manifatturiera italiana.

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Le nostre domande

1.

L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2.

Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?

3.

Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione?

Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?

4.

Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?

5.

Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?

6.

Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?

Digitalizzazione e sostenibilità: avanti tutta

Anche per i produttori di guarnizioni lo scenario generale degli ultimi tre anni si è rivelato un periodo di grandi sfide: da una parte l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, dall’altra lo shortage che ha obbligato a rivedere i processi di approvvigionamento, ma ha rappresentato al contempo una spinta a trovare nuove soluzioni a volte anche più performanti delle precedenti. Per affrontare le criticità le aziende hanno fortemente investito in tutte quelle tecnologie che permettono una riduzione dei consumi, il controllo degli sprechi, la digitalizzazione dei processi. A dimostrazione del fatto che l’attenzione al risparmio energetico e alla riduzione di CO2 e la ricerca di soluzioni e alternative “green” sono ormai pratiche consolidate per tutti.

FOCUS GUARNIZIONI
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Foto di Roberto Sorin su Unsplash.

Le risposte degli esperti

“I l 2022 è stato un anno tutto sommato positivo”

ACTION TECHNOLOGY

1.

Tutto sommato positivo.

2.

36% Italia, 64% estero. Stanno impattando per il reperimento di alcune materie prime

3.

Per quanto riguarda i settori: dispenser per uso personale e domestico. Gli avvenimenti degli ultimi tre anni non hanno generato nessun cambiamento significativo.

4.

Non ci sono cambi sostanziali, se non nell’automazione, e nessuna richiesta particolare

5.

Iniziato positivamente, ma attualmente in calo.

6.

Tutti argomenti molto caldi. u

“In Al-Gom negli ultimi 3 anni abbiamo investito quasi 1 milione di euro in efficientamento produttivo”

A L-GOM

G iusy Fossati

Responsabile Ufficio Vendite

1.

Il 2022 è stato un nuovo anno positivo, così come lo era già stato il 2021. Ma devo ammettere che il 2022, però, ci ha sorpreso con un inaspettato +7% sul nostro fatturato. Pensavamo proprio che la guerra in Ucraina avrebbe avuto forti ripercussioni sulla produzione, con contrazioni sulla domanda, invece fuori da ogni logica gli ordini sono stati copiosi.

2.

Il fatturato estero per noi rappresenta solo poco più del 10% della nostra produzione e i nostri clienti sono per lo più dislocati in Europa e Turchia. Le sanzioni non hanno affatto avuto ripercussioni sulla nostra attività, così come penso che non le avranno, perché i nostri prodotti non sono oggetto di restrizioni commerciali e non abbiamo rapporti commerciali con la federazione Russa.

3.

Al-Gom è sempre stata un’azienda che ha sviluppato il suo business all’interno delle nicchie di mercato. Guarnizioni fino a 1.500 mm di diametro e da diversi anni ci occupiamo anche di costampati gomma-metallo, gomma-plexiglass. Questa strategia fino a oggi ha pagato, in termine di fatturato e di clientela. Siamo presenti in diversi mercati quali quello della movimentazione del vuoto, dell’illuminotecnica, navale, oil & gas, pompe per acqua, scambiatori di calore, edilizia. Negli ultimi 3 anni sembra che il mercato sia impazzito. La pandemia ha fatto crescere nei clienti il timore di rimanere senza materiale, la guerra ha poi aumentato questa fobia. Ciò che invece è davvero cambiato in questi ultimi tre anni sono i costi delle materie prime e dell’energia. Che hanno davvero messo in ginocchio tantissime attività, soprattutto dove non era possibile trasferire sul prezzo di vendita gli aumenti. Una cosa da segnalare, però, è il progressivo abbassamento della qualità delle materie prime. Questo ci crea non pochi problemi di affidabilità e di processabilità. Non ci permette di lavorare con tranquillità perché i processi di stampaggio devono essere spesso rivisti per poter compensare i deficit della materia prima. 4.

Certamente mai come adesso importanti sono tutte quelle tecnologie che permettono una riduzione dei consumi, il controllo degli sprechi, la digitalizzazione ove possibile dei processi. Tutte attività che richiedono però competenze che spesso piccole aziende come la nostra non possiedono, ma che con l’aiuto di professionisti si riescono a inserire anche in queste piccole realtà. Certo che comunque alla base di tutto ci vuole la sensibilità e la lungimiranza della proprietà. In Al-Gom negli ultimi 3 anni abbiamo investito quasi 1 milione di euro in efficientamento produttivo. In questo momento il mercato credo abbia a che fare con un problema che le nostre istituzioni temo abbiamo sotto stimato. Mi riferisco al problema dei PFAS, in particolare alla proposta di restrizione PFAS dell'UE, presentata dalle Autorità competenti di Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, focalizzata sulla riduzione o eliminazione della presenza di PFAS nell'ambiente. È mia personale opinione, ma credo che sia sposata da tantissimi nostri colleghi e aziende partner, che una decisione del genere potrebbe causare un danno incalcolabile a tutte le attività che si troverebbero completamente prive

FOCUS
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di quei complementi indispensabili al corretto funzionamento di migliaia di dispositivi che normalmente usiamo ogni giorno. Credo che la questione debba essere affrontata con spirito diverso, con rispetto sì dell’ambiente, ma anche con una visione più ampia della questione. Certo questo deve essere il punto di partenza per sviluppare nuovi materiali, alternativi, green, che credo debba essere il mood degli anni a venire.

5.

Per Al-gom il 2023 è iniziato con numeri davvero interessanti, ma l’esperienza ci insegna che il primo semestre non è mai uguale al semestre che lo segue. Infatti da maggio stiamo registrando una leggera flessione su alcune tipologie di clienti, mentre il mercato dell’oil & gas che negli anni scorsi aveva sofferto parecchio sembra aver recuperato con gli interessi il periodo di crisi. Anche il settore dell’edilizia, dove noi abbiamo una collaborazione importante in termini di fatturato con un cliente, ci sta dando grandi soddisfazioni. In generale, però, vedo intorno a noi che lo spettro della flessione è più che un semplice sentore.

6.

La digitalizzazione è già da anni che la stiamo portando avanti in Al-Gom. La produzione, i controlli passano tutti dal nostro gestionale. Questo ci permette di avere sotto controllo il ciclo produttivo e la rintracciabilità del prodotto. L’Industria 4.0 è un’altra attività in cui crediamo molto. Tutto quello che abbiamo potuto portare in 4.0 lo abbiamo fatto. Certo, all’inizio è stata dura, e a

Le nostre domande

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2. Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?

3.

Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione? Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?

4. Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?

5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?

6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?

volte lo è ancora. Cambiare le abitudini di lavoro non è semplice, ma se i benefici sono tangibili allora il prezzo da pagare si accetta volentieri. La sostenibilità è un altro tema importante. Non è solo ridurre gli sprechi per aumentare i ricavi. La soste-

GUARNIZIONI

nibilità è un cerchio che ci coinvolge tutti. Dal mattino quando ci alziamo alla sera quando ci corichiamo. Dobbiamo promuovere tutte quelle attività che ci permettano di salvaguardare il nostro pianeta, perché lo stiamo maltrattando e purtroppo ne vediamo i risultati. Penso alla recente alluvione dell’Emilia Romagna, senza dimenticare tutte le catastrofi che succedono ogni giorno nel mondo e che non sempre sono riportate dai media. In azienda stiamo cercando di creare questa consapevolezza, con qualcuno è più facile con altri bisogna lavoraci. Certo che le istituzioni e le nostre leggi a volte sembrano vivere lontano anni luce... e qui mi fermo. u

“O ggi cerchiamo di fare nostri gli obiettivi della ESG, perchè sono prima di tutto valori nei quali crediamo e che sono condivisi dai nostri clienti”

AMSAGOMMA

Francesca Zorat Responsabile commerciale

1.

La nostra azienda fornisce produttori presenti in diversi settori, la pandemia in alcuni mercati ha contribuito a una forte crescita della domanda, basti pensare ai prodotti e impianti per la casa che, soprattutto nel '21 e '22 hanno raggiunto livelli impensabili. La guerra in Ucraina ha contribuito alla crescita dei costi di energia e della materia prima, comprimendo i margini ogniqualvolta non c'è stata la possibilità di girare completamente l'effetto sul mercato. In queste condizioni il '22 ci ha permesso una buona crescita in termini di fatturato, ma una contrazione dei margini.

2.

L'export assorbe una quota molto importante del nostro output. Le sanzioni alla Russia hanno impattato per l'effetto dell'aumento dei costi che ha rallentato la domanda di beni durevoli da parte del mercato al quale i nostri clienti si rivolgono. Ci aspettiamo di vedere una ripresa dei volumi non prima del 2024, quando le scorte dei nostri clienti raggiungeranno dimensioni accettabili.

C i rivolgiamo soprattutto al settore dell'elettrodomestico e all'automotive, settori nei quali siamo presenti da molti anni. L'effetto del Covid, nel medio periodo, ha aumentato sensibilmente la domanda di elettrodomestici, ma ha contribuito al forte rallentamento del mercato dell'auto, prima influenzando la disponibilità di componenti elettronici, e parzialmente alla diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori. In questo scenario abbiamo reagito puntando a consolidare le relazioni con i clienti e contestualmente a cercare nuove opportunità in settori precedentemente poco frequentati.

4.

Le prove alle quali siamo stati sottoposti confermano la necessità di rimanere fortemente agganciati al rinnovamento tecnologico che ci permetta da una parte l'ottimizzazione dei processi e

dall'altra una significativa attenzione al risparmio energetico e alla riduzione di CO2. La nostra sensibilità circa la sostenibilità ambientale è stata declinata con investimenti importanti anche in tempi non sospetti, oggi cerchiamo di fare nostri gli obiettivi della ESG, perchè sono prima di tutto valori nei quali crediamo e che sono condivisi dai nostri clienti.

5.

L'anno è iniziato con segnali fortemente impattanti in termini di domanda, la diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori ha progressivamente influenzato i consumi riducendo la domanda di prodotti durevoli e di conseguenza la domanda da parte dei nostri clienti. Raccogliamo opinione comune dal mercato che una inversione di tendenza si potrà realmente vedere a partire dal prossimo anno. Ci conforta il fatto che la differenziazione è indispensabile per reagire a questa criticità.

6.

Naturalmente sono temi importanti dei quali discutiamo da tempo e sui quali ci stiamo misurando con azioni e investimenti importanti. Il nostro obiettivo è di consolidare la reputazione che abbiamo conquistato sul mercato grazie alle certificazioni, alla qualità del prodotto e all'attenzione alla sostenibilità, riteniamo che anche nel nostro prodotto sia premiato chi offre molto di più di un prezzo competitivo. u

“Lo shortage dei materiali ci spinto a trovare nuove soluzioni a volte anche più performanti delle precedenti”

ARGO

Francesca Scifo

Responsabile Amministrativo

1.

Il 2022 è stato complesso soprattutto per la gestione delle criticità mondiali. Numerosi sono i fattori che hanno inciso sull’andamento. Da una parte l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e dall’altra lo shortage che ci ha obbligati a rivedere il processo di approvvigionamento.

Il costo dell’energia è stato in parte mitigato grazie a una buona contrattazione prima dello scoppio del conflitto e dalla riorganizzazione aziendale su 3 turni anziché 2. Nonostante le tante sfide che siamo stati costretti ad affrontare Argo ha avuto un miglioramento di fatturato del 10%.

2.

Nel 2022 il nostro fatturato Italia è stato del 76% e estero 24%, c’è stato un calo nel mercato CEE in parte mitigato dall’aumento sui mercati ExtraCEE.

Il mercato Russo per Argo è di nicchia e quindi le sanzioni non hanno avuto grossi impatti. Sicuramente è stato molto più impattante sulla reperibilità di alcune materie prime soprattutto a inizio conflitto.

FOCUS
3.
36 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

3.

S ono vari i settori di riferimento di Argo. I più importanti sono sicuramente oil&gas, automotive e l’industria macchinari per la trasformazione alimentare. Argo ha un know-how vasto e delle certificazioni che ci permettono di essere riconosciuti sul mercato. Questi settori, come pure quello dell’aereo-space, necessitano di una R&S costante sia di materiali che di progettazione degli stampi e processo che negli anni Argo ha sempre sviluppato e migliorato. In questi 3 anni di crescita di fatturato importante per Argo abbiamo puntato su creare una squadra che ci permetta di crescere e affrontare nuove sfide e su investimenti di nuovi macchinari (presse e nuovi strumenti di laboratorio R&S).

4.

A rgo ha come vision adattarsi alle esigenze del cliente in modo flessibile e con standard qualitativi molto performanti. Non ci poniamo dei limiti. È il nostro punto di forza. I materiali sono stati in questi ultimi anni materia di sviluppo tecnologico significativo. Il nostro reparto di R&S dei materiali ci permette di lavorare in co-design con il cliente per trovare nuove soluzioni, sulla base delle sue esigenze. Lo shortage dei materiali ci ha spinto a trovare nuove soluzioni a volte anche più performanti delle precedenti.

5.

Fino ad aprile 2023 il fatturato è stato con +10% rispetto al 2022. Sicuramente il problema di questi anni è la visibilità sul medio

Le nostre domande

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2. Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?

3. Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione? Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?

4. Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?

5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?

6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?

e lungo periodo. Al momento l’andamento sul breve periodo è stabile, ma non abbiamo visibilità sul medio-lungo. Questo ci frena soprattutto in una migliore programmazione dell’approvvigionamento.

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Il design compatto in combinazione alla nostra esperienza nel settore della gomma e del silicone sono i fattori chiave per il successo dei nostri clienti.

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Grande affidabilità, design estremamente compatto e ottima efficienza energetica, grazie al servoazionamento ecodrive, rendono le presse orizzontali ENGEL da 300 e 440 tonnellate la soluzione ideale per aumentare la produttività nello stampaggio di componenti in gomma e silicone.

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GUARNIZIONI

6. Tutti i temi citati sono per noi fondamentali. Per quanto riguarda la digitalizzazione, a giugno 2022 abbiamo cambiato gestionale e questo ci ha permesso di avere una miglior controllo del processo produttivo e del finance. Digitalizzazione vuol dire anche migliore connessione dei macchinari. Per esempio è stato fatto un investimento importate in laboratorio sostituendo i macchinari e interconnettendoli all’ERP. Questo ci permette di analizzare tutti i dati degli strumenti, creando un database che col tempo ci permetterà di storicizzare meglio tutti i nostri test di R&S. La sostenibilità è stata affrontata su tanti fronti. Stiamo ultimando dei progetti legati all’installazione del fotovoltaico e per l’utilizzo di acqua non potabile per l’impianto di raffreddamento dell’impianto. Anche aver modificato i numero dei turni di produzione da 2 a 3 turni ci ha permesso di consumare energia solo per la produzione azzerando di fatto l’accensione impianto.

“I macchinari diventano sempre più performanti ed ecologici e le materie prime con caratteristiche chimiche sempre più studiate ad hoc”

E LASTOTECH

1.

I l rimbalzo della curva economica italiana e del settore gomma post pandemia è stato sicuramente più lungo del previsto. Nonostante l'azienda non abbia avuto particolari ripercussioni durante il periodo Covid, i due anni successivi hanno registrato un significativo aumento dei ricavi. G razie a contratti di fornitura importanti in termini di quantità e conseguenti consegne diluite nel tempo il 2022 ha avuto un andamento positivo tenendo i numeri fino al termine dell'anno.

2.

N el 2022 abbiamo avuto un 60% di fatturato Italia e 40% di fatturato estero. Le sanzioni alla Russia hanno creato ripercussioni non tanto sui rapporti commerciali con i nostri clienti russi e ucraini, ma quale causa indiretta degli aumenti di materie prime e costi energetici. Abbiamo intrapreso azioni correttive per arginare questi continui aumenti e adeguarci al nuovo mercato.

3.

I settori di riferimento di Elastotech sono principalmente quattro: idrosanitario, distribuzione idrica, riscaldamento, portata e regolazione del gas. Essi rappresentano i settori dove il core business dell'azienda viene svolto e gli avvenimenti degli ultimi anni non hanno modificato la situazione. Stiamo crescendo bene anche nel settore degli elettrodomestici, dove i componenti in gomma sono sempre più presenti.

Le nostre domande

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2.

Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?

3.

Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione? Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?

4. Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?

5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?

6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?

4.

L a principale riguarda l'AI. Siamo molto vicini al momento in cui le nostre aziende non potranno più esimersi dal farsi "aiutare" dalle macchine (in parte è già così). Chi non si adeguerà rimarrà indietro, perchè le macchine ragionano molto più velocemente dell'uomo e in maniera più precisa. Si può discutere sull'impatto che questo processo potrà avere in diversi aspetti legati alla gestione aziendale (non ci bastano queste poche righe), ma nel giro di qualche anno l'AI sarà presente nelle piccole medie imprese italiane. Le richieste attuali del mercato portano al continuo sviluppo e miglioramento delle tecnologie già esistenti nelle nostre realtà. Principalmente i macchinari che diventano sempre più performanti ed ecologici e le materie prime con caratteristiche chimiche sempre più studiate ad hoc per il fine della guarnizione (tenuta, resistenza eccetera).

5.

I l 2023 è partito in linea con il 2022 ma non ci aspettiamo sicuramente un anno al pari dei due precedenti. Già dal secondo semestre del 2022 vi erano alcuni segnali di un fisiologico rallentamento a seguito di due anni veramente sopra le aspettative.

6.

S ono temi dei quali ci occupiamo quotidianamente. Il processo di digitalizzazione non è semplice, richiede tempo e applicazione da parte di tutti in azienda. L'industria 4.0 è un tema fondamentale, la cosiddetta quarta Rivoluzione Industriale, le macchine dovranno essere interconnesse, le informazioni raccolte e analizzate, realtà aumentata e touch saranno il futuro, è un processo anch'esso lungo ma prima si inizia meglio è, anche in rapporto allo sviluppo dell'AI di cui parlavo prima. La sostenibilità è un tema delicato, non sempre fondato su basi scientifiche e del quale forse si è un pò abusato per sco -

FOCUS GUARNIZIONI
38 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
u

pi commerciali. Nel 2023 siamo usciti con la nuova campagna di marketing basata sul claim: Skilled, Dynamic, Smart with a Green Core. Abbiamo giocato con il doppio significato della parola Core, dall'inglese "nucleo" e quindi il cuore, il centro dell'azienda al quale abbiamo aggiunto Green, verde. Il cuore verde di Elastotech. Questo Core racchiude le azioni che concretamente abbiamo intrapreso in azienda. Produrre energie rinnovabili con i pannelli solari, utilizzare materiali ecosostenibili, adottare packaging riciclato, installare impianti di abbattimento fumi e polveri, sistemi di filtraggio e riutilizzo dell'acqua, filtri a coalescenza per la depurazione delle nebbie oleose prodotte durante la lavorazione della gomma. u

“La digitalizzazione sta permeando tutta la nostra catena produttiva, i nostri impianti si stanno trasformando tutti in ottica Industry 4.0”

I SOPREN

N onostante il complicato scenario economico, il 2022 è stato un anno record per Isopren, con un fatturato vicino ai 6 milioni di euro, in crescita del 34% rispetto all’esercizio precedente, e uno sviluppo del numero di articoli prodotti pari al +22%, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato degli articoli in gomma prodotti, che segna un -5% (fonte FGP, Federazione Gomma Plastica 2022). I risultati ottenuti sono il frutto della combinazione della strategia commerciale, degli interventi sull’organizzazione, degli investimenti di prodotto e di processo e degli investimenti in capitale umano.

L a nostra produzione è realizzata in Italia per clienti italiani e internazionali e trattandosi a volte di componenti per prodotti finiti, essi poi vengono venduti all’estero secondo le strategie e la penetrazione internazionale dei nostri clienti. Le sanzioni alla Russia non hanno impattato e non impatteranno in futuro sulla nostra azienda.

I principali settori di sbocco per la nostra produzione sono il navale, l’alimentare, la mobilità in montagna e urbana; essi sono anche i settori strategici su cui Isopren ha focalizzato negli ultimi anni l’innovazione. È stata infatti arricchita la gamma produttiva dei compensatori di dilatazione in gomma richiesti per le navi militari con la nuova linea Lux dei giunti a flangia fissa e girevole ed è stato perfezionato il processo produttivo degli statori in gomma destinati all’alimentare; è stata inoltre standardizzata la produzione delle nuove ruote per i gatti delle nevi, che completa gli articoli offerti da Isopren per i battipista (le traverse) e per gli impianti turistici di risalita e trasporto urbano, per i quali offriamo

anelli in gomma guida fune e con inserzioni tessili che garantiscono elevata affidabilità e durata. Queste tre produzioni, insieme agli articoli per la filtrazione dei fanghi, hanno sostenuto l’accelerazione a doppia cifra del 2022 anche grazie a importanti tender che Isopren si è aggiudicata, forte della sua esperienza e della sua capacità progettuale e di evoluzione tecnologica riconosciute e apprezzate dai suoi clienti.

4.

N el settore degli articoli tecnici ad alte prestazioni in gomma, settore in cui siamo un riferimento per i nostri clienti, le tecnologie produttive che assicurino il rispetto dei parametri tecnici e qualitativi, allungando la vita utile del prodotto e garantendo un rapporto qualità/prezzo elevato, sono fondamentali per la nostra azienda. Tant’è che costantemente, da anni, rinnoviamo i nostri impianti produttivi per mantenerli al passo con i tempi. Il mercato attuale richiede articoli sempre più progettati ad hoc per il cliente con prestazioni superiori per impieghi in applicazioni critiche o altamente performanti sia nel mondo industriale sia in quello alimentare.

5.

I l 2023 è iniziato nel segno della continuità rispetto a quanto costruito nel 2022, con un ritmo produttivo elevato per tutte le produzioni strategiche di Isopren che segnano già una crescita rispetto al 2022 grazie anche agli ulteriori progressi fatti in termini di pianificazione della produzione; l’ambizione di quest’anno è di assicurare le produzioni di grandi serie per i clienti, che sono in grado di dare visibilità di medio periodo con ordini a programma mantenendo sempre uno spazio per le produzioni di piccole serie a sottolineare la volontà di Isopren di rispondere alle esigenze di tutti i suoi partner, garantendo la flessibilità e l’attenzione alle diverse esigenze dei suoi clienti, grandi e piccoli, perché tutti insieme le hanno consentito negli ultimi anni di crescere e di guardare con fiducia al futuro.

6.

La digitalizzazione sta permeando tutta la nostra catena produttiva, i nostri impianti si stanno trasformando tutti in ottica Industry 4.0 così come i nostri sistemi gestionali negli ultimi 5 anni. Il mercato ci chiede il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità e noi stiamo promuovendo processi produttivi che li osservino anche attraverso l’efficientamento energetico e la compliance agli obiettivi ESG. Ciò avviene, per esempio, anche tramite la riduzione degli scarti di lavorazione, l’allungamento della vita utile del prodotto e l’utilizzo di nuove tecnologie di rigenerazione e devulcanizzazione per poter riciclare e reimmettere nel ciclo produttivo le materie prime. u

FOCUS
1. 2. 3.
40 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

LAVEL GOMMA

1.

L’anno 2022, sebbene ostacolato da fattori esterni negativi tra cui shortage materie prime e di riflesso un sistematico aumento delle stesse, i ricavi aziendali hanno raggiunto le aspettative di budget; le varie incentivazioni disponibili sul mercato hanno contribuito positivamente al raggiungimento dei risultati preposti. Purtroppo gli aumenti delle basi elastomeriche, l’azoto per le sbavature criogeniche delle guarnizioni, gli imballi e l’energia elettrica attestatasi a livelli impensabili nel passato hanno ridotto in maniera significativa la marginalità del prodotto.

2.

Partendo dalle statistiche di vendita la ripartizione è stata 50% Italia e 50% estero, in realtà producendo componenti per sistemi più complessi realizzati dai nostri clienti, riteniamo che una buona parte degli articoli forniti in Italia siano successivamente destinati al mer-

Le nostre domande

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2.

Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?

3.

Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione?

Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?

4.

Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?

5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?

6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?

cato internazionale tenuto conto dei vari settori oggetto di fornitura. Per quanto concerne l’attuale situazione geopolitica, non ne abbiamo risentito al momento trattandosi nel nostro contesto di un mercato marginale; è difficile prevedere a medio termine even-

GUARNIZIONI
“L’azienda ha investito in nuove tecnologie produttive, strumenti di laboratorio dedicati a ricerca e sviluppo, risorse umane in ambito engineering”

tuali eventi legati a fabbisogni causati da suddetta circostanza in quanto impegnati a fornire un mercato globale.

3.

Lavelgomma realizza per i propri clienti componenti in gomma e silicone custom in accordo a disegni e specifiche per varie applicazioni industriali; negli anni sono state conseguite svariate certificazioni prodotto internazionali che ci hanno permesso di differenziarci dallo standard di mercato. In particolare l’attenzione verso le evoluzioni normative legate a requisiti per prodotti a contatto con acqua potabile, food contact e gas ci ha consentito di acquisire nuovi progetti per applicazioni innovative.

4.

L’attuale orientamento di mercato rivolto a fonti rinnovabili, energetiche e soluzioni alternative sta richiedendo con maggiore insistenza lo sviluppo di componenti destinati a impianti fotovoltaici, trasporto gas e idrogeno, mobilità elettrica. A tal proposito l’azienda ha investito nel corso degli anni in nuove tecnologie produttive, in strumenti di laboratorio dedicati a ricerca e sviluppo, in risorse umane in ambito engineering.

5.

Come si evince dagli indicatori di mercato internazionale, dopo due anni di aumenti a due cifre delle vendite è in atto da alcuni mesi un rallentamento globale dei fabbisogni; le cause sono molteplici tra cui tra le più evidenti una saturazione di mercato, l’innalzamento dei tassi di interesse, l’incremento dei costi energetici, la riduzione degli incentivi e l’inflazione che sta limitando il potere di acquisto delle singole utenze. A fonte di ciò è difficile poter fare delle previsioni sul medio termine, malgrado questo Lavelgomma sta lavorando attivamente su nuovi progetti in modo da compensare il consolidato.

6.

Per poter rimanere competitivi sul mercato, Lavel ha investito e sta investendo in nuove tecnologie mirate alla riduzione di consumi energetici, miglioramento dei KPI ottenendo di riflesso un’efficienza produttiva e riduzione degli scarti in produzione limitando in questo modo al minimo l’impatto ambientale. Investimenti organizzativi tra cui lean-production, pianificazione della produzione con l’impiego di sistemi MES ed MRP ci stanno consentendo un’ottimizzazione delle fasi del processo produttivo evitando per quanto possibile sprechi energetici e di materiali nel rispetto dell’ambiente. u

“In questo momento siamo molto attenti alle evoluzioni nel campo dell’idrogeno e al grande dinamismo del settore farmaceutico e medicale”

N OVOTEMA

A ntonella Dall’Osto

A mministratore Delegato

1.

Il 2022 è stato un anno innegabilmente sfidante. Gli aumenti di prezzi delle materie prime e di tanti servizi, le difficoltà di reperimento di alcuni materiali e anche un clima generale di incertezza che ha colpito svariati settori ci hanno impedito un incremento del fatturato.

È stato però un anno in cui abbiamo potuto “seminare” tanto e esplorare i tanti possibili sviluppi del nostro business, confermando quindi grande fiducia nel futuro.

2.

Circa il 75% del nostro fatturato deriva da clienti esteri, però la Russia non entra nel novero dei Paesi con i quali abbiamo rapporti commerciali. Quindi le sanzioni non hanno impattato negativamente e in modo diretto sul nostro fatturato. Abbiamo però subito qualche conseguenza negativa legata soprattutto agli shortage di alcuni materiali e ai vari aumenti di prezzo delle materie prime in generale.

3.

La pandemia ha sicuramente cambiato l’approccio delle persone alla vita e, alla luce delle problematiche sempre più evidenti (tra cui ad esempio il cambiamento climatico), allo stesso modo sta cambiando anche il modo di concepire il mondo dell’industria. Abbiamo cercato di ragionare su queste nuove logiche e di concentrarci su nuovi sbocchi e mercati emergenti, ma anche su un approccio più mirato e sostenibile di tutti i nostri processi.

4.

I n questo momento siamo molto attenti alle evoluzioni nel campo dell’idrogeno e al grande dinamismo del settore far-

FOCUS
42 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Foto di Phong Huỳnh su Unsplash.

Le nostre domande

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2. Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?

3. Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione? Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?

4. Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?

5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?

6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?

maceutico e medicale. I nostri prodotti sono altamente customizzati e il mercato ci richiede una qualità elevata, anche perché alcune delle applicazioni per cui produciamo soluzioni di tenuta sono estremamente critiche. Inoltre per noi è cruciale l’attenzione al cliente: lavoriamo per creare valore aggiunto per i nostri clienti.

Stiamo lavorando su vari fronti: qualità, fiducia e innovazione. Senza mai scordare la sicurezza dei nostri collaboratori, puntiamo costantemente sulla qualità del prodotto, in modo da guadagnarci ogni giorno la fiducia dei nostri clienti. Inoltre sviluppiamo in continuazione soluzioni di tenuta innovative e personalizzate che possano rispondere alle esigenze più disparate dei nostri clienti. Lo facciamo mantenendo alta l’attenzione verso le nuove tecnologie e con lo sguardo rivolto anche al mondo del silicone liquido e in pasta. Insomma: cerchiamo di guardare sempre avanti per essere pronti ad affrontare le difficoltà.

S ono tematiche assolutamente imprescindibili! Prendiamo ad esempio la digitalizzazione: da svariati anni stiamo seguendo questa strada.

Siamo certi che i benefici per i nostri processi, per la qualità dei nostri prodotti e quindi anche per la soddisfazione dei nostri clienti siano davvero notevoli. Inoltre rendono più semplice per i nostri operatori il monitoraggio delle attrezzature e del proprio lavoro. La sostenibilità?

Crediamo sia davvero l’unico modello di sviluppo che si può perseguire al giorno d’oggi per poter garantire un futuro al nostro pianeta e al nostro lavoro. u

GUARNIZIONI
5. 6.

Arburg, piano d’azione: energia

Sulla base dei principi di economicità ed efficienza, Arburg lancia il suo piano per contrastare l’enorme aumento dei costi dell’energia mediante consulenze energetiche individuali, evidenziando specifiche opzioni per ottimizzare i requisiti energetici dell’intero processo produttivo e riducendo sensibilmente i costi di produzione nello stampaggio a iniezione

L’anniversario dei 100 anni di vita rappresenta quest’anno per Arburg l’occasione per affrontare il tema dell’energia spiegando al mercato, con le parole del Managing Director Sales and Service Gerard Böhm, la politica dell’azienda al riguardo: “La storia della nostra azienda e le nostre attuali attività dimostrano che siamo bravi a risparmiare energia, sia per quanto riguarda i nostri prodotti che la nostra produzione interna. Consentiamo ai nostri clienti in tutto il mondo di beneficiare appie -

no di questa conoscenza. Con le nostre approfondite competenze, con aggiornamenti delle macchine e con servizi digitali supportiamo gli impianti di stampaggio a iniezione e li rendiamo forti e resilienti in merito all’efficienza energetica”.

CONDIVISIONE DELLE CONOSCENZE: CONSULENZA ENERGETICA COMPLETA Chiunque voglia ottenere un significativo risparmio energetico nello stampaggio a iniezione può ottenere da Ar-

burg una consulenza e una formazione specifica e completa. Dopo un contatto iniziale, tramite personale di vendita o con un’e-mail a energy@arburg.com, e un primo incontro in videoconferenza, gli esperti di Arburg si recano alla sede del cliente e realizzano un piano d’azione energetico in cinque fasi (Figura 1), basato su misurazioni energetiche nel reale ambiente produttivo dell’azienda visitata, che tiene conto del parco macchine, degli interventi di adeguamento e dell’ottimizzazione di processi e tem-

Action Plan Energy: 5-stage concept

Productionenvironment Machine Prozess Werkzeug Peri‐pherie Kick-Off Finalisation: 1)Feedback discussion 2)Final report digitalisation Start: energymeasurement End: energymeasurement
DALLE AZIENDE
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Figura 1 - Piano di consulenza Arburg in 5 fasi.

pi di ciclo, considerando anche stampi e attrezzature periferiche, al fine di aumentare la produzione e ridurre i consumi di energia (Figura 2).

A consuntivo si tengono una consultazione dettagliata e una discussione finale col cliente, che riceve una lista individuale di misure e raccomandazioni specifiche sugli aggiornamenti e le soluzioni digitali adatte alla sua produzione.

IMPARARE QUALCOSA DI NUOVO: CORSI SPECIALI SU EFFICIENZA ENERGETICA

Arburg offre corsi speciali sull’efficienza energetica presso il suo Centro di Formazione di Lossburg e direttamente presso la sede del cliente, con specifici seminari informativi dedicati, per esempio, al personale di manutenzione e ai responsabili di produzione. In questo caso vengono illustrati, tra l’altro, i criteri utili per selezionare la pressa più efficiente dal punto di vista energetico, per determinare lo specifico fabbisogno energetico di una pressa

Allrounder e per sfruttare le opportunità di risparmio nel processo dello stampaggio a iniezione. Su richiesta del cliente, inoltre, gli esperti di Arburg offrono una formazione pratica agli operatori delle presse Allrounder direttamente in loco.

DOCUMENTAZIONE: DATI ENERGETICI PER LA CERTIFICAZIONE

In occasione della vendita di una nuova macchina, Arburg è in grado di fornire misurazioni di consumo documentate e tracciabili all’azienda, che necessita di dati energetici dettagliati per la certificazione (Figura 3). Questo servizio è disponibile in tre modalità: di base, con misurazione del fabbisogno energetico nella fase operativa della pressa e del sistema robotico; esteso, con ulteriore determinazione del fabbisogno energetico nelle fasi di avvio e di raffreddamento, dispositivi periferici inclusi; completo, con misurazione aggiuntiva del consumo di acqua e aria compressa, della portata e della capacità di raffreddamento.

RISPARMIARE ENERGIA:

AGGIORNAMENTI

E AMMODERNAMENTI

Anche le presse Allrounder esistenti già installate, di tutte le serie e dimensioni, possono essere ammodernate per ottimizzare il loro consumo energetico. A seconda dell’applicazione, può valere la pena di isolare completamente il cilindro, con conseguente riduzione al minimo delle perdite di calore e velocizzazione del riscaldamento. Facendo questo, si può ottenere una riduzione dell’energia di riscaldamento fino al 40% a seconda del processo.

Per le macchine prodotte nel 2011 o in precedenza (con motori IE1 e più vecchi), un ammodernamento con motori IE3, raffreddati con sistemi ad aria e acqua ad efficienza energetica, consente di risparmiare fino al 10% di energia, il che significa un ritorno sull’investimento (ROI) di soli 1,5-2 anni a seconda della macchina. Per Allrounder più recenti si può anche prendere in considerazione l’ammodernamento mediante il sistema di risparmio energetico AES di Arburg.

RISPARMIO ENERGETICO
45 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Figura 2 - Determinazione del fabbisogno energetico della produzione di stampaggio a iniezione presso il cliente.

DALLE AZIENDE

Ad esempio, ipotizzando un ciclo di 50 secondi con 6.000 ore di produzione annua, una Allrounder 270 S idraulica può risparmiare circa 4.800 euro, con un costo di energia elettrica di 40 centesimi per Kilowattora mentre, con una Allrounder 820 S e identico costo energetico, questa soluzione riduce i costi di produzione addirittura di circa 21.000 euro. In generale il periodo di ammortamento di questo tipo di investimento dipende dai costi energetici, dalla macchina e dal processo.

SUPPORTO INTELLIGENTE: FUNZIONE DI CONTROLLO “ENERGYASSIST”

Il controllo della macchina Gestica fornisce supporto attivo all’operatore, anche per quanto riguarda l’ottimizzazione energetica. La funzione di assistenza

“aXw Control Energy Assist” unisce tutte le funzioni essenziali per le zone di riscaldamento del cilindro di plastificazione e del canale caldo dello stampo,

per esempio, e garantisce che tutte le zone vengano accese e spente in modo ottimizzato: questo può ridurre il fabbisogno energetico della fase di riscaldamento fino al 30% (Figura 4).

LAVORO AD ALTA EFFICIENZA

ENERGETICA: LA NUOVA

ALLROUNDER 470 H

“Nella progettazione della Allrounder

470 H ibrida (Figura 5) - sottolinea Guido Frohnhaus, Managing Director Technology & Engineering - abbiamo apportato notevoli miglioramenti alla nostra collaudata tecnologia, al fine di ottimizzare l’impronta energetica e ridurre i tempi di ciclo. La nuova generazione di macchine presenta molte innovazioni tecniche, che sono disponibili solo da Arburg”.

Il nuovo concetto di gestione dell’olio, la suddivisione del flusso per i movimenti simultanei degli assi idraulici secondari e l’uso esteso del sistema servoidraulico

Arburg consentono alla nuova macchina di risparmiare energia, conservare le risorse, essere efficiente nella produzione, facile da usare e affidabile allo stesso tempo. Tutto questo è reso possibile soprattutto dalla combinazione di unità di chiusura elettrica e unità di iniezione idraulica, con gli azionamenti elettrici che riducono il fabbisogno energetico e, di conseguenza, i costi operativi e l’impronta di carbonio, con l’unità di iniezione idraulica di alta qualità che riduce i costi di acquisto ed è molto robusta. Confrontando Allrounder 470 H con macchine idrauliche simili si ottengono in effetti risultati impressionanti: un’impronta energetica inferiore del 50%; fino a 12.000 Kg di CO2 in meno all’anno; circa il 35% in meno di olio (preriscaldato dal calore residuo della macchina); capacità dell’acqua di raffreddamento inferiore del 50-70%; tempi di ciclo a secco ridotti fino al 33%, con conseguente maggiore efficienza produttiva.

46 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Figura 3 - Misurazioni di consumo e dati energetici documentati e tracciabili.

lower power consumption and power peaks

RISPARMIO ENERGETICO EnergyAssist:
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 1256511766102112761531178620412296 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 1256511766102112761531178620412296 simultaneous heating Heating up with EnergyAssist Temperature control units Hot runner Cylinder module [kW] [s] [kW] [s]
Figura 4 - La funzione "aXw Control Energy Assist" riduce il consumo di energia e i picchi di potenza durante il riscaldamento. Figura 5 - La pressa Allrounder 470 H offre un nuovo tipo di tecnologia.

ALLROUNDER A CONFRONTO: ETICHETTE ENERGETICHE

NEL PORTALE CLIENTE

I prodotti e le funzioni digitali contribuiscono a rendere i processi produttivi più efficienti dal punto di vista energetico e a creare sempre trasparenza in qualunque momento. In questo senso il portale cliente arburgXworld svolge un ruolo importante e, fra le novità dell’applicazione “MachineCenter”, offre le etichette energetiche: ogni Allrounder viene assegnata a una di tre classi di efficienza energetica, con la sua impronta di carbonio visualizzata dalla produzione alla consegna al cliente. A seconda della macchina, il portale cliente fornisce anche suggerimenti personalizzati per l’ottimizzazione energetica mediante, per esempio, interventi di ammodernamento. Inoltre, la nuova opzione di confronto delle attrezzature aiuta gli utenti a trovare, in modo rapido ed efficiente, la Allrounder migliore per il loro attuale processo di stampaggio a iniezione durante la pianificazione della produzione, mentre il calcolatore Ar-

burg dell’efficacia dei costi permette di confrontare le varie opzioni e determinare, ad esempio, i costi unitari e il periodo di ammortamento.

VISUALIZZAZIONE DEL FABBISOGNO

ENERGETICO: ARBURG HOST COMPUTER SYSTEM ALS

Questo sistema informatico contribuisce in modo significativo ad aumentare la produzione e l’efficienza energetica di macchine e impianti: il sistema di esecuzione della produzione (MES) di proprietà Arburg permette agli utenti di pianificare e controllare digitalmente l’intero processo produttivo di articoli (per ora in plastica) e di tenere traccia di tutte le informazioni importanti. Le funzioni di ALS mobile consentono una produzione senza carta e con risparmio di risorse: i requisiti energetici possono essere visualizzati e valutati tramite ALS (Figura 6), mentre nel terminale della macchina si può visualizzare il fabbisogno energetico totale del lavoro in corso, il fabbisogno energetico per 15 minuti o la produzione media in 15 minuti.

CONCLUSIONE

La consulenza energetica, come parte di un piano d’azione professionale, costituisce una nuova importante componente del portafoglio di servizi di Arburg.

S oprattutto in tempi di scarse risorse e di elevati costi energetici, i clienti ne traggono un vantaggio in modo molto tangibile, con misurazioni energetiche in loco ed una consulenza approfondita, che identifica le specifiche aree di intervento.

L a successiva implementazione di misure individuali nell’impianto di stampaggio a iniezione, le regolazioni delle macchine e l’uso di funzioni digitali e di corsi di formazione supplementari aprono un enorme potenziale, che può ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico e di conseguenza anche i costi. Ben oltre la mera tecnologia della macchina, in questo modo Arburg si posiziona ancora una volta come costruttore primario, che fornisce ai suoi clienti un supporto completo nell’otte nimento degli obiettivi di produzione. u

DALLE AZIENDE RISPARMIO ENERGETICO
Figura 6 - Con le funzioni ALS mobili, gli utenti possono tenere sempre sotto controllo la produzione, visualizzando e valutando anche il fabbisogno energetico.
48 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

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Aggiornamento UE sui metodi di prova REACH

L’Unione Europea ha aggiornato i metodi di prova necessari per determinare le proprietà fisicochimiche, tossicologiche ed ecotossicologiche delle sostanze chimiche ai fini del Regolamento (CE) 1907/2006 (“REACH”)

La Gazzetta Ufficiale UE L68 del 6 marzo 2023 pubblica il regolamento (UE) 2023/464 della Commissione del 3 marzo 2023 recante modifica dell’allegato del regolamento (CE) n. 440/2008 che istituisce dei metodi prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), al fine di adeguarlo al progresso tecnico.

Il regolamento (UE) 2023/464 è entrato in vigore il 27 marzo 2023.

A RT. 13 DEL REGOLAMENTO REACH

Il nuovo provvedimento si riallaccia all’art. 13 del regolamento REACH che sintetizziamo.

Ai sensi di tale articolo, le informazioni relative alle proprietà intrinseche delle sostanze possono essere acquisite con mezzi diversi dai test, purché sia rispettato l’allegato XI.

Per quanto riguarda la tossicità umana, le informazioni sono acquisite, per quanto possibile, ricorrendo a mezzi diversi dai test su animali vertebrati, utilizzando metodi alternativi, come metodi in vitro o modelli di relazioni qualitative o

NORMATIVE di Beatrice Garlanda
50 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Foto di Alex Kondratiev su Unsplash.

quantitative struttura-attività o dati relativi a sostanze strutturalmente affini. Sono previsti casi in cui i test a norma degli allegati VIII, punti 8.6 e 8.7, e degli allegati IX e X possono non essere effettuati.

I metodi di prova sono rivisti e migliorati periodicamente allo scopo di ridurre le sperimentazioni su animali vertebrati e il numero di animali utilizzati. Il raggiungimento di questi obiettivi si persegue attraverso provvedimenti della Commissione, utilizzando la procedura di comitato di cui all’art.

133. Anche l’art. 13 della direttiva 2010/63/UE, che ha sostituito la direttiva 86/609/CEE sulla protezione degli animali a fini scientifici, prevede il divieto di utilizzare metodi di prova con animali vivi e la loro sostituzione con metodi alternativi quando siano riconosciuti dalla UE.

Proseguendo nella lettura dell’art. 13 del REACH, ricordiamo che, ai sensi del comma 3, qualora siano necessari dei test per ottenere delle informazioni sulle proprietà intrinseche delle sostanze, questi vanno eseguiti utilizzando i metodi specificati dalla Commissione o altri metodi internazionali riconosciuti dalla Commissione stessa o dall’ECHA.

Possono essere acquisite informazioni sulle proprietà intrinseche delle sostanze con altri metodi di prova, purché siano soddisfatte le condizioni di cui all’allegato XI.

I test e le analisi ecotossicologiche e tossicologiche sono eseguiti nel rispetto dei principi di buone pratiche di laboratorio

previsti dalla direttiva 2004/10/CE, modificata dal regolamento (CE) n. 219/2009, e da altre norme internazionali riconosciute equivalenti dalla Commissione o dall’ECHA.

Va anche detto che, se una sostanza è già stata registrata, un nuovo dichiarante può rimandare ai sommari di studio o ai sommari esaurienti di studio presentati in precedenza concernenti la stessa sostanza. Deve però poter dimostrare che la sostanza di cui chiede la registrazione è identica a quella già registrata.

I L REGOLAMENTO (CE) N. 440/2008

Segnaliamo che l’allegato del regolamento (CE) 440/2008, già aggiornato con il regolamento (UE) 2016/266, contiene i metodi di prova idonei ad acquisire informazioni sulle proprietà fisico-chimiche, tossicologiche ed ecotossicologiche delle sostanze chimiche ai fini del regolamento REACH. Molti di essi sono equivalenti a metodi accettati e adottati a livello internazionale (si pensi, ad esempio, alle linee guida dell’OCSE), ma va osservato che nell’allegato del regolamento vi sono metodi non allineati alla versione più aggiornata dei metodi internazionali corrispondenti.

Si è venuta così a creare una situazione di incertezza sia per i dichiaranti ai sensi del regolamento REACH sia per i soggetti obbligati ai sensi di altri atti legislativi UE riguardo i metodi da utilizzare per l’acquisizione di dati.

SOSTANZE CHIMICHE

METODI DI PROVA PER LE PROPRIETÀ FISICO-CHIMICHE DELLA SOSTANZA

Capitolo corrispondente, contenente la descrizione completa del metodo di prova, nella parte A del presente allegato (i riferimenti tra parentesi indicano che un capitolo contenente la descrizione completa del metodo di prova è stato soppresso dalla parte A; casella vuota: nella parte A del presente allegato non figura

117:

Costante di dissociazione OECD Test Guideline 112:Dissociation Constants in Water (1981)

Viscosità O ECD Test Guideline 114: Viscosity of Liquids (2012)

Punto di infiammabilità Test methods according to table 2.6.3. of Annex I, Part 2 o f Regulation (EC) No 1272/2008

Limite inferiore e superiore di esplosività

E N 1839:2017-

D etermination of the explosion limits and the limiting oxygen concentron (LOC) for flammable gases and vapours

Test methods according to section 2.2.4.1. of Annex I, Part 2 of Regulation (EC) No. 1272/2008

Test L.2: sustained combustibility test, Part III, section 32 o f the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Infiammabilità

Test N.1: test method for readily combustible solids, Part III, sub-section 33.2.4 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Test N.5: test method for substances which in contact with water emit flammable gases, Part III, sub-section 33.5.4 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Temperatura di autoaccensione (solidi)

Temperatura di autoaccensione (liquidi, gas)

Test N.4: test method for self-heating substances, Part III, sub-section 33.4.6 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

E N 15188:2020- Determination of the spontaneous i gnition behaviour of dust accumulations

I SO/IEC 80079-20-1:2017-

E xplosive atmospheres- Part 20-1: Material characteristics for gas and vapour classification- Test methods and data

Temperatura di decomposizione Test Series H, part II, section 28, of the UN RTDG Manual

o f Tests and Criteria

Test methods according to Test series 1-3, Part I, sections 11-13 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Proprietà esplosive

E U Test method A.14

E xplosive Properties A

NORMATIVE
E ndpoint M etodo di prova
nessun metodo di prova corrispondente) Punto di fusione/punto di congelamento O ECD Test Guideline 102: Melting Point/Melting Range (1995) A .1. Punto di ebollizione O ECD Test Guideline 103: Boiling point (1995) A .2. D ensità O ECD Test Guideline 109: Density of Liquids and Solids (2012) (A .3.) Tensione di vapore O ECD Test Guideline 104: Vapour Pressure (2006) (A .4.) Tensione superficiale O ECD Test Guideline 115: Surface Tension of Aqueous S olutions (1995) A .5. Idrosolubilità O ECD Test Guideline 105: Water Solubility (1995) A .6.
di ripartizione n-ottanolo/acqua O ECD Test Guideline
Coefficient (n-ocatnol/ water):
(A .8.) O ECD Test Guideline
Coefficient
water):
A .23. O ECD Test Guideline
A .24.
A .25.
Coefficiente
107: Partition
Shake-Flask Method (1995)
123: Partition
(1-ocatnol/
Slow-Stirring Method (2022)
Partition Coefficient (n-octanol/ water): HPLC Method (2022)
Tabella 1 52 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
14

Proprietà comburenti

Test method according to section 2.4.4. of Annex I, Part 2 of Regulation (EC) No 1272/2008

Test O.2: test for oxidizing liquids, Part III, sub-section 34.4.2 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Test O.1: Test for oxidizing solids, Part III, sub-section 34.4.1 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Test O.3: Gravimetric test for oxidizing solids, Part III, subsection 34.4.3 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Test N.3: test method for pyrophoric liquids, Part III, sub-section 33.3.1.5 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

Piroforicità

Test N.2: test method for pyrophoric solids, Part III, sub-section 33.3.1.4 of the UN RTDG Manual of Tests and Criteria

E U test method A.22 Length Weighted Geometric Mean Diameter of Fibres

I SO 13318- Determination of Particle Size Distribution by Centrifugal Liquid Sedimentation Methods

Granulometria/caratteristiche

delle particelle

I SO 21501- Determination of Particle Size DistributionSingle Particle Light Interaction Methods

O ECD Test Guideline 124: Determination of the Volume Specific Surface Area of Manufactured Nanomaterials (2022)

O ECD Test Guideline 125: Particle Size and Particle Size D istribution of Nanomaterials (2022)

pH

O ECD Test Guideline 122:Determination of pH, Acidity and Alkalinity (2013)

O ECD Test Guideline 118: Determination of the NumberAverage Molecular Weight and the Molecular Weight Distribution of Polymers Using Gel Permeation Chromatography (1996)

A .18.

Proprietà dei polimeri

Legenda:

O ECD Test Guideline 119: Determination of the Low Molecular Weight Content of a Polymer Using Gel Permeation Chromatography (1996) A .19.

O ECD Test Guideline 120: Solution/Extraction Behaviour of Polymers in Water (2000) (A .20.)

OECD Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico

EN Identiica le norme elaborate dal CEN (Comité Européen de Nomalisation)

ISO identifica le norme elaborate dall’ISO (Organzzazione internazionale per la standardizzazione)

IEC Commissione elettrotecnica internazionale

UN RTDG Raccomandazioni delle Nazioni Unite sul trasporto di merci pericolose

Per garantire che il regolamento (CE) n. 440/2008 contenga metodi di prova corretti, aggiornati e pertinenti che consentano di acquisire informazioni ai sensi del REACH, è opportuno inserire nell’allegato del regolamento del 2008 una tabella contenente un elenco completo di tali metodi con riferimento al metodo di prova internazionale corrispondente. La pubblicazione di un riferimento a un metodo di prova internazionale nella tabella deve essere considerato un riconoscimento di tale metodo da parte della Commissione ai sensi dell’art. 13 del regolamento REACH.

R EGOLAMENTO (UE) 2023/464

Per dare seguito a quanto sopra, l’allegato del regolamento (UE) 2023/464 modifica l’allegato del regolamento (CE) 440/2008.

Innanzitutto è introdotta una nuova parte 0 (la riproduciamo nelle tabelle che seguono).

I noltre le descrizioni dettagliate dei metodi di prova di cui alle parti A e B e C dell’allegato al regolamento del 2008 che non corrispondono alla versione più recente di un metodo di prova internazionale sono cancellate dall’allegato stesso per evitare che le prove siano effettuate in modo non conforme alle informazioni scientifiche più recenti. Al loro posto figurano metodi di prova equivalenti nelle tabelle della parte O. Infine alcuni metodi di prova di cui all’allegato del regolamento (CE) 440/2008 e i corrispettivi metodi internazionali non sono più considerati idonei a generare nuove informazioni ai sensi del regolamento REACH. Occorre pertanto eliminare i seguenti metodi:

B22 Saggio di letalità dominante nei roditori

SOSTANZE CHIMICHE
A .22.
53 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

METODI DI PROVA PER LE PROPRIETÀ TOSSICOLOGICHE

Capitolo corrispondente, contenente la descrizione completa del metodo di prova, nella parte B del presente allegato (i riferimenti tra parentesi indicano che un capitolo contenente la descrizione completa del metodo di prova è stato soppresso dalla parte B; casella vuota: nella parte B del presente allegato non figura nessun metodo di prova corrispondente)

Corrosione/irritazione cutanea I n vitro:

O ECD Test Guideline 430: In vitro Skin Corrosion:Transcutaneous Electrical Resistance Test Method (TER) (2015)

O ECD Test Guideline 431: In vitro Skin Corrosion: R econstructed Human Epidermis (RhE) Test Method (2019)

O ECD Test Guideline 435: In vitro Membrane Barrier Test Method for Skin Corrosion (2015)

O ECD Test Guideline 439: In vitro Skin Irritation: R econstructed Human Epidermis Test Method (2021)

I n vivo:

O ECD Test Guideline 404: Acute Dermal Irritation/ Corrosion (2015)

O ECD Test Guideline 437: Bovine Corneal Opacity and Permeability Test Method for Identifying i) Chemicals Inducing Serious Eye Damage and ii) Chemicals Not Requiring Classification for Eye Irritation or Serious Eye Damage (2020)

O ECD Test Guideline 438: Isolated Chicken Eye Test Method for Identifying i) Chemicals Inducing Serious Eye Damage and ii) Chemicals Not Requiring Classification for Eye Irritation or Serious Eye Damage (2018)

OECD Test Guideline 460: Fluorescein Leakage Test Method for Identifying Ocular Corrosives and Severe Irritants (2017)

O ECD Test Guideline 491: Short Term Exposure In Vitro Test Method for Identifying i) Chemicals Inducing Serious Eye Damage and ii) Chemicals Not Requiring Classification for Eye Irritation or Serious Eye Damage (2020)

bis)

Lesioni oculari gravi/irritazione oculare

OECD Test Guideline 492: Reconstructed Human Cornea-Like Epithelium (RhCE) Test Method for Identifying Chemicals not Requiring Classification and Labelling for Eye Irritation or Serious Eye Damage (2019)

O ECD Test Guideline 492B: Reconstructed Human CorneaLike Epithelium (RHCE) Test Method for Eye Hazard Identification (2022)

O ECD Test Guideline 494: Vitrigel-Eye Irritancy Test Method for Identifying Chemicals Not Requiring Classification and Labelling for Eye Irritation or Serious Eye Damage (2021)

O ECD Test Guideline 496: In vitro Macromolecular Test Method for Identifying Chemicals Inducing Serious Eye Damage and Chemicals Not Requiring Classification for Eye Irritation or Serious Eye Damage (2019)

O ECD Test Guideline 467: Defined Approaches for Serious Eye Damage and Eye Irritation (2022)

I n vivo:

O ECD Test Guideline 405: Acute Eye Irrirtaton/Corrosion (2021)

(B.48.)

(B.61.)

(B.68.)

(B.69.)

(B.5.)

NORMATIVE
E ndpoint M etodo di prova
B.40.
(B.40
B.65
(B.46)
B.4.
In vitro:
(B.47.)
Tabella 2 54 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

S ensibilizzazione cutanea

I n vitro:

O ECD Test Guideline 442C:In Chemico Skin Sensitisation:Direct Peptide Reactivity Assay (DPRA) (2022) (B.59.)

O ECD Test Guideline 442D: In vitro Skin Sensitisation

A ssays Addressing the AOP Key Event on Keratinocyte Activation (2022)

O ECD Test Guideline 442E:In vitro Skin Sensitisation Assays Addressing the Key Event on Activation of Dendritic Cells on the Adverse Outcome Pathway for Skin Sensitisation (2022)

O ECD Test Guideline 497:Defined Approaches on Skin S ensitisation (2021)

I n vivo:

O ECD Test Guideline 429: Skin Sensitisation-Local Lymph Node Assay (2010)

O ECD Test Guideline 442A.Skin Sensitisation-Local Lymph Node Assay:DA (2010)

O ECD Test Guideline 442B:Skin Sensitisation- Local Lymph Node Assay:brdU-ELISA or-FCM (2018)

O ECD Test Guideline 406:Skin Sensitisation Guinea Pig M aximisation Test and Buehler Test (2022)

Mutagenicità

O ECD Test Guideline 487: In Vitro Mammalian Cell Micronucleus Test (2016)

I n vivo:

O ECD Test Guideline 475: Mammalian Bone Marrow C hromosome Aberration Test (2016)

O ECD Test Guideline 474: Mammalian Erythrocyte M icronucleus Test (2016)

O ECD Test Guideline 483: Mammalian Spermatogonial Chromosome Aberration Test (2016)

O ECD Test Guideline 488: Transgenic Rodent Somatic and Germ Cell Gene Mutation Assays (2022) (B.58.)

O ECD Test Guideline 489: In vivo Mammalian Alkaline Comet Assay (2016)

O ECD Test Guideline 470: Mammalian Erythrocyte Pig- a Gene Mutation Assay (2022)

B.25 Traslocazioni ereditabili nel topo

B34 Studio di tossicità per la riproduzione su una generazione

B.35 Studio di tossicità per la riproduzione su due generazioni

B.39 Test in vivo di sintesi non programmata di DNA su cellule epatiche di mammifero

C15 Prova di tossicità a breve termine su pesci nelle fasi di embrione e di avannotto.

L’allegato del regolamento (CE) 440/2008 è modificato come descritto di seguito.

Prima della parte A è inserita la parte 0 contenente le tabelle 1, 2 e 3.

PARTE 0

Metodi di prova internazionali riconosciuti idonei per acquisire informazioni sulle proprietà intrinseche delle sostanze ai fini del regolamento (CE) n. 1907/2006

M ODIFICHE ALLA PARTE A DELL’ALLEGATO

A L REGOLAMENTO (CE) N. 440/2008

Il testo che segue il titolo dei capitoli A.3, A4, da A.8 a A.12, da A.15 a A17, A20 e A.21 è sostituito dal seguente: “La decrizione completa del presente metodo di prova è stata soppressa. I metodi di prova internazionali equivalenti o altri metodi di

SOSTANZE CHIMICHE
(B.60.)
(B.71.)
B.42.
B.50.
(B.51.)
(B.6.)
I n vitro: O ECD Test Guideline 471:
Mutation Test (2020) (B.13./14.)
ECD Test Guideline 476: In vitro Mammalian
Gene Mutation Test Using the Hprt and xprt Genes (2016) (B.17.) O ECD Test Guideline 490: In Vitro Mammalian Cell Gene Mutation Test Using the Thymidine Kinase Gene (2016) B.67. O ECD Test Guideline 473: In vitro Mammalian Chromosome Aberration Test (2016) B.10.
Bacterial Reverse
O
Cell
B.49.
B.11.
B.12.
B.23.
B.62.

Neurotossicità per lo sviluppo

(2010)

O ECD Test Guideline 428:Skin Absorption: In Vitro Method (2004)

O ECD Test Guideline 427: Skin Absorption: In vivo Method (2004)

O ECD Test Guideline 451: Carcinogenicity Studies (2018)

O ECD Test Guideline 453: Combined Chronic Toxiciy Carcinogenicity Studies (2018)

U Test method B.21. In Vitro

O ECD Test Guideline 424: Neuotoxicity Study in Rodents (1997)

O ECD Test Guideline 426: Developmental Neurotoxicity Study (2007)

O ECD Test Guideline 418: Delayed Neurotoxicity of Organophosphorus Subtances Following Acute Exposure (1995)

O ECD Test Guideline 419: Delayed Neurotoxicity of Organophosphorus Subtances:28-day Repeated Dose Study (1995)

I n vitro:

OECD Test Guideline 455: Performance Based Test Guideline for Stably Transfected Transactivation In Vitro Assays to Detect Estrogen Receptor Agonists and Antagonistsals (2021)

Proprietà di interferenza con il sistema endocrino

O ECD Test Guideline 456:H295R Steroidogenesis Assay (2022)

O ECD Test Guideline 458: Stably Transfeceted Human Androgen Receptor Transcriptional Activation Assay for Detection of Androgenic Agoinst and Antagonist Activity of Chemicals (2020)

NORMATIVE Tossicità acuta O ECD Test Guideline 407 : Repeated Dose 28- Day Oral Toxicity Study in Rodents (2008) B.7. O ECD Test Guideline 412: S ubacute Inhalation Toxicity:28-Day Study (2018) (B.8.) O ECD Test Guideline 410:Repeated Dose Dermal Toxicity: 21/28- Day Study (1981) B.9. O ECD Test Guideline 422: Combined Repeated Dose Toxicity Study with the Reproduction/Developmental Toxicity Screening Test (2016) B.64. O ECD Test Guideline 408: Repeated Dose 90-Day Oral Toxicity Study in Rodents (2018) (B.26.) O ECD Test Guideline 409: Repeated Dose 90-Day Oral Toxicity Study in Non-Rodents (1998) B.27. O ECD Test Guideline 413: Subchronic Inhalation Toxicity:90-Day Study (2018) (B.29.) O ECD Test Guideline 411: Subchronic Dermal Toxicity: 90-D ay Study (1981) B.28. O ECD Test Guideline 452: Chonic Toxicity Studies (2018) (B.30.) O ECD Test Guideline 453: Combined Chronic Toxicity/ Cancirogenicity Studies (2018) (B.33.) Tossicità riproduttiva dello sviluppo O ECD Test Guideline 443: Extended One-Generation R eproduction Toxicity Study (2018) (B.56.) O ECD Test Guideline 421: Reproduction/Developmental Toxicity Screening Test (2016) B.63. O ECD Test Guideline 422: Combined Repeated Dose Toxicity Study with the Reproduction/Developmental Toxicity Screening Test (2016) B.64. O ECD Test Guideline 414: Prenatal Developmental Toxicity Study (2018) (B.31.) Tossicocinetica O ECD Test Guideline 417: Toxicokinetics
B.36.
B.45.
B.44. Cancerogenesi
(B.32.)
(B.33.)
M
B.21.
E
ammalian Cell Transformation Test
B.43.
B.53.
B.37.
B.38.
(B.66.)
B.57.
56 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

Fototossicità

O ECD Test Guideline 493: Performance-Based Test Guideline for Human Recombinant Estrogen Receptor (hrER) In Vitro Assays to Detect Chemicals with ER Binding Affinity (2015) B.70.

I n vivo:

O ECD Test Guideline 440: Uterotrophic Bioassay in Rodents A Short-term screening test for oestrogenic properties (2007) B.54.

O ECD Test Guideline 441: Hershberger Bioassay in Rats, A Short -term Screening Assay for (Anti) Androgenic Properties (2009) B.55.

O ECD Test Guideline 432: In Vitro 3T3 NRU Phototoxicity Test (2019) (B.41.)

O ECD Test Guideline 495: ROS (Reactive Oxygen Species) Assay for Photoreactivity (2019)

O ECD Test Guideline 498: In Vitro Phototoxicity Test Method Using the Reconstructed Human Epidermis (RhE) (2021)

prova applicabili per l’endpoint in questione figurano nella tabella 1 della parte 0”.

M ODIFICHE ALLA PARTE B DELL’ALLEGATO A L REGOLAMENTO (CE) N. 440/2008

Il testo che segue il titolo dei capitoli B.3, B.5, B.6, B.8, B.13/14, B.17, B.26, da B.29 a B.33, B.40 bis, B.41, da B.46 a B.48, B.51, B.56, da B.58 a B.61, B.66, B.68, B.69 e B.71 è sostituito dal

seguente: “La descrizione completa del presente metodo di prova è stata soppressa.

Il metodo di prova internazionale equivalente o altri metodi di prova applicabili per l’endpoint in questione figurano nella tabella 2 della parte 0”

Il testo che segue il titolo dei capitoli B.22, B.25, B.34, B.35 e B.39 è sostituito dal seguente: “Questo metodo di prova è stata soppresso in quanto non è più riconosciuto come ido -

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neo per acquisire informazioni sulle proprietà tossicologiche delle sostanze chimiche ai fini del regolamento (CE) n.1907/2006. I metodi di prova applicabili per l’endpoint in questione figurano nella tabella 2 della parte 0”.

M ODIFICHE ALLA PARTE C DELL’ALLEGATO

A L REGOLAMENTO (CE) N. 440/2008

I l testo che segue il titolo dei capitoli C.1, C.9, C.32, C.33, C.36 e C.39 è sostituito dal seguente: “La descrizione completa del presente metodo di prova è stata soppres -

sa. Il metodo di prova internazionale equivalente o altri metodi di prova applicabili per l’endpoint in questione figurano nella tabella 3 della parte 0”

I l testo che segue il titolo del capitolo C.15 è sostituito dal seguente: “Questo metodo di prova è stato soppresso in quanto non è più riconosciuto come idoneo per acquisire informazioni sulle proprietà tossicologiche delle sostanze chimiche ai fini del regolamento (CE) n. 1907/2006. I metodi di prova applicabili per l’endpoint in questione figurano nella tabella 3 della parte 0”. u

Tabella 3

METODI DI PROVA PER LE PROPRIETÀ ECOTOSSICOLOGICHE

Capitolo corrispondente, contenente la descrizione completa del metodo di prova, nella parte C del presente allegato (i riferimenti tra parentesi indicano che un capitolo contenente la descrizione completa del metodo di prova è stato soppresso dalla parte C; casella vuota: nella parte C del presente allegato non figura nessun metodo di prova corrispondente)

Tossicità acquatica

O ECD Test Guideline 201: Freshwater Alga and Cyanobacteria, Growth Inhibition Test (2011)

O ECD Test Guideline 209: Activated Sludge, Respiration Inhibition Test (Carbon and Ammonium Oxidation) (2010)

O ECD Test Guideline 224: Determination of the Inhibition of the Activity of Anaerobic Bacteria (2007)

O ECD Test Guideline 244: Protozoan Activated Sludge I nhibition Test (2017)

OECD Test Guideline 221: Lemna sp. Growth Inhibition Test (2006)

O ECD Test Gudeline 202: Daphnia sp. Acute Immobilisation Test (2004)

O ECD test Guideline 211: Daphnia magna Reproduction Test (2012)

C .3.

C .11.

C .34.

C .26.

C .2.

NORMATIVE
SOSTANZE CHIMICHE
Foto di CDC su Unsplash.
E ndpoint M etodo di prova
C .20. 58 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
x3 Impara con noi WORKSHOP CROMATURA O.C.S. S.r.l. Via Soldini, 10, 24060, Adrara San Martino (BG), Italia Tel. +39 035 933487 | Fax +39 035 933242 | info@ocs-stampi.it www.ocs-stampi.it This is yOur mould BEFORE AFTER +55.000 STAMPI CROMATI Perchè far cromare uno stampo? Maggiore resistenza all’abrasione, alla corrosione e all’ossidazione Durata dello stampo triplicata Estrazione del pezzo semplificata

Degradazione

O ECD Test Guideline 203: Fish, Acute Toxicity Test (2019) (C .1.)

O ECD Test Guideline 210: Fish, Early-life Stage Toxicity Test (2013)

O ECD Test Guideline 215: Fish, Juvenile Growth Test (2000)

O ECD Test Guideline 236: Fish Embryo Acute Toxicity (FET) Test (2013)

O ECD Test Guideline 249: Fish Cell Line Acute Toxicity-the RTgill-W1 Cell Line Assay (2021)

OECD Test Guideline 242: Potamopyrgus antipodarum Reproduction Test (2016)

O ECD Test Guideline 243: Lymnaea stagnalis Reproduction Test (2016)

O ECD Test Guideline 111: Hydrolysis as a Function of pH (2004)

O ECD Test Guideline 301: Ready Biodegradability (1992)

O ECD Test Guideline 302 A: Inherent Biodegradabiity: M odified SCAS Test (1981)

O ECD Test Guideline 302 B: inherent Bodegradability: Zahn-Wellens/EMPA Test (1992)

O ECD Test Guideline 302C: inherent Biodegradability: M odified MITI Test (II) (2009)

O ECD Test Guideline 303: Simulation Test- Aerobic Sewage Treatment-A: Activated Sludge Units, B: Biofilms (2001)

O ECD Test Guideline 304 A: Inherent Biodegradability in Soil (1981)

O ECD Test Guideline 306: Biodegradability in Seawater (1992)

O ECD Test Guideline 307: Aerobic and Anaaerobic Transformation in Soil (2002)

O ECD Test Guideline 308: Aerobic and Anaerobic Transformation in Aquatic Sediment Systems (2002)

O ECD Test Guideine 309: Aerobic Mineralisation in Surface Water- Simulation Biodegradation Test (2004)

O ECD Test Guideline 310: Ready Biodegradability- CO2 in sealed vessels (Headspace Test) (2014)

O ECD Test Guideline 311: Anaerobic Biodegradability of Organic Compounds in Digested Sludge: by Measurement of Gas Production (2006)

OECD Test Guideline 314: Simulation Tests to Assess the Biodegradability of Chemicals Discharged in Wastewater (2008)

O ECD Test Guideline 316. Phototransformation of Chemicals in Water – Direct Photolysis (2008)

EU test method C.5. Degradation- Biochemical Oxygen demand

EU test method C.6. Degradation- Chemical Oxygen Demand

.47.

Destino e comportamento nell’ambiente

O ECD Test Guideline 305: Bioaccumulation in Fish: Aqueous and Dietary Exposure (2012) C .13.

O ECD Test Guideline 315: Bioaccumulation in SedimentDwelling Benthic Oligochaetes (2008)

O ECD Test Guideline 317: Bioaccumulation in Terrestrial Oligochaetes (2010)

E CD Test Guideline 318: Dispersion Stability of Nanomaterials in Simulated Environmental MEDIA (2017)

O ECD Test Guideline 121: Estimation of the Adsorption Coefficient (Koc) on Soil and on Sewage Sludge using High Performance Liquid Chromatography (HPLC) (2001)

O ECD Test Guideline 106. Adsorption- Desorption Using a Batch Equilibrium Method (2000)

O ECD Test Guideline 312: Leaching in Soil Columns (2004)

C .46.

C .30.

C .19.

C .18.

C .44.

NORMATIVE
C
C .14.
C
.49.
C
.7.
C
.4.
C
.12.
(C
.9).
C
.10.
C
.42.
C
.23.
C
.24.
C
.25.
C
.29.
C .43.
C .5.
C
.6.
60 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

Effetti sugli organismi presenti nei sedimenti terrestri

O ECD Test Guideline 313: Estimation of Emisions from Preservative- Treated Wood to the Environment (2007) C .45.

O ECD Test Guideline 319 A: Determination of In Vitro Intrinsic Clearance Using Cryopreserved Rainbow Trout Hepatocytes (RT-HEP) (2018)

O ECD Test Guideline 319 B: Determinatuion of in Vitro Intrinsic Clearance Using Rainbow Trout Liver S9 Sub-Cellular Fraction (RT-S9) (2018)

O ECD Test Guideline 320: Anaerobic Transformation of Chemicals in Liquid Manure (2022)

O ECD Test Guideline 216: Soil Microorganisms: Nitrogen Transformation Test (2000)

O ECD Test Guideline 217: Soil Microorganisms: Carbon Transformation Test (2000)

O ECD Test Guideline 207: Earthworm, Acute Tioxicity Tests (1984)

O ECD Test Guideline 222: Earthworm Reproduction Test (Eisenia fetida/Eisenia andrei) (2016)

O ECD Test Guideline 220: Enchytraeid Reproduction Test (2016)

O ECD Test Guideline 226: Predatory Mite (Hypoqaspis (G eolaelaps) aculeifer) Reproduction Test in Soil (2016)

O ECD Test Guideline 232: Collembolan Reproduction Test in Soil ((2016)

O ECD Test Guideline 208: Terrestrial Plant Test: Seedling Emergence and Seedling Growth Test (2006)

O ECD Test Guideline 227: Terrestrial Plant Test: Vegetative Vigour Test (2006)

O ECD Test Guideline 218: Sediment- Water Chironomid Toxicity Using Spiked Sediment (2004)

O ECD Test Guideline 219: Sediment- Water Chironomid Toxicity Using Spiked Water (2004)

O ECD Test Guideline 233: Sediment- Water Chironomid

Toxicity Test Using Spiked Water or Spiked Sediment (2010)

O ECD Test Guideline 235: Chironomus sp., Acute Immobilisation Test (2011)

O ECD Test Guideline 225: Sediment-Water Lumbriculus Toxicity Test Using Spiked Sediment (2007)

O ECD Test Guideline 238: Sediment- Free Myriophyllum Spicatum Toxicity Test (2014)

O ECD Test Guideline 239: Water-Sediment Myriophyllum Spicatum Toxicity Test (2014)

O ECD Test Guideline 205: Avian Dietary Toxicity Test (1984)

.21.

22.

.8.

.33.)

.32.)

31

.27.

Effetti sull’avifauna

O ECD Test Guideline 206: Avian Reproduction Test (1984)

OECD Test Guideline 223: Avian Acute Ora Toxicity Test (2016)

O ECD Test Guideline 213: Honeybees, Acute Oral Toxicity Test (1998)

O ECD Test Guideline 214: Honeybees, Acute Contact Toxicity Test (1998)

O ECD Test Guideline 237: Honey Bee (Apis Mellifera) Larval Toxicity Test, Single Exposure (2013)

Effetti sugli insetti

O ECD Test Guideline 245 (Apis Mellifera L.), Chronic Oral Toxicity Test (10-Day Feeding) (2017)

O ECD Test Guideline 246: Bumblebee, Acute Contact Toxicity Test (2017)

O ECD test Guideline 247: Bumblebee, Acute Oral Toxicity Test (2017)

.35.

SOSTANZE CHIMICHE
Effetti sugli organismi terrestri
C
C
C
(C
(C
(C
.36.)
(C
.39.)
C
C
C
.28.
C
LIFE-Cycle
.40.
C
C
.50.
C
.51.
C .16.
C .17.
61 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023

Proprietà di interferenza con il sistema endocrino

SOSTANZE CHIMICHE

O ECD Test Guideline 228: Determination of Developmental Toxicity to Dipteran Dung Flies (Scathophaga stercoraria L. (Scathophagidae), Musca autumnalis De Geer (Muscidae) (2016)

O ECD Test Guideline 230: 21-Day Fish Assay (2009)

O ECD Test Guideline 229: Fish Short Term Reproduction Assay (2012)

O ECD Test Guideline 231: Amphibian Metamorphosis

A ssay (2009)

O ECD Test Guideline 234: Fish Sexual Development Test (2011)

O ECD Test Guideline 240: Medaka Extended One G eneration Reproduction Test (MEOGRT) (2015)

O ECD Test Guideline 241: The Larval Amphibian Growth and Development Assay (LAGDA) (2015)

O ECD Test Guideline 248: Xenopus Eleutheroembryonic Thyroid Assay (XETA) (2019)

O ECD Test Guideline 250: EASXY assay- Detection of Endocrine Active Substances, Acring Through Estrogen Receptors, Using Transgenic tg (cyp19a1b; GFP) Zebrafish embrYos (2021)

O ECD Test Guideline 251: Rapid Androgen Disruption Activity Reporter (RADAR) Assay (2022)

.37.

.38.

.41.

.52.

NORMATIVE
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62 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
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Sicurezza sui luoghi di lavoro: prevenzione e formazione

La locuzione “sicurezza sul lavoro” si riferisce all’insieme di tutte le azioni, interne ed esterne all’azienda, finalizzate a garantire l’incolumità dei lavoratori e la salubrità dell’ambiente di lavoro. Obiettivo dell’attuale assetto normativo è quello di operare un giusto bilanciamento tra la tutela dei lavoratori e la semplificazione degli adempimenti burocratici per le aziende

soggetti tipicamente integrati nella struttura aziendale si affiancano anche figure dotate di specifiche competenze tecnico-funzionali e incaricate di dare sostegno ai primi nell’adempimento degli obblighi posti a carico dell’azienda.

I n generale, obiettivo dell’attuale assetto normativo è quello di operare un giusto bilanciamento tra la tutela dei lavoratori e l’esigenza di semplificare gli adempimenti burocratici per le aziende.

L E FIGURE DI GARANZIA

L a normativa prevede, anzitutto, diverse figure di garanzia: il datore di lavoro, il dirigente (soggetto che attua le direttive del datore di lavoro), il preposto (soggetto che sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute) e, non ultimo, il lavoratore (nell’attuale impianto normativo, infatti, il lavoratore non è soltanto destinatario delle tutele, ma ha precise responsabilità e riveste un ruolo attivo, partecipando direttamente o tramite i propri rappresentanti alla realizzazione del sistema di sicurezza aziendale).

La locuzione “sicurezza sul lavoro” si riferisce all’insieme di tutte le azioni, interne ed esterne all’azienda, finalizzate a garantire l’incolumità dei lavoratori e la salubrità dell’ambiente di lavoro.

L a normativa di riferimento è contenuta nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (c.d. Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi lavoro) e nelle sue successive modifiche, fino al recente Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146 (convertito con modificazioni in L. 17 dicembre 2021, n. 215).

L e norme prevedono l’adozione, da parte dell’imprenditore, di un modello di gestione dei rischi, nel quale a

O ltre a coloro che fanno parte tradizionalmente della struttura aziendale, il Decreto Legislativo n. 81/2008, individua ulteriori soggetti chiamati - in tema di prevenzione e sicurezza – a svolgere compiti di natura tecnica e a fornire consulenza (Servizio di prevenzione e Protezione e medico competente) oppure a rivestire funzioni di natura consultiva e partecipativa (Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza) o, ancora, assegnatari di compiti di intervento in situazione di pericolo (Addetti alla gestione delle emergenze).

L A VALUTAZIONE DEI RISCHI

L a valutazione dei rischi deve considerare tutte le ipotesi in cui la sicurezza e la salute dei lavoratori sono in gioco, comprese quelle riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari (tra cui quelli connessi alle differenze

NORMATIVE di Alessandro Facchino e Enzo Cardone
64 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay.

di genere, all’età, ecc.), nonché gli scenari connessi alle specifiche attività e caratteristiche della prestazione di lavoro oggetto del contratto fra azienda e dipendenti. Tale attività di analisi dovrà t erminare con la redazione di un documento specificamente dedicato alla valutazione dei rischi (DVR, Documento di Valutazione dei Rischi). S olo un’attenta valutazione dei rischi consentirà di identificare la c.d. “azione preventiva”: ovvero il complesso di misure idonee a eliminare i rischi alla radice o, se ciò non risultasse possibile, almeno a contenerli a un livello sufficiente per non compromettere la salute e la sicurezza dei lavoratori.

L A FORMAZIONE

U n altro cardine dell’impianto normativo delineato dalle norme in esame è rappresentato dalla formazione e informazione dei vari “soggetti della prevenzione”. L’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008 pone in capo al datore di lavoro precisi obblighi di formazione in materia di sicurezza, ispirati marcatamente a un’esigenza di effettività della formazione stessa in chiave prevenzionistica.

S olo attraverso la formazione si realizza un processo educativo in grado di trasferire competenze e procedure utili allo svolgimento in sicurezza dei compiti assegnati a ciascuno nell’ambito dell’organizzazione aziendale. u

I nostri esperti

Lo Studio Legale Gealex – Guardamagna e associati (www.gealex.eu), che cura questa rubrica, è uno studio legale presente in tutta Italia e un network di studi legali affermati in tutto il mondo. Con sede a Milano (Italia), è uno studio di prima scelta per i clienti che cercano consulenti legali con una vasta esperienza e competenza in pratiche multidisciplinari, come il diritto commerciale e societario, il contenzioso civile, l’M&A, il diritto del lavoro, la proprietà intellettuale, il real estate, il recupero crediti, i rapporti bancari e, persino, il diritto dello sport. Gli autori dell’approfondimento sono il partner Alessandro Facchino (afacchino@gealex.eu), direttore del Dipartimento di Diritto del Lavoro di Gealex –Guardmagna e associati, e il collega di studio, avvocato Enzo Cardone.

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IL CONSIGLIO LEGALE
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65 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023
Foto di jtronics80 da Pixabay.

Macchine per gomma-plastica: il mercato tedesco rallenta

Iproduttori tedeschi di macchine per materie plastiche e gomma hanno chiuso il 2022 con un aumento del fatturato reale del 10% (nominale del 18%). Secondo una nota dell’Associazione della VDMA, attualmente i portafogli ordini sono ancora ragionevolmente pieni, ma le aspettative per l’andamento del fatturato a partire dal 2024 sono caute.

“A bbiamo perso il 13% in termini di nuovi ordini l’anno scorso, e nel primo trimestre del 2023 il calo è stato ancora più significativo, con un -33%”, ha commentato il direttore generale Thorsten Kühmann. “Purtroppo, non ci sono molte speranze che la domanda si risollevi nel breve termine. Il clima economico globale, caratterizzato da una bassa crescita, un’inflazione elevata e tassi d’interesse altrettanto elevati, sta mettendo in crisi gli investitori. Da un lato, i produttori di macchine per materie plastiche e gomma beneficeranno del pacchetto di stimolo

economico americano IRA (Inflation Reduction Act), ma resta da vedere se questo sarà sufficiente a rilanciare l’economia globale. I settori della mobilità elettrica e dell’imballaggio sono ancora i più promettenti in termini di opportunità di crescita”.

S econdo i dati forniti da VDMA, associazione che conta più di 200 aziende, che coprono oltre il 90% della produzione del settore in Germania, nel 2022 il valore della produzione è stato di 8,58 miliardi di euro (+13,6% su base nominale), l’export è aumentato del 9% arrivando a 5,7 miliardi, mentre le importazioni si sono attestate a un +7,9% con 1,43 miliardi di euro. La bilancia commerciale è quindi cresciuta del 9,4% a 4,3 miliardi. La Germania rappresenta il 20,2% della produzione mondiale, dopo la Cina (33,3%) e prima dell’Italia (6,8%).

S econdo l’associazione di categoria e il suo consiglio direttivo, la rotta strategica per l’industria della produzio -

World Production – Shares

ne di macchine per materie plastiche e gomma e per i suoi partner si deve focalizzare su tre aree d’azione. L a prima è il reclutamento di giovani talenti. I dati raccolti mostrano che la carenza di lavoratori qualificati è considerata il rischio maggiore. La causa è da un lato il cambiamento demografico, dall’altro la concorrenza di altri settori che sembrano più attraenti per i giovani.

M olto spesso, infatti, questi ultimi non hanno un’idea chiara di cosa comporti l’ingegneria meccanica, né dei suoi risultati per la protezione del clima né delle opportunità di carriera che offre. Questo è ancora più vero per l’industria delle materie plastiche e della gomma, che deve fare i conti con un problema di immagine.

L a seconda area d’azione è la tecnologia come chiave del successo globale. Il cambiamento climatico, la scarsità di risorse e la prevenzione dei danni ambientali causati dalla plastica non so -

67 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 NEWS TACCUINO
VDMA |
Source: VDMA / Federal Statistical Office Core Machinery *Estimate Plastics and Rubber Machinery June 2023 page 8 | World Production* Shares of particular countries (%) Year (m €) 2017 36,312 42.0 30.6 21.3 8.1 7.1 4.7 2018 36,795 42.3 31.1 21.5 7.8 7.1 3.9 2019 35,971 43.9 31.1 21.7 7.8 6.6 4.6 2020 34,193 40.9 34.4 20.4 7.0 7.0 4.1 2021 38,597 40.0 35.0 19.6 7.1 6.7 4.1 2022 42,593 40.8 33.3 20.2 6.8 7.3 3.9 USA Japan EU27+UK China Germany Italy

no problemi locali. L’ingegneria meccanica svolge un ruolo centrale nella sua attuazione. L’associazione di categoria ha quindi sviluppato un format di eventi in cui, attraverso una campagna congiunta, le aziende associate possono presentare il loro know-how tecnologico come fornitori di sistemi incentrati sul riciclo delle materie plastiche e sulla lavorazione dei materiali riciclati all’interno dei principali mercati di vendita.

L a terza area riguarda la digitalizzazione come strumento per una produzione neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2. I processi produttivi devono diventare sempre più efficienti dal punto di vista delle risorse; le emissioni di CO2 devono essere ridotte o evitate del tutto. Per individuare il potenziale di risparmio e rendere misurabili le efficienze, le singole

fasi del processo devono essere interconnesse digitalmente, e lo scenario migliore è quello dell’intera catena del valore e della fornitura. Questo aiuterà gli utenti non solo a rispettare i sempre più severi obblighi di documentazione e rendicontazione, ma anche nella fase di ideazione di nuovi tipi di prodotto.

U na versione di prova digitale può far risparmiare energia e materiali. L’utilizzo di materiali alternativi al posto

delle materie prime fossili può favorirne la commerciabilità; tuttavia, la digitalizzazione aiuta anche nella fase di fine vita, quando i rifiuti vengono smistati. C’è un altro fattore coinvolto nella digitalizzazione della produzione: le strutture lavorative stanno cambiando a causa dell’aumento dell’automazione, che aiuta le aziende con carenza di manodopera, le quali hanno bisogno di un numero minore di lavoratori qualificati, ma meglio formati. u

Il carbon black, importante carica rinforzante per gli articoli in gomma in generale e, in particolare, per gli pneumatici, trova sempre più impiego come materiale riciclato da pneumatici fuori uso in sostituzione parziale di quello vergine di origine fossile. Parallelamente, continua la ricerca per migliorarne le proprietà, in modo da aumentarne la quantità di utilizzo innalzando, al tempo stesso, il livello di sostenibilità delle mescole e dei prodotti finali che ne derivano. I n questo ambito, Nokian Tyres ha firmato un accordo di ricerca per un progetto internazionale volto a migliorare la qualità e la resa del carbon black riciclato. A questo progetto, coordinato da Windspace Group e co-finanziato dal Danish Eco-Innovation Program e dai partecipanti, aderiscono, oltre a Nokian Tyres, Environmental Waste International, Kiso e il Danish Technological Institute. Il ruolo del costruttore finlandese nel programma è quello di definire gli obiettivi dei miglioramenti e testare i materiali ottenuti dagli pneumatici fuori uso. Nokian Tyres lavora da anni sugli pneumatici sostenibili e, per quanto riguarda il nero di carbonio riciclato, intende approfondirne la conoscenza testandolo negli pneumatici a confronto con la carica vergine. Attività, questa, che sarebbe consentita a più ampio rag -

Esperienza trentennale con funzione direttiva in ambito commerciale-tecnico nel settore gomma e modifica dei bitumi, specializzato nelle materie prime e relative applicazioni, contatti diretti con clienti e fornitori in ambito Nazionale e Internazionale. Capacità proattiva di analisi dell’andamento e della proiezione dei mercati, benchmarking, preparazione di Budgets e analisi dei costi. Completano il profilo professionale, attitudine nella gestione degli ordini, della logistica, qualità (documentazione tecnica e reclami), Team Leading.

Sono interessato a proposte di collaborazione diretta o indiretta con Aziende del settore, sia che esse siano Produttori o Distributori di materie prime, Compounders e/o Industrie Manifatturiere.

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68 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 NEWS
Nokian Tyres aderisce a un programma di ricerca sul carbon black riciclato da PFU
Foto di Markus Winkler da Pixabay.

gio da una produzione su larga scala della carica riciclata, anche perché l’impiego di nuove materie prime richiede uno sforzo notevole non solo nella loro selezione in funzione delle proprietà degli pneumatici con le quali bilanciarle, ma anche nel loro sviluppo e nei test da mettere in atto per trovarne la migliore combinazione quantitativa. Nuove materie prime, infatti, possono modificare le proprietà di una mescola, e quelle riciclate o rinnovabili non devono compromettere le proprietà e le caratteristiche di sicurezza degli pneumatici che se ne ricavano. U n uso più esteso di carbon black riciclato nella produzione di pneumatici e prodotti in gomma in genere è anche in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dichiarati dall’UE, secondo i quali l’utilizzo di materiale recuperato dagli pneuma -

Silicone per l’industria

Il mercato globale del silicone per auto è proiettato a raggiungere i 3,1 miliardi di dollari entro il 2027, con una crescita CAGR del 7,1% dal 2022 al 2027, secondo il recente studio di MarketsandMarkets. La crescente domanda da parte dei mercati emergenti e la crescita del settore dei trasporti stanno guidando il mercato del silicone per l’industria automobilistica a livello globale. L’applicazione per i sistemi elettrici delle auto dovrebbe avere la crescita più rapida nel mercato del silicone, fino al 2027, e sarà la zona dell’Asia-Pacifico quella che trainerà il mercato durante il periodo di previsione. Cresce anche il Sud America come mercato emergente per le applicazioni del silicone in ambito automobilistico.

Attualmente sono le applicazioni per interni ed esterno, come airbag, tubi di scarico, fari, tubi flessibili e ammortizzatori vari a trainare questo segmento e il trend dovrebbe continuare anche per il periodo tra il 2022 e il 2027, con un CAGR del 6,8% in termini di valore.

Altro segmento è quello elettrico, che

tici fuori uso deve essere incrementato al fine di ridurne l’incenerimento. N okian Tyres ha inserito il carbon black riciclato nella sua gamma prodotti nel 2022, compiendo, in questo modo, un significativo passo avan -

ti nel percorso intrapreso per il raggiungimento di uno dei suoi obiettivi in tema di sostenibilità, ossia aumentare al 50% la quota di materie prime riciclate e rinnovabili nei suoi pneumatici entro il 2030. u

ha avuto la crescita più rapida nel mercato del silicone per l’industria automobilistica, con un CAGR dell’8,1% in termini di valore, nel periodo di previsione. Le applicazioni in questo ambito includono la trasmissione, gli ammortizzatori e isolanti, i cavi di accensione e delle candele.

I principali produttori, inoltre, sono noti per l’ottimizzazione del rumore nelle automobili. Gli smorzatori di vibrazioni, i quali contengono siliconi che fungono da cuscinetti, filtrano i rumori del telaio nel veicolo, aiutando ad ottenere le frequenze desiderate dal vano motore all’abitacolo.

L’Asia-Pacifico è un mercato chiave per la produzione di siliconi l’industria automobilistica e si prevede una crescita del CAGR dell’8,2% in termini di valore durante il periodo previsto. La disponibilità di materie prime e manodopera a basso costo, insieme all’aumento

dei centri di produzione, rende la regione una destinazione di investimento attraente per i produttori di siliconi. I principali attori nel mercato del silicone includono: The Dow Chemical Company (USA); Wacker Chemie AG (Germania); Momentive (USA); Shin-Etsu Chemical Co. Ltd. (Giappone); Elkem ASA (Norvegia); Evonik Industries AG (Germania); Gelest Inc. (USA); Henkel (Germania); Primasil Silicones (Regno Unito); Siltech Corporation (Canada). u

69 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 TACCUINO
automobilistica: mercato a 3,1 miliardi di dollari entro il 2027
Foto di Marcel Langthim da Pixabay.

Uno pneumatico sostenibile dalla Nexen Tire

Nexen Tire, produttore sud-coreano di pneumatici con processi di alta tecnologia e caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/ prezzo, ha presentato uno pneumatico dimostrativo realizzato col 52% di ma-

teriali sostenibili costituiti per il 44% da materiali rinnovabili e per l’8% da materiali riciclati. I materiali sostenibili comprendono la gomma naturale, la gomma sintetica a base biologica e la silice ricavata dalla lolla di riso (chiamata an-

che pula di riso). I materiali riciclati sono principalmente una corda di poliestere ottenuta da bottiglie di plastica riciclata (PET. polietilentereftalato) e cerchietto ottenuto trattando rottami di ferro con forno elettrico ad arco voltaico. u

Desma rileva le attività commerciali di Berger Bürstmaschinenbau

All’inizio del 2023, l’attività commerciale di Berger Bürstmaschinenbau GmbH & Co. KG è stata rilevata da Klöckner Desma Elastomertechnik GmbH e nel frattempo è stata integrata l’intera produzione presso la sede centrale di Fridingen. L a notizia è stata resa noto a metà giugno da Desma, che continua così a espandere l’area della tecnologia di automazione per le proprie presse a iniezione e può quindi fornire tutti i componenti essenziali per le soluzioni di automazione dalla propria produzione. Insieme alla costruzione interna di stampi nelle sedi di Germania, Usa, India e Cina, le soluzioni di produzione complete sono realizzate da un’unica fonte e sotto un unico tetto.

Desma si occupa anche della fornitura completa di ricambi per tutti i sistemi di spazzole Berger disponibili sul mercato. u

70 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 NEWS

Istat: produzione industriale in calo ad aprile

Secondo i dati resi noti il 28 giugno dall’Istat, ad aprile 2023 si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dell’1,8%, in termini congiunturali, registrando una dinamica negativa su entrambi i mercati (-2,5% sul mercato interno e -0,5% su quello estero). Nel trimestre febbraio-aprile l’indice complessivo è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (-0,1% sul mercato interno e -1,3% su quello estero).

C on riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, ad aprile gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una diminuzione congiunturale per i beni di consumo (-1,0%), per i beni strumentali (-2,2%), per i beni intermedi (-2,8%), mentre si registra un lieve aumento per l’energia (+1,9%).

C orretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale scende in termini tendenziali dell’1,8%, con flessioni del 2,5% sul mercato interno e dello 0,4% su quello estero.

I giorni lavorativi sono stati 18 contro i 19 di aprile 2022.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali per l’energia (+5,4%), i beni strumentali (+5,0%) e i beni di consumo (+4,1%), mentre risultano in marcato calo i beni intermedi (-11,4%).

C on riferimento al comparto manufatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali più consistenti sono i mezzi di trasporto (+14,2%) e il comparto di coke e dei prodotti petroliferi raffinati (+7,3%), mentre le

maggiori flessioni si riscontrano nella metallurgia (-14,9%) e nella chimica (-19,3%).

P er quanto riguarda gli "articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi", il calo su base mensile (aprile 22-aprile 23) è del 6,4%, mentre per i primi quattro mesi dell'anno (gen-apr 23 rispetto a gen-apr 22) è più contenuto in un -0,8%.

A d aprile si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume, relativo al settore manifatturiero, registri un calo in termini congiunturali (-2,4%).

C orretto per gli effetti di calendario, ad aprile il volume del fatturato del comparto manifatturiero diminuisce in termini tendenziali del 4,9% (-2,2% in valore). u

71 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA LUGLIO/AGOSTO 2023 TACCUINO

Gli inserzionisti di questo numero

GLI INSERZIONISTI BIESSE BROKER 49 CALDIC 15 CDG TRADING 3 COATING TECHNOLOGY 1 COLOR SERVICE 63 DER-GOM 43 DOSS VISUAL SOLUTION II COP DP GOMMA SRL 29 ELASTOMERS UNION IV COP ENGEL ITALIA 37 EURORUBBER/CERTECH GROUP 5 GAMMA STAMPI 35 IMG SRL 25 INTERSEALS 11 LTE 57 NOVOTEMA 41 O.C.S. SRL 59 PEZZATO 31 PRESMA 51 R.P.M. 21 RDC SRL 72 REP ITALIANA 20 SERMAC 23 SYNTHOS SCHKOPAU GMBH 13 TOVO GOMMA I COP UTP VISION 39 ZEON III COP www.rdcsrl.com since 1975 products and services for the rubber industry! Rdc PaginaPubblicitaria Corretta MAGGIO 2016.pdf 1 27/05/16 15:42

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