
9 minute read
Le risposte degli esperti
“I l 2022 è stato un anno tutto sommato positivo”
Action Technology
Jacques Minvielle
S ales Manager
1.
Tutto sommato positivo.
2.
36% Italia, 64% estero. Stanno impattando per il reperimento di alcune materie prime
3.
Per quanto riguarda i settori: dispenser per uso personale e domestico. Gli avvenimenti degli ultimi tre anni non hanno generato nessun cambiamento significativo.
4.
Non ci sono cambi sostanziali, se non nell’automazione, e nessuna richiesta particolare
5.
Iniziato positivamente, ma attualmente in calo.
6.
Tutti argomenti molto caldi. u
“In Al-Gom negli ultimi 3 anni abbiamo investito quasi 1 milione di euro in efficientamento produttivo”
A L-GOM
G iusy Fossati
Responsabile Ufficio Vendite
1.
Il 2022 è stato un nuovo anno positivo, così come lo era già stato il 2021. Ma devo ammettere che il 2022, però, ci ha sorpreso con un inaspettato +7% sul nostro fatturato. Pensavamo proprio che la guerra in Ucraina avrebbe avuto forti ripercussioni sulla produzione, con contrazioni sulla domanda, invece fuori da ogni logica gli ordini sono stati copiosi.
2.
Il fatturato estero per noi rappresenta solo poco più del 10% della nostra produzione e i nostri clienti sono per lo più dislocati in Europa e Turchia. Le sanzioni non hanno affatto avuto ripercussioni sulla nostra attività, così come penso che non le avranno, perché i nostri prodotti non sono oggetto di restrizioni commerciali e non abbiamo rapporti commerciali con la federazione Russa.
3.
Al-Gom è sempre stata un’azienda che ha sviluppato il suo business all’interno delle nicchie di mercato. Guarnizioni fino a 1.500 mm di diametro e da diversi anni ci occupiamo anche di costampati gomma-metallo, gomma-plexiglass. Questa strategia fino a oggi ha pagato, in termine di fatturato e di clientela. Siamo presenti in diversi mercati quali quello della movimentazione del vuoto, dell’illuminotecnica, navale, oil & gas, pompe per acqua, scambiatori di calore, edilizia. Negli ultimi 3 anni sembra che il mercato sia impazzito. La pandemia ha fatto crescere nei clienti il timore di rimanere senza materiale, la guerra ha poi aumentato questa fobia. Ciò che invece è davvero cambiato in questi ultimi tre anni sono i costi delle materie prime e dell’energia. Che hanno davvero messo in ginocchio tantissime attività, soprattutto dove non era possibile trasferire sul prezzo di vendita gli aumenti. Una cosa da segnalare, però, è il progressivo abbassamento della qualità delle materie prime. Questo ci crea non pochi problemi di affidabilità e di processabilità. Non ci permette di lavorare con tranquillità perché i processi di stampaggio devono essere spesso rivisti per poter compensare i deficit della materia prima. 4.
Certamente mai come adesso importanti sono tutte quelle tecnologie che permettono una riduzione dei consumi, il controllo degli sprechi, la digitalizzazione ove possibile dei processi. Tutte attività che richiedono però competenze che spesso piccole aziende come la nostra non possiedono, ma che con l’aiuto di professionisti si riescono a inserire anche in queste piccole realtà. Certo che comunque alla base di tutto ci vuole la sensibilità e la lungimiranza della proprietà. In Al-Gom negli ultimi 3 anni abbiamo investito quasi 1 milione di euro in efficientamento produttivo. In questo momento il mercato credo abbia a che fare con un problema che le nostre istituzioni temo abbiamo sotto stimato. Mi riferisco al problema dei PFAS, in particolare alla proposta di restrizione PFAS dell'UE, presentata dalle Autorità competenti di Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, focalizzata sulla riduzione o eliminazione della presenza di PFAS nell'ambiente. È mia personale opinione, ma credo che sia sposata da tantissimi nostri colleghi e aziende partner, che una decisione del genere potrebbe causare un danno incalcolabile a tutte le attività che si troverebbero completamente prive di quei complementi indispensabili al corretto funzionamento di migliaia di dispositivi che normalmente usiamo ogni giorno. Credo che la questione debba essere affrontata con spirito diverso, con rispetto sì dell’ambiente, ma anche con una visione più ampia della questione. Certo questo deve essere il punto di partenza per sviluppare nuovi materiali, alternativi, green, che credo debba essere il mood degli anni a venire.
5.
Per Al-gom il 2023 è iniziato con numeri davvero interessanti, ma l’esperienza ci insegna che il primo semestre non è mai uguale al semestre che lo segue. Infatti da maggio stiamo registrando una leggera flessione su alcune tipologie di clienti, mentre il mercato dell’oil & gas che negli anni scorsi aveva sofferto parecchio sembra aver recuperato con gli interessi il periodo di crisi. Anche il settore dell’edilizia, dove noi abbiamo una collaborazione importante in termini di fatturato con un cliente, ci sta dando grandi soddisfazioni. In generale, però, vedo intorno a noi che lo spettro della flessione è più che un semplice sentore.
6.
La digitalizzazione è già da anni che la stiamo portando avanti in Al-Gom. La produzione, i controlli passano tutti dal nostro gestionale. Questo ci permette di avere sotto controllo il ciclo produttivo e la rintracciabilità del prodotto. L’Industria 4.0 è un’altra attività in cui crediamo molto. Tutto quello che abbiamo potuto portare in 4.0 lo abbiamo fatto. Certo, all’inizio è stata dura, e a
Le nostre domande
1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?
2. Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?
3.
Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione? Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?
4. Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?
5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?
6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?
volte lo è ancora. Cambiare le abitudini di lavoro non è semplice, ma se i benefici sono tangibili allora il prezzo da pagare si accetta volentieri. La sostenibilità è un altro tema importante. Non è solo ridurre gli sprechi per aumentare i ricavi. La soste- nibilità è un cerchio che ci coinvolge tutti. Dal mattino quando ci alziamo alla sera quando ci corichiamo. Dobbiamo promuovere tutte quelle attività che ci permettano di salvaguardare il nostro pianeta, perché lo stiamo maltrattando e purtroppo ne vediamo i risultati. Penso alla recente alluvione dell’Emilia Romagna, senza dimenticare tutte le catastrofi che succedono ogni giorno nel mondo e che non sempre sono riportate dai media. In azienda stiamo cercando di creare questa consapevolezza, con qualcuno è più facile con altri bisogna lavoraci. Certo che le istituzioni e le nostre leggi a volte sembrano vivere lontano anni luce... e qui mi fermo. u
“O ggi cerchiamo di fare nostri gli obiettivi della ESG, perchè sono prima di tutto valori nei quali crediamo e che sono condivisi dai nostri clienti”
Amsagomma
Francesca Zorat Responsabile commerciale
1.
La nostra azienda fornisce produttori presenti in diversi settori, la pandemia in alcuni mercati ha contribuito a una forte crescita della domanda, basti pensare ai prodotti e impianti per la casa che, soprattutto nel '21 e '22 hanno raggiunto livelli impensabili. La guerra in Ucraina ha contribuito alla crescita dei costi di energia e della materia prima, comprimendo i margini ogniqualvolta non c'è stata la possibilità di girare completamente l'effetto sul mercato. In queste condizioni il '22 ci ha permesso una buona crescita in termini di fatturato, ma una contrazione dei margini.
2.
L'export assorbe una quota molto importante del nostro output. Le sanzioni alla Russia hanno impattato per l'effetto dell'aumento dei costi che ha rallentato la domanda di beni durevoli da parte del mercato al quale i nostri clienti si rivolgono. Ci aspettiamo di vedere una ripresa dei volumi non prima del 2024, quando le scorte dei nostri clienti raggiungeranno dimensioni accettabili.
C i rivolgiamo soprattutto al settore dell'elettrodomestico e all'automotive, settori nei quali siamo presenti da molti anni. L'effetto del Covid, nel medio periodo, ha aumentato sensibilmente la domanda di elettrodomestici, ma ha contribuito al forte rallentamento del mercato dell'auto, prima influenzando la disponibilità di componenti elettronici, e parzialmente alla diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori. In questo scenario abbiamo reagito puntando a consolidare le relazioni con i clienti e contestualmente a cercare nuove opportunità in settori precedentemente poco frequentati.
4.
Le prove alle quali siamo stati sottoposti confermano la necessità di rimanere fortemente agganciati al rinnovamento tecnologico che ci permetta da una parte l'ottimizzazione dei processi e dall'altra una significativa attenzione al risparmio energetico e alla riduzione di CO2. La nostra sensibilità circa la sostenibilità ambientale è stata declinata con investimenti importanti anche in tempi non sospetti, oggi cerchiamo di fare nostri gli obiettivi della ESG, perchè sono prima di tutto valori nei quali crediamo e che sono condivisi dai nostri clienti.
5.
L'anno è iniziato con segnali fortemente impattanti in termini di domanda, la diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori ha progressivamente influenzato i consumi riducendo la domanda di prodotti durevoli e di conseguenza la domanda da parte dei nostri clienti. Raccogliamo opinione comune dal mercato che una inversione di tendenza si potrà realmente vedere a partire dal prossimo anno. Ci conforta il fatto che la differenziazione è indispensabile per reagire a questa criticità.
6.
Naturalmente sono temi importanti dei quali discutiamo da tempo e sui quali ci stiamo misurando con azioni e investimenti importanti. Il nostro obiettivo è di consolidare la reputazione che abbiamo conquistato sul mercato grazie alle certificazioni, alla qualità del prodotto e all'attenzione alla sostenibilità, riteniamo che anche nel nostro prodotto sia premiato chi offre molto di più di un prezzo competitivo. u
“Lo shortage dei materiali ci spinto a trovare nuove soluzioni a volte anche più performanti delle precedenti”

ARGO
Francesca Scifo
Responsabile Amministrativo
1.
Il 2022 è stato complesso soprattutto per la gestione delle criticità mondiali. Numerosi sono i fattori che hanno inciso sull’andamento. Da una parte l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e dall’altra lo shortage che ci ha obbligati a rivedere il processo di approvvigionamento.
Il costo dell’energia è stato in parte mitigato grazie a una buona contrattazione prima dello scoppio del conflitto e dalla riorganizzazione aziendale su 3 turni anziché 2. Nonostante le tante sfide che siamo stati costretti ad affrontare Argo ha avuto un miglioramento di fatturato del 10%.
2.
Nel 2022 il nostro fatturato Italia è stato del 76% e estero 24%, c’è stato un calo nel mercato CEE in parte mitigato dall’aumento sui mercati ExtraCEE.
Il mercato Russo per Argo è di nicchia e quindi le sanzioni non hanno avuto grossi impatti. Sicuramente è stato molto più impattante sulla reperibilità di alcune materie prime soprattutto a inizio conflitto.
3.
S ono vari i settori di riferimento di Argo. I più importanti sono sicuramente oil&gas, automotive e l’industria macchinari per la trasformazione alimentare. Argo ha un know-how vasto e delle certificazioni che ci permettono di essere riconosciuti sul mercato. Questi settori, come pure quello dell’aereo-space, necessitano di una R&S costante sia di materiali che di progettazione degli stampi e processo che negli anni Argo ha sempre sviluppato e migliorato. In questi 3 anni di crescita di fatturato importante per Argo abbiamo puntato su creare una squadra che ci permetta di crescere e affrontare nuove sfide e su investimenti di nuovi macchinari (presse e nuovi strumenti di laboratorio R&S).
4.
A rgo ha come vision adattarsi alle esigenze del cliente in modo flessibile e con standard qualitativi molto performanti. Non ci poniamo dei limiti. È il nostro punto di forza. I materiali sono stati in questi ultimi anni materia di sviluppo tecnologico significativo. Il nostro reparto di R&S dei materiali ci permette di lavorare in co-design con il cliente per trovare nuove soluzioni, sulla base delle sue esigenze. Lo shortage dei materiali ci ha spinto a trovare nuove soluzioni a volte anche più performanti delle precedenti.
5.
Fino ad aprile 2023 il fatturato è stato con +10% rispetto al 2022. Sicuramente il problema di questi anni è la visibilità sul medio
Le nostre domande
1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?
2. Quanta parte del vostro fatturato è realizzata in Italia e quanta all’estero? Le sanzioni alla Russia hanno impattato o impatteranno in futuro sulla vostra azienda?
3. Quali sono i settori di sbocco più importanti per la vostra produzione? Gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno in qualche modo modificato la situazione da questo punto di vista?
4. Per quanto riguarda le tecnologie, quali sono i trend più significativi in atto? Quali le richieste specifiche del mercato attuale?
5. Come è iniziato il 2023 e cosa vi aspettate per il prosieguo dell’anno in corso?
6. Quanto contano per la vostra azienda temi quali la digitalizzazione, Industria 4.0 e la sostenibilità?
e lungo periodo. Al momento l’andamento sul breve periodo è stabile, ma non abbiamo visibilità sul medio-lungo. Questo ci frena soprattutto in una migliore programmazione dell’approvvigionamento.