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Tutto cominciò così

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Introduzione

Introduzione

In base al ritrovamento nel 2018 di reperti archeologici in Ecuador, nel sito di SantaAna-La Florida a circa 800 chilometri a sud di Quito, sembra (così in base agli studi degli archeologi Michael Blake e Sonia Zarrillo, pubblicati sulla rivista scientifica americana Nature Ecology & Evolution) che il cacao fosse già diffuso in un’epoca compresa tra i 5000 e 2000 anni fa nella foresta amazzonica. Ciò che pare confermato dagli scavi effettuati in Honduras, a opera della ricercatrice americana Rosemary Joyce, che hanno portato alla luce vasi con tracce di cacao risalenti al periodo intorno al 1000 a.C. Tuttavia, gli storici e gli antropologi collocano la “nascita” e l’uso del cacao nell’area del centro America, a opera degli Olmechi, dei Maya e degli Aztechi, e, dunque, si deve ritenere che nei millenni vi sia stata una lenta distribuzione della coltivazione del cacao dall’America Meridionale verso l’area Mesoamericana. Qui, infatti, sembra che già gli Olmechi, abitanti nella parte meridionale del golfo del Messico prima dei Maya e degli Aztechi, intorno al 1200 a.C. utilizzassero le fave di cacao in un infuso “energetico”; così come piatti colmi di fave di cacao sono raffigurati nei pochi libri rimasti della civiltà dei Maya, vissuti tra il 300 e il 900 a.C.

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