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Pedalando da Badisco a Leuca

La Provincia di Lecce chiede al Ministero la realizzazione di un percorso ciclopedonale

Il Salento si “concede” al turismo lento in uno dei tratti più caratteristici della costa adriatica, quello che va da Porto Badisco a Santa Maria di Leuca, con un progetto che permetterà di realizzare un percorso ciclopedonale.

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La Provincia di Lecce ha chiesto al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nell'ambito del Cis (Contratto Istituzionale di sviluppo) "Brindisi-Lecce-Costa Adriatica", un finanziamento di 22 milioni di euro da investire in un’opera mirata a incentivare il turismo lento e sostenibile, così da permettere a chiunque di osservare il litorale e di attraversare in tutta tranquillità i circa 45 km che separano Porto Badisco da Leuca.

Il progetto prevede dei punti ristoro per i ciclisti e di manutenzione per le bici ma, per rispettare i tempi imposti, dovrà essere realizzato entro il 2025. La Provincia di Lecce sta valutando le eventuali difficoltà legate a impedimenti che possano interferire nella realizzazione dell’opera ed entro tre mesi dovrà presentare una mappatura e stilare la relazione definitiva, in vista dell’affidamento del progetto a completamento della procedura per la gara d’appalto.

Non sono mancate, negli ultimi anni, polemiche legate ai pericoli della strada in questione, a causa di motociclisti che percorrono la litoranea a velocità elevate e di automobilisti che non rispettano i limiti di velocità.

La presenza dei ciclisti sull’arteria è sempre poco tollerata e la possibilità di godere in sicurezza del panorama, al momento, è consentita solo fermandosi sulle piazzole esterne alla banchina.

La ciclopedonale, invece, avrà il pregio di offrire una nuova visione dello splendido orizzonte a chi percorrerà quel tratto di strada, per farlo finalmente in sicurezza e alla velocità, o meglio “lentezza”, che si desidera. Negli ultimi mesi sono sempre più numerose le amministrazioni che stanno sposando iniziative di mobilità lenta, come quella che prevede di imporre il limite di 30 km/h nei centri cittadini per salvaguardare gli utenti deboli della strada.

Tra le iniziative che riguardano il Salento, invece, arriva proprio da Otranto quella che prevede di rendere a senso unico la strada che dal Faro di Punta Palascia arriva alla grotta dei Cervi, in modo da renderla fruibile per la viabilità delle bici.

Il progetto è già finanziato con circa 3 milioni e 500 mila euro.

Ippazio Morciano: “La ciclabile?

Occasione unica che non possiamo sprecare”

Il consigliere provinciale difende l’opera e garantisce dialogo con i territori. Ma il sindaco di Castro Fersini avverte: “La riduzione della carreggiata e il senso unico non ci sembrano soluzioni idonee”

Sulla realizzazione della ciclopedonale è intervenuto Ippazio Morciano (nella foto a sinistra), consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità: «La ciclopedonale da Badisco a Leuca sarà a senso unico dove possibile: in ogni caso sarà una strada parco con velocità massima di 30 km orari». Un’opera che dovrà andare incontro alle esigenze di tutti: «Faremo i tavoli tecnici con i comuni – spiega Morciano – per capire dove intervenire, partendo dal presupposto sul quale dovremmo essere tutti d'accordo: si tratta di un'occasione unica che non possiamo sprecare. La carreggiata dovrà essere liberata dalle sterpaglie, si dovranno recuperare gli spazi presi abusivamente dai privati, in questo modo potremmo arrivare anche, in alcuni tratti, a due metri e mezzo in più». Il consigliere è sicuro delle ripercussioni positive per tutti i territori, ma si dice pronto ad ascoltare le eventuali perplessità e a risolvere le criticità che potrebbero emergere dal senso unico: «Non c'è alcuna volontà di penalizzare nessuno e con tutte le amministrazioni ci saranno dei confronti. Uggiano per esempio ci ha chiesto di prevedere uno sfogo per tutti i viaggiatori che devono per- correre la litoranea in senso contrario, provenendo da Leuca e che quindi ad un certo punto potrebbero riversarsi in maniera consistente nel paese. E dove ci sarà il doppio senso comunque non si correrà, ma ci saranno telecamere e dissuasori per evitare corse e incidenti. Parallelamente alla pista ciclopedonale si prevedono interventi di adeguamento dell'esistente viabilità carrabile interna che avrà la funzione di decongestionare il traffico: è previsto l'intervento sulle direttrici viarie trasversali con impianto "a pettine" per la connessione fra le aree interne e la costa».

I territori interessati, però, non sono uniformemente concordi e il sindaco di Castro Luigi Fersini (nella foto al centro) nutre alcuni dubbi: «La riduzione della carreggiata e il conseguente senso unico non ci pare una soluzione idonea per la morfologia del nostro territorio. Avremmo una ricaduta negativa per il turismo della grotta Zinzulusa ad esempio che sarebbe praticamente tagliata fuori per chi si trova in senso contrario. Si tratta di valutazioni da fare con attenzione».

Il primo cittadino di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve (nella foto a destra), invece, si dice concorde ma con alcune riserve: «L'istituzione di un senso unico di marcia sulla litoranea è un fatto positivo perché spingerà i turisti a frequentare anche le zone dell'entroterra e a conoscere meglio il territorio. C'è però da fare uno sforzo per sistemare le strade per uniformare la qualità del viaggio. Noi abbiamo provveduto per tempo, sistemando le varie direttrici, ma non basta».

a cura di Alessandro Chizzini

La Giornata Mondiale del Teatro è stata creata a Vienna nel 1961 durante il IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese. Dal 27 marzo 1962, la Giornata Mondiale del Teatro è celebrata dai Centri Nazionali dell’I.T.I. che esistono in un centinaio di paesi del mondo.

L’Istituto Internazionale del Teatro è stato creato nel 1948, per iniziativa dell’Unesco e di personalità famose nel campo del teatro, ed è la più importante organizzazione internazionale non governativa nel campo delle arti della scena. L’I.T.I. cerca “di incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione e allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l’opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell’amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall’Unesco”. Le manifestazioni che segnano la Giornata Mondiale del Teatro permettono di concretizzare questi obiettivi.

Il teatro riunisce e la Giornata Mondiale del Teatro è la celebrazione di questa volontà. È un’opportunità per gli artisti della scena di condividere, con il pubblico, una certa visione della loro arte e il modo con cui quest’arte può contribuire alla comprensione e alla pace tra i popoli. Alla diffusione del messaggio internazionale vengono ad aggiungersi numerosi avvenimenti, dalla manifestazione quasi intima fino alla grande celebrazione popolare. Ogni anno, una personalità del mondo del teatro, o un’altra figura conosciuta per le sue qualità di cuore e di spirito, è invitata a condividere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli. Questo, che viene chiamato “il messaggio internazionale”, è tradotto in diverse lingue ed è, poi, letto davanti a decine di migliaia di spettatori prima della rappresentazione della sera nei teatri nel mondo intero, stampato nelle centinaia di quotidiani e diffuso da radio e televisione sui cinque continenti. Jean Cocteau fu l’autore del primo messaggio internazionale nel 1962.

L’Unione Italiana Libero Teatro contribuisce dalla sua nascita e sempre con grande impegno alla diffusione della cultura teatrale in Italia.