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sabato 15 maggio 2010

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sicilia Lazio

Lombardo accusa Berlusconi di congiurare Per il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, dietro alle accuse giudiziarie nei suoi confronti ci sarebbe un attacco del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Intervistato dal quotidiano La Repubblica il governatore racconta aver saputo da prima che sarebbero “piovuti attacchi politici quotidiani da parte del Pdl estremista e antigovernativo”. Secondo Lombardo, quindi, Berlusconi avrebbe usato le Procure e le fughe di notizie per indurlo alle dimissioni, riprendere il controllo della Regione e viaggiare verso elezioni anticipate da tenersi ad aprile prossimo. Lombardo sostiene di “essere stato bersaglio di due fughe di notizie, una sull’esistenza dell’inchiesta e una sulla richiesta d’arresto, entrambe puntualmente smentite dal procuratore di Catania”. Secondo il governatore dietro questa fuga di notizie c’é un disegno. “Qualche procuratore – precisa – sta offrendo assist alla ricomposizione del Pdl in Sicilia, risolvendo una grana non da poco a beneficio di Silvio Berlusconi”. Ed è in quest’ottica che va letto anche l’incontro tra il premier e Micciché a Palazzo Grazioli. Un incontro che da strategico è diventato interlocutorio perché, intanto, è arrivata la smentita della procura sull’ipotetico arresto di Lombardo. “Il Pdl nazionale e l’Udc siciliano – prosegue Lombardo – puntano alla caduta del mio governo con ogni mezzo per arrivare alle elezioni regionali a novembre. Rimossa l’anomalia siciliana per il premier si spiana la strada verso il voto anticipato nazionale: ad aprile prossimo si può tornare alle urne”.

Svelato il “papocchio” del voto alla Pisana Svelato il mistero del “papocchio” della Pisana. L’Altro quotidiano vi aveva raccontato i retroscena della terza votazione annullata per l’elezione del Consiglio regionale del Lazio, per la prima volta riunito con la presidentessa Polverini. Raccontavamo nell’articolo che la terza votazione era stata annullata perché c’erano due schede in più dei votanti, perché il consigliere Pascucci ( l i s t a Polverini) aveva votato due volte (non per sua colpa), mentre Ivano Peduzzi (foto sopra) di Federazione della Sinistra era stato considerato come non votante, nonostante avesse votato. Il nostro articolo ha provocato una reazione di Chiara Colosimo (foto a destra), la più giovane consigliera del Lazio, eletta nel listino Polverini, che ha mandato subito una mail al giornale. Nella lettera accusava noi dell’Altro

quotidiano di riportare notizie false e alludeva (con un “immagino”) a dei brogli elettorali fatti dall’opposizione. Siamo andati a vedere la registrazione video della seduta, effettuata dalla Pixel, la società che fa le riprese per il portale tv del Consiglio regionale. Ebbene la nostra ricostruzione era esatta. Si vede chiaramente nel filmato Rocco Pascucci che vota una prima volta. Poi si vede C h i a r a Colosimo che richiama Pascucci e insiste perché questo voti. Il consigliere prova a fare resistenza e strappa la scheda che gli viene data (questo gesto non è visibile, ma si sente chiaramente la Colosimo che dice: “L’ha strappata”). La strappa appunto perché ha già votato. Ma la Colosimo insiste: “Non ha votato”. Veronica Cappellaro che è accanto a lei dice chiaramente: “A me risulta”. Ma alla Colosimo non va

giù e ribadisce: “Vabbé vedrete…”. Tanto fa e tanto dice che Rocco Pascucci viene costretto a rivotare. Nel filmato, poi, si vede chiaramente Ivano Peduzzi che vota infilando la scheda nell’urna. Finite le chiamate, l’audio viene spento. L’inquadratura si allarga e si vede un andirivieni di consiglieri di maggioranza e opposizione che parlano sbracciand o s i . Ritorna l’audio e il senatore Fazzone, che presiede la seduta, dice chiaramente: “Dalle registrazioni risulta che Peduzzi non ha votato”. Ecco risolto il mistero del “papocchio”. eloisa Covelli P.S.: la registrazione della seduta, di circa quattro ore, è a disposizione di chiunque volesse visionarla

reggio emilia

Troppo bella per l’IdV Idv avrebbe silurato una candidata dall’aspetto troppo provocante, così almeno scrive Blitzquotidiano. La signora in questione si chiama Tania Riccò (nella foto), ha quarant’anni e di professione fa l’avvocato. “Era in corsa - scrive il sito online - per la poltrona di vicesindaco di Reggio Emilia ma il partito le ha dato il ben servito dopo una foto postata su Facebook. Niente di hard né osé: semplicemente l’esponente Idv balla in discoteca con un vestito che mostra le sue forme. Così è stata scartata ed è stata scelta un’al-

tra donna, Filomena De Sciscio”. La Riccò però si sente vittima di «un retaggio maschilista. Spesso la politica arruola delle Cariatidi: ma non è sinonimo d’intelligenza assomigliare al secchione di turno. Troppo spesso ci si affida a donne con età e aspetto rassicurante. Ma non tutte le belle donne sono ballerine. C’è un abito per ogni occasione, no?». «E’ uscito solo il lato estetico. E’ riduttivo. Quella foto rimbalzata da un sito all’altro “ha offerto un’immagine limitativa. Ha oscurato il mio curriculum».


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