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Anno III - n. 70 - Martedì 25 ottobre 2011 EdiZioNE iN PdF stampabile gratis dal sito www.altroquotidiano.it si PUBBLiCA dal lunedì al venerdì

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Questo numero è stato aggiornata alle ore 10 di martedì 25 ottobre

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Misure anti-crisi. Il Consiglio dei ministri non decide. E allora...

Berlusconi: “Cara Europa ti scrivo” Non c’è accordo nella maggioranza e allora domani si presenterebbe a Bruxelles con una “lettera di intenti” e un elenco di provvedimenti Ieri sono andate a vuoto due riunioni straordinarie del Consiglio dei ministri perché sulla proposta di riforma delle pensioni e altri provvedimenti da presentare all’Europa domani la Lega è stata irremovibile e quindi il governo ha rischiato di saltare. Perciò il famoso”decreto sviluppo” annunciato e rinviato da settimane, per il quale l’Unione europea ha indicato una scadenza - mercoledì non è stato varato. E allora Berlusconi si presenterebbe a Bruxelles con una “lettera di intenti”. Come sarà accolto? Forse non più con una risata di scherno, ma una nuova mortificante strigliata.

Ipotesi e smentite sulla nuova “manovra” governativa

Tra pensioni e condoni Neanche nella cena di ieri sera i leghisti hanno mollato Anche durante la cena di ieri sera a palazzo Chigi tra il vertice del Carroccio e Berlusconi non si raggiunge l’accordo sulle misure anticrisi. Il balletto continua su pensioni e ipotesi di condoni, confermate e smentite. Il Cavaliere, però, è ancora convinto di poter trovare un'intesa su un pacchetto 'soft' di misure sulle pensioni, magari prendendo come base lo 'scalone' di Maroni. Ma il tempo stringe. E intanto nel Pdl molti ragionano già sul dopo: più di qualcuno sostiene che in caso di rottura con la Lega si debba aprire al Terzo polo, ma con un altro capo del governo. Ipotesi che il Cavaliere scarta. E' stata una giornata lunga e difficile per il capo del governo, che prima di salire al Quirinale riceve Giulio Tremonti. Il ministro dell'Economia si fa scudo del niet del Senatur sulle pensioni: senza il via libera della Lega non si può far nulla. Berlusconi sale al Quirinale e a Giorgio Napolitano dice che farà di tutto per convincere Bossi sul fronte delle pensioni e riferisce quanto avvenuto ieri al Vertice Ue: le richieste di procedere con la riforma del mercato del lavoro, con le privatizzazioni, le dismissioni e le liberalizzazioni. Intanto i verti-

ci della Lega, dopo essersi riuniti a via Bellerio, volano a Roma. Raccontano che Roberto Maroni sia il più possibilista sulla riforma delle pensioni, accarezzando l'idea di riproporre quello scalone che da ministro del Welfare tentò di introdurre anni fa. Bossi e il 'cerchio magico' invece, non ne vogliono sentire parlare. Berlusconi ripete più volte che senza intesa il rischio è di andare tutti al voto. Ma la minaccia di elezioni anticipate non fa breccia nel Senatur che entra in Cdm determinato a mantenere il suo veto.

Berlusconi sulle pensioni si limita a spiegare che si sta "ragionando" con il Carroccio e ripete quali sono le richieste di Bruxelles: liberalizzazioni, privatizzazioni e riforma del mercato del lavoro oltre che del sistema pensionistico. E' Gianni Letta ad assumersi l'incarico di dire che l'Europa vuole l'adozione immediata di queste misure e non promesse generiche. Ma Giulio Tremonti resta sul generico senza schierarsi sulla necessità impellente di varare il pacchetto. I leghisti tacciono. Il Cdm decide di non decidere.

Ormai le parole non bastano più di

Moisè AstA

Parole, parole, parole… In diciassette anni, Berlusconi ne ha fatte tante, non suffragate peraltro da una concreta traduzione in realtà, che l’Eurozona non ne può più e replica con degli ultimatum che danno spazio a pessimistiche prospettive, stante l’impossibilità di realizzare in pochi giorni ciò che non si è saputo fare in tre abbondanti lustri. C’è ben poco di che indignarsi se la Merkel e Sarcozy se la ridono alle spalle della malandata Italia d’oggi e se l’Eurozona non si sbilancia più di tanto dinanzi alla “crisi senza precedenti” che attanaglia l’euro, in primo luogo per colpa di Italia e Grecia, visto che la Spagna di Zapatero ha saputo mettere, in fretta, le toppe urgenti a bloccare la deriva e il degrado, a differenza del Bel Paese che sembra aver perso la propria identità . E non scherzano affatto neppure Barroso e Van Rompuy quando assumono non essere credibile una classe dirigente fallimentare qual è quella che fa capo a Berlusconi e che non tiene fede agli impegni, non fa le riforme e non si rende conto che, di questo passo, il pareggio di bilancio entro il 2013 non può restare che un sogno. Checché ne pensi Bossi sulla revisione dell’andazzo pensionistico escogitato dal Cavaliere per tirare a campare, sarebbe meglio se questa maggioranza, sciatta e per nulla costruttiva, facesse un passo indietro. Andandosene a casa.


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L’ex ufficiale Mauro Pastorello

martedì 25 ottobre 2011

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La migLiore deL giorno

«Ho ucciso per onore il regista Curreri» Parlando di se' in terza persona, l'ex ufficiale dell'esercito, Mauro Pastorello, che venerdi' scorso ha ucciso il regista Mauro Curreri, ha spiegato, nell' interrogatorio di convalida davanti al gip, che ''il maggiore l'ha giustiziato''. E poi, per motivare il suo gesto, ha aggiunto che ''e' stata una questione d'onore''. Nell'interrogatorio di convalida del fermo, davanti al gip di Milano Chiara Valori, Pastorello ha risposto con lucidita', da quanto si e' saputo, alle domande parlando di se' sempre in terza persona definendosi come ''il maggiore'' e rivendicando le ragioni di ''onore'' che l'hanno portato ad ammazzare. Pastorello, 53 anni, di Padova, ex ufficiale dell'Esercito ora in congedo, esigeva infatti dal regista, 39 anni, un compenso per la sceneggiatura e per la parte di attore non protagonista nel film 'Gli eroi di Podrute'. Venerdi' scorso il ''maggiore'' ha indossato la sua vecchia divisa e ha incontrato il regista in un teatro di via Watt, a Milano, il 'Primo studio', e poi gli ha sparato con una vecchia pistola calibro 22, nel corridoio di accesso agli studi. Nell'interrogatorio di venerdi'

davanti al pm di Milano, Paola Biondolillo, che gli ha contestato l'omicidio aggravato dalla premeditazione, l'ex militare aveva spiegato anche di aver ''eseguito una pena di morte''. Il gip ha convalidato il fermo e disposto il carcere. Pastorello, rinchiuso a San Vittore in isolamento (per evitare che compia gesti estremi), ha affermato che Curreri , che conosceva dal 2005, doveva dargli ''200 mila euro''. Questa la ragione di ''onore'' che l'ha spinto ad ucciderlo, visto che senza quei soldi - ha aggiunto l'ex militare - era stato costretto a chiedere prestiti. E' molto probabile, da quanto si e' saputo, che per Pastorello venga disposta a breve una perizia psichiatrica. Inoltre all'ex ufficiale potrebbe essere contestata anche l'accusa di tentato omicidio, poiche' la convivente del regista ha raccontato che l'uomo ha sparato anche contro di lei. Infatti, dai primi accertamenti sembra che Pastorello abbia esploso tre colpi, due dei quali contro il regista. Il ''maggiore'' oggi pero' ha negato davanti al gip di aver sparato contro la donna.

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Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione tel. 06 86898861 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Registrazione del Tribunale Roma n.343/08 del 18 settembre 2008 - Iscritto al ROC Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Partita Iva 09937731009

Giannelli sul “Corriere della sera”

Previsioni Piogge autunnali tra oggi e domani con nubifragio sulla capitale

Tra oggi e domani è previsto l'arrivo sull'Italia della prima intensa perturbazione autunnale. Le più colpite saranno Liguria, Lazio e Toscana, e sempre per mercoledì, i meteorologi prevedono un nuovo forte temporale a Roma. Il maltempo, rileva il meteorologo Antonio Sabo' di meteo.it, è dunque in arrivo: ''Martedì tocchera' al nord e Toscana; mercoledì il brutto tempo arrivera' sul Lazio e tra Veneto e Friuli, con acqua alta a Venezia''. Allerta anche per la capitale: ''Un nubifragio a Roma - afferma Sano' - e' atteso per mercoledì''. "La prima intensa perturbazione dell' autunno - conferma il meteorologo Sergio Brivio di 3bmeteo.com - entrerà in azione nelle prossime ore e spazzerà l'Italia da nord a sud". Ma sarà appunto tra martedì e mercoledì che il fronte attraverserà tutta l'Italia, portando piogge e temporali prima sul Nordovest, poi su Nordest e Centro e infine, entro mercoledì sera, anche all'estremo sud. Gli accumuli maggiori su Veneto, Piemonte e Lazio.

Avetrana Cosima: “Sono innocente” e ricostruisce l’ora in cui Sarah fu uccisa

Cosima Serrano, accusata insieme alla figlia Sabrina Misseri dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi, ha reso dichiarazioni spontanee dinanzi al gup del tribunale di Taranto Pompeo Carriere, parlando per circa 30 minuti e ribadendo la propria innocenza. La donna inizialmente ha fatto riferimento all'intercettazione di un colloquio in carcere tra lei e il marito, all'epoca detenuto, nel quale aveva detto che sarebbe stato meglio se quel giorno sulla loro casa fosse caduto un fulmine. L'espressione, ha spiegato Cosima, era legata al fatto che la figlia e il marito erano in carcere.Cosima ha ricostruito anche la giornata del 26 agosto 2010, dicendo in particolare di essere rientrata dal lavoro tra le 13,30 e le 13,40 e che ci sarebbero testimonianze al riguardo. Ha quindi mangiato qualcosa, si è rinfrescata ed é andata a letto, dove era la figlia Sabrina. Dopo un po' di tempo ha sentito la figlia che si alzava e poi sbattere la porta quando Sabrina è uscita. Quindi, ha udito la figlia chiedere al padre se avesse visto Sarah.


PrimOPianO

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martedì 25 ottobre 2011

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La salma del campione arrivata stamattina a Fiumicino e portata a Coriano

Il ritorno a casa di Marco

1 Il Sic e' tornato a casa. In un clima di grande commozione, tra la disperazione muta dei familiari e della fidanzata e gli applausi lunghi e sentiti di passeggeri in transito e operatori aeroportuali il feretro del pilota, morto in un tragico incidente al Gp di Sepang, e' atterrato a bordo di un 777 della Malaysia Airlines all'aeroporto di Fiumicino. Il volo, proveniente da Kuala Lumpur, è arrivato all'aeroporto Leonardo da Vinci alle 6:10. Appena sbarcati dall'aereo, il padre di Marco Simoncelli, Paolo, visibilmente provato dal dolore, in lacrime, e la fidanzata del pilota, Kate, sono stati accolti dal presidente del Coni Gianni Petrucci. Con loro c'era anche il suo amico e collega Valentino Rossi. Molti dei lavoratori dello scalo romano si sono avvicinati al feretro, avvolto in un pallet a sua volta coperto da una rete, toccandolo e facendosi il segno della croce. La bara, scortata da auto delle forze dell'ordine, alle 6:40 è stata quindi trasferita dalla pista fino all'area merci, dove c'e' stato l'espletamento delle formalita' doganali. Nella stanza del deposito salme e' stata messo sul muro un tricolore, alcune foto del pilota, il numero 58 (suo numero di gara), e la scritta Ciao Sic. Scene di grande commozione e costernazione in un clima di rispettoso silenzio hanno preceduto anche l'uscita del feretro dall'area della Cargo City: tantissimi operatori aeroportuali si sono spontaneamente stretti attorno al papa' di Marco, Paolo, in lacrime, abbracciandolo. Una ragazza gli ha consegnato un

3 mazzo di fiori bianchi che' stato poi messo nel carro funebre. In lacrime anche gli altri familiari ed amici presenti, e lo stesso Petrucci, che ha reso omaggio, a nome del Coni, anche con una corona funebre. Folta anche la presenza di reporter e operatori televisivi per l'uscita del corteo funebre. Alle 7,32 il carro funebre grigio si e' diretto a Coriano. 'Marco era un grande e non lo dimenticherò mai': ha detto Rossi, ricordando il suo amico e collega. Apparso piuttosto tranquillo, Rossi, cappello nero con visiera, felpa dello stesso colore e tuta da ginnastica grigia, alla domanda se fosse vero che avrebbe smesso di correre ha risposto: 'Non l'ho mai detto, probabilmente è stata una dichiarazione fatta soltanto per vendere i giornali'.

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LE foto. 1. La bara all’aeroporto di Fiumicino. 2 Marco simoncelli in una foto tra Valentino Rossi e Jovanotti. 3. il padre, Paolo, all’arrivo della salma all’aeroporto di Fiumicino. Alle sue spalle Gianni Petrucci. 4. La fidanzata di Marco, Kate, all’arrivo della salma a Fiumicino. 5. il tragico impatto della moto di Marco contro quella di Edwards, appena schivato da Valentino Rossi


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