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il pannello minerale MULTIPOR
l’isolamento è traspirante e incombustibile.
Multipor è un pannello isolante in idrati di silicato di calcio autoclavato, prodotto da materie prime naturali tramite un processo produttivo sostenibile con minimi consumi di energia. Il risultato è un isolante leggero, salubre, esente da fibre nocive e da materiali sintetici, traspirante e incombustibile, ideale per l’isolamento esterno ed interno Multipor garantisce un ottimale isolamento termico ed elevato comfort abitativo sia in estate che in inverno.


III Convegno YouTrade Sud

Lamezia Terme
15 - 16 maggio 2025
SFIDA DELLA QUALITÀ
PER LA DISTRIBUZIONE DEL SUD
Al Sud per la distribuzione di materiali per edilizia si apre una stagione di grandi sfide. Il tramonto del superbonus 110%, con la riduzione (ma non la scomparsa) delle agevolazioni fiscali spinge i rivenditori a voltare pagina. La congiuntura economica e una concorrenza sempre più forte non lasciano altra scelta che quella di compiere un salto di qualità: per le aziende è necessaria un’organizzazione più efficiente, ma devono anche scegliere se aggregarsi per raggiungere una massa critica capace di sostenere la concorrenza e, infine, studiare se possono aprirsi a nuovi mercati, come quello del fotovoltaico. Insomma, sono diverse le strade che il rivenditore può scegliere di percorrere. Perché, accanto alla necessità di rafforzarsi, la distribuzione non può perdere il treno delle opportunità, a cominciare da quelle offerte dalle opere legate al Pnrr, che in buona parte coinvolgono enti locali e lavori di edilizia. Nuovi modelli organizzativi, digitalizzazione e capacità di erogare servizi alle imprese diventano così traguardi che i rivenditori possono e devono cogliere.
Giovedì 15 maggio 2025 ore 19:00
Cena di business presso la Tenuta delle Grazie con consegna degli YouTrade Awards (88022 Località Le Grazie, Curinga CZ)
Venerdì 16 maggio 2025 ore 9:00
Convegno presso T Hotel Lamezia (Loc. Garrubbe SS280 Lamezia - Catanzaro 88040 Feroleto Antico CZ)
VirginiaGambino
PROGRAMMA
9:00 Registrazione e welcome coffee
9:30 Introduzione
Roberto Di Lellis, giornalista
9:35 Fare business nell’era del cambiamento (intervento del visionario)
10:00 Talk Show: Edilizia tra partnership, reti e mercato
Partecipanti (...)
10:25 Più vendite se c’è più formazione relatore da individuare
10:40 Instant Poll
Roberto Di Lellis, giornalista
10:45 Edilizia al Sud: congiuntura e previsioni
Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade






11:15 Coffee break
11:30 Le novità che cambiano l’edilizia (parte normativa)
11:50 Talk Show: Come fare il salto di qualità Partecipanti
12:15 La classifica dei distributori del Sud Italia
Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade
12:40 Come gestire fusioni e acquisizioni
Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale, Università Cattaneo-Liuc
13:00 Light lunch




Dicembre Gennaio 25
Sommario
RUBRICHE
9 EDITORIALE Il nuovo trend immobiliare è costruire edifici nuovi
10 INDEX L'inverno raffredda anche la crescita
14 OVERVIEW
16 ECONAUTA Polizze catastrofali sempre più vicine
16 CHIACCHIERE IN CANTIERE Non dimenticate la direttiva Epbd
17 L'AVVOCATO La disfida del parcheggio
18 I FATTI NOSTRI Vendere senza vendere
20 DIGITAL NEWS
22 SEGGIOLE E POLTRONE
ATTUALITÀ
24 NUOVI BONUS Incentivi a dieta, ma non sono scomparsi
28 IMMOBILIARE A Roma mercato benedetto dal Giubileo
32 RIQUALIFICAZIONE La filiera edile scende in campo
34 ANGAISA Per gli impianti soffia il vento del cambiamento
40 IMPIANTISTICA Più tecnologia negli edifici (e in rivendita)
44 ASSOTERMICA Settore al freddo senza bonus per le caldaie
48 MIBA 2025 L'edilizia in fiera fa poker con Made expo
RIVENDITE
54 MARKETING Come fissare il prezzo dei prodotti
60 FEDERCOMATED Transizione green e dopo bonus sotto la lente
64 HEIDELBERG MATERIALS La vocazione verde del cemento
76 FORTUNATO – GRUPPO MADE Multicanalità per i clienti
80 RIVENDITE NEWS
82 SHOWROOM
84 TO BUILD
STORIA DI COPERTINA
86 FORNACI LATERIZI DANESI Green e solidità, sarà l'anno di Normablock Più
PRODUZIONE
92 SAN MARCO GROUP Color Trends 2025, nuova luce per pareti
94 BILDEX Nuovi pannelli in aerogel sottili e isolanti
96 FIBRE NET In arrivo novità per rinforzare la leadership
100 GEOPLAST La griglia a moduli non teme carichi pesanti
102 MUOVIAMOCI Le trappole dell'outsourcing
104 REGOLIAMOCI Riciclo più facile per gli acquisti online
106 YOUTRADE NEWS

34 PER GLI IMPIANTI È L'ORA DEL CAMBIAMENTO

48 NOVITÀ IN ARRIVO CON IL PROSSIMO MADE EXPO

60
TRANSIZIONE GREEN E DOPO BONUS

PROGRAMMA
E ANTICIPAZIONI
DEL KLIMAHOUSE

LA CLASSIFICA
DELLE IMPRESE DELL'ISOLAMENTO

SPECIALE KLIMAHOUSE
112 L'EVENTO I colori del green si trovano in Fiera Bolzano
118 FASSA BORTOLO Transizione green per un'edilizia sostenibile
120 BOERO Soluzioni per l'efficienza energetica
122 NORDTEX Il legno diventa a moduli green e sismoresistenti
124 COTTO POSSAGNO Tetti a prova di fotovoltaico e meteo
128 BIFIRE Il controsoffitto diventa verde ed è efficiente
132 FRIULSIDER Fissaggi doc per sicurezza e sostenibilità
134 RASSEGNA
SPECIALE INVOLUCRO
140 IL MERCATO Meno ricavi, ma rimangono i profitti
148 ROTO FRANK Finestre per tetti performanti e anche premiate
150 FAKRO La grande vetrata ama la luce e non teme il meteo
152 DEFAVERI L'isolamento è garantito con il monoblocco
154 T2D Il tris vince per solidità e isolamento
156 FIBROTUBI Sottocopertura con prestazioni senza compromessi
158 BRIANZA PLASTICA Tetto perfetto per lo storico condominio
SPECIALE CAPPOTTO
160 CONTENZIOSI Se l'isolamento assomiglia a una trapunta
168 XT INSULATION Il pannello multifuzione è anche green
170 EDILTEC Inverno al caldo in condominio con Poliiso Ed
172 STIFERITE Più efficienza a Genova in stile Liberty
174 CAP ARREGHINI Un'intera gamma per l'isolamento su misura
SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO
224 HI-TECH 184 LE INSIDIE DELL'UMIDITÀ DI RISALITA 140
176 PROGETTAZIONE Le formule che misurano il rumore
180 TECNASFALTI Un puzzle da parete per il silenzio
182 ECLISSE Meno rumori se le porte sono isolanti
SPECIALE UMIDITÀ
184 TECNICA EDILIZIA Gli interventi per mettere casa all'asciutto
192 XELLA ITALIA Pareti più sane con il pannello multifunzione
194 GENERAL ADMIXTURES L'intonaco deumidifica mentre isola
YOUTRADE CASA
198 OUTDOOR All'aria aperta tra comfort e voglia di green
206 GRANULATI ZANDOBBIO Pietre ferme con il legante
208 BAGATTINI La lastra fiammata è antiscivolo
210 NEWFLOOR Caldo in inverno con il comfort dal pavimento
212 BT GROUP Ombra o sole sotto la copertura bioclimatica
214 LUXURYGOODS
216 SOSTENIBILMENTE Cresce il numero di Cer
218 HOME AUTOMATION Il televisore è il vero re
220 AQARA Schermo e app per l'abitazione
ANNO 18 - NUMERO 155 DICEMBRE/GENNAIO 2025
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Redazione
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Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Valentina Anghinoni, Alessandro Bonvicino, Paolo Caliari, Centro Studi YouTrade, Federico Della Puppa, Sara Giusti, Stefano Lavori,
Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Andrea Payaro, Ezio Rendina, Giuseppe Rossi, Franco Saro, Cristiano Vassanelli
Impaginazione e grafica
Layout and graphics
Raffaella Sesia
Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari
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Attraverso il tempo, efficace sempre.


Il nuovo trend immobiliare è costruire edifici nuovi
Il 2025 viaggia già a pieni giri. Ma, se è difficile fare previsioni all’inizio di ogni anno (ci provano, regolarmente smentiti, solo gli astrologi), non è impossibile distinguere alcuni macrotrend. Si possono, insomma, cogliere quei segni che caratterizzano un periodo e che, inevitabilmente, condizionano il business. Un macrotrend, che di riflesso interessa il settore dell’edilizia, per esempio, è quello immobiliare, che non per forza deve essere condizionato dai bonus ormai ridotti dalla legge di Bilancio: occorre voltare pagina. Uno sguardo più ampio, per esempio, lo propone il colosso bancario svizzero Ubs, in un report riservato che YouTrade è in grado di consultare. Il report analizza lo scenario del real estate. Non è uno studio focalizzato solo sull’Italia, ma individua delle dinamiche che sono presenti in tutta Europa e non solo. Secondo gli esperti dell’istituto, insomma, il mercato immobiliare globale ha davanti a sé un promettente 2025, trainato da diversi fattori macroeconomici. Un fattore positivo riguarda i tassi di interesse in calo, che abbasseranno i costi di finanziamento all’acquisto di immobili, rendendo gli investimenti più facili. Anche per questo l’offerta di case di nuova costruzione, negli anni precedenti limitata anche a causa delle sfide normative e di costo, dovrebbe confrontarsi con una domanda robusta. Si costruiranno nuovi edifici, in particolare di edilizia residenziale multifamiliare, in particolare nelle grandi città, dove la richiesta è maggiore e l’offerta è insoddisfacente. Ma non solo: il report indica anche la necessità di realizzare un altro tipo di edilizia, per esempio, data center sempre più grandi (anche per gestire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale) e spazi per logistica, come peraltro è avvenuto in Italia negli ultimi due anni. Il settore immobiliare, inoltre, aumenterà i volumi delle transazioni, spinte dal calo dei tassi. Un esempio è quanto si prospetta con il Piano Casa di Milano (che non c’entra nulla con il caso dei cantieri bloccati nei mesi scorsi dalla magistratura), destinato alla realizzazione di abitazioni non di lusso. È già stato pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse nelle prime quattro aree della città. Il Piano prevede la partenza in quattro quartieri, per un totale di 174 mila metri quadrati da edificare. In seguito, saranno interessate altre 17 aree, con un programma di dieci anni. In città saranno realizzate 10 mila case da mettere sul mercato con affitto calmierato, per una cifra indicata di 80 euro a metro quadrato. Le aree saranno rese disponibili per 90 anni ai privati che costruiscono, poi torneranno in mano pubblica. Le previsioni sono, giusto per i primi quattro quartieri, di circa 2 mila appartamenti, per un investimento che complessivamente è compreso tra i 300 e i 400 milioni. E questi sono affari veri, non previsioni astrologiche.
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
Rallentano le aspettative dei primi tre mesi del 2025 per lavori e occupazione, ma la produzione torna a +38% sul 2021
AL’INVERNO RAFFREDDA ANCHE LA CRESCITA
dicembre gli indicatori delle attese dei mercati mostrano un andamento in flessione, un raffreddamento non portato dall’arrivo dell’inverno, ma dal clima di incertezza relativo alla fine, di fatto, degli incentivi legati al superbonus e alle attese rispetto alla legge di bilancio dello Stato. Dopo la crescita delle attese di ottobre, ben evidenziata dalla ripresa del clima di fiducia a livello nazionale, i mesi di novembre e dicembre mostrano un rallentamento della fiducia delle imprese di costruzioni a livello nazionale, che segue e amplifica nella dinamica il rallentamento registrato anche a livello di area euro e di Europa a 27 paesi. Rimane comunque sempre elevata la differenza tra livello di fiducia delle imprese italiane e quelle europee, con 8 punti di differenza, da +3 a -5, per quelle dell’area euro e di oltre 10 punti percentuali per quelle dell’Europa a 27. Dunque, la fine della
SI RAFFREDDA
stagione del superbonus 110% raffredda le aspettative delle imprese, nonostante siano state confermate le detrazioni per le prime case, mentre il Pnrr sta solo ora facendo segnare i primi effetti positivi con la realizzazione dei lavori e dunque un suo peso non trascurabile sull’economia.
A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta una flessione degli indicatori di fiducia per tutti i settori, a eccezione di quello dei servizi. Oltre alle costruzioni, infatti, presentano andamenti in flessione anche il commercio e l’industria, con quest’ultima in continuo e progressivo declino. Un trend che riflette la difficile situazione congiunturale internazionale e in particolare in alcuni settori, come quello dell’automotive. Dopo una ripresa nei mesi autunnali, l’arrivo dell’inverno raffredda anche la fiducia dei conumatori, che torna a quasi -16 punti percentuali, sottolineando
LA FIDUCIA DELLE IMPRESE, SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE EUROPEO
Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

ancora una volta un sentiment di sfiducia rispetto al quadro di instabilità internazionale. Il settore delle costruzioni, in questo quadro, evidenzia una coerenza anche negli indicatori anticipatori relativi alle prospettive legate all’occupazione e all’andamento degli ordini e dei piani di costruzione delle imprese, che mostrano un rallentamento a dicembre. Tuttavia, mentre il rallentamento per gli ordini arriva dopo una fase di crescita da agosto a novembre, la flessione ulteriore delle aspettative occupazionale prosegue un trend avviatosi negli ultimi due mesi. La buona notizia è che entrambi gli indicatori rispecchiano valori positivi, ovvero sopra lo zero, con ordini e piani di costruzione e poco oltre +6 punti, mentre per l’occupazione il saldo delle risposte porta a un valore di poco superiore a 3 punti percentuali. In questo quadro complessivo, e con l’aggiornamento più recente del livello della produzione edilizia, dato che Istat ha aggiornato al mese di ottobre, emerge come il settore delle costruzioni, nonostante l’andamento altalenante del 2024, mostra un livello produttivo superiore a +38 punti percentuali rispetto a quello della media del 2021, anno in cui gli incentivi relativi al superbonus hanno dato una spinta notevole al settore. Dopo il calo fisiologico di agosto, i dati di settembre e ottobre evidenziano una ripresa che si attesta dunque a un valore tra i più alti di quelli dell’anno appena trascorso, secondo solo al picco di gennaio. Dovremo attendere i prossimi mesi per verificare la sostenibilità di questo andamento e valutare complessivamente l’andamento del 2024, che comunque rimane un anno positivo per il settore. A livello di inflazione, anche se a novembre e a dicembre si registra una leggera ripresa, si può affermare che l’aumento dei prezzi rimane sotto controllo e comunque stabile a dicembre rispetto al mese di novembre. Un dato che possiamo commentare positivamente, soprattutto in relazione all’andamento dell’indicatore negli ultimi tre anni. La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi degli alimentari non lavorati (da +3,8% a
L'INVERNO RAFFREDDA LA FIDUCIA IN TUTTI I SETTORI, TRANNE PER I SERVIZI
Economic sentiment dei settori economici in ItaliaDati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

A DICEMBRE RALLENTANO GLI INDICATORI ANTICIPATORI, MANTENENDO COMUNQUE VALORI SOPRA LO ZERO
Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesiDati destagionalizzati

elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
Fonte:
NDEX
CRESCE IN AUTUNNO LA PRODUZIONE, CHE TORNA A +38 PUNTI PERCENTUALI SUL 2021 Andamento della produzione nel settore delle costruzionidati destagionalizzati agosto 2023-agosto 2024 (base indice: 2021=100)


Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
INFLAZIONE IN RIPRESA, CHE A DICEMBRE SI ASSESTA A +1,3%, IN LINEA CON QUELLA DI NOVEMBRE Andamento del tasso di inflazione in ItaliaVariazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
+2,5%), dei beni durevoli (la cui flessione passa da -1,3% a -1,9%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,7% a +3,1%). Per contro, accelerano i prezzi degli energetici regolamentati (da +7,4% a +11,9%) e si attenua ancora il calo di quelli degli energetici non regolamentati (da -6,6% a -4,2%). Nel mese di dicembre l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera (da +1,9% a +1,8%), come anche quella al netto dei soli beni energetici (da +2,0% a +1,7%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,4%), degli energetici regolamentati (+0,8%), dei beni non durevoli (+0,4%), degli energetici non regolamentati e dei servizi relativi all’abitazione (+0,3% entrambi). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi di altri aggregati tra cui quello degli alimentari non lavorati (-0,6%).In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione su base mensile pari a +0,1% e una del +1,4% su base annua (in decelerazione da +1,5% di novembre). Nella media del 2024, la variazione tendenziale dell’indice armonizzato è pari a +1,1%, un valore di oltre cinque volte inferiore a quella del 2023, quando l’indice armonizzato nell’anno è stato pari al +5,9%.
A cura del Centro Studi YouTrade
Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

RUBRICHE
OVERVIEW

IN ITALIA UN TERZO DEGLI ADULTI È ANALFABETA FUNZIONALE
•Secondo l’indagine Survey of Adult Skills 2023 dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sulle competenze degli adulti, in Italia oltre un terzo della popolazione è analfabeta funzionale, con difficoltà di comprensione di testi scritti e utilizzo di informazioni matematiche e numeriche. Quasi la metà ha inoltre difficoltà di problem solving adattivo. Con questo risultato il nostro si piazza ultimo tra i Paesi industrializzati, con un risultato dai quindici ai venti punti sotto la media Ocse, seguita solo da Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile. La situazione peggiore è al Sud, mentre a livello di età i valori di competenza più bassi sono da attribuire alle persone tra i 55 e i 65 anni. I più giovani (16-24 anni) raggiungono invece punteggi superiori al resto della popolazione. Gli uomini hanno ottenuto migliori risultati delle donne nelle competenze di numeracy, anche per effetto degli stereotipi culturali che indirizzano il genere femminile più verso le materie umanistiche che le discipline Stem: non ci sono infatti differenze di genere in literacy e problem solving. Gli adulti di 25-65 anni con titoli di studio terziario ottengono punteggi superiori rispetto a chi ha un’istruzione secondaria superiore e, ancora di più, a quanti possiedono un’istruzione secondaria inferiore. Ciononostante, in Italia solo il 20% delle persone possiede un livello di istruzione pari o superiore alla laurea e circa il 38% ha un titolo di studio inferiore al diploma.
Fonte: https://www.repubblica.it
MERCATO IMMOBILIARE: MILANO NELLA TOP 20
Secondo una ricerca di eXp Realty Italia, Milano si colloca al 19esimo posto tra le prime 20 città che hanno registrato le performance più forti per quanto riguarda il tasso di rivalutazione del mercato immobiliare su base annua, con un incremento medio dell’1,6%. «Milano si distingue per la sua crescita dinamica, segnata da un aumento degli investimenti immobiliari, in particolare nei settori residenziale e commerciale, e da progetti di riqualificazione urbana che stanno trasformando la città in un polo di attrazione per giovani professionisti e industrie innovative», commenta il responsabile di eXp Italia, Denis Andrian. A dominare la classifica c’è Cracovia con un incremento medio dei valori immobiliari del 24,7%, seguita da Dubai (19,4%) e Madrid (18,9%). Roma sfiora l’ingresso nella top 20, posizionandosi al 21esimo posto con un incremento dell’1,5%. Registrano invece un calo i mercati di Londra (-0,5%), Berlino (-6,2%) e Parigi (-5,5%).
Fonte: eXp Realty - Global City Real Estate Index
BERGAMO È LA CITTÀ DOVE SI VIVE MEGLIO
• Torna l’Indagine sulla Qualità della vita del Sole 24Ore e, a sorpresa, Bergamo si posiziona sul podio come città italiana dove si vive meglio. Nei 35 anni d’indagine il capoluogo orobico non aveva infatti mai ricevuto una medaglia. Dopo Bergamo, la classifica finale vede al secondo posto Trento, seguita da Bolzano con la medaglia di bronzo. Seguono Monza e Brianza (4°), Cremona (5°), Udine (6°), Verona (7°), Vicenza (8°),
Bologna (9°), Ascoli Piceno (10°). Milano è al dodicesimo posto, mentre Roma solo 59esima; a Reggio Calabria va invece la maglia nera. L’Indagine del Sole 24 Ore misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori divisi in sei categorie tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; giustizia e sicurezza; demografia e società; ambiente e servizi; cultura e tempo libero. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.
Fonte: https://lab24.ilsole24ore.com
CINA: PRONTA UNA TECNOLOGIA PER IL «FERRO FLASH»
• Zhang Wenhai dell’Accademia Cinese di Ingegneria e il suo team hanno annunciato sulla rivista Nonferrous Metals lo sviluppo di una tecnologia in grado di accelerare di 3.600 volte la produzione del ferro. Se gli altiforni convenzionali impiegano cinque-sei ore per produrre il ferro, con questa nuova tecnica è possibile raggiungere lo stesso risultato in soli 3-6 secondi. Il nuovo metodo, alla base della produzione del cosiddetto «ferro flash», permetterebbe anche di diminuire drasticamente l’immissione di carbonio durante il processo di lavorazione, eliminando la necessità del carbon coke. Utilizzando questa nuova tecnologia, la Cina aumenterebbe esponenzialmente la propria capacità di produzione, diminuendo i costi e la dipendenza dall’importazione dei minerali ad alto rendimento necessari alla lavorazione del ferro.
Fonte: https://www.lindipendente. online



RUBRICHE

FEDERICO MOMBARONE
Giornalista
Polizze catastrofali rimandate, ma vicine
Tra le novità del decreto Milleproroghe 2025 c’è lo slittamento a marzo dell’obbligo per le polizze catastrofali. Il rinvio di un provvedimento presentato come improrogabile è un classico dello spettacolo politico italiano che una volta all’anno presenta, caso unico al mondo, un polpettone di provvedimenti di varia natura, qualche volta con una sorpresa come ripieno. Non per questo bisogna sottovalutare il merito della decisione. In sostanza significa che al momento i danni causati da alluvioni, terremoti e frane rimangono ancora alla discrezione dello Stato e alla magnanimità del governo. E non sembra, secondo i più recenti dissesti in Emilia-Romagna e Toscana, che imprese e cittadini siano troppo soddisfatti dell’aiuto pubblico (spesso non) ricevuto. In ogni caso è bene ricordare che l’obbligo scatta per le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, «a copertura dei danni direttamente cagionati a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio, da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. Per eventi da assicurare si intendono i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni». In ogni caso, anche se nessuno si stupirebbe di un ennesimo rinvio allo scadere della proroga di tre mesi, le imprese farebbero bene ad attivarsi, dato che l’obbligo è stato esteso a tutte le realtà che risultano «in ogni caso» iscritte nel Registro delle imprese. Eppure, altro classico della politica italiana, le modalità attuative devono ancora essere definite con decreto dei ministeri delle Finanze e delle Imprese, nonostante il provvedimento sia stato approvato lo scorso anno, dopo che nel frattempo il Consiglio di Stato ha chiesto una serie di modifiche. Rimane in sospeso anche la questione della determinazione e dell’adeguamento periodico dei premi, che devono essere comunque proporzionali al rischio corso, misurato secondo le statistiche e gli studi degli enti preposti. Questa idea di polizze catastrofali ad hoc, diverse per ogni realtà, può sembrare una buona cosa, ma al contempo esclude formule tariffarie flat, visto che il premio è determinato dell’ubicazione del rischio sul territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Altro spunto di riflessione.

Giornalista
Non dimenticate la direttiva Epbd
Sembra che la direttiva europea Epbd, comunemente chiamata Case green, sia passata nel dimenticatoio. Nonostante si tratti di un provvedimento a cui tutti gli Stati dell’Unione Europea devono adeguarsi, in Italia la riqualificazione obbligatoria di almeno parte del patrimonio immobiliare è sepolta sotto una cortina di silenzio. Verrà il giorno, presto o tardi, in cui il Paese, e il suo governo, potrebbero essere chiamati a rispondere di questa indolenza. Eppure, il parco immobiliare italiano potrebbe ridurre del 53-57% i suoi consumi energetici, oltre a produrre il 44% di Co2 in meno grazie all’efficientamento. Secondo uno studio di Ambrosetti, considerando uno stock di 24 milioni di abitazioni, di queste circa 9 milioni sono quelle su cui è possibile intervenire rapidamente per ridurre i consumi finali di energia. Anche perché riscaldamento e raffrescamento pesano per il 67,8% dei consumi. Se tutti gli edifici fossero dotati di tecnologie efficienti, spiega lo studio, si riuscirebbero a ridurre di oltre la metà i consumi energetici e del 7-8% quelli idrici. La riduzione delle emissioni di Co2 sarebbe del 40-44% (18-22 milioni di tonnellate di Co2, ovvero le emissioni degli impianti di riscaldamento dei Paesi Bassi).
Un altro studio, questa volta del Politecnico di Milano, presenta in uno scenario conservativo l’applicazione minima delle misure di efficientamento, con investimenti annui pari a 84 miliardi di euro e un risparmio energetico limitato al 65% degli obiettivi fissati per il 2035, mentre con un’applicazione piena ed efficace della direttiva, gli investimenti annuali medi salirebbero a 95,5 miliardi di euro e gli obiettivi energetici al 2035 sarebbero pienamente raggiunti. Un traguardo che, sempre secondo l’analisi del Politecnico, sarebbe raggiungibile con l’adozione di materiali isolanti e serramenti innovativi assieme a un incremento del mercato del fotovoltaico integrato negli edifici, con un potenziale fatturato di oltre 3 miliardi di euro al 2030. Al momento, però, invece di incentivare la riqualificazione la politica sembra spingere l’edilizia verso un grande sonno. Ma il risveglio potrebbe essere brusco.
CHIACCHIERE IN CANTIERE
FRANCO SARO

LUDOVICO LUCCHI
del Foro di Milano lucchi@studiolucchi.eu
La disfida del parcheggio
Con l’ordinanza 20293 del luglio 2024, la Suprema Corte ha affermato che nel giudizio di opposizione al verbale di accertamento di infrazione per la mancata riserva di un’adeguata area destinata a parcheggio libero, grava sull’autorità amministrativa la prova dell’esistenza di una delibera che escluda la sussistenza dell’obbligo di riserva ex articolo 7 del Codice della strada. Secondo questo articolo nelle zone in cui assume l’esercizio di parcheggi con custodia il Comune ha l’obbligo di riservare un’adeguata area alla sosta libera. Costituiscono eccezione a tale obbligo i casi in cui il parcheggio ricade in area pedonale, Ztl o zona A, oppure in aree di particolare rilevanza urbanistica, individuate e delimitate dalla Giunta, in cui sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico. Tale requisito, considerato ontologicamente esistente e già attribuito ex lege nella prima ipotesi in ragione delle peculiari caratteristiche delle zone menzionate, deve invece essere specificamente motivato rispetto alle zone di particolare rilievo urbanistico. Secondo la Corte, mentre è quindi sufficiente includere nelle aree destinate a parcheggio Ztl, aree pedonali o zone A, per esonerare il Comune da responsabilità nell’eventualità di mancata previsione di zone di libera sosta. In caso di aree di rilevanza urbanistica, la sussistenza di esigenze particolari, tali da giustificare l’assenza di parcheggi liberi va specificamente motivata, rappresentando un’eccezione alla regola generale. Pertanto, nel giudizio di opposizione alla sanzione il giudice è tenuto a verificare l’esistenza di errori del Comune nell’indicare la zona perimetrata quale area con particolari esigenze e condizioni di traffico, fermo restando per l’opponente l’onere di provare l’assenza, in quell’area, dei requisiti indicati dalla legge.


STANDARD
42 YEARS 1982-2024


































Caratteristiche
Characteristics:
Lavorazione fino: 60 m














dal 1982
Lavorazione graffiato: 60 m 2/h 2/h
Lavorazione grezzo: 50 m2/h
Lavorazione premiscelati: 50 m2/h
Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h
Fine plaster: 60 sq m/h
“Schratched” plaster: 60 sq m/h
Rough plaster: 50 sq m/h
Pre-mixed products: 50 sq m/h
Scraping and fine sanding of paints in general: 40 sq m/h

dal 1987



REV DRY 220 VOLT
Prevalenza 10 m
Prestazioni Lt 18 dipende dal materiale e rotore, statore Granulometria Da 0 a 4 mm. (Rotore e statore idoneo)
Head 10 m
Performances 18 lt. according to the kind of material, rotor, stator
Granulometry From 0 to 4 mm. (Suitable rotor, stator)

Camera di miscelazione estraibile per perfetta pulizia di materiali agressivi, tipo colla da cappotto. La stessa è al suo interno trattata per effetto anti abrasione ed un effetto anti adesione (Brevettato).
Mixing chamber extractable for perfect cleaning also for aggressive materials, like “cappotto glue. Inside the chamber has a special treatment for anti abrasion effect and anti adesion effect (Patented).





I FATTI NOSTRI

ROBERTO ANGHINONI
Giornalista
VENDERE SENZA VENDERE
C'è un mondo di prodotti in una rivendita di materiali edili. Nuovi e invitanti, spesso anche posizionati in modo ordinato e quindi ancora più allettanti, soprattutto in alcuni comparti merceologici che ordine e pulizia li pretendono. La festa dei materiali, insomma, che è ovviamente importante e anche il cuore dell’attività, ma sappiamo che oggi come ieri e certamente come domani il cliente cerca altro, senza rendersene pienamente conto magari, e questo dettaglio sta diventando sempre più importante, più ancora dei prodotti, più ancora delle raffinate ambientazioni delle finiture. Perché prima ancora di vendere il materiale, dobbiamo riuscire a vendere l’immateriale, che magari non permette di monetizzare subito, ma che è un investimento sicuro per il futuro. Poiché, ci piaccia o meno, siamo pur sempre nell’epoca dell’immagine, la prima cosa che il cliente cerca, magari anche solo a livello subliminale, è proprio quella sensazione di essere capitato nel posto giusto, dove ci sono i professionisti giusti per risolvere i suoi problemi. Ma il nostro mondo è decisamente concreto e non è certo il caso di filosofeggiare, e ciò spiega la necessità della specializzazione, che per il nostro cliente significa fidarsi con tranquillità dei nostri consigli, perché l’abbiamo messo nella condizione di fare la migliore scelta possibile. Sono curioso di vedere come il ritorno a una congiuntura normale cambierà l’approccio del rivenditore con il suo cliente, e viceversa. La battaglia dell’innovazione (perché di questo si tratta) continuerà a scontrarsi con le idee precostituite che si fondano sul timore di affrontare il nuovo, oppure la flessione annunciata porterà i protagonisti del nostro mondo a riflettere un po’ di più sulla scelta delle soluzioni, tenendo conto del fatto che l’opportunità dell’innovazione (perché di questo si tratta) potrebbe permettere anche al nostro cliente di lavorare meglio, con risultati magari certificati, soprattutto con il giusto guadagno e
con un ottimo ritorno di immagine anche per lui?
Non è una magia, ma un modo per costruire il migliore rapporto possibile con il cliente. La flessione congiunturale porta ancora una volta a dover fare delle scelte, e lavorare sull’immagine, concreta nella realizzazione di servizi altrettanto concreti: può essere la strada da seguire nei prossimi anni
Per il distributore lavorare sulla propria immagine, quindi vendere senza vendere, potrebbe anche rispondere a una domanda che nessuno fa ma che tutti pensano: perché mai dovrei acquistare proprio da te? Noto con piacere che all’interno delle rivendite più dinamiche si profila la nascita di veri e propri centri tecnici a disposizione dei propri clienti. Non vendi, o forse anche sì, ma di certo venderai. Una qualche idea di consulenza magari c’è anche sempre stata, ma formalizzare e soprattutto strutturare un servizio di questo tipo innalza immediatamente lo spessore tecnico del punto vendita. Oggi c’è bisogno di diversità anche nell’offerta, c’è bisogno di caratterizzazione, di creare nuove identità e quindi di inaugurare una rinnovata, più interessante riconoscibilità. Immagino che i produttori più lungimiranti non avranno niente in contrario a dare una mano in questo senso, anche perché esistono già esempi di cui narrare. Penso anche che non sia più tempo di sparare nel mucchio, le ipotesi congiunturali sono abbastanza chiare in questo senso. Credo piuttosto che sia propedeuticamente utile far crescere i nostri clienti più professionali e diventare per loro un supporto insostituibile. Come dire: meno, ma meglio, in tutti i sensi: un rapporto di questo tipo dovrebbe infatti metterci al riparo da problemi di tipo amministrativo... Chiudiamo un anno alla fine soddisfacente e ne apriamo un altro ancora tutto da decifrare. Secondo la mia sempre modestissima opinione è tornata l’ora di non guardare i fatturati ma di tenere la lente d’ingrandimento fissa sulle marginalità. Si cresce con quelle e sempre con quelle ci si difende anche. Imparare a vendere la nostra professionalità, anche senza contestualmente vendere i nostri prodotti, lo potremmo definire il compitino segreto per tentare di stabilizzare la nostra attività anche in futuro, qualche che sarà la congiuntura di mercato. E all’inizio di questo 2025 il minimo che io possa fare è augurare a tutti voi un anno pieno zeppo di soddisfazioni.




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Laterlite si propone come partner tecnico di numerose imprese impegnate nel settore delle infrastrutture ferroviarie. Con un indotto che coinvolge oltre 30 mila lavoratori e genera quasi un punto percentuale del Pil, il settore delle costruzioni ferroviarie si conferma un pilastro dell’industria italiana. Laterlite offre il proprio impegno a supporto delle imprese, come ribadito al convegno annuale di Anceferr (Associazione Nazionale Costruttori Edili Ferroviari Riuniti).
Per l’anno accademico 2024-25 le università italiane hanno attivato 843 corsi di laurea attinenti in senso stretto agli studi ingegneristici, di cui 349 di primo livello e 494 di secondo livello. In realtà, il numero di corsi che, in base alla normativa vigente, rilasciano un titolo utile per sostenere gli esami di abilitazione alla professione di ingegnere e ingegnere junior sfiorano il migliaio (996 per la precisione)..


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I VANTAGGI
DI UN SITO
Adibire un area riservata condominiale con un sito internet condominiale e accesso esclusivo tramite password consente di gestire documenti e pagamenti in modo diretto ed efficace. Nella quotidianità l’utilizzo dell’online è una consuetudine. Per esempio, accedere all’home banking dal proprio smartphone rientra fra le attività comuni e sembrano lontani i tempi in cui si provava diffidenza verso l’uso di credenziali e portali con accessi online. Fra i vari portali utilizzabili, tramite credenziali, per accedere e consultare i dati vi è la possibilità dell’area riservata condominiale.

SEGGIOLE & POLTRONE
DANIEL ANTOLIN DIVENTA
NUOVO CFO DI NICE

Nice, azienda specializzata nelle soluzioni di home management, ha annunciato la nomina di Daniel Antolin a chief financial officer. Il manager ha oltre 20 anni di esperienza finanziaria maturata in ruoli strategici nei settori bancario e industriale e ha ricoperto posizioni chiave in aziende di spicco come Bank of America, Fca Group, Opel, British Steel e, più recentemente, Marelli. Antolin ha vissuto e lavorato in mercati strategici per lo sviluppo di Nice, tra cui Italia, Regno Unito, Germania, Polonia, Stati Uniti, Sudafrica e Brasile. Questa prospettiva globale sarà fondamentale per sostenere la visione strategica di crescita internazionale dell’azienda, che punta a rafforzare la propria presenza in mercati ad alto potenziale e a innovare nel settore delle soluzioni per la smart home.
MARCO DI GIACOMO
AD DI ACCIAIERIE
BERTOLI SAFAU

Marco Di Giacomo è stato nominato nuovo amministratore delegato di Acciaierie Bertoli Safau, controllata del gruppo Danieli, da cui proviene il manager. Di Giacomo vanta una profonda conoscenza del settore siderurgico e delle dinamiche globali di mercato in 37 anni di carriera all’interno del Gruppo Danieli. Entrato nel 1987 come Supervisore Tecnico, ha ricoperto nel tempo ruoli di crescente responsabilità, contribuendo a importanti sviluppi aziendali a livello internazionale. Durante la sua carriera, è stato membro di diversi consigli di amministrazione, ha guidato progetti strategici e operativi complessi in vari mercati globali, coordinato le at -
tività globali di post-vendita e supportato l’espansione del Gruppo in mercati strategici come Cina, Russia e Austria. Dal 2020, fino alla nomina attuale, ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente Esecutivo Logistic & Procurement del Gruppo.
ERIC BAVA NUOVO
DIRETTORE
DI VERDE RESOURCES

Verde Resources, azienda americana impegnata nelle soluzioni Net Zero per i materiali da costruzione, ha annunciato la nomina di Eric Bava come nuovo direttore. Il cambiamento rappresenta un momento cruciale per la società, che continua a perseguire la propria mission di guida nell’innovazione sostenibile. L’obiettivo dell’azienda è convertire i rifiuti in soluzioni rinnovabili, sostenibili e convenienti per l’industria delle costruzioni stradali e dei materiali da costruzione.
SUEZ ITALIA A PATRIZIA RUTIGLIANO

Patrizia Rutigliano è il nuovo Ceo per l’Italia di di Suez, gruppo francese attivo nelle soluzioni per l’economia circolare nei settori dell’acqua e dei rifiuti. La manager ha un’esperienza consolidata in ruoli strategici e una profonda conoscenza del mercato italiano, e ha l’obiettivo di guidare l’azienda verso una nuova fase di crescita focalizzata su innovazione e sostenibilità. Rutigliano ha iniziato la sua carriera nel giornalismo, per poi approdare nella pubblica amministrazione come portavoce del Comune di Milano. Successivamente, ha ricoperto ruoli di responsabilità in aziende di rilievo, tra cui Fastweb e Autogrill. Nel 2009 è entrata in Snam,
dove come executive vice-president Institutional Affairs, Esg & Sustainability, Communication & Marketing.
A GIANNI SIMIONATO
LE VENDITE DI FIBRE NET

Gianni Simionato è il nuovo nuovo direttore vendite Italia per il Settore Edilizia di Fibre Net Group. Con quasi 30 anni di esperienza nel settore delle costruzioni, il manager entra a far parte della squadra con un importante bagaglio di competenze nella gestione delle vendite e nel coordinamento delle reti commerciali. Prima di approdare in Fibre Net, Simionato ha iniziato come funzionario commerciale con Hilti Italia. È passato poi in Knauf Interni inizialmente con la funzione di Funzionario commerciale Triveneto e successivamente come Project Manager curando la ricerca, lo sviluppo prodotto, la strategia commerciale. È stato 17 anni in Rockwool come Area Manager Nord Italia.
FABRIZIO CEPOLLINA RESPONSABILE EMEA IN CNH

Fabrizio Cepollina, nominato Responsabile Europa del settore costruzioni del colosso mondiale Cnh, amplia ora le sue responsabilità. Il suo nuovo incarico copre ora l’intera area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), inclusa la Turchia, oltre alla regione Cis. Questa espansione del ruolo mira a rafforzare le sinergie tra le diverse aree geografiche, offrendo vantaggi significativi a clienti, concessionari e partner.Il manager ha oltre 25 anni di esperienza nel settore dei macchinari, in particolare nell’edilizia, nelle attrezzature agricole e nei veicoli commerciali.




ATTUALITÀ

INCENTIVI A DIETA MA NON SONO ANCORA SCOMPARSI
La legge di Bilancio ha confermato i tagli decisi dal governo: si torna al 50%, con in più limitazioni legate al reddito. Ora però ci vuole una nuova legge che renda stabili gli sconti fiscali
Giuseppe Rossi
NUOVI BONUS
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ATTUALITÀ
GLI ULTIMI FUOCHI DEL 110%
Il superbonus è morto, ma il suo spirito continua a vivere, perlomeno nei labirinti della burocrazia. Dal disegno di legge di Bilancio 2025, per esempio, è emerso che opzionalmente è concessa la spalmatura decennale del superbonus a chi ha sostenuto spese nel 2023, vincolando però la scelta alla presentazione di una dichiarazione integrativa. La spalmatura è concessa a condomìni (anche per i lavori trainati, eseguiti dalle persone fisiche nelle singole unità immobiliari condominiali), a persone fisiche per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, da Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. Il nuovo comma 8-bis2 limita l’applicabilità di questa aliquota alle sole ipotesi in cui, al 15 ottobre 2024 ci fossero stati interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni, risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas), oppure in caso di interventi realizzati da condomìni, risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la Cilas. Ancora, in caso di interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo. Restano al 110% sino al 31 dicembre 2025 gli interventi descritti al comma 8-ter dell’articolo 119 (per le zone terremotate e Onlus/Odv/Aps del settore socio-sanitario e assistenziale in possesso dei requisiti di legge).

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ATTUALITÀ
A ROMA MERCATO BENEDETTO DAL GIUBILEO
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I 35 milioni di pellegrini, ma soprattutto gli 8 miliardi spesi dallo Stato italiano per riqualificare servizi e aree, hanno risvegliato le compravendite e spinto le locazioni
Giuseppe Rossi
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ATTUALITÀ
EFFETTO GIUBILEO: I PRIMI DATI RELATIVI AL TERZO TRIMESTRE DEL 2024 INDICANO CHE I PREZZI DELLE CASE IN VENDITA NELLE ZONE PIÙ CENTRALI E VICINE AL VATICANO HANNO REGISTRATO AUMENTI SIGNIFICATIVI. IN PARTICOLARE, IL CENTRO CON UNA CRESCITA DEL 10,2% (PREZZO MEDIO DI 7.099 EURO AL METRO QUADRATO)

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RIQUALIFICAZIONE
LA FILIERA EDILE SCENDE IN CAMPO PER CASE GREEN
In vista delle scadenze della direttiva europea Epbd, 25 tra associazioni di categoria e ordini professionali hanno sintetizzato in un documento come promuovere un piano nazionale di efficienza per il patrimonio immobiliare
Il 40% del consumo di energia nell’Unione Europea e il 36% delle sue emissioni di gas a effetto serra sono causati dagli edifici. Un dato di fatto che non può più essere ignorato, anche alla luce dei cambiamenti climatici e dei conseguenti disastri ambientali, sempre più intensi e frequenti. Per questo motivo i principali operatori ed enti associativi della filiera del rinnovamento degli edifici, dei consumatori e della tutela ambientale hanno redatto un documento condiviso e programmatico per promuovere presso le istituzioni una politica strutturata ed efficace sulla riqualificazione edilizia.

SALVATAGGIO OBBLIGATO
Il documento, aperto alla sottoscrizione e al coinvolgimento di ulteriori soggetti, si intitola Un patrimonio da salvare e vede la partecipazione di 25 realtà che coinvolgono oltre 430 mila consumatori, 150 mila lavoratori, 600 mila professionisti, 8 mila imprese e 410 industrie di produzione. Hanno aderito al progetto Adiconsum, Aem (Associazione Energy Managers), Aicarr, Aipe, Altroconsumo, Anfit, Aning (Associazione Nazionale Ingegneri), Anit, Anpe, Arse, Assocond CoNaFi, Assovernici, Gruppo Pitture e Vernici Federchimica-
Veronica Monaco
Avisa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Cortexa, Federcomated, Federazione Filiera Legno, Fivra, Isi Ingegneria Sismica Italiana, Legambiente, Kyoto Club, Rete Professioni Tecniche, Renovate Italy e Rete Irene.
RIDURRE GLI SPRECHI
Con l’obiettivo di mettere la riqualificazione edilizia al centro della politica energetica italiana, i firmatari del documento esprimono la necessità di predisporre un’analisi approfondita dello stato dell’arte del patrimonio edilizio sul piano energetico e della sicurezza, anche con riferimento agli edifici storico-monumentali. Lo studio sarebbe propedeutico all’elaborazione di dati certi sull’entità degli interventi necessari e alla definizione di un piano nazionale di ristrutturazione degli edifici da
previsto anche dalla direttiva europea, all’istituzione di un gruppo di lavoro con tutti gli stakeholder della filiera che, in sinergia con il tavolo interministeriale, contribuisca alla discussione sulla politica di interventi sostenibili sul piano ambientale, economico e sociale. Oltre all’efficientamento energetico, è sottolineata l’importanza degli interventi di messa in sicurezza. Solo una piccola percentuale delle costruzioni esistenti è infatti stata rigenerata o costruita di recente. Per la maggior parte, invece, il vetusto patrimonio immobiliare italiano necessita di interventi che coniughino riduzione dei consumi energetici e miglioramento strutturale, al fine di garantire la sostenibilità e la resilienza degli edifici.
GLI INCENTIVI
La possibilità di accedere agli interventi di efficientamento e messa in sicurezza non è però alla portata di tutti. Per stimolare la domanda, rimuovere le diseguaglianze sociali e minimizzare la regressività (criterio di imposizione fiscale attraverso il quale le aliquote d’imposta decrescono all’aumentare della base imponibile), i firmatari chiedono al Governo di promuovere meccanismi di fruizione degli incentivi alternativi alla detrazione diretta e misure finanziarie integrative compatibili con il controllo della spesa pubblica, in presenza di adeguati processi di programmazione, monitoraggio e autorizzazione. «La poca chiarezza delle traiettorie che il Governo intende intraprendere per attuare gli impegni comunitari sulla riduzione dei consumi di energia e per contrastare gli impatti ambientali generati dai cambiamenti climatici», si legge nel documento, «mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi e, assieme alla drastica riduzione delle misure a favore della riqualificazione energetica e del miglioramento sismico degli edifici, sta determinando una importante recessione settoriale a danno di una filiera industriale e professionale molto estesa e articolata». E prosegue: «Questa situazione mette a rischio gli investimenti e i conseguimenti in capacità produttiva, organizzativa e di servizi realizzati negli ultimi anni e comporterà una importante contrazione dei livelli di produzione settoriale e di occupazione, con perdita di risorse qualificate e di valore aggiunto».
mettere a punto entro il 2025, con le conseguenti misure di sostegno. Da qui al 2025, i sottoscrittori propongono di varare un provvedimento ponte che consenta di proseguire le attività di decarbonizzazione e messa in sicurezza, mantenendo alle condizioni vigenti l’ecobonus e il sismabonus, così da non compromettere il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Epbd, la cosiddetta direttiva Case Green.
GRUPPO DI LAVORO
Tra le dichiarazioni del documento si fa riferimento, come

INVITO
AL GOVERNO
Il tema delle risorse, cruciale e particolarmente sentito dal Governo, è accolto anche dai sottoscrittori del documento Un patrimonio da salvare, che invitano le istituzioni a esercitare «la massima determinazione e influenza, anche in accordo con altri Paesi membri interessati, nel richiedere alle istituzioni comunitarie la messa a disposizione di risorse finanziarie dedicate, al minimo costo e in quantità adeguata, con l’obiettivo di assicurare la congrua ed efficace attivazione della finanza privata, con schemi semplici e prevedibili».
ATTUALITÀ
ANGAISA
PER GLI IMPIANTI SOFFIA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO
Il convegno nazionale dell’associazione di settore ha messo in luce le difficoltà del dopo superbonus, ma anche le sfide da affrontare per le imprese. Accanto a promettenti novità

Alice Fugazza
PERABBONATI


MAURIZIO LO RE
ATTUALITÀ

Oltre 250 aziende, un migliaio di punti vendita, il sostegno di 150 industrie e un fatturato di oltre 7 miliardi di euro. Sono i dati

SOLOPERABBONATI
MARIANO BELLA
CARLO COTTARELLI
PERABBONATI



VITTORIO CHIESA
MARCO NOCIVELLI
CRISTINA SCOCCHIA



SOLOPERABBONATI
ALBERTO BUBBIO
MASSIMILIANO PERINI
GIULIANO NOCI
ABBONATI


che Angaisa ha presentato in apertura del 25esimo convegno nazionale: un bilancio di numeri e di fatti raccontati dal presidente Maurizio Lo Re, giunto all'ultimo anno del suo mandato. L’occasione è servita anche a delineare il futuro dell’associazione, ma soprattutto quello della filiera.
È stato dipinto un quadro incerto, in cui non c’è più la locomotiva del 110%: eppure, c’è ancora un parco immobiliare da trasformare. Per questo, come è emerso durante l’evento, è necessario considerare la direttiva europea Epbd, più nota come Case Green, ma anche chiedere una mano alla tecnologia, tra intelligenza artificiale e digitalizzazione, oltre che puntare su formazione e investimento sul personale.
MAURIZIO LO RE
Lo Re ha aperto i lavori ed è stato chiaro con i professionisti del settore idrotermosanitario presenti all’interno della sala congressi di Rho Fiera, a Milano. «Il 2024 è stato l’anno della pazienza, delle pro-
MASSIMO MINGUZZI
LORENZO BELLICINI
IMPIANTISTICA
PIÙ TECNOLOGIA NEGLI EDIFICI (E IN RIVENDITA)
Una ricerca di Cresme commissionata da Anie mette a fuoco il trend della home automation e delle installazioni connesse con il risparmio energetico. Ma non mancano gli ostacoli
SOLOPERABBONATI


Alice Fugazza
FRANCO VILLANI, DELEGATO ALLA PRESIDENZA ANIE NELL'AMBITO BUILDING
ABBONATI



FILIPPO GIRARDI, PRESIDENTE ANIE.
SOTTO, LORENZO
BELLICINI, DIRETTORE CRESME
ATTUALITÀ

SOLOPERABBONATI
TAVOLA ROTONDA
ABBONATI

ASSOTERMICA
SETTORE AL FREDDO SENZA BONUS PER LE CALDAIE
L’associazione che riunisce l’industria del riscaldamento guarda con preoccupazione al taglio degli incentivi blindato dal governo nella legge di Bilancio. In un Paese che ancora dipende dal gas

Alice Fugazza
SOTTO, IL PRESIDENTE DI ASSOTERMICA GIUSEPPE LORUBIO. A LATO, I RELATORI DELLA CONFERENZA
ABBONATI

ATTUALITÀ

SOLOPER

PERABBONATI
L’EDILIZIA IN FIERA FA UN POKER CON IL MADE EXPO
A novembre torneranno in contemporanea nei padiglioni espositivi le soluzioni più innovative per la mobilità orizzontale e verticale, per le costruzioni e l’involucro, per l’home and building automation e l’integrazione tecnologica, per il comparto security&fire
Dopo il successo della prima edizione, nel 2023, di M iba - Milan International Building Alliance, evento espositivo che riunisce quattro manifestazioni dedicate al comparto delle costruzioni e degli spazi abitativi (Gee–Global Elevator Exhibition, Made expo, Smart Building Expo e Sicurezza), Fiera Milano scalda i motori per il prossimo appuntamento che si preannuncia par-

MIBA 2025
Veronica Monaco

ticolarmente interessante. Dal 19 al 21 novembre 2025 torneranno in contemporanea nei padiglioni di Fiera Milano a Rho le soluzioni più innovative per la mobilità orizzontale e verticale, per le costruzioni e l’involucro, per l’home and building automation e l’integrazione tecnologica, per il comparto security&fire. Solo Made Expo durerà un giorno in più e chiuderà il 22 novembre.
LE TRANSIZIONI
Il post pandemia ha significato un momento di grandi trasformazioni per il mondo delle costruzioni e per tutti i settori coinvolti in nuove realizzazioni,

riqualificazioni e manutenzioni di edifici. La sfida è quella della transizione ecologica e digitale (twin-transition) e della decarbonizzazione, che la direttiva europea Case Green ha reso ancora più stringente: entro cinque anni l’obiettivo è quello di

LA PRESENTAZIONE
DELLA NUOVA
EDIZIONE DI MIBA 2025. SOTTO E A SINISTRA, ALCUNE IMMAGINI
DALL'EDIZIONE 2023
DA SINISTRA,CLAUDIO DEL PERO (POLIMI), FABRIZIO LEONFORTE, (POLIMI), CHIARA ALBICOCCO (GIORNALISTA), NICCOLÒ ASTE (POLIMI), SIMONA GRECO (MADE EXPO), CECILIA HUGONY (TEICOS), ANDREA SAVIO (STUDIO ANDREA SAVIO)

GLI EFFETTI DELLA DIRETTIVA CASE GREEN
Il primo studio dell’Osservatorio Miba, a cura del dipartimento di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, si focalizza sulla direttiva Case Green e la ricaduta potenziale sui settori dell’involucro e dei materiali, dell’impiantistica, dell’energia e delle tecnologie. Considerando che sono proprio le riqualificazioni energetiche, insieme alle ristrutturazioni-manutenzioni edilizie, il fattore trainante del settore delle costruzioni, l’immediato futuro del comparto è legato in misura imprescindibile alle misure tecniche, economiche e normative che verranno applicate. In questo senso la strategia della Commissione Europea può rappresentare uno stimolo significativo: basti pensare che attualmente il 75% del patrimonio edilizio è inefficiente dal punto di vista energetico, e più dell’85% degli edifici esistenti nel 2050 sarà probabilmente ancora in uso. In attesa che vengano definiti i decreti attuativi a livello nazionale, l’Osservatorio Miba ha costruito tre ipotetici scenari che prevedono per il periodo 2025-2035 diversi livelli di investimento e risparmio ottenibile.
Scenario Business-As-Usual Prospetta un’applicazione contenuta dei principi della direttiva, che consentirà semplicemente di contrastare la contrazione del mercato dei prossimi anni. Si prevede quindi un trend degli investimenti in riqualificazione energetica similare a quello ottenuto mediante l’ecobonus (circa 3.700 M€/ anno per il settore residenziale), ottenendo al 2035 un risparmio energetico addizionale rispetto al 2024 pari approssimativamente a 15.500 GWh/anno. Tale quota, sommata ai 30 mila GWh/anno raggiunti a fine 2024, consentirà un risparmio pari al 65% di quanto richiesto dall’Epbd. Per le costruzioni non residenziali, gli investimenti
sarebbero pari a 700 M€/anno (che comporteranno un risparmio di 2.800 GWh/anno al 2035), mentre per le opere di ristrutturazione/manutenzione convenzionali (non legate all’efficientamento energetico) si stima un giro di affari totale di circa 84 mila M€/anno.
Scenario Policy-Driven Ipotizza che l’evoluzione del mercato sia di fatto guidata da una efficace applicazione della Epbd (Case Green). Per il settore residenziale è possibile stimare che la quota addizionale di risparmio energetico raggiunga almeno i 40 mila GWh/anno al 2035, a fronte di un investimento medio di 10 mila M€/anno. A questa quota si aggiungono gli investimenti nel settore non residenziale (stimato pari a circa 22 mila GWh/anno al 2035), che ammontano a 5.500 M€/anno. Il totale sull’intero patrimonio edilizio esistente, incluse ristrutturazioni/ manutenzioni convenzionali, sarà dunque pari a 95.500 M€/anno, ovvero il 13% superiore rispetto al primo scenario.
Scenario Ambitious. Rappresenta il caso più sfidante. Tale risultato sarà possibile mediante la compresenza di diversi fattori: un’elevata consapevolezza del mercato, una maggiore incentivazione statale, un quadro normativo chiaro e semplificato, l’assenza di fenomeni speculativi. In questo scenario si prevede la mobilitazione di investimenti mediamente pari a circa 14.500 M€/anno sul residenziale (che genereranno un risparmio di 58 mila GWh/anno al 2035) e di ulteriori 8 mila M€/anno per il non residenziale (per un risparmio di 33 mila GWh/anno al 2035). Includendo infine le ristrutturazioni/manutenzioni convenzionali è possibile stimare un giro di affari totale sul patrimonio edilizio esistente pari a 102.500 M€/anno, corrispondente ad un incremento di circa il 22% rispetto allo scenario Business-As-Usual.
CRESME: IL 2025 MEGLIO DEL 2019
Secondo il 37esimo Rapporto Congiunturale e Previsionale presentato a inizio dicembre dal Cresme, che affiancherà Fiera Milano nell’evidenziare le tendenze del mercato, il settore delle costruzioni si prepara ad affrontare un futuro ricco di sfide e incertezze. L’esaurirsi del boost dei bonus porterà nel 2025 a un calo degli investimenti di circa il -6,2% (nel 2024 il calo previsto è del 4,2% rispetto all’anno precedente), mentre l’aumento della spesa per le opere pubbliche, entrate nella loro fase realizzativa, è attesa in crescita fino almeno al 2027 con una media di oltre 40 miliardi di euro di lavori all’anno (nel 2024 l’incremento è stato del 13,7%). Nonostante la contrazione, il valore della produzione nel 2025 sarà superiore del 20% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019. Il principale mercato delle costruzioni resta quello della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio esistente. Nel 2024 su 303 miliardi di euro di valore della produzione, 161 miliardi di euro sono rappresentati dalla manutenzione straordinaria di edifici residenziali, non residenziali e opere del genio civile, e 51,5 miliardi dagli interventi di manutenzioni ordinaria. Si tratta nell’insieme del 70% del valore della produzione delle costruzioni. Tra le sfide al centro dell’evoluzione del mercato i temi del partenariato pubblico e privato e della rigenerazione urbana, della sostenibilità e della riduzione delle emissioni di Co2, il processo di digitalizzazione e di innovazione tecnologica che porterà il settore delle costruzioni a nuovi modelli di offerta basati sull’efficienza organizzativa, sulla progettazione integrata, sui contratti collaborativi, sull’automazione e sulla robotizzazione con una componente impiantistica crescente.
arrivare a energia quasi zero per gli edifici di nuova costruzione, mentre il parco immobiliare esistente dovrà ridurre drasticamente consumi ed emissioni. Come? Riqualificando e mettendo mano a involucro, impianti e tecnologie. Una grande prova, ma anche un’opportunità unica di sviluppo per il mondo della progettazione, della costruzione e riqualificazione di edifici e città, settori che troveranno il loro momento di confronto al M iba
NUOVI MATERIALI
A Fiera Milano (Rho) i visitatori potranno scoprire materiali, prodotti, tecnologie, processi e soluzioni per la realizzazione di edifici e città a basso impatto ambientale, smart, sicuri e accessibili. Quattro i pilastri che animeranno la manifestazione e costituiscono un punto di contatto tra le fiere Gee, Made expo, Smart Building Expo e Sicurezza: la progettazione; la sostenibilità che si esplicita nei temi dell’accessibilità, dell’uso di materiali ecocompatibili, della progettazione bioclimatica e dell’attivazione di tecnologie smart per il monitoraggio e la gestione dell’energia consumata; la sicurezza; la digitalizzazione, strumento imprescindibile sia nel momento della progettazione, sia in quello della gestione dell’edificio in tutte le sue funzioni. Ad arricchire l’esperienza di visita, M iba offrirà inoltre una ricca proposta di convegni, seminari e workshop declinati secondo tre driver: sostenibilità, innovazione e normative. Accanto agli eventi trasversali alle quattro fiere, ogni manifestazione
avrà in programma appuntamenti verticali per i tecnici e i professionisti di ogni specifico comparto, garantendo una copertura completa di tutti i temi più caldi per il mondo delle costruzioni.
L’OSSERVATORIO
Oltre a essere vetrina di novità di prodotto e tecnologie all’avanguardia, Miba vuole offrire anche un supporto

LORENZO BELLICINI, DIRETTORE CRESME
IDENTIKIT DEI QUATTRO EVENTI
Grazie alla sinergia tra quattro fiere dedicate a mercati verticali, Miba (Milan International Building Alliance) si conferma una piattaforma internazionale dedicata a tecnologie, prodotti e soluzioni in grado di rendere possibile la transizione ecologica e digitale di edifici e città. Gee. Global Elevator Exhibition è l’evento dedicato al mercato di ascensori e scale mobili, che in Italia vale 2,9 miliardi di euro (con un incremento del 9,5% tra il 2022 e il 2023), si concentrerà su trend, innovazione, tecnologie e sostenibilità. Oltre alle aziende espositrici e partner di grande prestigio come Anacam (Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori), la fiera saprà richiamare visitatori professionali, tra cui manutentori, installatori, architetti, progettisti, ingegneri, professionisti del real estate, facility manager, distributori e amministratori di condominio.
Made Expo. Organizzata da Fiera Milano e Made Eventi, la fiera si propone come punto di riferimento per il settore delle costruzioni, raccogliendo le imprese più innovative ed esplorando le soluzioni più all’avanguardia per migliorare il comfort e la sicurezza degli edifici. Diviso in due saloni (Costruzioni e Involucro), l’evento si concentrerà su temi
cruciali come la digitalizzazione nel settore edilizio, la riqualificazione e la sicurezza strutturale. Tante le iniziative in programma, tra cui la terza edizione del concorso Made Awards, quest’anno organizzato per la prima volta dal Politecnico di Milano. Tra i partner della manifestazione Unicmi (Unione nazionale delle industrie delle costruzioni metalliche dell’involucro e dei serramenti) e il Festival dell’Edilizia Leggera (Fel).
Smart Building Expo. È organizzata da Fiera Milano e Pentastudio: la manifestazione si propone come evento di riferimento per il comparto elettrico-elettronico e della home and building automation, che conta in Italia oltre 66 mila imprese e un valore della produzione di 21,8 miliardi di euro (2023), con una crescita media annua del 9,4%. Sicurezza. Manifestazione dedicata ai settori security&fire. Secondo gli ultimi dati Anie Sicurezza, il comparto Sicurezza e Automazione edifici nel 2023 ha proseguito nel percorso espansivo (+11,7%). Antincendio (+12,6%), Antintrusione (+13,9%) e Videosorveglianza (+15,8%) hanno guidato la crescita. Sul tavolo anche il tema della sicurezza informatica e le nuove regolamentazioni Nis2, Cer e Cra emanate dall’Unione Europea.

NICCOLÒ ASTE, PROFESSORE
POLITECNICO DI MILANO. A DESTRA, SIMONA GRECO, AMMINISTRATORE
DELEGATO DI MADE EXPO
concreto al mercato e ai professionisti: per questo ha dato vita a Osservatorio Miba, un centro studi a cura del Politecnico di Milano, da questa edizione partner scientifico dell’evento. L’Osservatorio si prefigge di analizzare scenari e trend e focalizzare i temi chiave di sviluppo. Il primo studio si focalizza sulla direttiva Case Green e sulla ricaduta potenziale che potrebbe avere sui vari

comparti rappresentati da Miba: l’involucro, i materiali, l’impiantistica, l’energia e le tecnologie (vedi box a pag. 50). Inoltre, per incontrare gli operatori direttamente sul territorio, Fiera Milano sta lavorando a Miba Levante, uno spin off della fiera per i professionisti del Sud Italia, che si terrà a Bari nel novembre 2026, alternandosi dunque alla manifestazione milanese negli anni dispari.
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TRANSIZIONE GREEN E DOPO BONUS SOTTO LA LENTE
La federazione dei commercianti edili ha centrato il 41esimo meeting associativo sui temi della sostenibilità e della riqualificazione del patrimonio immobiliare

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GIUSEPPE FRERI, PRESIDENTE FEDERCOMATED DURANTE L'INTERVENTO AL 41ESIMO MEETING ASSOCIATIVO

VIRGINIO TRIVELLA, INGEGNERE E CONSIGLIERE DELEGATO A EFFICIENZA ENERGETICA DI ASSIMPREDIL ANCE
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HEIDELBERG MATERIALS
LA VOCAZIONE VERDE DEL CEMENTO MADE IN BERGAMO
L’impianto produttivo di Calusco ha ospitato la tappa conclusiva del roadshow, tra manager dell’azienda e un panel di distributori.
Sostenibilità sotto la lente

L’
ottava e ultima tappa del roadshow di Heidelberg Materials, in collaborazione con Virginia Gambino Editore, si è svolta dove è iniziata la storia dell'azienda in Italia: nella Bergamasca. Sono stati mesi di incontri intensi, con tavole rotonde che hanno coinvolto la distri-
Alice Fugazza

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buzione di materiali per l'edilizia in diverse zone d’Italia. Heidelberg Materials ha voluto realizzare sessioni di discussione con i rivenditori nelle proprie cementerie, con l'obiettivo di fare il punto della situazione dopo il rebranding. Nell'ultima tappa del roadshow, dunque, un gruppo composto da alcuni manager dell'azienda e rivenditori del Nord Ovest si è incontrato a Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo, per confrontarsi su diversi temi, tra cui il rapporto tra cemento e sostenibilità. E anche per discutere l’impatto che il cambio di ragione sociale, da Italcementi ad Heidelberg Materials, ha avuto sul mercato.
CHI C’ERA
Al tavolo, dalla parte di Heidelberg Materials, erano presenti Ignazio La Barbera (Calusco Plant Manager), Francesca Proietti, (marketing analyst) e Oscar Barchi (sales area manager Italia Nord Ovest). I rivenditori intervenuti sono stati Miriam Busnelli, titolare di Busnelli, Francesco Freri, amministratore delegato di 4Bild, Cristian Locatelli, titolare di Forniture Edili, Giorgio Ferrari, titolare di Gmg Centro Edile (Gruppo Made), Denis Doria, area manager Lombardia di Orsolini e Pietro Sazzani, titolare di Sari (Gruppo Made). Ad approfondire l’aspetto gestionale e finanziario è stato invece Alberto
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LA TAVOLA ROTONDA DI CALUSCO D'ADDA

Bubbio, professore associato di Economia aziendale e responsabile del corso di Programmazione e controllo presso l’Università Carlo Cattaneo-Liuc, mentre a moderare l’incontro è stata Virginia Gambino, direttore responsabile ed editore della rivista YouTrade.
LO STABILIMENTO
Uno dei fattori determinanti per Heidelberg Materials è la passione, ha spiegato La Barbera, direttore dello stabilimento di Calusco d'Adda dal 2020. Il manager è soddisfatto di quella che chiamano la cittadella del cemento: un sito di produzione all’avanguardia, soggetto a operazioni di revamping che lo hanno reso
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uno degli impianti più avanzati dell’intero sistema produttivo di Heidelberg Materials. Al suo interno vi lavorano circa 150 addetti impegnati nella produzione di nove tipi di cemento.
«La cementeria di Calusco è stata fondata nel 1907 ed è entrata a far parte della rete produttiva di Italcementi nel primo Dopoguerra, diventando uno degli impianti più importanti per quanto riguarda la produzione. Nel 2004 il centro produttivo è stato completamente rinnovato, diventando uno degli impianti più performanti e sostenibili in Europa: grazie al revamping le performance ambientali sono elevate, con livelli di emissione molto bassi e un ridotto con-
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ALCUNI DEI PARTECIPANTI

STEFANO RONCAN, DIRETTORE COMMERCIALE DI HEIDELBERG MATERIALS ITALIA. A DESTRA, VIRGINIA GAMBINO, DIRETTORE YOUTRADE E MODERATRICE DELL'EVENTO
ECONOMIA CIRCOLARE CON REC
Lo smaltimento dei rifiuti è un tema caldo, specialmente per rivenditori e operatori del settore, che spesso e volentieri sono in difficoltà nel chiarire ai propri clienti come meglio comportarsi con gli scarti di cantiere. Percependo questa esigenza, Heidelberg Materials ha aderito lo scorso giugno al Consorzio Rec (Recupero Edilizia Circolare): un’iniziativa che offre la possibilità ai punti vendita di materiali edili associati di poter ritirare i rifiuti da costruzione e demolizione all’interno dei propri store. Il servizio è destinato ad artigiani e piccole imprese, che hanno a disposizione punti distribuiti sul territorio, per conferire gli scarti delle attività di demolizione e costruzione. Ma non solo: gli scarti, dopo un’attenta valutazione e un opportuno trattamento, potrebbero essere riutilizzati da Heidelberg Materials come materie prime seconde nel ciclo di produzione del cemento o del calcestruzzo, attivando così un processo virtuoso di economica circolare.
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sumo di materie prime, combustibili e risorse idriche. Nel 2006 è stato attivato un nastro sotterraneo lungo 10 chilometri, uno dei pochi in Europa, che collega la cava Colle Pedrino al deposito delle materie prime di calcare e marna di Monte Giglio. Questo consente di evitare la circolazione su strada di oltre 10 mila autotreni all’anno. Strategica anche la scelta di ammodernare il forno, rendendolo potente e tecnologicamente superiore, meno impattante sull’ambiente. Così si sono abbassate notevolmente le emissioni di Co2 nell’aria», ha raccontato La Barbera.
MENO EMISSIONI
«I nostri pilastri di sviluppo sono il rispetto delle comunità locali, delle persone e, quindi, anche dei lavori. La sicurezza di tutte le persone coinvolte è un aspetto per noi fondamentale. La cementeria di Calusco opera secondo un’ottica di miglioramento continuo, specialmente delle performance ambientali: concentra gli sforzi sulla minimizzazione degli impatti sull’ecosistema, la riduzione delle emissioni e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse. In questi anni l’utilizzo di combustibili alternativi ha permesso di risparmiare circa 15 mila tonnellate di Co2 all’anno. Altri investimenti sono stati disposti per un miglior utilizzo dell’acqua, limitandone l’impiego. La sostenibilità non è solo uno slogan, lo chiede il mondo», ha aggiunto La Barbera.
BUBBIO: SPECIALIZZAZIONE PIÙ FORMAZIONE

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Le rivendite devono cambiare, altrimenti non c’è futuro. La tesi è stata argomentata da Alberto Bubbio (nella foto), professore associato di Economia aziendale e responsabile del corso di Programmazione e controllo presso l’Università Carlo Cattaneo-Liuc nel corso della tavola rotonda di Calusco. Secondo la sua analisi, la rivendita non può più essere come quella vecchia pubblicità della Rai che recitava «di tutto e di più». Il punto vendita, invece, deve essere più snello e di qualità, con le spalle coperte dall’appartenenza a gruppi o consorzi e avere chiare strategie di business. «Non si può più essere quello che si è stati cinque anni fa: è arrivato il momento dell’evoluzione,
forse di una rivoluzione», ha ammonito Bubbio. «Prima di tutto è necessario partire dai collaboratori: le persone scarseggiano, ma sono la risorsa più importante che abbiamo e sulla quale dobbiamo scommettere. Bisogna puntare sulla formazione, investendo, credendoci, retribuendo, valutando talento e competenze di ognuno e motivando. Sono necessarie anche serie valutazioni dei fornitori e dei loro prodotti, che devono essere accuratamente scelti per apportare qualità e innovazione. Che siano quelli che forniscono prodotti di maggiore utilizzo, quindi quelli effettivamente venduti. I clienti nella nuova rivendita devono meritare il credito: ognuno di loro deve essere valutato singolarmente. Ci vuole anche coraggio per affrontare cambiamenti e scelte puntuali, ma ormai i rivenditori dovrebbero aver capito che da soli non si va da nessuna parte, e che è bene allearsi con qualcuno che detta il business model. La differenza la fanno le persone, non le tecnologie, che sono fondamentali, ma che devono tassativamente essere utilizzate come supporto. Come l’intelligenza artificiale, la formazione ricopre un ruolo fondamentale per la specializzazione, che fa la differenza. Il magazzino? Deve essere studiato tramite le statistiche e si deve adeguare sia alla richiesta sia al mercato. E nessuno si può permettere di considerare la sostenibilità come una moda: ormai è una faccenda non più dilazionabile».

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AL CENTRO, ALBERTO BUBBIO, PROFESSORE ASSOCIATO DI ECONOMIA AZIENDALE E RESPONSABILE DEL CORSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PRESSO L’UNIVERSITÀ CARLO CATTANEO-LIUC

TRANSIZIONE ECOLOGICA
Oscar Barchi, Sales Area Manager Italia Nord Ovest di Heidelberg Materials, ha spiegato qual è effettivamente l’impegno dell’azienda nei confronti della transizione ecologica. «La nostra società si è affacciata sul mondo industriale a metà Ottocento. Da allora sono passati tanti
anni, la popolazione mondiale è cresciuta, il pianeta si è evoluto. Heidelberg Materials è fra i player mondiali del cemento, in diversi campi. Come aggregati siamo i primi, presenti in sei continenti, con oltre 50 mila dipendenti. Ci siamo adeguati ai tempi e ai cambiamenti, con consapevolezza. Specialmente oggi che la legislazione è molto chiara:

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VISITA ALLA SALA CONTROLLO

l’Europa deve confrontarsi con la Carbon Neutrality e arrivare al 2030 (praticamente domani) con le emissioni di Co2 dimezzate. L’obiettivo è la neutralità nel 2050», ha spiegato il manager. «Intendiamo ridurre la nostra impronta di Co2 anche tramite l'utilizzo di combustibili sostenibili. Prestiamo un’attenzione puntuale alla logistica,
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i nostri cementi sono prodotti con materie prime seconde e meno clinker, pur mantenendo la qualità di sempre. La decarbonizzazione è un processo complesso, ma i temi che si prospettano davanti a noi sono un’occasione da cogliere e una sfida da intraprendere. I passi avanti di Heidelberg Materials sono stati numerosi e importanti».

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CEMENTERIA DI CALUSCO D'ADDA
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OBIETTIVI
Gli obiettivi dell’azienda sono arrivare al 2030 con le emissioni di Co2 ridotte del 55%, raddoppiare il fatturato con prodotti sostenibili e offrire al mercato almeno il 50% di cemento ottenuto tramite l’utilizzo di materie prime seconde, in un’ottica di un’economia circolare. Nel 2025, per esempio, sono in programma diversi progetti, tra cui l’applicazione della nuova tecnologia netZero per l’impianto di Brevik, in Norvegia, dove la Co2 prodotta verrà catturata, stoccata nei mari del Nord. «Una grande prova che abbiamo intrapreso con entusiasmo. Lo stabilimento di Calusco è sostenibile oggi al 47% con una produzione di prodotti sostenibili: basti pensare al Duracem, Tecnocem, all’i.idro Drain, al Termocem, accompagnati da tutti i completamenti di gamma. Voi rivenditori siete protagonisti assieme a noi, in questo processo che cambierà il nostro futuro, in meglio», ha aggiunto il manager.
RIVENDITE
GLI ORIZZONTI DEI DISTRIBUTORI
Francesco Freri, amministratore delegato di 4Bild (Milano)


Nel 2021 4Bild ha promosso il progetto Rec (Recupero Edilizia Circolare), il primo consorzio che riunisce i rivenditori in Italia per raccogliere e riutilizzare i rifiuti di cantiere. «Grazie alla norma che abbiamo sostenuto, infatti, l'impresa edile può conferire nelle rivendite abilitate gli scarti da smaltire e acquistare anche il nuovo materiale necessario per i propri progetti. Un vantaggio economico per il rivenditore, che fidelizza il cliente, ma anche per l'ambiente. La sostenibilità in edilizia ha la massima importanza e tutti devono essere protagonisti di un cambiamento verde che volge al riutilizzo delle materie. D'aiuto in questa mission il nostro rapporto con Heidelberg Materials, che dura da più di 50 anni e con cui condividiamo i valori».
Miriam Busnelli, co-titolare di Busnelli (Gerenzano, Varese)

La Busnelli Materiali Edili è nata 55 anni fa, in provincia di Varese. Un’azienda familiare, cambiata seguendo i flussi del mercato, attualmente operativa come magazzino di materiali edili multiservizi. «Abbiamo corner dedicati al colore, alla ferramenta, alla duplicazione delle chiavi, il reparto idraulica e quello dedicato alle finiture, con una sala mostra integrata. Il nostro caposaldo è la formazione: imparare, conoscere e comprendere è il nostro motto e ci adoperiamo per organizzare ciclicamente corsi e seminari, in collaborazione con dipendenti e fornitori. La sostenibilità? Per noi ha avuto la massima importanza sin da subito: siamo stati pionieri in questo settore sin dagli anni 2000, dedicandoci da subito alla bioedilizia. Un mercato di nicchia ai tempi, che oggi ha permesso la nostra affermazione».



Gmg vende materiali edili e fornisce servizi. «Operiamo a 360 gradi: dalla consulenza, alla progettazione, alla produzione, fino alla posa in opera in differenti settori, come le coperture in legno, serramenti, scale e basculanti, fino a offrire soluzioni chiavi in mano. Insieme al servizio per la pulizia di macerie, ghiaie e ambienti da bonificare. Il rapporto con Heidelberg Materials è fondamentale: realizziamo 60mila metri quadrati di massetti al mese e ovviamente i loro prodotti, per noi, sono di vitale importanza. Ma anche sostenibili, certificati e di qualità, caratteristiche apprezzatissime».
Giorgio Ferrari, titolare di Gmg Centro Edile, Bottanuco (Bergamo)
FRANCESCO FRERI
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MIRIAM BUSNELLI
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GIORGIO FERRARI
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Denis Doria, area manager Lombardia della Orsolini Amedeo (Viganello, Viterbo),


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Il 2024 per Orsolini è andato molto bene, anche se il 2025 lascerà spazio a maggiori incertezze. «Le sfide non ci spaventano: in Lombardia abbiamo avuto un incremento del 50-60% sul fatturato e abbiamo in previsione l’apertura di nuovi punti vendita. Il superbonus 110% è stato una grande occasione, ma la sua fine ci lascia con molti dubbi: adesso le aziende devono andare a caccia di nuove tendenze e nuove opportunità, come potrebbe essere il Pnrr. Il nostro punto di forza? La sinergia fra punti vendita e territorio».
Pietro Sazzani, titolare di Sari (Germignaga, Varese)
«La società Sari è nata negli anni Settanta grazie alla lungimiranza e allo spirito di iniziativa di mio padre

Egidio. L'attività ha preso vita inizialmente con il movimento terra e l'estrazione di sabbie e ghiaie, per poi proseguire agli inizi degli anni Novanta con l'apertura della prima rivendita edile e, poco dopo, del primo impianto di calcestruzzo. Il nuovo Millennio ha segnato un ulteriore sviluppo del gruppo con l'inaugurazione, nel 2005, della nuova sede centrale: qui, oltre all'edilizia pesante, vengono sviluppati vari settori collaterali come ferramenta, colorificio, pavimenti e rivestimenti, arredo bagno, porte e finestre e molto altro ancora. Nell'ultimo decennio la crescita non si è fermata grazie all'apertura di un nuovo impianto di calcestruzzo, una nuova rivendita edile, un polo estrattivo in provincia di Vercelli e un centro di recupero per la lavorazione di rifiuti derivanti dall'attività di costruzione e demolizione. Sempre sotto la guida della nostra famiglia, sono nate la Sari General Contractor, con un focus sulle costruzioni, e la Sari Real Estate, operante nell'ambito dell'intermediazione immobiliare. Lavoriamo con Heidelberg Materials da oltre trent'anni e condividiamo gli stessi valori: serietà, qualità e sostenibilità».
Cristian Locatelli, amministratore e socio di Forniture Edili (Villa d’Adda, Begamo)



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Forniture Edili è stata avviata negli anni Sessanta e poi ha visto la luce ufficialmente nel 1986, con l'apertura di due punti vendita che oggi vantano risultati eccellenti. «Vendiamo prevalentemente materiali edili, insieme a prodotti particolari e innovativi. Ma non solo: siamo un punto di riferimento per il noleggio di macchinari e abbiamo aperto un impianto per il recupero delle macerie, dove ricaviamo materiali per il riutilizzo. Il rapporto con Heidelberg Materials dura da diversi anni, apprezziamo la serietà, la qualità, l'innovazione e la sostenibilità».
DENIS DORIA
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PIETRO SAZZANI
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CRISTIAN LOCATELLI
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FORTUNATO – GRUPPO MADE
MULTICANALITÀ PER PARLARE A PIÙ CLIENTI
L’azienda di distribuzione di Trepuzzi (Lecce) ha puntato sulle sinergie e sulla vendita attraverso i canali tradizionale e digitale. Ma è attiva anche con un programma televisivo e un libro

Franco Saro
DIDA
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LA RIVENDITA FORTUNATO A TREPUZZI (LECCE). SOPRA, L'AREA COLORE


SOLOPER
INTERNI DEL PUNTO VENDITA
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EDIL BI DI SONDRIO ENTRA IN BIGMAT
La storica azienda valtellinese Edil Bi sceglie BigMat per estendere il proprio mercato e ampliare l’offerta grazie ai servizi e alla forza del Gruppo. È una storia di famiglia quella di Edil Bi, azienda della distribuzione di materiali edili e finiture, che dal 1976 è un punto di riferimento per gli operatori della ristrutturazione della provincia di Sondrio. Le origini di questa longeva attività risalgono però agli anni Quaranta, quando Eugenio Bianchi avvia la piccola impresa di pavimenti e rivestimenti. L’eredità viene poi raccolta dal figlio Claudio, oggi titolare dell’azienda, che la trasforma allargandone gli orizzonti e gli ambiti di intervento per soddisfare l’evoluzione delle richieste della clientela del territorio valtellinese. Con un magazzino edile da 4 mila metri quadrati e uno showroom d’interni di 3 mila metri quadrati, BigMat Edil Bi si propone come partner a 360 gradi di imprese, progettisti, architetti e anche privati per realizzare progetti
chiavi in mano. La rivendita, che nel 2023 ha raggiunto i 12 milioni di euro di fatturato, si occupa di consulenza e vendita di materiali edili, finiture e prodotti per il fai-da-te, ma anche di progettazione e realizzazione di ristrutturazioni e nuove costruzioni, dall’edilizia privata a quella commerciale fino all’edilizia turistica, molto sviluppata data la natura del territorio. «Il mercato è sempre più complesso e per fare un salto di qualità avevamo bisogno di una struttura come BigMat che può supportare il nostro ampliamento dell’offerta merceologica in campo edile grazie ad accordi commerciali vantaggiosi con fornitori e marchi leader del mercato, differenziandoci», asserisce spiega Claudio Bianchi. «Inoltre, grazie ai servizi e ai format proposti da BigMat potremo differenziarci sul mercato, ad esempio mi interessa molto implementare in rivendita il comparto del fotovoltaico su cui il Gruppo sta investendo proprio negli ultimi mesi».

ETERNOO ANCHE A FIRENZE
Eternoo apre un nuovo punto vendita a Firenze, in via Giovan Filippo Mariti 148. È il secondo nel capoluogo toscano, dove è possibile trovare una vasta gamma di prodotti e servizi per l’edilizia per supportare al meglio le attività di imprese e artigiani. Con i suoi 69 punti vendita, il Gruppo mira a fornire una rete di assistenza sempre più estesa per soddisfare ogni esigenza nei cantieri in tutta Italia.
ITER DI RUGGERI APRE A ORISTANO
Quarta sede per Iter di Ruggeri (Gruppo Made) oltre ai punti vendita di Selargius (Cagliari) dove è stata anche aperta una nuova show-room finiture, Sestu (Cagliari) e Guspini (Sud Sardegna) entra nel mercato di Oristano con un’offerta professionale per gli operatori della termoidraulica e dell’edilizia. La nuova sede è composta da un capannone di 1.300 metri quadrati sviluppati anche in altezza per poter offrire prodotti sempre pronti nei differenti settori merceologici, oltre a una superficie esterna di 5 mila metri quadrati, perfettamente strutturata per agevolare nel migliore dei modi le attività di carico e scarico. I moduli espositivi sono principalmente dedicati al mercato professionale, ma la recente chiusura di alcuni centri della Gdo permette a Iter di offrire consigli e soluzioni anche al cliente privato, che apprezza sempre più una consulenza personalizzata, oltre a prodotti di qualità.

EMMEPI PERROZZI (GRUPPO
MADE)
AL TRAGUARDO DEI 50 ANNI
Emmepi Perrozzi raggiunge il traguardo di 50 anni di attività. L’azienda di Vasto (Chieti), aderente a Gruppo Made, ha iniziato la sua attività nel 1974 con Mario Perrozzi con una specializzazione nella distribuzione di materiale idrotermosanitario. Circa vent’anni fa la svolta, con l’introduzione delle merceologie per l’edilizia e della show-room. Negli anni, anche i quattro figli hanno iniziato a lavorare in azienda e oggi Emmepi Perrozzi è un punto di riferimento a 360 gradi per il cliente professionale e per il privato, grazie allo sviluppo della sua offerta che oggi propone edilizia leggera e pesante, le finiture, e il settore di porte e finestre che comprende anche il servizio di posa.

GRUPPO CENTROEDILE ACQUISISCE MILANO ATTREZZATURE E NORIMAC
Gruppo Centroedile ha acquisito l’azienda Milano Attrezzature e Norimac attraverso la società del gruppo, Nol System Italia . M ilano Attrezzature, una realtà fondata nel 1991, è specializzata nella commercializzazione di attrezzature e macchinari per edilizia, in grado di fornire un servizio di consulenza e assistenza, insieme a un’ampia gamma di prodotti professionali. «È una bellissima e storica realtà che ci permette di ampliare la gamma dei servizi ai nostri clienti, in grado di offrire un ampio e provvisto magazzino che, supportato da un otti mo servizio, è in grado di soddisfare tutte le richieste», precisa Andrea Santini, amministratore delegato di Centroedile Milano. Con questa operazione Gruppo Centroedile, player in Lombardia nella grande distribuzione del settore edile, finiture casa e fai da te, si rafforza ulteriormente e aggiunge un nuovo punto vendita ai 17 già presenti in Regione, aggiungendo l’attività di commercio di macchinari ed attrezzature per l’edilizia. « Norimac è un' importate realtà operante nel settore del noleggio, che permetterà a Nol System Italia , società nel settore del noleggio, di ampliare l’offerta e di disporre di un’officina professionale, completa e in grado di offrire un servizio di assistenza per le riparazioni e manutenzioni di macchinari e attrezzature», conclude Santini.

ITALFERRO, GERMANI E FERCOLOR NEL GRUPPO MADE
Ancora nuovi ingressi in Gruppo Made che porta lo sviluppo del network Made nel 2024 a oltre 30 nuovi magazzini aderenti. Italferro è un’azienda specializzata nel settore delle forniture di armature in acciaio per cemento armato che comprende la presagomatura, l’assemblaggio e la posa in opera di tondo presagomato, oltre alla produzione di reti elettrosaldate standard e a misura. L’azienda ha deciso di affiancare a questa storica attività la vendita di materiali edili, aggiornando così la sua offerta al mercato. Per questo ha deciso di entrare in Gruppo Made, per meglio sviluppare la parte commerciale di vendita, definire il migliore assortimento e aggiornare così la sua presenza sul mercato. Entra nel gruppo Made anche Germani, rivendita di Frosinone condotta
da Alessandro Germani. La scelta di aderire a Made è stata fortemente voluta per cogliere le opportunità di collaborare con un gruppo di imprenditori che hanno a cuore lo sviluppo sostenibile. Entra in Made anche Fercolor di Angelo Pidone, che ha radici in ferramenta e colore, con un'ampia e preparata offerta oggi: la scelta di entrare a far parte di Gruppo Made è che per crescere bisogna stare insieme.



MARCELLO BERGONZONI, ITALFERRO
ALESSANDRO GERMANI, GERMANI
ANGELO PIDONE, FERCOLOR
1Enne, disegnata da Matteo Cibicper Scapin Collezioni. Disponibile a due, tre o quattro ante Enne è espressione del know how sul design curvo del brand. Fa parte della collezione Nazca Booby, e tratta di una serie di oggetti dalle forme organiche contraddistinti dalla leggerezza



True Color, la collezione FAP
Ceramiche in cui l’eclettismo cromatico e materico diventa l’espediente perfetto per donare luminosità e respiro agli ambienti. Delicate nuance, dalla sofisticata allure vintage, compongono una palette che sa incantare con semplicità.

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3 Ronal Bathrooms, leader nella produzione di soluzioni doccia, wellness e arredo bagno, inaugura il nuovo showroom presso lo stabilimento produttivo di Jicin, in Repubblica Cec. Realizzato su un’ampia area espositiva, il nuovo showroom offre ai visitatori un viaggio ispiratore attraverso la famiglia Ronal. 4 Nell’ambito della collaborazione tra il Salone del Mobile Milano e la Westbund Art&Design Fair di Shanghai, Gessi è tra i protagonisti di The Orbit’s Orbit: a performative installation about Italian design dell’artista Matilde Cassani. Gessi è presente con alcuni elementi di Perle, una delle sue creazioni Haute Culture che valorizzano la creatività di chi progetta e di chi forgia le sue linee ogni giorno, con passione e manualità d’eccellenza, salvaguardando il patrimonio artigianale italiano. 5 Cosentino supporta gli architetti e gli interior designer con soluzioni per un ambiente su misura e un approccio alla progettazione integrata dello spazio bagno. Silestone e Sensa sono disponibili in una vasta gamma di colori, formati, spessori, finiture e 3 2
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texture e dei prodotti Cosentino pronti alla posa, come lavabi e piatti doccia. 6 Artelinea presenta i suoi nuovi prodotti e i suoi ampliamenti di collezione. Sintesi tra rigore formale e ricercatezza materica, Plissé guarda al passato strizzando l’occhio alla tradizione anni ’50 e all’imponenza dell’architettura classica. 7 Slatestone di Cerdisa è la nuova collezione di gres porcellanato che cattura la bellezza naturale dell’ardesia, riproducendone con estrema fedeltà e grande precisione tutti i suoi dettagli. La perfetta riproduzione delle sfumature, delle venature e della sua particolare texture restituiscono all’utilizzatore un’esperienza visiva e tattile suggestiva e coinvolgente.8 Nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale, i confini tra fisico e virtuale si dissolvono, dando vita a un nuovo trend che sta catturando l’immaginazione: il Digital Dreamscape. Ogni stanza si trasforma, così, in un’esperienza visiva e sensoriale che introduce una nuova accezione di “cozy”, magistralmente messa in scena dalle collezioni di Lea Ceramiche. 7

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Le sedute proposte da Provex non solo agevolano l’uso della doccia, ma si distinguono per un design contemporaneo che ben dialoga con le stanze più moderne ed attuali. La realizzazione di un bagno senza barriere è, infatti, un aspetto importante
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Riflessi presenta due nuove linee di specchi per completare l’arredo di spazi esclusivi e raffinati Vanity, specchio poliedrico e sofisticato e Ring, specchio da parete rotondo

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PER UNICAL BIOENERGY
Unical Bioenergy, la divisione che raggruppa i marchi del gruppo dedicati alla progettazione e produzione di sistemi a biomassa, presenta l’innovazione tecnologica e delle macchine riscaldanti che utilizzano l’energia del legno e delle biomasse. Unical, pioniere di questo settore
dagli anni Ottanta, con la prima caldaia a legna, a fiamma rovesciata, Gasogen, prosegue nella ricerca con nuovi progetti a cinque stelle super efficienti, a basso impatto ambientale e dal design accattivante: Up, Nua Au, Fata Au e Fata Mix.

WAVIN INTRODUCE VENTIZA TER
Italia presenta Ventiza Ter, la nuova linea di unità di Ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recuperatore di calore pensata per l’installazione in ambienti commerciali o del settore terziario. Le nuove macchine commercializzate da Wavin Italia rappresentano una soluzione per assicurare una qualità dell’aria ottimale all’interno di edifici di medie e grandi dimensioni. Sono disponibili nelle versioni Ventiza Ter H, per applicazioni sia a soffitto che a basamento, e Ventiza Ter V, per la sola applicazione a basamento con attacchi in linea sul lato superiore.


IMPERMEABILIZZANTI RAPIDI CON WINKLER
Wingum Plus H2O e Wingum Pro Teck nascono nei laboratori Winkler per l’impermeabilizzazione con soluzioni innovative, a base acqua senza solventi, che permettono di ultimare i lavori in pochissime ore. Alla richiesta di impermeabilizzanti liquidi altamente performanti per resistenza e durabilità il laboratorio ricerca e sviluppo di Winkler risponde con una gamma di soluzioni certificate. Si tratta di due sistemi impermeabilizzanti che oltre a garantire le performance specifiche sono stati realizzati anche nella versione Rapid, per garantire tempi di asciugatura, appunto, rapidissimi.


PRODOTTI FILA PER IL PARQUET
Per preservare e proteggere i legno dall’usura del calpestio, dallo sporco e dalle macchie, Fila Solutions ha re -
alizzato una linea di prodotti specifici ed ecosostenibili, adatti a qualsiasi ambiente interno ed esterno: Splendidwood, Parquet Wax, Naturewood e Formula Legno.



AQUABOARD PRO LA LASTRA SI EVOLVE


Aquaboard pro è l’evoluzione della storica lastra da esterno in gesso rivestito Siniat. La nuova lastra combina resistenza all’acqua e sicurezza antincendio. È caratterizzata per il suo assorbimento d’acqua inferiore al 3% secondo En 15283-1, la sua resistenza agli agenti atmosferici e allo sviluppo delle muffe: ora si affianca la totale incombustibilità della lastra grazie alla classe di reazione al fuoco A1.



GREEN E SOLIDITÀ SARÀ L’ANNO DI NORMABLOK PIÙ
FORNACI LATERIZI DANESI
L’azienda propone la soluzione innovativa di blocchi con alte capacità isolanti, elevata resistenza strutturale e in grado di resistere alle fiamme: una suite adatta per ogni intervento

SPaolo Caliari
ul mercato dell’edilizia anche nel 2025 soffia un vento green. Le tappe previste dalla direttiva europea Epbd, votata dal parlamento di Strasburgo anche con il contributo dei rappresentanti italiani, e che tutti i Paesi devono tradurre in pratica, non lasciano dubbi: gli edifici di nuova costruzione devono passare dallo standard energia quasi zero a quello emissioni zero entro il 2030. Gli edifici residenziali esistenti devono ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. E anche per gli immobili non residenziali sono previsti requisiti minimi e progressivi: dovrà essere efficientato almeno il 26% del parco edilizio entro il 2033. In poche parole: edilizia e risparmio energetico sono una combinazione che accompagnerà il settore per i prossimi decenni. Un trend che coinvolge in primo luogo i produttori di materiali, tenuti a proporre soluzioni adeguate alle esigenze di isolamento efficiente.
LUNGIMIRANZA
La buona notizia è che ci sono aziende che hanno visto lungo e che si sono preparate per tempo con prodotti ad alta sostenibilità ma, soprattutto, capaci di migliori performance. Una di queste è Fornaci Laterizi Danesi, che ha saputo coniugare la tradizionale sicurezza di un materiale dalla storia millenaria, l’argilla utilizzata per blocchi e mattoni, con un elemento isolante frutto della ricerca d’avanguardia. Il risultato è una linea di blocchi dalle caratteristiche tecniche speciali, capaci di isolare e allo stesso tempo di garantire sicurezza sismica: Normablok Più.
«Per procedere alla sua produzione abbiamo provveduto a innovare gli impianti, fornendo al mercato soluzioni antisismiche e ad altissimo isolamento», racconta Roberto Danesi alla guida di Fornaci Laterizi Danesi di Soncino (Cremona). «La linea Normablok è un sistema costruttivo completo che risponde alle richieste Cam e in cui abbiamo integrato Neopor Bmb di Basf, un Eps derivato da materie prime rinnovabili e non fossili. Si tratta di blocchi isolanti adatti alle diverse zone sismiche per la realizzazione di murature monostrato portanti, armate o ordinarie, murature di tamponamento e per la correzione dei ponti termici di pilastri e travi, con caratteristiche antincendio, anche per la costruzione di edifici di grandi dimensioni».


AREA DI CARICO NELLA SEDE DANESI A SONCINO (CREMONA). I BLOCCHI NORMABLOK PRONTI PER LA CONSEGNA
LA SCELTA
Normablok Più High Performance (HP). Soluzione concepita per realizzare tamponature monostrato performanti, risponde ai requisiti legislativi e costruttivi per tutte le zone sismiche.
Normablok Più Muratura Armata (MA). È una linea completa di blocchi in laterizio ad alte prestazioni termiche ideata da Fornaci Laterizi Danesi per realizzare murature armate in tutte le zone sismiche. Realizzati con laterizio Poroton P800, i blocchi della linea Normablok Più Muratura Armata coniugano ai ben noti vantaggi della muratura armata le prestazioni del polistirene espanso additivato.
Normablok Più Ponti Termici. È la linea di blocchi isolanti sviluppata per realizzare, con una sola posa, contropareti interne energeticamente efficienti e, nel caso di nuove costruzioni, per correggere termicamente i ponti termici di travi e pilastri.
Normablok Più All Round. È una linea completa in grado di coniugare praticità, economia e velocità di messa in opera con alte prestazioni termoacustiche, resistenza statica, isolamento acustico e protezione dal fuoco.
Blocchi a incastro. I blocchi con incastro vengono forniti
INNOVAZIONE
Normablok Più rappresenta un’innovazione tecnica, ma anche una soluzione che si allinea a quanto richiesto dalla direttiva europea in termini di risparmio energetico. Questo è un aspetto importante per Fornaci Laterizi Danesi, dato che il suo sistema si pone come alternativa al cappotto: oltre a solidità, semplicità di realizzazione e durata nel tempo, i blocchi Normablok Più assicurano ottimi valori di coibentazione delle murature. L’applicazione di Normablok Più evita la necessità di un cappotto termico esterno o l’utilizzo di isolante in intercapedine. Interventi che non sono più necessari grazie all’integrazione del polistirene additivato di grafite Neopor di Basf direttamente all’interno del blocco. Apposite fasce isolanti, inoltre, eliminano il ponte termico dei giunti di malta. Insomma, con una metafora si potrebbe dire che l’edificio indossa un vestito altamente performante e duraturo.
ANTINCENDIO
Ma c’è anche un altro aspetto che rende questa soluzione particolarmente efficace: la sicurezza in caso di incendio, su cui in questi anni si è concentrata l’atten-
con un’apposita striscia di materiale isolante, in modo da interrompere termicamente il corso orizzontale di malta, riducendo la conduzione di calore attraverso di esso. Sono ideali per la realizzazione di murature portanti e murature di tamponamento.
Blocchi senza incastro. I blocchi senza incastro della linea Normablok Più comprendono blocchi di differenti larghezze e profondità per rispondere alle differenti esigenze di progettazione per murature portanti in zona sismica e per murature di tamponamento.
Blocchi per tutte le zone sismiche. Il blocco isolato Normablok Più S40 sismico è un monoblocco portante per murature perimetrali in tutte le zone sismiche, realizzato con laterizio Poroton P800 totalmente iniettato con il nuovo polistirene caricato con grafite ad alte prestazioni. Abbinato alla malta termo-sismica Danesi Mtm10, permette di realizzare pareti con trasmittanza U pari a 0,201 W/m2K. Un sistema vincente in tutte le zone sismiche e climatiche, secondo le prescrizioni delle normative vigenti.
Mezze Normablok Più. Mezzi blocchi a completamento del sistema Normablok Più impiegabili per la realizzazione di pareti portanti in zona sismica o di tamponamento.

IL BLOCCO NORMABLOK PIÙ S40 MA
STORIA DI COPERTINA
LE PARETI REALIZZATE CON NORMABLOK PIÙ S40 MA,
OLTRE AD ESSERE SICURE
SISMICAMENTE, RAGGIUNGONO
UNA TRASMITTANZA TERMICA
DI 0,21 W/M2K, RENDENDO
INUTILE LA POSA DI UN
CAPPOTTO A LASTRE

L'ESTERNO DELL'AZIENDA
zione per quanto riguarda l’involucro degli edifici. «È vero, il tema della sicurezza antincendio delle facciate è di grande interesse e di particolare rilevanza, soprattutto nel caso di edifici pluripiano. Lo abbiamo visto in alcuni fatti di cronaca negli ultimi anni», continua Danesi. «Un incendio che ha origine all’interno di un edificio può finire per interessare anche le facciate. Le fiamme e i fumi caldi che si sviluppano negli ambienti confinati, dopo aver provocato la rottura delle aperture finestrate, fuoriescono e si possono propagare ai locali superiori o adiacenti a causa dei flussi termici indotti lungo le facciate. Eventuali cavità verticali, per esempio
nelle facciate ventilate, possono essere vie preferenziali di propagazione degli incendi lungo la superficie. È inoltre fondamentale esaminare l’incidenza e le caratteristiche di eventuali rivestimenti esterni, come i cappotti termici. È per questo che abbiamo testato, presso il laboratorio Csi, pareti realizzate con blocchi Normablok Più sottoponendole a test in grado di determinarne la classe di reazione al fuoco. Tutte le pareti Normablok Più hanno ottenuto la certificazione di reazione al fuoco in classe B-s1,d0 dimostrandosi quindi la soluzione ideale per le facciate di tutti gli edifici, anche nel caso di facciate ventilate».

ANTISISMICO
Altro aspetto da mettere in risalto riguarda la capacità del materiale di garantire sicurezza anche in caso di eventi sismici, purtroppo così frequenti in Italia. Nel 2023, per esempio, sono stati 6.307 i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale sul territorio italiano e nelle aree limitrofe: una media di 44 terremoti al giorno, quasi 1 terremoto ogni 30 minuti. Anche se si tratta di micro-avvenimenti che passano inosservati, questi eventi sono il sintomo di una sismicità che periodicamente si manifesta anche con scosse devastanti. Per coniugare isolamento termico e sicurezza sismica, Danesi ha ideato blocchi con isolante integrato specifici per la realizzazione di murature portanti. Tra questi spicca Normablok Più S40 ma: realizzato con laterizio Poroton P800, il blocco unisce i vantaggi della muratura armata con le performance del polistirene espanso additivato di grafite. Abbinato alla malta termo-sismica Danesi mtm10, il blocco consente di realizzare pareti che, intonacate tradizionalmente, raggiungono una trasmittanza termica di 0,21 W/m 2K, rendendo inutile la posa di un cappotto a lastre. Questi blocchi, integrati con barre di armatura orizzontali e verticali, permettono di realizzare costruzioni sicure, resilienti e durature, con un sistema costruttivo semplice ed affidabile, nel pieno rispetto delle ntc 2018. In più, il sistema Danesi permette di costruire edifici in muratura portante di qualsiasi forma e distribuzione planimetrica, senza l’obbligo di rispettare limiti massimi tra l’interasse dei muri e contenendo l’area delle pareti resistenti, e senza dover garantire il metro d’angolo agli incroci delle pareti perimetrali, consentendo così maggiore libertà architettonica e semplicità nella progettazione. All’interno della struttura in muratura portante è possibile anche inserire elementi resistenti ai soli carichi verticali, quali pilastri in cemento armato o in acciaio.
DURATURO
Se il blocco di Danesi aumenta la sicurezza strutturale, offre anche un altro vantaggio rispetto ad altre soluzioni per l’involucro: non teme gli eventi meteorologici estremi che ormai caratterizzano le stagioni. «Lo strato in cotto è decisamente molto resistente in caso di eventi climatici estremi e la parte isolante si trova all’interno. Abbiamo una forte resistenza agli urti oltre che al fuoco», continua il titolare dell’azienda. «In più, con le murature isolate in laterizio abbiamo accorciato i tempi di posa in cantiere e, quindi, i tempi di realizzazione dell’edificio, gestendo meglio anche la fase di sicurezza del cantiere, dato che è necessaria solo la squadra di muratori tradizionali. I blocchi possono essere tagliati in cantiere in qualunque direzione senza subire alcun danno sotto il profilo dell’isolamento, poiché il polistirene interno non si sbriciola grazie alla tecnica di
SOSTIENE ANCHE LE FACCIATE IN PIETRA
Il sistema in muratura armata Normablok Più S40 MA è una soluzione adatta anche per garantire sicurezza sismica e risparmio energetico agli edifici che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese, specialmente quelli in pietra a vista, che sono soggetti ai maggiori danneggiamenti in caso di sisma, come testimoniato dai numerosi crolli, totali o parziali, avvenuti nei borghi del Centro Italia colpiti dal terremoto del 2016. La parete in muratura armata Normablok Più S40 MA rivestita in pietra a vista opportunamente ancorata con un’apposita rete in fibra di vetro, è in grado di sostenere, senza mostrare segni di danneggiamento, eventi sismici di intensità doppia rispetto a quelli registrati nel 2016, come testimoniato dai risultati ottenuti su tavola vibrante nell’ambito di un ampio progetto di ricerca sviluppato da Università degli Studi di Roma Tre, Università La Sapienza di Roma, Enea, con il contributo di Regione Lazio e la partecipazione di Fibre Net e Consorzio Poroton Italia.
produzione che lo rende omogeneo al blocco. Inoltre, non occorrono pezzi speciali, perché il blocco può essere tranquillamente tagliato con una sega da cantiere».
TREND
Insomma, Normablok Più è un sistema ad alto contenuto innovativo, composto da blocchi adatti alle diverse esigenze progettuali e realizzative. «Per questo abbiamo un ufficio tecnico con cinque professionisti che si occupano dell’assistenza a 360 gradi: dalla prima fase di promozione tecnica dei nostri prodotti agli studi di fattibilità del progetto architettonico e strutturale (dalla muratura armata con prestazioni antisismiche alla realizzazione di edifici multipiano con prestazioni d’isolamento), fino all’assistenza in cantiere per spiegare alle maestranze come utilizzare il prodotto per ottenere il massimo risultato con il minor spreco di tempo e risorse da impiegare», precisa Danesi, che vede per l’immediato futuro un’accelerazione sui temi dell’edilizia sostenibile. «Danni da cambiamenti climatici con eventi estremi e antincendio rappresentano le maggiori sfide insieme alla necessità di rispondere alle richieste di efficientamento energetico e, quindi, di isolamento del patrimonio immobiliare esistente», conclude l’imprenditore. «A parità di costi, se non anche a oneri inferiori, le performance delle nostre soluzioni, rispetto a quelle alternative, ci daranno ragione anche nei prossimi anni. Anche per il 2025 la nostra sfida sarà però quella di far entrare massicciamente la linea Normablok nei grandi cantieri italiani». Fornaci Laterizi Danesi è a Klimahouse 2025 - Padiglione CD, Stand C19/04.
COLOR TRENDS 2025 NUOVA LUCE PER LE PARETI
A Eclipsia, tonalità dell’anno, si aggiungono quattro palette: Penumbra, Zenith, Aura e Supernova, per connessioni armoniche che aprono inaspettate possibilità ai progettisti

Novacolor, il brand di San Marco Group dedicato all’arte decorativa, anticipa i Color Trends 2025. Presentate in anteprima nello showroom milanese di Novacolor, le tonalità sono basate sulla ricerca e lo studio del colore del designer e architetto Gian Paolo Venier di Otto Studio by Paola Navones.
ARANCIONE MORBIDO
Colore dell’anno 2025 è Eclipsia, un arancione morbido e vibrante «pura energia e vitalità, capace di trasformare l’atmosfera di un ambiente con una

SAN MARCO GROUP
Sara Giusti
Colore dell’Anno: Eclipsia MM311
NUANCE PER TUTTI
Penumbra (Palette 1): evoca la zona di transizione tra luce e ombra. Perfetto per una palette di colori sfumati e delicati. È composta dai colori: Light Year MM313, Dark Matter MM313, Eclipsia MM311, Ermetic Fobos MM314, Faint Glimmer MM 315, Milky Way MM 316.
Zenith (Palette 2): riflette il punto più alto del cielo durante l’eclissi, simbolo di massima luminosità e chiarezza. Adatto a una palette vibrante e brillante. È composta dai colori: Callisto’s Vibe MM317, Vega’s Return MM318, Eclipsia MM311, Venus’ Caress MM319, Ares’ Passion MM320, Sirius’ Fall MM321.


semplice iniezione di colore; perfetto per gli spazi della vita quotidiana, infonde dinamismo e positività, mantenendo sempre un’aura di sorpresa», racconta Gian Paolo Venier. A Eclipsia si aggiungono quattro palette: Penumbra, Zenith, Aura e Supernova, creando connessioni armoniche che aprono inaspettate possibilità di colore, permettendo ad architetti e designer di esplorare nuove possibilità creative adattandosi a ogni tipo di progetto.
LINEA MATMOTION
I Color Trends 2025 si integrano nella linea Matmotion di Novacolor, una collezione di flat paint professionali disponibile in finiture ultra opaca ed eggshell. «La linea di flat paint professionali Matmotion ha da sempre rappresentato il veicolo naturale per esprimere a pieno le potenzialità delle nostre intuizioni di colore. Pensiamo a nuance versatili, eclettiche e profondamente
Aura (Palette 3): un simbolo che evoca un senso di energia, luce e bellezza intrinseca, suggerendo un legame tra la dimensione estetica e quella emotiva. È composta dai colori: Ursa Mayor MM322, Ursa Minor MM323, Eclipsia MM311, Aquarius Drop MM324, Pluto Fairy MM325, Moon Beam MM326.
Supernova (Palette 4): un’esplosione stellare di straordinaria potenza che illumina il cosmo con una luce intensa, visibile anche a milioni di anni luce di distanza. È composta dai colori: Shy Collision MM327, Orion’s Dream MM328, Eclipsia MM311, Dusk’s Serenity MM329, Midnight Whisper MM330, Steel Resolve MM331.


connesse. I Color Trends ridefiniscono gli spazi, offrendo un’esperienza che mette a contatto lo stile con un bisogno crescente di comfort e serenità», commenta Anna Bertaccini, brand marketing manager di Novacolor.
LA GAMMA
La gamma Mat motion è formulata per garantire prestazioni elevate e un rapido riutilizzo degli spazi tinteggiati, grazie alla bassa emissione di Voc e l’assenza di formaldeide e plastificanti aggiunti. I prodotti della linea, come Mat motion Supreme Matt e Mat motion Extra Eggshell, sono certificati secondo lo standard Red cert², che attesta l’uso di materie prime sostenibili. La certificazione Eurofins Indoor Air Comfort Gold conferma inoltre il rispetto dei più rigidi standard di qualità dell’aria interna, rendendo questi prodotti ideali per ambienti residenziali e commerciali.
SOPRA LE PALETTE
ABBINATE AL COLORE DELL'ANNO 2025
ECLIPSIA. A SINISTRA, GIAN PAOLO VENIER DI OTTO STUDIO BY PAOLA NAVONE
BILDEX
NUOVI PANNELLI IN AEROGEL SOTTILI E ISOLANTI

L'azienda propone tre diverse soluzioni per interventi a basso spessore: Soft Felt e Hard Felt a media e alta densità, a cui si aggiunge Magnesium Oxide abbinato a magnesite armata per una maggiore resistenza meccanica e alla compressione
Sara Giusti
Impermeabile, idrofobo e traspirante, altamente resistente al fuoco e ai raggi Uv, dotato di elevata resistenza alla compressione e ai carichi (200 Kpa), ottimo come isolante termico e acustico, evita la formazione di condense e funghi. È l’aerogel di silice, materiale all’avanguardia dalle elevate proprietà isolanti che Bildex propone in tre differenti pannelli della linea Thermax, studiati per l’isolamento termico a basso spessore. Conforme alle norme europee Ce e ai requisiti Cam, l’aerogel è leggero e flessibile, adattandosi alle più diverse forme e applicazioni.
MEDIA DENSITÀ
Per interventi sotto massetto, intercapedini, applicazioni a cappotto in pareti interne ed esterne, isolamento a soffitto e nell’intradosso di coperture a falde, Bildex ha messo a punto Soft Felt, pannello in aerogel a media densità. Il pannello è composto da un isolante nanotecnologico in aerogel da 10 millimetri e multipli, e ha una conducibilità termica in opera pari a 0,018 W/mK.

Conforme alle norme europee, Soft Felt è impermeabile all’acqua e resistente al fuoco.
ALTA DENSITÀ
Particolarmente indicato per applicazioni su pareti perimetrali esterne e per contrastare i ponti termici, Hard Felt è invece un pannello ad alta densità composto da aerogel da 12 millimetri e multipli, rivestito da una spalmatura antifiamma ultra-grip. La conducibilità termica in opera è pari a 0,018 W/mK. Il feltro di rivestimento lo rende particolarmente adatto alla posa con malta e conferisce al pannello una elevata resistenza meccanica e alla compressione.
C’È ANCHE MAGNESIUM OXIDE
La proposta Bildex si completa con Aerogel Magnesium Oxide, pannello composito ad alta densità composto dal pannello Soft Felt (da 10 millimetri o multipli) abbinato a un pannello rigido di magnesite armata da 12 millimetri che ne aumenta la resistenza meccanica e la resistenza alla compressione fino a 1000KPa. L’intervallo di temperatura di impiego sale da 200 gradi a 1.200 gradi, con una conducibilità termica in opera pari a 0,018 W/mK. La superficie del pannello è adatta alla posa con malta e riduce drasticamente la dispersione delle molecole nanotecnologiche di aerogel. Oltre a essere abbinato a un pannello rigido di magnesite, su richiesta l’azienda può fornire il prodotto anche accoppiato con una lastra in cartongesso.
IL PANNELLO AEROGEL MAGNESIUM OXIDE. A SINISTRA, HARD FELT. NELLA PAGINA ACCANTO, IL PANNELLO SOFT FELT

FIBRE NET
IN ARRIVO NOVITÀ PER RINFORZARE LA LEADERSHIP
Il gruppo punta sulle nuove reti Ri-Struttura Force per il sistema Crm, su 26 nuove configurazioni della soluzione Frcm C-Matrix e ad aumentare la gamma di prodotti per il consolidamento strutturale
Franco Saro
Negli ultimi vent’anni Fibre Net Group si è affermata come leader indiscusso nel settore del rinforzo strutturale grazie al suo approccio innovativo e alla sua capacità di creare valore attraverso materiali fibrorinforzati. Gianni Simionato, direttore vendite della business unit Edilizia di Fibre Net, descrive l’evoluzione, la crescente domanda di mercato e le politiche di espansione dell’azienda.

Domanda. Qual è la fotografia del gruppo oggi? Risposta. Fibre Net Group è una realtà completamente made in Italy protagonista nel settore dei rinforzi strutturali con materiali compositi. È un gruppo molto dinamico e costantemente alla ricerca dell’eccellenza: i continui investimenti in R&D, lo sviluppo di soluzioni innovative, affidabili e certificate hanno portato Fibre Net a una costante crescita nel mercato italiano ed estero. Oggi il Gruppo è in grado di offrire una proposizione a 360 gradi nella messa in sicurezza, nel rinforzo e ripristino del patrimonio del costruito. Alla base dei nostri valori ci sono l’attenzione alla qualità, il costante supporto a progettisti e imprese a partire dalla fase di ideazione fino alla assistenza diretta in cantiere nelle fasi di installazione. Inoltre, poniamo molta attenzione anche all'affiancamento e formazione alla nostra rete di rivenditori. Tutto è garantito da un importante team tecnico e commerciale, che da sempre considera il progettista e il cliente un patrimonio importante da seguire e supportare. Fibre Net sviluppa il proprio business nel settore dell’edilizia pubblica e privata, delle infrastrutture e dell’industria, offrendo una completa gamma di sistemi sempre in costante sviluppo e aggiornamento. Il futuro del Gruppo si svilupperà nel segno della coerenza, mantenendo il focus sui rinforzi e ripristini, con un approccio tecnico in linea con la nostra missione aziendale e con sguardo attento verso le
sfide di un mercato che continuamente evolve e richiede soluzioni sostenibili ed efficaci.
D. Fibre Net è ormai una scelta di riferimento per il mercato. Perché i clienti chiedono le soluzioni dell’azienda?
R. Il successo di Fibre Net risiede nella capacità di anticipare le esigenze del mercato offrendo soluzioni affidabili, innovative e sostenibili. I clienti ci riconoscono come «Gli specialisti del rinforzo strutturale» in grado di offrire un servizio tecnico e una gamma di sistemi completi che trovano applicazione nelle diverse esigenze di cantiere. I nostri sistemi Crm (Composite Reinforced Mortar), Frp (Fibre Reinforced Polymer) e Frmc (Fabric Reinforced Cementitious Matrix) sono sinonimo di alta qualità per la realizzazione dei loro progetti. La nostra attenzione verso la certificazione di prodotti, l’impegno costante nella ricerca di soluzioni innovative, comprese quelle progettate su misura, la formazione continua offerta dalle numerose Academy edilizia, recentemente estese al settore delle infrastrutture, il supporto operativo nelle diverse fasi di cantiere e l’attenzione alla sostenibilità ambientale ci rendono un partner di fiducia per tutta la filiera delle costruzioni. La combinazione tra ricerca avanzata, produzione interna e supporto tecnico è ciò che ci differenzia sul mercato; questa flessibilità operativa rappresenta un ulteriore elemento distintivo che fa la differenza per i nostri clienti.
STABILIMENTO FIBRE NET. A SINISTRA, IL DIRETTORE VENDITE DELLA BUSINESS UNIT EDILIZIA DELL'AZIENDA, GIANNI SIMIONATO

PRODUZIONE


PRODUZIONE DELLE MALTE TECNICHE. A DESTRA, PRODUZIONE RETI C-MATRIX
LABORATORI. A DESTRA, L'UFFICIO TECNICO FIBRE NET
D. Come risponde Fibre Net alle crescenti esigenze del mercato delle rivendite?
R. La distribuzione rappresenta per noi un canale strategico. Da anni Fibre Net è presente nelle principali rivendite italiane con i propri sistemi, e puntiamo a rafforzare ulteriormente l’attenzione verso questo segmento, considerato fondamentale per la nostra crescita e per una presenza sempre più capillare sul territorio. A partire dal 2025, amplieremo la nostra offerta con nuovi prodotti afferenti alle linee Crm, Frcm e Frp Particolare attenzione verrà data anche alla gamma di malte tecniche e civili, strettamente collegate ai nostri sistemi. L’obiettivo è offrire ai rivenditori un portafoglio di soluzioni integrate che soddisfino le esigenze di una clientela sempre più attenta a qualità e sostenibilità. Garantiamo, inoltre, l’assistenza tecnica di personale

altamente specializzato, pronto a supportare la rivendita in ogni necessità. Fibre Net non è solo prodotto, ma anche servizio e vicinanza al cliente.
D. Quali sono le novità in arrivo per il 2025?
R. Siamo particolarmente soddisfatti dell’introduzione delle nuove reti Ri-Struttura Force per il sistema Crm, uniche per prestazioni e affidabilità. Per il sistema Frcm, le 26 nuove configurazioni di C-Matrix offriranno una versatilità senza precedenti per molteplici applicazioni. Stiamo, inoltre, sviluppando numerosi progetti da presentare al mercato, con l’obiettivo di offrire una gamma di sistemi sempre più completa e innovativa per il rinforzo strutturale. Continueremo a investire in ricerca e sviluppo per garantire prodotti certificati, sostenibili e di elevata qualità, consolidando ulteriormente la nostra leadership nel settore.


D. In termini di sostenibilità, quali sono le iniziative principali di Fibre Net?
R. La sostenibilità, dicevamo, è un valore centrale per Fibre Net. Utilizziamo energia rinnovabile, tecnologie a basso consumo energetico e materiali compatibili con l’ambiente. Promuoviamo la progettazione circolare, riducendo i rifiuti e valorizzando gli scarti. Tutte le attività di sostenibilità praticate si concretizzano nell’ottenimento di certificazioni Epd sui diversi prodotti, che sono quindi sviluppati per essere Cam compliant. Ciò garantisce maggiore sicurezza in un mercato, come quello dell’edilizia, che pone sempre crescente attenzione a questi requisiti, fondamentali anche nel contesto del Pnrr. Questo approccio ci permette di offrire soluzioni innovative che rispondono non solo alle esigenze tecniche, ma anche a quelle ambientali, economiche e sociali.


D. Come si conclude il 2024 per Fibre Net e quali sono le prospettive per il futuro?
R. Il 2024 è stato un anno complesso, che ha richiesto un impegno significativo da parte di tutta l’organizzazione. Tuttavia, l’avvio di cantieri legati al Pnrr ha rappresentato un segnale positivo, permettendoci di guardare al 2025 con ottimismo. In un contesto economico sfidante, abbiamo risposto rafforzando i nostri investimenti in innovazione, formazione, sostenibilità e risorse umane, per garantire un servizio di eccellenza. Questo approccio ci consente di affrontare il 2025 con fiducia, puntando a consolidare ulteriormente la nostra leadership nel settore con un focus costante sul cliente. Siamo pronti ad affrontare le sfide future e a cogliere nuove opportunità di crescita.

PRODUZONE RETI RI-STRUTTURA. A SINISTRA, PRODUZIONE RI-STRUTTURA FORCE
ACADEMY INFRASTRUTTURE E ASSISTENZA ON SITE
GEOPLAST
LA GRIGLIA A MODULI NON TEME CARICHI PESANTI
L’azienda presenta
Elevetor Max, sistema composto da piedi di base, collegati tra loro tramite distanziatori, dentro cui alloggiare i tubi di altezza variabile, su cui posizionare i casseri. E sopporta i pesi massimi
Veronica Monaco
Geoplast offre un’ampia gamma di prodotti per la realizzazione di vespai, fondazioni ventilate, solai, coperture dei tetti e protezione delle pareti interrate. Realizzati in polipropilene (P p), un materiale riciclabile, i prodotti sono resistenti, leggeri e facili da maneggiare. Tra


ELEVETOR MAX È IL NUOVO SISTEMA MODULARE DI GEOPLAST PER LA REALIZZAZIONE DI FONDAZIONI A MAGGIORE CAPACITÀ DI CARICO

le novità dell’azienda c’è Elevetor Max, evoluzione innovativa di Elevetor, un sistema modulare composto da piedi di base, collegati tra loro tramite distanziatori, dentro cui alloggiare i tubi di altezza variabile secondo le prescrizioni di progetto, su cui posizionare i casseri.
GRANDE RISPARMIO
Progettato per rispondere all’esigenza di maggiori capacità di carico nella costruzione di fondazioni di edifici residenziali, industriali e commerciali, Elevetor Max è costituito da una griglia di base, da tubi in Pvc con diametro 125, 160 o 200 millimetri regolabili in altezza e da un cassero superiore con dimensioni maggiori (71x71x 15 centimetri) di altezza, ed è in grado di sostenere carichi fino a 5 mila chilogrammi al metro quadrato. Sostituendo ghiaia, Eps e cemento, Elevetor Max consente di

risparmiare tonnellate di materiali di riempimento, rendendo più sostenibili e più redditizi i progetti di costruzione.
L’APPLICAZIONE
Elevetor Max, per esempio, è stato utilizzato per la realizzazione di compensazioni e innalzamenti di quota all’interno di alcuni siti produttivi industriali che operano nel settore automotive in Portogallo. Questa soluzione ha consentito di utilizzare tubazioni con un diametro maggiore nei sottoservizi, garantendo elevate prestazioni al carico a parità di altezza, dal momento che l’area è soggetta al transito di mezzi pesanti. La scelta di Elevetor Max ha consentito un ritorno economico dell’investimento, dato dalla rapidità di esecuzione dei lavori e la conseguente brevissima interruzione delle attività produttive.
RUBRICHE

ANDREA PAYARO
Docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico (Ice) MUOVIAMOCI
LE TRAPPOLE DELL’OUTSOURCING
Tra le varie forme di outsourcing logistico si trova la possibilità di collaborare con partner che mantengono e gestiscono le scorte dei materiali presso sedi esterne. L’esternalizzazione di queste attività consente all’azienda di non avere bisogno di spazi e risorse aggiuntive per riuscire a stoccare il materiale fino al momento del suo utilizzo o della sua vendita. La collaborazione con partner esterni ha tra i suoi vantaggi l’aumento del livello di servizio, l’ottimizzazione delle attività e la trasformazione di costi fissi, legati alle risorse interne, in costi variabili, legati al numero di movimentazioni o al volume di merce affidato al partner. Quando si analizzano i costi del servizio vi sono delle considerazioni da fare in modo da potersi affidare al miglior partner possibile sulla base delle specifiche esigenze aziendali. Nel calcolo le principali voci di costo che qualsiasi operatore logistico proporrà nell’offerta sono:
• Il costo per posto pallet per giorno: si riferisce al semplice deposito e mantenimento del bancale. Condizioni ambientali (per esempio, temperatura controllata) o condizioni di stoccaggio (pallet fuori standard) particolari possono incidere direttamente sul valore dell’offerta.
• Il costo di inbound: si tratta del costo relativo alle risorse utilizzate dal partner logistico per il prelievo dal mezzo di trasporto e il deposito sulla posizione di deposito. Il costo valuta il personale necessario per la movimentazione oltre ai mezzi utilizzati.
• Il costo di outbound: complementare al costo precedente, si riferisce allo spostamento del pallet dalla posizione di stoccaggio al mezzo di trasporto.
• Costo di generazione dei documenti.
Vi sono altri costi, oltre al trasporto, che dipendono dal tipo di relazione che si vuole instaurare con il partner (integrazione dei sistemi informativi) o da attività a valore aggiunto che vengono eventualmente richiesti, come il prelievo del collo, l’imballo, l’etichettatura. Si considerino a titolo di esempio due offerte, Prop. 1 e Prop. 2, sintetizzate nella tabella.
Senza i dati di stoccaggio medio e di movimentazione è difficile realizzare un confronto tra le due proposte. Sempre a titolo di esempio, considerando un numero di pallet stoccato medio pari a 2 mila, un periodo di riferimento di un anno (365 giorni), con cento pallet medi in ingresso al giorno e cento pallet medi in uscita, spediti attraverso un numero medio di mezzi pari a cinque per giorno (240 giorni lavorativi). La simulazione delle due proposte porta al calcolo del costo totale annuo riassunto nella tabella.
Risulta difficile determinare a priori se un’offerta è migliore dall’altra semplicemente comparando i prezzi. Perciò è necessario fare la simulazione del sistema con i dati che rappresentano le dinamiche dell’azienda. In tal caso potrebbe apparire che di fronte alle stesse offerte, un partner possa essere più conveniente per il semplice stoccaggio di merce a bassa rotazione, mentre un altro partner potrebbe essere vantaggioso per materiale con indici di rotazione più alti.






























Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali
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uove regole per il riciclo di materiale elettrico elettronico: chi acquista online per legge potrà consegnare al corriere il prodotto equivalente per la rottamazione. Il Parlamento ha approvato il decreto Infrazioni, che introduce una modifica destinata a incidere sul settore delle vendite online di apparecchi e dispositivi. La normativa prevede l’implementazione dell’Epr (cioè della responsabilità estesa del produttore) nei marketplace che commercializzano prodotti lettrici ed elettronici, per garantire il corretto riciclo, il recupero di materie prime e il potenziamento dell’economia circolare. In Italia, il valore degli acquisti di materiale e dispositivi online nel 2024 ha raggiunto un picco di 9,04 miliardi di euro, segnando un incremento del 16,05% rispetto al 2021. L’elettronica rappresenta la quinta categoria più acquistata online in Italia nel 2024. Con le modifiche approvate dal Parlamento, i consumatori che acquisteranno questo tipo di prodotti su un marketplace potranno usufruire del servizio uno contro uno, che permette, al momento dell’acquisto di un’apparecchiatura elettrica o elettronica, di restituire il Raee equivalente contestualmente alla consegna del
nuovo prodotto. La normativa offre inoltre ai cittadini la possibilità di utilizzare un servizio di ritiro programmato dei Raee, affidandosi a un consorzio come Erp Italia.
Anche le piccole imprese italiane trarranno vantaggio dalla nuova legislazione. Amazon, che collabora con oltre 21 mila Pmi italiane e nel 2023 ha contribuito a incrementare del 25% il loro valore di export, supporterà ora le aziende che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche, gestendo direttamente il versamento dell’eco-contributo e la condivisione dei dati di raccolta, riducendo significativamente la burocrazia. Un accordo di programma tra ministero dell’Ambiente, Consorzio Erp Italia e Amazon, avviato nel 2023, ha anticipato di fatto la nuova normativa per i marketplace. L’European Recycling Platform è stata fondata nel 2002 con l’obiettivo di supportare i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, pile e accumulatori nella gestione dei loro obblighi di conformità normativa. Nel giugno 2014 Erp è entrata a far parte del Gruppo Landbell, soggetto internazionale che eroga servizi e soluzioni di consulenza per la conformità ambientale e chimica.




Knauf e Hilti insieme con Aeroskin
Partnership tra Hilti Italia e Knauf Italia. L’accordo ha l’obiettivo di proporre sul mercato soluzioni applicative integrate e complementari. Negli ultimi anni la collaborazione tra le due aziende si è concentrata in modo particolare sulle facciate ventilate a giunto chiuso, in particolare per l’installazione del sistema Aeroskin di Knauf, utilizzando la sottostruttura, i fissaggi e il servizio di ingegneria di Hilti. Un sistema completo che si distingue per il suo design, performance e sostenibilità. La partnership tra Knauf Italia e Hilti nasce dalla condivisione per la progettazione e la volontà di offrire soluzioni tecnologiche complete. Aeroskin è una facciata ventilata a giunto chiuso composta dalla sottostruttura ingegnerizzata da Hilti su cui viene fissato il pannello Knauf Aquapanel. Questa soluzione consente un’elevata libertà progettuale offrendo la massima versatilità di costruzione, sia come rivestimento esterno di facciata, sia come elemento decorativo, grazie all’ampia gamma di sistemi di intonaco, colori e tecniche di lavorazione. Con la lastra cementizia Aquapanel Cement Board Outdoor, composta dalla combinazione di cemento Portland e
1. Mapei partecipa al restauro di Notre-Dame...

Mapei ha fatto parte del progetto di restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris. L’azienda italiana ha collaborato con le due imprese esecutrici Lefèvre e Cccr (gruppo Balas), che hanno vinto le gare d’appalto lanciate dall’istituto pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris, ente committente, l’azienda ha fornito soluzioni per il restauro delle volte del transetto, dei due bracci del transetto e della navata (Lefèvre) oltre che del coro (Ccr). Per questo progetto Mapei ha messo in pratica le proprie conoscenze e competenze più avanzate nel campo del rinforzo strutturale. I lavori di ricostruzione delle volte hanno avuto inizio durante la primavera 2022, dopo la formazione di muratori e scalpellini sul corretto utilizzo della soluzione scelta da parte di Mapei. Per il restauro della cattedrale è stata utilizzata una malta premiscelata, a base di

inerti minerali e armata su entrambi i lati con rete in fibra di vetro, si possono realizzare forme innovative, per facciate ventilate di grande originalità, sia con pareti curve che planari, fino a un’altezza di 15 metri grazie alla combinazione con gli intonaci minerali di Knauf.
calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolana, fornita da Mapei e rinforzata con la rete di fibra di vetro: una soluzione specificatamente sviluppata per il consolidamento di opere storiche, e approvata da una équipe di tre architetti specializzati in monumenti storici e responsabili del progetto.
...e offre un servizio per l’impatto ambientale del calcestruzzo
Mapei presenta un’innovazione dedicata ai produttori di calcestruzzo: un servizio per certificare la sostenibilità delle miscele utilizzate in specifici progetti. L’industria del calcestruzzo deve affrontare la sfida di produrre miscele più performanti, riducendo al contempo impatto ambientale e costi. Per rispondere a questa esigenza, Mapei offre ai suoi clienti un nuovo servizio avanzato che certifica gli impatti ambientali delle miscele di calcestruzzo attraverso

la pubblicazione delle Epd (Dichiarazioni Ambientali di Prodotto), fornendo un vantaggio competitivo nei progetti green. Le Epd documentano gli effetti ambientali di un prodotto nel suo ciclo di vita. Grazie all’esperienza del proprio Corporate Environmental Sustainability Team e a un software proprietario per la valutazione degli impatti ambientali di un prodotto durante tutte le sue fasi (Lca), Mapei offre ai suoi clienti la pubblicazione dei risultati ottenuti, che vengono verificati e certificati tramite le Epd per le miscele di calcestruzzo di specifici progetti. Questo servizio consente ai produttori di calcestruzzo di ottenere rapidamente le Epd senza dover ricorrere a consulenti esterni. Mapei è la prima azienda al mondo a offrire questo servizio, permettendo ai produttori di calcestruzzo di dimostrare il loro impegno ambientale e di partecipare a progetti che rispettano protocolli internazionali quali Leed e Breeam. I clienti Mapei possono accedere al servizio rivolgendosi agli specialisti della Linea Additivi per Calcestruzzo, che li supporteranno in tutte le fasi della messa a punto del mix design della miscela, con l’obiettivo di ridurne l’impatto ambientale.
2. Più sostenibilità
per C olacem
Colacem si sta concentrando sul modello di economia circolare e sulla produzione di cementi a minore impronta carbonica, esplorando al contempo le future possibilità che le nuove tecnologie metteranno a disposizione, come l’idrogeno verde e i sistemi di cattura e stoccaggio della Co₂. In tutti gli stabilimenti italiani a ciclo completo vengono utilizzati materiali di recupero provenienti da altre lavorazioni industriali, quali loppe, ceneri, gesso chimico ed altri, in sostituzione di materie prime naturali. Attualmente, il tasso di sostituzione con materiali riciclati è pari al 6%. Quattro dei sei stabilimenti italiani Colacem stanno sostituendo parte dei combustibili fossili, importati da oltre oceano, con Css (Combustibili solidi secondari) derivati dalla parte residua secca non più riciclabile della raccolta differenziata. Sebbene il tasso di sostituzione calorica dei Css in Italia sia cresciuto fino al 22%, resta ancora distante dalla media europea, che supera il 57%, con alcuni paesi virtuosi, tra cui Germania e Austria, che raggiungono punte del 75-80%. L’Unione Europea promuove attivamente questa pratica, valutata tra le migliori per il contributo che dà alla sfida della decarbonizzazione. Il 50% dei cementi Colacem venduti sul mercato è ora più sostenibile rispetto al passato. Sono prodotti a minore contenuto di clinker, che garantiscono ottime prestazioni chimico-fisiche e meccaniche.
3. I vincitori del Trofeo Italia di Saint-Gobain
Saint-Gobain Italia ha reso noti i sei interventi edilizi vincitori dell’edizione 2024 del Trofeo Italia, riconoscimento assegnato ai progetti realizzati nel nostro Paese che si sono distinti per l’adozione di soluzioni innovative e sostenibili. Da questa rosa, inoltre, sono stati selezionati i due candidati che rappresenteranno l’Italia al Saint-Gobain International Gypsum Trophy 2025, prestigiosa competizione che riunisce i migliori progetti internazionali realizzati con le soluzioni e i sistemi Saint-Gobain, in programma a Parigi dal 9 all’11 aprile 2025. Istituito per promuovere e omaggiare la professionalità delle imprese che collaborano con Saint-Gobain Italia, nonché come fase italiana del contest, anche quest’anno il Trofeo Saint-Gobain Italia ha decretato i 6 progetti vincitori in altrettante categorie attraverso le valutazioni di una giuria tecnica e i voti online pervenuti sul sito GalleryLive. Ad aggiudicarsi il premio sono stati: nella categoria Controsoffitti, il complesso immobiliare realizzato per ospitare il nuovo Business Center Exploration and Production a San Donato Milanese (Milano); nella categoria Innovazione, il recupero e la riqualificazione edilizia delle sale Fondatori, Archi e Torchi delle storiche Cantine Bertani a Grezzana (Verona); nella categoria Residenziale, Uptown Torino, nella categoria Cultura Istruzione e Tempo Libero, il progetto di edilizia scolastica per la Scuola primaria Tina Anselmi a Marcon (Venezia); nella categoria Imprese e Istituzioni, le opere e le infrastrutture realizzate per riqualificare e modernizzare le strutture ricettive nei porti della Sicilia occidentale (Palermo, Trapani e Porto Empedocle); nella categoria Facciate, la ristrutturazione e l’ampliamento del complesso commerciale Rondina Store a San Bartolomeo in Bosco (Ferrara).
4. Laterlite alla Aci Fall Convention con Ruregold
Laterlite, attraverso il brand Ruregold, ha partecipato come sponsor alla prestigiosa Aci Fall Convention 2024 a Philadelphia, Pennsylvania (Usa). L’evento, organizzato dall’American Concrete Institute, è un punto di riferimento per il settore del calcestruzzo e riunisce professionisti, aziende e innovatori da tutto il mondo per un fitto calendario di incontri, workshop e conferenze sul futuro delle costruzioni e del rinforzo strutturale. La partecipazione di Laterlite alla convention è stata un’occasione per presentare le soluzioni avanzate di rinforzo sviluppate da Ruregold, con un focus


particolare sul consolidamento antisismico e strutturale e sui prodotti per il rinforzo degli elementi in calcestruzzo armato e muratura. Le soluzioni di Ruregold sono indicate per la riparazione e rinforzo strutturale di elementi in calcestruzzo armato e Usm (Unreinforced Masonry), ovvero edifici in muratura portante non rinforzati esistenti. In tal senso, le soluzioni proposte da Ruregold mediante l’impiego di reti a base fibre di Pbo e/o Carbonio, unite a delle specifiche matrici inorganiche per supporti in calcestruzzo e muratura, si identificano nei sistemi certificati FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), secondo le Guide to Design Aci 549.6R e Aci 549.4R provvisti di certificazione secondo Icc-Es, la Esr 3265.
5. Nuovi equilibri nel Gruppo Romani
Accordo vincolante, che porta a un nuovo assetto di governance, per il Gruppo Romani. L’azienda non cambia il portafoglio di marchi: Serenissima, Cercom, Cir, Cerasarda, Verde 1999 e Isla Tiles. Rimane azienda di famiglia al 100% italiana, ma per il Gruppo Romani, quartier generale a Casalgrande (Reggio Emilia) e due unità produttive: a Rubiera (Reggio Emilia) e Olbia / (Sassari), oltre 400 addetti e fatturato di circa 130 milioni di euro (oltre il 75% realizzato con l’export) inizia una nuova fase di sviluppo. Giorgio Romani (l’attuale presidente), 64 anni, in azienda dal 1986, salirà dal 50 all’80% delle quote societarie della controllante Gruppo Romani spa Industrie Ceramiche. Paolo Romani (l’attuale amministratore delegato), 59 anni, in azienda dal 1992, manterrà il 20% delle quote societarie e la

presenza nel consiglio di amministrazione. Il board rimarrà invariato, così da garantire la continuità aziendale e strategica, a supporto dei nuovi piani di sviluppo. L’accordo sostituisce la gestione paritetica (50% Giorgio e 50% Paolo) per oltre trent’anni, valorizzando le società create e acquisite dal fondatore Lamberto Romani, con margini di redditività in continua crescita che hanno sostenuto un importante piano investimenti, culminato con l’accorpamento a Rubiera in un unico polo produttivo delle linee e delle funzioni logistiche, sempre mantenendo al centro le scelte orientate alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Giorgio Romani continuerà a essere la figura di riferimento, supportato dalla squadra di manager che ha contribuito alla crescita degli ultimi anni: il direttore tecnico Alessandro Berselli, Giampaolo Cocconcelli (Direttore Commerciale Italia), Davide Selmi (Direttore Commerciale Estero), i quali, con gli amministratori delle consociate Mauro Cappelli (Isla Tiles) e Daniele Verde (Verde 1999), lavoreranno sinergicamente per accelerare l’espansione organica, sia di offerta che approccio al mercato, cercando di valorizzare al massimo i sei brand del Gruppo Romani.
5. Il pellet diventa smart con Palazzetti
Fornire assistenza tecnica predittiva tramite un dispositivo intelligente, per efficientare l’uso delle stufe a pellet e ottimizzarne il consumo di energia. È l’obiettivo di Superat, progetto tecnologico sperimentale sviluppato da Palazzetti, che ha ottenuto un cofinanziamento di 60 mila euro nell’ambito del Bando Iriss, promosso da Smact Competence Center. Gli obiettivi del progetto Superat (acronimo di Stufe a Pellet controllate mediante tecniche adattative ed intelligenza artificiale per Assistenza Tecnica), sono identificare in modo predittivo gli usi impropri delle stufe a pellet. Tramite l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale il progetto ha creato una


GIAN DOMENICO GIOVANNINI
piattaforma che permette di analizzare e sintetizzare i dati in tempi molto più rapidi. Questo approccio garantisce una rapidità di risposta da parte dell’assistenza tecnica e migliora la durata e la competitività in termini di costi delle stufe, contribuendo così a un uso più efficiente in termini di consumi energetici. Per la realizzazione del progetto si sono susseguite diverse fasi: inizialmente sono stati condotti i primi test di verifica del dispositivo intelligente, realizzato da AIperTech. È seguita una seconda fase di test, per ottimizzare e migliorare il dimostratore che funziona in maniera stand-alone, quindi singolarmente per ogni stufa. Infine, l’attuale e ultima fase del progetto prevede il trasferimento dei dati acquisiti all’interno dei sistemi aziendali e quindi dell’assistenza tecnica interna. Tra gli sviluppi futuri del progetto vi è poi la previsione di estendere le informazioni anche ai centri di assistenza sul territorio, per rendere ancora più rapide ed efficaci le risposte al cliente, ma anche il coinvolgimento dell’utente finale che potrà, tramite notifiche, avere tutte le informazioni necessarie per utilizzare al meglio la stufa in autonomia e correggere eventuali usi impropri. «Superat segna un punto di svolta per la nostra azienda, permettendoci di sfruttare al meglio i dati IoT generati dalle nostre stufe connesse», dichiara Marco Palazzetti, Ceo Palazzetti Lelio. «Questo progetto ci consente di offrire un’assistenza tecnica più rapida e predittiva, migliorando la performance e la durata dei nostri prodotti. Allo stesso tempo, crea nuove opportunità di dialogo e condivisione con i centri assistenza e i clienti privati, favorendo una gestione sempre più efficiente e sostenibile delle risorse».

● Casetta per attrezzi Berry Classic con tetto a uno spiovente in blu colomba RAL 5014
● Montaggio semplice e rapido grazie al massimo grado di prefabbricazione
● Le nostre soluzioni sono il risultato di un ciclo produttivo a emissioni zero di CO2, risultato ottenuto grazie ad attività di calcolo, riduzione e compensazione delle emissioni di anidride carbonica
Per maggiori informazioni sulla nostra strategia di sostenibilità, visitate il sito www.hoermann.com/sustainability
www.hormann.it info@hormann.it
A tutto tondo.
360o di competenza per un involucro edilizio che protegge, isola e respira

SPECIALE KLIMAHOUSE

PAG. 112
GUIDA ALL'EVENTO
PAG. 118
FASSA BORTOLO
PAG. 120
BOERO
PAG. 122 NORDTEX
PAG. 124
INDUSTRIE COTTO
POSSAGNO
PAG. 128
BIFIRE
PAG. 132
FRIULSIDER
PAG. 134 RASSEGNA
GUIDA ALL’EVENTO
I COLORI DEL GREEN SI TROVANO IN FIERA BOLZANO

Nuova edizione del più atteso evento dedicato al costruire sostenibile. Con un programma ancora più ricco, che si aggiunge alle novità proposte da 400 espositori
Alice Fugazza
THOMAS MUR, DIRETTORE DELLA FIERA DI BOLZANO
KlimaHouse 2025 a Bolzano, un appuntamento atteso dalla filiera delle costruzioni. I numeri ne sono la dimostrazione: una manifestazione che dura da 20 anni, quindi questa sarà ancora più speciale, divisa in quattro giornate (dal 29 gennaio al 1 febbraio), con 400 espositori, un centinaio di eventi organizzati e una media di 650 mila visitatori collezionati nel tempo. Traguardi che meritano di essere rimarcati per poterne raggiungere di nuovi, ha sottolineato Thomas Mur, direttore di Fiera di Bolzano, al momento della presentazione dell’edizione 2025. Mur ha offerto un’anticipazione dei temi e delle iniziative che caratterizzeranno la prossima edizione, sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla sostenibilità, che coinvolga sia il mondo dell’architettura e dell’ingegneria sia quello delle imprese e delle istituzioni.
PUNTO DI RIFERIMENTO
«In questi anni Klimahouse è diventata un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un futuro più sostenibile. Con l’edizione 2025, che ne celebra il ventesimo anniversario, possiamo dire con orgoglio che Klimahouse durante tutto questo tempo ha contribuito a cambiare profondamente il panorama dell’edilizia italiana. Parliamo di numeri che raccontano un impatto a mio avviso straordinario: in questi 20 anni ci sono stati una media di 650 mila visitatori che, attivamente, hanno deciso di venire a Bolzano per informarsi ed essere ispirati da tutto quello che emerge durante la manifestazione», ha aggiunto il manager.
NATURA AL CENTRO
L’architetto Annalisa Metta, docente all’Università Roma Tre, sottolinea la complessità del rapporto tra natura e progetto nei contesti urbani contemporanei. «In un tempo di gravi crisi climatiche e ambientali, l’umanità pare trovarsi impreparata, sguarnita di strumenti per affrontarle. Non stupisce perciò che sia diffuso il desiderio di tornare alla natura, riconoscendole capacità rigenerative che facilmente passano dal piano biologico e ambientale a quello estetico e morale. Ma che cos’è la natura? Come possiamo definirla? E che cosa vuol dire progettare con la natura? Bisogna riflettere sulle relazioni tra progetto di paesaggio e natura, intendendo quest’ultima un soggetto agente con cui stabilire accordi e negoziati e non come una materia inerte da sottoporre al controllo umano. Ciò richiede di rivedere i concetti di servizi ecosistemici o di sostenibilità e persino di autorevolezza, sottoponendoli a una revisione critica che possa rinnovare i metodi e gli obiettivi del progetto».
IL PROGRAMMA
«Costruire bene, vivere bene» è il claim della fiera, che anche quest’anno, come svela Daniel Degasperi, brand manager di Kli-

AL CENTRO C’È
LA RIGENERAZIONE
«La rigenerazione è il filo rosso di Klimahouse: non solo vogliamo essere sostenibili, ma soprattutto rigenerativi. Tra i 400 espositori ci sarà un parterre di esperti, tecnici e progettisti, provenienti da sei paesi differenti, a disposizione di visitatori, imprenditori e professionisti per rispondere alle domande e ispirare riflessioni», spiega Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano. «Forse è vero che molte aziende non sono ancora pronte ad affrontare appieno il tema della rigenerazione, ma Klimahouse rappresenta ampiamente, propriamente e ottimamente questa corrente, esponendo materiali certificati, organici e riutilizzabili, oltre a ospitare iniziative pratiche che dimostrano come l’economia circolare sia efficace. Dai congressi alle nostre uscite organizzate, fino alle start-up, motore di innovazione della nostra fiera, vogliamo dare nuovi stimoli. Dopo il covid c’è stato un cambio importante nel target degli espositori. Per noi è fondamentale la scelta di chi sarà presente in fiera: vogliamo sottolineare l’aspetto dell’edilizia sostenibile in ogni sua forma. Questa volta desideriamo mettere al centro materiali organici e naturali, senza tralasciare la parte industriale, assieme ai prodotti più all'avanguardia dell’impiantistica e per il comfort abitativo, oltre all’intelligenza artificiale».
Thomas Mur
SPECIALE KLIMAHOUSE
I

mahouse Fiera Bolzano, è ricca di contenuti. Partner locali e nazionali sono stati e sono tutt’ora di fondamentale importanza per far sì che gli eventi della manifestazione siano sempre innovativi e all’avanguardia.
CONGRESSI
Uno degli appuntamenti principali è sicuramente il Klimahouse Congress dal titolo Trasforming Spaces, Changing Lives, Shaping the Future!, diviso in due giornate (31 gennaio-1 febbraio), organizzate in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, per approfondire progetti architettonici ispiratori e innovativi, attraverso il fil rouge della rigenerazione urbana, tema principale. Si parlerà soprattutto del concetto della rigenerazione urbana, molto più di una semplice ristrutturazione edilizia. È un processo che mira a rivitalizzare intere comunità, trasformando spazi abbandonati in luoghi di vita e di incontro. Questo approccio innovativo non solo migliora l’aspetto estetico delle città, ma contribuisce anche a creare un ambiente più vivibile e inclusivo. Coinvolge attivamente i cittadini nelle decisioni, si garantisce che i nuovi progetti rispondano alle loro esigenze reali. Il Klimahouse Congress 2025 si concentrerà proprio su questo tema, presentando esempi concreti di come la rigenerazione urbana possa trasformare sia gli spazi fisici che la vita delle persone, costruendo un futuro più sostenibile per tutti all’insegna dell’inclusione sociale. Con esempi virtuosi di progettazione, che andranno dalla riduzione del consumo energetico a iniziative di riqualificazione di spazi pubblici, fino a opere pionieristiche, 11 relatori di spicco faranno immergere la platea in un concetto driver della filiera, ovvero che la sostenibilità deve essere non solo una realtà, ma anche una necessità.
CONCRETEZZA
Ulrich Klammsteiner, direttore tecnico dell’Agenzia CasaClima, ha presentato gli speaker della ventesima edizione, progettisti internazionali e visionari nell’ambito di trasformazione e reinterpretazione degli spazi urbani. «Penso che uno degli elementi più interessanti di Klimahouse così seguita sia quello di proporre tutte quelle idee e prospettive di cui si parla tanto, questo sia nell’ambito del green che su quello della sostenibilità. Ed è proprio su questa concretezza che abbiamo posato le basi per una collaborazione con Klimahouse che, iniziata nel lontano 2000, dura tutt’ora».
Anche quest’anno ci sono i KlimaHouse e Fondazione Architettura Alto Adige Tours. Non semplici visite, ma veri viaggi nel futuro dell’architettura sostenibile, escursioni guidate dedicate a progetti e edifici virtuosi dove tradizione e modernità si incontrano. Si tratta di occasioni per esplorare progetti all’avanguardia che ridefiniscono gli standard di costruzione, combinando innovazione, efficienza energetica e rispetto per l’ambiente. In queste visite si avrà l’opportunità di osservare da vicino pratiche costruttive all’avanguardia, con spiegazioni dettagliate da esperti del settore, interagire con i professionisti che trasformano la teoria in realtà, condividendo le sfide e i successi dei loro progetti e utilizzando materiali sostenibili e tecniche innovative, imparare le best practices.
Il primo tour, mercoledì 29 gennaio, è Abitare e lavorare in Bassa Atesina. L’architettura del quotidiano per il 30 gennaio con Costruire in Legno, con la visita a una casa ai piedi del Cantinaccio a Nova Levante e Carezza e un ufficio fra i meleti, il 31 gennaio una visita alle strutture d’eccellenza per la ricerca a Bolzano e Brunico e Qualità, benessere e armoniosità per i giovani scolari, in visita






ALTER STADEL
CASA LARUN ZARCOLA
CENTRO ANCK'IO
CASA BERGMEISTERWOLF PUTZER
KINDERGARTEN ALGUND NIDO D'INFANZIA DI MANIFATTURA TABACCHI
SPECIALE KLIMAHOUSE


RIGENERAZIONE
DELLE CASERMETTE DI MONCENISIO




SCUOLA D'INFANZIA E ASILO NIDO A CHIENES
DIDACTIC PAVILION
HAUS EGGEMOA
EX MARMERIA GERARDSTUDIO
ai luoghi di formazione a Chienes, San Giacomo e Laives, mentre infine, il primo febbraio Fra storia e Modernità in Val Pusteria, con la visita alla residenza per anziani.
IL FUTURE HUB
Nel programma non manca il Klimahouse Future Hub edizione 2025, in collaborazione con PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano: un’area dedicata a 20 startup innovative che presenteranno idee e tecnologie rivoluzionarie per il settore edile. Le realtà selezionate operano in cinque diverse categorie di settore quali: nuovi materiali, energy, wellness e salubrità degli edifici, AI e soluzioni circolari. Le idee e le soluzioni proposte dalle start up spaziano da soluzioni tecnologiche basate su materiali per ridurre rumori e vibrazioni, migliorando la qualità acustica degli spazi a sistemi che introducono un microcogeneratore a biomassa per case e piccole imprese capace di fornire energia elettrica, riscaldamento ed acqua calda a basso impatto ambientale, anche per totale autosufficienza.
WOOD ARCHITECTURE PRIZE 2025
Un momento sicuramente molto atteso sarà quello dei 12 progetti del Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse, il primo premio per l’architettura e l’edilizia in legno sul territorio nazionale

e di cui si sveleranno i vincitori proprio durante la manifestazione fieristica in programma dal 29 gennaio al 1° febbraio 2025. Giunto alla sua terza edizione, il concorso, promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell’Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino e con la collaborazione di Pefc Italia, associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile e Uncem, Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani, si rivolge ai protagonisti, ai talenti e agli innovatori della filiera delle costruzioni in legno a livello nazionale per sostenere la progettazione e la costruzione di opere di architettura e di ingegneria ideate e realizzate con il legno. «È la terza edizione del Wood Architecture Prize e abbiamo notato una qualità dei progetti molto alta. Abbiamo ricevuto anche diversi progetti pubblici e siamo felici perché vuol dire che le istituzioni si sono rese conto di quanto il legno sia un materiale di grande importanza e che questa di Klimahouse è la direzione giusta da prendere», ricorda Mur.
WOOD ARCHITECTURE ACADEMY
Seconda edizione, invece, del Wood Architecture Academy by Klimahouse-Short Master in Wood Architecture. Il corso è curato dai più grandi studi di architettura del mondo e offre l’opportunità a giovani progettisti di completare o aggiornare le proprie competenze e di accelerare le loro carriere.
KONCRETO 40
MALTA TIXOTROPICA STRUTTURALE FIBRORINFORZATA SEMIRAPIDA
AD AZIONE PASSIVANTE PER IL RIPRISTINO MONOLITICO DEL CALCESTRUZZO APPLICABILE IN SPESSORI DA 3 A 40 MM

Certificata per la protezione delle armature contro la corrosione in soli 5 mm come previsto dalla NORMA 1504-7

Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa)
Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa)
Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)
SCOPRILO!
TRANSIZIONE GREEN PER UN'EDILIZIA PIÙ SOSTENIBILE
A Bolzano l’azienda presenta il cappotto Fassatherm, che consente una riduzione del consumo di energia, e il sistema a secco Gypsotech, prodotto nello stabilimento di Calliano (Asti), dove il gesso è direttamente estratto e lavorato
Attenta selezione delle materie prime, ricerca sull’uso di materiali di riciclo, studio di processi di lavorazione a minor impatto: per Fassa Bortolo la sostenibilità ambientale si traduce nello sviluppo di soluzioni avanzate, progettate per guidare l’evoluzione del settore edile e migliorare costantemente il comfort dell’utilizzatore finale. Al Klimahouse di Bolzano l’azienda presenta i risultati di questo suo impegno (Padiglione AB, Stand A04/22).

FASSA BORTOLO
Sara Giusti
EDIFICIO CON CAPPOTTO TERMICO FASSATHERM
CICLO EPS RESPHIRA.
A DESTRA, LA LINEA NOVANTICA. SOTTO, L'INTONACO FIBRORINFORZATO
KB 13 EVOLUTION

PARTNERSHIP CON LEGAMBIENTE
Sono in particolare due i sistemi che esprimono l’attenzione di Fassa Bortolo verso il tema della sostenibilità: il sistema cappotto Fassatherm, i cui benefici si traducono in una riduzione del consumo di energia necessario a riscaldare e rinfrescare gli edifici, e il sistema a secco Gypsotech, prodotto nello stabilimento di Calliano (Asti), dove il gesso viene direttamente estratto e lavorato. Calliano è stato da poco inserito da Legambiente tra


i cantieri della transizione ecologica. La campagna nazionale, avviata dall’associazione nel 2023, vuole raccontare e far conoscere le realtà che vanno nella giusta direzione per un mondo più green. Per la qualità del gesso estratto e per le tecnologie di estrazione e lavorazioni utilizzate, la produzione delle lastre Gypsotech nello stabilimento di Calliano consente di ottenere prodotti che rispondono ai prerequisiti in materia di sostenibilità ambientale e contribuiscono all’ottenimento dei crediti per la certificazione sostenibile degli edifici (come Leed, Breeam, Well).
LA LASTRA EPS RESPHIRA
Oltre ai prodotti classici e alcune novità, allo stand Fassa Bortolo a Klimahouse sarà possibile approfondire in particolare le proprietà del ciclo con la lastra Eps Resphira (una lastra in polistirene microforata arricchita con grafite, dotata di un indice di traspirabilità di µ ≤15, quasi tre volte maggiore rispetto a un Eps tradizionale) e con la lastra Fibra di Legno Smart110, un isolante termico a base di fibra di legno, dotato di un’ottima conducibilità termica (≤0,039 W/mK) e conforme ai requisiti previsti dai Cam, per un cappotto termico ancora più sostenibile.
BIO-ARCHITETTURA
A Klimahouse Fassa Bortolo punterà l’attenzione anche sul tema della bio-architettura, settore in cui l’azienda ha recentemente portato un contributo importante grazie alla linea Novantica. La linea, composta da prodotti completamente esenti da cemento, risponde sia alle esigenze dell’architettura più moderna che a quelle del restauro sostenibile, volto alla ricerca di compatibilità con i materiali originali della costruzione su cui intervenire. Altra novità è l’intonaco fibrorinforzato KB 13 Evolution, evoluzione del primo intonaco certificato Anab in Europa. Ad accomunare questi prodotti la riscoperta delle proprietà della calce aerea, altamente traspirabile e in grado, con la sua elevata alcalinità, di creare un ambiente sfavorevole alla proliferazione di muffe e funghi.
CONSOLIDAMENTO E SISTEMA POSA
Una sezione dello stand sarà infine dedicata ai temi del consolidamento e del rinforzo strutturale, con le soluzioni per sistemi Crm, Frcm o Frp, ai presidi antisfondellamento e antiribaltamento e all’ampia proposta del sistema posa pavimenti e rivestimenti. In particolare sarà presentata la gamma di membrane impermeabilizzanti e desolidarizzanti per la protezione e durabilità delle superfici Fassa Lamina System.
BOERO
SOLUZIONI PER L'EFFICIENZA ENERGETICA
L’azienda è presente
a Bolzano con i suoi sistemi a cappotto certificati Boerotherm e con Isolareflex, innovativa soluzione di isolamento termico a secco. Tra le proposte anche prodotti la finitura delle facciate, come la nuova mazzetta Color Reflex
Sara Giusti
Da quasi 200 anni impegnata nel recupero e nella decorazione di edifici storici e moderni, Boero porta a Klimahouse le proprie soluzioni per l’efficienza energetica dell’involucro edilizio (Padiglione AB, Stand A05/18). Lo stand situato nell’area Anit (Associazione nazionale per l’isolamento termico e acustico), di cui l’azienda è partner tecnico, è stato progettato in ottica di economia circolare, utilizzando anche materiali di recupero che saranno


SISTEMI DI ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO BOEROTHERM




riutilizzati dopo l’evento, come già avvenuto negli anni precedenti. In occasione della fiera, inoltre, l’azienda è protagonista, in qualità di partner Casaclima, anche di alcuni eventi organizzati dall’Agenzia per l’Energia Alto Adige, centro di competenza per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia.
SISTEMI CERTIFICATI
A Bolzano Boero concentra l’attenzione dei visitatori in particolare sui sistemi certificati di isolamento termico a cappotto Boerotherm, progettati per ridurre la dispersione del calore e garantire efficienza energetica e comfort abitativo in ogni stagione, e su Isolareflex, sistemi termoacustici interamente a secco, distribuiti in esclusiva da Boero in Italia ed Europa. Soluzioni certificate, altamente prestazionali, per interni ed esterni, nell’ambito di edifici nuovi o esistenti, flessibili nella progettazione e di rapida installazione. Oltre al sistema per
edifici esistenti, durante l’evento saranno presentati due nuovi sistemi di isolamento specifici per nuove costruzioni e per interni.
FINITURE PER ESTERNI
Per la finitura delle facciate con sistemi di isolamento termico a cappotto Boerotherm, l’azienda propone inoltre Biquarz Acrilsilossanico, la linea di rivestimenti a spessore strutturati e fibrorinforzati, disponibili in più granulometrie: 1.0, 1.2, 1.5 e 1.2 compatto. Sempre per la finitura di esterni e del cappotto termico Boerotherm, Boero porta a Klimahouse anche la sua ultima proposta: Color Reflex, una collezione di 160 colori organizzati in 78 abbinamenti cromatici, per progetti colore ottimali. La nuova mazzetta è suddivisa in 99 colori dedicati ai supporti murari e 61 ai supporti in legno e ferro, così da consentire al professionista di intervenire su ogni elemento della facciata.
BOERO ISOLAREFLEX PER UNA RIQUALIFICAZIONE A TORINO
NORDTEX
IL LEGNO DIVENTA A MODULI GREEN E SISMORESISTENTI
Ethris è il sistema innovativo e brevettato che unisce praticità e sostenibilità per edifici fino a tre piani in zona sismica 1 o da utilizzare per cappotti antiribaltamento su strutture esistenti
PVeronica Monaco
rodotti e sistemi, per lo più naturali, da applicare nella costruzione di edifici nuovi e nella ristrutturazione degli esistenti: questa la mission di Nordtex, azienda di Chiusa (Bolzano) specializzata nella produzione di soluzioni progettuali in grado di risolvere tutti i nodi costruttivi, dal vespaio ai pavimenti, dalle pareti ai soffitti radianti, fino alle coperture. Al Klimahouse di Bolzano (Padiglione CD, Stand C18/58) l’azienda sarà presente con Ethris, sistema innovativo e brevettato che unisce modularità e sostenibilità, per la costruzione o la riqualificazione di edifici naturali, energeticamente evoluti e sismoresistenti.


ESEMPIO
SISTEMA PARETE
STRUTTURALE
LATO INTERNO IN FIBRA DI LEGNO. SOTTO, PARETE E SISTEMA DI FISSAGGIO

LA SCELTA DELL’AZIENDA AGRICOLA
A Padenghe sul Garda in provincia di Brescia, l’innovativo sistema Ethris dell’azienda Nordtex, è stato scelto per la realizzazione di una parte di intervento, nel quale si concretizzerà il nuovo centro aziendale della cantina Pratello. La scelta del sistema Ethris è stata dettata dalla curiosità che l’azienda Pratello ha sempre dimostrato verso l’innovazione, nonostante la forte dedizione alle tradizioni.

DISEGNO EDIFICIO PROGETTATO CON ETHRIS
FORMA TRIANGOLARE
Ethris è un triangolo per coibentazione, costruzione e autocostruzione: leggero da trasportare, antisismico, ecosostenibile, riduce i tempi di costruzione e di consegna. Realizzato con legno di castagno certificato Pefc/Fsc recuperato, rigenera la filiera boschiva italiana riducendo le emissioni grazie al processo Low Carbon Timber. Le sue forme triangolari indeformabili e il giunto Asterisk garantiscono resistenza a trazione e compressione, distribuendo uniformemente i carichi sismici. Ogni modulo è riempito con isolanti naturali che assicurano le prestazioni termiche e acustiche di un edificio passivo.
INDUSTRIE COTTO POSSAGNO
TETTI A PROVA DI FOTOVOLTAICO E METEO ESTREMO

A Bolzano l’azienda presenta E-Coppo ed E-Tegola, assieme alla gamma Winter, studiata per resistere anche a condizioni climatiche difficili, con l’ultima novità Doppia Stella Alpina
di Sara Giusti
INTERVENTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO IN CONTESTO CON VINCOLI PAESAGGISTICI A LIMONE SUL GARDA (BRESCIA). È STATO REALIZZATO UN TETTO FOTOVOLTAICO SU UNA LIMONAIA CON E-COPPO ANTICA POSSAGNO CON CELLA NERA, PER UNA POTENZA TOTALE DI 3,5KW. QUESTA SOLUZIONE È STATA INTEGRATA CON IL SISTEMA TETTO JOLLY METAL COPPI E INOX-WIND COPPI
Per la ventesima edizione di Klimahouse, Industrie Cotto Possagno propone nel suo nuovo stand i prodotti più significativi per rispondere alle esigenze di un settore in continua evoluzione (Padiglione CD, Stand D26/06), come i coppi e le
tegole fotovoltaiche E-Coppo ed E-Tegola e la gamma Winter, ideale per condizioni climatiche estreme, con l’ultima novità, il coppo Doppia Stella Alpina. «Ci presenteremo a Klimahouse con prodotti relativi a due ambiti commerciali: da una parte abbiamo la divisione del fotovoltaico e dei sistemi tetto, dall’altra abbiamo i laterizi più tradizionali. Lanciamo per la prima volta una comunicazione forte legata all’immagine di un guerriero spartano che si difende con un coppo a mo’ di scudo, proprio per comunicare che i nostri tetti sono pronti alle battaglie del maltempo. Negli ultimi mesi abbiamo ottenuto da parte di un ente indipendente svizzero la certificazione alla grandine Hir 4 che attesta la resistenza del laterizio a un chicco di grandine da 4 centimetri lanciato a 100

INTERVENTO PRESSO BARCHESSA DEI PRIMI DEL 1700 FACENTE PARTE DEL COMPLESSO MONUMENTALE DI VILLA EGO. L’IMMOBILE, SOTTOPOSTO A VINCOLO MONUMENTALE, ERA UN TEMPO UN ANTICO OPIFICIO, OGGI SEDE DI UNO STUDIO DI PROGETTAZIONE. INDUSTRIE COTTO POSSAGNO HA FORNITO UN SISTEMA TETTO COMPLETO, COMPOSTO DA JOLLY METAL, COPPI PER L'ANCORAGGIO E LA VENTILAZIONE DEI COPPI, E COORDINATI DA INOXWIND, COPPI PER LA PARTE DI COLMO. PER LA COPERTURA IL COMMITTENTE HA SELEZIONATO PRODOTTI CON RESISTENZA ALLA GRANDINE HIR 4, OVVERO COPPI DSA WINTER DI CANALE E COPPI A MANO WINTER DI COPERTA
KLIMX
ALLO STUDIO UNA TEGOLA PER SUPERFICI VERDI
«Stiamo lavorando con vari enti accademici, tra cui l’Università Politecnica delle Marche e il C nr , per lo sviluppo di prodotti innovativi e accessibili per un’architettura verde e sostenibile. Il progetto si chiama L ife C apt -Tile e praticamente mira a sviluppare una nuova tegola, che possa essere installata sia su tetti a falda, sia su pareti verticali, per la realizzazione di superfici verdi, in grado di assorbire Co2 dall’atmosfera e filtrare gli agenti inquinanti», spiega Alessandro Costa, marketing manager di Industrie Cotto Possagno. Finanziato dall’Unione Europea, il progetto L ife C aptTile (il cui nome completo è Co2 CapTuring from naturebased building Tiles) avrà una durata di 48 mesi, con conclusione prevista il 31 maggio 2028. Il progetto si concentra sull’integrazione di tegole in cotto innovative con sistemi di inverdimento urbano capaci di ospitare uno strato di suolo minerale che permette la crescita di piante su superfici verdi, come tetti e facciate, contribuendo alla cattura di Co2 e polveri dall’atmosfera.
chilometri all’ora. Si tratta di fenomeni atmosferici del tutto eccezionali, ma che possono verificarsi, come è capitato proprio 18 mesi fa», commenta Alessandro Costa, marketing manager dell’azienda.
PANNELLO INTEGRATO
Con E-Coppo ed E-Tegola di Industrie Cotto Possagno, la qualità del cotto si unisce all’efficienza di un impianto fotovoltaico, mantenendo pressoché immutato l’aspetto estetico delle coperture. Queste soluzioni integrano nel coppo e nella tegola un pannello in silicio monocristallino di colore rosso, completamente a scomparsa, risultando particolarmente interessanti in caso di vincoli di natura storico-monumentale o paesaggistica. Inoltre, consentono di beneficiare dei vantaggi di un sistema tetto ventilato, con tutti i plus di una costruzione a secco. Industrie Cotto Possagno fornisce anche supporto per la progettazione e la posa dell’intero sistema tetto, fino alla gestione della pratica burocratica con il Gse, con un vero e proprio servizio chiavi in mano.
SUPER RESISTENZA
A Klimahouse, inoltre, l’azienda presenta la famiglia prodotti Winter, coppi e tegole con particolari performance contro gli agenti atmosferici e le escursioni termiche, con un particolare focus sul coppo Doppia Stella Alpina (D sa) che ha ricevuto la certificazione antigrandine di grado 4 dall’ente svizzero P+F expert. Grazie a una particolare miscela di argille e a una cottura a temperature elevatissime (fino a 1050 gradi centigradi), il coppo D sa offre inoltre resistenza al gelo e perfetta tenuta all’acqua, anche in caso
La soluzione, progettata per essere leggera, modulare e facile da posare, si propone di ridurre significativamente i costi di installazione e manutenzione, rendendo accessibili i tetti e le facciate verdi anche per edifici residenziali e contesti a basso reddito. Coordinato da Industrie Cotto Possagno, L ife C apt -Tile coinvolge un consorzio di partner quali Officine Smac, Università Politecnica delle Marche, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bergamo Tecnologie Spzoo (Polonia) e Azienda Territoriale Edilizia Residenziale della Provincia di Padova Ater.
di eventi straordinari. Queste prestazioni permettono di offrire una garanzia di 50 anni.
ADDIO GRANDINE
Sempre della gamma Winter fa parte Te.Si Winter, evoluzione della tegola portoghese e fiore all’occhiello di Cotto Possagno. Te.Si è in grado di superare gelo, grandine (resistenza in classe H ir 4), carichi pesanti, distinguendosi per durevolezza e affidabilità. Garantita 30 anni, grazie al suo design innovativo è facile e veloce da posare con solo 12 tegole per metro quadrato. Particolarmente resistente alla grandine, fenomeno che impatta maggiormente sui danni provocati ad abitazioni, in particolare sui tetti, è invece Coppo DiPi, in grado di resistere all’urto di proiettili di ghiaccio del diametro di 4 centimetri, anche alla velocità di 100 chilometri orari.
OBIETTIVO MERCATI DEL CENTRO-SUD
Interessanti prospettive anche sul fronte commerciale per Industrie Cotto Possagno, che nel 2025 si prepara a far fronte alle numerose richieste provenienti dal Centro-Sud Italia. «L’obiettivo, prefissato già nel 2024, e ancora più interessante per il 2025, è quello di soddisfare la domanda di prodotti specifici per il Centro-Sud che, per condizioni climatiche, gusto e storicità, non sono gli stessi richiesti dal mercato del Nord-Est e del Nord-Ovest», spiega Costa. «Con una struttura commerciale potenziata e gli spazi produttivi in grado di soddisfare tutte le esigenze, abbiamo nel mirino un’importante crescita in queste aree», chiosa il marketing manager.


















































































































































































































BIFIRE

IL CONTROSOFFITTO DIVENTA VERDE ED È EFFICIENTE
L’azienda lancia Bilife, un nuovo pannello completamente riciclabile costituito da materiale naturale, come perlite e carta. Offre elevate prestazioni di assorbimento acustico e isolamento termico
Una nuova linea di controsoffitti che, oltre a offrire elevate prestazioni di assorbimento acustico, è in grado di garantire isolamento termico, regolazione igrotermica dell’ambiente e riflessione della luce: Bilife. In più, i pannelli sono completamente riciclabili e costituiti da materiale naturale, perlite e carta, proveniente per oltre il 35% da materiale destinato allo scarto. Con questa novità Bifire, azienda di Desio (Monza Brianza) specializzata in prodotti per l’isolamento termico e per la protezione al fuoco in edilizia, industria e marina, si presenta a Klimahouse 2025 (Padiglione CD, Stand D24/46). Ne parliamo con Mauro Ravelli, responsabile dell’ufficio tecnico dell’azienda.
Domanda. Quali sono le caratteristiche tecniche della nuova linea di controsoffitti?
Risposta. Abbiamo progettato una nuova linea di pannelli per

Veronica Monaco
IL PANNELLO PER CONTROSOFFITTI BILIFE. A SINISTRA, MAURO RAVELLI, RESPONSABILE DELL'UFFICIO TECNICO DI BIFIRE
SPECIALE KLIMAHOUSE
controsoffitti modulari, la cui caratteristica principale è la materia prima con cui vengono realizzati. I due principali ingredienti sono la perlite e la carta da macero, quindi fibre di cellulosa provenienti per oltre il 35% da carta destinata allo scarto. Il materiale è riciclabile al 100%.
D. Come è nata la scelta di questo materiale?
R. Abbiamo voluto sfruttare il più possibile i materiali destinati al macero. Questo ci dà grossi vantaggi nella certificazione Epd e nei Cam per il contenuto di riciclato, caratteristiche che oggi hanno un peso fondamentale, soprattutto negli appalti pubblici. Essendo poi prodotto interamente da noi nello stabilimento di Varedo (Monza Brianza), Bilife offre un grande vantaggio competitivo: essendo gli unici produttori di questa tipologia di controsoffitti nel mercato italiano, l’obiettivo è quello di essere la prima scelta.
D. Quali sono le caratteristiche innovative dei pannelli per controsoffitti Bilife?
R. La caratteristica principale di un controsoffitto è quella di mascherare il soffitto. L’obiettivo è unire l’effetto di mascheramento con altre caratteristiche tecniche, che vanno dall’assorbimento acustico all’isolamento termico, da una buona riflessione della luce alla regolazione igrotermica, cioè quel fenomeno che permette di assorbire l’umidità in eccesso quando l’ambiente è troppo umido e rilasciarla quando è secco. L’ultima caratteristica che abbiamo implementato è quella che abbiamo voluto chiamare «caduta della goccia». Tipicamente, se le tubazioni impiantistiche sotto il solaio sono troppo fredde si crea condensa che gocciola, causando delle macchie di umidità sul controsoffitto, che ciclicamente deve essere ritinteggiato. Il nostro controsoffitto, costituito da materiali idrorepellenti, non assorbe la goccia d’acqua, che è invece smaltita nell’ambiente, grazie appunto alla proprietà di regolazione igrotermica.
D. Qual è invece la resistenza meccanica?
R. Uno dei principali fattori su cui abbiamo puntato è la resistenza meccanica. Il classico pannello da controsoffitto in fibra minerale o lana di roccia non ha tra i suoi punti di forza tale caratteristica Essendo materiali tendenzialmente fragili, è facile che il pannello si possa rompere, sbeccare o rovinare: il danno economico è relativo, però viene comunque sprecato del materiale. Una pessima scelta dal punto di vista della sostenibilità. Per questo abbiamo voluto proseguire con la sperimentazione, ottimizzando il nostro materiale
anche dal punto di vista meccanico. In questo modo gli operatori non devono avere più paura di prendere in mano i pannelli per movimentarli.
D. Il materiale ha anche prestazioni isolanti?
R. Assolutamente sì. Non nasce con questo obiettivo, ma la perlite da un lato e la fibra di cellulosa dall’altro, unite a uno spessore da 15 millimetri, danno il loro contributo. È chiaro che per avere un isolamento termico ottimale il pannello va accoppiato con altri materiali isolanti, come lane e fibre minerali.
D. È fonoassorbente?
R. Certo, il pannello liscio ha un coefficiente di fonoassorbimento superiore a 0,25, quindi come finitura base è ottima. Stiamo lavorando per arrivare a un pannello con caratteristiche che si avvicinano a 1, giocando sulle finiture e sul materiale base.
D. Come si applica il pannello?
R. Si applica sulle classiche strutture da controsoffitto presenti in commercio, quindi su strutture metalliche a T da 24x38 o 15x38 millimetri.
D. Avete svolto prove di laboratorio?
R. Sono ormai quattro anni che svolgiamo prove di laboratorio, dalla reazione al fuoco alla resistenza al fuoco, dall’isolamento termico all’assorbimento acustico, fino all’isolamento acustico verticale e orizzontale. Soprattutto questi ultimi sono test molto particolari, che quasi nessuno esegue. Abbiamo fatto un grosso investimento, sia in termini di costi, sia di tempo, per ottenere queste certificazioni, e abbiamo ottenuto buoni risultati, sia in presenza, sia senza setto di separazione sopra la parete.
D. Che cosa vuol dire?
R. Il progettista che conosce la materia dell’isolamento acustico sa che sono poche le soluzioni di isolamento acustico laterale. Tra due uffici contigui la maggior parte del suono supera la parete che separa gli ambienti, propagandosi attraverso il controsoffitto. Se però il controsoffitto ha una buona massa e un buon grado di assorbimento, come quello che abbiamo progettato, è possibile isolare anche senza dover proseguire con la parete nel solaio.
D. Sono pannelli certificati?
R. Sì, ogni aspetto che abbiamo inserito nella scheda tecnica presenta un certificato. Una delle prerogative di Bifire è quella di affiancare a ogni caratteristica della scheda tecnica un test di laboratorio. Tutte le nostre


schede tecniche presentano valori, tolleranze, normative di riferimento e il numero di certificato.
D. Il prodotto è brevettato?
R. Non crediamo nel brevetto. In un brevetto bisogna dichiarare esattamente come viene realizzato il materiale. È chiaro che nei vari certificati, soprattutto nell’Epd, si devono indicare dei range di riferimento, ma evitiamo il brevetto proprio perché non ci piace rivelare le formulazioni dei nostri prodotti. Chi vuole arrivare ai nostri stessi risultati, si deve armare di pazienza e cultura, studiare e investire.
D. Quali sono gli ambienti a cui Bilife si adatta?
R. Tutti gli ambienti civili e industriali.
D. Con quale efficacia?
R. Dipende da come è progettato l’ambiente in cui viene installato. Il classico esempio è quello del cinema o della sala teatro: se vengono scelti materiali completamente riflettenti dal punto di vista acustico, come poltrone in pelle, bisogna sfruttare un controsoffitto che sia fonoassorbente; al contrario, se sono scelti materiali fonoassorbenti, come il tessuto per le sedute, è chiaro che bisogna progettare un controsoffitto in grado
di non assorbire completamente il suono, altrimenti le ultime file non sentiranno nulla. Ci sono poi le vie di mezzo. Insomma, la tecnologia del controsoffitto va scelta in funzione di tutto il progetto. Bifire è in grado di offrire soluzioni con coefficienti di assorbimento che vanno dallo 0,25 fino a quasi 1. Parallelamente, stiamo mettendo a punto un materiale base completamente differente, destinato sempre ai controsoffitti, ma molto più estremo. Avrà i massimi livelli di resistenza al fuoco, reazione al fuoco, assorbimento acustico, un materiale molto tecnico destinato a risolvere problemi puntuali. Bilife nasce per realizzare controsoffitti in qualsiasi ambiente; quest’altra linea sarà invece dedicata al progettista che ha esigenze particolari legate all’antincendio e all’acustica.
D. Come sono distribuiti i vostri prodotti?
R. La nostra principale politica commerciale prevede che tutti i nostri prodotti passino dai distributori. Il rivenditore è il nostro primo partner e intendiamo sempre coinvolgerlo nella vendita. I nostri prodotti sono materiali tecnologici e con un altissimo valore aggiunto: promuovendoli sul mercato, i rivenditori hanno la possibilità di avere margini assolutamente vantaggiosi.
FRIULSIDER
FISSAGGI DOC PER SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ
L’azienda ha ampliato il suo portfolio introducendo connessioni strutturali per edilizia in legno firmate dalla multinazionale Usa Simpson Strong-Tie di cui fa parte



L'ANGOLARE HOLD DOWN HTT. SOPRA, LA VITE SWD

Da oltre 50 anni Friulsider progetta e produce in house fissaggi innovativi, puntando da sempre su sicurezza e sostenibilità. Dal 2022 l’azienda friulana è entrata a far parte del gruppo Simpson Strong-Tie, player mondiale nelle soluzioni strutturali, e ha ampliato il suo portfolio introducendo le connessioni strutturali per l’edilizia in legno firmate dalla multinazionale americana. L’azienda partecipa a Klimahouse 2025 (Padiglione CD, Stand D23/20) con uno spazio più grande rispetto agli anni precedenti, presentando la gamma completa delle connessioni strutturali per l’edilizia legno, incluse le soluzioni della recentemente incorporata business unit Etanco Italia (ne abbiamo parlato sul numero scorso di YouTrade, articolo a pagina 180).
VITI SWD
Le viti Swd sono progettate per collegare elementi in X-Lam e legno massiccio, anche con installazioni inclinate fino a 45 gradi, grazie alla punta a scalpello. La doppia filettatura assicura un’unione solida, mentre la testa cilindrica ridotta facilita fissaggi nascosti. Realizzate in acciaio di alta qualità con rivestimento Protect+, le viti Swd sono certificate Eta e non richiedono preforo, garantendo elevate prestazioni e semplicità d’uso in applicazioni strutturali.
ANGOLARE HOLD DOWN HTT
L’angolare Hold Down Htt assicura un fissaggio ad alta resistenza tra legno e calcestruzzo o muratura. Realizzato da un unico pezzo d’acciaio, offre maggiore resistenza nel punto di ancoraggio. È ideale per strutture soggette a elevate forze di sollevamento e si fissa al calcestruzzo con ancoranti meccanici o chimici, mentre al legno con chiodi o viti. Certificato Eta, garantisce affidabilità e prestazioni superiori, risultando perfetto per applicazioni strutturali complesse.
Sara Giusti
SPECIALE KLIMAHOUSE - RASSEGNA
KLIMX
Hörmann Italia
PORTE CON PIÙ ISOLAMENTO
Risponde Chiara Covi, responsabile marketing
«A Bolzano presentiamo un’ampia gamma di proposte ideate per incrementare l’isolamento termico e contenere il consumo energetico degli edifici, a partire dal portone LPU 67 Thermo, con un valore di trasmittanza termica pari a 0,92 W/m²K. Sarà inoltre esposta la porta d’ingresso ThermoCarbon, ideale per le case passive e a bilancio energetico positivo. Non mancheranno inoltre le casette da giardino Berry in lamiera d’acciaio, da utilizzare come deposito attrezzi, ma anche per tenere al riparo biciclette e motoveicoli».
Padiglione CD – Stand C18/52


IMPIANTI E COMFORT
Risponde Paolo Toninelli, responsabile marketing
«La presenza ventennale di Bampi a Klimahouse è motivo di soddisfazione. Siamo orgogliosamente in fiera a Bolzano per presentare il nostro pacchetto di soluzioni e sistemi in ambito impiantistico, per una sempre più evoluta richiesta di comfort acustico e climatico all’interno delle abitazioni. Il nostro approccio consulenziale con progettisti, idraulici e imprese edili è quello di accompagnare in modo pragmatico riflessioni e scelte tecniche, attraverso

Gruppo Poron
ORA DISTRIBUIAMO ANCHE AUSTROTHERM
Risponde Giancarlo Spina, direttore vendite edilizia
«Poron, già leader in Italia per la realizzazione di isolanti termici in Eps, è ora distributore ufficiale di prodotti in Xps di Austrotherm, l’azienda di riferimento austriaca. Offriamo soluzioni ad alte prestazioni per l’efficienza energetica, garantendo qualità e affidabilità per ogni progetto edile, con una particolare attenzione rivolta alla sostenibilità, puntando sui prodotti realizzati con approccio Biomass Balance in Neopor BMB, che ci permettono di essere 100% Cam».
Padiglione AB – Stand B06/20


I PRODOTTI AUSTROTHERM DISTRIBUITI IN ESCLUSIVA DA PORON
principi di flessibilità, compatibilità, multifunzionalità e adattabilità».
Padiglione AB – Stand A05/14

POLO-KAL XS, EVOLUTO E INNOVATIVO
SISTEMA DI SCARICO INSONORIZZATO
Bampi
LA PORTA DI INGRESSO THERMOCARBON
Hoval VENTILAZIONE E POMPE DI CALORE
Risponde Andrea Maffezzoli, technical manager
«Il nostro brand si distingue per l’affidabilità delle sue soluzioni innovative e per una consulenza precisa, personalizzata e attenta alle esigenze di ogni cliente. Protagonisti saranno i sistemi innovativi per il comfort e l’efficienza energetica: la ventilazione meccanica HomeVent ER, le pompe di calore Belaria pro 24 per installazione interna ed esterna, e il sistema Transtherm giro plus. Soluzioni all’avanguardia per un futuro sostenibile».
Padiglione CD - Stand C21/34


Gruppo Ergepearl
FINITURE INNOVATIVE
Risponde Gianni Nerobutto, direttore tecnico
«Presentiamo una selezione esclusiva di finiture materiche innovative, realizzate con calce pozzolanica, sabbie e aggregati decorativi di recupero. L’Intonaco Materico Nautilus, con texture naturale di sabbia di conchiglie, evoca il fascino della pietra e della sabbia, arricchita da giochi di luce e ombre. Lolla di riso, canapulo e cocciopesto sono solo alcune delle materie prime che trasformano ogni superficie in un’opera unica. Soluzioni sostenibili, traspiranti e dal design raffinato, per interni ed esterni, che garantiscono durata e resistenza senza compromessi».
Padiglione AB – Stand B09/16

NUOVA MEMBRANA RIWEGA
Risponde Claudio Pichler, responsabile marketing
«Lo stand di Riwega, 3therm e RoofRox, le aziende del Gruppo Ergepearl, parlerà di innovazione e futuro. Riwega, in particolare, presenterà la nuova membrana Usb Classic 220 Green, il risultato dell’unione tra traspirabilità e sostenibilità. Il prodotto è caratterizzato dal primo film funzionale contenente fino al 50% di Tpu riciclato preconsumo (riciclo post-industriale). I ritagli di materiale ottenuti dalla fase di assemblaggio vengono recuperati e restituiti al sistema rendendolo un processo di produzione ecosostenibile, grazie al quale è possibile ridurre le quantità di rifiuti industriali».
Padiglione AB – Stand B07/20



Calchera San Giorgio
LE NOVITÀ HOVAL A KLIMAHOUSE 2025
LA NUOVA MEMBRANA
USB CLASSIC 220 GREEN INTONACO
SPECIALE KLIMAHOUSE - RASSEGNA
Mapei
SISTEMA MAPETHERM PER RIDURRE I CONSUMI
Mapei partecipa con una gamma completa di soluzioni per affrontare le sfide dell’edilizia moderna. I visitatori possono scoprire le soluzioni per l’isolamento termico per esterno a cappotto Mapetherm, progettate per ridurre i consumi energetici delle nuove costruzioni e migliorare le prestazioni di edifici esistenti; la linea Planitex, per pavimentazioni interne e sistemi riscaldanti, per migliorare l’efficienza energetica degli edifici; e la linea Mapestone, per la posa di pavimentazioni architettoniche in pietra e calcestruzzo effetto lavato, adatte a contesti pubblici e privati. Padiglione AB, stand A05/20

MAPETHERM
wienerberger
SOLUZIONI INTEGRATE PER L’INVOLUCRO EDILIZIO
Risponde Davide Desiderio, marketing & communication manager
«wienerberger evolve grazie alla sinergia con Terreal, ampliando l’offerta con sistemi integrati per l’intero involucro edilizio. Con brand iconici come Porotherm, SanMarco e Pica proponiamo soluzioni innovative per edifici sostenibili e ad alte prestazioni. Un impegno verso l’efficienza energetica e il benessere, che presenteremo a Klimahouse 2025 a Bolzano dal 29 gennaio al 1° febbraio». Padiglione CD - Stand D26/08

KLIMX
SI AMPLIA LA GAMMA DI TERMOINTONACI
Risponde Benjamin Stecher, direttore marketing

LE SOLUZIONI RÖFIX PER COSTRUZIONI SOSTENIBILI

«Presso il nostro stand presentiamo la nuova campagna We Are 2025 incentrata sulle soluzioni migliori per sostenibilità e innovazione, pensata per supportare attivamente i professionisti del settore. Inoltre, introdurremo la nostra nuova gamma di termointonaci, che combinano materiali naturali come calce, perlite e aerogel con tecnologie all’avanguardia, progettati per offrire soluzioni termiche efficienti e rispettare i vincoli architettonici, ideali per nuove costruzioni e ristrutturazioni».
Padiglione AB - Stand B06/04
L'OFFERTA INTEGRATA
WIENERBERGER E TERRAL

Röfix Italia
TETTO VENTILATO
CON IL SISTEMA ARIA
Risponde Stefano Donadini, responsabile tecnico
«Anche quest’anno Officine Rasera sarà presente al Klimahouse di Bolzano, la fiera dedicata all’edilizia sostenibile e all’innovazione. Esporremo i nostri prodotti di punta per la realizzazione di un corretto tetto ventilato con il sistema Aria.

Novità assoluta sarà la presentazione di un innovativo pettine per impianti fotovoltaici, progettato per migliorare l’efficienza


Pontarolo CASSERO TAGLIAFUOCO IN EPS E LATERIZIO
Risponde Luca Pontarolo, direzione aziendale
«Presenteremo due grandi novità integrate nel Sistema Costruttivo Pontarolo: Climabrick, cassero tagliafuoco in Eps twinpor e laterizio, ideale per la sicurezza antincendio e compatibile con Climablock, e il ciclo di finitura

Shp antigrandine per facciate coibentate, certificato contro
impatti estremamente elevati fino a 275 Joule».
Padiglione CD – Stand D24/08

CLIMABRICK, IL CASSERO TAGLIAFUOCO IN EPS TWINPOR E LATERIZIO


















Officine Rasera
PETTINE FTV
La soluzione versatile, sostenibile e riciclabile al 100%
Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno. Le sue eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale per tantissime applicazioni in edilizia, sia come elemento strutturale controventante che di rinforzo o di rivestimento, offrendo flessibilità e valore aggiunto in tutti i progetti in cui viene impiegato. www.xtsuperpanbuild.it








MENO RICAVI MA RIMANGONO I PROFITTI
La fine del superbonus ha imposto una frenata alle aziende che producono membrane e isolanti. Eppure, la maggior parte delle 70 imprese analizzate continua a macinare utili. E il trend del settore resta positivo LA CLASSIFICA
PERABBONATI

SPECIALE INVOLUCRO
PRODUTTORI DI MATERIALI ISOLANTI E PER IMPERMEABILIZZAZIONE. VARIAZIONI % DEL FATTURATO SU ANNO PRECEDENTE

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali SOLOPER
TOP 10 DELL'ISOLAMENTO E DELL'IMPERMEABILIZZAZIONE PER INCREMENTO DI FATTURATO 2023/2022
TOP 10 DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE IN ITALIA PER PERCENTUALE DI UTILI SUL FATTURATO 2023
PERABBONATI
TOP 10 DELL'ISOLAMENTO E DELL'IMPERMEABILIZZAZIONE PER INCREMENTO DI FATTURATO 2023/2022
SPECIALE INVOLUCRO
PERABBONATI
SPECIALE INVOLUCRO
SOLOPERABBONATI
ABBONATI

ROTO FRANK
FINESTRE PER TETTI PERFORMANTI E ANCHE PREMIATE
La gamma prodotti dell’azienda consente maggiore efficienza energetica e facilità di installazione. Per questo a Roma ha ricevuto un riconoscimento dagli architetti
Sara Giusti
Iserramenti sono un elemento fondamentale dell’involucro e impattano in maniera significativa sia sui consumi energetici che sul comfort termico e luminoso degli ambienti, per questo è importante scegliere soluzioni di qualità. Le finestre per tetto Roto Frank D st Italia sono sostenibili e affidabili, garantiscono l’efficienza energetica e la salubrità degli edifici in cui sono installate.
RESISTENTI
Stabili, robuste e durevoli, le finestre per tetto Roto sono facili da installare e progettate per un montaggio sicuro e veloce. Prodotte anche in Pvc altamente resistente e 100% riciclabile, non richiedono trattamenti periodici o riverniciature come le finestre in legno, e sono perfettamente abbinabili ai serramenti verticali. Resistenti all’acqua e alla salsedine, non assorbono umidità e vapori



e garantiscono prestazioni eccellenti anche con condizioni climatiche estreme. Basso emissive, le finestre in Pvc Roto offrono bassi valori di conducibilità termica, risultando idonee per le detrazioni fiscali relative all’efficientamento energetico.
PER RISTRUTTURAZIONI
Le soluzioni Roto sono ideali anche nei progetti di ristrutturazione. Il modello RotoQ, per esempio, permette di sostituire vecchie finestre da tetto anche di altri produttori, con interventi di sostituzione 1:1. RotoQ, inoltre, già con un doppio vetro, raggiunge un valore di trasmittanza termica U w di 1,1. Più alto è il valore U w maggiore è la dispersione di calore. Più è basso e più il serramento protegge e non fa passare il calore dall’interno all’esterno e viceversa. In pratica, questo si traduce in una diminuzione nell’accensione dei riscaldamenti e in una conseguente riduzione delle emissioni di gas serra.
LE PERFORMANCE
Le vetrate performanti basso emissive, come quelle delle finestre Roto, consentono di far entrare luce in casa, proteggendo gli ambienti dal freddo o dal caldo esterno. Le prestazioni delle finestre per tetti Roto «german made», sia nella versione in Pvc, sia nella tradizionale versione in legno, sono state premiate per la loro qualità, eccellenza e attenzione all’impatto energetico e ambientale dagli architetti e progettisti riuniti a Roma al convegno Infoprogetto «Sostenibilità energetica: trasformare gli edifici attraverso la riqualificazione». Durante l’evento tutti i professionisti partecipanti sono stati invitati a votare il prodotto più sostenbile: le finestre per tetti Roto hanno vinto il riconoscimento grazie alle loro alte performance, al design accattivante e ai materiali basso emissivi che si sposano perfettamente con l’edilizia del futuro. Roto Frank è a Klimahouse 2025 - Padiglione CD, Stand D26/56.
LA FINESTRA PER TETTI MODELLO ROTOQ
FAKRO
LA GRANDE VETRATA AMA LA LUCE E NON TEME IL METEO
Una residenza in Polonia ha scelto le soluzioni dell’azienda per disegnare le superfici e illuminare gli interni senza timore delle variazioni climatiche
Sara Giusti
Massima resa della luce naturale e contenimento dei consumi energetici: sono i due principali vantaggi che hanno spinto l’architetto polacco Łukasz Weirauch, titolare del brand Luxury House, a scegliere i serramenti Fakro per la propria abitazione a Młynisko (cittadina vicino a Lodz, Polonia), progettata come edificio-manifesto della propria attività. «Le superfici trasparenti svolgono un ruolo chiave in questo progetto. Quando mia moglie ed io siamo riusciti ad acquistare il terreno dei nostri sogni, ho subito capito che avrei dovuto prevedere numerose aperture vetrate, per godere della bellezza della natura che circonda la casa».
PORTE E PARETI
Le grandi porte scorrevoli Fakro Innoview Hst rivolte verso il giardino e le finestre verticali Fakro Innoview, distribuite lungo tutte le facciate, infatti aprono costantemente nuove visuali verso il paesaggio e facilitano l’ingresso dei raggi solari. Anche la copertura è punteggiata da aper-


ture che consentono l’ingresso della luce zenitale: sono state installate le finestre da tetto Fakro Ftp-V. Nelle giornate estive, le finestre da tetto Fakro Ftp-V possono essere aperte per attivare la ventilazione naturale, permettendo la fuoriuscita dell’aria più calda. Nei periodi più freschi, queste soluzioni consentono invece un ottimale ricambio d’aria. Le dimensioni e la posizione di tali modelli sono state accuratamente scelte in modo da poter prolungare sulle falde la scansione delle finestre verticali in facciata. «Le finestre da tetto Ftp-V illuminano la cucina e il corridoio, svolgendo anch’esse un ruolo molto importante per il contenimento dei consumi energetici. Sono esposte verso nord, quindi offrono una notevole illuminazione diffusa durante tutto il giorno, senza che la luce solare penetri direttamente attraverso esse».
FINESTRE INNOVIEW
I telai delle finestre e portefinestre Innoview e Innoview Hst sono tutti realizzati con legno accuratamente selezionato e trattato per esaltarne le proprietà di resistenza meccanica e all’umidità: presentano una superficie perfettamente liscia e senza giunzioni visibili, che esalta la luminosità del materiale. Il rivestimento esterno in alluminio conferisce invece un’ottima durabilità e contribuisce a connotare ulteriormente la personalità contemporanea dell’edificio. Nei modelli Hst, le grandi dimensioni (fino a 12 metri di larghezza e 2,8 metri di altezza) creano viste panoramiche uniche, favoriscono la penetrazione della luce naturale e facilitano gli spostamenti. Lo spessore dei profili da 92 millimetri e le vetrocamere a doppia intercapedine restituiscono elevate prestazioni di trasmittanza termica Uw fino a 0,70 W/m2K e insonorizzazione Rw fino a 45 dB. L’azionamento delle ante avviene senza sforzo ed è estremamente silenzioso. L’impiego di componenti in acciaio di altissima qualità, infine, concorre all’elevata sicurezza antieffrazione (classe Rc2 per tutta la struttura del serramento).
LA SCHEDA
Tipologia: edificio residenza unifamiliare
Località: Młynisko (Polonia)
Architetto: Łukasz Weirauch
Prodotti: finestre verticali e da tetto Fakro
Modelli: Innoview, Innoview Hst, Ftp-V
Serramentista: Alando Centrum Okien i Drzwi
IDONEE PER IL TETTO
La residenza monta anche finestre da tetto Fakro Ftp-V, idonee all’installazione su falde con pendenza compresa fra 15 e 90 gradi. Le cerniere a metà del battente unico (rotazione 180 gradi) dispongono di un sistema di bloccaggio per agevolare la pulizia della parte esterna dell’anta. Il telaio è realizzato con legno di pino senza nodi, incollato a strati e impregnato sottovuoto, rifinito con doppia mano di vernice protettiva all’acqua. Le tecnologie thermoPro per il contenimento dei consumi energetici e topSafe per la sicurezza antieffrazione sono di serie. La tenuta agli agenti atmosferici è assicurata da quattro guarnizioni di tenuta, con possibilità di ventilare il locale anche con l’anta completamente chiusa grazie al sistema V40P, che consente un ricambio dell’aria fino a 49 m3/h. L’impiego della vetrocamera U3 permette alle finestre da tetto Ftp-V di raggiungere una trasmittanza termica Uw di 1,3 W/m2K e un isolamento acustico di 32÷35 dB.
Fakro Italia è a Klimahouse 2025 - Padiglione CD, Stand D23/04.

PORTEFINESTRE INNOVIEW HST. SOPRA, ESTERNO DELLA RESIDENZA IN CUI SONO INSTALLATE LE FINESTRE DA TETTO FAKRO FTP-V
DEFAVERI
L'ISOLAMENTO È GARANTITO CON IL MONOBLOCCO
Inquadra è un controtelaio da interporre tra muro e serramento. Grazie alla sua struttura e ai materiali isolanti mantiene le prestazioni termiche e acustiche degli infissi per garantire la massima coibentazione
La coibentazione del foro finestra è essenziale per garantire comfort abitativo, eliminando i ponti termici e assicurando temperature omogenee in tutti i punti della casa. I monoblocchi per finestre Inquadra di DeFaveri sono studiati per assicurare massime prestazioni e durabilità nel tempo. Completamente su misura, Inquadra è un controtelaio monoblocco da interporre tra muro e serramento. Grazie alla sua struttura e ai materiali isolanti, mantiene le prestazioni termiche e acustiche degli infissi.

Sara Giusti
INQUADRA PER SISTEMI
OSCURANTI CON AVVOLGIBILI.
SOTTO, IL MONOBLOCCO
INQUADRA FILOMURO


STRUTTURA SOLIDA
Progettato con una struttura solida che non si deforma, è ideale per garantire un isolamento ottimale degli ambienti della casa. Una volta installato, si integra perfettamente con la muratura, prevenendo la formazione di crepe o cavillature nel tempo. Disponibile da rasare o da intonacare, Inquadra può essere predisposto per qualsiasi sistema oscurante ed è adatto a diverse tipologie costruttive. Inoltre, è abbinabile ai sistemi di ventilazione meccanica Dfvmc
SOLUZIONE INNOVATIVA
DeFaveri ha curato ogni dettaglio, arricchendo il sistema Inquadra con soluzioni innovative e tecnologiche per rispondere alle più diverse esigenze del cantiere. Come tutti i monoblocchi dell’azienda, Inquadra è realizzato con isolante Eps conforme ai Cam e assemblato con collanti specifici e un sistema meccanico di staffe e rinforzi, che lo rendono stabile e resistente alle deformazioni. Il sistema coniuga qualità realizzativa, estetica, durabilità e semplicità nella fase progettuale e di installazione.
IL TRIS VINCE PER SOLIDITÀ E ISOLAMENTO
Il sistema di blocchi brevettato è composto da due elementi massivi in laterizio, che contengono un pannello in Neopor grafitato, uniti da due ancoraggi. È disponibile in un ventaglio di spessori e prestazioni, come tamponamento o antisismica
Sara Giusti
Per ottenere un ambiente termico ottimale all’interno delle abitazioni in qualsiasi stagione, T2D ha studiato e brevettato Tris, sistema costruttivo in laterizio che garantisce un taglio termico completo e continuo lungo tutte le pareti verticali opache. Fiore all’occhiello dell’azienda, Tris coniuga l’efficienza termica del materiale isolante allo sfasamento della parete massiva. Viene messo in opera con malta tradizionale e senza manodopera specializzata, semplificando e velocizzando la gestione di cantiere.





PRESTAZIONI TERMICHE
Il blocco Tris è composto da due elementi massivi in laterizio che contengono un pannello battentato interposto in Neopor grafitato, saldamente uniti da due ancoraggi meccanico-chimici. Disponibile in un ventaglio di spessori e prestazioni, in versione tamponamento o antisismica, garantisce le prestazioni della tradizionale doppia parete massiva. Il sistema Tris raggiunge eccellenti performance acustiche (fino a 59 dB), resistenza al fuoco, prestazione termica (fino a U=0.140 W/m2K), sfasamento, ma anche elevate prestazioni meccaniche, non solo di resistenza a compressione. Inoltre, vanta resistenza a strappo tra le due parti in laterizio (fino a 24.000 N/ mq). La tramezza esterna, rispetto ai sistemi tradizionali a cappotto, garantisce schermo dalle intemperie, protezione dagli urti e dagli effetti del tempo.
SERVIZIO DI ASSISTENZA
Grazie al servizio gratuito di assistenza, determinante per la buona riuscita dell’opera, T2D offre una collaborazione preliminare in fase di progettazione, tramite conteggi, verifiche, analisi prezzi, particolari costruttivi, dimensionamenti, e soprattutto in fase operativa in cantiere al momento della posa, con la predisposizione dei pezzi speciali.
POSA IN OPERA DEL SISTEMA TRIS DI T2D
SPECIALE INVOLUCRO
FIBROTUBI
SOTTOCOPERTURA CON PRESTAZIONI SENZA COMPROMESSI

L’azienda lancia
Fibrotek Flat, nuova versione del pannello termoisolante a prova di acqua. E presenta Fibrograf, soluzione modulare senza fissaggi a vista
Sara Giusti
FIBROGRAF IN COLORE NERO VELVET PER VILLA MODERNA
Design e prestazioni si fondono nell’inno vativo pannello da sottocopertura Fibrotek Flat di Fibrotubi, che garantisce efficienza e qualità senza compromessi. Pronta per essere lanciata sul mercato nel 2025, la novità si abbina alla copertura primaria realizzata con la lastra modulare Fibrograf.
BANDA PREFORATA
SOTTO, INSTALLAZIONE FIBROGRAF IN COMPLESSO RESIDENZIALE

Fibrotek Flat è l’ulteriore versione del pannello termoisolante Fibrotek, che contribuisce ad aumentare le prestazioni di isolamento della copertura grazie alle caratteristiche date dal pannello in poliuretano disponibile in diversi spessori. Il rivestimento in alluminio goffrato del pannello assicura inoltre l’impermeabilità contro acqua e agenti esterni, mentre la banda in lamiera preforata, disposta longitudinalmente, conferisce maggiore rigidità al pannello e diventa un punto di ancoraggio ideale per la lastra da copertura Fibrograf.
ANCORAGGIO PRECISO
Fibrograf è la nuova soluzione modulare per tetti di Fibrotubi, che garantisce un’elevata tenuta all’acqua, impermeabilità e una copertura senza fissaggi a vista. La sua estetica contemporanea valorizza ogni progetto, conferendo alla copertura un aspetto elegante e moderno. La banda pre-forata sul lato sinistro della lastra permette un fissaggio rapido e sicuro, mentre le piegature sulla parte superiore e inferiore garantiscono un ancoraggio preciso e stabile. Questo sistema innovativo offre una texture di copertura, che richiama l’eleganza dei rivestimenti tradizionali tipo aggraffato, combinando al contempo i vantaggi della modularità. La modula-

rità del sistema, data appunto dall’abbinamento di due sole lastre Fibrograf nelle misure S e L, e l’effetto tipo aggraffato realizzato in fase di produzione, elimina di fatto la necessità di costose e lunghe profilature in cantiere.

FIBROGRAF COTTAGE IN MONTAGNA
BRIANZA PLASTICA
TETTO PERFETTO PER LO STORICO CONDOMINIO
I progettisti hanno scelto Isotec XL, pannello composito con anima in poliuretano espanso, ricoperto su entrambe le facce da una lamina di alluminio goffrato, che protegge il materiale e realizza una seconda impermeabilizzazione
UVeronica Monaco
n grande condominio ad Aosta, costruito negli anni Trenta e classificato come edificio di pregio storico e architettonico, è stato completamente riqualificato grazie al superbonus, con un salto di ben quattro classi energetiche (dalla E alla A1). I progettisti dello studio Dgm Associati che si sono occupati del progetto hanno previsto interventi sinergici su tutto l’involucro, con il cappotto termico in facciata, la sostituzione dei serramenti e degli oscuranti esterni, la sostituzione delle caldaie e la realizzazione di un efficace isolamento ventilato in copertura con il sistema ventilato Isotec XL di Brianza Plastica. «La soluzione isolante proposta da Brianza Plastica consente di ridurre il numero degli strati che compongono il pacchetto tetto, con l’immediato vantaggio di

CONDOMINIO
STORICO AD AOSTA
RIQUALIFICATO
DALLO STUDIO
DGM ASSOCIATI,
PASSATO DALLA
CLASSE ENERGETICA
E ALLA CLASSE A1
ISOTEC XL HA PERMESSO DI REALIZZARE UN EFFICACE
ISOLAMENTO
VENTILATO IN COPERTURA

semplificare le lavorazioni di posa, riducendo i passaggi e le probabilità di errore, ottimizzando tempi e costi», spiega Camillo Dujany, ingegnere dello studio D gm Associati. «Con Isotec si posa un solo prodotto, evitando di dover movimentare e posare in successione la barriera vapore, la listellatura di contenimento dei pannelli isolanti, il manto impermeabile e i correntini porta tegole sopra il pannello isolante, con la sicurezza di un prodotto preassemblato, che non affida la sua qualità alla perizia dei posatori, ma accompagna l’installazione, richiedendo pochi semplici accorgimenti».
CORRENTINO METALLICO
Il tetto a padiglione, costituito da grandi falde regolari e articolato in tre corpi simmetrici, presentava una superficie importante in termini di estensione e una stratigrafia, priva di isolamento, formata da una soletta in laterocemento su cui erano posate le vecchie tegole, ormai ammalorate e poco funzionali. Per massimizzare le prestazioni di isolamento termico della copertura, i progettisti hanno scelto Isotec XL, pannello composito con anima in poliuretano espanso, ricoperto su entrambe le facce da una lamina di alluminio goffrato che protegge il pannello stesso, realizzando una seconda impermeabilizzazione. Inoltre, nel pannello è integrato un correntino metallico asolato che permette di accogliere e sostenere qualsiasi tipo di rivestimento (coppi, tegole, pietre naturali, ma anche lastre ed elementi metallici) e, al tempo stesso, distanziando il manto di copertura dall’isolante, forma la camera di ventilazione, entro cui si attiva il movimento dell’aria, contribuendo a migliorare la termoregolazione dell'edificio.
ALTO ISOLAMENTO
Realizzato in poliuretano espanso, con un λ D di 0,022, Isotec offre un’ottima protezione già a partire dagli spessori più contenuti. In questa opera, l’isolante è stato scelto nello spessore di 120 millimetri, ottenendo, a opera finita, una trasmittanza U=0,165 W/m 2K e uno sfasamento di 11 ore e 28 minuti. La soluzione è versatile e si può applicare a qualsiasi tipologia di struttura portante, continua o discontinua, lasciando massima libertà nella scelta del manto di copertura. Isotec accoglie tutte le tipologie di rivestimento, sia discontinuo come tegole o coppi, che continuo come lastre metalliche o fibrocementizie. Nel caso del condominio ad Aosta i progettisti hanno optato, anche in considerazione dei vincoli della Sovrintendenza, per tegole in cemento della stessa tipologia di quelle preesistenti.
LA SCHEDA
Tipologia: edificio residenziale, condominio
Intervento: efficientamento energetico con superbonus 110%
Ubicazione: Aosta
Progetto: Ingegnere Camillo Dujany – Dgm Associati
Impresa: Balliu
Isolamento copertura: Isotec XL di Brianza Plastica, spessore 120 millimetri, passo 330 millimetri
Superficie isolata: 1.000 metri quadrati
Rivestimento di copertura: tegole in cemento
Miglioramento energetico: da classe E a classe A1
FACILE POSA
Il pannello Isotec XL è ordinato nel passo coerente con la lunghezza degli elementi di copertura e in fase di posa non resta altro che seguire le semplici indicazioni previste dal sistema, riducendo il rischio di errore. «Apprezziamo particolarmente il pannello Isotec perché agevola molto il lavoro in cantiere, ottimizzando le operazioni. Con la posa di un solo prodotto si realizza sia lo strato isolante, sia la sottostruttura per la ventilazione e l’appoggio delle tegole», spiega Nello Balliu, titolare della ditta Balliu di Cossato (Biella) che si è occupata dell’installazione. La proprietà di seconda impermeabilizzazione del pannello Isotec permette di procedere speditamente, senza dover movimentare teli protettivi in corso di posa. Inoltre, per tagliare o sagomare i pannelli, per esempio per la posa in corrispondenza dei corpi emergenti o a bordo della falda, si utilizzano strumenti normalmente presenti in cantiere, quali il flessibile a disco o il segaccio a lama rigida per la sola parte schiumata. I pannelli Isotec XL sono configurati a battenti contrapposti sui lati lunghi e a coda di rondine sui lati corti per facilitare il perfetto accostamento longitudinale e tra file consecutive. Una volta avvicinati e posizionati i pannelli, i punti di contatto sono sigillati con schiuma poliuretanica e nastro di alluminio butilico previsti dal sistema, offrendo un’ottimale continuità di isolamento, privo di ponti termici.
CONTENZIOSI

SE L’ISOLAMENTO ASSOMIGLIA A UNA TRAPUNTA
Il superbonus ha moltiplicato l’applicazione del cappotto su condomini e villette. E la direttiva Case green potrebbe dare un nuovo impulso a questa soluzione. Che, però, non sempre è utilizzata a regola d’arte. Con risultati pessimi
Cristiano Vassanelli
PERABBONATI

SPECIALE CAPPOTTO
La distribuzione delle asseverazioni da agosto 2021 ad ottobre 2024 (Fonte: Rapporto Enea 2024)
Il numero di edifici e quelli ultimati per Regione e le percentuali (Fonte: Rapporto Enea 2024)
Il numero di totale di edifici e quelli ultimati per Regione (Fonte: Rapporto Enea 2024)
PERABBONATI
SPECIALE CAPPOTTO



PROBLEMI DI NATURA ESTETICA LEGATE A PROBLEMI DI ERRATA ESECUZIONE
SOLOPER



PROBLEMI DI NATURA ESECUTIVA DERIVANTI DALLE ERRATE MODALITÀ DI INCOLLAGGIO
PERABBONATI




SOLOPERABBONATI


ROOTBOX
Sistema per la gestione dell’apparato radicale delle alberature in ambiente urbano
PROTEZIONE RADICI MITIGAZIONE IDRAULICA ALTA CAPACITÁ DI CARICO
Rootbox è la soluzione innovativa per la gestione delle radici delle alberature in ambiente urbano, progettata per garantire il benessere degli alberi e la salvaguardia delle infrastrutture.
Realizzato in materiale riciclato, con un tasso di vuoto del 94%, offre anche stoccaggio idrico e filtrazione naturale delle acque piovane, rendendolo ideale per viali alberati, piazze e piste ciclabili.
IL PANNELLO MULTIFUNZIONE È ANCHE GREEN
Superpan Build è formato da cinque strati di materiale derivato da lavorazioni del legno e ricomposto con pressatura. È adatto a numerosi impieghi sia come elemento strutturale sia come rinforzo, oltre che nella realizzazione di sistemi a cappotto per edifici in legno
Superpan Build è il pannello, prodotto da Finsa e distribuito in esclusiva per l’Italia da Xt Insulation, adatto a numerosi impieghi in edilizia sia come elemento strutturale controventante sia come elemento di rinforzo nella realizzazione di edifici. Le eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale anche per l’applicazione in parete a servizio del sistema di isolamento nella realizzazione dei sistemi a cappotto per edifici in legno.

Sara Giusti

IL PANNELLO SUPERPAN BUILD È IDEALE PER L’APPLICAZIONE IN PARETE A SERVIZIO DEL SISTEMA DI ISOLAMENTO NELLA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI A CAPPOTTO

RESISTENZA
Per l’applicazione in sistemi di isolamento a cappotto, Superpan Build si distingue per la sua alta capacità di resistenza alla trazione. Inoltre, in fase di posa offre la possibilità di poter avvitare i tasselli in qualsiasi posizione senza necessariamente cercare la corrispondenza con i montanti, in virtù dell’ottima tenuta delle viti che il materiale assicura.
ALTA DENSITÀ
Superpan Build è un pannello formato da cinque strati di materiale derivato da differenti lavorazioni del legno e ricomposto mediante processo di pressatura in continuo. Le facce esterne sono costituite da uno strato in fibra di legno ad alta densità (H df, High density fiber), che dona al pannello eccellenti proprietà meccaniche. Gli strati intermedi sono invece costituiti da particelle fini di legno, che conferiscono maggiore stabilità al pannello e aiutano a ottenere una superficie di alta qualità. Infine, il nucleo centrale è un agglomerato di particelle di grandi dimensioni per una elevata resistenza strutturale. XT Insulation è a Klimahouse 2025 - Padiglione CD, Stand C20/34.

EDILTEC
INVERNO AL CALDO IN CONDOMINIO CON POLIISO ED
Il versatile pannello termoisolante, nella versione da 80 millimetri, è stato scelto per l’installazione del cappotto termico, migliorando le prestazioni energetiche dell’edificio
Sara Giusti
In un condominio di Vallerano, in provincia di Viterbo, il pannello termoisolante Poliiso Ed da 80 millimetri di Ediltec è stato scelto per l’installazione del cappotto termico, migliorando significativamente le prestazioni energetiche e consentendo un notevole risparmio in bolletta. Grazie all’impiego di Poliiso Ed è stato inoltre possibile beneficiare della detrazione fiscale, garantita dal rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) per l’isolante. Il progetto è stato realizzato dalla ditta Impresa Edile Patrizi di Vallerano, con il supporto dell’architetto Enrico Paolocci e dell’ingegnere Vincenzo Viccari. La fornitura dei materiali è stata curata dalla ditta Orsolini Amedeo di Vignanello (Viterbo).


LA COMPOSIZIONE
Tra i prodotti più apprezzati di Ediltec, il pannello termoisolante
Poliiso Ed si distingue per la sua versatilità nelle applicazioni di isolamento a cappotto (Etics). Composto da poliuretano espanso rigido (P ir) a celle chiuse, di colore giallo, Poliiso Ed è progettato per offrire un’eccellente performance termica e meccanica. I pannelli sono rivestiti con velovetro saturato mineralizzato e sono disponibili in dimensioni standard di 600 x 1200 millimetri e spessori che variano da 30 a 160 millimetri.
APPLICAZIONE
Poliiso Ed è testato per garantire un’ottima aderenza a vari tipi di collanti e rasanti, assicurando una lunga durata dell’installazione. La sua applicabilità è molto ampia, trovando impiego sia su edifici nuovi che in fase di ristrutturazione. È adatto a supporti edili continui e resistenti, come murature in laterizio, calcestruzzo, tufo, legno per esterni e pannelli da costruzione leggeri. I pannelli offrono valori di conducibilità termica λ D che vanno da 0,027 W/mK per spessori fino a 70 millimetri a 0,025 W/mK per spessori superiori a 100 millimetri, rispettando le normative europee En 13165 e con una resistenza alla compressione ≥ 150 kPa. Ediltec è a Klimahouse 2025 - Padiglione AB, Stand B06/24.
IL PANNELLO POLIISO ED DI EDILTEC UTILIZZATO PER LA REALIZZAZIONE DEL CAPPOTTO TERMICO NEL CONDOMINIO DI VALLERANO (VITERBO)
LA SCHEDA
Progetto: riqualificazione energetica condominio residenziale
Sede: Vallerano (Viterbo)
Superficie complessiva: 2600 mq
Committente: Condominio via Giovanni XXIII
Progettisti: Arch. Enrico Paolocci, Ing. Vincenzo Viccari
Impresa esecutrice: Impresa Edile Patrizi, Vallerano (Viterbo)
Rivendita: Orsolini Amedeo di Vignanello (Viterbo)
Tipo di isolamento: Poliiso ED, spessore 80 millimetri
STIFERITE
PIÙ EFFICIENZA A GENOVA IN STILE LIBERTY
Una storica palazzina del capoluogo ligure è stata riqualificata grazie al sistema a cappotto con l’impiego dei pannelli Class SK negli spessori da 100 e 80 millimetri
Giusti

Sara
IL CONDOMINIO RISTRUTTURATO
Rendere un edificio energeticamente efficiente è possibile anche quando si tratta di architetture particolarmente delicate, come quelle che sorgono in contesti storici. A dimostrarlo è il recente intervento di efficientamento energetico e restauro delle facciate di una palazzina Liberty a Genova, risalente all’inizio del XX secolo. I progettisti hanno deciso di aumentare le performance energetiche dell’organismo edilizio agendo sull’involucro, e non solamente sull’efficienza degli impianti come spesso accade negli interventi riguardanti edifici storici. L’isolamento, realizzato con il sistema a cappotto, ha visto l’impiego dei pannelli Stiferite Class SK, negli spessori da 100 e 80 millimetri.
STUCCHI RIPRISTINATI
Il prospetto ovest della palazzina presentava stucchi a rilievo in fase di degrado che sono stati ripristinati e tinteggiati. Le restanti facciate dell’edificio (Sud, Est, Nord), invece, prima dell’intervento si presentavano con un apparato decorativo dipinto originale fortemente

compromesso da fenomeni di dilavamento, ma comunque visibile e rilevabile attraverso un accurato studio del colore. Per le facciate oggetto dell’intervento è stato realizzato un isolamento a cappotto con i pannelli Stiferite Class SK di spessore 100 e 80 millimetri, con rivestimenti in velo vetro saturato e resistenza termica dichiarata R D pari rispettivamente a 4,00 e 3,08 m 2K/W. Il sistema a cappotto utilizzato è provvisto di valutazione tecnica europea Eta , provvisto di marcatura Ce , e con classe di reazione al fuoco B-s,d0. Sempre in materia di sicurezza agli incendi, il pannello Stiferite Class SK ha superato anche i test di grande scala previsti da diverse norme nazionali di Paesi europei.
COPERTURA RIFATTA
L’efficientamento energetico ha previsto anche il rifacimento della copertura a lastrico solare. Dopo la rimozione del preesistente massetto e dello strato impermeabile è stato realizzato un nuovo massetto completo di cordolo per il contenimento dello strato isolante costituito dal pannello Stiferite Class B di spessore 100 millimetri. L’impermeabilizzazione è stata realizzata mediante la posa in totale aderenza di una membrana bituminosa con finitura ardesiata. I risultati conseguiti grazie ai diversi interventi di efficientamento delle strutture sul condominio genovese hanno consentito il passaggio della classificazione energetica dalla classe E alla C, con una riduzione di circa il 30% dei consumi di energia primaria (corrispondenti a circa 10/ton/anno di emissioni di Co2).

IL PROSPETTO SUD
PRIMA E DOPO
L'INTERVENTO DI
ISOLAMENTO A CAPPOTTO E LA DECORAZIONE CON
FREGI E TROMPE
L'OEIL. A DESTRA, IL RIFACIMENTO
DELLA COPERTURA
A LASTRICO SOLARE


UN’INTERA GAMMA PER L’ISOLAMENTO SEMPRE SU MISURA
I sistemi a cappotto Thermocap garantiscono benessere abitativo durante tutto l’anno: d’inverno proteggono dal freddo, in estate schermano dal calore e assicurano anche l’isolamento acustico

Il risparmio energetico e il comfort termico all’interno degli edifici sono temi di primaria importanza. Il sistema di isolamento a cappotto risponde a queste esigenze contribuendo efficacemente alla diminuzione dei consumi energetici attraverso la riduzione della trasmittanza delle superfici opache verticali. In questo contesto Cap Arreghini ha messo a punto i sistemi di isolamento a cappotto Thermocap, studiati sia per edifici di nuova costruzione, sia per interventi di ristrutturazione o ripristino, come la risoluzione di problemi legati a fessurazioni strutturali o infiltrazioni d’acqua.
PIÙ COMFORT
I sistemi a cappotto Thermocap garantiscono benessere abitativo durante tutto l’anno: d’inverno, proteggono dal freddo e in estate

CAP ARREGHINI
Sara Giusti
IL FONDO MURALE PRIMER TOP
PER OGNI ESIGENZA
Thermocap è la gamma di sistemi di isolamento a cappotto studiati da Cap Arreghini conformi agli standard Etag 004.
La gamma si compone di:
• Thermocap, sistema certificato Eta mediante utilizzo di pannelli in polistirene espanso sinterizzato (Eps) e pannelli in polistirene espanso sinterizzato (Eps) composito in grafite;
• Thermocap S1, sistema economico e facile da applicare, con pannelli in polistirene espanso sinterizzato (Eps);
• Thermocap S2, sistema con prestazioni termiche avanzate grazie ai pannelli in grafite, che aumentano
THERMOCAP S1, S2, S3

l’isolamento termico anche a basse densità;
• Thermocap S3, sistema con pannelli in polistirene espanso sinterizzato (Eps) arricchiti con grafite, per un miglior isolamento termico;
• Thermocap S4, sistema con pannelli in Eps additivati con grafite e trattati in superficie per evitare deformazioni dovute all’assorbimento di calore;
• Thermocap S5, sistema minerale in lana di roccia, garantisce alta traspirabilità, resistente al fuoco e con proprietà fonoassorbenti, ideale per la sicurezza e il comfort acustico.

schermano dal calore, assicurando anche un adeguato isolamento acustico e una protezione efficace delle facciate. Sfruttando l’inerzia termica della struttura e il potere coibente del pannello isolante, il sistema a cappotto consente di non disperdere verso l’esterno il calore accumulato dalle pareti durante il funzionamento dell’impianto di

IL RIVESTIMENTO
FIBRORINFORZATO SILOXCAP ACTIVE

riscaldamento. Il calore rimane invece all’interno della struttura, che funge da serbatoio termico, consentendo di ottenere stabilità termoigrometrica e un comfort costante. La temperatura interna rimane stabile anche con un utilizzo intermittente del riscaldamento, permettendo di conseguire un notevole risparmio energetico, che si traduce in un risparmio economico in bolletta. Il minor utilizzo di combustibile comporta inoltre una riduzione delle emissioni di Co2, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente.
NIENTE PONTI TERMICI
La continuità dell’isolamento garantita dai sistemi a cappotto Thermocap elimina i ponti termici, riducendo le dispersioni di calore, e previene la formazione della condensa interna, spesso causa della muffa. Al benessere termico, si aggiunge anche il comfort acustico: i pannelli isolanti forniscono una barriera contro i rumori esterni, per un’abitazione più silenziosa. Inoltre, il sistema consente una riduzione dei movimenti interstrutturali, assicurando minori sollecitazioni e deformazioni della struttura. Per progettisti e clienti Cap Arreghini offre assistenza tecnica, fornendo supporto durante la pianificazione e l’applicazione del sistema a cappotto Thermocap in cantiere. Le schede tecniche aggiornate, i cicli applicativi e le indicazioni d’uso sono disponibili sul sito ufficiale dell’azienda.
THERMOCAP S4
THERMOCAP S5
SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO
PROGETTAZIONE
LE FORMULE CHE MISURANO IL RUMORE

L’ingegneria acustica mette a disposizione i sistemi di calcolo dell’impatto sonoro all’esterno oppure all’interno degli edifici. Servono anche a valutare il potere fonoisolante dei materiali
Ezio Rendina*
ABBONATI

SPECIALE ISOLAMENTO ACUSTICO
PROPAGAZIONE DEL SUONO
SOLOPER
L’ingegneria acustica in edilizia si occupa dei rumori aerei (voci, rumori esterni), di quelli di calpestio (impattivi), oppure prodotti dagli impianti e i rumori trasmessi attraverso le strutture edilizie (rumore per via solida). Le grandezze che definiscono la capacità di una struttura di abbattere il rumore
OSA DELLA GUAINA SOTTOPARETE NEL CASO IN CUI VENISSE REALIZZATO UN SOLO MASSETTO (IN QUESTO CASO IL FONOSTOP DUO DEVE ESSERE DEL TIPO DOPPIO STRATO)
SOTTO, OSA DELLA GUAINA SOTTOPARETE NEL CASO IN CUI VENISSERO REALIZZATI DUE MASSETTI (TRATTO DALLA GUIDA TECNICA DEL PRODUTTORE).

PERABBONATI

TECNASFALTI
UN PUZZLE DA PARETE PER IL SILENZIO
Le piastrelle fonoassorbenti
Isolspace Skin Wall sono moduli quadrati, tridimensionali e componibili in grado di assorbire il riverbero, posizionabili a piacere come tessere. E sono progettate con materiali sostenibili
Come dimostrano diversi studi, l’esposizione costante a un ambiente rumoroso provoca danni psichici e uditivi. Intervenire sull’acustica della casa è quindi essenziale per stare bene e ritrovare il giusto relax psicofisico. Con Isolspace Skin Wall il comfort va di pari passo con l’estetica. Le piastrelle fonoassorbenti Isolspace Skin Wall di Tecnasfalti sono moduli quadrati, tridimensionali e componibili in grado di assorbire il riverbero. Posizionabili alle pareti come tessere di un puzzle, possono essere disposte in maniera personalizzata secondo l’effetto estetico desiderato, rivestendo la parete intera in stile boiserie, oppure coprendo porzioni più piccole, come la testata del letto o il rivestimento di una porta, con geometrie uniche. La palette dei colori offre infinite possibilità, mentre le linee geometriche in rilievo riflettono la luce, offrendo un effetto cangiante.

Sara Giusti

TECNOLOGIA ISOLFIBTEC STL
I pannelli Isolspace Skin sono progettati con materiali sostenibili. Grazie alla tecnologia IsolFibtec S tl , fibra derivante da P et riciclato e studiata per ottenere elevate prestazioni acustiche, questi rivestimenti rispettano anche l’ambiente, riducendo le emissioni nocive e salvaguardando la qualità dell’aria indoor. Isolspace Skin è disponibile in molteplici soluzioni: oltre ai pannelli Wall per le pareti, può essere scelto nella versione da inserire nelle controsoffittature (Up), appeso in parallelo al soffitto (Ceiling) o perpendicolare a esso (Baffle). Sono invece autoportanti le soluzioni Desk e Stand, ideali per separare gli spazi in modo funzionale ed estetico.
FONOCORREZIONE
Isolspace e Isolspace Skin sono le linee per la fonocorrezione di design di Tecnasfalti, storico marchio di prodotti per l’isolamento acustico in edilizia. Vantano una proposta ampia e distintiva di soluzioni che coniugano prestazioni acustiche e dimensione decorativa, trasformando i rivestimenti fonoassorbenti in veri protagonisti degli ambienti domestici.


LA COMBINAZIONE DEI MODULI PERMETTE DI CREARE PATTERN UNICI. A SINISTRA, ISOLSPACE
SKIN WALL OBLIQUE
ECLISSE
MENO RUMORI SE LE PORTE SONO ISOLANTI
L’azienda offre diverse tipologie di kit per l’abbattimento acustico. Sono studiati per aperture a scomparsa con o senza stipiti, oppure scorrevoli: consentono una riduzione dei suoni fino a 38 dB
OSara Giusti
ltre a pareti e soffitti, anche l’isolamento acustico dell’elemento porta concorre a creare un ambiente tranquillo e privo di disturbi. Per questo Eclisse ha studiato nuove soluzioni per porte insonorizzate adatte a soddisfare diverse esigenze di stile. Le soluzioni, disponibili sia per porte scorrevoli che a battente, comprendono un kit completo di componenti in grado di garantire elevate performance di abbattimento acustico.


PIÙ COMFORT
Le porte acustiche sono progettate specificatamente per attenuare i rumori e le onde sonore tra le stanze, rendendole ideali per contesti residenziali o commerciali. Nelle strutture ricettive, come gli alberghi, sono cruciali per assicurare il massimo comfort agli ospiti. In casa, invece, una porta che offre isolamento acustico può aiutare a contenere i rumori provenienti da una stanza, per esempio un ambiente dedicato alla musica e allo svago.
A SCOMPARSA CON STIPITI
Eclisse offre diverse tipologie di kit per l’abbattimento acustico. Quello per porte a scomparsa con stipiti consente un abbattimento acustico pari a 38 dB e comprende un pannello porta fonoisolante da 40 millimetri di spessore, con finiture noce tanganika semilavorato o laccato Ral a richiesta. Il kit comprende, inoltre, stipiti e coprifili con lavorazioni specifiche, due coppie di magneti che tengono la porta in chiusura, guarnizioni e dossi da applicare in fase di posa, disponibili in bianco e nero. Infine, completano il kit paraspifferi dedicati, che si attivano all’aprirsi e chiudersi della porta. Il kit per porte a scomparsa con stipiti è compatibile con i controtelai Eclisse Unico, Luce ed Ewoluto.
SENZA STIPITI
Il kit per porte scorrevoli acustiche senza stipiti consente invece un abbattimento acustico pari a 34 dB e comprende un pannello porta fonoisolante da 40 millimetri, fornito di serie con le lavorazioni necessarie per l’applicazione degli accessori e disponibile con finitura grezza con primer o laccata opaca nei colori Ral. Le guarnizioni acustiche, in bianco e in nero, sigillano superiormente e verticalmente la porta, mentre i paraspifferi sono inseriti nelle



fresate del pannello porta e sono regolabili in discesa, in salita e in inclinazione, per offrire una pressione omogenea su tutta la lunghezza. Si alzano e si abbassano a ogni apertura e chiusura della porta. Questo kit è compatibile con i controtelai Eclisse Syntesis Line e Luce.
PER FILOMURO
Per finire, Eclisse propone anche un kit per porte battenti filomuro acustiche, che consente un abbattimento acustico pari a 33 dB e comprende un pannello porta fonoisolante da 45 millimetri. Il pannello è disponibile grezzo con primer o laccato opaco nei colori Ral. Le guarnizioni acustiche sono da applicare in fase di posa. Anche in questo caso il paraspiffero è inserito nella fresata inferiore del pannello. Questo kit è compatibile con i telai Eclisse Syntesis Line battente.

PORTE ACUSTICHE
ECLISSE. SOPRA, DETTAGLIO DEI
PARASPIFFERI
INFERIORI
SPECIALE UMIDITÀ
TECNICA PER L'EDILIZIA
GLI INTERVENTI PER METTERE CASA ALL’ASCIUTTO
L’eccesso di umidità nelle abitazioni può essere provocato da fattori diversi. Ma l’acqua che si infiltra va eliminata per evitare problemi alla struttura e alla salute. Prima, però, devono essere individuate le cause

Cristiano Vassanelli
PERABBONATI

SPECIALE UMIDITÀ

FENOMENO INFILTRATIVO DOVUTO ALLA MANCANZA DI IMPERMEABILIZZAZIONE DEL GIRO SCALE ESTERNO (FOTO DI SINISTRA): L’ACQUA ATTRAVERSA IL PAVIMENTO E IL MASSETTO E SI PALESA ALL’INTERNO DEL LOCALE POSTO A FIANCO DELLA SCALINATA DA UN’ALTEZZA CORRISPONDENTE AL GIRO SCALE VERSO IL BASSO (FOTO DI DESTRA)
SOLOPER

PERABBONATI
ESEMPI DI RISALITA CAPILLARE DI UMIDITÀ A CAUSA DI MANCATA IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE FONDAZIONI

ESEMPI DI MUFFA DA CONDENSA DERIVANTE DA DISCONTINUITÀ DELL’ISOLAMENTO TERMICO (PONTI TERMICI)
SPECIALE UMIDITÀ

ESEMPIO DI INTERVENTO DI RISANAMENTO DI UNA TERRAZZA CON PRODOTTO IMPERMEABILIZZANTE LIQUIDO PAVIMENTABILE

INTERVENTO DI RISANAMENTO DI UN VANO INTERRATO CON L’UTILIZZO DI CEMENTI RESISTENTI IN CONTROSPINTA. L’INTERVENTO CON IL CEMENTO OSMOTICO PUÒ ESSERE VANTAGGIOSAMENTE EFFETTUATO ANCHE NEL CASO IN CUI LE INFILTRAZIONI PROVENGANO DAL SOLAIO DEL PAVIMENTO
SOLOPER

IL FENOMENO DI DEGRADO DELLE MURATURE SOTTOPOSTE A RISALITA CAPILLARE
PERABBONATI

DI BARRIERA CHIMICA TRAMITE INIEZIONE DI SOSTANZE IDROFOBIZZANTI AL PIEDE DELLE MURATURE

ESEMPIO
ESEMPIO DI INTERVENTO DI ELETTRO OSMOSI TRADIZIONALE
SPECIALE UMIDITÀ
SOLOPERABBONATI


RILEVAZIONI TERMOGRAFICHE DI PONTI TERMICI PUNTUALI

PERABBONATI

FUNZIONAMENTO VMC PUNTUALE, FASE DI IMMISSIONE DELL’ARIA ESTERNA (CON RECUPERATORE)

INTERVENTO A CAPPOTTO TRADIZIONALE (ESTERNO) E CONTROPARETI INTERNE
Tra le patologie che possono affliggere un edificio, la presenza di infiltrazioni d’acqua e l’umidità sono senza ombra di smentita due problematiche tra le più presenti a livello statistico, e sentite sotto l’aspetto della fruibilità del bene immobile: possono
PARETI PIÙ SANE CON IL PANNELLO MULTIFUNZIONE
Multipor ExSal Therm
è un sistema unico che svolge una duplice funzione di risanamento e isolamento per murature degradate da efflorescenze saline. Leggero e traspirante, è totalmente ecocompatibile
Umidità di risalita ed efflorescenze saline sono un problema che si presenta frequentemente nelle murature di costruzioni datate e negli edifici storici, oltre che nei casi di ristrutturazione di costruzioni agricole o industriali convertite in edifici residenziali. I sali, filtrando nelle murature, lasciano uno strato visibile bianco, cristallino e lanuginoso all’interno, aumentando il rischio di formazione di crepe e muffe che danneggiano

XELLA ITALIA
Sara Giusti





la struttura architettonica, mettendo a rischio anche la salute dei residenti. Per risolvere in maniera efficace le problematiche legate all’umidità di risalita e al degrado causato dalle efflorescenze saline, Xella ha messo a punto Multipor ExSal Therm, un sistema costituito da pannello termoisolante specifico e malta, che unisce molteplici vantaggi.
REGOLATORE
Oltre a regolare l’umidità e l’assorbimento dei sali disciolti, il pannello Multipor ExSal Therm consente di realizzare una protezione termica di elevata qualità. Con un unico prodotto, dunque, è possibile desalinizzare la muratura e ottenere un isolamento termico ottimale, anche in condizioni critiche. Applicato sulla superficie interna delle pareti, il sistema Multipor ExSal Therm, grazie alla sua elevata permeabilità al vapore e capillarità, assorbe l’umidità rilasciandola nell’aria ed è in grado di catturare i sali che rimangono nel pannello tramite sedimenti presenti nei pori.
EDIFICI D’EPOCA
Particolarmente indicato per edifici vincolati dai beni culturali,
storici o vecchie costruzioni, Multipor ExSal Therm può essere applicato direttamente a parete, non richiede cicli di intonacatura e lunghi periodi di essiccamento. Inoltre, il pannello è classificato come materiale incombustibile e, anche alle temperature più elevate, non rilascia vapori o fumi nocivi. Infine, tale soluzione permette di intervenire con lavori di risanamento anche su porzioni di fabbricati e solitamente non richiede l’impiego di ponteggi esterni, rendendo più economica la gestione del cantiere.
TUTTO NATURALE
Come tutti i pannelli della gamma Multipor, questo prodotto è realizzato con materie prime completamente naturali come sabbia, calce, acqua, una piccola percentuale di cemento e additivi porizzanti. Questa composizione rende Multipor ExSal Therm estremamente leggero, salubre e totalmente ecocompatibile. Il pannello presenta un eccellente bilancio ecologico, validato da certificati, è privo di sostanze nocive e non rilascia emissioni dannose per la salute, risultando particolarmente salubre e idoneo per chi soffre di allergie.
Xella è a Klimahouse 2025 - Padiglione AB, Stand B06/28.
APPLICAZIONE DEL PANNELLO MULTIPOR EXSAL THERM
GENERAL ADMIXTURES
L’INTONACO DEUMIDIFICA MENTRE ISOLA
Termosan Nhl è un materiale macroporoso con notevole capacità deumidificante e risanante, ma ha anche proprietà coibenti utili per migliorare la prestazione energetica dell’involucro e dell’edificio
Il risanamento delle murature umide e degradate è forse il tema più ricorrente nel campo della riqualificazione e conservazione architettonica delle strutture esistenti, soprattutto per quelle storiche. Per offrire una soluzione alla deumidificazione, al risanamento e al miglioramento energetico delle strutture murarie soggette a umidità di risalita, General Admixtures, azienda di Ponzano Veneto (Treviso) specializzata in prodotti innovativi per i settori del cemento e del calcestruzzo, dei sistemi di ripristino, consolidamento e dell’edilizia leggera, ha messo a punto Termosan Nhl, intonaco macroporoso dai molteplici benefici.
RESTAURI CONSERVATIVI
Termosan Nhl rappresenta una evoluzione dei tradizionali intonaci macroporosi, avendo non solo una notevole capacità deumidificante e risanante, ma anche proprietà coibenti utili per migliorare la prestazione energetica dell’involucro (λ 0,115 W/mK). Un vantaggio non da poco nell’ambito nei restauri conservativi di palazzi storici, in cui spesso non è possibile intervenire con sistemi di protezione termica integrale come i cappotti. Con Termosan Nhl, in un’unica tecnologia, è invece
LA FINITURA DELL’APPLICAZIONE TERMOSAN NHL COMPLETA UN INTERVENTO TECNICAMENTE EFFICACE CON LA QUALITÀ ESTETICA NECESSARIA A VALORIZZARE OGNI TIPOLOGIA COSTRUTTIVA, CHE SIA ESSA ABITATIVA O A VALENZA STORICA

Sara Giusti
FAVORISCE L’EVAPORAZIONE
La risalita capillare è la causa più comune di ingresso di acqua nelle murature. All’interno dell’acqua sono sempre disciolti una serie di sali presenti nel terreno che, trasportati attraverso le porosità dei materiali, si accumulano all’interno delle murature. Al superamento di una specifica concentrazione di saturazione, questi sali cristallizzano, tornando alla loro forma solida e creando pressioni talmente elevate da rompere le murature, in particolare nelle zone corticali esposte all’ambiente. A questa azione i sali ne aggiungono un’altra legata alla loro capacità di assorbire umidità dall’aria: assorbendo vapore acqueo dall’aria circostante contribuiscono a mantenere umide le pareti, anche in assenza di ulteriore acqua di risalita. In conseguenza del fenomeno della risalita capillare, diverse sono le criticità che si manifestano:


ALCUNE TRA LE MANIFESTAZIONI PIÙ
FREQUENTI DIRETTAMENTE LEGATE AL FENOMENO DELL’UMIDITÀ DI RISALITA


• degrado delle strutture, dovuto alla cristallizzazione dei sali (rottura e distacco di intonaci e rottura superficiale di malte e mattoni);
• ambienti abitativi umidi e poco salubri;
• sviluppo di organismi (muffe e spore);
• riduzione delle capacità isolanti delle pareti (una muratura umida è meno coibente rispetto alla stessa muratura in condizioni asciutte);
• forte penalizzazione dell’aspetto estetico delle costruzioni.
L’impiego di intonaci macroporosi applicati sulla superficie della muratura favoriscono l’evaporazione dell’acqua di risalita (effetto deumidificante) e introducono un rilevante volume di pori nei quali i sali possono cristallizzare liberamente senza provocare elevate tensioni nel materiale con cui sono realizzate le murature (effetto risanante).
possibile riqualificare in maniera semplice, completa e duratura tutte le tipologie di edifici in muratura. Con riferimento alla normativa Uni En 998-1, il prodotto è infatti classificato come malta per intonaco leggero (Lw), specifica per interventi di risanamento e isolamento termico. La formulazione a base calce idraulica naturale rende questo prodotto estremamente compatibile (meccanicamente, fisicamente e chimicamente) con le strutture murarie esistenti, anche di pregio e rilevanza storica.
MACROCELLE E COIBENZA TERMICA
FASI APPLICATIVE DELL’INTONACO
MACROPOROSO AD ELEVATA CAPACITÀ
DEUMIDIFICANTE, RISANANTE E COIBENTE TERMOSAN NHL
La struttura macroporosa di Termosan Nhl, associata alla sua elevata traspirabilità, permette di assolvere in maniera efficace alla funzione di deumidificazione muraria. La struttura a macrocelle consente poi al prodotto di essere estremamente durevole nei confronti dell’accumulo di sali (anche di natura solfatica) e nei confronti degli sbalzi di temperatura (cicli di gelo/disgelo). A tutto questo è associato un coefficiente di conducibilità termica certificato di λ 0,115 W/mK. Con uno spessore applicativo di 3-4 centimetri è possibile così incrementare la resistenza termica delle pareti e ridurre sensibilmente le dispersioni termiche attraverso l’involucro, migliorando il comfort abitativo sia nella stagione fredda che in quella calda.
POSA FACILE
La posa in opera del materiale non presenta difficoltà. Dopo la completa rimozione degli intonaci esistenti ammalorati e di tutti i materiali non perfettamente adesi, fino a una altezza superiore di circa 1 metro rispetto alla massima altezza di risalita dell’acqua, si procede con un abbondante idrolavaggio e, in caso di presenza rilevante di sali nella muratura, con lo specifico trattamento antisale Anterisana. L’applicazione dell’intonaco Termosan Nhl risulta semplice e veloce, potendo avvenire anche meccanicamente a spruzzo. L’accortezza più importante è quella di evitare, in fase di lisciatura, eccessive pressioni che possano occluderne le porosità intrinseche del prodotto.




LEGANTE PER AGGREGATI











All’aria aperta TRA COMFORT
E VOGLIA DI GREEN SOLOPERABBONATI

È già arrivato il momento di progettare lo spazio esterno all’abitazione, dove rilassarsi, ma anche intraprendere attività salutari, come le piccole coltivazioni di erbe, verdure e frutti. Senza dimenticare il design
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Alice Fugazza



BARBECUE E CUCINE PER DIVERTIRSI E MANGIARE ALL'APERTO

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OUTDOOR È ANCHE COMODITÀ: SEDUTE E DIVANI PER IL RELAX
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I TAVOLINI DA APERITIVO DI LIU JO, I COFFEE , IL PAVIMENTO NEREIDI



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LE SEDIE DI UNOPIÙ E, SOTTO, LE VERANDE DI KE
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PUNTI DI FORZA:



• Materiale ecologico universale
• Facile da posare e anticapillare
• Inalterabile nel tempo e riciclabile
• Alta resistenza alla compressione


• Ininfiammabile e resistente agli agenti chimici


• Materiale da costruzione testato e autorizzato secondo le norme europee


Nordtex importa, produce e divulga soluzioni per l’edilizia
La fi losofi a di proporre materiali che garantiscono il massimo risparmio energetico e il minimo impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita, dal processo produttivo allo smaltimento

GHIAIA DI VETRO CELLULARE
Ideale per la realizzazione di vespai sottoplatea, isolamento perimetrale delle pareti interrate, isolamento di coperture piane, piscine, riporti leggeri, giardinaggio.
Carico diretto da tutti i nostri depositi
Sede NORDTEX Trentino/Alto Adige Deposito Emilia-Romagna Deposito Lombardia Deposito Marche Deposito Piemonte Deposito Veneto

GRANULATI ZANDOBBIO

Pietre ferme CON IL LEGANTE DEI VIALETTI
Easihold è un legante per aggregati, perfetto per fermare ciottoli e ghiaia dei vialetti o delle superfici decorative. È a base d’acqua e non contiene sostanze tossiche
Sara Giusti
Realizzare camminamenti e aiuole con ciottoli e granulati è una soluzione molto utilizzata, che garantisce un risultato di sicuro effetto scenico. Ma come tenere ferme le pietre sciolte? Granulati Zandobbio ha messo a punto Easihold, un legante per aggregati perfetto per fermare ciottoli e granulati dei vialetti e delle superfici decorative (non carrabili). Le pietre ricevono immediatamente uno strato protettivo contro macchie e scolorimento.
FACILE APPLICAZIONE
Easihold è un legante a base d’acqua e non contiene sostanze tossiche. Dopo l’applicazione del liquido, l’acqua evapora e le particelle brevettate del prodotto si legano e stabilizzano le pietre. Questo processo di evaporazione è fondamentale per assicurare resistenza all’applicazione. Il clima caldo e le condizioni asciutte per le 48 ore successive permettono di raggiungere prestazioni ottimali.
SPRAY O LIQUIDO
Easihold è disponibile in formato spray da 800 millilitri e in versione liquida da 5 litri da miscelare. Il legante va applicato solo su pietre lavate e asciutte, preferibilmente durante la stagione primaverile ed estiva: è infatti necessario garantire due giorni di clima caldo e asciutto dopo la posa. Va utilizzato in assenza di pioggia e con temperature superiori a 7 gradi centigradi.




BAGATTINI

La lastra fiammata È ANTISCIVOLO
La pietra ricostruita della Serie Bagaflame imita l’aspetto e la sensazione della roccia naturale. Inoltre, ha una resistenza allo scivolamento certificata da cinque differenti normative
Sara Giusti

Oltre a essere resistenti, le pavimentazioni da esterno devono anche assicurare elevate prestazioni in termini di antiscivolamento. Le lastre Bagattini della Serie Baga flame garantiscono una resistenza allo scivolamento superiore alle altre tipologie di pavimentazione, coniugando sicurezza, estetica e durabilità.
PRIMA IN ITALIA
Bagattini dal 2020 fa testare e certificare la resistenza allo scivolamento secondo cinque differenti normative: En 16165 (resistenza allo scivolamento delle superfici pedonali), Uni En 1339 (requisiti e metodi di prova delle lastre di calcestruzzo per pavimentazione), D in 51130 (resistenza allo scivolamento a piedi calzati), D in 51097 (resistenza allo scivolamento per ambienti calpestabili a piedi nudi) e B.c.r.a. (DM 236/89, metodo di prova utilizzato per determinare il coefficiente di attrito delle superfici). Le lastre Baga flame hanno ottenuto risultati decisamente superiori a quanto richiesto dalle normative, garantendo pertanto un’eccellente sicurezza di utilizzo. Le pavimentazioni realizzate con Baga flame permettono di essere facilmente percorse anche da chi indossa scarpe con tacchi alti, spinge un passeggino o guida un monopattino elettrico. Lisce e uniformi, le lastre sono resistenti al gelo e resistenti all’abrasione.
SUPER RESISTENTE
La pietra ricostruita della Serie Baga flame è un materiale che imita l’aspetto e la sensazione della roccia naturale, creando una superficie più durevole e resistente. Le caratteristiche striature fiammate irregolari delle piastre rendono ogni lastra diversa e unica nel suo genere, per una pavimentazione dinamica e non convenzionale che dona carattere e movimento agli spazi esterni. La collezione presenta una vasta gamma cromatica di prodotti, permettendo molteplici combinazioni in fase di posa.


NEWFLOOR
Caldo in inverno CON IL COMFORT DAL PAVIMENTO
Radiafloor C rappresenta una soluzione innovativa per il riscaldamento a camminamento sopraelevato, ideale per terrazze, percorsi termoregolati, spa o per sghiacciare vialetti e passaggi esterni
Comodità e comfort termico sono essenziali per vivere al meglio gli spazi esterni, soprattutto durante la stagione fredda. Radiafloor C di Newfloor rappresenta una soluzione innovativa per il riscaldamento a pavimento sopraelevato, ideale per terrazze, percorsi riscaldati, spa o per sghiacciare vialetti e camminamenti. Con uno spessore di 4 centimetri, il sistema Radiafloor C può essere abbinato ai pannelli X-floor o alle lastre di gres monolitico di 2 centimetri di spessore, installato a secco su supporti in Pvc con altezza regolabile.
MODULARE
Sara Giusti
Grazie al suo design modulare e all’utilizzo della fibra di carbonio come resistore, Radiafloor C offre

In terrazza a Madonna di Campiglio
Un esempio di applicazione di Radiafloor C è la terrazza riscaldata di una villa a Madonna di Campiglio (Trento). In questo caso, il progettista ha scelto il sistema Radiafloor C per i suoi rapidi tempi di installazione e la facilità di integrazione con l’impianto elettrico preesistente. Il sistema è stato posato a secco, senza la necessità di interventi complessi, rendendo l’installazione veloce e pulita. Un altro vantaggio del sistema di riscaldamento a pavimento sopraelevato Radiafloor C è la possibilità di integrare sonde di temperatura e sistemi domotici per monitorare e controllare l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento da remoto. Questa funzionalità è particolarmente utile per prevenire la formazione di ghiaccio e il deposito di neve, migliorando la sicurezza e il comfort durante l’inverno. Inoltre, Radiafloor C ha la capacità di accumulare e rilasciare calore anche dopo lo spegnimento del sistema, garantendo un comfort termico prolungato.

L'INSTALLAZIONE DI RADIAFLOOR C A MADONNA DI CAMPIGLIO (TRENTO).
SOTTO E A SINISTRA, IL MODULO RADIANTE


una performance eccellente, garantendo al contempo efficienza energetica e sostenibilità. I moduli radianti, delle dimensioni di 51x51 centimetri, dotati di fibra di carbonio che emette raggi infrarossi, garantiscono un calore immediato, efficiente e uniforme. I raggi infrarossi non disperdono calore nell’aria, ma lo trasferiscono direttamente alle superfici solide, rendendo l’ambiente circostante piacevolmente caldo senza sprechi energetici. Inoltre, la fibra di carbonio è un materiale resistente, flessibile, inossidabile e 100% riciclabile, che non subisce dilatazioni termiche e non si deteriora nel tempo. L'installazione è semplice e rapida, non richiede modifiche agli impianti preesistenti, non produce emissioni in atmosfera e garantisce un risultato completamente invisibile e senza ingombri.

Ombra o sole sotto la copertura BIOCLIMATICA
La pergola Pergofree ha una struttura in alluminio con superficie a lamelle orientabili, che consentono di regolare l’apertura da zero a 140 gradi
Pergofree è la nuova pergola bioclimatica di BT Group, player di riferimento per le soluzioni outdoor made in Italy, che si aggiunge alle più recenti innovazioni, Pergonext e Pergoexe. Dotata di un innovativo sistema vetrato, la pergola unisce design e funzionalità, offrendo comfort personalizzato e protezione ottimale in ogni stagione.
ANCHE CON VETRATA
Sara Giusti
Pergofree ha una struttura in alluminio con co -

pertura a lamelle orientabili che consentono di regolare l’apertura da zero a 140 gradi per una climatizzazione ottimale e protezione dal sole o dalla pioggia. Grazie all’infisso in vetro stratificato, la pergola incorpora una porzione vetrata di 70 centimetri, sostituendo cinque lamelle, per garantire massima luminosità e una vista aperta sull’esterno. Con una sporgenza fissa di 1 metro, la struttura è completata da una gronda perimetrale da 20x21,5 centimetri, con sistema di raccolta acqua integrato nei montanti che ne assicurano il drenaggio. La copertura a lamelle in alluminio, con guarnizioni e gronda laterale, protegge da ogni condizione atmosferica, trasformando Pergofree in uno spazio da vivere tutto l’anno.
AMPIA GAMMA
Pergofree è disponibile in un’ampia gamma di dimensioni, fino a 4.5 x 8 metri in modulo unico, con quattro o sei montanti perimetrali da 20x20 centimetri. La pergola è dotata di un sistema motorizzato a bassa tensione, che permette di regolare facilmente l’orientamento delle lamelle. Inoltre, con l’aggiunta di optional come luci Led, vetrate scorrevoli e frangisole, BT Group offre soluzioni personalizzate per rispondere a ogni esigenza.
LA STORIA
Quest’anno BT Group celebra 70 anni dalla fondazione. «Da sempre offriamo al mercato soluzioni all’avanguardia che uniscono innovazione, design e rispetto per l’ambiente. Con prodotti come Pergofree, puntiamo a creare
Visione senza limti con G71 Sky
BT Glass nasce dalla storia di BT Group e dall’esperienza quarantennale di Cral Serramenti-Soluzioni architettoniche in alluminio e vetro. L’azienda ha recentemente messo a punto G71 Sky, l’evoluzione del sistema tutto vetro scorrevole che consente di avere vetrate panoramiche senza profili verticali e angoli panoramici fissi in vetro con incontro a 90 gradi, per una vista senza limiti. Posizionato all’esterno della pergola bioclimatica R608 Pergosky, questa soluzione offre un gradevole effetto house of glass. Facile e veloce da montare, senza la necessità di opere murarie, consente l’installazione del sistema in vetro con aperture centrali se la pergola è autoportante, o la possibilità di aperture laterali se la pergola è addossata alla parete. In linea con l’impegno verso la sostenibilità, il sistema G71 Sky è realizzato con materiali eco-compatibili. Grazie all’impiego delle più avanzate tecnologie del vetro, la struttura permette una gestione ottimale della luce naturale, contribuendo a migliorare il comfort abitativo. G71 Sky è disponibile in diverse dimensioni e configurazioni, offrendo soluzioni su misura per ogni esigenza.
spazi esterni moderni e accoglienti, utilizzando materiali ecosostenibili e valorizzando il design armonioso e distintivo del made in Italy. La nostra missione, da ormai 70 anni, è rendere gli spazi outdoor non solo funzionali e belli, ma anche responsabili verso il nostro pianeta, perché crediamo che la qualità e la sostenibilità debbano andare di pari passo per costruire un futuro migliore», commenta Aristide Radaelli, fondatore di BT Group. BT Group è a Klimahouse 2025 - Padiglione CD, Stand D24/56.
PERGOFREE, LA NUOVA PERGOLA BIOCLIMATICA DI BT GROUP

LUXURYgoods


1. Fògher presenta Desydea, l’innovativa collezione di complementi d’arredo outdoor ispirata agli elementi Tèra (terra), Aìva (acqua), Bòra (aria): outdoor décor con fioriere, bauli e frangivista modulari che combinano design, funzionalità e durabilità 2. Musola, marchio spagnolo di arredamento per esterni, stupisce con novità che uniscono comfort e versatilità, ideali per arredare spazi contemporanei all’aperto. Come la collezione Boira, progettata dal designer Carlos Guijarro. 3. Novara Outdoor Kitchens, azienda spagnola, parte alla conquista degli Sati Uniti e presenta la nuova collezione, Pura, disegnata dallo studio Círculo Cuadrado di Barcellona, che ha stupito tutti i clienti a livello internazionale per la sua purezza e il suo design elegante durante l’anteprima alla Milano Design Week dello scorso aprile. 4. Selene rappresenta un passo avanti verso la sostenibilità, grazie all’impiego di Silica Free, un materiale privo


di silice che garantisce sicurezza, durata e un basso impatto ambientale. Questo materiale, sviluppato in esclusiva da Fiora, è una vera rivoluzione per l’industria, sia per docce indoor che outdoor. 5. Sistema di chaise lounge Vis-à-Vis propone un blocco centrale in marmo a cui sono ancorati, su uno solo o entrambi i lati, due elementi tubolari cromati che sostengono le sedute relax. Complete di poggiatesta in lino, le sedute sono personalizzabili in corda, anche colorata, o altri intrecci naturali. 6. La pietra sinterizzata Lapitec, unica con marchio Ce, può essere impiegata negli spazi esterni per una pluralità di destinazioni. Dalla realizzazione di pavimentazioni e camminamenti, facciate o porzioni di esse, al rivestimento di piscine anche in immersione, panche, top di tavoli, cucine fisse o mobili, postazioni barbecue, sino all’applicazione su deck di yacht o navi. Lapitec è composta al 100% da minerali naturali e priva di silice cristallina.


SOSTENIBILMENTE
CRESCE IL NUMERO DI COMUNITÀ ENERGETICHE
Ache punto siamo con le Comunità energetiche rinnovabili, Cer per gli amici? L’introduzione definitiva del regolamento che consente a un condominio o a un gruppo di soggetti di consorziarsi per produrre elettricità è stato un passo in avanti verso un percorso della sostenibilità. È interessante, però, scoprire come è stata accolta questa opportunità. I dati relativi al primo scorcio del 2024 sembrano interessanti: le iniziative di autoconsumo collettivo registrate dal Gse e già attive sono 168. Il regolamento finale ha messo il turbo ai progetti e alle realizzazioni, visto che si tratta di quasi il doppio (+89%) rispetto al 2023. Le regioni in cui le Cer sono più presenti sono Piemonte, Lazio, Sicilia e Lombardia, che da sole coprono il 48% del totale con 80 progetti. È abbastanza curioso, in effetti che, a parte la Sicilia, le altre regioni del Sud non siano ai primi posti, dato che la tecnologia utilizzata per rendere autonomi e produttivi gli edifici è quella fotovoltaica. Secondo l’Electricity Market Report redatto dall’Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, l’impatto delle Cer sul sistema energetico al momento è ancora limitato perché si tratta in larga parte di realtà piccole, formate per la metà dei casi da associazioni e che prevede impianti di piccola taglia. Ma il loro peso può aumentare. In media la potenza, per esempio, risulta in leggera crescita (da 55 kW nel 2023 a 60 kW nel 2024), anche se gli impianti oltre i 200 kW sono solo il 34% del totale, con una presenza rilevante (23,5%) di piccoli sistemi con potenza inferiore a 30 kW. Si tratta, però, di un segnale incoraggiante. Secondo lo
studio del Polimi, il 58% delle Cer è promossa da un ente pubblico, che fornisce spazi per l’installazione degli impianti e supporta l’aggregazione dei membri, allo scopo di ridurre le spese, aiutare le famiglie in situazioni di disagio economico e finanziare progetti sul territorio. Nel 79% dei casi l’iniziativa prevede comunque la presenza di un soggetto esterno come piccole Esco, utility o imprese del settore energetico che supportano il promotore investendo negli impianti. È questa la via più semplice per costituire e gestire una Cer: affidarsi a una società esterna significa cedere parte del beneficio, ma anche raggiungere il risultato più in fretta e semplicemente.
Il report del Politecnico indica anche un sondaggio effettuato su un migliaio di cittadini, il 21% dei quali già partecipante a una Cer: l’80% si attende ritorni annui superiori a 100 euro l’anno e solo il 7% si aspetta di ricevere un valore inferiore a 50 euro, cifra più vicina alla realtà. Secondo questi calcoli rispetto alla spesa annua per la bolletta elettrica, infatti, il risparmio si dovrebbe aggirare sul 3-4%. Un aspetto senza dubbio da migliorare e che sembra in contrasto con alcune esperienze già rodate. Per esempio, a Bologna, nel quartiere Navile è partito uno dei primi esperimenti di autoconsumo collettivo di energia elettrica, nel condominio di via Usodimare 5. Sono stati installati dei pannelli fotovoltaici (con un impianto da 21 mila kilowattora l’anno) che consentono alle 18 famiglie residenti di ottenere un risparmio del 40% sui costi delle utenze condominiali e che alimentano anche una parte del fabbisogno energetico dei singoli nuclei.

PROTEGGE SEMPRE!


NUOVA
ROOF

HOME AUTOMATION
È IL TELEVISORE IL VERO RE DELLA CASA DEGLI ITALIANI
Le statistiche indicano un sempre maggiore utilizzo di dispositivi per la home automation. E secondo The European House - Ambrosetti (Teha) domotica e building automation sono necessarie anche perché, nel complesso, permettono un taglio fino al 29% dei consumi energetici e fino al 5% di quelli idrici, con una diminuzione delle emissioni del 20-24%, vale a dire 8-12 milioni di tonnellate di Co2 in meno. Ma non bisogna dimenticare che per funzionare i sistemi di allarme, di illuminazione o climatizzazione digitali hanno necessità di una rete che funzioni. Dunque, a che punto siamo?
Un po’ a sorpresa, secondo il report Digital Consumer Trends Survey 2024 di Deloitte la maggior parte degli italiani è soddisfatto della propria connessione domestica. Anche se non troppo sotto l’aspetto di copertura e velocità. L’indagine, condotta su 2 mila consumatori italiani di età compresa tra i 18 e i 75 anni ha rilevato, insomma, che il 74% è soddisfatto della propria connessione domestica mentre, ma facendo attenzione a copertura (33%) e velocità (28%), i due principali aspetti che guidano a una scelta dell’azienda erogatrice del servizio. Sempre secondo Deloitte, inoltre, l’adozione di connessioni 5G continua a crescere: la utilizza il 38% dei possessori di smartphone, anche se il 28% non percepisca differenze significative rispetto al 4G. Un dato che deve far riflettere, semmai, è la percezione secondo cui la connessione in rete serva principalmente per utilizzare televisori smart, utilizzati dal 73% della popolazione adulta (+40% rispetto al 2017). Gli apparecchi collegati in rete hanno ormai una diffusione che sta per raggiungere quella dei computer portatili, utilizzati dall’81% degli italiani. Anche se il dispositivo più diffuso, usato quotidianamente dal 94% degli italiani, rimane lo smartphone. Un’indagine condotta di Ambrosetti, in ogni caso, ha messo in luce i fattori che ritardano l’adozione di soluzioni di home automation. I problemi più sentiti sono la mancanza di interoperabilità tra sistemi diversi (46%) e la complessità dell’installazione e configurazione (46%). E per un terzo dei consultati a ostacolarne l’implementazione è il tema della sicurezza e della privacy dei dati (33%), mentre per il 28% il problema principale è relativo ai costi iniziali di installazione, considerati alti. Solo nell’11% dei casi, invece, le perplessità riguardano l’aspetto dell’assistenza. Giuseppe Rossi


AQARA
SCHERMO E APP PER L’ABITAZIONE
Si diffonde l’utilizzo di display dedicati all’automatizzazione domestica, assieme agli interruttori con quadrante digitale
Stefano Lavori
Climatizzazione, dispositivi elettronici, illuminazione, sicurezza: gli ambiti in cui agisce l’automazione domestica si allargano sempre di più. Certo, quasi sempre ogni funzionalità può essere controllata dallo smartphone. Ma, per dirla in termini tecnici: questo non è un casino? E se qualcuno della famiglia volesse cambiare i parametri di luce o clima, per fare un esempio, e non avesse installato l’app sul proprio smartphone, o non possedesse proprio il cellulare, come si fa? La risposta sta nei pannelli di controllo, la nuova frontiera. Si tratta di schermi dedicati alle app che fanno funzionare la casa. Amazon ne ha appena lanciato uno maxi, ma sono molte le aziende che si propongono in questo nuovo business. Al recente Ces 2025 di Las Vegas, per esempio, Aqara ha presentato una serie di suoi dispositivi per la casa smart. E tra le principali novità c’è una gamma di pannelli di controllo a parete e interruttori intelligenti, abbinati a sensori di presenza e di temperatura, oltre a una selezione ampliata di controller Thread. Va da sé che chi si occupa di impiantistica, dall’operatore al progettista, non potrà più prescindere dalla conoscenza di soluzioni di questo tipo. I pannelli di controllo a parete di Aqara sono tre: Panel Hub S1 Plus, Touchscreen Dial V1 e Touchscreen Switch S100 Us. Sono dotati di interfacce touchscreen e servono a controllare in modo centralizzato l’intera casa, senza bisogno di uno smartphone e, soprattutto, in modo più comodo. Il Pannel Hub S1 Plus, per esempio, abilita il controllo centralizzato dell’intera casa intelligente attraverso un’unica interfaccia. Si può quindi interagire con i dispositivi in modo intuitivo senza utilizzare uno smartphone. Il pannello sostituisce un interruttore tradizionale ed è cablato per controllare e automatizzare fino a due dispositivi di illuminazione. Tutti i dispositivi come videocamere di

sicurezza, serrature, termostati, luci, tende sono collegati via wi-fi a doppia banda al touchscreen da 6,9”. Il pannello S1 Plus è anche un hub nello standard Zigbee e bridge Matter per i dispositivi Zigbee di Aqara (tradotto: può gestire i dispositivi abilitati a quei due ambienti software). Un’altra novità è il citato Touchscreen Dial V1, con piccolo touchscreen rotondo da 1,32″. Il quadrante rotante gestisce e automatizza fino a due apparecchi di illuminazione cablati e controlla in modalità wireless più dispositivi e scenari intelligenti. Il feedback aptico (che simula un click fisico) consente di regolare in modo intuitivo i dispositivi come la modifica della temperatura del colore delle luci, la posizione di apertura o chiusura delle tende e la temperatura dei termostati, anche grazie a un sensore di temperatura e umidità per il controllo della climatizzazione e un sensore di presenza per l’attivazione dello schermo di prossimità. Infine, il Touchscreen Switch S100 US è un interruttore intelligente ibrido a 2 canali, che integra pulsanti e touchscreen da 1,3”. Oltre a controllare dispositivi di illuminazione cablati, gestisce in modalità wireless i dispositivi. Il touchscreen può essere utilizzato anche per regolare con precisione i dispositivi, con connettività Thread anche questo supporta lo standard Matter over wi-fi (che, ricordiamo, è stato adottato dai più grandi gruppi di elettronica per la casa) e funziona come router.



XVIII Convegno Nazionale

I MEGATREND DELL’EDILIZIA
Il mondo è cambiato in pochi anni. Non solo dal punto di vista geopolitico, ma anche nelle aspirazioni, nelle scelte e nelle motivazioni d’acquisto degli utenti finali.
E a questi megatrend la filiera dell’edilizia si sta già adeguando, a partire dalla progettazione, dalla produzione e, naturalmente, dalla distribuzione. La nuova dinamica demografica, il costo dell’energia, la digitalizzazione: sono alcuni degli x factor di cui le imprese che operano nella filiera delle costruzioni devono tenere conto. Per questo il XVIII Convegno YouTrade affronterà il tema del cambiamento con l’obiettivo di guardare avanti. Non a un lontano futuro, ma alle trasformazioni che sono già in atto e che modificano le strategie aziendali. Un evento che si preannuncia denso di contenuti a cui non bisogna rinunciare. Da segnare subito in agenda.
giovedì 23 ottobre 2025 ore 19 (cena di business) venerdì 24 ottobre 2025 ore 9 (convegno)
MAIN SPONSOR
PROGRAMMA
8,30 Registrazione e welcome coffee
9,00 Saluti e inizio lavori
Modera Roberto Di Lellis, giornalista
9,05 LA DISTRIBUZIONE DEGLI ALTRI (distributore estero)
9,30 I MEGATREND DELL’EDILIZIA
9,50 I MEGATREND DELLA PRODUZIONE TALK SHOW
Partecipanti:
10,20 CONGIUNTURA, PREVISIONI 2026 E TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE
Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade
11,35 Coffee break
11,55 INSTANT POLL: LE SCELTE DELLE IMPRESE
Roberto Di Lellis, giornalista (??)
12,05 IL MEGATREND DIGITALE
Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano
12,25 COME GESTIRE FUSIONI E ACQUISIZIONI
Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc IN ALTERNATIVA
12,25 I MEGATREND DELLE NORMATIVE
Anna Dazzi, vice direttore Unicmi
12,55 TALK SHOW: LA PAROLA AI DISTRIBUTORI
Partecipanti
13,30 Light lunch





VEDIAMO OLTRE
HIGH TECH
UN NUOVO MATERIALE RAFFRESCA L’AMBIENTE
Un materiale che dissipa il calore senza riscaldare l’ambiente e può mantenere freschi tessuti e cibo, ma anche raffrescare gli edifici senza climatizzazione e senza disperdere calore nell’ambiente circostante. È l’obiettivo di un metamateriale isolato dall’aria al quale sta lavorando Enea, e che sarebbe capace di mantenere una temperatura fino a 12 gradi al di sotto di quella circostante. La ricerca è considerata la prima in Europa sul raffreddamento passivo diurno attraverso un approccio fotonico. A differenza della maggior parte dei metodi di raffreddamento attualmente utilizzati, come i condizionatori, che richiedono energia elettrica e risorse per smaltire il calore (metodi attivi), il raffreddamento radiativo utilizzato per questo materiale è un metodo passivo, simile a quello naturale che la Terra stessa adopera per raffreddarsi di notte.
IN COREA I LAVORATORI PER IL 10% SONO ROBOT
Non è fantascienza: in Corea del Sud il 10% della forza lavoro è ora composta da robot, automi (non necessariamente androidi) che dovrebbero permettere di affrontare il problema della diminuzione della popolazione dovuta al basso tasso di natalità. Risultato: ogni 10 mila dipendenti nelle aziende sudcoreane sono presenti una media di 1.102 robot, secondo dati riportati nell’indagine World Robotics 2024. Dietro la

Corea c’è Singapore, con 770 automi ogni 10 mila lavoratori. Ma la nazione con più robot al mondo è la Cina, con 276.288 installati nel 2023, automi che rappresentano il 51% delle unità globali. Il Giappone è al secondo posto con 46106 unità installate nel 2023.
L’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
È PREOCCUPANTE ALL’85%
Secondo un’indagine di Bain & Company sulla popolazione italiana, l’82% dei giovani vede l’Intelligenza artificiale come una forza di cambiamento per il lavoro, mentre l’85% esprime preoccupazioni etiche e di privacy. E per sette italiani su dieci l’Ai trasformerà radicalmente il lavoro, con i giovani in prima linea (82%). Gaming, telecomunicazioni, tecnologia, istruzione e logistica sono i settori che subiranno le maggiori trasformazioni. Non solo: un italiano su due crede che la robotica migliorerà il proprio lavoro, con il 64% dei giovani che guarda al futuro con ottimismo. Solo una minoranza del 12% teme ripercussioni negative. Intanto, i dispositivi wearable AI-powered, che eliminano la necessità di smartphone e tablet, promettono una crescita d’interesse del +90% nei prossimi 12 mesi.
UN BREVETTO PROTEGGE
I
ROBOTAXI DAI PEDONI
Negli Usa l’introduzione dei robotaxi non è considerata positiva da molti cittadini. Così General Motors ha

registrato un brevetto di un sistema che cerca di salvaguardare le vetture a guida autonoma, che sono prese di mira da pedoni e «colleghi» autisti che vedono scippato il proprio lavoro dalle macchine. In Stati Usa come la California o l’Arizona i veicoli a guida autonoma sono sempre più diffusi e integrati negli ambienti urbani, ma sono oggetto anche di comportamenti aggressivi da parte di pedoni, ciclisti e altri utenti umani, che cercano di far andare in tilt le auto a guida autonoma, con un comportamento anomalo. Il brevetto di General Motors dovrebbe servire a proteggere i veicoli-robot bullizzati dagli umani.
L’IMPRENDITORE RISORGE MA È VIRTUALE

Panasonic ha creato con l’AI un clone del fondatore dell’azienda, Konosuke Matsushita. L’avatar agisce seguendo un modello che tiene conto di quanto ha lasciato scritto l’imprenditore prima della sua scomparsa, sulla base dei suoi discorsi e di oltre 3 mila ore di registrazioni video. Matsushita Konosuke è definito dai media giapponesi il dio del management. Nel Dopoguerra, dopo l’invenzione di un nuovo faro per biciclette in grado di mantenere la carica per 40 ore fondò l’azienda che crebbe vertiginosamente e, nel 1955 con il lancio di prodotti negli Usa, nacque il marchio Panasonic.


Vent'anni di solide fondamenta, costruite insieme. Un omaggio ai nostri 228 soci, artefici di ogni traguardo e protagonisti di un futuro ancora più ambizioso. Insieme, continuiamo a costruire il futuro, coesi e rispettosi del domani .
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