Identificazione di un gruppo target per la prevenzione della depressione all’inizio dell’adolescenza: il TRAILS study Ritchie C. and Buchanan A., Monshouwer K., Smit F., Ruiter M., Ormel M., Verhulst F., Vollebergh W., Oldehinkel T.
Identifying target groups for the prevention of depression in early adolescence: The TRAILS study Journal of Affective Disorders 2012; 138:287-294
Background. La depressione durante l’età adolescenziale ha una prevalenza media del 4-5% (con una probabilità cumulativa da circa il 5% nella prima adolescenza fino ad oltre il 20% dopo i diciotto anni nelle femmine) ed è il maggior fattore di rischio per suicidio e la seconda-terza causa di morte a questa età. Scopi Identificazione di un gruppo di bambini a rischio di sviluppare depressione in età adolescenziale così da favorire azioni specifiche di prevenzione Metodi Studio di coorte prospettico TRAILS (Trackling Adolescents’ Individual Lives Survey) con raccolta dati dal 2001-2002 (età 10-12 anni) fino al 2008-2011 (età tra 17-20 anni) per un totale di 1584 giovani di cinque comuni del nord dell’Olanda, con una perdita del 29% del campione dalla prima valutazione. I giovani sono stati testati quattro volte ad intervalli di due anni; all’ultima valutazione è stato somministrato il questionario Composite International Diagnostic Interview (CIDI) per la valutazione della depressione e sono stati analizzati alcuni indicatori di rischio socio demografico e determinanti ambientali di salute. Inoltre sono stati valutati indicatori di rischio familiare come una psicopatologia del genitore ed un rifiuto emozionale del genitore percepito dal giovane attraverso il EMBU-C test con domande come, ad esempio: “I tuoi genitori ti puniscono per piccole cose?; se qualcosa va male in casa, sei tu di solito a prenderti la colpa?”. È stato, quindi, calcolato il tasso di esposizione (ER), la prevalenza dei fattori di rischio nella popolazione a rischio, il rapporto del tasso di incidenza (IRR) ed infine la frazione attribuibile alla popolazione (PAF) di sedici indicatori di rischio. Infine è stata elaborata una analisi mutivariata comprendente tutte queste variabili Risultati L’obiettivo dei ricercatori era di scegliere la miglior combinazione possibile tra gli indicatori (massimizzando IRR, e PAF e minimizzando ER) per favorire la migliore significatività tra fattori di esposizione ed outcome, ossia l’insorgenza di depressione. Nell’elaborazione del modello multivariato scelto, cinque indicatori di rischio ottenevano una significatività statistica: sesso femminile, elevato BMI (valore cut-off 20.2 per i maschi, 20.29 per le femmine), rifiuto alla relazione emotiva nel genitore, storia di depressione nella madre e stanchezza. Rispetto al modello di analisi che comprendeva tutti i sedici fattori di rischio che offriva una sensibilità del 81,7%, il modello con i cinque indicatori portava ad una sensibilità del 76,7% nel riconoscere nel futuro del giovane la comparsa di una depressione. In particolare, un BMI elevato è sembrato essere il miglior candidato per iniziare a selezionare il gruppo a rischio a cui proporre una prevenzione (figura 1).