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Tavola dei Contenuti
DIGITAL & AI
Eco2Monitor è l’app innovativa che rende la sostenibilità un obiettivo accessibile e stimolante per tutti 6
REALTÀ AUMENTATA E VIRTUALE
The Seeker, la piattaforma in AR dedicata allo screening dei disturbi cognitivi e dell’apprendimento 9
EVENTI E OPPORTUNITA’
Nuove opportunità per le piccole e medie imprese: tutte le informazioni utili e i link per presentare domanda 11
APP E VIDEOGIOCHI
Un Samurai africano e un ninja nel Giappone Feudale sono protagonisti di Assassin's Creed Shadows 18
MARKETING E COMUNICAZIONE
«Calls on Call», l’app pensata per offrire un supporto alle donne in situazioni di potenziale pericolo 20
SALERNO
Mago o medico? La figura di Barliario tra mito e realtà e la leggendaria origine della Fiera del Crocifisso 22
Dario Guadagno
Direttore editoriale
“Non bisogna aver paura dell’Intelligenza
Artificiale ma della stupidità naturale”: in varie forme e con varie attribuzioni, questa frase racchiude un pensiero che ben descrive l’approccio che dovremmo avere verso questa tecnologia che, in modo sempre più massiccio, sta invadendo la nostra quotidianità
Premesso che, oggi, si fa un po’ troppo presto a
dire A.I., spacciando spesso per sistemi intelligenti dei dispositivi (o dei software) che, semplicemente, funzionano in modo interattivo secondo logiche predeterminate che, in altri tempi, avremmo semplicemente chiamato “algoritmi”.
L’Intelligenza Artificiale è ben altro (e ben più complessa -anche da descrivere- e sofisticata) ma non è questo il tema: il punto è porre l’attenzione non tanto su quello che l’AI può fare (almeno allo stato attuale, nei prossimi anni chissà) quanto su ciò che ha in meno rispetto all’intelligenza (o stupidità) umana!
C’è chi teme che i computer possano rubare il lavoro agli esseri umani o, persino, rivoltarsi contro la nostra stirpe, ma la verità è che –ribadisco, almeno per la realtà di oggi – essi non possono fare nulla più di ciò che gli permettiamo. In sostanza, siamo noi, sempre più spesso, ad affidarci a Chat-GPT e company per svolgere mansioni al nostro posto, pretendendo spesso di spacciare il loro lavoro per opere del nostro ingegno. Se ci appiattiamo al livello di ciò che un computer può fare (che è, per definizione, privo di fantasia) non stupiamoci se, un domani, qualcuno preferirà quello che sarà diventato l’originale (il computer) alla copia (l’essere umano)
Al contrario, noi dobbiamo essere bravi a sfruttare la tecnologia, evitando di esserne fagocitati! I sistemi intelligenti possono darci un valido supporto o sbrigare operazioni routinarie, ma sono pur sempre oggetti privi di anima. Sono la nostra unicità e creatività a poter fare la differenza, ma è questa specificità che dobbiamo evidenziare e sviluppare perché, ad oggi, ancora non esiste nulla di più straordinario delle potenzialità di ogni singolo individuo. Se facciamo emergere ed evolvere quelle, non c’è computer che possa batterci (in fondo essi stessi non sono altro che nostri prodotti, teniamolo sempre a mente), ma se pensiamo che l’AI sia la scorciatoia per il successo, scopriremo che si rivelerà solo un vicolo cieco da cui potrebbe non essere possibile tornare indietro.
Valentina Todesca
Nel numero dodici di Dreams, abbiamo parlato di come stia emergendo una nuova generazione di applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale, progettate per aiutare gli utenti a ridurre la propria impronta ecologica e contribuire a un futuro più sostenibile.
Tra queste, è in uscita nelle prossime settimane, Eco2Monitor, app realizzata da Giga2020, associazione da tempo impegnata nella promozione e sviluppo della tecnologia e dell’AI. Grazie alle sue numerose funzionalità, Eco2Monitor rende la sostenibilità un obiettivo accessibile e stimolante per tutti. Il cuore dell’app, in tal senso è la misurazione dell’impronta di carbonio, basata sulle abitudini quotidiane
dell’utente. Analizzando parametri come il consumo energetico domestico, le modalità di trasporto e le scelte alimentari, Eco2Monitor offre una panoramica chiara dell’impatto ambientale personale.
Nel menù a tendina in home page, infatti, c’è una sezione dedicata al monitoraggio delle emissioni personali di CO2. Gli utenti possono visualizzare i propri progressi nel tempo attraverso dati numerici e grafici intuitivi, così da essere costantemente consapevoli dei miglioramenti raggiunti e degli obiettivi da perseguire Oltre al monitoraggio, Eco2Monitor si distingue per la sua vasta offerta di contenuti educativi L’app propone articoli, video e aggiornamenti sulle tematiche ambientali più rilevanti e attuali, dal cambiamento climatico alle energie rinnovabili, fino alle politiche per la sostenibilità. Per rendere
l’apprendimento più coinvolgente, l’app integra quiz interattivi e sfide periodiche con cui gli utenti possono accumulare punti, scalare le classifiche e ottenere ricompense digitali: il sistema premia le azioni virtuose, come il carpooling, l’uso della bicicletta o la scelta di mezzi di trasporto sostenibili. L’app offre anche programmi di sconto e vantaggi esclusivi, frutto di collaborazioni con aziende ecologiche.
Gli utenti possono usufruire di promozioni su prodotti e servizi sostenibili, rendendo ancora più conveniente adottare uno stile di vita green.
Un’altra caratteristica distintiva di Eco2Monitor è la sezione dedicata agli eventi e alle iniziative per la sostenibilità. Partecipando a queste attività, gli utenti
possono aumentare il proprio cashback a punti, contribuire attivamente alla causa ambientale e connettersi con persone che condividono gli stessi interessi Attraverso l’app, gli “Ecofriends” si organizzano per partecipare insieme agli incontri, scambiarsi consigli e creare legami basati su valori comuni.
Eco2Monitor non è solo un’app, ma un vero e proprio strumento di cambiamento per chi desidera ridurre il proprio impatto ambientale.
Combinando monitoraggio, educazione, incentivi e socializzazione, invita gli utenti a far parte di una community impegnata nella lotta al cambiamento climatico. Scaricare Eco2Monitor significa entrare a far parte di un movimento globale per un futuro più sostenibile, un passo alla volta.
Fabio Setta
The Seeker è la piattaforma in realtà virtuale realizzata da Wonderlab nell’ambito del bando PR VENETO FESR
Azione: 1 1 3 sub B Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI L’obiettivo è consistito nello sviluppo di un sistema assistenziale tecnologicamente avanzato nella forma di un gioco per bambini (di età 8-13 anni) con disturbi cognitivi e dell’apprendimento. La piattaforma è basata su Intelligenza Artificiale, capace di
adattare i contenuti alle effettive performance degli utenti e di generare dati consultabili da professionisti Il gioco si presenta come una caccia al tesoro ambientata in un bosco misterioso Durante l’avanzamento dei livelli il bambino può interagire con i contenuti in chiave inclusiva, essendo predisposte funzioni per l’ascolto dei testi e per la personalizzazione dell’avatar in base alla propria percezione identitaria. Nove gli scenari ideati. Il primo scenario di The Seeker si svolge nel bosco di Cornia. Il bambino si trova all'inizio di un sentiero immerso nella natura, circondato da alberi alti e vegetazione rigogliosa. Il bosco è popolato da vari animali selvatici e costellato di elementi naturali come fiori, rocce e cespugli. L'obiettivo è esplorare il
bosco e completare tre attività che testeranno diverse capacità cognitive, raccogliendo indizi e risolvendo enigmi che porteranno il giocatore sempre più vicino al tesoro nascosto.
Così come negli altri scenari: dal ruscello del torrente Cordevole alla Malga Armelin, alla Cima del Monte Civetta fino al raggiungimento del tesoro: all’interno dello scrigno all'interno della cassa, il bambino troverà una pergamena che racconterà la storia e i valori del coraggio, della perseveranza e dell'intelligenza che ha dimostrato lungo il percorso.
Il gioco è bastato su un Content Management System (CMS) – quest’ultimo dedicato ad un uso da parte di educatori, docenti, medici ed altri professionisti operanti in ambito di disturbi cognitivi e 7
dell’apprendimento – che favorisce la personalizzazione delle sessioni di gioco da proporre ai bambini, le quali possono essere impostate, ad esempio, sotto forma di rompicapo oppure di esercizi di mantenimento dell’attenzione
La presenza del CMS permette un pieno controllo da parte dei professionisti sugli approcci da adottare lungo tutto lo sviluppo del gioco. Attraverso l’Intelligenza
Artificiale, che adatta la difficoltà delle sfide in base all’andamento del giocatore, il CMS raccoglie i dati delle prestazioni svolte, permettendo ai professionisti di consultare e scaricare dei report schematici sull’andamento di ogni singolo utente nello svolgimento delle attività In tal modo si fornisce un sistema in grado di supportare i professionisti nelle attività di screening
L'applicazione “The Seeker” rappresenta, pertanto, un esempio di come un videogioco, basato sull’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, possa essere utilizzato non solo come strumento di intrattenimento, ma anche come piattaforma terapeutica e di screening per disturbi cognitivi. L'obiettivo clinico fondamentale di "The Seeker" non è solo quello di migliorare le performance cognitive all'interno del contesto di gioco, ma anche di promuovere un trasferimento di queste abilità cognitive nella vita quotidiana dei bambini. La piattaforma è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, svoltasi da remoto, in cui hanno discusso dell’innovativo progetto, delle applicazioni in campo medico e dell’importanza delle nuove
nuove tecnologie l’Innovation Manager di Wonderlab, il dottor Dario Guadagno, con il dottor Davide Saggese, psicologo esperto in disturbi del neurosviluppo e dell’apprendimento e con la Dottoressa Annalaura Ruopolo, Project Manager del progetto “The Seeker”. Dopo aver concluso una prima fase di sperimentazione con i bambini delle scuole elementari Istituto Comprensivo “Antonio Custra” e Secondo Circolo Didattico "Don Milani", è stato dato ufficialmente il via alla promozione di The Seeker presso nuovi istituti scolastici tra cui l’I.C. Abate F. Galiani, l’Istituto Comprensivo Statale Montecorvino Pugliano e l’I C Moscati, mentre la piattaforma si può trovare su Meta Store e sarà promossa e commercializzata in collaborazione con Soft Tecnology
Nato dalla condivisione degli obiettivi strategici e operativi del Fondo per la Repubblica Digitale e di Google.org, l’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale ha pubblicato il bando “vIvA” . L’iniziativa mira a selezionare progetti di formazione per lo sviluppo di competenze digitali in ambito di Intelligenza Artificiale, con particolare riferimento ai settori del Made in Italy, a beneficio di persone in condizioni di vulnerabilità e difficoltà. Il bando prevede un ammontare complessivo pari a 2.600.000 €, le cui risorse sono messe a disposizione pariteticamente da parte di Google.org e del Fondo per la Repubblica Digitale Possono partecipare soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e aziende Le proposte progettuali devono essere inviate entro le ore 13:00 del 12 giugno 2025 attraverso il portale Re@dy Per approfondire clicca qui
Partecipazione a Fiere in Italia e all’estero, contributi per copertura parziale delle spese
La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Caserta, al fine di incentivare i processi di internazionalizzazione delle imprese del territorio, ha deliberato di erogare contributi finalizzati alla copertura parziale delle spese sostenute per la partecipazione a fiere in Italia e all’Estero tenutesi nel periodo dal 1° Gennaio 2025 al 30 Aprile 2025. L'intervento è destinato ad incentivare la partecipazione autonoma a fiere: in Italia, se presenti nel calendario pubblicato annualmente dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome all’ indirizzo http://www.regioni.it. L’importo stanziato per il presente bando è pari a 200.000,00 euro. Per conoscere le disposizioni specifiche relative si invita a procedere con la lettura del bando qui
L’Emilia-Romagna a sostegno della transizione digitale delle imprese
La Regione Emilia-Romagna intende favorire l’adozione delle più moderne soluzioni e tecnologie digitali finalizzate ad incrementare la flessibilità e adattabilità, la sicurezza, l’efficienza e la produttività dei processi organizzativi, produttivi e di servizio nonché a favorire l’innovazione dei prodotti e l’adozione di modelli di business attenti agli impatti ambientali e sociali delle attività svolte Tra gli interventi ammissibili l’introduzione/implementazione /adattamento di soluzioni tecnologiche avanzate, quali ad esempio le tecnologie abilitanti previste nel piano nazionale impresa 4.0. Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati, sono pari a complessivi 25.000.000 di euro. Per ulteriori informazioni, bando e scadenze, clicca qui
Davide Tundis
In un panorama aziendale sempre più dinamico e competitivo, il cloud computing si è evoluto da semplice tendenza tecnologica a pilastro fondamentale per le aziende di ogni dimensione
Secondo gli ultimi dati, oltre l'80% delle aziende adotterà una strategia "cloud-first" entro il 2025, un chiaro segnale di come il cloud stia diventando un elemento imprescindibile per la crescita e la competitività.
Ma cosa significa esattamente "cloud computing" e perché è diventato così cruciale? Il cloud computing è un modello che permette di accedere a risorse IT come server, storage, applicazioni e strumenti di sviluppo attraverso una connessione internet.
Le aziende possono scegliere tra diversi modelli di servizio, come ad esempioInfrastructure as a Service (IaaS), Platform as a Service (PaaS), Software as a Service (SaaS) - e opzioni di implementazione, come il cloud pubblico, privato, ibrido o multi-cloud, per adattarsi alle loro specifiche esigenze e budget.
L'adozione del cloud ha subito un'accelerazione notevole negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia di COVID-19 e continua a crescere con ritmo sostenuto nel 2025.
Le aziende si stanno rivolgendo al cloud per sfruttare la sua scalabilità, flessibilità e le opportunità offerte da tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e il calcolo quantistico.
Il cloud, infatti, non è solo una piattaforma per l'archiviazione e l'elaborazione dei dati, ma un vero e proprio catalizzatore di dati per l'innovazione, migliorando l'efficienza, riducendo i costi e accelerando l'innovazione.
Importante anche l’aspetto legato alla sicurezza: contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, il cloud offre livelli di sicurezza spesso superiori a quelli che le aziende possono implementare internamente
I fornitori di servizi cloud investono massicciamente in misure di sicurezza estremamente avanzate, come la crittografia dei dati, la protezione dagli attacchi informatici e la conformità alle normative sulla privacy.
Non si tratta esclusivamente di una tecnologia quindi, ma di un approccio strategico che permette di ottimizzare i processi, ridurre i costi e accelerare l'innovazione.
Per chi cerca di rimanere al passo con i tempi e di prosperare nel panorama aziendale del 2025, il cloud è una scelta non solo consigliabile, ma inevitabile.
Pubblicato nel 1968, il cacciatore di androidi di Philip K. Dick è considerato uno dei capolavori della fantascienza. L’opera, che ha ispirato il celebre film Blade Runner, esplora temi complessi come l’identità, l’empatia e il confine tra uomo e macchina, ponendo interrogativi ancora attuali sulla società e sulla tecnologia. Il romanzo è ambientato in un mondo postapocalittico, devastato dalle radiazioni di una guerra nucleare. La maggior parte della popolazione si è trasferita su colonie spaziali, mentre sulla Terra vivono solo gli individui considerati “non idonei” all’emigrazione L’ambiente è ostile, gli animali sono quasi estinti e possederne uno vero è diventato un lusso, sostituito da imitazioni artificiali In questo contesto emergono gli androidi Nexus-6, macchine talmente avanzate da risultare indistinguibili dagli esseri umani. Creazioni perfette, ma prive di empatia, si infiltrano tra gli uomini e vengono cacciati dai Blade Runner, agenti incaricati di eliminarli. Il protagonista, Rick Deckard, è un cacciatore di taglie che riceve l’incarico di “ritirare” sei androidi fuggiti. Per identificarli, utilizza il test Voight-Kampff,
capace di rilevare le loro reazioni emotive. Tuttavia, più Deckard si addentra nella sua missione, più il confine tra uomo e macchina si fa labile: gli androidi mostrano paure e desideri, mentre gli esseri umani sembrano più privi di umanità Il romanzo sviluppa così un intenso dibattito etico: è davvero l’empatia a definire l’umanità? E se gli uomini fossero meno compassionevoli delle loro stesse creazioni? Nel 1982, Blade Runner ha trasformato la storia in un noir cyberpunk visivamente straordinario, ma con alcune differenze chiave. Il libro è più introspettivo e filosofico, mentre il film enfatizza l’azione e l’atmosfera. Inoltre, nel romanzo il Mercerismo (una religione basata sulla condivisione del dolore) è un elemento centrale, mentre nella pellicola viene completamente omesso. A più di cinquant’anni dalla sua pubblicazione, il cacciatore di androidi resta un’opera profetica. L’intelligenza artificiale e la robotica stanno trasformando la società, rendendo le domande di Dick più attuali che mai. Cosa significa essere umani? E fino a che punto le macchine possono sostituirci? Domande aperte, che rendono questo romanzo ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile per la fantascienza e oltre
Giulio Cocina
Ely’s in Wonderlab
App e software per i teenager visti e commentati da una teenager
Dal manga alla tv: due serie imperdibili
Ely
Ciao a tutti, in questo nuovo appuntamento della rubrica per i più giovani, parleremo (come già avevo accennato nello scorso articolo) delle Serie (anime) assolutamente da non perdere. La prima di cui voglio parlare é "My Hero Academia'' l'anime tratto dall'omonimo manga di Kohei Horikoshi che racconta di un ragazzo di nome Izuku Midorya che, in un mondo in cui tutti hanno dei poteri tranne lui, é comunque determinato a diventare un eroe come il suo idolo "All Might". Quest'ultimo decide di allenarlo e di condivide con Midorya i suoi poteri sperando che un giorno possa diventare il suo successore. L' animazione é stata curata dallo studio Bones sotto la regia di Kenji Nagasaki Il manga è finito mentre l’anime attualmente ha 7 stagioni e 4 film spin off (canonici). L'ottava stagione
(nonché l'ultima) dovrebbe uscire a fine 2025 Il secondo anime di qui voglio parlarvi e "Oshi No Ko". La serie è anche essa tratta dal manga disegnato da Mengo Yokoyari e scritto da Aka Akasaka. È la storia di un medico di nome Goro appassionato di idol, soprattutto di una certa Ai Hoshino che si ritroverà nell'ospedale di Goro incinta di due gemelli. Il dottore perderà la vita il giorno del parto di Ai e si reincarnerà, insieme a una sua vecchia paziente di nome Sarina, nel figlio della sua idol preferita conservando i ricordi della sua vita precedente. L'anime è realizzato dallo studio Doga Kobo che ha fatto un bellissimo lavoro e la storia é fedele all'opera originale. Prima di salutarvi vorrei ricordare dove è possibile vedere queste due serie. My Hero Academia è disponibile su Crunchyroll e Anime generation mentre Oshi No Ko è su Netflix e Anime generation.
Gennaro Sepe
Quando si parla di storie d'amore che sfidano le convenzioni, "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" si distingue come un film unico nel suo genere. Diretto da Michel Gondry e scritto da Charlie Kaufman, questo capolavoro del 2004 esplora le complessità delle relazioni umane attraverso una narrazione non lineare e una combinazione unica di emozioni e riflessioni filosofiche A metà strada tra il dramma romantico e la fantascienza, il film affronta il tema della memoria, del rimpianto e della resilienza emotiva, regalando al pubblico un'esperienza intensa e coinvolgente. Una delle prime cose che colpisce è la recitazione naturale degli attori. Tale impressione non è casuale, in quanto il regista Michel Gondry ha scelto di adottare un approccio inusuale, permettendo agli interpreti di improvvisare gran parte delle loro battute. Questo metodo, unito alla scelta dei costumi diretta dagli attori e la scelta di ridurre il trucco al minimo indispensabile, contribuisce a un senso di autenticità raramente ottenuta sul grande schermo. Inoltre, non va ignorata la grande prova attoriale di Jim Carrey, da molti bistrattato soprattutto per i suoi ruoli comici, che risulta sorprendentemente delicata e introspettiva, riuscendo a unire malinconia e tenerezza. Tuttavia, il film non sfrutta appieno il suo potenziale, lasciandolo a volte in secondo piano rispetto all'energia vibrante e magnetica di Kate Winslet nel ruolo di Clementine. La trama si concentra principalmente intorno alla relazione tra Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet), una coppia che attraversa una fase critica della loro
storia d’amore. Stufa della monotonia e delle continue delusioni, Clementine decide di ricorrere a un trattamento medico innovativo per cancellare i ricordi legati a Joel. La sua decisione spinge Joel a fare lo stesso, ma nel corso della procedura, rivivendo i loro momenti più belli e dolorosi, si rende conto di quanto l’amore per Clementine sia radicato nel profondo del suo essere. La narrazione, strutturata magistralmente tra flashback e flashforward, permette al pubblico di immergersi nella mente di Joel, esplorando la fragilità e la forza delle emozioni umane. Un dettaglio visivo affascinante è il cambiamento del colore dei capelli di Clementine, che funge da espediente narrativo per indicare il tempo e il contesto emotivo dei ricordi di Joel Oltre alla sua bellezza visiva, il film offre una riflessione profonda sui sentimenti e sul significato delle relazioni La cancellazione della memoria diventa una potente metafora per il desiderio di ricominciare, per la difficoltà di lasciarsi il passato alle spalle e per la resilienza delle emozioni umane. Nonostante l'apparente successo del trattamento, emerge un messaggio profondo: i ricordi possono essere soppressi, ma le emozioni sottostanti e le spinte inconsce non possono essere eliminate Questo tema è sottolineato da sottotrame come quella della receptionist che si innamora nuovamente del suo ex e della donna che richiede ripetutamente il trattamento, dimostrando come l'amore e il dolore siano legati alla nostra identità La storia di Joel e Clementine non è solo una vicenda d'amore, ma una complessa indagine sulla natura umana, sui nostri tentativi di fuggire dal dolore e sulla necessità di affrontarlo per crescere. Si può dire con certezza che "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" è un film che mescola sensibilità emotiva e innovazione tecnica, regalando un'esperienza cinematografica che lascia un segno duraturo, risultando a tutti gli effetti una celebrazione dell'umanità in tutte le sue contraddizioni e complessità
Youssef Mountassir
UN’AVVENTURA CON SAMURAI
E NINJA NEL GIAPPONE FEUDALE
Pronti per un viaggio nel cuore del Giappone più selvaggio e affascinante? Ubisoft sta per regalarci un'avventura che promette di far impazzire gli appassionati di Assassin's Creed Il nuovo capitolo, Shadows, è come un biglietto da visita per un'esperienza di gioco davvero unica Cosa c'è di così speciale? Due protagonisti che non avevano mai fatto squadra prima: Naoe, una ninja letale, e Yasuke, un samurai africano che sembra uscito da un racconto leggendario. Immaginate di poter passare da un personaggio all'altro, tra movimenti furtivi nell'ombra e scontri diretti all'ultimo sangue
Il periodo Edo prende vita con una cura dei dettagli che vi farà sentire come se foste davvero immersi in quell'epoca. Ogni angolo del paesaggio giapponese nasconde una storia, un segreto, una sfida. I combattimenti? Dimenticate le solite battaglie. Qui ogni mossa conta, ogni strategia può fare la differenza tra la vita e la morte. Naoe si muove come un'ombra, sfruttando la tecnica ninja per eliminare i nemici con precisione chirurgica. Yasuke, invece, è pura potenza: un samurai che abbatte gli avversari con colpi decisivi che raccontano secoli di tradizione marziale. I paesaggi sono un vero spettacolo: dalle città brulicanti di vita alle remote campagne dove il silenzio è interrotto solo dal suono dell'acciaio. Shadows non è solo un gioco, è una macchina del tempo che vi trasporta nel cuore più autentico del Giappone feudale. Per gli amanti dello stealth, sarà un ritorno alle origini: niente più scorrazzate brutali, ma la vera arte del ninja. La grafica raggiunge livelli di dettaglio mai visti prima, con ambienti che respirano storia e tradizione. Cosa rende davvero speciale questo capitolo? La libertà. Libertà di scegliere, di muoversi, di combattere. Potrete avvicinarvi a un obiettivo con la precisione di Naoe o la forza dirompente di Yasuke. Ogni missione è un puzzle da risolvere, ogni scontro una coreografia di morte e strategia. Ubisoft ha davvero fatto centro, creando un'esperienza che si prepara a ridisegnare i confini di quello che un videogioco può essere.
Insomma, preparatevi a un'avventura che vi terrà incollati allo schermo, tra storia, azione e un pizzico di magia giapponese. Assassin's Creed Shadows non è solo un gioco, è un viaggio Un viaggio che ogni appassionato del genere non può perdersi.
La sicurezza in pubblico è una questione di genere Le donne affrontano quotidianamente tutta una serie di ansie e vulnerabilità che, per forza di cose, vanno ad influire sul loro comportamento e sulle loro scelte. Un costante senso di preoccupazione porta molte di queste ad intraprendere azioni che modificano le proprie abitudini, come ad esempio cambiare itinerario, evitare di lavorare fino a tardi per non dover percorrere strade buie o addirittura adattare il proprio aspetto per ridurre il rischio di attenzioni indesiderate Tutto ciò ha un impatto significativo, tra le altre cose, sulla loro
Maria Minotti
Tutto ciò ha un impatto significativo, tra le altre cose, sulla loro libertà personale e sul loro benessere psicologico.
Secondo uno studio di Statistics Canada del 2019, infatti, ben il 92% delle donne adotta precauzioni specifiche per proteggersi in pubblico, mentre solo il 23% dichiara di sentirsi al sicuro quando si trova sola di notte.
Per rispondere a questa esigenza, Publicis Toronto, in collaborazione con le agenzie Hawkeye, Nurun e ThePub, ha lanciato "Calls on Call", un’app innovativa pensata per offrire un supporto concreto alle donne in situazioni di potenziale pericolo. "Calls on Call" è una piattaforma digitale che fornisce cinque script audio adattabili a diversi contesti di rischio, come ad esempio durante un viaggio oppure mentre si cammina da sole. Oltre a questi strumenti, l'app integra due funzionalità essenziali: la condivisione della posizione con tre contatti di emergenza e il collegamento diretto ai servizi di soccorso.
L'idea alla base del progetto deriva niente di meno che dai social, piattaforme sulle quali molte persone hanno ideato strategie di autodifesa, come le finte telefonate, per
simulare la presenza di un interlocutore. Publicis Toronto ha sfruttato le proprie competenze tecnologiche per trasformare questa pratica in uno strumento strutturato e affidabile, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio. Attualmente disponibile in inglese e fruibile in tutto il Canada, "Calls on Call" è un servizio gratuito con ambiziosi piani di espansione. Le prossime versioni prevedono l'introduzione di script in francese e l'integrazione dell'intelligenza artificiale generativa per fornire interazioni telefoniche e testuali in tempo reale, rendendo il supporto sempre più efficace. Iniziative come questa dimostrano che la sicurezza delle donne non deve essere un onere esclusivamente individuale, ma una responsabilità collettiva. Strumenti digitali come "Calls on Call" rappresentano un primo passo verso una società più sicura e inclusiva, dove tutti possano sentirsi liberi di muoversi senza paura
Michele D’Eboli
La figura di Pietro Barliario, medico e mago vissuto a Salerno nel XII secolo è sempre stata sospesa tra mito e realtà storica. Molte le leggende che lo hanno riguardato che hanno contribuito a costruirgli un’immagine al tempo stesso di uomo di medicina e di negromante. Si narra che addirittura avesse avuto una cattedra nella Scuola Medica Salernitana, che era in quel periodo nel pieno del suo splendore.
La sua fama di indagatore dell’occulto ha prodotto una serie di episodi fantastici che lo hanno visto protagonista. In seguito ad un patto col demonio venne in possesso di un libro magico in grado di fornirgli poteri soprannaturali che lo portarono a trasformare la materia o a preparare pozioni magiche in grado di far innamorare ogni donna.
Per la città di Salerno la leggenda più conosciuta è quella che lo vede costruttore dei Ponti di via Arce, resti di un acquedotto medievale appartenente al convento di San Benedetto che, secondo la tradizione popolare, venne edificato in una notte d’inverno fra Portarotese e la Fiera Vecchia dal mago con l’aiuto di un diavolo: di qui il nome conosciuto oggi come “Ponte dei Diavoli”
Stando ai racconti popolari, in seguito alla morte di due nipotini che, entrando di nascosto nel laboratorio del mago, aprirono i libri di magia nera e morirono intossicati dalle sostanze che vi si sprigionarono, Barliario preso dal rimorso, bruciò tutti i suoi libri magici. Ritiratosi nel monastero di San Benedetto, rimase in preghiera davanti al crocifisso di legno dipinto sull’altare supplicando il perdono di Dio e battendosi il petto per tre giorni consecutivi. Al terzo giorno si verificò il miracolo quando il volto di Cristo si sollevò e aprì gli
occhi in segno di perdono Convertitosi, prese i voti e si stabilì nel monastero di San Benedetto dove la leggenda vuole che sia scomparso all’età di novantatré anni nel Venerdì Santo del marzo 1149 In effetti, oggi, nella stessa chiesa, è presente una tomba che riporta inciso il nome di Barliario con un’epigrafe che lo definisce “magister”. Al Crocifisso - reso in seguito al miracolo oggetto di venerazione popolare ed oggi conservato in una sala del museo Diocesano “San Matteo” - è intitolata la Fiera che si svolge ogni venerdì di marzo, in pieno periodo quaresimale. Fu istituita, secondo la tradizione, da Manfredi di Svevia – re di Sicilia – proprio a seguito dell’episodio miracoloso e della conversione del mago Barliario