343_ILLEGNO_2017

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ISSN 0024-0532 Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano www.webandmagazine.media

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2017 anno 96 dal 1922 licensed by editrice IDM s.r.l.




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343 giugno 2017 343 june 2017

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02

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EDITORIALE UNA RISORSA INSUPERABILE di Pietro Ferrari

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LA PAROLA A... NICOLETTA AZZI SOTTO IL SEGNO DELLA QUALITÀ di Pietro Ferrari

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FOCUS RILEGNO RILEGNO PREMIA I GIOVANI di Pietro Ferrari

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TECNOLOGIE ENRICO COLOMBO HOLZ-HER NUOVE CAPACITÀ DI SERVIZIO IN ARRIVO di Pietro Ferrari

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TECNOLOGIE MICROTEC SCANNERIZZARE LA QUALITÀ DEL LEGNO IN SEGHERIA di Pietro Ferrari

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TECNOLOGIE BIGonDRY IL MADE IN ITALY DI BIGONDRY di Pietro Ferrari

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36

TECNOLOGIE INCOMAC BENVENUTI IN INCOMAC di Pietro Ferrari TECNOLOGIE WDE MASPELL UN PERCORSO IN CRESCITA di Pietro Ferrari

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TECNOLOGIE ROMANUTTI LEGNO LA CULTURA DELL'ESSICCAZIONE di Pietro Ferrari

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TECNOLOGIE D’ALESSANDRO TERMOMECCANICA UNA GAMMA COMPLETA E ARTICOLATA di Pietro Ferrari

44

TECNOLOGIE TERMOLEGNO TERMOLEGNO, AFFIDABILITÀ ED EFFICIENZA di Pietro Ferrari

50

MATERIALI FAL FAL: IL POLO DEL TETTO di Pietro Ferrari

50

MATERIALI PFEIFER GROUP SVILUPPI POSITIVI IN ITALIA PER PFEIFER GROUP di Pietro Ferrari

52

FIERE LE MONDIAL DU BÂTIMENT NUOVE SFIDE DELL’EDILIZA di Beatrice Guidi

54

ARTE E PROGETTO LUCIANO MOLINARI LO SCRIGNO DELLE MERAVIGLIE di Pietro Ferrari

58

EVENTI GRUPPO FLORIAN 5° MEETING ANNUALE FLORIAN: IL LEADER EUROPEO DELL’INDUSTRIA DEL LEGNO DI LATIFOGLIA CRESCE ANCORA di Franco Riccardi

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ARTE E PROGETTO AHEC IL LEGNO COME GIOCO E MONUMENTO di Pietro Ferrari

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EVENTI VERO LEGNO VERO LEGNO PARLA AGLI ARCHITETTI di Pietro Ferrari

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INDIRIZZI UTILI

SOMMARIO 343 IL LEGNO MAGGIO 2017 www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com


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LEGNO

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 leader
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 trattamento
 del
 legno
 in
 Italia
 e
 all’estero,
 è
 la
 prima
ad
aver
utilizzato
la
tecnologia
del
vuoto
a
supporto
dei
processi
di
 lavorazione
del
legname.
Da
sempre
attiva
nell’innovazione,
Isve
progetta
 e
 produce
 sistemi
 per
 il
 trattamento
 termico
 di
 legname,
 essiccatoi,
 impregnatori,
 sistemi
 di
 movimentazione,
 vaporizzatori,
 spruzzatrici,
 trituratori
e
macinatori
per
legno
e
scarti
industriali. CARATTERISTICHE
TECNICHE
DELLA
GAMMA 
ADVANCED
SOFTWARE:
software
di
controllo
avanzato,
con
cicli
di
trat‐ tamento
memorizzabili,
per
una
facile
selezione
del
programma
di
 lavoro
più
adatto
a
ciascun
legno. 
PLC
SIEMENS:
il
sistema
è
dotato
di
PLC
S7‐1200
Siemens
che
controlla
 tutte
le
fasi
del
ciclo
ed
effettua
test
continui
di
autodiagnosi
sulle
 componenti
dell’impianto. 
RISCALDAMENTO
PARZIALIZZATO
CATASTA:
con
la
sofisticata
elettro‐ nica
e
il
nuovo
software
per
gli
essiccatoi
a
riscaldamento
elettrico,
 è
possibile
riscaldare
la
catasta
in
maniera
differenziata,
fornendo
 calore
solo
dove
necessario,
evitando
inutili
surriscaldamenti
del
 legno.

TOUCH
PANEL

TOUCH
PANEL:
interfaccia
con
touch
screen
che
visualizza
tutti
i
para‐ mentri
di
funzionamento
dell’impianto.

POST
SALE
SERVICE ISVE SMART MANAGER

ISVE
SERVER
CONNECT:
collegamento
via
web
alla
casa
madre
per
for‐ nire
indicazioni
in
tempo
reale
sul
funzionamento
delle
macchine. 
ISVE
MAINTENANCE
PROGRAM:
scadenziario
degli
interventi
di
manu‐ tenzione
con
chiare
indicazioni
all’operatore
attraverso
il
pannello
 di
controllo.

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IL LEGNO

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MAGGIO 2017

UNA RISORSA INSUPERABILE di Pietro Ferrari

In questo numero della nostra testata i lettori troveranno un’intervista con la presidente di Assopannelli Nicoletta Azzi. Questa intervista è stata per noi l’occasione di visitare l’azienda di cui è contitolare, la Panguaneta di Sabbioneta. Una cosa è dirlo, una cosa toccarlo con mano: il legno è la materia prima più virtuosa che esista, come se il più grande Ingegnere l’avesse pensata per insegnarci come la natura sa ottimizzare le risorse e i percorsi delle materie che crea per trasformare le libere forze materiali della terra e dell’acqua in uno straordinario prodotto per noi. In Panguaneta un’alta percentuale della materia prima proviene da pioppeti che crescono a pochi chilometri di distanza, contribuendo validamente, in molti casi, a stabilizzare gli argini del grande fiume Po. In Panguaneta gli scarti della produzione del bianchissimo compensato di pioppo vanno ad alimentare un sistema di recupero energetico che rende autosufficienti lo stabilimento e gli uffici. A monte la gestione forestale è presa in carico, con diverse modalità, ma crea flussi commerciali e dinamiche di accrescimento del pioppo armoniose e corrette dalla semina al prelievo, mentre la speculazione che nei decenni passati

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EDITORIALE

rendeva questo ramo di attività in qualche caso aleatorio e saltuario è ormai un ricordo. La qualità del prodotto ci fa anche pensare alla straordinaria cultura del nostro Paese nel campo della pioppicoltura e della gestione di questo materiale, una cultura che dovrebbe motivare tutti i protagonisti della filiera a quel più che raddoppio della superficie impegnata che porterebbe questo mondo a essere autosufficiente e più che mai “circolare”.

07 EDITORIALE


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LA PAROLA A... di Pietro Ferrari

ASSOPANNELLI NICOLETTA AZZI

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SOTTO IL SEGNO DELLA QUALITÀ La Presidente di Assopannelli ci parla delle sfide dei pannelli a base legno italiani sui mercati internazionali e delle strategie di Assopannelli. Abbiamo incontrato presso la sede della Panguaneta di Sabbioneta Nicoletta Azzi che è stata così cortese da dedicarci qualche ora per raccontarci le attività di Assopannelli e per fare il punto sul settore del pannello a base legno in Italia e, in particolare, sul compensato. Qual è oggi il programma e quali sono le linee direttrici di Assopannelli? “Il mondo rappresentato dall’associazione che ho l’onore di presiedere è uno dei più variegati nel panorama associa-

NICOLETTA AZZI DAVANTI AL MODERNISSIMO IMPIANTO DI RECUPERO ENERGETICO DEGLI SCARTI DI LAVORAZIONE CHE ASSICURA L'INDIPENDENZA ENERGETICA DEI CAPANNONI E DEGLI UFFICI.

LA PAROLA A...

MOVIMENTAZIONE DEI TRONCHI NEL VASTO PIAZZALE DELL'AZIENDA.

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dal 1922

MAGGIO 2017

tivo di FederlengoArredo. Troviamo infatti produttori di pannelli compensati, truciolari, MDF, listellari, Osb, fino ai produttori di semilavorati che utilizzano i pannelli a base legno per la realizzazione di prodotti destinati all’industria del mobile: placcati, verniciati, rivestiti con carte decorative, sezionati e così via. In un contesto così diversificato compito dell’associazione è quello di dare un supporto concreto e costante agli associati, prestando sempre la massima attenzione ai mutamenti del mercato in Italia e all’estero”. Supporto, immagino, garantito anche da una forte attività istituzionale… “Certamente. L’associazione, con il supporto della struttura di FederlegnoArredo e della European Panel Federation presta la massima attenzione al sistema legislativo italiano ed europeo e lo fa dialogando costantemente con tutti i soggetti politici coinvolti nei processi decisionali, siano essi Regioni, Ministeri, Commisioni europee eccetera. È un lavoro fondamentale che ha il duplice scopo di consolidare il quadro nazionale e internazionale in cui operano le aziende associate. Non dimentichiamo, infatti, che all’interno di Assopannelli sono presenti alcune aziende già ben

strutturate per i mercati esteri e altre che per tipologia di prodotto o di struttura hanno più difficolta ad affrontarli: nostro compito quindi è quello di lavorare per garantire opportunità anche a queste ultime”. Noi abbiamo una forte attività in sede EPF, abbiamo una Federazione, la Federlegno-Arredo, di cui fa parte Assopannelli che a livello di capacità di ottenere ascolto da parte della politica e della pubblica amministrazione non è seconda a nessuno. La sua attività di pressione presso la parte politica, grazie anche al peso che è riuscita ad assumere in termini di associati e di associazioni federate, è importante ma aldilà di tutto c'è anche una cultura di prodotto straordinaria in Italia. Quali sono i temi che, oggi rispetto al passato, una realtà come Assopannelli sta affrontando? “Sicuramente il tema dell’approvvigionamento della materia prima è prioritario. L’Europa è un continente povero di materie prime e la loro incidenza di costo sull’industria europea è di molto superiore a quella del costo del lavoro. Il loro utilizzo intelligente è il punto cruciale su cui si incardina molta parte del futuro sviluppo europeo. Per pianificare al meglio il proprio futuro un produttore di

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LA PAROLA A...

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LA PAROLA A...

ASSOPANNELLI NICOLETTA AZZI

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pannelli a base legno deve avere la possibilità di disporre di materia prima, in caso contrario dovrà pensare di delocalizzare la produzione o comunque avrà forti difficoltà a restare sul mercato. La firma del protocollo di intesa con le 5 regioni pioppicole del nord siglata nel 2014, è nata dall’esigenza di garantire un futuro a quello che può essere considerato uno dei principali bacini di legname di pioppo in Italia - la pianura padana – puntando a un aumento delle superfici pioppicole. Ci tengo a ricordare che la pioppicoltura rappresenta per il nostro Paese la più significativa fonte interna di legname per l’industria, pur occupando una superficie minima rispetto a quella delle foreste. Per un Paese che importa più dei tre quarti del legno che consuma - ma che proprio nell’industria della trasformazione del legno in pannelli, mobili e arredamenti ha uno dei suoi punti di forza nel mercato mondiale - la produzione di legno di pioppo assume quindi un’importanza strategica. In poche parole fuori dalla porta di casa abbiamo una materia prima a ciclo breve, a chilometro zero, tracciabile e prodotta con protocolli di gestione forestale controllate e certificate”. Un tema non molto dissimile e che ben si coniuga con tutto l’ambito dell’utilizzo della materia prima è l’uso a cascata del legno. Come vi state muovendo su questo fronte? “La nostra richiesta in tale ambito è prevalentemente rivolta a un’applicazione concreta del principio dell’uso a cascata del legno il cui inserimento all’interno della legislazione permetterebbe di implementare misure che impediscano la competizione tra uso energetico e uso industriale, limitando gli usi energetici del legno al materiale non più utilizzabile dall’industria e agli scarti agronomici tuttora inutilizzati. Oggi, invece, quantità sempre maggiori di questa importante risorsa vengono sottratte al riciclo per essere impiegate come combustibile per la produzione di energia elettrica incentivata, mettendo in grave difficoltà l’intero comparto del legno-arredo”.

a eliminare il problema, quantomeno a ridurne l’impatto sull’industria del pannello. Secondo lei la coltivazione del pioppo potrebbe essere esportata in alcune aree del sud Italia? “La diffusione del pioppo nel mondo e le varie tipologie testimoniano l’adattabilità di questa pianta che si può ambientare sia ai climi umidi sia a quelli continentali. Tuttavia, la caratteristica del pioppo della Pianura Padana è quasi inimitabile, grazie non solo al tipo di terreno e di clima presente ma anche alla qualità, competenza e capacità di coltivazione dei nostri pioppicoltori che sono in grado di valorizzare le caratteristiche di questa pianta meravigliosa omogeneità, colore molto chiaro, leggerezza, grande facilità di lavorazione – per poi trasformarla in pannelli di compensato adatti alla produzione di mobili, complementi, arredi e finiture per camper, aerei e navi”.

L’obiettivo di Assopannelli di raddoppiare la superficie coltivata a pioppeto nel nostro Paese contribuirà se non

Quindi oggi stiamo parlando di un prodotto che ha ampliato il suo ventaglio di utilizzi sulla base delle caratteri-


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Le aziende che hanno retto alla crisi del settore sono quelle che hanno investito in qualità, servizio e personalizzazione del prodotto, trasformando il compensato da commodity a semilavorato con caratteristiche modulabili in base alle esigenze del cliente. Condivide questa tesi? “Assolutamente. Il cliente e le sue esigenze sono alla base della messa in produzione di un manufatto e della vita stessa dell’azienda. Per operare con successo sul mercato è indispensabile essere sempre disponibili ad ascoltare le necessità del cliente per migliorare il prodotto, aggiungere valore e consolidare il legame”. Nella produzione del compensato il ciclo produttivo è sempre verticale? Ovvero, si parte sempre dalla materia prima per poi procedere con l’incollaggio e la pressatura? “La materia prima e il controllo della qualità del legno sono fondamentali per il prodotto finale come anche tutto il controllo qualità sulla produzione del pannello”. Quindi c’è un controllo maggiore? “Certamente. Le nostre aziende effettuano una selezione sempre più forte sulla materia prima, grazie anche sopratstiche da lei descritte. Quanto pesa questo aspetto sul mercato? “La leggerezza del compensato di pioppo è certamente una caratteristica fondamentale che lo differenzia dagli altri pannelli a base legno, oltre a rappresentare il suo maggiore punto di forza. Le nostre aziende hanno sviluppato e valorizzato sapientemente le caratteristiche specifiche del proprio prodotto e continuano ad aggiungere valore aggiunto mediante incollaggi particolari, finitura e decori. Sulle finiture e i decori, ad esempio, i pannelli di truciolare e MDF hanno trovato una loro forte valorizzazione. Poi, oltre al prodotto “si vendono” anche la tempestività del servizio al cliente, la professionalità, la serietà e la responsabilità del produttore italiano, tutti elementi che garantiscono che l’intero processo venga gestito con la massima competenza e affidabilità”. LA BELLEZZA DI UNA MATERIA PRIMA NAZIONALE.

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LA PAROLA A...

ASSOPANNELLI NICOLETTA AZZI

LA PAROLA A ...

tutto alla stretta collaborazione fra l’utilizzatore/trasformatore e il pioppicoltore. Una corretta gestione della coltivazione del pioppo ne determina la qualità finale, se poi aggiungiamo il maggiore controllo sulla produzione del pannello grazie a nuovi impianti e tecnologie i giochi sono fatti e il pannello raggiunge livelli di eccellenza unici al mondo”. Se parliamo di utilizzi lei giustamente sottolineava che il truciolare ha trovato una sua nobiltà attraverso il prodotto di design. Il compensato, a suo avviso, può trovare una sua strada, una sua espressività specifica? Può diventare un materiale attraente per il designer? Avete studiato qualche iniziativa in questa direzione? “Iniziative specifiche sui mobili o sull’architettura d’interni

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sono lasciate alle singole aziende e alle opportunità di incontro tra aziende e studi di architettura. Diciamo che il compensato di pioppo ha una valenza estetica molto forte ma ancora poco conosciuta. La sua valorizzazione sarà una delle priorità del mio mandato”. Un’ultima domanda sulle prossime attività di Assopannelli. Quali sono le strategie che metterete in atto e le iniziative che intendete prendere per promuovere il settore? “Innanzitutto punteremo sull’internazionalizzazione organizzando missioni mirate allo sviluppo di nuovi mercati e al consolidamento di quelli esistenti. Seguirà una ancor maggiore integrazione con le altre associazioni di FederlegnoArredo - in particolar modo quelle dell’Area Legno – con l’obiettivo di favorire una rete di sinergie e conoscenze fra gli imprenditori”.


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IL QUADRO DI RIFERIMENTO Assopannelli è l’associazione nazionale dei fabbricanti di pannelli e semilavorati in legno, che fa capo a FederlegnoArredo. Raggruppa un numero di aziende che complessivamente rappresentano l’80% del mercato italiano nell'ambito di 4 gruppi merceologici: pannelli truciolari/MD, compensati, listellari, semilavorati per l'industria del mobile. Tra gli obiettivi e le iniziative associative si ricordano: - partecipazione ai lavori normativi italiani ed europei a quelli degli organismi europei di settore (FEIC - Federazione Europea Fabbricanti Compensati; EPF - Federazione Europea Fabbricanti Pannelli Truciolari) - realizzazione di schede tecniche sui prodotti - interventi per problematiche attinenti il riutilizzo dei residui di lavorazione del legno - presenza nelle diverse Consulte Regionali e nella Commissione Nazionale del Pioppo per le problematiche legate alla disponibilità di materia prima legno - realizzazione di convegni e pubblicazioni - collaborazione con Istituti Universitari per ricerche sul settore - partecipazione a fiere internazionali settoriali - informativa continua sui mercati internazionali. Nicoletta Azzi è presidente di Assopannelli. Nata a Sabbioneta (Mantova), è laureata in Economia e Commercio ed è amministratore delegato e socio della Panguaneta spa, azienda specializzata nella produzione di pannelli compensati fondata nel 1960. Azzi è membro di Giunta FederlegnoArredo, membro di Giunta Confindustria Mantova e vicepresidente Pro Populus (Bruxelles). Fondata nel 1960 a Sabbioneta, oggi patrimonio mondiale dell’Unesco, Panguaneta è una azienda totalmente italiana. L’affascinante ambiente in cui

IL PRODOTTO IN MAGAZZINO.

è posta, il comprensorio dei fiumi Oglio-Po, ha per vocazione la coltura del pioppo, un legno di pregio che si trasforma in compensati e multistrati dalle innovative caratteristiche prestazionali. Pur appartenendo a un distretto votato alla trasformazione del legno, Panguaneta è stata artefice di un know-how capace di innovare i processi produttivi, di gestire la complessità e di anticipare tendenze ed esigenze dei mercati. Grazie a questa approfondita conoscenza e alla totale tracciabilità di filiera, detiene un posizionamento di settore estremamente qualificato. Profondamente legata al territorio di origine, dà impulso ad una concreta sostenibilità, che coinvolge in modo dinamico ogni asset dell’azienda. Nel produrre un compensato protagonista sui mercati internazionali, qualifica con originalità i caratteri del design italiano, coinvolgendo in modo virtuoso ogni aspetto del ciclo industriale e dando vita a preziose collaborazioni con produttori, designers e architetti in ogni parte del mondo.

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LA PAROLA A...

ASSOPANNELLI NICOLETTA AZZI

LA PAROLA A ....

I NUMERI DELLA PIOPPICOLTURA La pioppicoltura rappresenta per l’Italia la più significativa fonte interna di legname per l’industria, pur occupando una superficie minima rispetto a quella delle foreste. (meno del 2% a livello nazionale). Per un Paese che importa più dei  del legno che consuma, ma che proprio nell’industria della trasformazione del legno in pannelli, mobili ed arredamenti ha uno dei suoi punti di forza nel mercato mondiale, la produzione di legno di pioppo assume un’importanza strategica. La pioppicoltura praticata secondo metodi di coltivazione “sostenibile” contribuisce al mantenimento della stabilità, fertilità e depurazione dei suoli e delle acque, di buoni livelli di biodiversità e al conseguimento degli obiettivi sottoscritti dall’Italia con il Protocollo di Kyoto (1997), il trattato internazionale per la riduzione della CO2 atmosferica, che riconosce esplicitamente il ruolo ambientale della gestione foreste e delle coltivazioni legnose, con particolare riguardo per quelle a rapido accrescimento, dove

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il pioppo con il suo ciclo decennale si inserisce a pieno titolo. Affinché la pioppicoltura tradizionale a turno decennale sia in grado di soddisfare i fabbisogni di tutta la filiera trasversale (pannelli a base legno, segheria, imballaggi, carta, energia) rispetto alla superficie stimata di 60.000 ha, è fondamentale incrementare la stessa di un valore pari a 65.000 ha. Infatti passando dagli attuali 60.000 ha a 125.000 ha, si riuscirebbe a rendere autosufficiente la filiera del pioppo italiana, garantendo i benefici che questa è in grado di apportare in termini ambientali, ecologici, occupazionali ed economici per il nostro Paese. La pioppicoltura, nelle cinque Regioni del nord vicine al fiume Po, vede nella stessa area produttori e trasformatori. Chi produce pannelli in truciolato, contribuisce al riciclo del prodotto legno. Aziende radicate nel territorio con prodotti di eccellenza in costante crescita che rappresentano un valore green tutto italiano. Aziende che entrano a pieno titolo nell’economia circolare: “produci, consuma, recupera. IL COMPENSATO PANGUANETA IN PARTENZA PER I MERCATI NAZIONALI ED ESTERI.



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FOCUS di Pietro Ferrari

RILEGNO

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RILEGNO PREMIA I GIOVANI Alto il livello del concorso LegnodIngegno promosso dal Consorzio per il riciclo del legno.

NICOLA SEMERARO, PRESIDENTE DI RILEGNO.

Abbiamo avuto il piacere di assistere, a Milano il 29 marzo 2017, alla premiazione del concorso LegnodIngegno, organizzato da Rilegno e concluso con una bella cerimonia che ha visto la partecipazione compatta dei vertici del Consorzio e di Federlegno. Centinaia i partecipanti che hanno scelto di cimentarsi con la sfida di LegnodIngegno. L’eco-design di tendenza è fatto di legno riciclato e recuperato, di pallet usati, di bobine, cassette della frutta e imballaggi industriali che, riutilizzati in modo creativo, rinascono a nuova vita e diventano oggetti accattivanti e originali complementi d’arredo per il quotidiano. Su questa linea si muoveva il contest LegnodIngegno, che per l’edizione 2016/2017 aveva come tema le “Ricre-azioni di legno e convivialità”. Una sfida per i progettisti, eco-designer e appassionati over 18 a presentare oggetti, o componenti d’arredo di uso comune, realizzati attraverso il riutilizzo del legno.

!LA COMMISSIONE ESAMINATRICE!

FOCUS

A giudicare gli elaborati è stata una commissione d’eccezione presieduta da Livia Pomodoro, Presidente del Milan Center for Food Law and Policy, nonché Presidente en-

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PIETRO FERRARI, DAVANTI AL MANIFESTO DEL CONCORSO.


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LA BANDA RULLI FRULLI HA ALLIETATO LA SERATA.

stare insieme in contesti non codificati, sviluppando format di semplice ed economica esecuzione, attenti all’ambiente e modulari, per la famiglia e gli amici.L’iscrizione era gratuita e aperta a talenti creativi, professionisti, studenti, diplomati, laureati e aspiranti designer di qualsiasi nazionalità e di età non inferiore ai diciotto anni. Era ammessa la partecipazione di gruppi di progettisti, guidati da un unico responsabile e referente. MOMENTI DELLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE.

trante dell’Accademia di Brera; insieme a lei Alida Catella, fondatrice e AD Coima Image e azionista di Coima Srl, Luisa Collina, preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano, Maurizio Riva, titolare e designer di Riva 1920; Antonio Romano, presidente di Inarea, Nicola Semeraro, presidente di Rilegno. Originalità, riproducibilità su scala industriale e compatibilità ambientale sono stati i criteri premianti utilizzati dalla commissione. Tema per il 2016/2017 “Ricre-azioni di legno nella convivialità”: stimola a progettare un singolo componente d’arredo o un sistema di arredi legati ai momenti di condivisione dello spazio privato e al desiderio-necessità di

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UN MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE DI GEMINI, IL PROGETTO VINCENTE. DUE VEDUTE DEL MANUFATTO VINCENTE.

FOCUS

“Il legno è un materiale vivo e profondamente legato all’uomo – spiega Nicola Semeraro, presidente di Rilegno – e oggi più che mai è protagonista dei temi connessi con l’economia circolare e la sostenibilità. Il concorso Legnodingegno intende valorizzare tutti coloro che amano questo materiale e credono nel suo riutilizzo creativo. Con oltre un milione e 715 mila tonnellate di legno avviato al riciclo ogni anno in Italia, Rilegno contribuisce a dare mille vite al legno e gli restituisce valore nel processo di economia circolare”.

FOCUS

!ONORE AL MERITO!

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Ideato nel 2006 da Rilegno, anticipando con idee e contenuti una tendenza ‘eco’ che negli anni si è manifestata e diffusa a macchia d’olio, il concorso ha immediatamente richiamato grande partecipazione e alla prima uscita ufficiale ha fatto registrare iscritti da tutto il mondo. Tema della prima edizione è stato La seduta. Panca Irma, una panca multifunzionale pensata per l’arredo urbano, ideata dall’architetto sardo Jari Franceschetto ha occupato il gradino più alto del podio. L’originale scaffale multiuso Rokket dell’architetto friulano Alessandro Iurman ha centrato il primo posto nella seconda edizione del concorso il cui tema era Il mobile contenitore, mentre alla terza uscita dal tema Contenere è un gioco, miglior elaborato è stato Basket Case, un cestino per la carta che con un semplice gesto può diventare un canestro, ideato e realizzato dal brillante designer Giacomo Moor.

RILEGNO

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!I VINCITORI!" I vincitori - giuria ufficiale 1° classificatoMattia Talarico– progetto Gemini 2° classificatoAlberto Maria Spingor– progetto Smart Pod 3° classificatoLuca Gennari– progetto WU-DI I vincitori - giuria green 1° classificato Premio Franco Vierucci: Mattia Talarico- progetto Gemini 2° classificatoAlberto Maria Spingor - progetto Smart Pod 3° classificatoLuca Zenorini- progetto Henry


Incomac S.r.l. - 31044 Montebelluna (TV) - Italia - Via Galileo Ferraris, 50 Tel.: +39 0423 21646 - e-mail: incomac@incomac.it - internet: www.incomac.it


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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

ENRICO COLOMBO HOLZ-HER

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NUOVE CAPACITÀ DI SERVIZIO IN ARRIVO

TECNOLOGIE

Alla Enrico Colombo di Seveso il commercio diventa servizio.

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NELLA PRIMA FOTO SOPRA: NELLA LOCANDINA, LE MACCHINE DI SEZIONATURA E BORDATURA HOLZHER IN FUNZIONE DA MAGGIO PRESSO LA ENRICO COLOMBO DI SEVESO. NELLA SECONDA FOTO SOPRA: LA SQUADRA AL COMPLETO. A DESTRA: LA PASSIONE PER IL LEGNO, ALL’INSEGNA DI ENRICO COLOMBO DAL 1952.


dal 1922

MAGGIO 2017

Dinamismo, voglia di affrontare e vincere le sfide di un mercato altamente competitivo ed estremamente esigente come quello della Brianza, caratterizzano l’approccio imprenditoriale della società emergente Colombo Enrico, storica presenza nel cuore della Brianza, sin dalla metà del secolo scorso, composta oggi da tre soci giovani e dinamici: Colombo Natale e i fratelli Maurizio e Massimo Orsenigo, che hanno saputo imprimere negli ultimi 10 anni una svolta determinante tra i tanti concorrenti nel settore della fornitura del pannello. Un percorso che parte da un concept tanto semplice quanto arduo da realizzare in un contesto in cui il servizio è già portato ai massimi livelli. Il “core business” è da sempre costituito dalla vendita di pannelli in truciolare, mdf, osb, nobilitato, da anni affiancato da un servizio di sezionatura, al principio eseguito con una prestigiosa macchina da taglio verticale, sostituita recentemente da una super performante sezionatrice oriz-

zontale HOLZHER mod. Tectra 6120 Power, dove tecnologia software, velocità di lavorazione e precisione, proiettano i giovani imprenditori Brianzoli verso una nuova dimensione. L’orientamento al servizio del cliente non si ferma qui. Al servizio di taglio, la società Enrico Colombo decide di affiancare un servizio di bordatura flessibile, scegliendo la qualità a giunzione invisibile di HOLZHER per una bordatura perfetta, eseguibile sia con colle EVA che con colle PUR. “Questo investimento - ci dice Maurizio Orsenigo - si inserisce in una logica che vede la creazione di un nuovo reparto magazzino dove si organizzeranno le operazioni di logistica e stoccaggio e di uno spazio operativo in cui si effettueranno le lavorazioni in grado di conferire valore aggiunto al prodotto commercializzato e servizio al cliente. Due realtà operativamente diverse che non si intralceranno ma si suddivideranno i compiti in maniera di ottimizzare l’efficienza”.

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TECNOLOGIE

ENRICO COLOMBO HOLZ-HER

!CRESCERE E FARE MARGINE!

TECNOLOGIE

“Oggi - ci dice ancora Massimo Orsenigo - ci rendiamo conto che il problema, non è crescere, ma organizzare l’azienda in maniera efficace, senza perdere in qualità e in tempistica, cercando allo stesso tempo di rimanere competitivi e offrire servizi aggiuntivi che possano veramente fare la differenza”. “È un equilibrio difficile da trovare?” domandiamo. “Qui in Brianza il servizio è particolarmente apprezzato, specialmente dalle piccole e medie aziende per le quali è un fattore fondamentale. Il fattore prezzo è comunque determinato dal mercato e anche quando il cliente chiede consegne “per ieri” il prezzo non cambia. La Colombo Enrico si rifornisce direttamente da produttori di pannelli italiani, solo l’mdf viene importato, perché si ritiene che il pannello estero sia mediamente più alto di qualità e più leggero”. “Il percorso – conclude Natale Colombo - è quello di fornitura di un semilavorato sempre più avanzato, pertanto consideriamo questo investimento un primo passo verso una radicale trasformazione della nostra azienda, non escludendo in futuro di parlare anche di altre lavorazioni”. “La Enrico Colombo - ci dice Giuseppe Galantucci di HOLZHER che ci accompagna nella visita di questa dinamica realtà – arriva da una grande crescita commerciale avvenuta negli ultimi anni, con i titolari c’è stato feeling da su-

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LA SQUADRA ENRICO COLOMBO CON GIUSEPPE GALANTUCCI.

www.enricocolombo.com www.holz-her.it

bito per quanto riguardava il progetto di continuare insieme in questa crescita, sviluppando idee e soluzioni. Siamo arrivati così al primo step, la fornitura di due macchinari avanzati, di ultimissima tecnologia ma al contempo col giusto rapporto prezzo/prestazioni, per migliorare tempistica e precisione di sezionatura ed integrare il richiestissimo servizio di bordatura che, proprio per le caratteristiche standard di tutte le bordatrici HOLZHER, garantisce dei forti vantaggi competitivi, a partire dal requisito, fondamentale per una struttura commerciale, di poter cambiare in modo immediato il colore e la tipologia della colla. Oggi, questo primo passo tecnologico permetterà alla ditta Colombo di ampliare il proprio range di servizi ai clienti attivi e certamente di poterlo ampliare ad un sempre più esigente mercato di riferimento.


since 1948

PASSION FOR TIMBER Segati

Travi lamellari

Pannelli in legno naturale e legno massiccio

Travi per armatura

Pannelli per edilizia

Legno massiccio per impieghi strutturali

Pellet e bricchetti

Blocchetti per pallet e legno per imballaggio

NUOVO

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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

MICROTEC ILIM TIMBER BAVARIA

www.microtec.eu www.ilimtimber.com

SCANNERIZZARE LA QUALITÀ DEL LEGNO IN SEGHERIA

Un’impresa all’avanguardia modernizza la propria produzione con soluzioni high-tech di Microtec, installando un dispositivo per la selezione di tavole in trasporto trasversale.

GOLDENEYE 900.

TECNOLOGIE

Le soluzioni ad alta tecnologia di Microtec sono state un importante ausilio per aumentare in modo interessante la produttività della Ilim Timber Bavaria con sede a Landsberg am Lech. Ilim Timber è una delle maggiori industrie produttrici di legno segato. Presso la sede bavarese di Ilim Timber, Microtec recentemente ha installato sistemi di misura e di selezione delle tavole in trasporto trasversale. Lo scanner

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riconosce i difetti su tutti i quattro lati della tavola in tempo reale e in seguito li trasmette all’unità di ottimizzazione che a sua volta crea il prodotto finale in base alla selezione e al taglio e ne ricava il valore massimo. I criteri di ottimizzazione sono contenuti in una banca dati in modo da rendere rapida l’assegnazione delle impostazioni predefinite. Per ampliare la previsione della densità, le tavole passano attraverso il Viscan che a sua volta ne determina il modulo


dal 1922

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elastico misurando la frequenza di risonanza. In più Denscan misura la densità media della tavola per mezzo di raggi X. Combinando la frequenza di risonanza con i dati ricavati dalla misura a raggi X e le dimensioni fisiche, è possibile ottimizzare la selezione secondo criteri di qualità e di resistenza della tavola. Questa soluzione è conosciuta come Viscan Plus.

!AUMENTA IL MARGINE DI LAVORAZIONE E IL VALORE DEL LEGNO! Goldeneye 900 è lo scanner Multi-Sensoriale installato immediatamente prima delle 16 seghe. Si tratta della nuova generazione di scanner di Microtec per la selezione in trasporto trasversale di tavole fino a una lunghezza di cinque metri a una velocità di 160 cadenze al minuto. Lo scanner localizza ogni tipo di nodo così come crepe, scolorimento, sacche di resina, corteccia e difetti dimensionali. Lo scanner automatizza, velocizza e ottimizza ogni passo nel processo di produzione. Grazie al design compatto che non necessita di modifiche su linee esistenti, lo scanner può essere installato in modo semplice e veloce.

Le soluzioni di Microtec ottengono risultati affidabili, precisi e a velocità di produzione molto alte. I software di ottimizzazione aumentano la resa e/o il valore aggiunto del prodotto finale paragonando la selezione per mezzo dello scanner con la selezione manuale. Microtec ha rimpiazzato l’esistente software di controllo implementando il proprio software Variosort per il controllo della selezione e il packaging delle tavole. Grazie alla vasta gamma di prodotti sviluppati da Microtec, Ilim Timber ha scelto la tecnologia del produttore italiano, che ha installato il sistema di misura più adatto alla linea di produzione. Per la determinazione dell’umidità delle tavole, il sistema M3 Scan seleziona le tavole secondo il tasso di umidità prima che esse vengano piallate. Dato che Ilim Timber seleziona secondo standard diversi è importante che la selezione avvenga in modo accurato per garantire il migliore prodotto finale al cliente. Inoltre tavole con un tasso d’umidità troppo alto vengono automaticamente espulse. “Siamo molto soddisfatti di aver scelto Microtec come fornitore per tutti i sistemi di misura necessari per la nostra

GOLDENEYE 900 ILIM TIMBER BAVARIA SCANNER IN TRASPORTO TRASVERSALE.

25 TECNOLOGIE


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TECNOLOGIE

IL VISCAN PLUS INSTALLATO DA ILIM TIMBER GROUP.

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TECNOLOGIE

linea di produzione. Grazie alla vasta gamma di soluzioni proposte da Microtec , per ogni fase nella produzione esiste la soluzione adeguata. Il montaggio e la messa in funzione di tutti gli elementi forniti sono stati svolti con successo in modo da offrirci un notevole miglioramento nella catena di produzione per un maggiore valore del prodotto finale” spiega Hauke Jungjohann, Chief Technical Manager presso Ilim Timber Bavaria.

MICROTEC ILIM TIMBER BAVARIA

www.microtec.eu www.ilimtimber.com

CHI È ILIM TIMBER GROUP Ilim Timber Group è uno dei dieci maggiori produttori di legno segato resinoso. Ilim Timber ha siti di produzione nel nord-ovest della Russia alla Siberia orientale, così come nel sud e nel nord della Germania. La sede centrale si trova a San Pietroburgo in Russia. A Landsberg am Lech Ilim Timber ha iniziato la produzione nel 2006. Con 800.000 m3 di legno lavorato all’anno, la compagnia produce soprattutto legno segato da resinosi cresciuti in Baviera nelle regioni limitrofe, dove cresce soprattutto l’abete. I mercati raggiunti sono quello della Germania, dell’Unione Europea ma anche la Cina, l’Australia e gli Stati Uniti. Nelle sette sedi di produzione, Ilim Timer occupa fino a tremila persone.


HOLZMATIC ENGINEERING s.r.l.

Zona Artigianale Rasun, 19 - 39030 Rasun Anterselva holzmatic@rolmail.net - www.holzmatic.it


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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

BIGonDRY

www.bigondry.com

IL MADE IN ITALY DI BIGonDRY

Impianti di essiccazione e termo-modificazione del legno a ridotto consumo energetico. BIGonDRY Srl è un’azienda totalmente Made in Italy, produttrice di impianti di essiccazione del legno, fortemente impegnata a sviluppare sempre nuove soluzioni, con un’attenzione particolare all’eco-sostenibilità. Ne è un esempio tangibile l’impianto per la Termo Modificazione del legno ad alta temperatura (THW) e gli enormi vantaggi raggiunti in termini di consumi ed impatto ambientale, grazie a ridotte immissioni in atmosfera e ad un sofisticato sistema di controllo che consente di raggiungere la massima efficienza. Grazie alle molteplici prove di laboratorio, BIGonDRY ha affinato e ottimizzato numerosi processi di termo modificazione di molti tipi di essenze, dalle europee alle esotiche, con ottimi risultati in spessori da meno di 1mm ai 100mm o più. La gamma THW spazia da una capacità di 5m fino a 30m con continue innovazioni e sempre nuove soluzioni. La particolare configurazione dei componenti della macchina permette una gestione semplice ed economica, ottimizzando l’uso di sistemi di riscaldamento diretto (facendo uso di gas, gasolio e/o corrente elettrica) senza obbligatoriamente dover ricorrere all’uso di una caldaia ad olio diatermico con tutto il conseguente e costoso impianto di gestione. Grazie alla sua versatilità, può inoltre sopperire molteplici funzioni: può fungere da Essiccatoio Convenzionale, Vaporizzatore, Sterilizzatore secondo l’ISPM-

15, Stabilizzatore del legno e forno di Termo Modificazione fino ai 230°C. Il bilancio energetico è favorevole in quanto lo scambio termico avviene direttamente nella cella evitando così dispersioni nei vari passaggi intermedi. Oltre a ciò, i risultati ottenuti hanno confermato la ripetitività dei trattamenti con colorazioni omogenee, a convalida della qualità sul prodotto lavorato con il THW. La NUOVA tendenza è l’utilizzo dell’impianto THW per trasformare un medesimo legno in “Legno Antico”: tale trattamento avviene ad alte temperature, sopra i 100°C, in condizioni di vapore saturo. L’obiettivo è raggiungere i migliori risultati nella lavorabilità del legno e, nel contempo, maggior stabilità, con ridotte tensioni naturali e l’eliminazione delle resine, e maggior resistenza agli agenti atmosferici, agli insetti, alle infezioni da funghi. Il tutto accompagnato da un piacevole aspetto del legno antichizzato, dove risaltano le venature naturali e il colore intenso del legno antico. Il Legno Modificato termicamente è ampiamente usato oltre che nelle applicazioni tradizionali anche dove il legno non era ancora stato usato finora, ad esempio in ambienti ad alto tasso di umidità e condizioni meteorologiche avverse, che anteriormente non agevolavano l'uso del legno. Spesso il legno termo-modificato va a sostituire legno trattato chimicamente offrendo una soluzione ecologica e di totale rispetto del medio ambiente. L’ eleganza del legno Termo Trattato e le sue eccellenti caratteristiche permettono la sua naturale e semplice integrazione nei design più innovativi.

TECNOLOGIE

Fra le applicazioni del Legno Termo Trattato: • decorazioni esterne; • terrazze; • mobili (soprattutto per giardini)

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PROCESSO DI TERMO-MODIFICAZIONE. THERMO-MODIFICATION PROCESS.


dal 1922

IMPIANTO PER TERMO-MODIFICAZIONE DEL LEGNO AD ALTA TEMPERATURA (THW). THW PLANT (WOOD THERMO-MODIFICATION).

• pavimenti, parquet, finestre; • recinzioni; • muri acustici di autostrade; • ponti; • pavimentazioni di marciapiedi; • scale; • aree intorno alle piscine. Vantaggi qualitativi del legno termo-trattato: • qualità della superfice migliore; • lunga durata; • stabilità al variare della temperatura; • non richiede colorazione o verniciatura; • idrorepellenza; • uniformità di colore in superficie e su tutta la sezione; • maggiore resistenza al fuoco e alle alte temperature; • conservazione dell’aroma naturale del legno; • grande purezza ecologica.

rantendo risultati ottimali durante i cicli di essiccazione e trattamento termico del legno. Il sistema automatico di controllo rappresenta il cuore pulsante dei forni di essiccazione del legno. L’automatismo è infatti il primo fattore responsabile della qualità nei processi sul legno. La capacità di realizzare un controllo ottimale sui parametri dell’aria nonché del legno incide sui risultati in termini di: qualità del risultato, assenza di difetti, riduzione dei tempi di trattamento e risparmio energetico. L’introduzione di programmi e tecniche speciali per l’ottimizzazione dei consumi è stato reso possibile dai continui sviluppi apportati ai sistemi di controllo. BIGonDRY offre una vasta gamma di automatismi di controllo basati sull’utilizzo di un microprocessore. Tutti gli automatismi, di sola produzione italiana, rappresentano l’eccellenza della tecnica dedicata alle applicazioni del settore legno. Questi dispositivi consentono di regolare l'essiccazione in modo progressivo, con la possibilità di combinare l'utilizzo di sonde di avanzata tecnologia, in modo da risparmiare molta energia negli impianti. È attualmente in fase di definizione un nuovo software che

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SCHERMATA PROGRAMMA DI ESSICCAZIONE. DRYING PROGRAM SCREEN SHOT.

!RISPARMIO ENERGETICO E MINIMO IMPATTO AMBIENTALE! In un momento di forte sensibilizzazione ai consumi energetici e all'impatto ambientale, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, BIGonDRY approfondisce temi fondamentali per una gestione sempre più intelligente e accorta delle risorse energetiche, che non devono essere disperse inutilmente. Tutto questo grazie alla ricerca continua di soluzioni tecnologiche avanzate, di nuovi software ed elettroniche estremamente sofisticate, che consentono di raggiungere un notevole grado di precisione evitando così sprechi, e ga-

permetterà l’integrazione del controllo dell’impianto di essiccazione con il sistema informatico aziendale per la convergenza digitale al fine di usufruire dei benefici dell’Industria 4.0. Questo nuovo pacchetto metterà automaticamente a disposizione del sistema gestionale i dati relativi alla produzione, disponibilità e consumi del materiale essiccato. Enormi passi sono stati mossi nello sviluppo di sistemi di recupero di calore sempre più efficienti.

29 TECNOLOGIE


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TECNOLOGIE Ne è un esempio l’installazione dei recuperatori di calore “integrati” RECPLUS. La speciale collocazione e integrazione nel processo di essiccazione dei recuperatori RECPLUS permette il preriscaldamento dell’aria fresca immessa in cella mediante calore sottratto all’aria calda che viene espulsa durante le fasi di ricambio d’aria, sfruttando al massimo l’aria riscaldata per l’essiccazione e riducendo al minimo il volume d’aria riscaldata che esce in atmosfera. Si realizza così un recupero energetico molto efficace e si evita la completa dispersione del calore dell’aria all’esterno. Il rendimento di un normale recuperatore di calore BIGonDRY Srl è nell’ordine del 20-25% circa.

BIGonDRY

IMPIANTI CON RECUPERATORI DI CALORE AD ALTA EFFICIENZA. PLANTS WITH HIGH EFFICIENTY RECOVERY SYSTEM.

!DRYING AND THERMO-MODIFICATION OF THE WOOD WITH LOW ENERGY CONSUMPTION!

TECNOLOGIE

BIGonDRY Srl, a Company manufacturing Drying Kilns completely Made in Italy, is strongly engaged in the continuous research for new solutions and technologies, specially focusing on environment-friendly solutions. A tangible result has been achieved in THW plants (Wood Thermo-modification). By several lab tests BIGonDRY had thermo modified many types of essences, European and Exotic, with excellent results, on thicknesses from less than 1mm up to 100mm. Their THW range goes from a net capacity of 5 m3 up to 30m and they continued to grow up. The particular configuration of the components of the machine is designed for a simple and economical management, since it’s just necessary to have available as thermal energy, gas, electricity and water. Not necessarily requires a thermal oil boiler with all the consequent expensive management facility. Furthermore, thanks to its versatility, it can satisfy multiple functions as conventional dryer, steamer, sterilizer according to the

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ISPM-15, wood Stabilizer, THW (Wood Thermal Modification treatment) up to 230 ° C. The energy balance is favourable because the heat exchange takes place directly into the kiln, thus avoiding heating dispersion in the various intermediate steps. The results obtained have confirmed the repeatability of treatments resulting in consistent colours, confirming the high quality of the final product. Thermally modified timber is a product to be considered totally environmentally friendly because there are no kind of chemicals applied. The new trend on the use of the high temperature treatment system is transforming a same wood in "old wood": such treatment occurs at high temperatures, above 100 ° c, in conditions of saturated steam. The result is to obtain the best results in the workability of the wood, and at the same time, greater strength and stability, with reduced natural tensions, and the elimination of the resins. The excellent result is the greater resistance to weather, insects, fungal infections and the pleasant appearance of antique wood, where will stand out the natural wood grain and the intense colour of old durable wood.


dal 1922

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APPLICATIONS Thermo-modification wood is widely used also in non-traditional applications, where before it was not used, for example in environments with a high moisture rate and adverse meteorological conditions. Thermo-modified wood often replaces chemical treated/impregnated wood, offering an eco-friendly solution. The elegance of the thermotreated wood and its excellent characteristics allow its natural and simply integration in the more innovative design. Among the applications of the thermal treated wood: • Outside decorations; • terraces; • furniture (especially for gardens); • floor, parquet, windows; • fences; • acoustic walls of highways; • bridges; • floorings of sidewalk • stairs and areas around the swimming pools (decking). Quality Advantages of thermo-treated wood: • Better quality of the surface • Long durability; • Stability on the temperature variation; • Painting and coating not required; • Waterproof; • Homogenous colour on the whole surface and throughout the wall section; • Greater resistance on fire and high temperature; • Conserving the natural aroma of the wood; • Great ecological purity.

enable to reach a great degree of precision that avoids wastes and guarantees excellent results during the drying and thermo-treatment of the wood. The automatic system represents the beating heart of the wood Drying Kilns. The automat is the determining factor responsible for the quality of the processed wood. The capacity to assure an optimal observance of the imposed parameters of climate and wood affects decidedly the results in terms of: quality of the process, absence of defects, reduction of the treatment time, energy saving. The introduction of programs and special techniques for the optimisation of the consumption was possible by the continuous developments brought on our control systems. BIGonDRY offers a wide range of control systems based on the use of a microprocessor. All control units, developed and manufactured in Italy, represent the excellence applied to wood process. The use of these devices combined with the use of high tech probes allow to regulate progressively the drying, optimising quality of the process and saving energy as much as possible. Currently it is in phase of definition a new software that will allow the integration of the control of the drying plants with the Company informatic system for the digital convergence to achieve the benefits of the industry 4.0. This new package will automatically provide to te management information system all data related to the production, availability and consumptions of the dried material. Enormous steps forward have been moved in the development of heat recovery systems. A proof of it is the latest Heat Recovery Integrated System “REC PLUS”. The special position and integration in the drying process of the RECPLUS recovery systems allows the preheating of the fresh air introduced in the kiln through heat subtracted to the warm air being expelled during the phases of exchange of the air, exploiting at the most the heated air for the drying and reducing to the least the volume of heated air that goes out in atmosphere. By this system we achieve a very effective energetic recovery and avoid the complete dispersion of the heat of the air to the outside. The efficiency of a BIGonDRY heat recovery system is ranging around the 20% - 25%.

ENERGY SAVING AND LOWEST ENVIRONMENTAL IMPACT In a time of high sensibility to energy consumptions and environmental impact, whose effects are evident, BIGonDRY is focusing on fundamental issues to develop a more and more intelligent and conscious management of the energetic resources, that must not be wasted. This is possible thanks to continuous researches of advanced technologies, new software and sophisticated electronics, that IMPIANTO CON PORTA A GHIGLIOTTINA. DRYING KILN WITH GUILLOTINE DOOR.

IMPIANTO CON PORTA MONOBLOCCO CHE RUOTA A 90°C. DRYING KILN WITH SLIDING DOOR WITH OPENING AT 90°C.


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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

INCOMAC

www.incomac.com

BENVENUTI IN INCOMAC

“Gente in cammino” è il motto della dinamica azienda veneta.

energia elettrica. Questo sistema si è rapidamente diffuso ovunque, poiché in quegli anni non erano ancora utilizzate le caldaie a scarti di legno, con produzione di acqua calda. Sono state prodotte 200 pompe di calore solo nel 1976, primo anno di vita dell’Incomac e primo volo commerciale del Concorde. Ecco il 1977: sono state prodotte 300 pompe di calore. Nel 1979 nasce, in Giappone il primo cellulare, il giocattolo che rivoluzionerà la nostra vita. La Ryanair irrompe nei cieli nel 1985 e le capitali europee saranno alla portata di milioni di persone. Nello stesso anno viene inventato il cd Rom, scoperta cruciale dell’era ESSICCATOIO CON PORTONI SCORREVOLI.

La società Incomac s.r.l., con sede in Montebelluna, provincia di Treviso, è stata fondata nell’agosto del 1975 e quindi festeggia, nel 2017, il suo 42mo compleanno. È un’ottima occasione per ricordare i molti avvenimenti di questo lungo periodo, caratterizzato anche da continui progressi tecnologici. Il 1975 è stato un anno molto importante, non solo per noi dell’Incomac: nel Vietnam è terminata la guerra e l’Indocina alimentava la speranza di un lungo periodo di pace nel mondo. Iniziava la produzione degli essiccatoi Incomac, che, in 42 anni, ne ha prodotti una media di 20 al mese, installati in 94 Paesi diversi: da Punta Arenas (in Chile) alla Tasmania (in Australia), da Kucking (in Borneo) a Surabaya (in Indonesia), da Vladivostok (in Russia) a Guan Zhou (in China). Nei primi anni l’Incomac ha prodotto solo Essiccatoi a condensazione (sistema “pompa di calore”) alimentati con

TECNOLOGIE

ABBINAMENTO DI ESSICCATOIO CON CONCENTRATORE PARABOLICO SOLARE.

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moderna. Fino al 1985 l’Incomac continua a produrre pompe di calore, ma l’anno è stato cruciale anche per noi. La produzione si diversifica: gli essiccatoi a condensazione sono affiancati dai così detti “Essiccatoi di tipo tradizionale”. Sono impianti che recuperano il calore dell’acqua calda prodotta da caldaie a scarti di legno, ora già largamente diffuse. Ma il processo di essiccazione stava già subendo profonde trasformazioni: l’Incomac passava da un controllo manuale del ciclo di essiccazione ad un controllo con dispositivi elettronici. L’Evoluzione è stata rapidissima, paragonabile a quella del cellulare. Nel 1988 l’Incomac, sempre in prima linea, ha introdotto il controllo del ciclo di essiccazione con il Personal Computer, installato, in prima assoluta, in una segheria di Roma. Il software elaborato prevedeva un ciclo a 20 fasi, e, attualmente, italiani e stranieri, operano tutti con cicli a 20 fasi. Ma questa “copiatura” è stata per noi uno sprone per fare sempre di più e meglio. Nell’anno ’88 funzionava ancora il Telex, ma la trasforma-

zione dei sistemi di comunicazione era in corso: nel 1989 compariva il FAX, che, in breve tempo avrebbe cancellato il Telex. In politica, nel novembre dello stesso anno, è di grande risonanza la caduta del muro di Berlino. Il decennio seguente, 1990-2000, vede un susseguirsi di eventi estremamente importanti: Rivoluzione Informatica, Trattati Europei, Avvenimenti Bellici. Nel 1990 c’è la Riunificazione della Germania, nel 1991 la Disintegrazione dell’URSS e della Yugoslavia, nel 1993 il Trattato di Maastricht e di Schengen, nel 1996 la “Mucca Pazza” si diffonde in Inghilterra. Con il 2000 termina il “secolo breve” mentre con “Internet” tutto diventa più veloce. È doveroso ricordare che, nel febbraio del 2000, muore il prof. Guglielmo Giordano indimenticabile maestro di tutti gli operatori dell’industria del legno e di cui, il fondatore dell’Incomac Dott. Paolo Pesente, è stato allievo e collaboratore. Niente è paragonabile a quanto successo l’11 settembre 2001: 2 aerei si abbattono sulle Torri Gemelle, un terzo aereo è dirottato contro il Pentagono ed il quarto aereo si schianta su un campo, grazie all’intervento eroico dei passeggeri. Il mondo non sarà più lo stesso! Nel 2002 viene introdotto l’Euro sotto forma di denaro contante, in 12 Paesi europei. Nello stesso anno iniziano guerre disastrose in Iraq e Afghanistan, preludio ad una serie infinita di attentati terroristici. Tuttavia, all’inizio del nuovo secolo, in economia sembra essere arrivata l’età dell’oro, ma nel 2007-2008 scoppia la crisi dei mutui sub-prime in U.S.A. ed il mondo entra in una crisi pari o peggio di quella del 1929. Solo ora sembra si stia andando verso un miglioramento. Durante il primo decennio del nuovo secolo, l’Incomac viene ristrutturata sia su base societaria, sia come azienda produttiva: è potenziata la produzione interna con investimenti per nuove macchine produttive (robot di saldatura e lavorazioni meccaniche computerizzate) e nuovo personale nell’Ufficio Tecnico e Commerciale. Ma la maggior attenzione è riservata all’elettronica: dall’iniziale sistema computerizzato detto “Socrates Essicca” si passa al “Socrates Evolution” e all’attuale “Socrates Advan-

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INCOMAC

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Due sono le innovazioni introdotte in anni recenti: touch-screen. Spariscono i cavi e i  I Recuperatori di calore dati sono trasmessi via onde radio. Negli essiccatoi molto calore viene perduto In politica, nel 2008, viene eletto attraverso le serrande: durante il ciclo di alla Casa Bianca il primo presidente essiccazione viene espulsa aria calda ed nero, si consolida il potere di Putin in umida dall’interno ed introdotta aria Russia ed avanza economicamente fredda dall’esterno. la Cina. I Recuperatori sostituiscono le serrande e La ricerca scientifica non si ferma: recuperano fino al 60% del calore espulso. nel 2012 viene individuato il Bosone, Si riducono i tempi di riscaldamento, quindi la particella teorizzata da Higgs. i tempi di essiccazione e di conseguenza Purtroppo continuano le tragedie anche il consumo di energia elettrica dei dei profughi nel mare che dureventilatori. ranno fino a quando non si fermePOMPA DI CALORE DA 50 METRI CUBI. La temperatura molto più bassa dell’aria ranno le guerre in corso. immessa in atmosfera, ne riduce il riscalLa Comunità Europea, nel 2014, landamento e contribuisce alla riduzione cia il programma Horizon 2020, fidell’effetto serra. nanziamenti per progetti “Green”.  Il Concentratore Parabolico Solare La Green Economy è una economia volta a produrre miProduce acqua calda fino a 100°C, segue il percorso del sole glioramenti al benessere umano riducendo, nel contempo, captando in ogni momento il massimo dei raggi solari. i rischi ambientali ed ecologici. L’Italia, rispetto agli altri L’abbiamo presentato alla fiera Xylexpo del 2014. Paesi, non è rimasta indietro ed ha sviluppato la Green TeConcludiamo con un cenno all’Elettronica: l’abbiamo dechnology con notevoli progressi nelle innovazioni. nominata ancora “Socrates” perché la filosofia dell’IncoAnche in Incomac si è consolidato questo concetto intromac è sempre la stessa: con l’entusiasmo di ieri e ducendo grandi progressi per consentire forti risparmi di l’esperienza di oggi. energia.

TECNOLOGIE

STRUTTURE SOTTO LA NEVE. ced” con tecnologia wireless e

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WDE MASPELL

www.wde-maspell.it

UN PERCORSO IN CRESCITA

Il costante impegno di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie garantisce una consolidata leadership a WDE Maspell.

TECNOLOGIE

La storia della WDE Maspell inizia nel 1962 con gli studi dell’ing. Vincenzo Pagnozzi, che inventa e brevetta il primo essiccatoio sottovuoto per legno. L'essiccazione avviene creando il vuoto in una camera stagna e sfruttando quindi le condizioni fisiche in essa prodotte, il processo di estrazione dell’acqua dal legno raggiunge risultati eccellenti sotto i profili di qualità (omogeneità, assenza di deformazioni e spaccature) rapidità (fino a 10 volte più rapido dei comuni sistemi) e consumo energetico (che può essere ridotto fino a un terzo dell’ energia normalmente impiegata). Con il successivo inserimento in azienda dell’ing. Ernesto Pagnozzi in entrambi i settori tecnico e commerciale, e grazie al successo crescente di questa innovazione la WDE Maspell ha iniziato a esportare in tutto il mondo ed è diventata ING. VINCENZO PAGNOZZI. leader nel settore con più di 6000 utilizzatori e 91 brevetti

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registrati. La storia continua e da diversi anni si è aggiunta, in sinergia con la seconda, la terza generazione rappresentata dal dott. Umberto Pagnozzi, attento all’ innovazione, ai processi comunicativi dei new media e all’attualizzazione dei sistemi. Nei suoi oltre 50 anni di attività l’azienda ha maturato e alimentato una tradizione di famiglia, mantenendo uno spirito di innovazione al passo con in tempi e i mercati in evoluzione.

!UN CONCETTO ORIGINALE DI TECNOLOGIA DI ESSICCAZIONE! Il know-how acquisito grazie all'esperienza lavorativa maturata e il desiderio di restare al passo con i tempi ha mosso la WDE Maspell verso la ricerca in nuovi campi e applicazioni, con migliaia di clienti che hanno portato a delle eccellenze di risultati e a nuovi campi di applicazioni dei quali l’azienda va molto fiera. Nel settore dell'essiccazione, nello specifico nell’essiccazione delle lamelle di rovere gli impianti targati WDE Maspell riescono a ottenere l'asciugatura da legno verde a legno con il 6 % di umidità in 11 ore di trattamento. Un risultato impensabile, prodotto da un macchinario sottovuoto a pressa del tipo Press XL che, pur avendo dimensioni fisiche estremamente contenute, è in grado di sfornare in un anno 340.000 m2 di materiale, perfettamente dritto, stabile, affidabile, privo praticamente di difetti o spaccature, pur essendo realizzato in tempi record e con un consumo energetico ridottissimo. La riduzione dei consumi, aspetto fondamentale per ogni imprenditore, può essere ulteriormente favorita dall’ installazione di alcune novità di casa WDE Maspell: -sistema PAC-VAC che permette un consistente risparmio in quanto


MAGGIO 2017

IMPIANTO 27 M3 IN BELGIO LEGNO PRIMA DEL TRATTAMENTO.

recupera l’energia del processo reimpiegandola nell’essiccazione. Sistema di raffreddamento e recupero dell’acqua d’essiccazione per il sistema di pompaggio a vuoto ad anello liquido. Un essiccatoio sottovuoto che può lavorare indipendentemente dall’allacciamento alla rete idrica, aspetto che ne semplifica l’installazione. Le celle sottovuoto WDE Maspell inoltre vantano un altro primato importante che riguarda la flessibilità della loro capacità; dai piccoli artigiani fino alle grandi segherie ciascuno, negli oltre 50 modelli, può trovare la sua dimensione nella forbice che va dai 0,3 m3 ai 140 m3.

!IL TRATTAMENTO TERMICO SOTTOVUOTO: IL VACWOOD®! L’innovazione non si ferma e a partire dal 2008 l’azienda inizia gli studi per una nuova applicazione dell' essiccazione sotto vuoto in collaborazione con l’istituto CNRIVALSA di Trento. Il risultato è un unico macchinario per essiccazione e termo trattamento del legno. L'upgrade tecnologico è di quelli importanti, il macchinario oltre a svolgere due tipi diversi di trattamenti legno ha un nuovo sistema di gestione all’avanguardia e controllabile da remoto tramite internet che permette un monitoraggio continuo dei risultati e della salute dell'impianto. La tipologia di termo trattamento sottovuoto valorizza le specie legnose meno pregiate, rendendole adeguate per sostituire

le specie tropicali; il trattamento rende il legno stallabile per utilizzi all’esterno come rivestimenti, serramenti, decking, coperture nautiche e molto altro; un macchinario ecologico brevettato dalla Wde Maspell, che non utilizza sostanze chimiche e che non emette sostanze nell’aria. Il legno trattato con questo impianto innovativo si chiama VacWood®. VacWood® è il marchio del legno termicamente modificato sottovuoto registrato dalla WDE MASPELL. VacWood® è stato presentato durante l'ultima edizione dello Xylexpo 2016. VacWood®: sette legni, faggio, frassino, rovere, pino marittimo, abete bianco, abete rosso, pioppo; trattato a tre livelli di temperatura (fino a 210 °C) per un risultato ripetibile e garantito nel tempo. VacWood® sarà il legno prodotto dal consorzio che sta nascendo fra l’azienda e i possessori di macchinario con tecnologia ThermoVacuum. La mission si riassume nelle parole ecologia, economia, innovazione e condivisione.

!IMPIANTI PILOTA IN TUTTO IL MONDO! TV4Newood (Thermo Vacuum for new wood) è il nome del progetto europeo che ha cofinanziato i lavori per la realizzazione del VacWood®; il progetto iniziato nel 2013, si è concluso lo scorso agosto e ha avuto un budget complessivo di 1,8 milioni per 6 partner europei coinvolti: WDE Maspell capofila, Consorzio Servizi legno e sughero

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TECNOLOGIE

WDE MASPELL

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IMPIANTO 27 M3 IN BELGIO, LEGNO DOPO IL TRATTAMENTO.

cia, Stati Uniti, Polonia e Norvegia) e con tre nuovi impianti in costruzione raggiungeremo una produzione totale annua di oltre 9000 metri cubi di legno thermovuoto trattato. Il VacWood® si presenta come prodotto bello, di qualità, resistente, durabile, ecologico, sostenibile e in forte crescita.

!IL PROGETTO ESW: EUROPEAN STRUCTURAL WOOD!

TECNOLOGIE

Conlegno, Centro Nazionale delle ricerche CNR IVALSA, Sweedish University of Upsala, Mediterranean Refitting Group srl ed ECOLWOOD. Lo scopo del progetto è stata la penetrazione nel mercato del processo ThermoVacuum e la sperimentazione dei trattamenti su 7 tipi di legno europei e la successiva produzione di VacWood®. Le fasi di ricerca e azione sono state: lo studio della fattibilità, sostenibilità tramite un accurato Business Plan, la sperimentazione in un impianto industriale dei legni europei, le analisi fisiche, chimiche e di durabilità da parte dei partner scientifici, la distribuzione del legno per le prove di applicazione sul campo, l’applicazione nella nautica e la realizzazione di imbarcazioni costituite in parte da VacWood®, la registrazione del marchio VacWood®, la raccolta dei dati e feedback attraverso campagne informative, fiere, workshop, social e web, la comparazione scientifica, LCA rispetto ai materiali concorrenti che il VacWood® ambisce a sostituire. I risultati ottenuti e consultabili sul sito www.tv4newood.it hanno confermato le previsioni e il successo del progetto. Con i primi cinque impianti pilota sparsi per il mondo (Fran-

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I bassi attributi di resistenza meccanica da sempre conferiti al legno Termicamente modificato sono stati in parte smentiti, nel caso del VacWood® dal progetto TV4NEWOOD, e sono diventati oggetto di una nuova sfida per la WDE Maspell: provare a utilizzare il VacWood® per realizzare legno strutturale. L’idea piace e viene finanziata dal programma Horizon 2020, nel 2015, quando la proposta ESW supera brillantemente la selezione Sme Inst fase 1. Questo nuovo progetto esplora il campo dell’applicazione del VacWood® per il legno ingegnerizzato: i primi studi sono stati condotti su travi lamellari e hanno dimostrato come questo impiego possa essere intrapreso con successo. La Wde Maspell intende continuare in questa direzione con nuove fasi di ricerca e applicazione a nuove essenze.

!IL FUTURO DELLA WDE MASPELL! Oltre ai progetti europei di ricerca nel futuro della WDE Maspell vi è la sinergia fra contatto costante con i clienti e un’approfondita analisi dell’ evoluzione del mercato. La rete commerciale è stata sempre incrementata ed è presente in tutto il mondo vantando anche la collaborazione con importanti gruppi americani e neo zelandesi. L’esperienza sul campo non va mai dimenticata e insegna sempre nuove cose sul mondo legno, un materiale vivo, appassionante e molto variegato nel mondo. Grazie ai progetti intrapresi, alla costanza della ricerca, le idee sono in continua evoluzione e vedono per la WDE Maspell, azienda storica costituita da uno staff giovane e dinamico, un orizzonte ricco di innovazione.



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ROMANUTTI LEGNO

www.romanuttilegno.it

LA CULTURA DELL'ESSICCAZIONE

Romanutti Legno, dall'impegno pionieristico alle tecnologie più avanzate.

TECNOLOGIE

MODELLI DI ESSICCATOI SOTTOVUOTO.

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Nata dall’intuizione pionieristica del suo fondatore, Mario Romanutti, e oggi guidata dai figli Francesco e Francesca, Romanutti Legno si colloca tra le prime aziende in Europa per l’essiccazione tradizionale e sottovuoto di ogni tipo di essenza legnosa. Sulla base della tipologia della materia da lavorare, del prodotto che il cliente vuole realizzare e di variabili come l’umidità, l’ambiente e la finalità di utilizzo, lo spessore, il tipo di legno, persino la stagione e il tempo intercorso dal passaggio alla segheria, Romanutti Legno consiglia quale procedura di essiccazione intraprendere tradizionale o sottovuoto - per ottenere il migliore risultato. All’esperienza pluridecennale sul campo si è da sempre unita la sensibilità dell’utilizzo della tecnologia di ultima generazione: l’azienda, infatti, dispone di forni, 7 tradizionali e 27 sottovuoto, per garantire il massimo risparmio di tempo, la sicurezza del procedimento e un risultato inecce-

pibile. Inoltre, nei suoi 4.000 metri quadrati di magazzino, Romanutti Legno custodisce in spazi capienti e sicuri i materiali dei propri clienti, venendo incontro alle loro tempistiche ed esigenze. Romanutti Legno, con la sua sede a San Giovanni al Natisone (Udine), è una realtà unica nel suo genere in Italia, la sola che può soddisfare ogni esigenza.

ATTIVITÀ DI ESSICCAZIONE IN CORSO.


NELLE PRIME DUE FOTO IN ALTO LA MERCE IN MAGAZZINO.E SOTTO I MODELLI DI ESSICCATOI TRADIZIONALI.

!DRYING CULTURE! Romanutti Legno, from pioneering beginnings to the latest cutting-edge technologies. Romanutti Legno was born of the pioneering intuition of its founder, Mario Romanutti, and is now guided by his children Francesco and Francesca. It is among Europe's leading companies in the field of conventional and vacuum drying for all types of wood. Romanutti Legno will advise its clients on the drying process that will give the best results – conventional or vacuum – based on a number of factors, in particular the type of material to be processed and the end product that the client wishes to create, as well as variables such as humidity, the environment and purpose, the thickness, the type of wood, even the season of the year and the length of time since the wood was sawn. The decades of experience in this sector have always gone hand-in-hand with the sensitivity that comes with the use of leading-edge technology: the company uses 7 conventional kilns and 27 vacuum kilns, thus saving time while also ensuring both the safety of the procedure and an impeccable result. Furthermore, with a warehouse measuring 4,000 m, Romanutti Legno has plenty of space to store its clients' materials, safe and sound for as long as necessary, thus meeting all their needs. Romanutti Legno is based in San Giovanni al Natisone (UD), and is a company unlike any other in Italy: the only one that can meet every need.

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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

D’ALESSANDRO TERMOMECCANICA

www.caldaiedalessandro.it

UNA GAMMA COMPLETA E ARTICOLATA

L’azienda D’Alessandro Termomeccanica produce, dal 1980, generatori di calore a biomassa, con l’obiettivo di realizzare prodotti secondo i più elevati standard qualitativi, garantendo affidabilità e ottime prestazioni energetiche a bassissimo impatto ambientale.

TECNOLOGIE

L’ampio range di potenze, da 20 kW a 4.100 kW per le caldaie ad acqua calda e da 60 kW a 5000 kW per i generatori di vapore, consente l’applicazione in molteplici settori in modo da poter soddisfare svariate esigenze: dal riscaldamento nell’ambito agricolo, zootecnico, residenziale domestico e con reti di teleriscaldamento, alla produzione di acqua calda e vapore per il funzionamento di impianti industriali di diverse tipologie e dimensioni. I generatori di calore D’Alessandro sono costruiti per essere alimentati con combustibili solidi, in particolare pellet e biomasse provenienti dalla lavorazione dei residui agricoli e forestali come legna, sansa di olive, gusci e noccioli di

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frutta triturati, cippato, trucioli e segatura, le quali, tra le fonti energetiche rinnovabili, rappresentano una grande risorsa per l’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente. Oltre alla continua ricerca nei prodotti e nei processi produttivi, un importante valore aggiunto della D’Alessandro Termomeccanica è l’ottenimento delle certificazioni secondo le più importanti norme di settore. L’ultima ottenuta, la EN 303-5 in Classe 5, consente l’accesso agli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0. Un’ulteriore garanzia in termini ambientali è data dalla certificazione di alcune norme nazionali dei singoli paesi europei che hanno stabilito dei nuovi e più restrittivi limiti di emissione in atmosfera,


dal 1922

MAGGIO 2017

corrispondenti ad una maggiore efficienza dei prodotti che utilizzano le biomasse combustibili. Per rispondere alle nuove direttive in materia di emissioni, le tecnologie impiegate nelle caldaie D’Alessandro sono state consolidate attraverso l’impiego di sistemi di combustione in grado di eseguire automaticamente la corretta regolazione dell’apporto di aria comburente e di biomassa combustibile. Grazie a tali regolazioni, ovvero alle “ricette” di combustione definite per specifici tipi di biomassa, sono

stati raggiunti risultati ottimali con un basso volume di ossigeno, favorendo così una riduzione di tutti i gas nocivi e generando una fiamma di combustione pulita e luminosa. Inoltre, le caratteristiche costruttive del corpo scambiatore delle caldaie, permettono una permanenza specifica ed una bassa velocità di uscita dei fumi di combustione in modo da aumentare lo scambio termico, dunque l’efficienza, riducendo le emissioni di polveri sottili restando così ben al di sotto dei limiti imposti dai vari paesi UE.

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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

TERMOLEGNO

www.termolegno.com

TERMOLEGNO, AFFIDABILITÀ ED EFFICIENZA Termolegno s.r.l., grazie all’affidabilità e all’efficienza degli impianti, si è ritagliata un posto importante a livello mondiale tra i produttori leader di essiccatoi per il legno nell'industria della prima lavorazione del legno.

TECNOLOGIE

Presente in oltre 53 paesi, Termolegno offre progettazione, produzione e installazione di macchine per l'essiccazione, la vaporizzazione ed il trattamento termico HT (ISPM-15) del legno, che si adattano alle specifiche esigenze del cliente nei più diversi scenari ambientali, garantendo un prodotto che mantiene degli elevati standard di efficienza e una lunga vita dell’impianto. Termolegno punta a garantire la migliore realizzazione possibile, per rispondere ad ogni esigenza del cliente. Grazie ai costanti investimenti in tecnologie di ultima generazione Termolegno riesce a proporre essiccatoi sempre più funzionali che permettono di ottenere considerevoli risparmi energetici, cicli di essiccazione ottimizzati e prodotti finiti di alta qualità. I recuperatori di calore, i bruciatori a gas diretto, il software

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di gestione dei cicli di essiccazione, gli anemometri sono alcuni tra i componenti studiati da Termolegno che garantiscono una riduzione notevole dei consumi di energia tipici delle macchine più tradizionali. Alta qualità, professionalità, ricerca e servizio sono gli assi portanti sui quali si basa la filosofia Termolegno. La Termolegno offre i seguenti servizi: • Consulenza tecnica e commerciale personalizzata; • Studio di fattibilità; • Progettazione della soluzione più adeguata ed elaborazione dei disegni esecutivi; • Produzione italiana ad hoc; • Assemblaggio e installazione in loco da parte di tecnici specializzati; • Test e verifica della buona funzionalità di tutte le componenti dell’impianto installato;


MAGGIO 2017

• Ttraining all’operatore di essiccazione; • Tele-assistenza/assistenza/follow up/fornitura di ricambi e consulenza dedicata alla tecnologia di essiccazione. Gli impianti di essiccazione Termolegno vengono progettati in base alle diverse esigenze, diverse tecnologie sono disponibili: 1. Tecnologia dedicata per un'essiccazione RAPIDA e di QUALITA' mirata per legni resinosi. 2. Impianti chiavi in mano completi di essiccatoi, impianto idraulico (tubazioni, pompe, raccordi, isolamento, vario), caldaia a scarti di legno per la produzione di acqua calda/surriscaldata o vapore e sistema di alimentazione automatico con silos di stoccaggio. 3. Sistemi di recupero dell'aria calda satura di umidità in uscita dall'essiccatoio per garantire un risparmio di energia termica significativo durante i cicli di essiccazione. 4. Sistema di misurazione di velocità dell'aria ad ultrasuoni con misurazioni della temperatura e del tasso di umidità dell'aria integrate. Posizionato all'interno della catasta di legno permette di avere una misurazione reale e più precisa. 5. Sistema di riscaldamento gas diretto con bruciatore a torcia e ventilatore centrifugo per l’aspirazione dei fumi di scarico oppure bruciatore ad aria soffiata. 6. Impianti speciali essiccazione e vaporizzazione conbinati in un’unica cella per faggio europeo o legni tropicali. Lo staff vi accoglierà alla fiera LIGNA 2017 Hannover, Germania (hall 25 / stand K46 ).

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MATERIALI di Pietro Ferrari

FAL

www.fal.tn.it

FAL: IL POLO DEL TETTO

Con una presenza sul mercato dal 1962 e oltre 350 progetti l’anno la FAL è il partner ideale di studi tecnici, imprese di costruzioni, carpentieri e di quanti cerchino un valido e certificato centro taglio tetti/case in legno e punto vendita di legname in Italia. La qualità del materiale offerto, la precisione delle lavorazioni e soprattutto la capacità di essere vicino al cliente con servizi di progettazione e consulenza, sono da sempre il punto di forza e il segno distintivo della FAL. Sono passati più di cinquant’anni da quando Ezio Brugnara e Guglielmo Chistè hanno dato vita alla FAL che con il tempo è diventata leader del settore e punto di riferimento nel taglio di travi lamellari e di pannelli Xlam nonché nella fornitura di legname per l’edilizia. L’attuale Consiglio di Amministrazione, recentemente insediato, è formato dai figli e nipoti dei due fondatori, e fin da subito si è proposto alcuni obiettivi ambiziosi legati allo sviluppo dell’azienda nel segno della continuità e della tradizione. Negli ultimi mesi alla FAL è stato adottato un piano di riorganizzazione industriale in modo da automatizzare le procedure di produzione al fine di offrire ai clienti un servizio impeccabile, efficiente e tempestivo. Il centro taglio è stato potenziato assumendo nuovi dise-

MATERIALI

gnatori, acquistando un nuovo centro taglio a controllo numerico, due impianti per la movimentazione delle pareti Xlam nonché implementando i software utilizzati nella progettazione. Il magazzino FAL ha una disponibilità costante di 3.500 mc di travi lamellari in 37 sezioni, bilama, perline, pannelli per le armature, tavolame e pannelli per falegnameria, oltre ad un’ampia giacenza di pareti in Xlam di vario spessore e misure. Tale risorsa permette di rispondere prontamente ad ogni richiesta. FAL ha inoltre a disposizione un proprio parco mezzi dotato anche di autocarri per trasporti eccezionali. A completamento dell'attività di centro taglio e commercio legname, FAL ha ampliato la propria gamma

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dal 1922

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IN QUESTE PAGINE: LO STAND FAL, PROGETTATO E REALIZZATO DIRETTAMENTE IN AZIENDA PER LA PARTECIPAZIONE ALLE FIERE. I NUOVI UFFICI. IL NUOVO CENTRO TAGLIO IN FUNZIONE DAL 2016. LE PARETI CASA XLAM TAGLIATE PRONTE PER LA CONSEGNA. IL CAPANNONE SI STOCCAGGIO DEI LAMELLARI. L’UFFICIO TECNICO.

di prodotti intensificando la propria collaborazione con le società Riwega, Roofrox e 3-Therm, per soddisfare anche i clienti più esigenti. Sarà, infatti, possibile acquistare direttamente presso lo stabilimento FAL, oltre al materiale in legno, tutti gli altri materiali complementari alla costruzione del tetto e delle case in legno quali ad esempio: ferramenta, isolanti, membrane ad alta traspirazione e freni al vapore. Un' offerta completa per nuovi livelli di soddisfazione dei propri clienti. Anche gli appassionati del fai da te potranno trovare alla FAL materiale adatto a tutte le esigenze; il personale altamente qualificato del punto vendita è sempre a disposi-

zione nel consigliare i materiali e le misure adatte ad ogni tipo di hobby. In un’ottica di diversificazione e con particolare attenzione al futuro dell’edilizia, interessante risulta essere il progetto di acquisizione della partecipazione nella Legno Strutture Srl società moderna, dinamica e specializzata nella costruzione di case in legno sia “chiavi in mano” sia al “grezzo avanzato”. Per ultimo il sito (www.fal.tn.it) è stato completamente rinnovato e ora è possibile rimanere costantemente aggiornati sulle iniziative commerciali anche grazie ai social Facebook e Linkedin. Recentemente FAL ha partecipato a diverse manifestazioni fieristiche tra cui “Klimahouse” di Bolzano, “Fiera Domo” di Trento e “Io casa” di Riva del Garda.

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MATERIALI di Pietro Ferrari

PFEIFER GROUP

www.pfeifergroup.com

SVILUPPI POSITIVI IN ITALIA PER PFEIFER GROUP

Dal 9 al 12 febbraio a Verona si è tenuta la decima edizione di Legno & Edilizia, la fiera leader nel settore dell’edilizia in legno. Anche quest’anno un appuntamento fisso per la Pfeifer Group, rappresentata dalla squadra commerciale italiana al completo. Con 100 milioni di euro fatturati nell’anno passato, per l’azienda familiare tirolese l’Italia gioca un ruolo molto particolare, che negli anni a venire sarà sviluppato ulteriormente. Nel 2017 è previsto un aumento del dieci per cento. Anche in Italia, la tendenza è quella di optare per sostenibilità e accessibilità - e il legno è in grado di soddisfare entrambi i requisiti. “Nei settori del biocombustibile e dell’edilizia in legno ci basiamo proprio su questo”, dice Michael Pfeifer, CEO della Pfeifer Group.

MATERIALI

GLI AMMINISTRATORI DELEGATI DI PFEIFER HOLDING GMBH: MICHAEL PFEIFER, EWALD FRANZOI E CLEMENS PFEIFER.

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dal 1922

VERSATILE NELL'UTILIZZO E AFFIDABILE NELLA DURATA, NUMEROSE COSTRUZIONI PROVANO LE QUALITÀ DEL LEGNO LAMELLARE PFEIFER.

Economia in ripresa - L’andamento della fiera ha ribadito, ancora una volta, gli sviluppi positivi dell’economia italiana. Dopo il crollo del consumo del legno lamellare nell’ambito della crisi economica mondiale, negli ultimi anni la situazione si è rilassata. Nel 2017 è previsto un consumo di ben 600.000 m3. A confronto, nel 2015 il consumo era appena sopra i 500.000 m3. Anche nel settore dell’edilizia si notano sviluppi positivi. Nel 2016 è stato assegnato il 90% di crediti edilizi in più rispetto al 2013. Ben 6 per cento delle case di nuova costruzione sono fabbricate in legno. Legno: veloce, accessibile, longevo - L’edilizia in legno italiana ha un ruolo particolare nelle regioni sinistrate, dove il legno rappresenta il materiale principale utilizzato per la ricostruzione nelle zone colpite dai terremoti, ad esempio L’Aquila. La velocità dell’installazione, la resistenza antisismica, ma anche i vantaggi economici ed ecologici di questo materiale sostenibile rendono il legno particolarmente attraente quando si tratta di affrontare situazioni d’emergenza.

MAGGIO 2017

Autentico carattere regionale - Come sempre, presso lo stand della Pfeifer Group a Verona i numerosi vecchi e nuovi clienti hanno potuto gustare le prelibatezze del Tirolo. La combinazione di carattere regionale e pensiero globale è e rimane una formula vincente, ben accolta da partner, clienti e mercati.

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FIERE di Beatrice Guidi

LE MONDIAL DU BÂTIMENT

www.lemondialdubatiment.com

NUOVE SFIDE DELL’EDILIZA A Parigi in autunno Interclima+ElecHB, Idéobain, Batimat. Evento internazionale di riferimento del settore dell'edilizia e delle costruzioni, Le Mondial du Bâtiment si terrà dal 6 al 10 novembre 2017 presso il Quartiere delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte, a Parigi, in Francia. Ogni due anni, i saloni Interclima + ELECHB, IDÉOBAIN e BATIMAT presentano materiali e soluzioni per gli edifici di oggi e del futuro. In un contesto di mercato favorevole, ma segnato da profondi cambiamenti, l’edizione 2017 di Le Mondial du Bâtiment ha l’ambizione di affiancare gli operatori nella ripresa del mercato consentendo loro di decodificare le nuove sfide della costruzione e scoprire le soluzioni per apportare elementi concreti di risposta.

!PROSPETTIVE FAVOREVOLI PER UN MERCATO PROFONDAMENTE MODIFICATO! Dopo un 2016 migliore del previsto, il settore delle costruzioni in Francia prevede nel 2017 una crescita del +3,4% in volume. L'edilizia sembra inserirsi in una nuova fase positiva del ciclo economico, principalmente grazie all'accelerazione del mercato delle costruzioni nuove (+ 7%) nel comparto Residenziale e nel Terziario.

FIERE

Spinto da normative in costante evoluzione legate alla Transizione Energetica, i produttori del settore non hanno atteso la ripresa per impegnarsi in una dinamica d’innovazione che impone modifiche significative in tutte le fasi della costruzione. Dal modello digitale (BIM) allo sviluppo di nuovi materiali,

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l'edificio è concepito oggi in modo globale (Edificio a Energia Positiva, a Basso Impatto Ambientale...) e si adatta all’attualità del momento (IoT, Smart Grid ...) per fornire risposte agli utenti, sempre più alla ricerca di soluzioni sostenibili per vivere e abitare meglio.

!TRE SALONI PER AFFIANCARE GLI OPERATORI NELLA RIPRESA ECONOMICA! La vocazione dell’edizione 2017 di Le Mondial du Bâtiment è di affiancare i decision maker, i consulenti e gli artigiani/installatori nella ripresa economica. Per questa ragione Le Mondial du Batiment, grazie ai saloni INTERCLIMA+ELECHB, IDÉOBAIN e BATIMAT, proporrà numerose novità attorno a 4 grandi assi che rispondono alle apettative di visitatori dai diversi profili. Per Guillaume Loizeaud, Direttore di Le Mondial du Bâtiment : "Nel 2017, i saloni INTERCLIMA+ELECHB, IDÉOBAIN e BATIMAT riuniranno ancora una volta l’offerta più completa al mondo in termini di soluzioni, innovazioni, dimostrazioni, conferenze nel settore delle costruzioni. Essi rappresenteranno un momento unico per tutti gli operatori che si incontreranno in un ambiente conviviale per scoprire le soluzioni per rispondere alle nuove sfide della Costruzione. Voglio ringraziare tutti gli operatori della filiera che collaborano con noi per rendere questa edizione di Le Mondial du Bâtiment la festa della ripresa del settore".


ROMANUTTI LEGNO: DA TRENT’ANNI L’ESSICCAZIONE DEL LEGNO HA UN NOME PROPRIO. “Nel segno della continuità, la storica esperienza della ditta Romanutti Legno fondata da Mario Romanutti prosegue nelle mani dei figli. Con la stessa motivazione e passione dell’inizio, i pionieri dell’essiccazione del legno uniscono alle sapienti abilità artigianali le tecnologie più avanzate.”

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ARTE E PROGETTO di Pietro Ferrari

LUCIANO MOLINARI

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LO SCRIGNO DELLE MERAVIGLIE

Una visita a Luciano Molinari nel suo laboratorio di Milano.

LUCIANO MOLINARI AL LAVORO NEL SUO LABORATORIO.

A Milano tutti conoscono, nel bene e nel male, via Padova. Gli abitanti di questa arteria multietnica per eccellenza che s'incrocia col Naviglio Martesana in una sorta di confluenza tra flussi di acque e di genti dicono che “via Padova è meglio di Milano”, Luciano Molinari si sente qui cittadino e qui ha il suo laboratorio. Per me basta una breve passeggiata per andarlo a trovare qui, in quella sua grotta magica o scrigno di legno dove lavora e produce i meravigliosi manufatti che le foto che corredano questo articolo illustrano meglio delle parole. Se poi si ha la ventura di toccarli, maneggiarli e annusarli questi oggetti, tutti i sensi concordano nel percepire la magia del legno in tutti i suoi multiformi aspetti.

ARTE E PROGETTO

!UN LUNGO PERCORSO! Come è iniziato il tuo percorso nella valorizzazione e nella lavorazione del legno? domandiamo. Ci risponde Luciano Molinari: Finita la terza media sono andato a lavorare nel primo posto che mi hanno offerto, a quindici anni ero in falegnameria, in Brianza. Lì ho lavorato per dieci anni di falegnameria, ma anche durante il servizio militare mi hanno dato l’incarico di aprire una piccola falegnameria in una casa di riposo a Turate dove ho allestito la mia prima attività. Tornato a casa, poi, ho fatto ancora un po’ di apprendistato. Dopo il matrimonio, ho avuto un periodo di lavoro come muratore, perché mio suocero

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aveva un’impresa edile, ma non era il mio campo. A Milano sono infatti tornato a lavorare come falegname. In quei tempi qui di fronte a dove ci troviamo c’era un colorificio che riforniva Fornasetti. Ho iniziato a lavorare per lui e sono andato avanti per sette anni, impiegando in questa attività, il novanta per cento del mio tempo. Quando ci siamo lasciati mi sono ritrovato un po’ spaesato, ma un amico mi ha chiesto di realizzargli un mobile in rovere: da lì è partito un lungo percorso di lavoro sul legno massello. È stato in quel periodo che ho conosciuto Renzo Seralvo della Giacomo Seralvo e Figli con cui è nata una grande amicizia, fino alla sua scomparsa, adesso continuo a rapportarmi con i suoi due figli e con il nipote che sarà la prosecuzione dell’attività aziendale. Lui apprezzava il mio amore per il legno e qualche volta mi regalava qualche campione di legno, come, ricordo, un prezioso citronnier. Da lui ho avuto dei campioni di legno-serpente, spettacolare, con cui realizzai degli ovetti che poi lui stesso usava come strenna.

Da questo mobile in rovere è iniziato il mio percorso. Pietro Ferrari - In questa fase iniziale della tua attività realizzavi già questi oggetti per cui oggi sei molto conosciuto… Luciano Molinari - No, non ancora. Io ho lavorato per Ghianda e per altri puristi del legno, in quel caso avevo bisogno di spine in legno, per ottenerle le lavoravo da un cubo di materiale e con quello che restava creavo delle forme regolari, ottenendo via via un campionario di vari legni. Un giorno sono stato invitato a pranzo e, per non presentarmi a mani vuote, ho riempito delle scatoline con i cubetti di legno e il mio regalo è stato molto apprezzato dai miei ospiti. Da quello spunto è nata una ricerca e, dopo ormai vent’anni di collezione, sono arrivato a raccogliere quattrocentocinquanta tipi diversi di legno da tutto il mondo. Pietro Ferrari - Ma dove ti rifornisci preferibilmente? Luciano Molinari - Seralvo è il mio “fornitore” numero uno, poi mi rivolgo a Legno Market e Rivolta, poi a varie cono-

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ARTE E PROGETTO

LUCIANO MOLINARI

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LA MINIATURE PER FORNASETTI, UN CAPITOLO IMPORTANTE DEL PERCORSO DI LUCIANO MOLINARI. TUTTI I PROFUMI DEL LEGNO. IL LIBRO DI LEGNO, UNA AFFASCINANTE APPLICAZIONE DEI CUBI DI MOLINARI.

ARTE E PROGETTO

scenze, come le persone di Cultura Legno, e, poi, le fiere che mi permettono di recuperare materia prima. Non bisogna dimenticare i giardinieri: da loro arrivano dei legni con colorazioni e strutture che non si possono immaginare. Parto da tutto questo materiale, prevalentemente in tronchetto, lo taglio “a fette” lo squadro e ottengo lo spigolo, poi lo levigo con il lignum vitae, un legno prodigioso durissimo ma delicato, in grado di garantire una superficie liscia. È il legno della vita, chiamato anche legno santo, con caratteristiche medicamentose. Così ottengo delle superfici assolutamente lisce. Utilizzo questo legno anche per la punta delle mie trottole rendendole quasi eterne.

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!DALLA VESPA ALLA CINQUECENTO! Pietro Ferrari - I lavori che ti hanno dato notorietà nel settore, penso alla Cinquecento o alla Vespa, sono lavori che tu hai fatto su commissione? Luciano Molinari - La Cinquecento l’ho realizzata su commissione, la Vespa l’ho creata su mia iniziativa. In questo caso avevo una vecchia Vespa in rimessa e trattandola sul web mi sono imbattuto in un modello rivestito di tronchetti. Da lì mi è venuta l’ispirazione di rivestire la due ruote con i miei cubetti. La Cinquecento è nata da un incontro a cena con il management di Scm presso Riva 1920. Casualità voleva che io avessi realizzato per loro il logo dell’azienda nel salone d’ingresso a Rimini, e ancora più che, loro, che mi cercavano, mi avessero ritrovato da Riva e incaricato di realizzare la Cinquecento. Vespa e Cinquecento sono entrambi oggetti simbolo della rinascita economica del nostro Paese nel dopoguerra. Pietro Ferrari - Tu crei pezzi unici, preferisci definirti artigiano o artista? Luciano Molinari - Una volta ho fatto una mostra e mi hanno detto che le mie modalità erano simili a quelle di Guttuso che era artigiano-artista. In realtà non mi definisco artista, ma neanche artigiano perché lo trovo limitativo di


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quello che faccio. Sono un grande appassionato e creo degli oggetti che mi farebbe piacere parlassero di me anche quando non ci sarò più. Una volta stavo incollando assieme dei triangolini che erano scarti dei cubetti che realizzo e una persona mi guardava attenta: le piace quello che faccio? - domandai faccio anch’io cose di questo genere ma a tempo perso, copiando Molinari, uno che fa i quadri con i cubetti di legno - mi rispose. Sono io Luciano Molinari - risposi a mia volta. È stato contentissimo di conoscermi ma poi mi ha chiesto se non ero contrariato dall’essere copiato. Ho risposto che ne ero contento e che anzi mi sarebbe piaciuto vedere se, copiandomi, fosse arrivato a fare qualcosa di bello e diverso. Per me la paura di essere copiato non esiste. Pietro Ferrari - Come è nata l’idea di questi oggetti mobili? Luciano Molinati - Dalle “sculture da viaggio” ideate da Bruno Munari che lui si portava dietro per arredare gli ambienti, alberghi o case, dove risiedeva, per “personalizzarne” gli arredi. Su questa idea ho realizzato delle sculture da viaggio, dei veri e propri piccoli paesaggi di legno. Pietro Ferrari - Il legno come principio di costante rigenerazione… UN OGGETTO DI CULTO, LA TROTTOLA.

Luciano Molinari - Qui torniamo a un concetto importante, del legno non si butta niente: ho anche messo assieme quattro grandi cassetti pieni di vasetti con segature di diversi legni, segature che mantengono il loro colore, il loro aroma e la loro consistenza: profumi che ci fanno viaggiare per tutto il mondo, che possono mantenere il loro aroma per decenni, profumi gradevolissimi o, al contrario, disgustosi, piante esotiche come il pernambuco, il gingko biloba e l’Inoki o nostrane come l’olivo o il cipresso. Senza dimenticare la capacità tintoria di alcune varietà. Da solo il legno, nelle sue varietà, nelle scatole che realizzo, costruisce paesaggi e scenografie di colori e sfumature che prendono poi le strade del mondo.

NELLA PRIMA FOTO IN ALTO A SINISTRA: UN "GRANDANGOLO" DELLE PIÙ RECENTI PRODUZIONI DI LUCIANO MOLINARI. MARIO DE BIASI, UN APPASSIONATO INTERPRETE FOTOGRAFICO DEL LAVORO DI MOLINARI. SOPRA, PIETRO FERRARI IN VISITA AL LABORATORIO DI VIA PADOVA.


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EVENTI di Franco Riccardi

GRUPPO FLORIAN

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5° MEETING ANNUALE FLORIAN: IL LEADER EUROPEO DELL’INDUSTRIA DEL LEGNO DI LATIFOGLIA CRESCE ANCORA

EVENTI

Presso l’Hotel Fior a Castelfranco Veneto si è tenuto lo scorso 21 aprile il consueto Meeting annuale organizzato da Florian per la presentazione del nuovo piano industriale.

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ELVIO FLORIAN CON FRANCO RICCARDI.

UN MOMENTO DEL MEETING.


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Nel corso del tradizionale appuntamento giunto ormai alla quinta edizione, Florian ha presentato ai partner finanziari, alle assicurazioni, alle banche e agli operatori del settore, i risultati raggiunti nel 2016 e il piano industriale e le proiezioni economiche in termini di investimenti e obiettivi di crescita per i prossimi anni del leader europeo nella produzione e commercializzazione del legname di latifoglia, specializzato nella produzione e nella commercializzazione

LA FAMIGLIA FLORIAN AL COMPLETO.

di semilavorati per pavimenti, mobili, serramenti e scale. In apertura il saluto delle autorità presenti, il sindaco di Castelfranco Veneto e Presidente della Provincia, Stefano Marcon e il sindaco di Riese Pio X, Matteo Guidolin, che hanno posto l’accento come, pur con le dimensioni internazionali raggiunte dall’azienda, le radici sono sempre ben radicate nel territorio di origine, con i valori tipici della

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STEFANO FLORIAN.

EVENTI

ELVIO FLORIAN.

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GRUPPO FLORIAN

EVENTI

ANDREA LAVORENTI

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gente che vive in queste zone, la grande operosità legata però sempre all’umiltà. È stata poi la volta del Presidente Elvio Florian che ha ripercorso la storia dell’azienda dalle origini, nel 1974, con lo sviluppo di una piccola realtà fondata nel 1950 dal padre Federico Florian, fino alle ultime recenti acquisizioni che hanno portato a 16 le aziende del gruppo distribuite tra Italia, Croazia, Ungheria e Francia, con più di 900 dipendenti per un fatturato di più di 114 milioni di euro nel 2016, confermando un deciso trend di crescita in netta controtendenza rispetto ad altre multinazionali concorrenti. Dati che dimostrano la concretezza, la credibilità e l’affidabilità dell’azienda e che porteranno nel 2017 alla certificazione del bilancio, un ulteriore passo per comunicare ancora meglio al mercato la propria solidità. Essenziale per il raggiungimento di questi risultati è stata l’idea vincente di Elvio Florian di assicurarsi l’accesso all’approvvigionamento della materia prima in quantità e qualità tali da porre l’azienda come principale attore sul mercato continentale, consolidando il ruolo di leader e di punto di riferimento dell’intero settore dell’industria del legno, con una enorme quantità di prodotto sempre disponibile a magazzino e con un servizio di vendita “just in time” che garantisce la consegna in 48 ore in tutta Europa. Importante anche la promozione nelle manifestazioni settoriali con la presenza nell’anno in corso a ben cinque fiere internazionali: Domotex a Hannover e a Shanghai, Vifa a Saigon, Woodshow a Dubai e Interzum a Colonia. Stefano Florian ha invece incentrato il proprio intervento


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sulla “green economy”, sul risparmio energetico e sullo sfruttamento per la produzione di energia delle biomasse disponibili dagli scarti di lavorazione delle varie aziende, energia sia termica, per la produzione di calore per i cicli di evaporazione, essiccazione e termotrattamento, che elettrica dal fotovoltaico ma anche dagli impianti di cogenerazione. Il tutto unito a un profondo rispetto ambientale, eliminando ogni spreco, con un costante impegno per uno sviluppo sostenibile di tutto il ciclo di produzione, con l’approvvigionamento da aree controllate e certificate FSC per una gestione forestale responsabile che mira a salvaguardare l’ambiente rispettando il naturale ciclo di vita delle foreste rifiutando il disboscamento selvaggio. Si sono poi susseguiti gli interventi dello staff dirigenziale del gruppo che hanno illustrato il nuovo assetto organizzativo e il nuovo organigramma ristrutturato strategicamente per superare il concetto di Gruppo a favore di una mentalità più matura, quel “fare squadra” che è diventata una filosofia di base delle organizzazioni come Florian, dove un team di persone lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni, condividendo i valori e le aspirazioni dell’azienda in cui lavorano, una squadra dove il successo di uno è il successo di tutti: - Andrea Lavorenti, per la presentazione dei risultati finanziari, del piano industriale e del nuovo assetto organizzativo aziendale - Josip Grabovcic, responsabile della produzione - Antonio Battaglia, responsabile vendite - Viktor Horvatinovic, responsabile finanziario - Francesco Fracaro, responsabile IT

I lavori sono poi proseguiti con la presentazione e l’analisi nel dettaglio delle caratteristiche produttive, dei volumi di produzione, dei fatturati e dei risultati raggiunti dalle varie aziende del gruppo suddivise per nazione: - Florian Italia a cura di Enrico Florian - Florian Croazia a cura di Claudia Florian - Florian Francia a cura di Alexandre Boisson

UN’IMMAGINE STORICA DI ELVIO FLORIAN.

In conclusione alcuni dati che più di tante parole rendono meglio l’idea delle dimensioni raggiunte dall’azienda, che fanno dire a Elvio Florian: “ Restare umili pensando in grande: una visione lungimirante legata alle nostre radici”. - 16 società - 2.700 clienti in 59 paesi del mondo - 10.000 camion movimentati all’anno - 260.000 metri cubi di materiale trattato - 530.000 metri quadrati di area di proprietà e depositi legname

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ARTE E PROGETTO di Pietro Ferrari

AHEC “TOO GOOD TO WASTE”

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IL LEGNO COME GIOCO E MONUMENTO Non importa quanto segnato dal tempo e dalla natura, non importa quanto poco apprezzato dalle mode correnti, il legno è “troppo buono per sprecarlo”: ce lo spiega l’installazione di Ahec a Milano. Abbiamo avuto occasione, durante le giornate del Salone del Mobile, di visitare la bella installazione, la grande e complessa architettura dal nome Too Good to Waste presentata a Milano da Ahec. “Too Good to Waste” è un’installazione interattiva progettata da Benedetta Tagliabue – EMBT, realizzata da Benchmark Furniture e promossa da American Hardwood Export Council, per la Milano Design Week. È stata visibile all’Università Statale di Milano dal 3 al 15 aprile 2017. Questa imponente installazione in legno è composta da quattro pezzi singoli e unici, avvolti attorno al colonnato di ingresso all'Aula Magna, che si trasformano al tocco dei visitatori rivelando pezzi nascosti di mobili pregiati. Benedetta Tagliabue, fondatrice di EMBT, spiega: “Mi sento privilegiata a progettare un’installazione con il legno di latifoglie americano e il contributo di Benchmark, presentata a Milano, la città in cui sono nata e cresciuta”. “Too Good to Waste” cerca di mettere in discussione la validità del rapporto attuale tra il consumo del legno e le tendenze di moda. Contrariamente alla percezione comune, non tutte le foreste stanno scomparendo. La vasta foresta di latifoglie americane per esempio, è una risorsa in rapida espansione e il suo volume è più che raddoppiato negli ultimi 50 anni. Tuttavia, a causa di tendenze di moda e colori, la domanda è troppo spesso focalizzata su alcune specie, mentre molte altre sono poco utilizzate e lasciate nella foresta, un'occasione persa per il design e per lo stoccaggio di carbonio. DAVID VENABLES CON PIETRO FERRARI. BENEDETTA TAGLIABUE CON SONIA MARITAN: IL GIOCO DEGLI ELEMENTI.


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“Too Good to Waste” è un invito a riflettere sull’uso responsabile di queste foreste e a scoprire le specie e le qualità dei legni di latifoglia americani che normalmente non troviamo nelle case o nei negozi di arredo europei, ma che necessitano di essere considerati se vogliamo contribuire a un uso equilibrato e sostenibile della foresta. Nelle parole di Sean Suttcliffe, co-fondatore di Benchmark insieme al leggendario designer inglese Terence Conran, “Too Good to Waste” riguarda l’uso efficiente della foresta. Abbiamo impiegato delle specie poco utilizzate per dimostrare quanto siano belle, versatili e utili agli artigiani. Noi, da ebanisti rigorosi, siamo sempre stati molto esigenti nell’utilizzo dei pezzi migliori e ciò significa anche variare, se bisogna passare a un modo di vivere più sostenibile. Noi ora utilizziamo nodi, alburno e tutte quelle caratteristiche che fino a 10 anni fa erano impensabili da utilizzare nei mobili di fascia alta. Così eccoci qui a mostrare le qualità del legno di latifoglie americano, che non è spesso usato, e

COLORI DEL LEGNO.

BENEDETTA TAGLIABUE CON SONIA MARITAN: IL GIOCO DEGLI ELEMENTI. SEAN SUTCLIFFE DI BENCHMARK CON SONIA MARITAN.

usiamo l’espressione Hey, è meraviglioso, guarda, è too good to waste!” Secondo David Venables, direttore europeo di Ahec, molti degli attuali prodotti in legno sono limitati a determinati colori e a poche specie di latifoglie, privando consumatori e progettisti della libertà e dell’estro nella sperimentazione. Questo è un concetto molto importante nella società di oggi; come utilizzare di più materiali che non sono la nostra prima scelta, in modo da essere più sostenibili? L’obbiettivo di questo progetto è aprire un dialogo su questi temi. Perché limitarsi? Perché essere tradizionali? Perché usare solo i materiale che pensiamo ci piacciano? Cerchiamo di essere più creativi!”.

IL LEGNO CI FA SORRIDERE: DAVID VENABLES CON SONIA MARITAN.

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ARTE E PROGETTO

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ARTE E PROGETTO

AHEC “TOO GOOD TO WASTE”

!UNA CELEBRAZIONE DEL LEGNO, UN INVITO ALLA SCOPERTA! Questo progetto non è solo una celebrazione di tutte le specie e classi di legno di latifoglia che la foresta produce naturalmente e rigenera, ma anche un invito a scoprire il pezzo, nel senso più letterale: gli utenti sono incoraggiati a toccare e abitare questo pezzo, a interagire e giocare con lui, esplorando i suoi diversi componenti, spingendo, tirando, girando e scoprendo nuove configurazioni. Too Good To Waste reinventa la storica architettura del Cortile d’Onore del famoso architetto Filarete. Benedetta Tagliabue spiega: ”Abbiamo voluto ricreare - in un modo giocoso e moderno - un muro pieno di sorprese con cui le persone possono interagire, scoprendo e utiliz-

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zando i mobili nascosti: sedie, tavoli, specchi... Speriamo che la curiosità renderà questo pezzo molto animato".

!DALLA FORESTA ALL’ARREDO! L’installazione mostra la trasformazione del legno di latifoglia dalla sua forma più grezza a un materiale più raffinato di ebanisteria, esprimendo come i mobili in definitiva provengono dalla foresta. Sean Suttcliffe aggiunge: “Abbiamo costruito un bosco formato da segati di tulipier, ciliegio, quercia rossa e acero americani grezzi, e fuori da questo bosco stiamo disegnando pezzi finiti di mobili. Le strisce verticali della foresta le abbiamo estese nei mobili, trasformandole dallo stato grezzo della foresta in una finitura lucida di ebanisteria”.


La parte preferita di Sean di questo progetto è il modo elegante dell’installazione per esprimere che i mobili vengono dal legno, una relazione diretta che le persone spesso non fanno. Nelle parole di Benedetta: “L’imperfezione può rendere un pezzo bello e unico. Si può lavorare con materiali considerati imperfetti con competenza, intelligenza e curiosità, trasformandoli in qualcosa di amato”. Possiamo solo concludere dicendo che questa installazione non è un oggetto effimero ma una vasta e complessa architettura che apre una prospettiva che va dalla foresta all’architettura, dall’arredo al gioco, dalla monumentalità al gioco, in una metamorfosi senza fine.

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AHEC “TOO GOOD TO WASTE”

ARTE E PROGETTO

IL QUADRO DI RIFERIMENTO Benedetta Tagliabue Benedetta Tagliabue ha studiato architettura presso l’Istituto di Architettura di Venezia (IUAV) ed è direttore dello studio di architettura internazionale Miralles Tagliabue EMBT, fondato nel 1994 in collaborazione con Eric Miralles, con sede a Barcellona e, dal 2010, a Shanghai.Tra i suoi progetti più importanti, il Parlamento di Edimburgo, Parc de Diagonal Mar, il mercato di Santa Caterina a Barcellona, il Campus Universitario di Vigo, e il Padiglione spagnolo a Expo Shanghai del 2010 che si

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è aggiudicato il prestigioso premio RIBA International "miglior edificio Internazionale del 2011". Tra i progetti attuali: la Business School della Fudan University di Shanghai, torri di uffici a Xiamen e Taichung, spazi pubblici di HafenCity ad Amburgo in Germania, la stazione della metropolitana di Clichy-Montfermeil a Parigi e la stazione centrale della metropolitana di Napoli. Il suo studio lavora nei campi dell'architettura, del design degli spazi pubblici, del restauro, dell’interior design e del design industriale. Nel campo didattico, è stata visiting professor presso la Harvard University, la Columbia University e Barcellona dell'ETSAB, ha tenuto lezioni regolarmente a forum di architettura e nelle università, e fa parte dei giurati di tutto il mondo, per esempio per i premi Princesa de Asturias e nella giuria del Premio Pritzker. Il suo lavoro ha ricevuto il premio RIBA Stirling nel 2005, il premio National Spanish nel 2006, il premio Catalan National nel 2002, il premio Città di Barcellona nel 2005 e nel 2009, i premi FAD nel 2000, 2003 e 2007. Benedetta è anche direttore della Fondazione Enric Miralles, il cui scopo è promuovere l’architettura sperimentale in memoria di suo marito e socio Enric Miralles. www.mirallestagliabue.com Segui EMBT su Twitter @EMBT e su Instagram @embtarchitect

LE SPECIE UTILIZZATE Quercia rossa americana La quercia rossa è la specie dominante nelle foreste di latifoglia U.S. con un grano distintivo e un legno che non sempre è di colore rosso. Il nome si suppone sia dovuto al colore delle foglie in autunno. Le piante di quercia rossa crescono naturalmente solo in Nord America, anche se piantate altrove. I dati della FIA - Forest Inventory Analysis mostrano che la massa legnosa della quercia rossa è il 18,7% della massa legnosa totale di latifoglie


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U.S. e che, mentre 33,9 milioni di m3 di quercia rossa americana vengono raccolti ogni anno, più di 32 milioni di m3 crescono naturalmente nello stesso periodo. In generale, l'alburno di quercia rossa è marrone chiaro e il durame è spesso rosa tendente al bruno-rossastro. La quercia rossa americana ha ottime caratteristiche generali di resistenza relative al peso. I suoi impieghi principali sono in mobili, pavimenti, porte e nelle costruzioni. Ciliegio americano Con tonalità calde e una superba qualità di finitura, il ciliegio americano è ampiamente disponibile nelle foreste di latifoglie degli U.S. e nel Nord America. I dati della FIA - Forest Inventory Analysis mostrano che la massa legnosa del ciliegio americano è il 3,0% della massa legnosa totale di latifoglie U.S. e che, mentre 4,3 milioni di m3 vengono raccolti ogni anno, più di 11 milioni di m3 di ciliegio americano crescono naturalmente nelle foreste U.S. durante lo stesso periodo. Il durame del ciliegio può variare dal rosso intenso al marrone rossiccio e si scurisce con l'esposizione alla luce e con il passare del tempo. L'alburno è bianco crema. Essendo

IL LEGNO CI FA SORRIDERE DAVID VENABLES CON PIETRO FERRARI.

resistente e stabile quando è asciutto, il legno è molto facile da colorare e rifinire in una superficie eccellente. E' molto apprezzato per i mobili e per la falegnameria interna. Acero americano Ampiamento diffuso in tutte le foreste di latifoglia del Nord America, gli aceri americani, comprendenti aceri morbidi e aceri duri, sono tra le specie più prolifiche e sostenibili. Entrambi i tipi di acero sono simili in apparenza, con un alburno bianco crema e il durame con una sfumatura rossiccia e marrone. Gli aceri crescono ampiamente negli Stati Uniti orientali, gli aceri duri sono favoriti invece dalle condizioni di crescita più fredde del Nord Sates. I dati della FIA - Forest Inventory Analysis mostrano che gli aceri sono il 17,9% della massa legnosa totale di latifoglie U.S. e che, mentre 23,9 milioni di m3 vengono raccolti, 55 milioni di m3 di aceri crescono naturalmente nelle foreste U.S. durante lo stesso periodo. Il legno di acero ha generalmente una grana diritta con una tessitura fine e può essere colorato e lucidato per produrre una finitura liscia di alta qualità. Entrambi gli aceri sono

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ARTE E PROGETTO

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dei materiali ideali per mobili, ebanisteria e falegnameria, anche se le proprietà resistenti li rendono più adatti per la pavimentazione. Tulipier americano Il tulipier americano è una delle specie più prolifiche delle foreste di legno di latifoglie U.S. e del Nord America. I dati della FIA - Forest Industry Analysis mostrano che il tulipier americano costituisce il 7,7% del totale del legno di latifoglie U.S., e mentre 12,8 milioni di m3 vengono raccolti ogni anno, più di 32 milioni di m3 crescono naturalmente nelle foreste di latifoglie nello stesso periodo. Il tulipier ha una grana con caratteristiche meno forti rispetto a specie come il frassino e il rovere, e presenta una marcata differenza tra l'alburno e durame. L'alburno è bianco crema, mentre il durame può variare da pallido giallo o marrone al verde e viola in estremo. Il legno imbrunisce per esposizione alla luce. Il tulipier ha straordinarie proprietà generali di resistenza riguardo al peso, che lo rende particolarmente adatto per applicazioni strutturali, quali travi in lamellare e legno lamellare incrociato (CLT).

CREDITS

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EMBT: Architetto - Benedetta Tagliabue. Design team: Nazaret Busto, Ling Yang, Andrea Martìnez ed Enrico Pinto AHEC: David Venables, Rocío Pérez-Íñigo, Lucy Peacock, Brogan Cox e Lauren Smith. Benchmark: Sean Sutcliffe, Oliver Tillbury, Martin O’Hara, Ben Morgan, Rob Honeyman, Mark Paradise, Mark Kendell, Josh Hale e Sam Brown Video-maker: Migongo films Fotografo: Jon Cardw

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BENCHMARK Benchmark è uno dei principali produttori di mobili del Regno Unito, fondata 30 anni fa da Terence Conran e Sean Sutcliffe. “Too Good To Waste”, concepito e realizzato in appena sette settimane, è un ottimo esempio di abilità di risoluzione di progettazione di Benchmark e di atteggiamento “can-do”. È la scala dei loro laboratori, le competenze dei


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THE MAKING OF "TOO GOOD TO WASTE"

loro progettisti e artigiani, che hanno permesso alla visione di EMBT e Ahec di diventare una realtà.Con uno dei laboratori tecnologicamente più avanzati del paese e un team di oltre 50 artigiani e designer, che progettano e realizzano mobili, che combinano tecnologie contemporanee e valori con tradizione artigianale e materiali di alta qualità, per durare per generazioni. Due volte vincitori della

Queen’s Award per le imprese nello sviluppo sostenibile, le loro credenziali sostenibili sono seconde a nessuno. Con una notevole esperienza, Benchmark fa mobili per uffici, alberghi, ristoranti, negozi, edifici pubblici e residenze private. Così come per gli spazi contemporanei, i loro mobili abbelliscono molti edifici storici tra cui cattedrali, università, scuole pubbliche, musei e biblioteche. L’esperienza di Benchmark si estende ben oltre il Regno Unito con un ampio lavoro in Europa, tra cui progetti a Parigi, Berlino, Milano, Francoforte, Amburgo e Madrid, così come più lontano in Nord America, Medio Oriente, Asia Pacifico e Giappone. www.benchmarkfurniture.com Segui Benchmark su Twitter e Instagram: @MadebyBenchmark

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EVENTI di Pietro Ferrari

VERO LEGNO KILOMETROROSSO

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VERO LEGNO PARLA AGLI ARCHITETTI

La convention del consorzio al Kilometro Rosso di Bergamo.

EVENTI

Per presentare Vero Legno, un marchio di garanzia a tutela dei consumatori, ma anche un’Associazione, che debutta con un primo convegno dedicato agli architetti, al Kilometro Rosso il 14 marzo scorso, gli organizzatori hanno pensato di porre l’accento sul piacere di vivere spazi antropici in cui la presenza di questo materiale, o di questi materiali se pensiamo a quanti sono i legni, portasse benefici a livello indoor e outdoor e benessere in senso ampio perché il legno è l’unico materiale che diffonde la sua “essenza”, intesa anche come profumo ed è l’unico che si rigenera. Questa la premessa da cui è partita Sonia Maritan che ha presentato e ideato il format del convegno, tracciando il cammino di un Consorzio che si avvicina via via al progettista, portavoce del design ligneo, organizzando corsi di formazione per gli architetti e anche il Primo Concorso di idee, che presenterà in occasione dell’Assemblea annuale che si svolgerà in maggio a Imola. Indicare ai progettisti una possibile via della sostenibilità e della bellezza insieme, è

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coerente con i valori di cui il Consorzio Vero Legno si fa depositario attraverso le aziende che rappresenta.

!LA CULTURA DEL LEGNO! Vero Legno si fa così portatore di cultura intorno al Legno, mediante la creazione di convegni e workshop specialistici rivolti a progettisti, come quello realizzato con Action Group-Infoprogetto e che si è svolto presso il Kilometrorosso il 14 marzo scorso. La formazione che arriva da Vero Legno è però continua, grazie agli strumenti digitali, e parte dall’origine, dal nostro habitat, dall’albero, perché certamente promuovere la perfetta simbiosi fra legno, uomo e natura nell’Era della Green Economy significa, dal produttore, al progettista, al privato, scegliere di circondarsi di un materiale benefico per l’ambiente e salutare per chi lo vive. Questo ci porta al titolo del primo intervento di Sonia Maritan, architetto e giornalista, moderatrice del convegno: “Il legno così com’è”, ispirato al titolo del libro di Angelo


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MAGGIO 2017

natura”, ha implicato trattare più specificatamente delle caratteristiche del legno, direttamente legare ai diversi prodotti realizzati dalle aziende.

!GLI ESPOSITORI! Non dobbiamo, per questo, stupirci della varietà proposta dal nucleo di espositori, che in cerchio, erano presenti il 14 marzo al Kilometrorosso: Anima Contemporanea, Cesare Pozzoli, Corà Parquet, Falegnameria La Bergamasca, Intarbor, Legno Market, Legno Quattro, MA.VI, Paganoni by Imola Legno, Pagnussat, Pasin, River Lab, Spotti Tranciati, Trasfor, Vergani Carlo e Zanuso Legno. Sedici aziende, ognuna con uno o più prodotti diversi, che hanno meravigliato con la loro creatività gli architetti partecipi del Convegno con rilascio di crediti formativi professionali, aggiornandoli sui temi più disparati. Chi era al Kilometrorosso, il 14 marzo ha fatto un’immersione totale nel legno, i suoi colori, le sue forme e i suoi profumi …oppure odori (dipende dalla specie legnosa), come questi imprenditori, grandi conoscitori dei segreti di ogni legno, ci hanno ricordato! Ma fermarci qui non sarebbe rendere onore alla straordinaria varietà di proposte presenti nella suggestiva location lombarda, diamo appuntamento ai nostri lettori a fine maggio sul nostro sito www.webandmagazine.media per il prossimo numero del web magazine Fare Italia, in cui un ampio monografico racconterà più in dettaglio l’appuntamento del Kilometrorosso. Funes Nova che ha fatto tanto per trasmettere la sua conoscenza del legno da meritare una laurea honoris causa, e che ci impone di tentare un parallelismo fra il legno e i prodotti che ne derivano per capire più a fondo quali sono i disegni e i saperi che la natura ha già scritto per chi decide di lavorare e progettare con il legno. Trattando delle caratteristiche principali del legno, Sonia Maritan ha tentato quindi una serie di metafore tra la materia prima e i prodotti che da questa si originano, indicando così qualche possibile nuova traiettoria che il progettista potrà seguire con la “sua matita”, tracciando forse progetti inediti e ispirati, e proprio da questo pensiero è nato il titolo del secondo intervento dell’architetto Maritan: “Design dalla natura”. Svolgere il tema relativo alla seconda parte, “Design dalla

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