
issue040 marzo2025
Magazine dedicated to textiles, from yarn to fabric, for furnishing and fashion industry
La rivista tecnica per il settore tessile dal filato al tessuto


issue040 marzo2025
Magazine dedicated to textiles, from yarn to fabric, for furnishing and fashion industry
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09 EDITORIALE
VERSO UNA FILIERA RIGENERATIVA E TRASPARENTE
TOWARDS A REGENERATIVE AND TRANSPARENT SUPPLY CHAIN di Beatrice Guidi
10 AREAARREDAMENTO
WASH LESS PROJECT PER UN BUCATO SOSTENIBILE FOR SUSTAINABLE LAUNDRY di Beatrice Guidi
14 INCONTRI
ALBERTO ENOCH
SERVIZI E SETA UN MONDO SEMPRE PIÙ VELOCE AN ACCELERATING WORLD di Pietro Ferrari
17 OSSERVATORIO
MONITOR FOR CIRCULAR FASHION: IL NUOVO REPORT DI SDA BOCCONI TRACCIA IL FUTURO DELLA CIRCOLARITÀ NELLA MODA
MONITOR FOR CIRCULAR FASHION: SDA BOCCONI’S
NEW REPORT CHARTS THE FUTURE OF CIRCULARITY IN FASHION di Camilla Carrara
20 CULTURATESSILE
GALTRUCCO. UNA STORIA DI TESSUTI, MODA E ARCHITETTURA
GALTRUCCO. A STORY OF FABRICS, FASHION AND ARCHITECTURE di Paola Govoni
26 PUBBLIREDAZIONALE
TINTORIA SALA
TINTORIA SALA: FILATI TECNICI E DI DESIGN PER OUTDOOR
TINTORIA SALA: TECHNICAL AND CREATIVE YARNS FOR OUTDOOR di Maria Cristina Tagliabue
30 PERCORSITESSILI
FILI PARI
TUTTI I COLORI DEL MARMO ALL THE COLOURS OF MARBLE di Pietro Ferrari
34 PUBBLIREDAZIONALE
BARONI FILATI
UNA STORIA DI ECCELLENZA TRA CINIGLIE, FANTASIE E TREVIRA CS BARONI FILATI: A STORY OF EXCELLENCE IN CHENILLE, FANCY YARNS, AND TREVIRA CS di Stefano Targetti
38 SPAZIOGREEN SPIBER
IL RAGNO E LA FIBRA
THE SPIDER AND THE FIBER di Beatrice Guidi
42 SPAZIOGREEN
MAGNOLAB
IL PRIMO ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE PER LA FILIERA TESSILE THE FIRST INNOVATION ECOSYSTEM FOR THE TEXTILE SUPPLY CHAIN di Laura Ricardi
45 AREATECNOLOGIA
GANDOLFI GROUP UN LEADER MULTIMARCHE
GANDOLFI GROUP'S ACTIVITY WITH ELECTROLUX PROFESSIONAL IN THE TEXTILE SECTOR di Pietro Ferrari
50 PUBBLIREDAZIONALE
TREVIRA CS
CONCORSO CREATIVO TREVIRA CS 2025
CREATIVE CONTEST TREVIRA CS 2025
54 PERCORSITESSILI
MONTICOLOR
COLLEZIONI A TRE DIMENSIONI THREE-DIMENSIONAL COLLECTIONS di Beatrice Guidi
58 ART AND TEXTILE
BATTILOSSI E IL MONDO DEL TAPPETO VINTAGE SCANDINAVO
BATTILOSSI AND THE WORLD OF SCANDINAVIAN VINTAGE CARPETS di Paola Govoni
60 AREAMAGLIERIA
MARCHI & FILDI E FILIDEA
INNOVAZIONI NELLA MAGLIERIA CON IL PRIMO FILATO IN COTONE 100% RICICLATO E FIBRE NATURALI BIODEGRADABILI E CERTIFICATE
INNOVATIONS IN KNITWEAR WITH THE FIRST YARN IN 100% RECYCLED COTTON AND CERTIFIED, BIODEGRADABLE NATURAL FIBERS di Beatrice Guidi
64 AREADENIM
OFFICINA39
LA CHIMICA VIRTUOSA
OFFICINA39: CHEMICAL SOLUTIONS BETWEEN CREATIVITY AND ENVIRONMENTAL RESPECT
di Pietro Ferrari
68 AREA ARREDAMENTO
GIOVANARDI
DESIGN SOSTENIBILE AL SALONE DEL MOBILE CON RAYTENT E REFELTER
A PRESENCE IN THE NAME OF RESEARCH AND INNOVATION FROM GIOVANARDI di Beatrice Guidi
74 COLOURS
STAMPA TESSILE CON COLORANTI NATURALI
TEXTILE PRINTING WITH NATURAL DYES
di Stefano Panconesi
writer Beatrice Guidi
L’evoluzione nella ricerca tessile è un campo vasto e in continua trasformazione, spinto dall’innovazione tecnologica, dalla sostenibilità ambientale e dalle esigenze del mercato.
Il modello lineare “produci-consuma-smaltisci” è stato superato dal sistema attuale in cui i materiali vengono recuperati, rigenerati e reintrodotti nel ciclo produttivo.
In questo numero questo tema viene approfondito in modo specifico in diversi articoli, attraverso ricerche e studi, ma anche con case study che dimostrano con esempi concreti come ci si deve muovere in un mondo sempre più complicato.
Garantire trasparenza verso i consumatori, combattere la contraffa-
zione e monitorare la responsabilità sociale e ambientale della filiera, sono diventati obiettivi fondamentali.
L’integrazione tra economia circolare e tracciabilità rappresenta un’opportunità concreta per trasformare il settore tessile in chiave ecologica, tecnologica ed etica. Si tratta di una nuova visione sistemica del prodotto, dove ogni fase è connessa e progettata per generare valore continuo.
Con questo numero saremo in distribuzione a Proposte a Cernobbio e a Denim PV a Milano, tra arredamento e fashion, due appuntamenti importanti che offriranno nuovi spunti e visioni per il futuro del settore.
The evolution in textile research is a vast and ever-changing field, driven by technological innovation, environmental sustainability and market demands.
The linear model ‘produce-consume-dispose’ has been overtaken by the current system in which materials are recovered, regenerated and reintroduced into the production cycle.
In this issue, this topic is specifically explored in several articles, through research and studies, but also with case studies that demonstrate with concrete examples how to move in an increasingly complicated world.
Ensuring transparency for consumers, combating counter-
feiting and monitoring the social and environmental responsibility of the supply chain have become key objectives.
The integration of circular economy and traceability represents a concrete opportunity to transform the textile sector in an ecological, technological and ethical way. It is a new systemic vision of the product, where each phase is connected and designed to generate continuous value. With this issue we will be in distribution at Proposte in Cernobbio and at Denim PV in Milan, between furnishing and fashion, two important appointments that will offer new inspiration and visions for the future of the sector.
writer Beatrice Guidi www.natuzzi.com/it/it/wash-less-project www.whirlpool.it/innovazione/elettrodomestici-sostenibili/thewashlessproject
In ogni camera da letto c’è una sedia, quella con una pila di vestiti sopra, che non sono del tutto puliti ma nemmeno sporchi, in un limbo fra bucato e armadio. È un segreto universale in ogni casa, quasi un monumento silenzioso alle nostre
NASCE IL PROGETTO “
buone intenzioni che si scontrano con una vita piena di impegni. Ma questa sedia potrebbe essere un nemico nascosto della sostenibilità, in agguato nelle case di tutti. Una ricerca Beko Europe condotta da Ipsos Italia rivela che circa
6 italiani su 10 hanno uno specifico luogo o pezzo d’arredo dedicato ai vestiti già indossati, non abbastanza sporchi per essere lavati ma nemmeno perfettamente puliti, creando la cosiddetta “sedia dei vestiti”. E se la famosa "sedia dei vestiti” non fosse più qualcosa da nascondere, ma un pezzo di design elegante in grado di contribuire a ridurre l’impatto ambientale?
Nasce così il progetto “Wash Less", un rivoluzionario elemento d’arredo frutto della collaborazione tra il brand Whirlpool e il noto marchio di arredamento Natuzzi . A firmare il design di questa seduta innovativa è il visionario architetto Fabio Novembre
Un’icona di stile di un nuovo modo di vivere, la poltroncina è un capolavoro d’innovazione che invita a ripensare le abitudini di lavaggio, incentivando a lavare meno e offrendo una soluzione pratica per i capi "non proprio puliti, ma nemmeno da lavare".
«Potrebbe sorprendere che Whirlpool promuova un concetto apparentemente controintuitivo: lavare meno. La ragione è semplice: siamo consapevoli che lavare troppo ha un impatto ambientale significativo e piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini possono
fare la differenza», spiega Mariana Rodrigues, Marketing Director di Beko Europe. «Dopo oltre un anno di lavoro dedicato al progetto 'Wash Less' siamo entusiasti di presentare finalmente questa originale iniziativa, nata dalla nostra partnership con Natuzzi e Fabio Novembre, leader nel settore del design. Ne è nato un bellissimo prodotto di straordinaria fattura, espressione della rinomata qualità e maestria di queste due icone italiane».
«Questo progetto non si limita a veicolare un messaggio, ma lo incarna. La sedia di design è una rappresentazione tangibile di questa filosofia, un promemoria quotidiano per riconsiderare le nostre abitudini. Le statistiche mostrano che il 24%1 degli italiani lava i vestiti dopo un solo utilizzo. L’obiettivo è mettere in discussione questo comportamento e ispirare il cambiamento. La sedia non è solo un pezzo d’arredo, ma un simbolo di soluzioni eleganti e sostenibili per la vita di tutti i giorni. Il brand Whirlpool si impegna a supportare il benessere dei consumatori – personale e del pianeta – semplificando la loro vita quotidiana e invitandoli alla cura di sé in casa. Questo perché i consumatori sentono il bisogno di prendersi cura di sé, ma faticano a farlo diventare una priorità. Per questo motivo, il brand ha creato la piattaforma EcoPlayer, per rendere più semplice adottare uno stile di vita sostenibile. Il progetto "Wash Less", nato da questa iniziativa, rappresenta il secondo passo per supportare i consumatori a diventare veri e propri EcoPlayer».
Un dato interessante emerge:
mentre il 33% delle persone in modo coscienzioso cerca di lavare i vestiti con minore frequenza, il mistero della pila di vestiti che cresce sempre di più, rimane irrisolto. In effetti, il 74%1 ammette di nascondere questi abiti quando arrivano degli ospiti a casa, suggerendo che, anche per chi si impegna a ridurre i lavaggi, la famigerata “sedia della biancheria” rimane una presenza costante.
La rivoluzione del bucato: un'icona di design senza tempo per l'era della sostenibilità
Frutto della visione dell’architetto Fabio Novembre e della maestria artigianale dell'iconico marchio di arredamento Natuzzi, questa straordinaria poltroncina eleva il concetto di "sedia dei vestiti" a una vera e propria dichiarazione di stile di vita sostenibile.
«In italiano, abito e abitare derivano entrambi dal latino habeo, avere», spiega Fabio Novembre. «Questa profonda connessione linguistica ci in-
vita a riflettere su come il nostro senso del possesso influisca sull'equilibrio del pianeta. Il design è uno strumento per plasmare e definire gli oggetti e scegliere di adornare una comoda seduta con forme che ricordano i palchi di cervo significa adottare il simbolo della rigenerazione di quell'animale. Questo è un promemoria quotidiano della sostenibilità, del nostro rapporto con il mondo naturale e della nostra relazione con i vestiti che indossiamo. ‘Lavare Meno’ diventa un mantra con cui confrontarsi ogni giorno prima di sprecare risorse inutili».
La nuova creazione di Fabio Novembre è al contempo una comoda poltrona e un pratico servomuto, che si integra perfettamente in qualsiasi ambiente contemporaneo.
Pasquale Junior Natuzzi, Head of Project Division Natuzzi, spiega perché l'iconico marchio di arredamento ha accolto con entusiasmo questo progetto apportando l’incon-
www.natuzzi.com/it/it/wash-less-project
www.whirlpool.it/innovazione/elettrodomestici-sostenibili/thewashlessproject
fondibile stile del brand: «In questo ambizioso progetto, l'artigianalità, il design e la tecnologia italiana sono al servizio della sostenibilità. Il progetto Wash Less riflette l'identità del nostro brand, che ha fatto della ricerca e dell'innovazione uno dei pilastri di un percorso lungo 65 anni. Sono fiducioso che la risposta del pubblico sarà meravigliosa, perché la sostenibilità deve sempre andare di pari passo con le abitudini e i comportamenti delle persone, che in questo caso possono evolvere con grande semplicità».
UN DESIGN
CHE INCARNA LA SOSTENIBILITÀ
Il progetto “Wash Less” è rappresentato da una poltrona unica dalle forme organiche e
arrotondate, perfetta come elemento distintivo in camera da letto. Ispirata alla comune sedia da camera su cui spesso si accumulano i vestiti prima di essere riordinati, trascende questa umile origine grazie a un design accattivante e a un messaggio ispiratore.
La poltrona è al contempo una comoda seduta e un pratico servomuto, che si integra perfettamente in qualsiasi ambiente e incentiva a prendersi cura in modo consapevole dei capi d'abbigliamento, offrendo allo stesso tempo un elegante spazio dove riporli. Questo incoraggia un flusso naturale tra indossare, far arieggiare, re-indossare e lavare, riducendo così i lavaggi superflui, risparmiando energia e acqua, minimizzando il danneggiamento delle fibre e, in definitiva, prolungando la vita dei vestiti.
Realizzata con una robusta struttura in acciaio, la longe chair è rivestita in Ecoplen®, un innovativo tessuto autopulente è realizzato con bottiglie in PET riciclato, offre una superficie piacevole al tatto e mantiene una sensazione di freschezza eliminando funghi, batteri, virus e odori. Il design ricorda inoltre agli utenti la sua funzione di sostenibilità grazie allo slogan "Wash Less", ricamato sulla seduta.
OLTRE I VESTITI PULITI: WHIRLPOOL E NATUZZI PROPONGONO UN APPROCCIO PIÙ CONSAPEVOLE AL BUCATO
Lo studio di Beko Europe ha rivelato un'interessante dicotomia: il 71% degli intervistati si dichiara preoccupato per le questioni ambientali e il 72% è consapevole del fatto che l'utilizzo degli elettrodomestici ha un impatto sull'ambiente, ma quasi l'87%1 afferma di fare il bucato più volte a settimana e il 37% quasi quotidianamente. Il progetto "Wash Less" offre l'opportunità di ridurre i lavaggi non necessari, risparmiando acqua ed energia e fungendo da "pausa" visiva e comportamentale, inducendo a una decisione consapevole sulla reale necessità di lavare. «Con il progetto ‘Wash Less’, stiamo incoraggiando le persone a ripensare le proprie abitudini di lavaggio», afferma Mariana Rodrigues, Marketing Director di Beko Europe. «Promuovendo un consumo più consapevole, puntiamo ad aiutare i nostri consumatori a risparmiare risorse, godendo al contempo di case splendidamente arredate.
Si tratta di fare scelte sostenibili in modo semplice, senza scendere a compromessi con lo stile».
english text
In every bedroom there is a chair, the one with a pile of clothes on it, which are not completely clean but not dirty either, in a limbo between laundry and wardrobe. It is a universal secret in every home, almost a silent monument to our good intentions that clash with a life full of commitments. But this chair could be a hidden enemy of sustainability, lurking in everyone's homes. A Beko Europe study conducted by Ipsos Italia reveals that about 6 out of 10 Ita-
lians have a specific place or piece of furniture dedicated to clothes already worn, not dirty enough to be washed but not perfectly clean either, creating the so-called “clothes chair”. What if the famous "clothes chair" was no longer something to hide, but an elegant piece of design that can help reduce environmental impact? This is how the "Wash Less" project was born, a revolutionary piece of furniture resulting from the collaboration between the Whirlpool brand and the well-known furniture brand Natuzzi. The visionary architect Fabio Novembre designed this innovative
seat. A style icon of a new way of living, the armchair is a masterpiece of innovation that invites us to rethink our washing habits, encouraging us to wash less and offering a practical solution for clothes that are "not exactly clean, but not even worth washing". "It might be surprising that Whirlpool promotes a seemingly counterintuitive concept: wash less. The reason is simple: we know that washing too much has a significant environmental impact and small changes in our habits can make a difference", explains Mariana Rodrigues, Marketing Director of Beko Europe. "After more than a year of work dedicated to the 'Wash Less' project, we are excited to finally present this original initiative, born from our partnership with Natuzzi and Fabio Novembre, leaders in the design sector. The result is a beautiful product of extraordinary workmanship, an expression of the renowned quality and craftsmanship of these two Italian icons". "This project does not simply convey a message, but embodies it. The designer chair is a tangible representation of this philosophy, a daily reminder to reconsider our habits. Statistics show that 24%1 of Italians wash their clothes after just one use. The aim is to challenge this behavior and inspire change. The chair is not just a piece of furniture, but a symbol of elegant and sustainable solutions for everyday life. Whirlpool is committed to supporting the wellbeing of consumers – both personal and planetary – by simplifying their daily lives and encouraging them to take care of themselves at home. This is because consumers feel the need to take care of themselves, but struggle to make it a priority. For this reason, the brand has created the EcoPlayer platform, to make it easier to adopt a sustainable lifestyle. The "Wash Less" project, born from this initiative, represents the second step in supporting consumers to become true EcoPlayers. An interesting fact emerges: while 33% of people conscientiously try to wash clothes less frequently, the mystery of the ever-growing pile of clothes remains unsolved. In fact, 74% admit to hiding these clothes when guests come over, suggesting that, even for those who are committed to reducing washing, the infamous 'laundry chair' remains a constant presence. The Laundry Revolution: A Timeless Design Icon for the Age of Sustainability
The fruit of the vision of architect Fabio Novembre and the craftsmanship of iconic furniture brand Natuzzi, this extraordinary armchair elevates the concept of the “clothes chair” to a true statement of sustainable lifestyle. “In Italian, abiti and abitare both derive from the Latin habeo, to have,” explains Fabio Novembre. “This profound linguistic connection invites us to reflect on how our sense of ownership affects the balance of the planet. Design is a tool for shaping and defining objects, and choosing to adorn a comfortable seat with shapes that recall deer antlers means adopting the symbol of that animal’s regeneration. This is a daily reminder of sustainability, of our relationship with the natural world and our relationship with the clothes we wear. ‘Lavare Meno’ becomes a mantra to confront every
day before wasting unnecessary resources.” Fabio Novembre's new creation is both a comfortable armchair and a practical valet stand, which fits perfectly into any contemporary environment.
Pasquale Junior Natuzzi, Head of Project Division Natuzzi, explains why the iconic furniture brand has enthusiastically embraced this project, bringing the brand’s unmistakable style: “In this ambitious project, Italian craftsmanship, design and technology are at the service of sustainability. The Wash Less project reflects the identity of our brand, which has made research and innovation one of the pillars of a 65-year journey. I am confident that the public’s response will be wonderful, because sustainability must always go hand in hand with people’s habits and behaviors, which in this case can evolve with great simplicity”.
A design emboding sustainability - The “Wash Less” project is represented by a unique armchair with organic and rounded shapes, perfect as a distinctive element in the bedroom. Inspired by the common bedroom chair on which clothes often pile up before being tidied up, it transcends this humble origin thanks to an eye-catching design and an inspiring message. The lounge chair is both a comfortable seat and a practical valet stand, which fits perfectly into any environment and encourages conscious care of clothing, while also offering an elegant place to store it. This encourages a natural flow between wearing, airing, rewearing and washing, thus reducing unnecessary washing, saving energy and water, minimising fibre damage and, ultimately, extending the life of clothes.
Made with a sturdy steel frame, the lounge chair is upholstered in Ecoplen®, an innovative self-cleaning fabric made from recycled PET bottles, which offers a pleasant surface to the touch and maintains a sensation of freshness by eliminating fungi, bacteria, viruses and odours. The design also reminds users of its sustainability function with the slogan "Wash Less", embroidered on the seat.
Beyond clean clothes: Whirlpool and Natuzzi propose a more conscious approach to laundry - The Beko Europe study revealed an interesting dichotomy: 71% of respondents say they are concerned about environmental issues and 72% are aware that the use of household appliances has an impact on the environment, but almost 87% say they do laundry several times a week and 37%1 almost daily1.
The “Wash Less” project offers the opportunity to reduce unnecessary washing, saving water and energy and acting as a visual and behavioural “pause”, inducing a conscious decision on whether washing is really necessary.
“With the ‘Wash Less’ project, we are encouraging people to rethink their washing habits,” says Mariana Rodrigues, Marketing Director at Beko Europe. "By promoting more conscious consumption, we aim to help our consumers save resources while enjoying beautifully furnished homes. It's about making sustainable choices in a simple way, without compromising on style."
writer Pietro Ferrari
Abbiamo incontrato Alberto
Enoch a Pitti Filati, il quale ci ha raccontato la nuova visione di Servizi e Seta, guidandoci in un'affascinante riflessione sulle dinamiche globali del settore.
Pietro Ferrari – In un mondo in continua evoluzione, dominato da forti squilibri quale è la sua lettura della situazione attuale?
Alberto Enoch – Si, siamo in una fase caratterizzata da squilibri, ma possiamo agire, se si è in grado di comprendere i cambiamenti in corso. Non bisogna cedere alla paura; gli squilibri vanno interpretati correttamente. È fondamentale essere presenti su tutti i mercati globali, monitorare attentamente ciò che accade in ogni area geografica. Negli Stati Uniti stiamo vivendo grandi trasformazioni, ma dobbiamo ricordare che, nonostante la loro grande capacità di consumo, sono "solo" un mercato di 350 milioni di abitanti. È quindi importante sperare anche in una ripresa dell'Europa, che al momento è un po' stagnante. Da non dimenticare il Sud Est Asiatico: spesso percepito come un'area con rischi legati alla sostenibilità e alla produzione a basso costo, ma è anche il più grande mercato del mondo, con oltre tre miliardi di persone tra Cina e India, e centinaia di milioni in Paesi come Thailan-
dia, Vietnam, Corea del Sud e Giappone. Molti di questi Paesi, al di là di Corea e Giappone, stanno sviluppando una cultura consumistica, sono mercati dove l’alto di gamma e in particolare il Made in Italy, può trovare un riscontro naturale. In Servizi e Seta, abbiamo riflettuto molto su queste dinamiche. Per questo motivo, a partire dal primo marzo, apriamo Servizi e Seta Cina, una filiale al 100% di Servizi e Seta, con l'obiettivo di entrare nel mercato cinese, il primo al mondo per dimensioni.
Pietro Ferrari – Mi sembra che questo mercato stia diventando sempre più stratificato… Alberto Enoch – Sì, è vero. C’è una classe media sempre più importante, che non è di-
sposta ad accontentarsi di prodotti di bassa qualità. Ci sono anche alcuni miti da sfatare: contrariamente a quanto si pensa, i cinesi sono in grado di produrre eccellenza. Certo, la Cina non possiede i brand iconici che abbiamo noi o il Made in Italy simbolo di perfezione in tutto il mondo. Dovremmo imparare a valorizzare a non limitare la nostra visione al rischio che viene dall'Oriente. La Cina e l'India sono grandi opportunità per il futuro. L'America è ancora un mercato importante, ma per guardare avanti, biso-
gna concentrarsi sul Sud Est Asiatico.
Pietro Ferrari – In questo contesto, qual è il ruolo della nuova sede in Italia?
Alberto Enoch – La nuova sede in Italia è stata ripensata, ma resta sempre a Occhieppo Superiore. Tuttavia, stiamo anche ampliando una sede a Milano, che ospiterà uno showroom dedicato a presentare le nostre novità. Progetti simili sono in corso anche a New York, Parigi, Londra, e ovviamente in Cina, oltre che in altre location italiane. Sebbene oggi il mondo sembri essere a portata di mano, è fondamentale avere uno spazio fisico dove esporre i nostri prodotti: i tessuti, i capi, i dettagli. Inoltre, abbiamo avviato una collaborazione con Pecora Nera, un gruppo di giovani con una visione innovativa del modo di vestire, che si distingue per la
sua libertà e originalità. La loro visione è radicalmente diversa dalla nostra e molto interessante. D’altronde, il mondo sta cambiando e loro fanno parte del futuro.
Pietro Ferrari – Per concludere, un nuovo stand di Servizi e Seta a Pitti Filati. È forse un'anticipazione di un nuovo modello per il futuro?
Alberto Enoch – Ci siamo presi il tempo cercando di coniugare praticità e immagine. Lo stand è uno spazio che gioca con la luce, dando vita a un ambiente sobrio ed elegante, dove si lavora con serenità. Siamo riusciti a centrare l'obiettivo, creando un luogo dove le per-
sone possono vivere un’esperienza autentica e immersiva. Ma è stata anche una anticipazione del nuovo assetto aziendale che ci posiziona in un’ ottica strategica e rafforza la sua continuità. A questo proposito l’operazione di acquisizione della maggioranza di Servizi e Seta da parte di Ethica Global Investments, società di investimento promossa da Ethica Group ha permesso a Filidarte Group di consolidare il settore dei filati d’eccellenza come punto di riferimento al servizio della moda internazionale. Sono certo che questa integrazione porterà a importanti sviluppi industriali, commerciali e di prodotto, favorendo sinergie e aprendo nuove opportunità di crescita.
67%
english text
We met Alberto Enoch at Pitti Filati, who told us about the new vision of Servizi e Seta, guiding us through a fascinating reflection on the global dynamics of the sector.
Pietro Ferrari – In a changing world dominated by strong unbalances, what is your reading of the current situation?
Alberto Enoch – Yes, we are in a phase characterised by disequilibrium, but we can act if we are able to understand the changes taking place. We must not give in to fear; imbalances must be interpreted correctly. It is essential to be present in all global markets, to monitor closely what is happening in each geographical area. In the United States we are experiencing great transformations, but we must remember that, despite its great consumer capacity, it is ‘only’ a market of 350 million inhabitants. It is therefore important to also hope for a recovery in Europe, which is currently somewhat stagnant. Not to forget South East Asia: often perceived as an area with sustainability risks and low-cost production, it is also the largest market in the world, with over three billion people in China and India, and hundreds of millions in countries such as Thailand, Vietnam, South Korea and Japan. Many of these countries, apart from Korea and Japan, are developing a consumer culture, they are markets where high-end products, and in particular Made in Italy, can find a natural match.
At Servizi e Seta, we have given a lot of consideration to these dynamics. That is why, as of 1 March, we are opening Servizi e Seta China, a wholly-owned subsidiary of Servizi e Seta, with the aim of entering the Chinese market, the largest in the world.
Pietro Ferrari – It seems to me that this market is becoming more and more stratified...
Alberto Enoch – Yes, it is. There is an increasingly important middle class, which is not willing to settle for low quality products. There are also some myths to dispel: contrary to popular belief, the Chinese are capable of producing excellence. Of course, China does not have the iconic brands that we have or the Made in Italy that is a symbol of perfection around the world. We should learn to value and not limit our vision to the risk that comes from the East. China and India are great opportunities for the future. America is still an important market, but to look ahead, we must focus on South East Asia.
Pietro Ferrari – In this context, what is the role of the new headquarters in Italy?
Alberto Enoch – The new location in Italy has been redesigned, but it is still in Occhieppo Superiore. However, we are also expanding an office in Milan, which will house a showroom dedicated to presenting our novelties. Similar projects are also underway in New York, Paris, London, and of course China, as well as other Italian locations. Although today the world seems to be at our fingertips, it is essential to have a physical space where we can display our products: the fabrics, the garments, the details. In addition, we have started a collaboration with Pecora Nera, a group of young people with an innovative vision of dressing, which stands out for its freedom and originality. Their vision is radically different from ours and very interesting. After all, the world is changing and they are part of the future.
Pietro Ferrari – To conclude, a new Servizi e Seta stand at Pitti Filati. Is it perhaps an anticipation of a new model for the future?
Alberto Enoch – We took our time trying to combine practicality and image. The stand is a space that plays with light, creating a sober and elegant environment, where one works with serenity. We managed to hit the target, creating a place where people can have an authentic and immersive experience.
But it was also an anticipation of the new corporate structure with the desire to position itself in a strategic perspective that can ensure and strengthen business continuity. In this regard, the acquisition of a majority stake in Servizi e Seta by Ethica Global Investments, an investment company promoted by the Ethica Group, has enabled the Filidarte Group to consolidate the yarns of excellence sector as a point of reference at the service of international fashion. I am certain that this integration will lead to important industrial, commercial and product developments, fostering synergies and opening up new growth opportunities.
OSSERVATORIO
writer Camilla Carrara camilla.carrara@unibocconi.it
In un settore in continua trasformazione, il Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi School of Management si conferma un punto di riferimento strategico per valutare la transizione delle aziende della moda verso modelli circolari. Durante l’evento annuale, è stato presentato il Report 2024/2025, un documento che analizza il livello di maturità delle imprese rispetto a quattro pilastri fondamentali: Ecodesign, Biodiversità, Impatto sociale e Governance L’incontro, ospitato nel Campus di SDA Bocconi, ha visto la partecipazione di rappresentanti della Commissione Europea, EURATEX, OECD e delle aziende partner del Monitor.
Ciò che ha reso il format particolarmente coinvolgente è stata la varietà di voci e prospettive, che ha stimolato un dibattito critico e costruttivo,
evitando l’approccio puramente promozionale che spesso caratterizza questi eventi.
NEL NUOVO CONTESTO NORMATIVO
Tra le principali evidenze emerse dal Report, spicca la necessità per le aziende di adeguarsi ai nuovi regolamenti europei, tra cui Ecodesign, EUDR, Passaporto Digitale, Green Claims, Nature Restoration Law e Due Diligence Directive. Tuttavia, le imprese si trovano ancora in difficoltà nel quantificare i costi e i benefici derivanti dall’implementazione di strategie circolari.
L’adozione di tecnologie innovative è un altro aspetto chiave del futuro della moda circolare: nei prossimi tre anni, si prevede una crescita del 31% nell’uso dell’intelligenza artificiale per supportare la transizione circolare, seguita dalle piattaforme online per la circolarità (+19%) e per la tracciabilità (+12%).
Il Monitor for Circular Fashion non si limita all’analisi teorica ma si traduce in azioni concrete: nel Report sono stati presentati 14 progetti circolari delle aziende partner.
Tra questi:
• Think Leather: il progetto
di HModa con GAB Group, Seriscreen e Progetto QUID che ha trasformato rimanenze di pellame in portapenne.
• Kintsugi: una soluzione di riparazione sviluppata da YKK, Save The Duck e Temera, ispirata all’arte giapponese del restauro.
• Digital Product Passport: l’iniziativa di Save The Duck e Certilogo che integra il passaporto digitale nel 99% dei capi della collezione 2024.
Durante l’evento è stato inoltre presentato il Circular Fashion Manifesto 2024, che riafferma l’impegno delle aziende per una maggiore trasparenza e tracciabilità lungo l’intera catena di fornitura.
Conclusioni: oltre le normative, una cultura della circolarità.
Francesca Romana Rinaldi, Direttrice del Monitor for Circular Fashion, ha sottolineato come le direttive europee stiano spingendo le aziende verso la circolarità, ma non siano sufficienti a creare una cultura della sostenibilità. “Spetta alle imprese mettere in
atto strategie e strumenti concreti per plasmare questa cultura,” ha dichiarato. L’evento ha dimostrato che la moda circolare non è più un concetto astratto, ma una realtà in evoluzione, dove la collaborazione tra istituzioni, aziende e consumatori può accelerare la transizione verso un sistema più sostenibile e responsabile.
In a constantly evolving sector, the Monitor for Circular Fashion of SDA Bocconi School of Management confirms itself as a strategic point of reference for evaluating the transition of fashion companies towards circular models. During the annual event, the 2024/2025 Report was presented, a document that analyzes the level of maturity of companies with respect to four fundamental pillars: Ecodesign, Biodiversity, Social Impact and Governance The meeting, hosted on the SDA Bocconi Campus, saw the participation of representatives of the European Commission, EURATEX, OECD and the Monitor's partner companies. What made the format particularly engaging was the variety of voices and perspectives, which stimulated a critical and constructive debate, avoiding the purely promotional approach that often characterizes these events.
Among the main findings of the Report, the need for companies to adapt to the new European regulations stands out, including Ecodesign, EUDR, Digital Passport, Green Claims, Nature Restoration Law and Due Diligence Directive. However, companies still find it difficult to quantify the costs and benefits of implementing circular strategies. The adoption of innovative technologies is another key aspect of the future of circular fashion: in the next three years, a 31% growth is expected in the use of artificial in-
telligence to support the circular transition, followed by online platforms for circularity (+19%) and traceability (+12%).
The Monitor for Circular Fashion is not limited to theoretical analysis but translates into concrete actions: 14 circular projects of partner companies were presented in the Report. Among these:
• Think Leather: the HModa project with GAB Group, Seriscreen and Progetto QUID that transformed leftover leather into pen holders.
• Kintsugi: a repair solution developed by YKK, Save The Duck and Temera, inspired by the Japanese art of restoration.
• Digital Product Passport: the initiative by Save The Duck and Certilogo that integrates the digital passport in 99% of the garments of the 2024 collection. During the event, the Circular Fashion Manifesto 2024 was also presented, which reaffirms the commitment of companies to greater transparency and traceability along the entire supply chain.
Conclusions: beyond regulations, a culture of circularity Francesca Romana Rinaldi, Director of the Monitor for Circular Fashion, underlined how European directives are pushing companies towards circularity, but are not sufficient to create a culture of sustainability. “It is up to companies to implement concrete strategies and tools to shape this culture,” he said.
The event demonstrated that circular fashion is no longer an abstract concept, but an evolving reality, where collaboration between institutions, companies and consumers can accelerate the transition to a more sustainable and responsible system.
writer Paola Govoni
A Milano, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospita fino al 15 giugno 2025 la mostra ‘GALTRUCCO.
TESSUTI MODA ARCHI-
TETTURA’ che ripercorre una lunga stagione della moda e una storia imprenditoriale en-
trata a far parte della memoria collettiva dei milanesi, e non solo.
Galtrucco è sinonimo di tessuti di alta qualità, eleganti vetrine e negozi d’autore che hanno segnato un’epoca del gusto,
diventando protagonisti delle tendenze nella moda attraverso i decenni, fin dall’inizio dell’attività commerciale di Lorenzo Galtrucco nel 1870 e l’apertura del primo negozio di vendita al dettaglio di tessuti a Robbio Lomellina nel 1885.
La mostra milanese – organizzata da Lorenzo Galtrucco s.p.a. in collaborazione con il Comune di Milano – racconta un lungo percorso temporale
Torino (1912), Milano (1923), Trieste (1926), Genova (1935) e Roma (1936), sviluppando un concept di ‘negozisalotto d’autore’ su progetto di architetti come Guglielmo Ulrich e Melchiorre Bega con un design di interni arricchito da opere in ceramica di Fausto Melotti e dipinti della disegnatrice Bruna Moretti, in arte Brunetta.
Nella foto centrale: il negozio Galtrucco sotto i Portici Meridionali di piazza Duomo; in vetrina le poltroncine disegnate dall'architetto Guglielmo Ulrich, 1949. Foto A. Villani e Figli – Bologna. Milano, Archivio Galtrucco (© Foto A. Villani e Figli, Bologna)
A sinistra: vetrina con tessuti e figurini del negozio Galtrucco di Milano piazza Duomo (particolare), 1950 circa. Foto Farabola. Milano, Archivio Galtrucco (© Archivi Farabola)
che ha inizio negli anni Venti del Novecento, attraversa gli anni cupi della Seconda Guerra mondiale, fa rivivere la ripresa economica degli anni Sessanta e ripercorre l’evoluzione della società italiana fino agli inizi del nuovo millennio e più precisamente fino al 2001, anno in cui Galtrucco lasciò l’attività commerciale per proseguire nell’attuale gestione immobiliare.
Ospitata nelle storiche sale di Palazzo Morando in via Sant’Andrea 6 nel cuore del Quadrilatero della Moda, la mostra si articola in due sezioni: la prima – curata da Alessandra Coppa – è dedicata alla strategia di comunicazione di Galtrucco attraverso i negozi, le vetrine e la pubblicità ed espone un esemplare dei grandi totem ‘girasole’ che costeggiavano alcune statali italiane negli anni Cinquanta e Sessanta.
La seconda sezione – curata da Margherita Rosina ed Enrica Morini – è incentrata sui tessuti e sui negozi. In particolare, dopo l’apertura a Novara (1911), Galtrucco apre a
Si trattava di un sistema di arredi di concezione avanzata espressione di una identità forte, con vetrine progettate e realizzate per offrire il massimo della visibilità e per “essere riconoscibili al primo sguardo”.
VETRINE COME SCENOGRAFIE
I negozi erano posizionati in centro città, in palazzi storici di pregio architettonico che si caratterizzavano ulteriormente per le sontuose vetrine, la scenografia e la bellezza delle stoffe esposte.
Emblematico in questo senso è il negozio di Milano aperto sotto i Portici Meridionali di Piazza Duomo con le sue grandi vetrine, vere e proprie ‘scenografie urbane’ spesso organizzate per narrazioni tematiche o celebrazioni ed eventi come la Prima della Scala, le Olimpiadi o l’alternarsi delle stagioni.
Dopo i gravissimi danni causati dai bombardamenti del 1943, il negozio di piazza Duomo viene ricostruito su progetto di Guglielmo Ulrich nel 1949.
Il 5 marzo 1973 un rovinoso incendio causato dallo scoppio di una lampada della vetrina distrugge il negozio, che viene interamente rinnovato ancora su progetto di Ulrich e riaperto nel settembre 1974.
Nella foto in alto:
Pubblicità Galtrucco sulla statale Aurelia negli anni del boom economico 1950-1960 Milano, Archivio Galtrucco. (© Archivio Galtrucco, Milano)
Nella prima foto in basso: pagina del libro campionario LA56-G89 tele di lana e seta stampata, 1956
Grandate, Archivio Clerici Tessuto & C. S.p.A. Fondo Galtrucco. (© Grandate (Como), Archivio Clerici Tessuto & C S.p.A. – Fotografia Studio Carlos&Dario Tettamanzi)
Nella seconda foto in basso: Abito modello Tarentelle. Primavera Estate 1990.
Chloé Archive Paris, Parigi. (© Chloé Archive, Parigi. Foto Giulia Bellezza)
Nella foto in basso al centro: Abito da sera lungo, 1932-33 ca. Sartoria Robiolio, Torino. Liceo Artistico Aldo Passoni, Torino. (© Raccolta di abiti d’epoca del Liceo Artistico Statale “Aldo Passoni”, Torino. Foto Giulia Bellezza)
L’ultimo negozio Galtrucco su progetto di Piero Pinto viene inaugurato il 29 ottobre 1981 in via Montenapoleone a Milano ed è dedicato all’abbigliamento maschile.
La caratteristica delle vetrine dei negozi Galtrucco nel secondo dopoguerra era quella di esporre tessuti drappeggiati in modo scenografico, vere e proprie cascate di velluti, sete, chiffon e organze oppure metri di stoffe morbidamente posati su poltroncine e coffee tables, accompagnando l’esposizione con figurini artistici che suggerivano i possibili utilizzi delle stoffe per l’utilizzo sartoriale sia per donna che per uomo. L’archivio Galtrucco conserva un corpus di 299 figurini, alcuni dei quali sono esposti in mostra, che costituiscono un materiale prezioso sia per il loro interesse artistico che come strumento per perpetuare la memoria storica dell’azienda e gli orientamenti di gusto e di tendenze della moda.
Con la nascita del prêt-à-porter nei primi anni Settanta l’allestimento delle vetrine cambia e coerentemente si adegua alle
nuove esigenze del mercato, proponendo anche capi già confezionati, mentre l’offerta di Galtrucco si arricchisce di tessuti destinati agli atelier di stilisti come Krizia, Giorgio Armani e Chloé a Parigi, che documentano l’attività di progettazione e di co-branding con diversi marchi e fashion designer.
Il filo conduttore della seconda parte della mostra di Palazzo Morando sono gli
album campionario e le tirelle messi a disposizione da Clerici Tessuto & C s.p.a. di Grandate (Como), che ne è proprietaria dal 2004, e che documentano la varietà dell’offerta e l’ampio assortimento di tessuti offerti alla clientela, frutto di una solida rete di fornitori costruita negli anni e destinata a durare decenni.
In mostra anche una selezione di creazioni sartoriali e prêt-à-
porter di abiti da sera, capi da giorno, eleganti completi maschili e femminili, provenienti in buona parte dalla collezione di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, ma anche dalla Fondazione Antonio Ratti di Como, dalle raccolte di Palazzo Madama e del Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino, dai Chloé Archives Paris, dagli Archivi Giorgio Armani e dall’Archivio Galtrucco di Milano.
Luigi Tarquini, Figurini, 1950-55 ca. Milano, Archivio Galtrucco (© Archivio Galtrucco, Milano)
Figurino, 1960. Milano, Archivio Galtrucco (© Archivio Galtrucco, Milano)
Until June 15, 2025, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in Milan hosts the exhibition ‘GALTRUCCO. FABRICS, FASHION, ARCHITECTURE’, which outlines a long season of fashion and an entrepreneurial history that has become part of the collective memory of the Milanese, and not only them.
Galtrucco is synonymous with high-quality fabrics, elegant shop windows and design shops that have marked an era of taste, becoming protagonists of fashion trends over the decades, since the beginning of Lorenzo Galtrucco's commercial activity in 1870 and the opening of the first retail shop for fabrics in Robbio Lomellina in 1885.
The Milanese exhibition – organized by Lorenzo Galtrucco s.p.a. in collaboration with the Municipality of Milan – tells a long temporal journey that begins in the 1920s, passes through the dark years of the Second World War, revives the economic recovery of the 1960s and traces the evolution of the Italian society up to the beginning of the new Millennium and more precisely up to 2001, when Galtrucco left the commercial activity to continue in the current real estate management.
Hosted in the historic rooms of Palazzo Morando in via Sant’Andrea 6 in the heart of the fashion district Quadrilatero della Moda, the exhibition is divided into two sections: the first – curated by Alessandra Coppa – is dedicated to Galtrucco's communication strategy through stores, shop windows and advertising and displays an example of the large 'sunflower' totems that lined Italian state roads in the 1950s and 1960s.
The second section – curated by Margherita Rosina and Enrica Morini – focuses on fabrics and shops. In particular, after opening in Novara (1911), Galtrucco opened in Turin (1912), Milan (1923), Trieste (1926), Genoa (1935) and Rome (1936), developing a concept of ‘designer living room shops’ based on the designs of architects such as Guglielmo Ulrich and Melchiorre Bega with an interior design enriched by ceramic works by Fausto Melotti and paintings by the designer Bruna Moretti, alias Brunetta. It was a system of advanced furniture that expressed a strong identity, with windows designed and created to offer maximum visibility and to “be recognisable at first glance”.
The shops were located in the city center, in historic buildings of architectural value that were further characterized by the sumptuous windows, the scenography and the beauty of the fabrics on display. Emblematic in this sense is the shop in Milan opened under the Southern Porticoes of Piazza Duomo with its large windows, real 'urban scenographies' often organized for thematic narrations or celebrations and events such as the La Scala Premiere, the Olympics or the changing of the seasons. After the very serious damage caused by the bombings of 1943, the shop in Piazza Duomo was rebuilt based on a project by Guglielmo Ulrich in 1949. On March 5, 1973, a disastrous fire caused by the explosion of a lamp in the
window destroyed the shop, which was completely renovated again based on Ulrich's project and reopened in September 1974. The last Galtrucco shop designed by Piero Pinto was inaugurated on October 29, 1981 in Via Montenapoleone in Milan and was dedicated to men's clothing.
The characteristic of the windows of the Galtrucco shops in the post-war period was to display fabrics draped in a scenic way, real cascades of velvet, silk, chiffon and organza or meters of fabrics softly placed on armchairs and coffee tables, accompanying the display with artistic fashion sketches that suggested the possible uses of the fabrics for tailoring for both women and men.
The Galtrucco archive preserves a corpus of 299 fashion sketches, some of which are on display in the exhibition, which constitute a precious material both for their artistic interest and as a tool to perpetuate the historical memory of the company and the orientations of taste and fashion trends.
With the birth of prêt-à-porter in the early Seventies, the display of shop windows changed correspondently according to the new requirements of the market, also offering ready-made garments, while Galtrucco's offer was enriched with fabrics intended for the ateliers of fashion stylists such as Krizia, Giorgio Armani and Chloé in Paris, which document the design and co-branding activity with various brands and fashion designers.
The common thread of the second part of the exhibition at Palazzo Morando are the sample albums and traces made available by Clerici Tessuto & C s.p.a. of Grandate (Como), which has owned it since 2004, and which document the variety of the offer and the wide assortment of fabrics offered to customers, the result of a solid network of suppliers built over the years and destined to last for decades. Also on display is a selection of tailored and ready-towear creations of evening dresses, daywear, elegant men's and women's suits, mostly from the collection of Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, but also from the Antonio Ratti Foundation of Como, the collections of Palazzo Madama and the Aldo Passoni Art School of Turin, the Chloé Archives Paris, the Giorgio Armani Archives and the Galtrucco Archive of Milan.
writer Maria Cristina Tagliabue
In un’epoca in cui l’industria tessile è chiamata a rispondere alle crescenti esigenze di sicu-
rezza, estetica e sostenibilità, Tintoria Sala si conferma un punto di riferimento nel panorama internazionale della produzione di filati.
Situata nel cuore della tradizione tessile italiana, l’azienda si distingue per la sua capacità di coniugare ricerca, innovazione e un impegno concreto verso l’ambiente, aggiun-
gendo negli ultimi anni un focus particolare sui filati per tessuti outdoor.
I filati outdoor sono una categoria di materiali tessili progettati per resistere alle condizioni ambientali tipiche degli spazi esterni, come l’esposizione prolungata ai raggi solari, all’umidità, alla pioggia, al vento e agli sbalzi termici.
Questi filati trovano applicazione in una vasta gamma di prodotti, tra cui tende da sole, cuscini, rivestimenti per mobili da giardino, tappeti e tessuti decorativi per terrazze, balconi o ambienti contract come hotel, yacht e ristoranti all’aperto. La loro importanza è cresciuta parallelamente alla tendenza di vivere gli spazi esterni come estensioni degli interni, richiedendo soluzioni che uniscano estetica, funzionalità e durata.
Un trend emergente del tessile outdoor è l’uso di filati ibridi, che combinano fibre sintetiche con elementi naturali, mantenendo le proprietà tecniche richieste dall’outdoor.
Questi filati, che Tintoria Sala sottopone a processi di tintura specializzati, permettono di creare palette cromatiche vivaci e altamente resistenti alla luce solare.
Il nuovo filato “All Seasons” creato da Tintoria Sala unisce le ben conosciute caratteristiche della fibra di acrilico a quelle naturali della canapa: questa fibra porta in dote infatti una resistenza eccezionale all’usura e agli strappi oltre ad un’ottima resistenza ai raggi UV, qualità che la rendono perfetta agli arredi e complementi da esterni. In aggiunta, le potenzialità di tintura su questo nuovo filato, in unica o in doppia solidità, rendono inimitabili le variabili coloristiche creabili, pur garantendo alte resistenze per gli spazi esterni.
PROGETTI CONTRACT: UN EQUILIBRIO TRA FUNZIONE E DESIGN
Trevira CS, marchio sinonimo di eccellenza a livello globale, è il pilastro su cui Tintoria Sala basa gran parte della sua produzione di filati.
Questa fibra di poliestere, nota per la sua tecnologia
flame retardant intrinseca, offre una sicurezza senza compromessi, rendendola ideale non solo per l’arredamento interno, ma anche per gli spazi esterni.
La ricerca estetica di Tintoria Sala, sia nel reparto R&D di filatura che nel laboratorio tintoriale, permette di replicare l’aspetto naturale di materiali
come il lino, la seta e la lana, trasformando Trevira CS in una scelta privilegiata per designer e architetti che progettano complementi d’arredo outdoor, come tende, cuscini e tessuti per sedute.
A seguito di anni di studio Tintoria Sala, durante l’ultima edizione di Heimtextil, tenutasi a gennaio 2025 a Fran-
coforte, lancia la prima collezione di filati discontinui 100% Trevira CS puramente studiati per il settore contract outdoor.
Alte resistenze della fibra per tenacità e strappo, colori tinto filo ben calibrati per lunghe esposizioni, rendono la nuova collezione di filati “Ross” un’innovativa strada, estetica e funzionale, per tessuti che
condividono le performance flame retardant con quelle dell’esposizione agli spazi esterni aggiungendo un’esperienza tattile e coloristica dai caratteri naturali.
L’evoluzione dei filati per l’arredamento outdoor e i progetti contract è destinata a continuare, con un focus sempre
In an era where the textile industry is expected to respond to increasing demands for safety, aesthetics and sustainability, Tintoria Sala stands out as a benchmark in the international landscape of yarn production. Settled in the heart of Italy’s textile tradition, the company distinguishes itself through its ability to blend research, innovation, and a tangible commitment to the environment, with a particular focus in recent years on yarns for outdoor fabrics.
Outdoor yarns are a category of textile materials engineered to resist the environmental conditions typical of exterior spaces, such as prolonged exposure to sunlight, humidity, rain, wind, and temperature fluctuations. These yarns are used in a wide range of products, including awnings, cushions, garden furniture upholstery, rugs, and decorative fabrics for terraces, balconies, or contract settings like hotels, yachts, and outdoor restaurants. Their importance has grown alongside the trend of treating outdoor spaces as extensions of indoor living areas, requiring solutions that combine aesthetics, functionality, and durability.
An emerging trend in outdoor textiles is the use of hybrid yarns, which blend synthetic fibers with natural elements while retaining the technical properties required for outdoor
maggiore su tecnologie smart e materiali circolari. In un settore dove ogni dettaglio conta, Tintoria Sala risponde con una promessa: mantenere alta la sinergia tra filati tecnici innovativi e processi di tintura all’avanguardia, aprendo nuove frontiere per il design e la funzionalità, all’insegna di un futuro più sicuro e sostenibile.
applications. These yarns, subjected to Tintoria Sala’s specialized dyeing processes, enable the creation of vibrant color palettes with exceptional resistance to sunlight.
The new “All Seasons” yarn, developed by Tintoria Sala, combines the well-known properties of acrylic fiber with the natural qualities of hemp. This fiber offers remarkable resistance to wear and tear, as well as excellent UV protection, making it ideal for outdoor furnishings and accessories. Additionally, the dyeing potential of this new yarn—available in single or double fastness—allows for unique and inimitable color variations while ensuring high performance in outdoor environments.
A BALANCE OF FUNCTION AND DESIGN
Trevira CS, a globally recognized symbol of excellence, forms the mainstay of much of Tintoria Sala’s yarn production. This polyester fiber, renowned for its intrinsic flame-retardant technology, provides uncompromising safety, making it ideal not only for indoor furnishings but also for outdoor spaces.
Through its spinning R&D department and dyeing laboratory, Tintoria Sala’s aesthetic research replicates the natural look of materials like linen, silk, and wool, transforming Trevira CS into a preferred choice for designers and architects crafting outdoor furnishing elements such as curtains, cushions, and seating fabrics.
After years of study, Tintoria Sala unveiled its first collection of discontinuous 100% Trevira CS yarns, specifically designed for the outdoor contract sector, at the latest edition of Heimtextil, held in Frankfurt in January 2025. With high fiber tenacity and tear resistance, along with yarn-dyed colors calibrated for prolonged exposure, the new “Ross” yarn collection offers an innovative, aesthetically pleasing, and functional path for fabrics. These yarns combine flameretardant performance with outdoor durability, while delivering a tactile and chromatic experience reminiscent of natural materials.
The evolution of yarns for outdoor furnishings and contract projects is set to continue, with an increasing focus on smart technologies and circular materials. In an industry where every detail matters, Tintoria Sala re-
sponds with a promise: to maintain a strong synergy between cutting-edge technical yarns and advanced dyeing processes, paving the way for new frontiers in design and functionality, all in pursuit of a safer and more sustainable future.
writer Pietro Ferrari
https://filipari.com/
Incontriamo a Filo, Francesca Pievani della Fili Pari per fare il punto sulla tintura tessile realizzata utilizzando marmi e pietre della tradizione italiana.
Pietro Ferrari – Facciamo una chiacchierata sulle novità che ci raccontate?
Francesca Pievani – Volentieri. Fili Pari è la start-up che si occupa di brevettare delle tecnologie in campo tessile, nell'ambito specifico lavoriamo sull'utilizzo del marmo e delle polveri lapidee. Abbiamo ini-
ziato con una prima tecnologia che si chiama MARM\MORE® ed è una spalmatura su tessuto, mentre la seconda tecnologia che entra nel campo dei filati è una tintura che riduce l'impatto idrico, utilizzando un quantitativo molto limitato di acqua per tingere il filato e utilizza uno speciale mix di marmo e minerali che va a sostituire i pigmenti sintetici che vengono comunemente utilizzati per tingere.
Pietro Ferrari – Stiamo parlando di materia prima che non si esaurisce...
Francesca Pievani –Stiamo parlando di una materia prima molto preziosa che genera anche un alto quantitativo di scarto (pensiamo a un blocco di marmo che può generare scarto fino al sessanta per cento del suo volume), dunque c'è la necessità di darle una nuova vita. , noi, invece, utilizziamo sia i prodotti sia i sottoprodotti della lavorazione del marmo, proprio nel concetto dell'economia circolare.
Beatrice Guidi – Nel campo delle colorazioni avete
introdotto nuove proposte?
Francesca Pievani – Si, in ogni stagione introduciamo qualche colorazione in più, tenendo conto che per noi campionare significa trovare dei marmi e dei minerali diversi: abbiamo una nostra palette colori ma poi, anche in base alle indicazioni del cliente, personalizziamo l'offerta.
Pietro Ferrari – Vi fornite della materia prima in Italia?
Francesca Pievani – Completamente in Italia, dalla selezione della pietra fino alla lavorazione del tessuto. Lavoriamo con diversi distretti della pietra nel nostro Paese, anche perché l'obiettivo del progetto è proprio quello di valorizzare il territorio, creando
Tessuti e filati realizzati con le innovative tecnologie MARM\MORE e MINERALDYE.
una rete di eccellenze italiane che possano collaborare insieme nell'ottica di creare qualcosa di innovativo.
Pietro Ferrari – Il mercato sta rispondendo bene alle vostre proposte?
Francesca Pievani – C'è molta curiosità, perché ovviamente il mercato in questa fase è molto ricettivo nei confronti di tutto ciò che è inerente sia all'innovazione sia alla sostenibilità.
Pietro Ferrari – Quali sono i vantaggi che offre questo sistema di tintoria?
Francesca Pievani – Per quanto riguarda la tintura su filo siamo in grado di offrire delle alte solidità alla luce e ai lavaggi e dunque il prodotto è adatto all'abbigliamento e sia indoor che outdoor, questo vantaggio si manifesta soprattutto nei confronti delle tinture a base vegetale.
Pietro Ferrari – Ci sono tempi lunghi di messa a punto?
Francesca Pievani – No, i prodotti sono industrializzati e hanno già avuto una fase di messa a punto approfondita.
Pietro Ferrari – Avete valutato la possibilità di approvvigionarvi su mercati esteri?
Francesca Pievani – No,
perché l’Italia ha una possibilità di approvvigionamento delle materie prime molto variegata, basti pensare all’eterogeneità del ter-
ritorio in cui viviamo, per cui prendiamo in considerazione questa opportunità solo sulla base delle richieste del cliente.
DYEING ON THE BASIS OF STONE MATERIAL: THIS IS THE PROPOSAL OF FILI PARI
We meet Francesca Pievani of Fili Pari at Filo to take stock of textile dyeing made using traditional Italian marble and stone. Pietro Ferrari – Shall we have a chat about what's new?
Francesca Pievani – Gladly. Fili Pari is the start-up that deals with patenting technologies in the textile field, in the specific field we work on the use of marble and stone powders.
We started with a first technology called MARM\MORE® and it is a coating on fabric, while the second technology that enters the field of yarns is a dye that reduces the water impact, using a very limited amount of water to dye the yarn and using a special mix of marble and minerals that replaces the synthetic pigments that are commonly used to dye
Pietro Ferrari – We are talking about raw material that does not run out.
Francesca Pievani – We are talking about a very precious raw material that also generates a high amount of waste (think of a block of marble that can generate waste up to sixty per cent of its volume), so there is a need to give it a new life.
We, on the other hand, use both the products and by-products of marble processing, precisely in the concept of the circular economy.
Beatrice Guidi – In the field of coloring, have you introduced any new proposals?
Francesca Pievani – Yes, every season we introduce a few more colorings, bearing in mind that for us, sampling means finding different marbles and minerals: we have our own colour palette but then, also based on the customer's indications, we customize the offer.
Pietro Ferrari – Do you source your raw materials in Italy?
Francesca Pievani – Completely in Italy, from the selection of the stone to the processing of the fabric. We work with several stone districts in our country, also because the aim of the project is precisely to enhance the territory, creating a network of Italian excellence that can work together to create something innovative.
Pietro Ferrari – Is the market responding well to your proposals?
Francesca Pievani – There is a lot of curiosity, because obviously the market at this stage is very receptive to everything that is inherent to both innovation and sustainability.
Pietro Ferrari – What advantages does this dyeing system offer?
Francesca Pievani – As far as yarn dyeing is concerned, we are able to offer high lightfastness and washing fastness and therefore the product is suitable for both indoor and outdoor clothing, this advantage is especially evident when compared to vegetable-based dyes.
Pietro Ferrari – Are there long set-up times?
Francesca Pievani – No, the products are industrialized and have already had a thorough fine-tuning phase.
Pietro Ferrari – Have you considered the possibility of sourcing from foreign markets?
Francesca Pievani – No, because Italy has a very varied raw material supply possibility, just think of the heterogeneity of the territory in which we live, so we only consider this opportunity on the basis of customer requests.
writer Stefano Targetti
www.baronifilati.it/it/home/
Nel cuore del distretto tessile di Prato, una delle capitali mondiali della produzione di filati, nasce Baroni Filati, che da oltre mezzo secolo rappresenta un punto di riferimento per l’arredamento di qualità. Fondata nel 1974 dai fratelli Baroni, questa realtà familiare ha saputo evolversi nel tempo, combinando tradizione artigianale, innovazione tecnologica e un’attenzione particolare alla sostenibilità. La storia inizia con un’intuizione: trasformare filati in vere e proprie opere d’arte per l’arredamento. Fin dai primi anni, l’azienda si specializza nella produzione di ciniglie e più tardi nel 2004 apre ai filati
fantasia, entrambi articoli che richiedono non solo competenza tecnica, ma anche una spiccata creatività. Le ciniglie, con la loro morbidezza vellutata, e i filati fantasia, capaci di dare vita a texture e colori unici, diventano presto il bi-
glietto da visita dell’azienda, conquistando il mercato dell’arredamento sia in Italia che all’estero.
La produzione, inizialmente concentrata su fibre naturali come cotone, viscosa, lino e seta, si amplia negli anni per includere fibre sintetiche come poliestere, acrilico e nylon. Questo mix di materiali permette a Baroni Filati di offrire oggi una gamma versatile, adatta a ogni esigenza, dai tessuti per divani e tende fino agli arredi outdoor per poi proseguire alle applicazioni d’abbigliamento ed alta moda.
NEL MONDO
DELLE CINIGLIE
E DEI FILATI FANTASIA
Uno dei tratti distintivi della propria produzione è la capacità di innovare senza perdere di vista la qualità. Le ciniglie, realizzate sia in fibre naturali che sintetiche, sono apprezzate per la loro resistenza e il comfort tattile, ideali per rivestimenti di imbottiti e tendaggi. I filati fantasia, invece, rappresentano il lato più creativo dell’azienda: grazie ad una tecnologia bicolore brevettata, sviluppata in collaborazione con Tintoria Sala, Baroni Filati riesce a tingere i filati in un solo bagno, ottenendo effetti mélange esclusivi e irripetibili. Questo processo, applicabile a qualsiasi combinazione di fibre, ha rivoluzionato il settore, offrendo ai designer infinite possibilità creative ed avendo un occhio consapevole al risparmio energetico ed al rispetto ambientale. Durante la scorsa edizione della fiera Heimtextil, tenutasi a gennaio 2025 a Francoforte, Baroni Filati viene premiata con il filato fantasia Tiffany per la sezione Color &
Style della Creativity Competition Trevira CS: un filato dalle diverse lucentezze e molteplici screziature di colore che lo portano ad essere un filo non solo tecnico ma anche di puro design.
Trevira CS è ormai uno standard internazionale per l’arredamento contract grazie alla capacità di garantire sicurezza senza bisogno di trattamenti chimici aggiuntivi: le proprietà flame retardant di questi filati sono intrinseche nella fibra stessa, rendendoli ideali per hotel, ristoranti, uffici e spazi pubblici. Baroni Filati ha saputo integrare Trevira CS nella propria offerta, proponendo ciniglie e filati fantasia flame retardant che uniscono le alte caratteristiche tecniche ad estetica e sostenibilità. L’azienda utilizza anche versioni ecologiche, come Trevira CS Eco, rispondendo così alla crescente domanda di materiali a basso impatto ambientale. Certificati GRS, questi filati rappresentano una scelta responsabile per il futuro.
PER IL DOMANI
Oggi, con sede a Montemurlo
In the heart of Prato’s textile district, one of the world’s capitals of yarn production, Baroni Filati was born. For over half a century, this company has been a benchmark for high-quality furnishing. Founded in 1974 by the Baroni brothers, this family-run business has evolved over time, blending artisanal tradition, technological innovation, and a strong focus on sustainability. The story begins with a vision: to transform yarns into true works of art for interior design. From its early years, the company specialized in producing chenille yarns and,
(Prato), Baroni Filati continua a crescere, avvalendosi anche di partner altamente qualificati e mantenendo un controllo rigoroso sulla qualità, dalla selezione delle materie prime ai test sul prodotto finito, non limitandosi a seguire le tendenze, ma sperimentando sempre nuove texture, colori e tecnologie. L’effetto bicolore brevettato, ad esempio, è diventato un simbolo della sua capacità di innovare, mentre l’uso di Trevira CS la posiziona come uno dei leader nel settore contract con i suoi filati fantasia e ciniglie.
Guardando al futuro, l'azienda punta a rafforzare il suo impegno nella sostenibilità, esplorando filati biodegradabili e processi produttivi ancora più ecologici. Con una storia che intreccia tradizione e modernità, Baroni rimane fedele alla sua missione: creare filati che non solo arredano, ma raccontano storie di passione, ingegno e rispetto per l’ambiente.
In un mondo in continua evoluzione, Baroni Filati dimostra che il tessile può essere al tempo stesso arte, tecnologia e coscienza green.
later, in 2004, expanded into fancy yarn, both products that demand not only technical expertise but also remarkable creativity.
Chenille, with its velvety softness, and fancy yarns, capable of bringing unique textures and colors, quickly became the company’s calling card, winning over the furnishing market both in Italy and abroad.
Initially focused on natural fibers such as cotton, viscose, linen, and silk, the production expanded over the years to include synthetic fibers like polyester, acrylic, and nylon. This blend of materials allows Baroni Filati to offer a versatile range today, suitable for every need, from fabrics for sofas and curtains to outdoor furnishings, and even extending to clothing and high-fashion applications.
One of the hallmarks of Baroni Filati’s production is its ability to innovate while maintaining an unwavering commitment to quality. Chenille yarns, made from both natural and synthetic fibers, are prized for their durability and tactile comfort, making them ideal for upholstery and drapery.
Fancy yarns, on the other hand, represent the company’s creative edge: thanks to a patented two-tone technology developed in collaboration with Tintoria Sala, Baroni Filati can dye yarns in a single bath, achieving exclusive, one-of-a-kind mélange effects.
This process, applicable to any fiber combination, has revolutionized the industry, offering designers endless creative possibilities while prioritizing energy savings and environmental responsibility.
At the latest edition of Heimtextil trade fair, held in January 2025 in Frankfurt, Baroni Filati was awarded a prize for its Tiffany fancy yarn in the Color & Style category of the Creativity Competition Trevira CS
This yarn, with its varied sheen and multi-colored flecks, stands out as both a technical achievement and a piece of pure design.
Trevira CS has become an international standard for contract furnishing due to its ability to ensure safety without requiring additional chemical treatments: its flame-retardant properties are inherent in the fiber itself, making it ideal for hotels, restaurants, offices, and public spaces.
Baroni Filati has successfully incorporated Trevira CS into its offerings, producing flame-retardant chenille and fancy yarns that combine high technical performance with aesthetics and sustainability. The company also uses eco-friendly versions, such as Trevira CS Eco , meeting the growing demand for low-impact materials. Certified with the Global Recycled Standard (GRS), these yarns represent a responsible choice for the future.
Today, based in Montemurlo (Prato), Baroni Filati
continues to grow, collaborating with highly qualified partners and maintaining strict quality control, from raw material selection to finished product testing.
Rather than merely following trends, the company experiments with new textures, colors, and technologies.
Its patented two-tone effect, for instance, has become a symbol of its innovative spirit, while its use of Trevira CS positions it as a leader in the contract sector with its fancy yarns and chenille. Looking to the future, Baroni Filati aims to strengthen its commitment to sustainability by exploring biodegradable yarns and even more eco-friendly production processes. With a history that weaves together tradition and modernity, the company remains true to its mission: to create yarns that not only furnish spaces but also tell stories of passion, ingenuity, and respect for the environment.
In a constantly evolving world, Baroni Filati proves that textiles can be, all at once, art, technology, and a green conscience.
A trusted source for sector analysis covering the largest world markets and providing a wide range of information to meet diverse research needs.
• Scenario
• Country outlooks
• Competition
• Distribution systems
• Market trends
• Forecasts
writer Beatrice Guidi
Automazione dei processi produttivi.
Nella pagina a destra: il filamento e il tessuto.
https://spiber.inc/en
STUDIO DELLA NATURA UN PRODOTTO RIVOLUZIONARIO.
Spiber Inc (Tsuruoka City, Prefettura di Yamagata, Giappone) è stata fondata nel settembre 2007 da Kazuhide Sekiyama (Direttore e Rappresentante della Direzione) e Ju-
nichi Sugahara (Direttore e Rappresentante della Direzione) con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di un benessere sostenibile. Il nome "Spiber" deriva dalla combi-
nazione delle parole "ragno" e "fibra", in quanto l'obiettivo iniziale dei fondatori era quello di utilizzare la biotecnologia per produrre e commercializzare fibre proteiche con proprietà simili a quelle della seta di ragno naturale. La coppia ha iniziato a studiare la seta di ragno e la sua commercializzazione nel 2004, quando erano studenti universitari presso la Facoltà di Informazione Ambientale della Keio University. Quando hanno appreso che la seta di ragno è il materiale più resistente al mondo, sono stati ispirati a iniziare la loro ricerca.
Il desiderio di creare una società migliore per il pianeta è
sempre stato alla base della loro motivazione e la consapevolezza che questo materiale unico potesse essere un approccio per raggiungere questo obiettivo li ha spinti a perseguire l'innovazione. Per accelerare l'iniziativa appena scoperta, hanno creato Spiber come società spin-off del loro progetto Universitario iniziale. Nel 2015, Spiber ha annunciato per la prima volta il prototipo di giacca outdoor Moon Parka di The North Face Japan, realizzato in collaborazione con Goldwin Inc, un'azienda giapponese di articoli sportivi e outdoor. Il parka sarebbe dovuto uscire l'anno successivo. Tuttavia, dopo l'annuncio, Spiber si è reso conto che il tessuto che aveva sviluppato per la giacca si restringeva notevolmente quando veniva immerso nell'acqua, a causa di una proprietà della seta di ragno naturale nota come "supercontrazione". Questo problema non poteva essere risolto con trattamenti di lavorazione o di finitura, quindi l'azienda ha deciso di modificare direttamente il materiale ridisegnando la sequenza di aminoacidi sottostante, responsabile della formazione del DNA dei polimeri proteici della fibra.
Dopo oltre 4 anni di ricerca e sviluppo, la giacca Moon Parka aggiornata è stata messa in vendita in quantità limitata nel dicembre 2019. Da allora Spiber ha completato la costruzione del suo primo impianto di produzione di polimeri proteici in Tailandia nel 2021, che è entrato in funzione nel 2022. Il suo secondo impianto di produzione commerciale negli Stati Uniti è attualmente in fase di
preparazione in collaborazione con ADM, una multinazionale di trasformazione alimentare e commercio di materie prime, e si prevede che inizi la produzione nei prossimi anni.
Spiber ha collaborato con diverse aziende e marchi di abbigliamento di rilievo, tra cui
The North Face Japan, Gol-
dwin, Yuima Nakazato, Sacai, Pangaia, Woolrich, Burberry, Yohji Yamamoto group, Issei Miyake group, e altri. Inoltre, Spiber ha collaborato con Shiseido, un'azienda di cosmetici giapponese, rilasciando un mascara che utilizza le fibre Brewed Protein™ di Spiber con il marchio Shiseido Maquillage.
https://spiber.inc/en
english text
Spiber Inc. (Tsuruoka City, Yamagata Prefecture, Japan) was founded in September 2007 by Kazuhide Sekiyama (Director and Management Representative) and Junichi Sugahara (Director and Management Representative) with the goal of contributing to the achievement of sustainable well-being.
The name "Spiber" comes from the combination of the words "spider" and "fiber," as the founders' initial goal was to use biotechnology to produce and commercialize protein fibers with properties similar to those of natural spider silk.
The pair began studying spider silk and its commercialization in 2004, when they were undergraduates at Keio Uni-
In occasione di Pitti Filati, che si è tenuto a Firenze dal 28 al 30 gennaio 2025, Spiber ha presentato una polo realizzata con filato 100% Brewed ProteinTM sviluppato da Botto Giuseppe e prodotta dal Maglificio Mely’s. Il tessuto esprime tutta la sua eleganza proprio grazie all’utilizzo delle fibre Brewed ProteinTM e all'esperienza dei produttori.
On the occasion of Pitti Filati, which took place in Florence from 28 to 30 January 2025, Spiber presented a polo shirt made from 100% Brewed ProteinTM yarn developed by Botto Giuseppe and produced by Mely's Knitting Mill. The fabric expresses all its elegance thanks to the use of Brewed ProteinTM fibres and the experience of the manufacturers.
versity 's Faculty of Environmental Information. When they learned that spider silk is the strongest material in the world, they were inspired to begin their research.
The desire to create a better society for the planet has always been at the core of their motivation, and the realization that this unique material could be an approach to achieving this goal drove them to pursue innovation. To accelerate their newly discovered initiative, they created Spiber as a spinoff company from their initial University project.
In 2015, Spiber first announced The North Face Japan's Moon Parka outdoor jacket prototype, made in collaboration with Goldwin Inc, a Japanese outdoor and sporting goods company. The parka was scheduled for release the following year. However, after the announcement, Spiber realized that the fabric he had developed for the jacket significantly shrank when immersed in water, due to a property of natural spider silk known as "supercontraction." This problem could not be solved with processing or finishing treatments, so the company decided to directly modify the material by redesigning the underlying amino acid sequence, which is responsible for forming the DNA of the fiber's protein polymers.
After more than 4 years of research and development, the updated Moon Parka went on sale in limited quantities in December 2019. Spiber has since completed construction of its first protein polymer production facility in Thailand in 2021, which began operations in 2022. Its second commercial production facility in the United States is currently being prepared in partnership with ADM, a multinational food processing and commodity trading company, and is expected to begin production in the coming years. Spiber has collaborated with several notable companies and apparel brands, including The North Face Japan, Goldwin, Yuima Nakazato, sacai, Pangaia, Woolrich, Burberry, Yohji Yamamoto group, Issei Miyake group, and more. Additionally, Spiber has collaborated with Shiseido, a Japanese cosmetics company, releasing a mascara using Spiber’s Brewed Protein™ fibers under the Shiseido Maquillage brand.
2004 - Kazuhide Sekiyama e Junichi Sugahara iniziano a studiare la seta di ragno e il suo potenziale di commercializzazione presso la Keio University.
2007 - I due fondano Spiber Inc. mentre completano i loro studi di bioinformatica.
2013 - L'azienda annuncia il primo prototipo di indumento realizzato con seta di ragno sintetica prodotta per fermentazione microbica.
2015 - Spiber annuncia il progetto Moon Parka, la sua prima giacca outdoor, prodotta da The North Face Japan in collaborazione con Goldwin Inc.
2018 - Viene fondata la Spiber (Thailandia) Ltd. per costruire il primo impianto di produzione su scala commerciale dell'azienda.
2019 - Goldwin Inc. lancia il Moon Parka dopo oltre quattro anni di ricerca e sviluppo.
2022 - Il primo impianto commerciale al mondo per la produzione di polimeri proteici entra in funzione in Tailandia. Si prevede che la produzione aumenterà nei prossimi anni no a raggiungere una capacità massima di diverse centinaia di tonnellate all'anno.
2023 - Viene fondata a Parigi la liale europea di Spiber per espandere la propria attività in Europa.
2024 -Vengono avviate collaborazioni con marchi globali come Burberry, Yohji Yamamoto, Issey Miyake e altri. Vengono inoltre annunciate partnership con stabilimenti italiani tra cui Marzotto, RD Gruppo Florence, Zegna Baruffa e Filatura Papi Fabio.
2004 - Kazuhide Sekiyama and Junichi Sugahara begin researching spider silk and its commercialization potential at Keio University.
2007 - The two establish Spiber Inc. while completing their bioinformatics studies.
2013 - The company announces the rst prototype garment made from synthetic spider silk produced by microbial fermentation.
2015 - Spiber announces the Moon Parka project, its rst outdoor jacket, produced by The North Face Japan in collaboration with Goldwin Inc.
2018 - Spiber (Thailand) Ltd. is founded to build the company's rst commercial-scale production facility.
2019 - Goldwin Inc. launches the Moon Parka after more than four years of research and development.
2022 - The world's rst commercial protein polymer production plant goes online in Thailand. Production is expected to increase over the next few years to a maximum capacity of several hundred tons per year.
2023 - Spiber's European subsidiary is established in Paris to expand its business in Europe.
2024 - Collaborations are initiated with global brands such as Burberry, Yohji Yamamoto, Issey Miyake and others. Partnerships are also announced with Italian mills including Marzotto, RD Gruppo Florence, Zegna Baruffa and Filatura Papi Fabio.
writer Redazione https://
Innovare prodotti e processi aziendali in termini di maggiore sostenibilità e digitalizzazione è fondamentale per rimanere competitivi, specialmente in un settore come quello tessile, caratterizzato da una filiera frammentata e con impatti ambientali. È da questi presupposti che nasce la
partnership tra il gruppo Sella e MagnoLab – rete di aziende per l’innovazione della filiera tessile – con l’obiettivo di facilitare la trasformazione sostenibile delle imprese del settore, mettendole in contatto con le startup attraverso un approccio di innovazione aperta, e creare un ecosistema di riferi-
mento in Italia e in Europa con un impatto positivo sul territorio, l'ambiente e la società. MagnoLab è una rete di aziende nata per realizzare nuove soluzioni per il settore tessile in ottica di economia circolare, creare valore e collaborare sulle esigenze attuali e future.
Punto di forza è il know-how aggregato e una rete fisica di impianti industriali di ultima generazione, installati a Cerrione (Biella), dove e possibile sviluppare prodotti e processi innovativi in modo collaborativo. Questo contesto unico permette di concentrare le attività di prototipazione e di sperimentare in tempi rapidi soluzioni all’avanguardia da trasferire direttamente negli impianti dei partner, per poi procedere con la produzione in scala.
Il gruppo Sella, tramite Sellalab, la piattaforma d’innovazione a impatto del Gruppo, in qualità di ecosystem partner, supporta le imprese partecipanti nell’accesso alla propria
community favorendo le opportunità di business.
Al progetto partecipa anche dpixel, che supporta la crescita delle startup e l’innovazione delle imprese all’interno di Fabrick, la società specializzata nell’open finance, mettendo a disposizione di MagnoLab il proprio knowhow per favorire l'interconnessione con startup e aziende innovative, promuovendo processi di co-creazione e innovazione aperta, valorizzando progetti di economia circolare e migliorando la sostenibilità di prodotti e processi.
L’INIZIATIVA
“TEXPLORATION”
Per raggiungere l’obiettivo, MagnoLab e Sella hanno lanciato “Texploration”, una call for PoC (Proof-of-Concept) a livello nazionale e internazionale rivolta a startup, scaleup e Pmi innovative in grado di sviluppare nuove soluzioni per l’industria tessile basate sull’analisi dei bisogni delle aziende.
L’iniziativa mira a individuare soluzioni utili ed efficaci che possano migliorare, ad esempio, la gestione energetica, la digitalizzazione dei processi produttivi, la riduzione dei consumi, l’uso di materiali riciclabili e biodegradabili, fino all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare la sup-
ply chain. Il programma prevede la possibilità di confrontarsi con i principali anelli dell’intera filiera tessile.
Le aziende del network MagnoLab che partecipano a Texploration sono: Canalair, Dbt
Fibre, De Martini, Di.Vé, Filidea, Maggia, Marchi&Fildi, Pinter Group, Stamperia Alicese e Tintoria Finissaggio 2000
“Texploration” avrà una durata di circa 9 mesi e prevede quattro diverse fasi: scouting, selezione, co-creazione e presentazione finale. Durante la prima fase di scouting saranno analizzate le startup, cui seguirà la selezione vera e propria che coinvolgerà le aziende della rete di MagnoLab.
Nella fase di co-creazione, saranno realizzati prototipi a partire dalle idee iniziali grazie al co-sviluppo di PoC con i principali attori del settore. I partecipanti al programma potranno testare e perfezionare le proprie innovazioni utilizzando macchinari tessili all’avanguardia, beneficiando dell’esperienza integrata di esperti e imprenditori. Le startup selezionate beneficeranno, durante il periodo della call, del supporto dei mentor di dpixel e Sellalab. La fase conclusiva consisterà
nella presentazione e promozione dei progetti ideati, con l’obiettivo di accelerarne l’accesso al mercato.
Per ulteriori informazioni su Texploration e invio candidature magnolab.com/texploration.
Announcing the launch of “Texploration,” a national and international open innovation program aimed at startups, scaleups and SMEs to create and develop cutting-edge solutions. Innovating products and company processes in terms of greater sustainability and digitalization is key to staying competitive, especially in a sector like textiles, which is characterized by a fragmented supply chain and environmental impacts. It is from these assumptions that the partnership between Sella Group and MagnoLab – a network of companies promoting innovation in the textile supply chain – was born, with the aim of facilitating the sustainable transformation of businesses in the sector, connecting them with startups through an open innovation approach, and creating a model ecosystem in Italy and Europe with a positive impact on the territory, the environment and society as a whole.
MagnoLab is a network of companies set up to develop new solutions for the textile sector from a circular economy perspective, create value and work together on current and future needs. Its strength lies in its collective know-how and a physical network of state-of-the-art industrial facilities, located in Cerrione near Biella, where innovative products and processes can be developed in collaboration. This unique context makes it possible to concentrate prototyping activities and rapidly try out cutting-edge solutions to be transferred directly to partners' plants, to then go on to scale production.
Sella Group, through Sellalab, the Group's impact innovation platform, as an ecosystem partner, supports participating companies in accessing its community and fostering business opportunities. Also participating in the project is dpixel, which supports the growth of startups and the innovation of businesses within Fabrick, the company specializing in open finance, providing MagnoLab with its know-how to foster interconnection with startups and innovative companies, promoting co-creation and open innovation processes, developing circular economy projects and improving the sustainability of products and processes.
To achieve the goal, MagnoLab and Sella have launched “Texploration,” a nationwide and international call for PoCs (Proof-of-Concept) aimed at innovative startups, scaleups and SMEs capable of developing new solutions for the textile industry based on the analysis of companies' needs. The initiative aims to identify useful and effective solutions that can improve, for example, energy management, digitization of production processes, reduction of consumption, and use of recyclable and biodegradable materials, all the way up to the use of Artificial Intelligence to optimize
the supply chain. The program includes opportunities to engage with key players in the textile supply chain.
The MagnoLab network companies participating in Texploration are: Canalair, Dbt Fibre, De Martini, Di.Vé, Filidea, Maggia, Marchi&Fildi, Pinter Group, Stamperia Alicese and Tintoria Finissaggio 2000.
“
Texploration” will take place over about 9 months and will involve four distinct stages: scouting, selection, co-creation and final presentation. During the first scouting stage, startups will be analyzed, followed by the actual selection involving companies from the MagnoLab network. In the co-creation stage, prototypes will be created from the initial ideas through PoC co-development with key industry players. Program participants will be able to test and refine their innovations using state-of-the-art textile machinery, while benefiting from the combined experience of industry professionals and entrepreneurs. The selected startups will benefit from the support of mentors at dpixel and Sellalab during the call for PoCs period. The final stage will consist of the presentation and promotion of the projects developed, with the aim of accelerating their access to the market.
For more information about Texploration and sending applications, go to magnolab.com/texploration.
writer Pietro Ferrari
https://gandolfigroup.com
Presso lo stand Electrolux Professional a Pitti Filati incontriamo Gandolfi Group, con sede a Quarantoli di Mirandola (in provincia di Modena). L'azienda, per la tecnologia impiegata e la professionalità degli addetti, è in grado di garantire, oltre ad un efficiente servizio di progettazione commerciale, assistenza post vendita, formazione, ricerca, sviluppo e revisione macchinari. Nel tempo ha consolidato i rapporti coi propri partner diventando concessionaria ufficiale di Shima Seiki Italia e dal 2016 distributore esclusivo Electrolux Professional a livello nazionale nei canali Follatura e Self Service,
con realizzazione di negozi di lavanderia a marchio Lavagettone e OndaBlu
Il settore cucine professionali e impianti di lavanderia, nel settore turistico alberghiero, com-
L'ATTIVITÀ DI GANDOLFI GROUP CON ELECTROLUX PROFESSIONAL NEL CAMPO DEL TESSILE.
pletano l’offerta Gandolfi Group. Successivamente è stato ampliato il campo d’intervento dell'azienda nei settori di lavaggio a secco, stiro e confezione con la rappresentanza in qualità di agenti esclusivi di Union e Barbanti Dal 2010 incontra le esigenze dei privati, e successivamente di GDO, DO, GDS, Car Wash e Petrolifere con Washing Cube e lavanderie self service a marchio del cliente [OEM], infine è stato ideato e creato Laundry4Pets, lavanderie self service dedicate ai capi ed accessori dei nostri animali domestici.
È Fabrizio Gandolfi, vicepresidente di Gandolfi Group che, gentilmente, ci dedica un po' di tempo:
Pietro Ferrari – La follatura è un'operazione secolare nella lavorazione della lana, come si esprime oggi con le moderne tecnologie?
Fabrizio Gandolfi – La follatura è un processo progressivo e irreversibile: il riuscire a follare nella maniera corretta
vuol dire anche riuscire a nobilitare e a bloccare la fibra nella maniera giusta in base alle esigenze del cliente finale. Noi siamo specializzati proprio in questo aspetto, non per nulla la maggior parte dei nostri clienti sono clienti di fascia medio-alta per non dire alta o altissima e, all'interno delle nostre macchine siamo in grado di ospitare dei carichi che superano il valore stesso delle macchine, a testimonianza della qualità dei filati e dei brand che lavorano per noi in tutta Europa sicuramente ma anche più lontano da qualche tempo.
Per noi la follatura vuol dire dare un servizio, perché è vero che forniamo macchinari ma sono compresi in un pacchetto che noi forniamo ai nostri clienti che a sua volta è di alta qualità per poter arrivare a dare il massimo in un processo che parte dal lavaggio ma finisce nell'asciugatura con dei programmi specifici dedicati per i diversi tipi di filati e di tessuti, utilizzando dei prodotti
chimici studiati assieme ai nostri tecnici e assieme alle filature, molte delle quali sono nostri partner, da Iafil a Tollegno. Riuscire a fornire queste soluzioni ai maglifici grandi e piccoli, ai laboratori e agli studi di stile significa permettere loro di nobilitare ancora di più il risultato cercato, perché noi possiamo avere un campione bellissimo, creato da uno stilista di grido, con un filato nobile, tessuto con macchine d'avanguardia, confezionato in maniera impeccabile ma se viene sbagliata la follatura la maglia è da buttar via: è, quindi, uno dei processi più importanti per i processi di riuscita della maglieria. Attenzione: non parliamo solo di maglieria moda in cui siamo veramente specializzati ma negli ultimi anni sta venendo alla ribalta anche tantissimo prodotto maglia di tipo tecnico: Noi abbiamo fornito impianti di follatura anche per aziende che lavorano nell'ambito del medicale, dello sportivo, del tecnico, dell'automotive. Quindi sono moltissimi i clienti che utilizzano i nostri impianti, perché scelgono un impianto moderno rispetto agli impianti del passato? Innanzitutto. perché il processo in questo caso si svolge in una lavacentrifuga che lava e centrifuga in due fasi, mentre precedentemente si lavava e si centrifugava in due macchine diverse e in più l'essiccatoio permette di non rovinare la fibra, grazie anche all'asciugatura di tipo assiale nel quale l'aria calda non arriva dal cesto ma dietro, cosa che consente di non sottoporre il filato a temperature troppo alte, stressandolo. Un'azienda che sceglie Electrolux sceglie una soluzione automatizzata, o
il più possibile automatizzata, anche per ovviare al fatto che i vecchi follatori, le signore che avevano gli alambicchi con i misurini. oggi non si sono più o sono sempre meno e per andare in una situazione in cui è possibile industrializzare al massimo la lavorazione.
Pietro Ferrari – Quindi diventa un processo misurabile.
Fabrizio Gandolfi – Electrolux Professional è anche la "mamma" della macchina di riferimento della nostra FOM71, macchina presente anche nei laboratori di certificazione, marcata con la approvazione di Woolmark Company . Da sempre Electrolux Professional ha avuto a cuore la cura dei tessuti, specialmente quelli della maglieria. Dove noi riusciamo a fornire una macchina di questo tipo, la risposta del
cliente è: "L'avessi fatto prima..." e, anche se hanno un parco macchine di altre aziende, la facilità di utilizzo e di programmazione dell'impianto è davvero incredibile e, non si dice che chiunque la possa utilizzare ma basta una conoscenza di base e una brevissima formazione e l'operatore è pronto a lavorare. Le macchine di ultima generazione hanno la bilancia automatica, il dosaggio indipendente dei detergenti, sono operativamente versatili dai grandi quantitativi ai campionari. Questo è uno dei motivi principali per cui i nostri clienti scelgono il nostro impianto di follatura.
Pietro Ferrari – E Immagino che anche l'assistenza sia di prima forza...
Fabrizio Gandolfi – L'assistenza Electrolux Professional è famosa nel mondo e, in particolare, in Italia: noi abbiamo
circa 850 tecnici con 150 centri di assistenza in tutto il territorio e questo è uno dei principali punti di forza.
Le macchine sono macchine certificate Ergocert e sono configurate in modo che l'operatore della macchina stessa subisca stress a livello dorsale molto inferiore a quello generato da altri macchinari.
Non va dimenticato l'aspetto più importante: noi siamo di proprietà svedese e i temi dell'ergonomia e della sostenibilità sono di casa nell'industria, oltre a garantire consumi ottimizzati di acqua e di gas nel caso degli essiccatoi a gas. La macchina ha cambiato il concetto della follatura rispetto al passato.
Non a caso la Electrolux Professional è il grande laboratorio di ricerca e sviluppo per le innovazioni e i miglioramenti che possono essere passati al domestico.
At the Electrolux Professional stand at Pitti Filati we meet Gandolfi Group, based in Quarantoli di Mirandola (in the province of Modena). The company, thanks to the technology used and the professionalism of its staff, is able to guarantee, in addition to an efficient commercial design service, after-sales assistance, training, research, development and machinery overhaul. Over time it has consolidated its relationships with its partners by becoming an official dealer of Shima Seiki Italia and, since 2016, the exclusive Electrolux Professional distributor at a national level in the Fulling and Self Service channels, with the creation of Lavagettone and OndaBlu branded laundry shops. The professional kitchen sector and laundry systems, in the hotel and tourism sector, complete the Gandolfi Group offer. The company's field of intervention was subsequently expanded to the dry cleaning, ironing and clothing sectors with the representation as exclusive agents of Union and Barbanti. Since 2010, it has met the needs of private individuals, and subsequently of GDO, DO, GDS, Car Wash and Petrolifere with Washing Cube and self-service laun-
dries under the customer's brand [OEM], finally Laundry4Pets was conceived and created, self-service laundries dedicated to the clothes and accessories of our pets. It is Fabrizio Gandolfi, vice president of Gandolfi Group who, kindly, dedicates a little time to us:
Pietro Ferrari – Fulling is a centuries-old operation in the processing of wool, how is it expressed today with modern technologies?
Fabrizio Gandolfi – Fulling is a progressive and irreversible process: being able to full in the correct way also means being able to ennoble and block the fiber in the right way based on the needs of the end customer. We are specialized precisely in this aspect, not for nothing the majority of our customers are medium-high range customers, not to say high or very high, and, inside our machines we are able to accommodate loads that exceed the value of the machines themselves, a testimony to the quality of the yarns and brands that work for us throughout Europe certainly but also further afield for some time. For us, fulling means providing a service, because it is true that we supply
machinery but they are included in a package that we provide to our customers which in turn is of high quality in order to be able to give the maximum in a process that starts from washing but ends in drying with specific programs dedicated to the different types of yarns and fabrics, using chemical products studied together with our technicians and together with the spinning mills, many of which are our partners, from Iafil to Tollegno. Being able to provide these solutions to large and small knitwear factories, laboratories and style studios means allowing them to further ennoble the result they are looking for, because we can have a beautiful sample, created by a famous designer, with a noble yarn, woven with cutting-edge machines, packaged impeccably but if the fulling is wrong the jersey is to be thrown away: it is, therefore, one of the most important processes for the success of knitwear. Attention: we are not just talking about fashion knitwear in which we are truly specialized but in recent years a lot of technical knitwear products have also come to the fore: We have also supplied fulling systems for companies that work in the medical, sports, technical and automotive sectors. So there are many customers who use our systems, why do they choose a modern system compared to the systems of the past? First of all. because the process in this case takes place in a washer-extractor that washes and spins in two phases, while previously it was washed and spun in two different machines and in addition the dryer allows not to ruin the fiber, thanks also to the axial drying in which the hot air does not come from the basket but from behind, which allows not to subject the yarn to temperatures that
are too high, stressing it. A company that chooses Electrolux chooses an automated solution, or as automated as possible, also to overcome the fact that the old fullers, the ladies who had the stills with the measuring cups, today are no longer there or are increasingly fewer and to move to a situation in which it is possible to industrialize the processing to the maximum.
Pietro Ferrari – So it becomes a measurable process.
Fabrizio Gandolfi – Electrolux Professional is also the "mother" of the reference machine of our FOM71, a machine also present in the certification laboratories, marked with the approval of the Woolmark Company. Electrolux Professional has always had the care of fabrics at heart, especially knitwear. Where we manage to provide a machine of this type, the customer's response is: "I wish I had done it before..." and, even if they have a fleet of machines from other companies, the ease of use and programming of the system is truly incredible and, it is not said that anyone can use it but a basic knowledge and a very short training are enough and the operator is ready to work. The latest generation machines have automatic scales, independent dosing of detergents, they are operationally versatile from large quantities to samples. This is one of the main reasons why our customers choose our fulling system.
Pietro Ferrari – And I imagine that the assistance is also first class...
Fabrizio Gandolfi – Electrolux Professional assistance is famous in the world and, in particular, in Italy: we have about 850 technicians with 150 assistance centers throughout the country and this is one of the main strengths. The machines are Ergocert certified machines and are configured so that the operator of the machine itself suffers much less stress at the back level than that generated by other machines. The most important aspect should not be forgotten: we are Swedish-owned and the themes of ergonomics and sustainability are at home in the industry, in addition to ensuring optimized water and gas consumption in the case of gas dryers. The machine has changed the concept of fulling compared to the past. It is no coincidence that Electrolux Professional is the great research and development laboratory for innovations and improvements that can be passed on to the home.
Concorso di creatività per tessuti 2025 all'insegna del motto “Trevira CS: LA SICUREZZA TESSILE ANTINCENDIO AL SUO MEGLIO”.
Gli attesissimi risultati del Concorso di creatività per tessuti Trevira CS 2025, ancora una volta, dimostrano l'elevato standard di lavorazione dei materiali ignifughi e i tessuti Trevira CS estetici e funzionali che ne derivano. In questo concorso, i partner Trevira CS di tutto il mondo sono stati invitati a presentare le loro ultime creazioni di tessuti e filati più creative, dimostrando la diversità dei tessuti Trevira CS in termini di comfort e sicurezza, qualità e design innovativo. Il concorso, incentrato sul fattoche i tessuti Trevira CS sono permanentemente ignifughi,
Immagini dell'esposizione presso lo stand Trevira per il concorso tessuti a Heimtextil 2025.
PICTURES OF THE DISPLAY AT TREVIRA BOOTH FOR FABRIC COMPETITION AT HEIMTEXTIL 2025.
ha incoraggiato i partecipanti a esplorare l'interazione tra design tessile, funzionalità e sicurezza. I partecipanti hanno potuto presentare i loro lavori in cinque diverse categorie: 1. Creare in sicurezza con COLOR AND STYLE: approcci sofisticati e insoliti al design d'interni.
2. Sicurezza antincendio testata per un grande COMFORT AND TOUCH: focus sul benessere attraverso esperienze tattili e proprietà funzionali aggiuntive come l'assorbimento acustico e gli effetti termici.
3. Prevenzione degli incendi in LIGHT AND DARKNESS: uso di diverse trasparenze per creare affascinanti giochi di luce.
4. Agire con sicurezza su HEAVY DUTY: in risalto i tessuti durevoli adatti all'uso sia interno che esterno, con particolare attenzione alla stabilità ai raggi UV.
5. Sicurezza affidabile per gli ALLROUNDER TIMELESS : presenta prestazioni durature in termini di Prestazioni durature in termini di flame retardancy ed estetica. Una giuria indipendente di alto livello, composta da esperti del settore (Prof.ssa Bettina Göttke-Krogmann , Corinna Kretschmar-Joehnk e Marty Lamers), ha valutato in modo approfondito oltre 250 proposte di tessuti e 24 di fi-
lati. Da questo gruppo eterogeneo di proposte, hanno selezionato 26 vincitori eccezionali e 3 articoli speciali che erano più che meritevoli di una menzione speciale per il loro aspetto, la loro sensazione e la loro composizione.
I vincitori del concorso di quest'anno sono stati esposti nello stand comune di Trevira CS ospitato da Indorama Ventures durante la fiera Heimtextil, a Francoforte, in Germania, dove i loro filati e tessuti hanno ispirato i visitatori.
Ha dichiarato Svenja Fromm «I lavori presentati riflettono una notevole creatività e confermano la posizione di Trevira CS come marchio leader per i tessuti ignifughi. Ciascuna proposta dimostra l'innovazione e la maestria che caratterizza i nostri partner».
CREATIVE CONTEST TREVIRA CS 2025
FABRIC CREATIVITY COMPETITION 2025 UNDER THE MOTTO "TREVIRA CS: TEXTILE FIRE SAFETY AT ITS BEST".
The eagerly awaited results of the Trevira CS Fabric Creativity Competition 2025 once again, they show the high standard at which flame retardant polyesester is processed into aesthetic and functional Trevira CS textiles.
In this competition, Trevira CS partners worldwide were invited to submit their latest and most creative fabric and yarn creations, demonstrating the diversity of Trevira CS textiles in terms of comfort and safety, quality and innovative design.
Focusing on the fact that Trevira CS textiles are permanently flame retardant, the competition encouraged entrants to explore the intersection of textile design, functionality and safety. Participants were able to submit entries in five different categories:
1. Creating safely with COLOR AND STYLE: sophisticated and unusual approaches to interior design.
2. Tested fire safety for great COMFORT AND TOUCH: focus on well-being through tactile experiences and additional functional properties such as sound absorption and thermal effects.
3. Preventing fire in LIGHT AND DARKNESS: use of different transparencies to create fascinating plays of light.
4. Acting safe on HEAVY DUTY: highlighting durable fabrics that are suitable for both indoor and outdoor use, with a particular focus on UV stability.
5. Reliable safety for TIMELESS ALLROUNDERS: presenting durable performance in terms of flame retardancy and aesthetics. A high-caliber, independent jury of industry experts – Prof. Bettina Göttke-Krogmann, Corinna Kretschmar-Joehnk and Marty
Lamers – thoroughly evaluated over 250 fabric and 24 yarn entries. From this diverse pool of entries, they selected 26 exceptional winners as well as 3 special articles that were more than worthy of a Special Mention for their look, feel and composition.
The winners of this year's competition were exhibited at the Trevira CS stand hosted by Indorama Ventures during the Heimtextil trade fair in Frankfurt, Germany, where their yarns and fabrics inspired visitors.
Svenja Fromm commented. ‘The submissions reflect remarkable creativity and confirm Trevira CS's position as a leading brand for flame retardant fabrics. Each proposal demonstrates the innovation and craftsmanship that characterizes our partners.
writer Beatrice Guidi
Strutture mosse e spettacolari, in finezze fino a oggi impensabili nella nuova collezione autunno/inverno 2026/27 di Monticolor
L’azienda bresciana, realtà d’eccellenza nella produzione e distribuzione di filati per abbigliamento, torna a Filo con una collezione capace di trasformare i tessuti in manufatti artistici grazie a lavorazioni ad effetto tridimensionale e di
una leggerezza assoluta. È il caso del nuovissimo Bio Balance, il filato in 100% cotone organico Gots uniforme, liscio e di mano asciutta, declinato in ben 70 colori uniti e mélange e studiato per realizzare jersey impalpabili come veli.
Bio Balance fa parte della linea Filo Card che racchiude in sé una proposta completa di articoli per maglieria circolare,
L’AUTUNNO/INVERNO 2026/27 DI MONTICOLOR ALLA 63A EDIZIONE DI FILO È MOVIMENTO.
rettilinea e calzetteria, arricchita da specifiche cartelle colori sempre disponibili a stock. Nella stessa gamma, il nuovo Serico, un filato finissimo che si distingue per linearità impeccabile e luminosità vibrante che avvolge con grazia e raffinatezza ogni creazione.
È l’incontro sublime tra naturalità ed eleganza nella pregiata composizione di cotone biologico Supima e seta Mulberry
Il suo drappeggio fluido esalta le linee più sofisticate, rendendolo perfetto per i capi sartoriali d’eccellenza.
La kermesse milanese è anche l’occasione per Monticolor di presentare Macro Forme, una collezione di filati unici, capaci di dare tridimensionalità a qualsiasi tipo di tessitura. Ogni filo è caratterizzato da strutture in movimento con effetti ottici e stilistici distintivi.
Le sottigliezze incredibili ottenute in fase di realizzazione permettono di impiegare il cashmere e la lana merino anche
in estate. I nuovi Five Sense e Seven Sense sono infatti in morbida mischia di cashmere e cotone biologico interpretata nella versione cablè con la tecnica di lavorazione a doppio ritorto. Fili rotondi per creare maglie dal punto pulito, leggere e con un’allure di semplice preziosità per un lusso discreto. Anche bouclé con Tweed Sense, filato mosso da irregolari ingrossamenti di manifattura artigianale, come fosse lavorato a mano e disponibile in un ventaglio di energici colori moulinè, ani-
mati da un’elasticità controllata, avvolgente e leggera. Soffici stoppini trasformati in una catenella voluminosa, morbida ed elastica intrecciando le fibre su macchine di nuova generazione per My Sense
Perfetto mix di materiali in cui il valore del cashmere si completa con la naturalità organica del cotone certificato. Un nuovo concetto di prodotto che estende la temporalità delle stagioni generando un caldo benessere fisico e sensoriale di sofisticata eleganza.
Fibre di lana Merino Extrafine RWS intrecciate da un soffio d’aria con fili di cotone biologico dalla sezione irregolareper Craft Merino, dal corpo materico con evidenti in-
grossamenti e fiammature, ma leggero e morbido al tatto. Anima artigianale che evoca aspetti nordici, riscaldati da un’atmosfera soffusa. In Hug Merino, un velo di fibre Me-
Moving and spectacular structures, in finesses that were unthinkable until now in the new collection autumn/winter 2026/27 of Monticolor.
The Brescia-based company, a reality of excellence in the production and distribution of yarns for clothing, returns to Filo with a collection capable of transforming fabrics into artistic art.
This is the case of the brand new Bio Balance, the yarn in 100% organic cotton Gots uniform, smooth and dry to the touch, available in 70 solid and mélange colors and designed to create jerseys as impalpable as veils. In the same range, the new Serico, a very fine yarn that stands out for its impeccable linearity and vibrant brightness that envelops every creation with grace and refinement.
It is the sublime encounter between naturalness and elegance in the precious composition of organic Supima cotton and Mulberry silk.
rino Extrafine RWS ricopre un finissimo stelo di cotone organico a tiglio lungo. Filo soffiato, con lavorazione ad aria, un perfetto equilibrio di materiali certificati, dove la finezza del cotone si estende nel volume della lana.
Sofficità, morbidezza e colore per maglie leggerissime che coccolano con un caldo abbraccio.
Solo cotone, infine, per Ondino, un filato fantasia che unisce la fibra estiva per eccellenza nelle sue più responsabili varianti in biologico e riciclato pre-consumer, con un particolare effetto ad onda frisé.
La sua morbidezza avvolge e crea superfici mosse, aggiungendo carattere a ogni maglia. I colori uniti enfatizzano i sofisticati movimenti delle fibre, donando un tocco di rustica raffinatezza. Una non regolarità ideale per capi sostenibili e dal fascino naturale, ma ricercato.
Its fluid drape enhances the most sophisticated lines, making it perfect for excellent tailored garments.
The Milanese event is also the occasion for Monticolor to present Macro Forme, a collection of unique yarns, capable of giving three-dimensionality to any type of weaving. Each thread is characterized by moving structures with distinctive optical and stylistic effects. The incredible subtleties obtained during the production phase allow cashmere and merino wool to be used even in the summer.
RWS Extrafine Merino wool fibers woven by a breath of air with irregular-section organic cotton threads for Craft Merino, with a material body with evident swellings and flames, but light and soft to the touch. Artisanal soul that evokes Nordic aspects, warmed by a soft atmosphere. In Hug Merino, a veil of RWS Extrafine Merino fibers covers a very fine stem of long-staple organic cotton.
Only cotton, finally, for Ondino, a fancy yarn that combines the summer fiber par excellence in its most responsible variants in organic and recycled pre-consumer, with a particular frisé wave effect.
writer Paola Govoni
(a destra) Scandinavian Vintage Collection. Blåspättan (The Blue Rug). Svezia, 1940, tessitura piatta, 202 x 202 cm (a sinistra)
Scandinavian Vintage Collection. Rutprik Brun. Svezia, 1950, tessitura piatta, 155 x 240 cm (in basso)
Scandinavian Vintage Collection. Blixen S. Danimarca, 1950, eseguito a telaio, diametro 245 cm
Dopo la presentazione della collezione “Made-in-Italy” nel luglio 2024 che ha reinterpretato antiche tecniche di annodatura e decori recuperati dal prezioso patrimonio tessile della Sardegna, la Battilossi Texture Library di via dell’Orso 16 a Milano ha cambiato latitudine, confermando la propria capacità di esplorare mondi diversi con una visione a 360° sull’arte tessile. La mostra dal titolo evocativo “Aurore Boreali” (20 novembre 2024 - 31 gennaio 2025) ha presentato l’affascinante mondo del tappeto vintage scandinavo proponendo un viaggio sensoriale e una celebrazione dell'alto artigianato e delle tradizioni tessili locali. Sono stati esposti otto pezzi unici della collezione Scandinavian Vintage Collection di Battilossi. In particolare, cinque tappeti di lana prodotti in Danimarca fra il 1950 e il 1960 e tre tappeti prodotti in Svezia fra il 1930 e il 1950. Ogni tappeto annodato a mano, a macchina o in trama piatta, rappresenta “una testimonianza di un’epoca in cui il linguaggio del design si esprimeva attraverso forme minimali, per poi virare a tessiture a pelo alto in lana multicolore evocative di paesaggi naturali:
fiori che sbocciano, oceani profondi, foreste astratte fino a vortici di luce dalle cromie vibranti, capaci di trasmettere l'energia di una natura selvaggia e potente”.
La selezione “Aurore Boreali” conferma una volta di più l'abilità dell’azienda torinese nel valorizzare e perpetuare le tradizioni artigianali secolari legate al mondo del tappeto,
After the presentation of the “Made-in-Italy” collection in July 2024 that reinterpreted ancient knotting techniques and decorations recovered from the precious textile heritage of Sardinia, the Battilossi Texture Library in via dell’Orso 16 in Milan has changed latitude, confirming its ability to explore different worlds with a 360° vision of the textile art. The exhibition with the evocative title “Aurore Boreali” (November 20, 2024 - January 31, 2025) presented the fascinating world of the Scandinavian vintage rugs, offering a sensory journey and a celebration of high craftsmanship and local textile traditions. Eight unique pieces from Battilossi’s Scandinavian Vintage Collection were exhibited. In particu-
preservando pezzi storici di valore che possono essere introdotti in ambientazioni contemporanee, dando vita a un progetto tessile originale e coordinato.
lar, five wool rugs produced in Denmark between 1950 and 1960 and three rugs produced in Sweden between 1930 and 1950. Each rug, knotted by hand, machine or flat weave, represents “a testimony to an era in which the language of design was expressed through minimal forms, to then veer to high pile weaves in multicolored wool evocative of natural landscapes: blooming flowers, deep oceans, abstract forests up to vortices of light with vibrant colors, capable of transmitting the energy of a wild and powerful nature”. The “Aurore Boreali” selection confirms once again the ability of the Turin company to enhance and perpetuate the centuries-old artisan traditions linked to the world of rugs, preserving valuable historical pieces that can be introduced into contemporary interior settings, giving life to an original and coordinated textile project.
writer Beatrice Guidi
Fibre naturali e certificate, miscele biodegradabili, ricerca estetica avanzata abbinata a prestazioni elevatissime del filato, il tutto all’insegna dei più elevati standard di sostenibilità ambientale. Con le loro innovazioni green Marchi & Fildi e Filidea sono protagonisti indiscussi di Pitti Filati 2025, la più prestigiosa fiera dedicata ai filati per maglieria che si svolge a Firenze quest’anno dal 28 al 30 gennaio.
Le nuove collezioni Primavera/Estate 2026 di Marchi & Fildi e Filidea, aziende da sempre pionieristiche nel campo dell’innovazione green, esaltano l’origine naturale delle fibre, contraddistinte dalle certificazioni di sostenibilità, dando vita a un’ampia gamma di filati di vari titoli e pesi. Al centro, la dualità e gli intrecci tra i temi che caratterizzano lo stile del Gruppo: storia e contemporaneità, natura e tecnologia, innovazione e creatività, sempre lavorando con il più basso impatto ambientale possibile.
La ricerca cromatica dei book riepilogativi propone i toni naturali neutri ed eleganti del beige, dell’avorio e del corda ispirati alla tradizione rurale della paglia, del bambù e del rattan, attraverso la scelta di texture materiche che donano alle maglie un’allure delicata e autentica.
«Con queste nuove Collezioni vogliamo confermare il nostro impegno autentico e concreto verso la sostenibilità: nella scelta delle materie prime, nello svolgimento dei processi produttivi, nella trasparenza e tracciabilità senza compromessi» spiega il CEO Giovanni Marchi
«Questi aspetti sono le fondamenta della nostra identità e
del nostro lavoro. Da questa base si sviluppano le due visioni di stile differenti e complementari che caratterizzano i nostri brand: l'innovazione continua e le performance degli articoli Marchi & Fildi, da una parte, e la raffinata selezione delle migliori fibre naturali certificate di Filidea, dall’altra. L'intreccio di queste due anime, diverse ma coe-
english text
renti, ci permette di proporre una selezione di filati versatile e di qualità».
MARCHI & FILDI
Con la Collezione PE 2026
Marchi & Fildi stupisce ampliando la gamma dei blend e
dei titoli, caratterizzati da nuove miste interstagionali e fettucce in cotone e viscosa, e sempre esaltando le fibre sostenibili certificate e nate da processi di economia circolare.
La grande novità di quest’anno che va ad arricchire la gamma
INNOVATIONS IN KNITWEAR WITH THE FIRST YARN IN 100% RECYCLED COTTON AND CERTIFIED, BIODEGRADABLE NATURAL FIBERS AT PITTI FILATI 2025, THE SS 2026 COLLECTIONS OF MARCHI & FILDI AND FILIDEA, CREATED THANKS TO INNOVATIVE AND TRACEABLE PROCESSES, ENHANCE RECYCLED AND NATURAL BIODEGRADABLE FIBERS.
Natural and certified fibers, biodegradable blends, advanced aesthetic research combined with extremely high yarn performance, all in the name of the highest standards of environmental sustainability. With their green innovations, Marchi & Fildi and Filidea are the undisputed protagonists of Pitti Filati 2025, the most prestigious fair dedicated to knitting yarns that takes place in Florence this year from 28
dei filati in cotone è la Cento Max, fettuccia in puro cotone 100% GRS, perfetta per creare fantasie di strutture con punti svuotati e intrecci dagli aspetti materici. Cento Max è il primo cotone al mondo totalmente riciclato.
Tra i preziosi filati riciclati ci sono anche Pop Special e Fusion, realizzati grazie alla tecnologia d’avanguardia Ecotec® sviluppata e brevettata dal dipartimento Ricerca e Sviluppo del Gruppo Marchi & Fildi ben 20 anni fa, quando si parlava appena di economia circolare. Ecotec® è un processo produttivo innovativo 100% Made in Italy, certificato e totalmente tracciabile, esempio virtuoso di circolarità che, a partire dagli scarti tessili pre e post consumer, permette di dare una seconda vita alle fibre naturali e artificiali creando nuovi filati, puri o in blend. Garantisce un risparmio energetico fino al 46,9%, un risparmio di acqua lungo tutto il processo fino al 61,6% e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 46,6%.
to 30 January. The new Spring/Summer 2026 collections by Marchi & Fildi and Filidea, companies that have always been pioneers in the field of green innovation, enhance the natural origin of the fibers, distinguished by sustainability certifications, giving life to a wide range of yarns of various counts and weights. At the center, the duality and the interweaving of the themes that characterize the Group's style: history and contemporaneity, nature and technology, innovation and creativity, always working with the lowest possible environmental impact.
The chromatic research of the summary books proposes the neutral and elegant natural tones of beige, ivory and rope inspired by the rural tradition of straw, bamboo and rattan, through the choice of material textures that give the sweaters a delicate and authentic allure.
"With these new Collections we want to confirm our au-
thentic and concrete commitment to sustainability: in the choice of raw materials, in the performance of production processes, in transparency and traceability without compromise" explains CEO Giovanni Marchi
“These aspects are the foundation of our identity and our work. From this base, the two different and complementary visions of style that characterize our brands develop: the continuous innovation and performance of Marchi & Fildi items, on the one hand, and the refined selection of the best certified natural fibers from Filidea, on the other. The intertwining of these two souls, different but coherent, allows us to offer a selection of versatile and quality yarns”.
With the SS 2026 Collection, Marchi & Fildi amazes by expanding the range of blends and counts, characterized by new interseasonal mixes and cotton and viscose ribbons, and always highlighting certified sustainable fibers born from circular economy processes.
MARCHI & FILDI
Marchi & Fildi è un Gruppo tessile specializzato nella produzione di filati per la moda, l’arredo e vari utilizzi tecnici, con una lunga storia industriale e radici nel distretto tessile biel- lese. È nato nel 2007 dalla fusione di due aziende consolidate nel panorama tessile italiano, la Filatura Fildi, fondata nel 1965 da Eugenio Dissegna a Verrone (Biella), e la Filatura Marchi, nata a Biella nel 1969 come filatura cardata tradizionale su iniziativa di Giovanni Marchi. Oggi, dopo l’ingresso della terza generazione di imprenditori in azienda e l’implementazione delle tecnologie più avanzate, Marchi & Fildi è un Gruppo internazionale con sede a Biella e stabilimenti produttivi in Italia, Turchia e Brasile.
L'offerta per il mondo fashion include filati per maglieria rettilinea e circolare, tessitura e calzetteria. L'elemento centrale delle collezioni è da sempre la sostenibilità: dalla selezione delle materie prime al brand brevettato Ecotec® al primo cotone 100% riciclato Cento Max. Da sempre con una forte impronta innovativa e sostenibile, oggi il fulcro del dipartimento Ricerca & Sviluppo di Marchi & Fildi è l’impianto pilota che si estende su una superficie di 1200 m2 nello stabilimento di Magnonevolo (Biella).
Un impianto di filatura in scala ridotta al cui interno è presente tutta la filiera di produzione del filato, dalla preparazione delle miste fino alla rocca finale, incluso un laboratorio attrezzato per eseguire test sulle fibre e sui filati. A impatto ambientale ridotto e certificato OEKO TEX Class I, rappresenta uno degli impianti più moderni al mondo. Anche il processo di tintoria è unico nel suo genere: la tintoria su rocche assicura elevati risparmi energetici.
The great novelty of this year that enriches the range of cotton yarns is Cento Max, a 100% GRS pure cotton ribbon, perfect for creating patterns of structures with hollowed out stitches and weaves with material aspects.
Cento Max is the first totally recycled cotton in the world. Among the precious recycled yarns there are also Pop Special and Fusion, made thanks to the cutting-edge Ecotec® technology developed and patented by the Research and Development department of the Marchi & Fildi Group 20 years ago, when there was barely any talk of a circular economy.
Ecotec® is an innovative production process 100% Made in Italy, certified and totally traceable, a virtuous example of circularity that, starting from pre- and post-consumer textile waste, allows natural and artificial fibres to be given a second life by creating new yarns, pure or blended. It guarantees energy savings of up to 46.9%, water savings throughout the entire process of up to 61.6% and a reduction in CO2 emissions of up to 46.6%.
Marchi & Fildi is a textile group specialised in the production of yarns for fashion, furnishings and various technical uses, with a long industrial history and roots in the Biella textile district. It was born in 2007 from the merger of two wellestablished companies on the Italian textile scene, Filatura Fildi, founded in 1965 by Eugenio Dissegna in Verrone (Biella), and Filatura Marchi, founded in Biella in 1969 as a traditional carded spinning mill on the initiative of Giovanni Marchi. Today, following the entry of the third generation of entrepreneurs into the company and the implementation of the most advanced technologies, Marchi & Fildi is an international Group with headquarters in Biella and production plants in Italy, Turkey and Brazil.
The offer for the fashion world includes yarns for straight and circular knitting, weaving and hosiery.
The central element of the collections has always been sustainability: from the selection of raw materials to the patented Ecotec® brand to the first 100% recycled cotton Cento Max. Always with a strong innovative and sustainable orientation, today the core of Marchi & Fildi's Research & Development department is the pilot plant covering an area of 1200 square metres in the Magnonevolo (Biella) factory. A small-scale spinning plant that houses the entire yarn production chain, from preparation of the blends to the final package, including a laboratory equipped to perform fibre and yarn tests. Environmentally friendly and OEKO TEX Class I certified, it represents one of the most modern plants in the world. The dyeing process is also unique: package dyeing ensures high energy savings.
writer Pietro Ferrari
Officina39 è un’azienda di Biella che fonda il proprio patrimonio tecnologico su un'esperienza trentennale nel campo della ricerca e dell'applicazione chimica nel tessile.
Ispirato dalla tradizione artigianale e dalla creatività italiana, il suo team unisce passione, innovazione, pratiche industriali sostenibili, trasparenza e responsabilità
sociale. Un laboratorio applicativo all'avanguardia fa di Officina39 il partner ideale per sviluppare tendenze sostenibili per l'industria dell'abbigliamento, attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti chimici, coloranti e pigmenti.
A Denim PV Michela Masiero, Project Manager di Officina39, ci parla delle ultime novità.
Michela Masiero – Con ZeroPP siamo andati a creare delle soluzioni che possano sostituire l'utilizzo del Permanganato di Potassio, offrendo pacchetti di prodotti che si rivelano estremamente efficaci, ma anche competitivi in termini di costo. il Permanganato di potassio (PP) è stato un elemento fondamentale per il finissaggio del denim, utilizzato per ottenere l'iconico aspetto “invecchiato”. Tuttavia, la sua elevata tossicità comporta notevoli rischi ambientali. ZeroPP, l'innovativo pacchetto di Officina39 progettato per eliminare completamente la necessità del PP nel processo di produzione del denim. Sviluppato in stretta combinazione con tecnologie avanzate di laser, ozono, waterless e nebulizzazione, ZeroPP offre un'alternativa ecologica che bilancia effetti visivi, produtti-
OFFICINA39: SOLUZIONI CHIMICHE TRA CREATIVITÀ E
vità ed efficienza dei costi. Questa soluzione integrata consente di ottenere lo stesso aspetto vissuto e vintage tradizionalmente ottenuto con il PP, dando sempre la priorità all'economicità.
Pietro Ferrari – Come avete iniziato?
Michela Masiero – Siamo partiti andando a sviluppare un primo pacchetto ZeroPP|Laser per lavorare su un look molto classico. Per dimostrarne l’efficacia, abbiamo ricreato un lavaggio denim basico, che molto spesso viene realizzato con Permanganato, utilizzando il nostro Novascraper Indigo, un detergente innovativo che utilizzato in combinazione con il laser permette di ottenere un look vintage autentico e naturale. Può essere applicato in diverse modalità ed è un prodotto molto versatile e universale: nel caso di lavaggi basici, possiamo assicurare che il pretrattamento con Novascraper Indigo prima del laser permette di sostituire efficacemente l’utilizzo del Permanganato di Potassio. Questo pacchetto, così come quello che abbiamo chiamato ZeroPP|Ozone, che sfrutta le potenzialità del nostro ozone booster Smart O3, è una soluzione cost-neutral che soddisfa le esigenze dei brand in termini di look, efficacia e costo, senza l’utilizzo di prodotti pericolosi. Inoltre, tra i pacchetti ZeroPP abbiamo inserito diverse soluzioni per ottenere effetti acid wash in waterless, utilizzando prodotti meno impattanti come il nostro Oz-One Powder, per un bleach senza utilizzo di acqua. Per rendere evidente il risultato, nel nostro stand abbiamo esposto capi trattati con
https://officina39.com
Permanganato accanto a capi trattati con le diverse soluzioni targate ZeroPP, con lo scopo di far capire i benefici dei prodotti ZeroPP anche e soprattutto a livello pratico. Effettivamente, la visione comparativa si è rivelata molto più d'impatto. Un altro prodotto innovativo che presentiamo a
questa edizione invernale di Denim PV è Novapret Block & Fix, un fissante che va a bloccare il colore sia su capi denim che su capi tinti. Attraverso questa applicazione si possono creare diversi tipi di effetti di contrasto chiaro-scuro su capo, con zone delavate e zone che mantengono il co-
Officina39 is a company from Biella that bases its technological heritage on thirty years of experience in the field of research and chemical application in textiles. Inspired by the artisan tradition and Italian creativity, its team combines passion, innovation, sustainable industrial practices, transparency and social responsibility. A cutting-edge application laboratory makes Officina39 the ideal partner for developing sustainable trends for the clothing industry, through the development, production and marketing of chemical products, dyes and pigments.
At Denim PV Michela Masiero, Project Manager of Officina39, tells us about the latest news.
Michela Masiero – With ZeroPP we have created solutions that can replace the use of Potassium Permanganate, offering product packages that are extremely effective, but also competitive in terms of cost. Potassium Permanganate (PP) has been a key element in denim finishing, used to achieve the iconic “aged” look. However, its high toxicity poses significant environmental risks. ZeroPP, Officina39’s innovative package designed to completely eliminate the need for PP in the denim manufacturing process. Developed in close combination with advanced laser, ozone, waterless and nebulization technologies, ZeroPP offers an eco-friendly alternative that balances visual effects, productivity and cost efficiency. This integrated solution allows you to achieve the same lived-in and vintage look traditionally achieved with PP, always prioritizing cost-effectiveness.
Pietro Ferrari – How did you start?
Michela Masiero – We started by developing a first ZeroPP|Laser package to work on a very classic look. To demonstrate its effectiveness, we recreated a basic denim wash, which is very often achieved with Permanganate,
lore originale, con la possibilità di diverse soluzioni creative e fantasiose, in una parola: fashion.
Applicato a pennello, a spugna o a spruzzo, Novapret Block & Fix crea effetti visivi di grande impatto, preservando al contempo la morbidezza e la resistenza del tessuto.
using our Novascraper In digo, an innovative detergent that used in combination with laser allows you to obtain an authentic and natural vintage look.
It can be applied in different ways and is a very versatile and universal product: in the case of basic washes, we can as sure that the pre-treatment with No vascraper Indigo before the laser allows to effectively replace the use of Potassium Permanganate. This package, as well as the one we called ZeroPP | Ozone, which exploits the potential of our Smart O3 ozone booster, is a cost-neutral solution that meets the needs of brands in terms of look, effectiveness and cost, without the use of dangerous products. Furthermore, among the ZeroPP packages we have included different solutions to obtain waterless acid wash effects, using less impactful products such as our Oz-One Powder, for a bleach without using water.
To make the result evident, in our stand we exhibited garments treated with Permanganate next to garments treated with the different ZeroPP solutions, with the aim of making people understand the benefits of ZeroPP products also and above all on a practical level.
Indeed, the comparative vision turned out to be much more impactful. Another innovative product that we are presenting at this winter edition of Denim PV is Novapret Block & Fix, a fixative that blocks the color on both denim and dyed garments.
Through this application, different types of light-dark contrast effects can be created on the garment, with faded areas and areas that maintain the original color, with the possibility of different creative and imaginative solutions, in a word: fashion. Applied with a brush, sponge or spray, Novapret Block & Fix creates visual effects of great impact, while preserving the softness and resistance of the fabric.
writer Beatrice Guidi
www.giovanardi.com
Giovanardi porta al Salone del Mobile 2025 un’innovativa visione di tessuti dal design sostenibile, presentando uno stand concentrato sul concetto del riciclo grazie ai suoi due brand d’eccellenza: Raytent e Refelter L’ambiente che ne emerge,
omogeneo ma differenziato nelle proposte, è raccolto e accogliente, dove il tema della sostenibilità diventa il segno distintivo che definisce e conferisce senso allo spazio. Una natura che, tipicamente concepita nell’ambiente esterno, si integra qui con gli elementi in-
terni diventando un segno architettonico.
REFELTER: IL FUTURO DEL RICICLO PER IL RETAIL Refelter è il primo processo di recupero dei display pubblicitari in poliestere stampato, provenienti dal mondo retail. UNA PRESENZA NEL SEGNO DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE DA GIOVANARDI.
Si tratta di un riciclo post-consumo da cui attraverso un trattamento meccanico si ottengono feltri anche termoformabili che possono essere impiegati come pannelli decorativi fonoassobrenti, componenti strutturali per arredi, sedie e complementi in genere.
Nello stand sono presenti esempi di prodotti realizzati con Refelter:
• Boiserie decorativa e fonoassorbente per il comfort acustico realizzata con pannelli Refelter termoformati accoppiati con tessuto in poliestere riciclato;
• Seduta firmata dal designer Daniele Dalla Pellegrina con doghe in pannelli Refelter termoformati abbinati con tessuto in poliestere riciclato.
Il feltro termoformato realizzato con tessuto in poliestere riciclato è a sua volta riciclabile trattandosi di un elemento monomaterico.
RAYTENT: IL TESSILE GREEN PER IL FUTURO DELL'ARREDAMENTO
Raytent , brand Giovanardi, di tessuti riciclati dagli scarti dell’industria delle tende da sole, presenta una gamma di arredi in-outdoor realizzati con partner d’eccellenza. Quest’anno presenta la collaborazione con Gart, azienda padovana, espressione riuscita e vibrante di una sensibilità creativa che armonizza stile ed esigenza di praticità, creando una linea versatile, personale e cento per cento Made in Italy. In ogni suo prodotto convive la ricerca di tessuti tecnici, morbidi e resistenti con il modello di produzione artigianale.
Il divano Positano è un’isola confortevole in cui rifugiarsi e
A
rilassarsi, abbinato ai tavolini Gio nelle due varianti con pouf e treppiedi. Il tutto realizzato con i tessuti nelle nuove texture Raytent Living Dafne, Tagete e Azalea con tonalità sul verde e blu per seguire le tendenze del design sofisticato. Completa l’allestimento la tenda decorativa in tessuto della nuova collezione Raytent Drapery Mimosa
Con Garda Outdoor Furniture, giovane pluripremiato brand di arredi di design per spazi esterni privati e pubblici, nato dal desiderio di soddisfare le esigenze dello stile di vita moderno e il bisogno delle
persone di riconnettersi con la natura, vengono presentate alcune soluzioni per outdoor. Le sedute Grof, realizzate con Corde Raytent e tessuti della nuova collezione Raytent Living Dafne sono abbinate al tavolino Ataman, insieme alla collezione di sedute e tavolino della linea Bianca, esclusivamente per il settore Ho.Re.Ca., realizzate con Corde Raytent e tessuti della nuova colle-
zione Raytent Living Dafne Inoltre, sarà presente un interessante esempio di lampada in Corde Raytent studiata da Garda Outdoor Furniture in occasione del Salone.
A completamento non possono mancare alcuni esempi di complementi del brand esclusivo Nexteos con il pouf in tessuto della nuova collezione Raytent Living.
Continua la collaborazione con Warli che ha sviluppato un nuovo tappeto realizzato in filato acrilico riciclato Raytent, design Paolo Zani.
A completare il tutto sono presenti pouf in tessuto della apprezzata linea Irisun Living, design made in Italy.
Giovanardi conferma il pro-
Giovanardi presents an innovative vision of sustainable design fabrics, featuring a booth focused on the concept of recycling through its two excellence-driven brands: Raytent and Refelter. The resulting environment is cohesive yet diverse in its offerings, intimate and welcoming, where sustainability becomes the defining element that shapes and gives meaning to the space. A vision of nature, traditionally conceived as an outdoor element, is seamlessly integrated with interior elements, becoming an architectural statement.
Refelter is the first process for recovering printed polyester advertising displays from the retail sector. This post-consumer recycling method, through a mechanical treatment, transforms waste into thermoformable felt panels, which can be used as decorative acoustic panels, structural components for furniture, chairs, and various accessories. At the stand, visitors find examples of products made with Refelter:
•Decorative and sound-absorbing wall paneling, made from thermoformed Refelter panels combined with recycled polyester fabric, for optimal acoustic comfort.
•A seating design by Daniele Dalla Pellegrina, featuring slats made from thermoformed Refelter panels paired with recycled polyester fabric.
The thermoformed felt, made from recycled polyester fabric, is itself recyclable, as it is a monomaterial component.
Raytent, a Giovanardi brand, specializes in recycled fabrics made from awning industry waste and presents a collection of indooroutdoor furnishings developed in collaboration with leading partners. This year, we introduce our partnership with Gart, a Paduabased company that embodies a vibrant creative sensibility, harmonizing style with functionality. This collaboration brings to life a versatile, personal, and 100% Made in Italy collection, where the research into technical, soft, and durable fabrics meets artisanal production.
prio impegno nei tessuti dal design circolare, proponendo soluzioni all’avanguardia per un arredamento più responsabile, sofisticato e innovativo.
Key pieces include: The Positano sofa, a cozy island of relaxation, paired with the Gio tables, available in two versions: with a pouf and a tripod. All are crafted with the new Raytent Living Dafne, Tagete, and Azalea textures, featuring green and blue shades to align with sophisticated design trends.
A decorative curtain made from the new Raytent Drapery Mimosa collection.
Raytent, a Giovanardi brand, specializes in recycled fabrics made from awning industry waste and presents a collection of indooroutdoor furnishings developed in collaboration with leading partners.
This year, we introduce our partnership with Gart, a Paduabased company that embodies a vibrant creative sensibility, harmonizing style with functionality. This collaboration brings to life a versatile, personal, and 100% Made in Italy collection, where the research into technical, soft, and durable fabrics meets artisanal produc tion.
The Positano sofa, a cozy island of relaxation, paired with the Gio ta bles, available in two versions: with a pouf and a tripod. All are crafted with the new Raytent Living Dafne, Tagete, and Azalea textures, featuring green and blue shades to align with sophisticated design trends.
A decorative curtain made from the new Raytent Drapery Mimosa collection.
In collaboration with Garda Out door Furniture, a young and award-winning brand of design furni ture for private and public outdoor spa ces, we present various outdoor solutions.
The Grof seating, made with Raytent Ropes and the new Raytent Living Dafne fabrics, paired with the Ataman table. The Bianca collection of seating and tables, designed exclusively for the Ho.Re.Ca. sector, crafted with Raytent Ropes and Raytent Living Dafne fabrics.
A special lamp in Raytent Ropes, created by Garda Outdoor Furniture specifically for the Salone. To complete the display Exclusive Nexteos brand accessories, including a pouf featuring the new Raytent Living fabric collection.
A continued collaboration with Warli, featuring a new rug designed by Paolo Zani, made with Raytent recycled acrylic yarn.
Additional poufs from the renowned Irisun Living collection, an expression of Made in Italy. Giovanardi reaffirms its commitment to circular design textiles, offering cutting-edge solutions for a more responsible, sophisticated, and innovative approach to furniture.
GIOVANARDI
La storia di Giovanardi è la storia di un’impresa che, pur raggiungendo una dimensione internazionale, ha saputo mantenere la propria realtà familiare. Fondata nel 1963, oggi l’azienda è guidata dai fratelli Carlo e Daniela Giovanardi che della continua ricerca della qualità hanno fatto la propria missione interpretando sempre al meglio le richieste di un mercato in continua evoluzione.
The history of Giovanardi is the history of a company that, despite reaching an international dimension, has been able to maintain its family reality. Founded in 1963, today the company is led by the brothers Carlo and Daniela Giovanardi who have made the continuous search for quality their mission, always interpreting the demands of a constantly evolving market in the best possible way.
• Web and Magazine produce informazione di settore sia in rete sia su supporto cartaceo. È una casa editrice che raccoglie un patrimonio di competenza di decenni e lo traduce in pubblicazioni e canali informativi precisi e mirati. La nostra scelta è quella di presidiare i segmenti di mercato con pubblicazioni specifiche “su misura” e con approfondimenti e presenze sul campo dei nostri professionisti esperti.
IDM-L’Industria del Mobile , Il Legno, Struttura Legno, Sistema Serramento e Textures vanno a coprire i segmenti di informazione tecnica più specifica, mentre la pubblicazione Divisione Contract si occupa della vastissima area di mercato che ruota attorno alle tematiche dell’arredamento di alberghi, ristoranti, navi da crociera, natanti da diporto e spazi pubblici, affrontando le tematiche di questo mondo con un approccio tecnico.
Il sito è stato studiato per trasformare l’informazione in un concetto interattivo e immediato che permette all’utente di interagire con successo con le differenti sezioni: dalla ricchissima banca dati, allo sfoglio delle riviste cartacee, al notiziario e alla rubrica di segnalazione di nuovi prodotti, fino ai grandi articoli monografici di approfondimento. Un quadro di integrazione tra l’informazione cartacea e quella su web che ci permette di utilizzare al meglio le specificità dei diversi canali utilizzati. I nostri interlocutori possono usufruire infatti di servizi digitali come ad esempio l’invio di newsletter o DEM, la pubblicazione di banner, skin, video, notizie oltre a campagne social targettizzate. In partnership con collaboratori organizziamo eventi pensati per architetti, progettisti, designer, esperti e operatori dei diversi settori, in cui proponiamo contenuti formativi e pratici, per creare occasioni di crescita e nuove connessioni.
writer Stefano Panconesi
La stampa tessile è un procedimento in cui invece di immergere il tessuto interamente nel bagno colore per avere un unico colore su tutto il tessuto, si applica il colore o i colori solamente su alcune parti in base ad un disegno stabilito.
Il metodo più tradizionale è quello della “stampa diretta” ovvero quella in cui si preparano gli inchiostri dopo una estrazione delle piante in acqua, addizionando un addensante, sempre naturale,
come la farina di guar. Affinché il colore aderisca permanentemente al tessuto sono possibili due soluzioni: si aggiunge un sale mordente direttamente nella preparazione degli inchiostri oppure si mordenza preventivamente il tessuto e lo si stampa con inchiostri privi del mordente. In tutti e due i casi dopo la perfetta asciugatura è necessario fissare la stampa in una camera a vapore.
Il secondo metodo usato è
quello in cui si stampano i mordenti, sali di allume, ferro o rame e, una volta asciutto il tessuto si procede alla tintura a immersione. In questo caso si avranno disegni in un unico colore solamente con varia-
zioni di tono dovute ai diversi mordenti stampati, mentre nella parte priva di mordenti il tessuto rimarrà bianco. Questa stampa si chiama “a mordente”.
Il terzo metodo è quello detto “a riserva”, ovvero si stampa il disegno con materiali impermeabilizzanti come la cera (batik) o pasta di riso o altre ancora con fango e gomma arabica; questa pasta forma una pellicola sul tessuto che lo protegge dalla successiva tintura a immersione. Una volta tinto e asciugato, dal tessuto viene asportata la pasta a riserva applicata sul disegno che rimarrà bianco.
La quarta tecnica di stampa è quella “a corrosione” in questo caso il tessuto viene precedentemente tinto a immersione e solo successivamente viene stampato con una pasta con potere corrosivo e in questo modo il colore viene asportato creando un disegno per sottrazione.
In alcuni tessuti vengono usate più tecniche insieme è il caso delle magnifiche stampe Ajarak della penisola del Cutch in India. La loro peculiarità è nell’essere stampate identiche sui due lati del tessuto in modo da non presentare un retro. Spesso sono prima stampate a riserva e tinte in indaco e, nei disegni rimasti bianchi poiché coperti dalla stampa a riserva, vengono stampate con altri colori in maniera diretta.
A questo punto è importante introdurre gli strumenti con cui è possibile imprimere il disegno.
Il più antico è il blocco di legno inciso in rilievo, è gene-
ralmente di bosso, pero o sicomoro e può avere, per i dettagli, inserti in ottone. In questo caso affinché gli stampi, necessariamente pesanti, possano essere maneggevoli, si suddivide il disegno ripartendolo in
più blocchi che corrispondono anche ai diversi colori del disegno.
Questa tecnica, usata in tutto il mondo e ancora molto praticata in India, risale al I secolo d.C. e la sua tradizione era
diffusa in Iran, in tutta l’Asia centrale.
In Europa si è diffusa molto più tardi, ovvero intorno al XVII secolo, quando i problemi relativi al fissaggio del colore cominciarono ad essere risolti proprio in ragione dei fitti scambi commerciali con l’India.
Alla fine del XVIII secolo la tecnica della xilografia si evolve con la stampa in cavo, una incisone su lastre di metallo. Questo procedimento permette di ottenere dei disegni più raffinati, con tratti delicati, con effetti di luce e ombra.
Nascono i tessuti con paesaggi, episodi mitologici, temi letterari, spesso monocromi come la Toile de Jouy. Progredendo in questa direzione si passa dalla lastra al rullo e inizia la meccanizzazione della stampa.
In Giappone è tradizionale dall’VIII secolo d.C., ma ancora molto in uso, la tecnica dello stencil o katagami; è una sagoma intagliata in un foglio di carta di gelso, reso impermeabile dal succo di caco fermentato, ritagliato con disegni molto raffinati. Il limite di questo metodo è che necessariamente nel disegno in negativo bisogna lasciare delle piccole giunture di collegamento tra le parti del disegno. Attraverso successivi perfezionamenti della tecnica dello stencil si arriva alla serigrafia che libera la tecnica dai suoi limiti. La serigrafia è un quadro di stampa di tessuto di seta tirato su una cornice di legno o metallo in cui viene impresso un disegno in cui alcuni fori del tessuto sono otturati ed altri invece rimangono aperti per far passare il colore. Il metodo si impone perché molto versawww.
tile, poco costoso, solido e facilita esperimenti di disegno. Per stampare un tessuto con diversi colori si avranno diversi quadri di stampa.
Questa tecnica detta anche “stampa alla lionese”, comincia ad essere utilizzata in Europa intorno al 1920.
C’è una tecnica di stampa xilografia molto particolare che è tradizionale della Romagna ed è ancora perpetrata così come da antica tradizione: “la stampa a ruggine”. E’ una stampa popolare applicata su tessuti per la casa come tovagliati, grembiuli ma anche le coperte dei buoi da portare alle fiere di paese.
Il colore è una miscela di limatura di ferro, aceto di vino e farina di frumento che viene stampato con blocchi di legno e, una volta asciugato viene sviluppata in un bagno di soda caustica che, molto alcalina, reagisce con l’acetato di ferro fissando il colore sulla tela. Il colore è molto forte, stabile, può essere lavato in lavatrice anche ad alte temperature, per questo è utilizzabile nei tessuti per la cu-
cina. I disegni tipici sono quelli della campagna: spighe di grano, tralci di vite, fiori. Una volta fissati e lavati vengono stirati al mangano.
Tutte queste tecniche di stampa ovviamente possono essere utilizzate con colori naturali come con colori sintetici, ma i colori naturali hanno una caratteristica molto particolare:
Textile printing is a process in which, instead of immersing the fabric entirely in the dye bath to have a single color on the entire fabric, the color or colors are applied only to some parts based on a set design. The most traditional method is “direct printing” or in which the inks are prepared after extracting the plants in water, adding a thickener, always natural, such as guar flour. In order for the color to adhere permanently to the fabric, two solutions are possible: a mordant salt is added directly in the preparation of the inks or the fabric is mordanted beforehand and printed with inks without mordant. In both cases, after perfect drying, it is necessary to fix the print in a steam chamber. The second method used is the one in which mordants are printed, alum, iron or copper salts and, once the fabric is
gli inchiostri sono più trasparenti e quindi permettono delle sovrapposizioni con risultati inediti in più, poiché le piante con cui si preparano gli inchiostri sono molto spesso sensibili al pH e ai diversi minerali, sovrapponendoli nascono colori ed effetti meravigliosi quanto inaspettati.
dry, the immersion dyeing is carried out. In this case, you will have designs in a single color only with variations in tone due to the different mordants printed, while in the part without mordants the fabric will remain white. This printing is called "mordant". The third method is called "reserve", that is, the design is printed with waterproofing materials such as wax (batik) or rice paste or others with mud and gum arabic; this paste forms a film on the fabric that protects it from the subsequent immersion dyeing. Once dyed and dried, the reserve paste applied to the design is removed from the fabric, which will remain white. The fourth printing technique is "corrosion", in this case the fabric is previously dyed by immersion and only subsequently printed with a paste with corrosive power and in this way the color is removed creating a design by subtraction. In some fabrics, more than one technique is used together, as is the
case of the magnificent Ajarak prints of the Cutch peninsula in India. Their peculiarity is that they are printed identically on both sides of the fabric so as not to have a back. Often they are first printed in reserve and dyed in indigo and, in the designs that remain white because they are covered by the reserve print, they are printed directly with other colors. At this point it is important to introduce the tools with which it is possible to print the design. The oldest is the block of wood engraved in relief, it is generally made of boxwood, pear or sycamore and can have, for the details, brass inserts. In this case, so that the necessarily heavy molds can be handled, the design is divided into several blocks that also correspond to the different colors of the design. This technique, used throughout the world and still widely practiced in India, dates back to the 1st century AD and its tradition was widespread in Iran, throughout Central Asia. In Europe it spread much later, that is around the 17th century, when the problems related to fixing the color began to be solved precisely because of the dense trade with India. At the end of the 18th century, the xylography technique evolved with intaglio printing, an engraving on metal plates. This process allowed for more refined designs, with delicate lines, with light and shadow effects. Fabrics with landscapes, mythological episodes, literary themes, often monochrome like the Toile de Jouy, were born. Progressing in this direction, we moved from the plate to the roller and the me-
chanization of printing began. In Japan, the stencil or katagami technique has been traditional since the 8th century AD, but is still widely used; it is a shape carved into a sheet of mulberry paper, made waterproof by fermented persimmon juice, cut out with very refined designs. The limit of this method is that necessarily in the negative drawing it is necessary to leave small joints connecting the parts of the design. Through successive refinements of the stencil technique, we arrive at silkscreen printing, which frees the technique from its limits. Screen printing is a printing frame of silk fabric stretched over a wooden or metal frame in which a design is printed in which some holes in the fabric are blocked and others remain open to allow the color to pass through. The method is popular because it is very versatile, inexpensive, solid and facilitates design experiments. To print a fabric with different colors you will have different printing frames. This technique also called "Lion printing", began to be used in Europe around 1920. There is a very particular woodcut printing technique that is traditional in Romagna and is still practiced according to ancient tradition: "rust printing". It is a popular print applied to household fabrics such as tablecloths, aprons but also ox blankets to be taken to country fairs. he color is a mixture of iron filings, wine vinegar and wheat flour that is printed with wooden blocks and, once dried, is developed in a bath of caustic soda which, very alkaline, reacts with the iron acetate fixing the color on the canvas. The color is very strong, stable, can be washed in the washing machine even at high temperatures, for this reason it can be used in kitchen fabrics. The typical designs are those of the countryside: ears of wheat, vine shoots, flowers.
Once fixed and washed they are ironed in the mangle. All these printing techniques can obviously be used with natural colors as well as synthetic colors, but natural colors have a very particular characteristic: the inks are more transparent and therefore allow overlapping with new results, since the plants with which the inks are prepared are very often sensitive to pH and different minerals, overlapping them creates wonderful and unexpected colors and effects.
raytent.com
Ecco come facciamo economia circolare
Raytent® è il primo tessuto acrilico con filato tinto in massa di riciclo pre-consumo, ovvero recuperato dai tessuti scartati durante la produzione industriale delle tende da sole. Nonostante il processo di riciclo, il tessuto Raytent® mantiene le caratteristiche uniche della fibra acrilica tinta in massa: il più elevato grado di solidità dei colori ai raggi solari e la minore attitudine ad assorbire l’umidità.
Le tende da sole, i drappeggi, i cuscini, le corde, le trecce e i tappeti realizzati con il filato acrilico riciclato Raytent ® valorizzano il design rispettando il pianeta. I prodotti Raytent ® sono antimuffa, idrorepellenti e antimacchia e risultano la soluzione ideale per ogni progetto outdoor e indoor. Una scelta consapevole che coniuga sostenibilità, versatilità e armonia.