034_StrutturaLegno_2021

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STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651

Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno: Gabriele Bonamini e Luca Uzielli Il metodo form-finding dell’ing. Franco Piva all’“Obsidian Rain” di Venezia L’osservatorio di Tommaso Martini traccia un quadro positivo sul settore Con la crescente prefabbricazione dei processi il legno prende la “sua” strada Si è aperta la ricerca di mercato di Claudio Pichler: dal CLT al sistema a telaio

034 settembre 2021 english text www.webandmagazine.media


GRANDI EDIFICI IN LEGNO

Chadstone Link, Melbourne, Australia

Westhills Stadium, Langford, Canada

Aeroporto internazionale di Mactan-Cebu, Filippine

© Fausto Franzosi

© Christopher Colinares

Stromlo Leisure Centre, Canberra, Australia

© Bear Stadiums

© Evolve Timelapse

Da quattro generazioni la famiglia Rubner si impegna a coprire tutte le fasi della lavorazione del legno tramite aziende specializzate nei seguenti campi strategici: industria del legno, strutture in legno, grandi progetti chiavi in mano, case in legno, porte e finestre in legno. La filiera produttiva del Gruppo Rubner ad integrazione verticale copre tutte le fasi del processo produttivo, dalla materia prima delle proprie foreste al progetto finito.

© Peter Bennetts

Rubner Holzbau, che rappresenta il settore più dinamico e tecnologicamente avanzato del Gruppo Rubner, è il partner ideale a cui affidarsi quando si costruiscono strutture in legno complesse e progetti di alta qualità architettonica. La costante spinta verso l‘innovazione e la nostra vasta esperienza maturata in decenni di lavoro hanno permesso alla nostra azienda di diventare leader tecnologico e specialista nel settore del legno.

Nido d‘infanzia Iride, Guastalla

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STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651

COLOPHON

Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno: Gabriele Bonamini e Luca Uzielli Il metodo form-finding dell’ing. Franco Piva all’“Obsidian Rain” di Venezia L’osservatorio di Tommaso Martini traccia un quadro positivo sul settore Con la crescente prefabbricazione dei processi il legno prende la “sua” strada Si è aperta la ricerca di mercato di Claudio Pichler: dal CLT al sistema a telaio

RIVISTA DELL’ARCHITETTURA IN LEGNO

EDITRICE WEBANDMAGAZINE s.r.l.

VIA VALLA, 16 - 20141 MILANO ITALIA TELEFONO +39/02 84173130 TELEFONO +39/02 84173121 (MARKETING) FAX +39/02 66661204 amministrazione@webandmagazine.com www.webandmagazine.media/legno-edilizia/ www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF SONIA MARITAN SONIAMARITAN@GMAIL.COM REDAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM COMITATO SCIENTIFICO SCIENTIFIC COMMITEE GIORGIO BIGNOTTI, PIETRO FERRARI, DAVIDE MARIA GIACHINO, DANILO PIERUCCI, FRANCO PIVA, FELICE RAGAZZO UFFICIO LOGISTICA LOGISTIC OFFICE LOGISTICA@WEBANDMAGAZINE.COM UFFICIO GRAFICO GRAPHIC LAYOUT UFFICIOGRAFICO@WEBANDMAGAZINE.COM IMPAGINAZIONE LAYOUT GIADA BORDONI REDAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM AMMINISTRAZIONE ADMINISTRATION LAURA GREGORUTTI AMMINISTRAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM WEB AND MEDIA ADVERTISING BEATRICE GUIDI DIREZIONE MARKETING BEATRICEGUIDI_MKT@WEBANDMAGAZINE.MEDIA ADVERTISING@WEBANDMAGAZINE.COM MKT@WEBANDMAGAZINE.MEDIA WEB AND SOCIAL MEDIA EDITOR MONICA ZANI MKT@WEBANDMAGAZINE.MEDIA Stampa AGP Aziende Grafiche Printing Via Milano, 3/5 20068 Peschiera Borromeo Milano

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STRUTTURALEGNO 34 SETTEMBRE 2021

034 settembre 2021 english text

COVER

Biesse s.p.a. Via della Meccanica, 16 61122 Pesaro Italy telefono +39/0721 439100 www.biesse.com

TRIMESTRALE: POSTE ITALIANE SPA SPED. ABB. POST.D.L. 353/2003 (CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N.46), ART. 1, COMMA 1 - LO/MI REGISTRO DEGLI OPERATORI DI COMUNICAZIONE - ROC 23567 REGISTRO MONDIALE DELLE PUBBLICAZIONI ISSN 2283-8651 RIVISTA TRIMESTRALE QUARTERLY MAGAZINE UNA COPIA ONE COPY EURO 10,00 ABBONAMENTO ANNUO ITALIA EURO 30,00 A YEAR’S SUBSCRIPTION ABROAD EURO 60,00

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SOMMARIO MADE FOR BUILDING B UILT FO R L I V IN G

009

EDITORIALE di Sonia Maritan

IL LEGNO RINASCE COME GLI EVENTI

010

PERITIA - MANUALE DI SCIENZA E TECNOLOGIA DEL LEGNO di Sonia Maritan e Felice Ragazzo

UN TESTO DI RIFERIMENTO, UNO STRUMENTO DI AUTO-FORMAZIONE

016

LIGNUM SERVARE di Gianfranco Magri

MANUALI DI CONSERVAZIONE PREVENTIVA - V PARTE

020

QUAESTIO ERGODOMUS di Franco Piva

IL METODO FORM-FINDING

026

FOCUS SU TECNOLOGIE E MERCATI: TECNOLOGIE, SISTEMI COSTRUTTIVI E PRODOTTI PER LA PRODUZIONE DELLE STRUTTURE DI LEGNO

: Mar ià C as telló Mar t ínez

026

di Tommaso Martini

VIENI A TROVARCI ALL A ,CONFERENCE TR ACK TOUR 2021’ DI AS SOLEGNO Palermo, 17 settembre | Torino, 1 ottobre | Milano, 15 ottobre Padova, 29 ottobre | Firenze, 12 novembre | Ancona, 3 dicembre

QUADRATUM SCM BIOEDILIZIA ALL’AVANGUARDIA

030

FORUM ERGEPEARL di Claudio Pichler

RICERCA DI MERCATO: DAL CLT AL SISTEMA A TELAIO

036

TECHNICA BIESSE di Maria Gabriella Mele

UNLIMITED TECHNOLOGY

C#: 5009426

038

TECHNICA DIETRICH’S di Johann Baptist Lindner

LAVORI DI UNA CERTA IMPORTANZA! KLH MASSIVHOLZ GMBH 8 842 Teufenbach - Katsch | Aus tria Tel +43 (0)358 8 8 835 of f ice@klh.at | w w w.klh.at | w w w.klh.it


NUMERO 34 SETTEMBRE 2021

044

PROIECTUM ROCKWOOL

HUNDEGGER ROBOT-Drive ROBOTDrive QUALITÀ SENSAZIONALE

di Renata Bernardini

NUOVA VITA PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

048

PROIECTUM RUBNER di Sonia Maritan

IL VALORE DELL’INTEGRAZIONE

057

PROIECTUM LIGNO ALP di Christoph Mahlknecht

IL NUOVO EDIFICIO DI MICROTEC

060

COLLOQUIUM

ESSETRE - MONTAGNOLI

IO E LA MIA HUNDEGGER! Never change a winning team!

di Sonia Maritan e Pietro Ferrari

066

QUANTA STRADA... DA QUELLA PRIMA MACCHINA!

Centro Taglio ROBOT-Drive

COLLOQUIUM HUNDEGGER – LIGNO ALP

Completo, preciso, in un solo passaggio La nuova generazione di macchine si

di Sonia Maritan e Pietro Ferrari

SEMPRE PIÙ IN ALTO

072

COLLOQUIUM TETTI STALLETTI – SOLAS di Sonia Maritan

INGEGNERIA DEL TETTO DA CINQUE GENERAZIONI - III PARTE ONLINE

EXCOGITARE

076

INDEX

in poco spazio e a costi bassi. Con la ROBOT-Drive é possibile fare tutte le lavorazione di carpenteria, anche le sezioni grandi, in un solo passaggio senza dover girare il pezzo.

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Gianni Sella, Andrea Stalletti, Michela Tamburrini, Luca Uzielli, Matthias Wallnöfer. Andreas Webhofer, Sieglinde Weger, Zeno Zoppi.

27.10. - 30.10.2021, Verona Padiglione: 11, Corsia: D, Stand: D5

Renata Bernardini, Georg Binder, Gabriele Bonamini, Ugo Campeotto, Walter Capovilla, Luca Dal Bianco, Lorena De Agostini, Barbara D’Incecco, Pierluigi Gambardella, Aramis Glück, Giacomo Goli, Stephane Groleau, Carsten Hein, Peter Junk, Hugo Karre, Gordian Kley, Markus Lager, Tania Lamanna, Frank Lattke, Alessandra Leardini, Angela Liguori, Johann Baptist Lindner, Maximilian Rudolf Luger, Regula Lüscher, Gianfranco Magri, Christoph Mahlknecht, Valentina Manzoni, Tommaso Martini, Maria Gabriella Mele, Elisabeth Merk, Pavol Mikolajcak, Dario Montagnoli, Sergio Rosati, Rossella Monterisi, Davide Perbellini, Claudio Pichler, Peter Pichler, Gianluca Pignalberi, Daniel Pinter, Gaia Pisanello, Franco Piva, Kurt Pock, Felice Ragazzo, Maria Elisabetta Ripamonti, Alfred Rubner, Joachim Rubner, Peter Rubner, Stefan Rubner, Miche-


An open competition for timber construction Munich Berlin Vienna

woodencity Munich Berlin Vienna

The proHolz Student Trophy 22 is looking for ideas and solutions for project sites in Munich, Berlin and Vienna that demonstrate how to use wood as a construction material to build cities further and conserve resources.

Kick-off event

Wednesday, 20 October 2021, Munich With livestream

Submission deadline

Thursday, 31 March 2022

Award ceremony

Thursday, 19 May 2022, Vienna With livestream The competition is organised by proHolz Austria, in cooperation with proHolz Bavaria. The proHolz Student Trophy 22 is open to international participation, inviting entries by students of architecture and civil engineering. The prize money for the competition is 15,000 euros in total.

Info and documents for download www.proholz-student-trophy.at


EDITORIALE

Il legno rinasce come gli eventi

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Dopo averne letto, mi verrebbe voglia di andare a visitare un museo all’aperto unico nel suo genere nelle Dolomiti e nel Veneto. Nel

-

Sonia Maritan il 22 settembre 2021 al 9° Forum dell’Edilizia in Legno a Lazise presso l’Hotel Parchi del Garda con Georg Binder, direttore di proHolz Austria.

da, i

legno. Il concorso prevede la scelta di tre siti costruttivi nelle


PERITIA Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno www.clut.it www.legno.info di Sonia Maritan

strutturalegno pagina 010 011

Un testo di riferimento uno strumento di auto-formazione -

grandissimi esperti come il Professore Emerito Luca Uzielli laureato in Ingegneria Meccanica e il Tecnologo del Legno Gabriele Bonamini laureato in Scienze Forestali. Questo manuale ha il merito sizione di tutti. Per questo abbiamo posto loro alcune domande e le risposte rigorose che abbiamo -

Riportiamo le domande e le risposte sul “Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno” ricevute dagli autori del testo: Gabriele Bonamini e Luca Uzielli che hanno condensato in un manuale tecnico dal linguaggio accessibile, il “minimo teorico” indispensabile per cominciare a comprendere veramente il comportamento del legno, i suoi punti di forza e le sue intrinseche debolezze. Quale intento ha guidato gli Autori nello scrivere e pubblicare questo libro? «La conoscenza del legno implica necessariamente uno studio multinante mole di informaziodella scienza e della tecsi di laurea in Scienze Forestali (che spesso oggi hanno assunto altre de-

dimostrato capace di fornire una solida di riunire in un unico testo i contenuti di questo percorso e con questo libro sperano di esserci riusciti». Non esiste già una vasta letteratura sul legno? « Italia abbiamo in primo luogo i testi di riprofessore Guglielmo Giordano (19042000) e inoltre sono usciti negli ultimi anni -

Non dimentichiamo inoltre gli articoli -


PERITIA_

enciclopediche e si prestano più come strumenti di consultazione per chi è già

Per le immagini riprese dal “Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno”, C.L.U.T. Editrice, si ringrazia Gianluca Pignalberi che ha curato la rielabora-

chi è a digiuno o quasi della materia. Gli non permettono al lettore di farsi un qua-

».

-

e settoriali. La nostra impressione era che mancasse un anello intermedio in questa

A proposito di Web: ha ancora senso un manuale cartaceo? «I motori di ricerca più diffusi propongono

re il “minimo teorico indispensabile” sul

-

riempire oltre cinquecento pagine stamspetto ai manuali sul legno scritti dai colabbastanza fedelmente una “scuola” tipicamente italiana di approccio alla trattazione di questa materia». Qual è la struttura dell’opera, a grandi linee? « agli aspetti fondamentali riguardanti la formazione e la crescita del legno nele relazioni del legno con fattori che ne smi biologici (funghi e insetti distruttori del legno). Nella seconda parte del libro si trattano le trasformazioni e gli usi di base importanza ai principi fondamentali che ne hanno guidato – anche storicamentrattazione (rigorosa ma espressa in forma piana e semplice) delle informazioni -

che apre la strada alla conoscenza cri-

in materia. manuali siano – almeno per il momento nazione e nella stampa».

-

Riguardo al crescente successo del legno come materiale strutturale, quali indicazioni ritenete più utile dare ai tecnici progettisti? «La prima e più importante indicazione è e di formarsi solide competenze sul legno prima di affrontare qualsiasi tipo di pronuale può rappresentare un buon punto per porsi le “domande giuste” riguardo per ultima - alla sostenibilità delle soluzioni progettuali che si affacciano alla sua una buona progettazione da parte di chi manufatto di legno andrà o non andrà ».

ministrazione di C.L.U.T. Editrice che ce le ha gentilmente fornite. In particolare, nella pagina sinistra di apertura laCopertina del Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno. ti i tipi di foreste (le aree bianche non ospitano formazioni forestali). A destra: le zone del tronco.


PERITIA Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno www.clut.it www.legno.info di Sonia Maritan

strutturalegno pagina 012 013

a struttura di legno coincide con la valorizzazione delle principali proprietà del materiale? « to le proprietà di resistenza meccanica e contemporaneamente la leggerezza dei permettono di realizzare strutture piutto-

stione del cantiere edilizio.

-

e condense. Le informazioni fornite nei capitoli del libro dedicati alle relazioni legno-acqua e alla durabilità del legno possono essere di grande aiuto nel

A REFERENCE TEXT AND A TOOL OF SELF-TRAINING The “Manual of Wood Science ts - on the other hand part of the charm of wood is also represented by its iridescent complexity of the great experts such as Professor Emeritus Luca Uzielli graduated in Mechanical Engineering and the Wood Technologist Gabriele Bonamini graduated in Forestry Sciences. This manual allows anyone to know the most -

apparente “buon senso” (leggi: estensione al legno di soluzioni comunemente in uso con altri materiali) che raramente ». I materiali succedanei (soprattutto quelli inerti) hanno qualcosa da invidiare al legno in termini di durata? « elementi strutturali di legno massiccio stazioni a causa del solo passare del tem“legno di recente messa in opera” non che formano la struttura resistente del legno sono molto stabili alle temperature esente da attacchi di funghi e insetti distruttori del legno. Per quanto riguarda opera dipendono essenzialmente dalla qualità degli incollaggi e quindi bisogna zati e al rigoroso rispetto delle procedure fronti del fuoco il comportamento del legno è quello di un materiale certamente

crescere della temperatura non presenta ti: ogni minuto di incendio si limita a carbonizzare circa un millimetro di spessore -

we must all be grateful to the au-

no calcolare con una certa precisione il tempo che hanno a disposizione prima ».

asked them some questions and the rigorous answers we recei-

In qualità di autori prediligete una strada “purista” o ritenete consigliabile mutuare dai materiali strutturali le loro rispettive

the sense of appreciation expresthrough the metaphor of the song which constitutes the oldest metric form of the lyric art in Italian etic of possible presentations.

« legno congiuntamente con altri materiali farlo. Le combinazioni migliori sono quelle in cui al legno si demanda soprattutto -


PERITIA_

resistere alle forze di compressione e tamisti legno-cls con connettori di acciacon resina epossidica per la ricostruzione è conoscere a fondo i materiali e saper progettare tenendo conto delle loro compatibilità. -

». Pensate che il legno possa essere il materiale del futuro? « caratteristica molto importante: si tratta Le foreste crescono continuamente ed è possibile utilizzarle periodicamente per -

librio con il proprio ambiente.

-

dalla competenza con cui questa utiliz-

Gli esempi di brutale e sconsiderato sfruttamento dei boschi non mancano nella manità. della delicatezza richiesta nel gestire gli ecosistemi forestali del mondo e di come questi ultimi siano essenziali nel garantire nostro pianeta in generale. Nel libro questi temi sono presentati bretrebbe facilmente ottenere una disponibilità continua di legno di buona qualità territori da esse occupati.

trà essere raggiunto senza una continua *). Sarà opportuno ricordare che è ancor bando di legname utilizzato illegalmencate foreste tropicali». (* -

In questa pagina in alto a sinistra il disegno di Gabriele Bonamini evidenzia le direzioni anatomiche principali del tronco. A destra: vengono rappresentate, per la conifera e la latifoglia, il legno primaticcio e tardivo in sezioni trasversali microscopiche. I vasi più grandi dell’ingrandimento di destra sarebbero discretamente visibili anche a ochio nudo.


PERITIA Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno

METAFORA DELLA CANZONE di Felice Ragazzo namini e Luca Uzielli, poiché distinto tra Scienza e Tecnologia ispira senza indugi l’aurata metafora della “Canzone”: dove “melodia” e “recitativo” si fanno tutt’uno. Dico il mio perché con il libro tra le mani.

www.clut.it www.legno.info

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di Sonia Maritan

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strutturalegno pagina 014

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L’immagine sotto simula la rottura per compressione assiale.

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nologia del Legno.

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Voi avete l’idea, noi lo strumento per realizzarla. Gli elementi combinati di Dietrich’s semplificano enormemente la progettazione. Cosa lo rende possibile? Impostando il proprio sistema di regole come routine di input predefinite, l’utente può accedere alle nuove funzioni in qualsiasi momento attraverso una finestra editabile. In modo semplice e intuitivo. Una possibilità che vi consente di creare funzioni personalizzate, adattando le tecnologie di Dietrich’s esattamente alle vostre metodiche di lavoro e costruzione.

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di Gianfranco Magri

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Manuali di Conservazione Preventiva - V parte

Pubblichiamo la II parte del capitolo “Gli insetti nemici del legno” all’interno dei “Manuali di Conservazione Preventiva”: la rubrica specializzata nella conservazione del legno di manufatti antichi e contemporanei riguardo i danni causati da tarli, parassiti, microclima. In questa V parte dei Manuali si individuano i nemici del legno e si riprende l’analisi della prima categoria degli insetti xilofagi o dannosi per le carpenterie. INSETTI NEMICI DEL LEGNO - Parte 2°

La tabella sotto è dedicata all'Anobium punctatum e la seconda, nella pagina accanto, ai Cerambicidi. foto 1: Stegobium paniceum

Eravamo rimasti, nel numero precedente, alle caratteristiche delle 2 specie appartenenti alla famiglia dei tarli anobidi. Anobium punctatum e Xestobium rufovillosum; le caratteristiche delle altre due specie, Stegobium paniceum e Lasioderma serricorne, sono, nel comportamento, nelle abitudini e nei segni che lasciano nel legno, del tutto simili a quelle di Anobium punctatum. foto 2: Lasioderma serricorne

ELEMENTO

DESCRIZIONE

Lunghezza adulto

2-5 mm

Fori sfarfallamento

rotondi Ø 1-2 mm

Ciclo vitale

24-36 mesi

N. uova deposte

15-40

Scavo

alburno e durame

Direzione gallerie

qualsiasi, intersecantesi

Rosura

granulosa avorio

Espulsione rosura

abbondante

Specializzazione

Latifoglie e Conifere

Manufatti attaccati

carpenterie, arredi, arte

Proseguiamo con le altre famiglie di insetti xilofagi e lignicoli.

Le caratteristiche dei tarli cerambicidi

Come abbiamo visto nella “introduzione ai tarli” pubblicata nel precedente numero, una differenza di rilievo fra le numerose specie di cerambicidi attivi in Italia (qui ne presentiamo solo alcune) è che sono tutte specializzate nell’attacco alle latifoglie, tranne Hylotrupes bajulus, che attacca solo le conifere. Altra caratteristica saliente che differenzia Hylotrupes bajulus dal quella delle altre famiglie è la sua “taglia forte”: 40-50 mm di lunghezza raggiunta dall’adulto sfarfallato e la misura di un dito (10 cm) raggiunta dalla larva quando giunge a maturazione per trasformarsi, prima in pupa, poi in adulto pronto a sfarfallare. Aggiungiamo che non ci sono, nel confronto fra le varie specie di cerambicidi, foto 3: Hylotrupes bajulus


LIGNUM_SERVARE foto 7: Larva di cerambicide

sostanziali differenze, sia nelle abitudini, sia nelle tracce visibili della loro attività, sia nella lunghezza dei cicli biologici, se non per il numero di uova deposte dalle femmine: da 100, a 200, a seconda della specie. Una grossa differenza, invece, si manifesta nel confronto con le altre famiglie di tarli: quella dei cerambicidi è l’unica la cui rumorosità è percepibile all’orecchio durante l’attività di scavo, che si arresta di colpo quando le larve percepiscono un qualsiasi rumore prodotto nell’ambiente e riprende non appena il rumore sia cessato. Viene spesso spontaneo sfruttare i rumori di scavo percepiti a orecchio per tentare di tracciare una mappa delle infestazioni in corso che non siano ancora conclaprontare una disinfestazione. Il metodo è fallace, perché, essendo il legno un ottimo conduttore del suono, non permette che di questo sia localizzabile con precisione a orecchio il punto di origine. Inoltre il metodo, quand’anche condotto sione di un errore concettuale di fondo, che conduce ad alcuni errori operativi molto diffusi. gno”, approfondiremo questo tema all’interno di un altro ciclo dedicato a “Come difendersi dagli insetti nemici del legno”. foto 4: Stromatium unicolor

foto 8: Fase ninfale pre-pupa

foto 9: Asse con fori di sfarfallamento

La tabella indica i valori minimi e massimi riscontrabili fra le varie specie e, per quanto riguarda la lunghezza del ciclo vitale, le differenze negli scostamenti sono determinate dalle differenti circostanze ambientali.

ELEMENTO

DESCRIZIONE

Lunghezza adulto

10-50 mm

Fori sfarfallamento

Elissoidali Ø 3-10 mm

Ciclo vitale

7-17 anni

N. uova deposte

100-200

Periodo di vita adulta

15-20 gg.

Scavo

Alburno non oltre 90 anni

Direzione gallerie

Longitudinali e circolari

Rosura

mo

Espulsione rosura

Scarsa

Specializzazione

Latifoglie e Conifere

Manufatti attaccati

Carpenterie

Le abitudini dei cerambicidi

L’alto numero di uova deposte compensa, nell’economia di sopravvivenza dei foto 5: Tricopherus olosericeus

foto 6: Hesperophanes cinereus


foto 10: Sezione trasversale tronco

LIGNUM SERVARE www.artecontrolconsulting.it

di Gianfranco Magri

strutturalegno pagina 018 019

foto 11: Fori di sfarfallamento

cerambicidi, il lungo ciclo biologico delle larve, prima della muta e dello sfarfallamento: da 7 a 17 anni, a seconda dell’altitudine e della variabilità di alcune condizioni ambientali, fra le quali, per fare alcuni esempi, l’altitudine e l’abitabilità continua, o saltuaria degli ambienti interessati. Dopo qualche decennio, l’infestazione non contrastata raggiunge una consistenza esponenziale. Le larve di cerambicide scavano soltanto nella sezione degli anelli di accrescimento dell’alburno di alberi morti e di carpenterie ricavate da alberi che, al momento del taglio, siano non più vecchi di 90 anni; questo perché solo entro questo lasso di tempo e solo nell’alburno trovano amidi, proteine e zuccheri di cui hanno bisogno. Di queste sostanze è particolarmente ricca la corteccia, che, per tale ragione, è molto gradita nella scelta di deposizione delle uova; è la stessa ragione per la quale è vivamente sconsigliato di porre in opera travi scortecciate parzialmente, Le gallerie possono essere scavate longitudinalmente, per la lunghezza delle travi, ma anche circolarmente, nel senso distruggere l’intera sezione dell’alburno. Questo può causare seri problemi di resistenza meccanica per le travi portanti.

I segni dei cerambicidi a colpo d’occhio

I fori di sfarfallamento sono grandi e ovali: il loro numero può ingannare rispetto alla reale consistenza dei focolai di infestazione. Non sono, infatti, prodotti un modo univoco, uno per ogni individuo, come avviene per le famiglie degli anobidi e dei lictidi, ma ognuno condiviso e utilizzato da più individui; ciò fa sì che venga spesso sottostimata la gravità dell’infestazione. La rosura massa compatta o meno profonda dell’alburno, a seconda della virulenza e diffusione dei focolai. Durante gli sfarfallamenti, i cerambicidi espellono poca rosura, che, essendo sof-

avviene con gli anobidi, ma si disperde, risultando impercettibile all’occhio e lasciando tracce visibili delle travi, sottoforma di sbavature verticali. Anche la scarsa visibilità di queste tracce induce, molto spesso, a sottovalutare la reale portata dell’infestazione. foto 13: Hylotrupes bajulus

L’ dei cerambicidi è facile, perchè l’adulto si presenta con un tratto morfologico inconfondibile: le antenne molto lunghe, in L’Hylotrupes bajulus si distingue da tutte le altre specie per le caratteristiche due macchie chiare

La diffusione delle infestazioni

La lunghezza del ciclo biologico dei cerambicidi rappresenta un fattore di rallentamento, riguardo la diffusione dell’infestazione, solo per i primi anni, sino a quando, cioè, non siano avvenuti gli sfarfallamenti, gli accoppiamenti e le ovo-deposizioni. Dopo due cicli completi, la situazione si può considerare fuori controllo; è ciò che avviene molto spesso, quando vengono allestite ristrutturazioni, anche parziali, senza attuare la disinfestazione degli elementi nuovi prima della messa in opera, ammesso che quelli non sostituiti siano esenti da infestazioni di cerambicidi, o di altre famiglie.


foto 12: Espulsione della rosura

LIGNUM_SERVARE

Una ipotesi, che corrisponde a molte realtà

Vediamo cosa può succedere, ragionando su una ipotesi nella quale tutti i fattori concomitanti siano considerati al minimo delle possibilità di manifestazione: la messa in opera di una trave portante, infestata da 4 cerambicidi non ancora sfarfallati, perché non ancora giunti foto 14: Indice esponenziale

Nel corso degli sfarfallamenti, che possono avvenire a qualche giorno di distanza uno dall’altro, gli adulti hanno a disposizione 15-20 giorni di tempo, prima che sopraggiunga la morte. Ipotizziamo che, dei 4, solo 2 siano maschio e femmina e abbiano la possibilità di accoppiarsi. La femmina deporrà 100 uova del 2° ciclo 50 maschi e 50 femmine. Le 50 femmine depositeranno 500 uova, 3° ciclo, avranno prodotto 250 maschi e 250 femmine, le quali depositeranno 2.500 uova, e così via. Ammesso che le travi siano state infestate appena poco prima della messa in opera, arriveremo a questo risultato esponenziale: • dopo 21 anni, se consideriamo il minimo del ciclo biologico di 7 anni; • dopo 51 anni, se consideriamo il massimo del ciclo biologico di 17 anni. Tutto ciò, senza una chiara percezione della portata reale dell’infestazione in corso, perché, come abbiamo visto, molti individui utilizzano lo stesso foro

di sfarfallamento. La diffusione si estende, non solo nello stesso ambiente in cui sono avvenuti gli sfarfallamenti, ma anche in quelli adiacenti e in quelli situati su livelli diversi, se provvisti di copertura lignea, perché i cerambicidi sono formidabili volatori. Gli attacchi fortunatamente avvengono, non a danno degli arredi, ma esclufoto 15: Simbolo prevenzione

sivamente delle carpenterie; quanto esposto, tuttavia, dovrebbe indurre alla consapevolezza che una infestazione da cerambicidi sia da prendere molto sul serio, inducendo alla determinazione di effettuare la disinfestazione quanto prima possibile e, per le successive occasioni, preventivamente alla messa in opera.

We publish part II of the chapter "Insects enemies of wood" within the "Conservation Manuals Preventiva ”: the column specialized in the conservation of the wood of ancient artefacts and contemporary regarding the damage caused by woodworms, parasites, microclimate. In this part V of the Manual the xylophagous insects is resumed wood-eating lignivores (also covered in part I of the chapter) - the second category of the lignicolous it only obtains the nests inside the wood in particular the cerambicide woodworms harmful to carpentry.


QUAESTIO ERGODOMUS www.ergodomus.it www.ergodomus.it/tech_

-

Il metodo -

Nell’immagine, sopra, il confronto fra la struttu-

-

Sergio Musumeci Antonio Gaudì e Felix Candela.

-

Modello 3D (LOD 100)

-

-

Pierluigi Nervi. -

Frei Otto Buckminster Fuller

-


QUAESTIO_ERGODOMUS

Nelle immagini in alto, esempi iconici di strutture che A sinistra (nella colonna di testo di destra) la struttura

Flusso di lavoro

-

-

Dlubal RFEM

Rh+Gh e

software. -

zione”

-

-


QUAESTIO ERGODOMUS www.ergodomus.it www.ergodomus.it/tech_

-

In queste pagine, in alto, visualizzazione della

-

Sotto, nella pagina sinistra, la comparazione della deformata delle analisi FEM (a sinistra la struttura ottimizzata, a destra la struttura di

della deformata della struttura del padiglione

Conclusioni

-

Simulazione di ricerca del modulo -

Nella pagina 24, in alto, la visualizzazione delle forze interne della trave (da notare che è pre-

-

-

Controlli intermedi

-

-

-

-

selli/acciaio.

-

dian Rain

Obsi-


QUAESTIO_ERGODOMUS

THE FORM-FINDING METHOD

Pierluigi Nervi

shortage

3D Model (LOD 100)

LOD 100 or a concept design

sketches/ideas

pre-

3d parametric model Gh

Dlubal RFEM

(LOD 400).

iterative process double-curved roof axial forces

Rh+-

-

bending moments.

Form-Finding simulation

Intermediate checks

different solutions

para-


QUAESTIO ERGODOMUS www.ergodomus.it www.ergodomus.it/tech_

-

ters driving the design Final analysis reduce the quantity of materials

30%

reduce the cost of the connections

40%.

Conclusions from preliminary analysis vior - Connections - Timber

production drawings timber parameterized

machined transported

structural beharight shape

assembled.

L’architetto Andrea Zambon è Vicepresidente Casaclima Network Treviso, Consulente Casaclima e Relatore nei corsi di progettazione e costruzione di edifici in legno ed edilizia sostenibile a basso consumo energetico. Lo “studio zambonarchitettura” è specializzato nella realizzazione di ville residenziali a bassissimo consumo energetico in legno e a struttura tradizionale. In ogni progetto viene seguito un approccio olistico che, unito a un’attenta osservazione dei principi della bioclimatica e all’utilizzo di materiali naturali, mira all’ottenimento di architetture organiche in armonia con l’ambiente dove il verde viene generalmente impiegato come ha esigenze diverse per cui risulta fondamentale nel percorso progettuale – questa la abito sartoriale fatta a misura per la famiglia che ci andrà ad abitare, dove ogni spazio e ogni materiale derivano da un percorso progettuale unico e personalizzato.

www.zambonarchitettura.it


Il primo software italiano interamente dedicato al calcolo ed alla verifica di strutture in legno

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QUADRATUM TECNOLOGIE SCM E MERCATI www.scmgroup.com

di Tommaso Martini

strutturalegno pagina 026 028029

Focus sulle tecnologie, i sistemi costruttivi e i prodotti per la produzione delle strutture di legno

Il Focus apre con un interessante Osservatorio a cura di SCM e prosegue con la ricerca di mercato internazionale del Gruppo Ergepearl che proseguirà e verrà aggiornata nel corso dei prossimi mesi, si completa poi con una vetrina prodotti piuttosto variegata grazie alle novità prodotto di Biesse e Dietrich’s e agli affascinanti progetti di Rockwool, Rubner e Ligno Alp.

Bioedilizia all’avanguardia L’intervento di Tommaso Martini, Business Unit Manager di SCM per i centri di lavoro a controllo numerico per le costruzioni in legno, presenta un quadro molto completo e acuto che vaglia i materiali principalmente utilizzati, le diverse modalità costruttive e i trend in moltissimi Paesi tracciando un osservartorio molto ampio e positivo, ad esempio per il mercato francese, dove si pronostica che 3

di produzione di CLT nel 2020 che si prevede raddoppi entro il 2023.


SCM

FOCUS

QUADRATUM

strutturalegno pagina 027

L’edilizia in legno continua a registrare nostante l’aumento del costo delle materie prime. Si tratta di una crescita trasversale e comune alle varie tipologie costruttive che tradizionali: tra questi, un utilizzo più semplice dei materiali e dei componenti in cantiere e la possibilità di abitare in che e di isolamento acustico. A ciò si aggiunge una maggiore garanzia dei tempi e dei costi, sia in fase di progettazione che di realizzazione. una matrice “mercato/tecnologia”. Infatti, ogni mercato, partendo dalle proprie tradizioni in materia, sta impostando la propria crescita. L’Italia registra una crescita generalizzaun +2,3% nel 2020, senza una differenza come anche nell’ambito della formazione, con un incremento dei corsi dedicati al settore e con cui SCM collabora da anni con grande interesse. multipiano per quella pubblica. particolare USA e Canada. Grazie infatti all’adozione da parte di molti Stati del

cedenza il limite era di 6).

-

due anni. I materiali utilizzati sono principalmente: CLT in grande formato; GLT per la creasione; altri materiali come il DLT laminated timber) o NLT ted timber) in particolare per la creazione di solai. e quanto abbiamo fornito in questo mer-

E siamo stati in grado di fornire centri di

principalmente importato dall’Europa e in particolare dai grandi produttori austriaci, oggi si assiste sia a una crescita delle importazioni europee sia alla nagià esistenti. Questo comporta un’importazione anche di molti degli impianti necessari per la creazione di questi elereti, tecnologie principalmente importate dall’Europa. Sempre in Nord America, passando alla tecnologia del timber frame non tanto un incremento del suo utilizzo, già ampiamente affermato in questo mercato, quanto un cambiamento prefabbricazione degli elementi non più realizzati in opera, ma preparati in reparciò riguarda non solo la singola parete, ma anche moduli tridimensionali com-

quindi un incremento della domanda di

In queste pagine, i progetti realizzati con la tecnologia di SCM: a sinistra a tutta pagina il building è una foto di Alex Schreyer UMass e in questa pagina in alto l’immagine è di Stephane Groleau. Sopra, il ritratto di Tommaso Martini, Business Unit Manager di SCM per i centri di lavoro a controllo numerico per le costruzioni in legno.


QUADRATUM SCM

strutturalegno In questa pagina, in alto un dettaglio di AREA XL e sotto, un particolare di OIKOS XL.

impianti e macchine, in molti casi importati dall’Europa. Parlando di Europa mo anche qui un incremento nella proI mercati dell’area DACH sono quelli in non tanto nell’utilizzo di questo materiale, quanto nella sua produzione ed esportazione negli altri Paesi europei ed -

3.

-

di superare i 2 milioni di m3 entro il 2023. e sempre più diffuso utilizzo del legno nelforte impulso all’utilizzo del legno per le opere pubbliche con lo scopo di ridurre l’impronta di CO2 generata dalle costruzioni. Per questo si ipotizza che nei pros-

legno. Lo dimostra anche l’aumento delsempre maggiori. La costruzione per mezzo di colonne trend in crescita. di maggiore interesse al recente Forum Bois Construction sono emersi un’attenzione crescente a ne, soprattutto nell’ambito di elementi di grande dimensione, e un forte desiderio gie sempre più performanti sia nella rite orientato al futuro e che può ancora luppo. È compito di noi produttori di tec-

terà ancora il suo contributo in termini di -


FOCUS ON TECHNOLOGIES AND MARKETS Talk by Tommaso Martini, SCM Business Unit Manager for numeric control machining centres for timber construction. -

terials. It is a transversal growth and one recorded in the different types of constructions

Italy -

multi-storey buil-

dings

USA and Canada.

NLT

CLT GLT

DLT

-

timber frame

-

And as far as Europe Markets in the DACH region

-

is France

caBois Construction Forum

-

-

-


FOCUS Il forum del gruppo Ergepearl www.ergepearl.com www.riwega.com www.3therm.it www.roofrox.com di Claudio Pichler

strutturalegno

Ricerca di mercato: dal CLT al sistema a telaio

L’ampiezza di gamma prodotti del Gruppo Ergepearl che opera a livello europeo ha permesso a Claudio Pichler, Direttore Tecnico del Gruppo, di condurre una ricerca di mercato internazionale, su un campione di un centinaio di aziende sparse nei mercati di Italia, Slovenia, Austria, Svizzera e Spagna, davvero completa per analizzare, conoscere e capire sia lo stato attuale delle aziende settore di mercato. La ricerca è solo all’inizio e nel proseguo si estenderà anche ad altri Paesi. In queste pagine e nelle successive, oltre ai gra-

rona in provincia di Trento ormai ultimato.

-

Il gruppo Ergepearl lavora a livello europeo, grazie anche alle altre aziende estere che lo compongono come Synwer Group (il polo produttivo di Riwega) in Germania, Unibausysteme in Austria e Gramint in Slovenia. po vanta una grande esperienza sugli tecnici che lavorano in modo diverso in base alla zona dell’Europa in cui operano. Questa situazione ha permesso al gruppo Ergepearl di condurre una ricerca di mercato internazionale per analizzare, conoscere e capire sia lo stato attuale delle aziende produttrici o coche le previsioni future sullo sviluppo di . La ricerca è ancora in corso, e in realtà lo sarà sempre, mantenendosi dinamica e segnalando strada facendo le evoluzioni che potrebbe avere il mercato delle

costruzioni in legno nel tempo. dopo diverse settimane, da un campione di un centinaio di aziende sparse nei mercati di Italia, Slovenia, Austria, Svizzera e Spagna. Come detto la ricerca è solo all’inizio, nel proseguo si estenderà anche ad altri Paesi (continuando a essere pubblicata anche fra le pagine di Struttura Legno essendo stato un progetto condiviso con cus su tecnologie e mercati). RICERCA DI MERCATO INTERNAZIONALE Dopo le prime 4 domande di natura conoscitiva dell’azienda (nome della società, ubicazione, provincia/regione e Nazione), si è entrati nel vivo della ricerca per capire le caratteristiche dell’azienda: La domanda 5 riguarda il numero dei collaboratori. Come si può vedere il 57% delle aziende


FOCUS_IL FORUM DEL GRUPPO EGERPEARL

la azienda” con un numero di collabo-

in parte dalle stesse aziende produttri-

boratori, mentre una piccola percentua-

materialmente in cantiere si occupano

collaboratori, che si occupano principalmente di produzione delle strutture o di costruzioni di grandi appalti. come attualmente l’interlocutore principale sia l’azienda medio-piccola, che copre la maggior parte del mercato. La domanda numero 6 riguarda invece ste aziende, con il risultato riportato nel una fetta delle aziende medio-grandi e pegnata nel ruolo di produttore di strutture in legno. Queste strutture vengono poi montate

aziende che hanno dichiarato di essere

Proseguiamo con la domanda numero 7, in cui si va ad analizzare la dimensione del marcato coperto dalle singole aziende: delle aziende si dedica alla copertura di un mercato di zona, che va dalla provincia, alla regione, e al massimo alle regioni limitrofe. tale che le possa permettere di lavorare su scala nazionale. zate in maniera industriale per lavorare su mercati internazionali (livello europeo o mondiale). Nella domanda numero 8 si chiede in che percentuale l’azienda costruisce con le varie tipologie di strutture in legno;


FOCUS Il forum del gruppo Ergepearl www.ergepearl.com www.riwega.com www.3therm.it www.roofrox.com di Claudio Pichler

strutturalegno

MARKET RESEARCH FROM THE CLT TO THE FRAME SYSTEM The breadth of the product range of the Ergepearl Group, which operates at European level, has allowed Claudio Pichler, Technical Director of the Group, to conduct a truly complete international market research to analyze, know and understand both the current status of manufacturers or manufacturers of structures and buildings in wood that the future forecasts on the development of this market sector, on a sample of a hundred companies scattered in the markets of Italy, Slovenia, Austria, Switzerland and Spain. The research is only at the beginning and in the following it will also extend to other countries.

visita alla nuova sede di RoofRox a Lentate sul Seveso il 30 agosto 2021, sono insieme al CEO Sergio Rosati.

dall’elaborazione dei dati di tutte le risposte ricevute, ricaviamo il dato riportato le costruzioni siano suddivise tra struttusciute come Blockhaus o MHM oppure altre che spesso sono strutture miste legno-metallo o legno-cemento. Bisogna dire che subirà probabilmente l’evoluzione maggiore con l’evolversi della ricerca, in sposte è arrivato dall’Italia dove è molto sviluppato l’uso del CLT, mentre mancafrancese, tedesco e nordeuropeo, dove rispetto al CLT. Un altro aspetto molto interessante viene trattato nella domanda numero 9, per capire in che percentuale le aziende suddividono la prefabbricazione in stabilimento rispetto all’assemblaggio delle strutture direttamente in cantiere. la prefabbricazione ricopra tendenzialmente la maggioranza dei casi, anche se spesso la fase di pre-assemblamento delle strutture in stabilimento vada poi a essere completata con lavorazioni aggiuntive di cantiere. di costruzione diretta in cantiere. Questa situazione va sicuramente legata a due aspetti: l’utilizzo del pannello CLT ha industrializzato molto le lavorazioni sulle costruzioni in legno, ma anche nel caso

delle strutture a telaio negli ultimi anni si è assistito a una crescita della prefabbricazione, che riduce i tempi di cantiere e di conseguenza anche i costi e i tempi di anche sul numero di costruzioni che una singola azienda può costruire in un anno. Proprio legata all’ultima affermazione arriva anche la domanda numero 10, l’azienda nell’arco di un anno. ne dell’azienda in termini di numero di sono aziende di piccole dimensioni che hanno la potenzialità di costruzione non Per numeri superiori, vediamo che per un industrializzate, con mercati internazionali che possono produrre e/o costruire -

che è stato chiesto nella domanda numero 11, da cui scaturiscono le risposte Il risultato ottenuto incrociando i dati di tutte le risposte ci fa notare che oltre il nei primi due step di avanzamento dei lavori, ovvero solo montaggio della struttura, oppure cantiere al grezzo avanzato, ovvero realizzazione completa dell’involucro edilizio, ma fermandosi prima dell’applicazione degli impianti; solo il


FOCUS_IL FORUM DEL GRUPPO EGERPEARL

avanzato completo anche di impiantistide nella domanda numero 12 riguarda

in tre parti nette, poco meno di un terzo -

risposto positivamente sono ad esempio: ARCA, SALE, Klimahaus-Casaclima, Passivhaus, Holzforschung Austria – Dataholz. La ricerca si conclude poi con due domande relative alle previsioni future per il mercato delle costruzioni in legno; la prima riguarda il mercato in ge-

nerale, ed è stato chiesto alle aziende il comparto nel suo complesso e per le singole tipologie costruttive; il risultato è Quindi la previsione delle aziende del settore è che ci sia un generale sostanma in modo diverso per le diverse tipologie costruttive: per le strutture a telaio lità; per il CLT è più netta la previsione di aumento, per le strutture massicce tipo MHM e Blockhaus viene previsto per lo più una stabilità/diminuzione, e un regime di stabilità è previsto anche per le altre tipologie. sione, e ultima domanda della ricerca riguarda invece la previsione di sviluppo della propria azienda nelle varie tipologie strutturali.


FOCUS Il forum del gruppo Ergepearl www.ergepearl.com www.riwega.com www.3therm.it www.roofrox.com di Claudio Pichler

strutturalegno come le due tipologie strutturali che le singole aziende prevedono di aumentare sono la struttura a telaio e il CLT, mentre la maggior parte delle aziende

non ha in previsione la realizzazione con sistemi massicci tipo MHM o Blockhaus, come non ha in previsione l’introduzione di altre tipologie di costruzione in legno.

-

Il comfort abitativo e la sicurezza sono le stelle polari che guidano il reparto ricerca e sviluppo del gruppo Ergepearl, sempre attento ad anticipare le future esigenze del mercato edile. Dall’artigiano all’architetto, dal geometra al termotecnico, il gruppo gevità e rispetto dell’ambiente. Il gruppo Ergepearl è conosciuto sul mercato italiano attraverso i brand delle aziende che lo compongono: Riwega, la capostipite del gruppo, è un’azienda specializzata in elementi per la ventilazione, schermi e membrane traspiranti, – ha realizzato una gamma completa di prodotti per un concetto dapprima di tetto innovativo, per poi allargarsi alla completa costruzione in legno.

RoofRox

-

angolari e ancoranti. Annovera inoltre, tra i propri partners, aziende di levatura internazionale per gli utensili elettrici per la carpen-


“ Ergepearl progetta gli stivali per la tua casa in legno…” »

»

“…devi solo scegliere il modello”


TECHNICA BIESSE www.biessegroup.com

di Maria Gabriella Mele

strutturalegno pagina 036 037

Unlimited Technology

Biesse presenta Uniteam CLT 400, il centro di lavoro professionale per la lavorazione di CLT ad alta produttività che dispone di software dedicati e si caratterizza per la componentistica di alto livello che garantisce la massima qualità di lavorazione e dispone di un alto numero di utensili a bordo macchina per eseguire tutte le lavorazioni necessarie, incrementando il livello di prestazione offerto. Biesse ha compiuto un importante passo in avanti nella standardizzazione della lavorazione dei pannelli CLT con la Uniteam CLT 400, il centro di lavoro ad alte prestazioni per la lavorazione di pannelli CLT sia con processo stand alone sia integrato in un processo di linea. CLT 400 garantisce qualità unica, produttività costante e precisione. Questa macchina si rivolge in particolare alle aziende medio grandi con elevate produttività, offrendo la tecnologia e l’automazione più avanzate disponibili per l’alta produzione di pannelli CLT. genze di lavorazione, anche con due elettromandrini HSD indipendenti a 5 assi da 65 kW e portautensili dedicati. Questi potenti 5 assi sono in grado di soddisfare i più esigenti requisiti applicativi e produttivi del settore, lavorando anche contemporaneamente sullo stesso pezzo con cambi utensili mascherati.

I gruppi di lavoro sono estremamente potenti e permettono spostamenti rapidi senza compromettere la precisione della lavorazione. CLT400 si caratterizza per la componentistica di alto livello che garantisce la massima qualità di lavorazione e dispone di un alto numero di utensili a bordo macchina per eseguire tutte le lavorazioni necessarie, incrementando il livello di prestazione offerto. Il processultato di elevate prestazioni di taglio, ma anche della gestione intelligente dei pannelli master e del nesting di tutti i pezzi con la giusta meccanizzazione sul set-up del piano di lavoro. Tale piano è infatti composto da traversi di legno sostituibili manualmente e da un sistema automatico di transfer e rulli motorizzati, garantendo una disposizione e una movimentazione ottimale del pannello. Il set-up e la meccanizzazione del piano della macchina sono adatti sia all’instal-


TECHNICA_BIESSE

UNITEAM CLT 400, THE PROFESSIONAL GANTRY-TYPE MACHINING CENTRE FOR HIGH VOLUME CLT PANELS MANUFACTURING Biesse has taken a great step forward in the standardisation of CLT panel machining with Uniteam CLT 400, the best performer machining center for high volume CLT panels suitable for standalone or complex process lines manufacturing. CLT 400 is granting CLT processing, by offering the most advanced technology and automation for their production. tool-holders. These independent electrospindles can meet the most demanding application and production requisites of the

machine, to carry out all the necessary operations and increase the level of performance.

nels and the nesting of all the pieces with the right work table set-up and mechanisation. The table, in fact, is made up of wooden crossbars that can be manually replaced, and an automatic system of motorised transfers and rollers that guarantee perfect panel positioning and handling. The set-up and mechanisation of the table make it suitable both for stand-alone processing and for insertion in a line with other processes. The decision to use powerful NCs and standard 3D CAD/CAM solutions, allowing * btl projects to be imported, ensures that these experience acquired over the years. CLT400 is extremely ergonomic. It offers easy access, not only for tooling but also for maintenance. Another very important advantage lies in the robust structure of the machine, especially the upper cab that encloses so the work area is kept cleaner.

lazione stand-alone sia alla disposizione in linea con altri processi. La scelta di utilizzare potenti CN e soluzioni CAD / CAM 3D standard, consentendo l’importazione di progetti * btl, rende le macchine a prova di futuro. CLT400 dispone di software dedicati, sviluppati grazie a competenze corso degli anni. CLT400 è estremamente ergonomica. Si caratterizza per la facilità

di accesso sia in fase di attrezzaggio che per la manutenzione. Un altro vantaggio molto importante è determinato dalla robusta struttura della macchina, in particolare dalla cabina superiore che chiude la macchina su ogni lato e che tutela l’ambiente di lavoro garantendo una maggiore pulizia, contenendo le polveri più sottili e limitando il rumore durante la lavorazione. In queste pagine le immagini del centro di lavoro professionale Uniteam CLT 400.


TECHNICA DIETRICH’S www.dietrichs.com

di Johann Baptist Lindner

strutturalegno pagina 038 039

Lavori di una certa importanza!

CAD/CAM Dietrich’s, Modulo X-LAM Plus: soluzioni intelligenti in legno massiccio. Una serie di testimonianze raccolte dall’amministratore delegato di Dietrich’s e riportate in questo interessante articolo, restituiscono forse meglio di qualunque altro format redazionale il valore pratico del software creato per la tipologia costruttiva X-Lam. In queste pagine alcune immagini inerenti il modulo X-LAM Plus creato da Dietrich’s per il legno massiccio X-Lam.

Come rispondere alla domanda: “Costruire con legno lamellare a strati incrociati in tempi di rincari e scarsità di materia prima?” In effetti, rispondere a questa domanda in questo ultimo periodo è ancora più semplice; restando peraltro valide le tante buone ragioni per scegliere questo materiale ligneo, come ad esempio la rigidezza, l’ermeticità, la stabilità di compressione ortogonale etc. considerando nella scelta di una casa in legno massiccio la componente della durata, i costi della materia prima attualmente così elevati si relativizzano. Una cosa invece resta certa: a un aumento dei costi delle materie prime corrisponde inevitabilmente un’ulteriore zione dei lavori. Allora, abbiamo deciso di parlarne con alcuni utenti Dietrich’s, alle prese con progetti in legno lamellare 8 piani di casa, con il software di costruzione Dietrich’s. In realtà sono poche le imprese edili che anche se questo, come dice il motto Progettare – Costruire – Dimensionare – Fabbricare, è possibile. Nelle opere più complesse però, occorre l’intervento di più esperti, e quindi, è necessario l’utilizzo di software che comunicano i dati alla perfezione. Grazie anche all’attiva partecipazione alla buildingSMART, Peter Philipps, Direttore del reparto sviluppo prodotti Dietrich’s, è uno dei portavoce del gruppo di lavoro BIM per l’edilizia in legno. Le soluzioni di interfaccia IFC import/export cienti e diventano indispensabili per un L’utente Dietrich’s Johannes Urban di Tu-

binga, in piena costruzione di una villetta bifamiliare con elementi X-Lam dice: «Ovviamente, lavoro con l’ingegnere statico e con l’architetto e spesso mi si chiede se un dettaglio è mio oppure del tiere. Ma con Dietrich’s IFC sono ai posti di comando». L’importanza di lavorare con le applicazioni più adatte non vale solo per Johannes Urban ai posti di comando. Pertanto, per preparare i lavori con elementi in legno massiccio X-Lam, Dietrich’s ha creato il modulo X-LAM Plus. Il legno lamellare X-Lam non è soltanto un nuovo materiale ligneo. Il legno lamellare a strati incrociati permette l’utilizzo di nuovi sistemi costruttivi e offre all’edilizia in legno nuove possibilità strutturali e dimensionali. In ogni caso, anche questi nuovi sistemi costruttivi hanno le proprie regole: Qual dettaglio? In particolare, quali sono le interazioni delle connessioni del legno lamellare a strati incrociati tra di loro e con gli elementi vicini? Se nelle strutture intelaiate in legno si può inserire una vite parallela alla parete, dall’interno verso l’esterno, in generale questo non vale per i pannelli X-Lam. E nelle altre strutture, cosa bisogna considerare? Per esempio, che non ci sono vani per gli impianti tecnici. Nel caso ne serva uno, si potrà certamente fare a meno di una sostituzione, ma si dovrà poter rimuovere completamente il materiale dall’elemento. Queste considerazioni di fondo, anni di esperienza e molto know-how, inseriti nel capitolato durante lo sviluppo del modulo X-LAM Plus, hanno gettato le basi per lo strumento digitale perfetto per la pre-


TECHNICA_DIETRICH’S

parazione di lavori con elementi in legno lamellare a strati incrociati. I vantaggi di questo modulo consistono nella possibilità di registrare sistematicamente il sistema X-LAM per intero, in tutto vengono tracciati singolarmente, ma, in una sola volta, si registrano tutte le posizioni, gli strati, le nicchie per le apparecchiature elettriche e sanitarie, i mezzi di unione, la ferramenta, i tipi di connessione, i quantitativi, i punti e i mezzi di sollevamento. Quindi: con X-LAM Plus si ha una registrazione di dati sistematica, interattiva e basata su regole, come in una stazione di controllo. Dal momento che il sistema di regole dell’X-LAM Plus riprende il metodo X-LAM completamente, la personalizzazione richiede solo poche impostazioni.

del lavoro? costruzioni e materiali vengono registrati adeguatamente in maniera sistematica, intuitive. Successivamente, la straordinaria tecnologia di Dietrich’s per elementi combinati esegue automaticamente il calcolo della costruzione in background. to e permette di creare un modello 3D completo. Bernhard Wörter della Holztec commenta così: «Usiamo X-LAM Plus, per ottenere il massimo dal progetto e le sue impostache è stato pensato il procedimento di E chi non lo sa! Quante volte bisogna ritoccare piante e spazi, oppure aggiun-


TECHNICA DIETRICH’S www.dietrichs.com

di Johann Baptist Lindner

strutturalegno pagina 040 041

gere o cambiare l’ordine o l’altezza degli interruttori. logo della stazione di controllo, durante colare con facilità tutte le pareti della costruzione. In pochi clic, è possibile ottenere la nuova costruzione completa di tutta la documentazione. Denominazione, numerazione, disegni di piani di controllo per architetti e calcolatori, tutto viene fornito dal software di costruzione. «Dal momento in cui il progetto diventa tà competenti, creiamo una sezione della voce Dietrich’s e raccogliamo i costi per il kit CLT e GLT» dice Bernhard Wörter. Solitamente, dalla nostra sezione di offer3D HTML che abbiamo creato direttamente nel software Dietrich’s. Pertanto, la comunicazione avviene interamente in formato digitale. ditta Theurl, nostro partner, spediamo tutti i ti alla produzione degli elementi CLT e dei componenti GLT, insieme ai dati Abbund. In questo caso, i dati del software sono così tecnologici che il software per macchine Cambium di Hundegger dovrà eseguire solamente l’orientamento degli elementi e la sincronizzazione dei macchinari per la fattibilità meccanica. Il Modulo X-LAM Plus, quindi, fornisce gli elementi fondamentali per la progettagno massiccio, mantenendo la massima all’invio dei dati ai macchinari nonché alla conclusiva fabbricazione meccanica degli elementi. Il progettista di Holztec aggiunge: «Grazie a tool come X-LAM Plus, nella progettazione CAD/CAM di lavori singoli, possiamo “automatizzare” gran parte

della fase di inserimento dati. Sia in edi“automatizzazione” è molto elevato. Perciò pensiamo che il tool migliori la nostra ture intelaiate in legno, l’X-LAM Plus è un Anche Torge Weiß, progettista di costruzioni in legno presso la Gehrmann GmbH di Hoisdorf in Schleswig-Holstein, la pensa così. Riferendosi al tema della materia «Al momento sto lavorando a un nuovo progetto, un Come costruttore, devo occuparmi della progettazione, però mancano ancora tante e le perizie antincendio e di isolamento acustico. bilità nell’inserimento dei dati. Tuttavia, con l’aumento dei prezzi della materia prima legno, non è ancora chiaro se alcune pareti debbano essere costruite in X-Lam o con CTL. X-LAM Plus di Dietrich in combinazione con l’editor speciale per il nella distribuzione delle pareti. Dato che le costruzioni murarie non anche le forze degli strati di isolamento acustico. Anche in questo caso, grazie ai tool digitali, mi rimane “un po’ di gioco” nei valori ro e le variazioni vengono perfettamenMa Dietrich’s non sarebbe Dietrich’s, se ci si fermasse solo al modulo X-LAM Plus e non si guardasse oltre. Col suo dimensionamento statico dei componenti attraverso l’applicazione DC-Statica, Dietrich’s permette infatti di dimensionare i componenti durante la costruzione ottimizzando l’impiego della


TECHNICA_DIETRICH’S

caso, DC-Statica dispone di un dimensionamento sviluppato ad hoc per il legno lamellare a strati incrociati. Sulla base dei requisiti per le autorizzazioni, inoltre, è possibile creare una relazione di calcolo statico pronta all’uso. Grazie ai tipici automatismi Dietrich’s presenti anche in DC-Statica, come ad angolari, con DC-Statica è possibile eseguire il calcolo statico in modo sistematico. In molti casi si evita quindi la complessità di una nuova registrazione con programmi di dimensionamento esterni. Un altro aspetto del procedimento sistematico interessa la fabbricazione, che, ne Dietrich’s, non è una semplice fabbricazione meccanica. Sono molti di più i passaggi di progettazione che intercorrono tra la costruzione ne del carico, ad esempio, risponde ai più alti standard di ottimizzazione dei processi, di personalizzazione e di caricamento. Ma ci pensate, se riusciste a creare in CAD il vostro parco macchine con l’applicazione DICAM e a fare un caricamento digitale? E se durante il caricamento, un sistema a semaforo vi informasse sullo status del caricamento? Anche nel caso di elementi in legno massiccio X-Lam, dove già i singoli componenti possono pesare parecchie tonto Dietrich’s è l’estensione del software sicurezza stradale. A questo proposito vogliamo trattare un ultimo aspetto della fabbricazione, quello della comunicazione digitale con i partner come architetti, direttori dei lavori o carpentieri che operano in cantiere. Grazie al modulo opzionale 3D-WebViewer è possibile mettere a disposizione degli altri partecipanti al progetto il mo-

tiene importanti dati di progetto come pesi, misure o posizioni dei singoli componenti e degli elementi della costruziodi lavoro e aiuta notevolmente a evitare errori in cantiere. Con Dietrich’s X-LAM Plus preparerete il lavoro con elementi in legno massiccio X-Lam in maniera ottimale. Ricapitolando: • X-LAM Plus è un sistema basato su regole che permette un lavoro sistematico; • di default intelligente con strutture di copertura intercambiabili; • X-LAM Plus fornisce un desktop adeguato alla costruzione; • X-LAM Plus permette la distribuzione automatica di pareti multiple; • X-LAM Plus permette esecuzioni dinamiche per diverse connessioni architravi; • X-LAM Plus permette di posizionare cate;


TECHNICA DIETRICH’S www.dietrichs.com

di Johann Baptist Lindner

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X-LAM Plus fornisce sistemi di sollevamento automatici per elementi in legno massiccio; • X-LAM Plus suggerisce un facile posizionamento dei mezzi di unione necessari. O semplicemente, come dice Johannes Urban: «Questo tool è davvero una po-

Dietrich’s: Modulo X-LAM Plus combinato con Abbund Completo, DICAM Carpentieri, DIMURO 3D, Piante CAD e ambiente

caricamento, se del caso, Nesting e DIMAS trasmissione meccanica CNC.

RELEVANT WORKS Dietrich’s CAD / CAM, X-LAM Plus Module: intelligent solutions in solid wood. A series of testimonials collected by Dietrich’s CEO who returns them in this interesting article, perhaps better than any other format returns the practical value of the software created for the X-Lam construction type.



PROIECTUM ROCKWOOL www.rockwool.com

di Renata Bernardini

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Nuova vita per l’edilizia scolastica -

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede di stanziare diversi miliaranche al risanamento strutturale degli nuove scuole. In un contesto dominato mente promettente. In apertura, il rendering dell’atrio della scuola di Montecalvo: il pilastro centrale è stato volutamente trasformato in un albero stilizzato.

sere dei ragazzi?

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NATURALI COME IL LEGNO Qualcosa in realtà si sta già muovendo: ne sono prova due scuole realizzate di recente dall’impresa Subissati Srl. Di diversa ubicazione – la prima a Rimini e la seconda in provincia di Pesaro Urbino – presentano un comun denominatore: l’utilizzo di materiali naturali come il legno e la lana di roccia Rockwool. La nuova scuola primaria Montessori di Rimini sorge a poca distanza dal vecchio plesso demolito. -


PROIECTUM_ROCKWOOL

stessi criteri anche per la scelta dei ma-

colorati con tonalità semplici per accentuarne la riconoscibilità. -

igienici e un giardino interno.

zata una parete “passiva” di intonaco ghe di legno di Larice trattato in auto-

parete passiva. Nello spazio centrale -

sta una parete ventilata per aumentare -

Grazie all’installazione di impianti di ulti-

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FACCIATE CHE GIOCANO CON LA LUCE In entrambe le strutture scolastiche l’im-

tovoltaici e priva di impianti a gas.

COLORI PER LA SCUOLA DI INFANZIA Montecalvo in Foglia, in provincia di Pesaro e Urbino scolastico

nelli in legno lamellare. Tutti gli spazi sono -

facciata ventilata Rockwool REDAir® con pannelli di rivestimento in lana di roccia compressa Rockpanel. Per ottenere adottata la versione “Chameleon”: a seconda dell’incidenza della luce natu-

In questa pagina, nell’immagine in alto le soluzioni di facciata ventilata ROCKWOOL REDAir® in versione Chameleon per ottenere particolaspettro variegato di sfumature che si adattano perfettamente a una scuola elementare.


PROIECTUM ROCKWOOL www.rockwool.com

di Renata Bernardini

strutturalegno In questa pagina, sopra e in basso, i rendering della scuola primaria Montessori di Rimini. La parete “passiva” di intonaco bianco è ricoperta da una struttura in doghe di legno di Larice trattato in autoclave. tessori di Rimini è a energia quasi zero. ROCKWOOL REDAir® è il materiale ideale per contenere la dispersione termica, ridurre i consumi e ottenere sensibili vantaggi anche in termini di isolamento acustico e di protezione dal fuoco.

ta le aule didattiche. «È proprio qui che abbiamo rivolto la nostra maggior attenzione – sottolinea Francesco Subissat Legale rappresentante e Responsabile l’involucro è una parete “attiva” completata da una “pelle” ideale: i rivestimenti Rockpanel nella versione che riproduce un effetto cangiante. La caratteristica architettonica è quella di mutare il colore a seconda dell’angolo di osservazione in rapporto alla luce. Nelle ore diurne si crea un effetto di grande bellezza e armonia con la luce che plasma i colori e le sfumature. La luce viene inoltre regolata lungo le aperture con l’inserimento delle scher-

mature ad alette orientabili e impacchettabili. Nelle ore notturne lo spettacolo dei giochi di luce si replica con i fasci di lo Rockpanel Chameleon. Per esaltare le forme geometriche e creare giochi di luce particolari, nella scuola di Montecalvo abbiamo addirittura scelto di utilizzare il pannello di rivestimento Rockwool Chameleon su tutte le facciate». PRESTAZIONI OLTRE L’EFFETTO ESTETICO

cente anche per le sue caratteristiche un’importanza prioritaria.

sce il materiale ideale per contenere la ®

IDENTIKIT - GRUPPO ROCKWOOL Il Gruppo Rockwool si dedica ad arricchire la vita di tutti coloro che entrano in contatto

La gamma di prodotti dell’azienda rispecchia la diversità di bisogni a livello mondiale e

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PROIECTUM_ROCKWOOL

ottenere sensibili vantaggi in termini di -

lamento acustico. In strutture didattiche destinate ad ac-

NEW LIFE FOR SCHOOL BUILDINGS plexuses made school in Emilia Romagna and Marche with the contriThe National Recovery and Resilience Plan (PNRR) plans to allocate -

periori a 1.000° C e in caso di incendio

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bia al suo attivo già numerose case-history di interventi di realizzazione di nuove scuole o di ristrutturazioni.

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PROIECTUM RUBNER www.rubner.com di Sonia Maritan

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Il valore dell’integrazione

Un ambiente naturale per le aziende e la città: l’esempio di “Progetto Manifattura – Green Innovation Factory” è un’iniziativa che è stata promossa dalla Provincia Autonoma di Trento per trasformare la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e delle scienze archistar Kengo Kuma si è cercato di assecondare il contemporaneo desiderio di voler lavorare evadendo da quelle scatole del XX secolo conosciute I criteri di sostenibilità sono stati adottati quali principi cardine dell’intervento. La scelta dei materiali risponde quindi all’esigenza di ridurre l’impatto del costruire sull’ambiente privilegiando l’impiego di materiali, componenti e prodotti regionali, riciclati e riciclabili, atossici, a ricrescita veloce. Il legno lamellare permette a sua volta di realizzare una struttura portante di grande valore ambientale grazie alle proprietà sostenibili intrinseche del legno, materiale ecologico per eccellenza grazie a un carbon footprint pari a zero. La stessa regionalità della tecnica costruttiva permette di ridurre al minimo le quantità di CO2 emesse nella fase di trasporto. È previsto il conseguimento del livello di sostenibilità GOLD secondo i criteri del protocollo Leed NC v4 e del livello di SILVER secondo i criteri La Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco, antico borgo medievale affacciato sull’Adige annesso alla città di Rovereto, entrò in funzione nella metà dell’Ottocento sviluppandosi rapidamente, tanto che agli inizi del Novecento, il numero di addetti raggiunse i 2000 operai. Il piano di ampliamento e ammodernamento, avviato a partire dal 1948 per soddisfare le esigenze della moderna industria del Le immagini e i disegni sono relative al Progetto Manifattura - Green Innovation Factory di Rovereto in provincia di Trento: un racconto della trasformazione della storica Manifattura Tabacchi in un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e delle scienze della vita.

tabacco, viene rallentato agli inizi degli anni Sessanta, quando comincia il lento ma inesorabile declino della coltivazione del tabacco in tutta la Vallagarina, l’area circostante da cui in precedenza proveniva circa il 70% della materia prima lavorata in Manifattura. Nel 1969 la Manifattura Tabacchi comincia la produzione su commissione della Philip Morris e l’anno successivo vengono realizzati nuovi ca-


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PROGETTO MANIFATTURA - GREEN INNOVATION FACTORY Fase:

Titolo:

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PROGETTO ESECUTIVO

Categoria:

AD

MR_PROGETTO ESECUTIVO ARCHITETTONICO

STRALCIO 2

Elaborato: AD.113 ASSONOMETRIA GENERALE PIANO COPERTURA GIARDINO File:

Scala:

Data:

24-05-2018 Concorrente:

N. Elaborato:

AD.113

Revisione:

1

COLOMBO COSTRUZIONI S.p.a.

Coordinamento generale/Consulenza Leed e Arca Progettazione Architettonica: Arch. Filippo Spaini Progetto Strutturale: Ing. Fabrizio Bozzi Progetto Impianti: Ing. Gian Luigi Marazzi CSP / Progettazione Antincendio: Ing. Giuseppe Amaro Consulenza Acustica : Ing. Matteo Agostini Consulenza Ambientale : Ing. Piero Mattioli

AD.113 | 1

QSA srl

GENERAL - ASSONOMETRIA TETTO GIARDINO

www.pr

pannoni, nell’area di espansione adiaproduttiva altamente meccanizzata. Il rapporto della Philip Morris con il Monoquando la Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco diviene una proprietà dell’Ente Tabacchi Italiani (ETI). La produzione terIl contesto territoriale A Rovereto la storica Manifattura Tabacchi trasformata in un centro di innovazione industriale connota fortemente il territorio, il progetto preliminare è stato predisposto dalla Progetto Manifattura s.r.l., mentre redatto dal Servizio Opere Civili dell’Agenzia Provinciale Opere Pubbliche della Provincia Autonoma di Trento. Ci troviamo in un punto nodale nella valle, là e qui il complesso Be Factory assume nel suo insieme il ruolo di “landmark” per il suo territorio. Quando si pensa all’idea di un “landmark”, quindi di un oggetto che segna il territorio rendendosi ben visibile da lontano, si è soliti pensare a un elemento verticale, ma questa è una strategia necessaria quando ci si trova in un territorio piatto e orizzontale. In questo territorio invece dove succede esattamente l’opposto, ciò che acquista forza e valore diventa la direzione piana, e la possibilità di creare un nuovo tipo di segno: un landmark orizzontale. Il secondo concetto che caratterizza questo ambito nasce da una lettura a scala più dettagliata delle linee e forme del paesaggio. Il complesso della Manifattura è circondato dai bellissimi vigneti tipici di questo territorio e che dall’alto appaiono come aree ben delimitate da sottili e delicate linee parallele. La direzione delle linee della nuova Be Factory deriva dal tessuto urbano della Manifattura storica. La direzionalità della copertura pone quindi integrandosi sia nel territorio che con l’ambito storico.

L’ ex Manifattura ha un’ubicazione di conturale nel quale si collocano una serie di aree adibite al tempo libero. Questo rafforza la vocazione del progetto all’apertura. studiato un approccio formale permeabile che tiene conto sia della texture disegnata come detto dai campi agricoli paralleli al torrente Leno che rappresenta un elemento di continuità in Rovereto, ma anche aperto verso l’abitato di Borgo Sacco. Quest’ultimo è un elemento da rispettare e valorizzare considerando che l’orientamento del primo impianto storico della Manifattura guarda su Borgo Sacco. Si è cercato di creare un sistema che chiara e visibile facendo emergere la preesistenza storica e integrandosi in maniera tangibile con il contesto ambientale. Utilizzare la copertura non solo come chiusura di un involucro edilizio bensì come spazio pubblico in parte pedonabile e in parte verde permette di ridare alla città di Rovereto quella porzione di territorio che era da tempo stato occupata dalla fabbrica e resa inaccessibile al pubblico esterno. Sfruttando il salto di quota esistente tra e la pista ciclabile che corre lungo il torrente Leno è stato possibile dare accessibilità a questo nuovo spazio in copertura garantendo allo stesso tempo la neces-


PROIECTUM RUBNER www.rubner.com di Sonia Maritan

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THE VALUE OF INTEGRATION A natural environment for companies and the city: the example of “Progetto Manifattura” - Green Innovation Factory “is an initiative that was promoted by the Autonomous Province of Trento to transform the historic Tobacco Factory of Rovereto into an industrial innovation center in the sectors of eco-sustainable construction, renewable energy, technologies for the environment and life sciences. In the preliminary project signed by the archistar Kengo Kuma, an attempt was made to indulge the contemporary desire of wanting to work by escaping from those 20th century boxes known as mans were crammed into a chicken coop. The sustainability criteria were adopted as the key principles of the intervention. The choice of materials therefore responds to the need to reduce the impact of building on the environment by favoring the use of regional, recycled and recyclable, nontoxic, fast-growing materials, components and products. In turn, laminated wood makes it possible to create a load-bearing structure of great environmental value thanks to the intrinsic sustainable properties of wood, an ecological material par excellence thanks to a zero carbon footprint. The same regionality of the construction technique allows to minimize the quantities of CO2 emitted during the transport phase. The achievement of the GOLD sustainability level according to the criteria of the Leed NC v4 protocol and of the SILVER level according to the criteria of the wooden buildings is expected..

Il progetto ha lo scopo e l’obiettivo di creare un polo produttivo e di sperimentazione con la peculiarità di organizzare a diversi livelli interfacciati funzioni diverse. Be Factory è pensato innanzitutto come uno spazio dove le imprese possano svilupparsi e produrre in un ambiente innovativo non solo dal punto di vista architettonico, impiantistico ed energetico ma anche tecnologicamente avanzato. Be Factory racchiude funzioni in prevalenza per le imprese ma anche servizi per la città e le persone. L’archistar Kengo Kuma ha spiegato come vi sia in questi spazi un nuovo di lavoro. Se in principio, la tipologia edida una stanzetta con una scrivania all’interno di una residenza e se nel XX secolo building dove l’essere umano veniva stipato dentro un pollaio, qui si è cercato di assecondare il contemporaneo desiderio di voler lavorare evadendo da quelle scatole. In Manifattura la storia e la tecnologia più avanzata si trovano a coabitare, le scatole si smantellano, il verde e l’uomo convivono. Il Masterplan “Progetto Manifattura” nasce qualche anno dopo la chiusura dello stabilimento, per iniziativa della Provincia Autonoma di Trento, con l’intento di trasformare la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto in un centro di innovazione industriale, un tori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile e delle tecnologie per l’ambiente e per lo sport. Nel 2009 viene formato un gruppo di progettazione che lavora a questo progetto, costituito da Kengo Kuma and Associa-

tes, Carlo Ratti Associati, Arup, Kanso. Al gruppo di progettisti viene chiesto di dare corpo alla visione della nuova MaNel 2010 viene sviluppato un documenprincipi progettuali dell’intervento:

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• il dialogo tra tecnologia e contesto naturale: elemento di connessione tra il tessuto urbanizzato, il contesto agricolo e le • il collegamento della Manifattura con il

• i percorsi pedonali e carrabili. Il concetto architettonico Il progetto preliminare di Kengo Kuma and Associates è incentrato sull’integrazione e in particolare: • integrazione del progetto rispettando la geometria e le linee del territorio come • il tetto verde copre i nuovi spazi produt• integrazione tra i nuovi spazi della Manifattura con la città e il torrente Leno. L’intervento del Progetto Manifattura si 50.000 metri quadrati suddivisi nelle seguenti opere: • un livello interrato con destinazione d’uso parcheggio, depositi, locali tecnici e

lorda in pianta di oltre 20.000 mq.

mente con strutture in legno, mentre i rimanenti sono in cemento armato. I lavori sono iniziati nell’agosto 2017 e alla Colombo Costruzioni S.p.A., impresa in-


PROIECTUM_RUBNER

caricata, è stato consegnato il lotto a demolizioni avvenute. Dopo le fasi di scavo e di tutte le strutture in cemento armato del piano interrato, si è passati alla realizzazione delle strutture fuori terra, per lo più caratterizzate da una struttura portante in legno, sia per le elevazioni verticali sia per i solai di copertura. Questo tipo di realizzazione, altamente prefabbricata, ha velocizzato notevolmente le fasi di montaggio ma ha richiesto una accurata progettazione costruttiva, coordinata tra le varie commanti di copertura, lucernari e impianti è comunque ragguardevole, grazie soprattutto al contributo di tutte le Imprese coinvolte. La Struttura in Legno La struttura in legno lamellare presenmodulo contenente le cabine di media tensione), caratterizza il viale coperto, spina dorsale del progetto Be-Factory. Gli elementi della struttura in legno sono sempre lasciati il più possibile liberi da ogni elemento aggiuntivo in modo da lasciare sempre “puliti” e liberi gli elementi strutturali in legno (travi e pilastri). L’impostazione strutturale • L’impostazione generale dell’opera rispecchia i sistemi strutturali già individuati guenti a uno studio architettonico mirato zione di spazi e luci, all’impiego prevalente di materiali, componenti e prodotti in grado di rispondere ai criteri di sostenibilità assunti a principi cardine dell’intero intervento. destinati a produttivo è interamente rea-

paiono come una sommatoria di corpi di fabbrica tra loro disgiunti alla base e connessi in copertura grazie a un’ampia zona distributiva centrale (il tunnel) che si laterali. Le strutture realizzate nella porzione del lotto a sud-ovest del tunnel (idengiano sulla soletta in cemento armato quelle nella porzione del lotto a nord-est alizzate su fondazioni lineari in cemento armato. Le orditure portanti in legno lamellare sono caratterizzate dalla presenza di un modulo strutturale tipo che si ripete, in linea concettuale, a formare il singolo corpo di fabbrica. Tale modulo base è costituito da: • un telaio principale disposto in senso tuito da una trave a doppia rastremazione sostenuta da una colonna quadrupla •una trave di riva che collega in senso lon• una serie di travi secondarie collegate • • una serie di elementi accessori che prolungano idealmente le travi secondarie • tiranti metallici di controvento. Caratteristica peculiare della struttura, predominante, è la conformazione del gruppo di colonne che compongono il portale principale. Queste infatti sono concepite come elementi composti a sezione doppiamente simmetrica, ottenuti attraverso l’assemblaggio di quattro colonne singole divaricate e rese collaboranti tra loro tramite calastrelli di collegamento, anch’essi in legno lamellare.


PROIECTUM RUBNER www.rubner.com di Sonia Maritan

strutturalegno La connessione dei calastrelli alle colonne è realizzata mediante mezzi di unione a gambo cilindrico, disposti in numero e con geometria tale da essere in grado di sia di taglio. • I solai I solai di copertura sono interamente realizzati con pannelli multistrato di legno a tavole incrociate (CLT). Tutti i pannelli sono a cinque strati, con spessore complessivo variabile in funzione del loro posizionamento in pianta, tenuto conto delle diverse aree di carico presenti in copertura, sia per carichi permanenti sia per azioni variabili. Oltre a supportare i carichi verticali, i pannelli di legno realizzano l’irrigidimengiuntati tra loro con un sistema di viti e graffe metalliche dimensionate in funzione degli sforzi di taglio generati nel piano di controventamento. Analoga soluzione analoghi pannelli di legno sono utilizzati per la realizzazione dei mezzanini. La produzione prefabbricata Tutti gli elementi strutturali, sia quelli in legno lamellare sia i pannelli di legno a tavole incrociate, sono stati prodotti e lavorati presso lo stabilimento Rubner Holzbau srl di Bressanone in provincia di Bolzano. Le attività in stabilimento sono iniziate già molte settimane prima dell’avvio della

posa in cantiere, con l’approvvigionamento delle imponenti quantità di lamelle, le tavole in legno di Abete selezionate sarie alla produzione dei quasi 7.000 metri cubi di elementi strutturali previsti a progetto. Ogni elemento è stato tagliato, sagomato e forato con macchine a controllo numerico tipo CNC, secondo le progettazione costruttiva. In molti casi si è eseguito un vero e proprio pre-assemterno dello stabilimento i molti elementi strutturali composti previsti per la realizzazione dell’opera. Tale operazione ha interessato soprattutto i pilastri composti dei telai principali e le travi composte del tunnel e dei porticati. L’elevato grado di prefabbricazione adottato ha permesso di ridurre notevolmente i tempi di realizzazione e aumentare la precisione e la qualità delle lavorazioni sui singoli pezzi, della sicurezza, le successive operazioni di posa in cantiere. Né è un esempio la veletta perimetrale prevista sul perimetro della copertura: tale elemento, pre-assemblato in stabilimento sul relativo pannello di copertura zato prima come elemento anticaduta provvisorio nella fase di posa dei pannelli stessi e poi come base di aggancio per il parapetto laterale di protezione utilizzato to della copertura. tività e la professionalità del personale impiegato in cantiere, hanno permesso di completare la costruzione degli otto raccordo, compresi i quasi 24.000 mq di pannelli di copertura in CLT e i più di 1.100 pilastri di legno lamellare previsti a supporto delle facciate, in poco più di 5 mesi. Particolare attenzione è stata posta nell’uso dei materiali di rivestimento orizzontali e verticali. Si è optato per materiali di provenienza locale: il verdello estratto


PROIECTUM_RUBNER

lentemente a struttura lignea e pianta rettangolare basata sulla griglia strutturale di luci 16.60 x 17.50 m x h 9.60 m. un’altezza complessiva pari a 7 mt sotto-trave, con un ulteriore incremento di re al panello di chiusura in X-Lam. Rispetto alla quota del piazzale dell’ambito storico l’imposta del piano terra dei no interrato, sono collocati circa 400 posti auto comprensivi di postazioni per la ricarica elettrica, parcheggi dedicati a veicoli green e parcheggi disabili.

dalle cave presenti nella collina di Trento e il legno di Larice naturale. Il verde, verticale e in copertura completano il processo di mimesi con il paesaggio circostante. In copertura si è cercato di utilizzare elementi tridimensionali (collinette) per separare le aree a diversa accessibilità in modo da rendere l’impatto di parapetti e recinzioni meno evidente e più naturale. La facciata continua con struttura portante in legno è composta da pannelli menti in vetro con dimensioni 2m x 1m, il pattern prevede l’alternanza di elementi clinati, questi ultimi creano un leggero gioco di ombre con l’inclinazione della verdello, legno o verde nei punti in cui così troviamo il legno e il verde verticaManifattura storica. Distribuzione

per una su-

Sostenibilità I criteri di sostenibilità sono stati adottati quali principi cardine dell’intervento. La scelta dei materiali risponde quindi all’esigenza di ridurre l’impatto del costruire sull’ambiente privilegiando l’impiego di materiali, componenti e prodotti regionali, riciclati e riciclabili, atossici, a ricrescita veloce. te ci sono quelle relative alle strutture portanti, con il legno lamellare per le strutture fuori terra e il cemento armato post-teso per il solaio al piano terra. Il cemento armato post-teso è una tecnologia particolarmente innovativa che permette di cendo al minimo la quantità di materiale utilizzato e preservando quindi le risorse disponibili in termini di materie prime. La natura dei materiali impiegati permette inoltre di utilizzare una grande quantità di materiale riciclato (acciaio da armature, inerti da frantumazione degli scarti della forno). Il contenimento degli spessori della struttura permettono inoltre di ridurre le profondità di scavo limitando l’impatto ambientale sia sui siti di costruzione che sui siti di conferimento. Il legno lamellare permette a sua volta di realizzare una struttura portante di grande valore ambientale grazie alle proprietà sostenibili intrinseche del legno, materiale ecologico per eccellenza grazie a un carbon footprint pari a zero.


PROIECTUM RUBNER www.rubner.com di Sonia Maritan

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La stessa regionalità della tecnica costruttiva permette di ridurre al minimo le quantità di CO2 emesse nella fase di trasporto. La particolare tecnologia adottata per le strutture in legno lamellare della Green Innovation Factory permette

dinamico e preciso. L’intero sistema è supervisionato da un controllo domotico che permette la gestione in remoto delle funzioni e delle impostazioni. Il livello di illuminamento è impostato a

negli anni dei moduli produttivi grazie a campate di quasi 20 metri di luce completamente libere da elementi verticali strutturali e contribuisce a realizzare un ambiente produttivo di grande qualità architettonica.

dai sensori in base all’apporto di luce naturale esterna. La potenza elettrica disponibile in ogni

Energy strategy Il progetto prevede il ricorso a fonti energetiche sostenibili quali la geotermia e il fotovoltaico. La strategia energetica sostenibile prevede: 1) Riduzione del fabbisogno energetico, massima performance dell’involucro edidegli impianti.

dalla falda sotterranea.

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È previsto il conseguimento del livello di sostenibilità GOLD secondo i criteri del protocollo Leed NC v4 e del livello di SIL-

Impiantistica Nella visione di risparmio energetico il sistema tecnologico di ogni singolo modell’insediamento. Il sistema di climatizzazione di ogni modulo è composto da un sistema radiante a pavimento con uno spessore inerziale di circa 20 cm e un impianto di trattamento aria UTA a 4 tubi, presente per ogni modulo al piano mezzanino del blocco servizi. Questa combinazione permette un basso livello di consumo energetico e al contempo un comfort termico e igrometrico

Finiture

guendo un principio di modularità spaziale e offrono la possibilità di ottenere dere a una domanda varia e che si evola un massimo di ~ 1.000 mq. Ogni modulo presenta un blocco servizi realizzato a secco con sistema portanmezzanino dello stesso è possibile accedere tramite una scala alla marinara dedicata alle manutenzioni dell’UTA installata. I moduli produttivi sono completati con un pavimento in cemento industriale Lungo Leno La fascia che si trova lungo il fronte sul Leno ospiterà la parte più rivolta al pubblico. Per sottolineare l’importante rapporto col Leno lungo questo fronte la copertura verde si abbassa dolcemente permettendo così l’accesso su di essa. Seguendo questo principio è stata prevista anche una scalinata nella parte centrale della facciata, che permette di raggiungere la copertura ma allo stesso tempo si offre come spazio di sosta e possibile auditorium all’aperto rivolto verso il Leno con una vista privilegiata verso il landscape circostante. I pannelli di posizionati ruotati rispetto all’orizzontale per avere un effetto di dinamicità e movimento, come il landscape circostante se e dai vigneti.


PROIECTUM_RUBNER Committente: Trentino Sviluppo S.p.A. Progetto preliminare: Kengo Kuma and Associates Agenzia provinciale per le Opere Pubbliche (APOP) - Provincia Autonoma di Trento Progetto esecutivo ed esecuzione: Colombo Costruzioni S.p.A. ARCA Silver - LEED Gold (v4) Importo dei lavori: 44.500.000 € Inizio lavori: maggio 2018 Fine lavori: luglio 2020 Il materiale dei pannelli cambia gradualmente lungo lo sviluppo della facciata in accordo con il susseguirsi delle funpannelli in pietra verdello, con pannelli in legno di Larice naturale e pannelli che ospitano il verde verticale, previsti per dialogare con il territorio coltivato e naturale. Elementi di raccordo tra ambiti A fare da cerniera tra le due sfere, quella storica e quella nuova, è stata inserita una fascia di connessione che raccorda i livelli dei due ambiti collegando le due circolazione, pubblico e privato. pali, ovvero la copertura, il livello di accesso alla Be-Factory (che coincide con rico dell’“Orologio” mettendolo in diretta comunicazione con gli spazi esterni) e la quota del piano di campagna adiacente alla ciminiera storica, che rimane così cardine di riferimento nel passaggio tra i due ambiti.

La copertura scende quindi tramite una scalinata verso la quota delle piazze stocrea uno spazio ampio con aree per la soIl progetto prevede una pavimentazione in sistemazioni esterne in ambito storico. ambiti, sviluppa il linguaggio architettonico dell’intervento secondo un criterio di dialogo con il contesto preesistente, privilegiando l’impiego della pietra per le facciate che si rapportano con l’ambito storico riprendendone matericità e cromie e impiegando l’elemento vetro in maniera In particolare, il vetro viene impiegato per caratterizzare il fronte del piano terra, interpretando in chiave attuale i rapporti compositivi dei fronti storici e in particolare il loro basamento di attacco a terra. Il fronte vetrato diventa una vera e propria vetrina dell’ambito B rivelandone discretamente i contenuti all’interno del contesto storico e permettendo alla storia di

Crediti foto: Colombo Costruzioni, Trentino Sviluppo.


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: «La scelta progettuale dell’impiego del legno deriva dalla ricerca di declinare i materiali della tradizione in un linguaggio architettonico contemporaneo, con l’obiettivo della sostenibilità ambientale dell’intervento e di rendere la percezione visiva degli elementi costruttivi maggiormente gradevole grazie alle vibrazioni cromatiche caratteristiche dei materiali naturali e del legno in particolare».

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COLLOQUIUM ESSETRE - MONTAGNOLI www.essetre.com www.montagnolilegnami.it di Sonia Maritan e Pietro Ferrari

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Quanta strada... da quella prima macchina!

Lo scorso 15 luglio abbiamo visitato a Gallarate, in provincia di Varese, la ditta Montagnoli fondata nel 1959 da Giovanni Montagnoli. L’incontro organizzato da Essetre è stato preceduto da un pranzo che data la ‘natura’ dei commensali, tutti clienti di Essetre, inevitabilmente è ruotato intorno alle

mento importante come quello nel centro di lavoro Techno PF 2T 1250 protagonista dell’incontro.

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Essetre è tra le vincitrici della 3° edizione del “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance. Valutati da Deloitte sono stati 6 pillar: Strategia, Competenze e Innovazione, Corporate Social Responsibility, Impegno e Cultura Aziendale, Governance e Misurazione delle Performance, Internazionalizzazione. Le 59 aziende premiate, come Essetre, sono lo specchio di un’Italia fatta di eccellenze che, facendo leva sui propri punti di forza e attraverso una gestione oculata, sta superando con successo un periodo di incertezza senza precedenti. Presso l’azienda Montagnoli a Gallarate, in provincia di Varese, l’azienda specializzata nei centri di lavoro per il legno ci permette di toccare con mano il suo operato nel quotidiano. Con Cristina Sella e Pierluigi Gambardella ascoltiamo il titolare Dario Montagnoli che inizia tratteggiando il percorso della storica azienda e si mostra entusiasta del suo ultimo acquisto. «L’azienda è nata nel 1959 ad Arsago Seprio, e poi è stata trasferita qui a Gallarate – esordisce Dario Montagnoli –, venendo però da un’esperienza precedente fondata da mio padre che aveva un’azienda nel settore del legno in società con altri parenti e che ha poi fondato la ditta “Montagnoli Giovanni”. Lui, purtroppo recentemente scompar-


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so, è stato sempre presente dando una forte impronta all’impresa oggi giunta alla terza generazione e nata come segheria, tant’è vero che disponiamo tuttora di una sega a tronchi ancora operativa, perché negli anni cinquanta la carpenteria non era concepita come oggi, a quei tempi si tagliava il tronco e si realizzava l’elemento richiesto da tagliare in opera: noi siamo rimasti una delle poche realtà nate prima come segheria che poi si è trasformata in carpenteria. In questo periodo di carenza di materiale, il fatto di aver mantenuto ancora la linea di taglio per quanto un po’ datata, ci ha consentito di ricavare del tavolame e del semilavorato senza funzioni strutturali, di averlo disponibile just in time e di poter dare un servizio al cliente anche in un momento un po’ complicato. Sulla spinta delle attività attuali, stiamo rivalutando la funzionalità di questa linea di utilizzo strutturale». Quando ha avuto inizio il processo di automatizzazione con la prima macchina Essetre? «La collaborazione con Essetre risale ormai a una quindicina di anni fa». «Si è trattato di uno dei primi modelli Techno PF a due teste». Precisa con un pizzico di orgoglio Pierluigi Gambardella. Con questa prima macchina puntavate a comprimere i tempi di produzione? «Noi abbiamo creduto in questo progetto – risponde Dario Montagnoli – perché prima che Essetre proponesse questo tipo di centro di lavoro c’erano macchine che nascevano dalla automatizzazione di una serie di tecnologie da carpenteria, invece questo era un progetto decisamente innovativo che dava un valore aggiunto alla lavorazione e non puntava solo all’automatizzazione dei processi di macchine classiche. Un altro aspetto che ci è piaciuto è stato quello della compattezza che permetteva con la semplice aggiunta di un utensile di effettuare ulteriori lavorazioni,

senza dover aggiungere una stazione allungando la linea di produzione. Era aspettavamo effettuando un investimento importante. Nel tempo è nato anche un buon rapporto con la famiglia Sella, Andrea e Nicola, e successivamente anche con la sorella Cristina che siamo lieti di avere qui oggi. Anche per loro è stato uno dei primi centri di lavoro venduti e così lo scambio di informazioni è stato importante anche per lo sviluppo della macchina, infatti anche indicazioni minime sono preziose per di chi lavora sugli impianti tutti i giorni e costituiscono una risorsa per chi li costruisce». «Va detto che nel 2004, quando noi siamo entrati nel settore delle strutture in legno – racconta Pierluigi Gambardella –, la prima cosa che abbiamo considerato è che il tetto di legno dovesse essere trattato come un mobile e abbiamo trasferito anche nel settore della carpenteria una parte delle logiche delle macchine a cinque assi realizzate per l’arredapregiati di lavorazione; portandola a un livello superiore, in questo senso superanallora esistenti, proponendo tecnologie a cinque assi con cambio utensile e inverter in un settore in cui queste funzioni erano poco conosciute. Dal 2004 abbiamo sempre portato avanti il concetto sione del lavoro». «Noi abbiamo investito in questo senso – precisa Dario Montagnoli – e, dopo quattro anni, avendo ottenuto anche alre di alta tecnologia eravamo pronti ad acquistare un secondo centro di lavoro che avesse tutte le caratteristiche evolutive nate dall’utilizzo e dall’implementazione delle funzionalità del primo impianto. Questo secondo centro di lavoro è stato in servizio per circa undici anni, un

Nella pagina accanto in apertura il centro di lavoro Techno PF 2T 1250 protagonista dell’incontro presso l’azienda Montagnoli di Gallarate, in provincia di Varese. In alto nelle due foto di gruppo, a partire da quella centrale, da sinistra: Pierluigi Gambardella, Dario Montagnoli, Pietro Ferrari e Cristina Sella. Nella foto sopra, da sinistra: Pierluigi Gambardella, Dario Montagnoli, Sonia Maritan e Cristina Sella.


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In queste pagine diversi scorci del centro di lavoro Techno PF 2T 1250.

periodo in cui per molti aspetti il mercato è cambiato: è nata la necessità di lavorare sezioni più grosse o di entrare nel mondo dell’X-Lam. Consideriamo anche che trovandoci in un mercato estremamente dinamico e in via di espansione, l’associazione di nuove funzioni come la lavorazione dell’X-Lam, senza nulla togliere alle prestazioni già acquisite, rappresentava un passo importante. La soluzione ideale ci è sembrata quella di poter aggiungere le nuove lavorazioni su un’unica macchina, senza doverne

prevede ormai diversi sistemi costruttivi che spesso vengono ibridati fra loro! «Se un’azienda vuole restare sul mercato, deve seguire l’evoluzione del settore delle costruzioni in legno – chiosa Dario Montagnoli –. Consideriamo anche che

entrambe le macchine lavorassero a ritmo parziale, e con un’inutile spesa in questa fase».

È possibile fare una stima della vostra produttività? «La produttività è molto legata alla tipologia di lavoro – chiarisce Dario Montagnoli –. Si possono produrre 25 - 30 metri cubi in un giorno con strutture caratterizzate da grandi luci ed elementi semplici e voluminosi, mentre nel caso in cui la macchina che è estremamente versatile debba essere impegnata su lavorazioni di piccoli elementi e molto complesse la produttività scende notevolmente in termini di volumi lavorati. Calcolando una media, possiamo parlare di una produttività di quindici-venti metri cubi al giorno, naturalmente tutto è molto aleatorio in funzione della tipologia di lavoro svolta».

«Per noi è stata l’occasione di produrre una macchina in grado di rispondere alle richieste poste alle aziende dalla evoluzione del mercato – riprende Pierluigi Gambardella – qui, per esempio, abbiamo una macchina Techno PF 2T 1250 che lavora con due teste contemporaneamente e in tempo mascherato, senza dover tener conto della perdita di tempo del cambio utensile». L’evoluzione dell’azienda va di pari passo con quella del mercato e l’evoluzione della tecnologia delle costruzioni di legno

quale sarà la crescita delle costruzioni di legno e quali saranno le tecniche adottate e adottabili ed è quindi opportuno avere una certa attenzione nel direzionare gli investimenti e nel selezionare

Veniamo alla Techno PF 2T 1250 attualmente installata e in funzione da qualche mese, questa tecnologia opera nella logica di Industria 4.0.: è cambiato il modo stesso di concepire il lavoro? «Sono cambiate molte cose – afferma Dario Montagnoli –. Innanzitutto la postecnico dal quale è possibile tenere sotto controllo l’azionamento e il funzionamento della macchina, oltre al fatto di poter intervenire con estrema rapidità da remoto su qualsiasi tipo di problematica, e ancora l’opportunità di poter progettare nei dettagli da remoto e lasciare all’operatore le mansioni di accensione e spegnimento, di carico e scarico e di stretta sorveglianza». «E non dimentichiamo una cosa molto importante – puntualizza Pierluigi Gam-


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bardella –, la gestione in automatico del magazzino sia per l’approvvigionamento del legname e del semilavorato, sia delle entrate e delle uscite del materiale, monitorando anche gli sfridi recuperabitempo fa, non era pensabile». «Questo è il primo passo per cercare di – lo incalza Dario Montagnoli –: so cosa mi serve, so cosa mi manca e anche cosa ho in magazzino». «Ma anche quali sono i tempi di lavorazione e di consegna – aggiunge Pierluigi Gambardella – e la possibilità di aver sotto controllo la resa effettiva del lavoro stesso: i tempi e quindi i costi». Lavorate prevalentemente sul vostro territorio? che in ambito regionale – spiega Dario Montagnoli –, siamo andati anche piuttosto lontani perché in alcuni casi abbiamo cantieri a qualche centinaio di chilometri di distanza dall’azienda, ma chiaramente cerchiamo di restare in zona per avere sotto controllo la posa che comprende anche la logistica della fornitura dei materiali e l’organizzazione delle squadre di posatori, il che comporta delle economie maggiori». Pietro Ferrari chiede se si avvalgano anche di loro squadre di montaggio. «Noi abbiamo sia personale diretto sia delle squadre di artigiani posatori con i quali abbiamo un rapporto ormai trentennale che lavorano sostanzialmente solo per noi». Chiediamo, allora, se facciano formazione e aggiornamento per le loro squadre di montaggio. «Cerchiamo di mantenerci sempre aggiornati sulle tecnologie innovative attraverso un contatto anche in remoto con le squadre di montaggio alle quali trasferiamo le novità. In primo luogo ci piace fare le cose bene, seguendo le nuove tecnologie, in secondo luogo sappiamo che seguendo le regole del buon lavo-

rare si evitano a valle delle contestazioni e delle problematiche che oggi purtroppo sono frequenti, non ultima la delega del dimensionamento delle strutture alle aziende di trasformazione come la nostra, per l’assenza di personale competente». L’incremento di potenziale tecnologico garantito dalle macchine Essetre vi ha permesso di assumere anche un maggior carico di commesse? «In questo periodo abbiamo avuto il vantaggio di essere riusciti ad acquisire della nuova clientela che non riusciva a trovare materiale presso i suoi fornitori abituali – risponde Dario Montagnoli a Sonia Maritan – e in questo momento di scarsità estrema di materiale aver mantenuto un magazzino molto fornito si è rivelato vincente. Il fatto poi di disporre di una macchina più dinamica e più veloce ci ha permesso di soddisfare le necessità di nuovi clienti». «Con le ultime tecnologie e il nuovo pro– aggiunge Pierluigi Gambardella – siamo in grado di garantire un 30-40% in più di capacità produttiva». «Senza dimenticare l’incremento dimensionale dei pezzi lavorabili – puntualizza Dario Montagnoli – 1250 millimetri! Fra l’altro, per combinazione la macchina è stata subito testata con delle pareti X-Lam da 1250 mm». «Per quanto riguarda la Techno PF 2T 1250 – spiega Pierluigi Gambardella – si tratta di un centro di lavoro a due teste a cinque assi che lavora con un gruppo operatore superiore e un gruppo operatore inferiore su tutte le sei facce della trave, senza la necessità di girarlo, e questa è una peculiarità del nuovo centro di lavoro. Si raggiunge una velocità maggiore perché la testa superiore ha un magazzino indipendente di 11 postazioni e la testa inferiore ha un magazzino indipendente rotativo di 12 postazioni con un tempo mascherato del cambio utensile. Quando abbiamo travi di colmo o lavorazioni contemporanee, la macchina può operare simultaneamente con


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In queste pagine Pierluigi Gambardella e Dario Montagnoli davanti al monitor del centro di lavoro Techno PF 2T 1250.

le due teste, diminuendo così il tempo di produzione. Abbiamo sempre tenuto la macchina Essetre, con un tappeto di recupero trucioli collocato sotto la zona di lavoro e la nostra classica tecnologia delle pinze di movimentazione e delle pinze di chiusura all’interno della zona di lavoro che consentono di avere sempre il pezzo bloccato vicino alla zona di lavorazione a garanzia di una precisione di lavoro che consente di realizzare una trave con la stessa logica adottata per un mobile». Parliamo anche del sistema di carico e di scarico… «La macchina ha un suo caricatore automatico con un’altezza di lavoro da pavimento molto comoda – continua Pierluigi Gambardella – dove possiamo trave e pareti in funzione delle esigenze del cliente, anche tramite muletto per costituire un polmone di carico. Anche in uscita dalla zona di lavoro abbiamo uno scaricatore automatico con un amChe cosa possiamo dire, invece, riguardo al software? «Con la nascita della nuova Techno PF 2T 1250 abbiamo anche battezzato il le pareti – illustra Pierluigi Gambardella davanti al monitor adiacente al centro di lavoro – mente importante a livello di lavorazione

e all’incremento straordinario del 30-40% del livello produttivo, come abbiamo anticipato prima, questo perché abbiamo ottenuto l’ottimizzazione dei movimenti ai massimi livelli possibili. Grazie a una siamo riusciti a sviluppare il programma in maniera semplice e intuitiva in modo che l’operatore possa utilizzarlo facilmente. Abbiamo mantenuto in parte la maniera tale da facilitare il passaggio da una macchina all’altra, anche se il motoQuesto programma, poi, ci ha permesso di sviluppare tutte quelle che erano le informazioni per implementare l’Industria 4.0 che la macchina doveva fornire per essere conforme alle richieste». «Parliamo di macchine molto robuste – aggiunge Cristina Sella – ma non solo nella carpenteria. Nel settore del mobile siamo ancora alla Fusion, dove la comniture. Abbiamo lungamente lavorato nell’industria del mobile e nel 2004 abbiamo portato nel settore delle costruchiello”».

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Il centro di lavoro richiede un solo operatore? – conferma Dario Montagnoli –, salvo nel caso di operazioni semplici e rapide in cui un aiuto si occupa del carico e dello scarico dei pezzi che viene fatto manualmente».

HOW FAR ...FROM THE FIRST MACHINE On 15 July we visited the Montagnoli company founded in Gallarate, in the province of Varese in 1959 by Giovanni Montagnoli. The meeting organized by Essetre was preceded by a lunch which, given the ‘nature’ of the diners, all Essetre customers, inevitably revolved around “Construction site experiences”, Pietro Ferrari - and Essetre - represented by owner Cristina Sella and sales manager Pierluigi Gambardella -, a company, the latter, who was able to satisfy as important as the one in the Techno PF 2T 1250 machining center, the protagonist of the meeting.


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È già capitata qualche commessa che abbia richiesto particolari lavori nei quali questo nuovo centro di lavoro ha fatto la differenza? «Questa macchina permette di svolgere diverse lavorazioni in contemporanea compresa la fase di foratura – risponde Dario Montagnoli – ed è una macchina che può fare lavorazioni che nemmeno lazione della lavorazione con una precisione prima impensabile, garantendo una sicurezza in termini di anticollisione molto tranquillizzante oltre a un risparmio di materiale non indifferente, di fronte a una materia che diventa sempre più costosa. Consideriamo poi che oggi si sta ritornando con una certa rilevanza all’utilizzo del legno massello. Va aggiunto, inoltre, che abbiamo delle nuovo che permette sulle travi lamellari di creare delle smussature che conferiscono un effetto “massiccio” seguito poi da una rusticatura: lavorazioni molto apscono perché simulano le vecchie travi massicce irregolari». Il materiale massiccio o lamellare viene lavorato indifferentemente dal centro di lavoro? «La macchina può lavorare indifferentemente lamellare e massiccio – assicura Pierluigi Gambardella –, Castagno come Rovere e legni molto duri con la stessa precisione. Non dimentichiamo che nelle rulliere in entrata e in uscita, nel portale e nelle parti strutturali in genere, come è tipico di Essetre, c’è il cemento a garanzia della stabilità del centro di lavoro e dell’assorbimento delle vibrazioni, un concetto che stiamo portando avanti dal 2004 e che ci sta dando parecchie soddisfazioni. Questi accorgimenti appartengono a che crediamo ci contraddistinguano».


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Sempre più in alto

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costituisce un esempio autorevole in Italia. “Qui c’è l’humus per creare il nuovo linguaggio dell’architettura lignea” avevamo convenuto con il Direttore Walter “Solo in Sudtirolo la carpenteria in legno si impara a scuola, attraverso corsi strutturati che combinano competenze teoriche e conoscenze pratiche, prevedendo l’impiego pluriennale in azienda. I carpentieri specializzati LignoAlp provengono da queste realtà…”. -

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«Il prodotto strutturale parte da Bresscorso –

–.

viene tagliata nei suoi componenti nello stabilimento di Bressanone e assemblata viene tagliato il pannello nudo e crudo corso di revisione per garantirgli ancora

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tagliare tutti i materiali costitutivi neces-

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sul tavolo con componenti già tagliate che necessitano solo di essere assembla-

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diversi tra loro. I gruppi di lavoro in pro-


COLLOQUIUM_HUNDEGGER LIGNOALP appointment

we

were -

and his Marketing Manarecreating the same group mo un sistema di nesting e una fresa a tura a telaio. Sarebbe molto importan-

componenti necessari alla prefabbrica-

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la – In un cantiere con sistema costruttivo tra-

oltre al continuo incremento di costi e -

to per approntare la fase di prefabbrica-

– vorrei aggiungere che oltre alla revisione in

porta complessivamente a un migliora-

installato. Bisogna anticipare le scelte e cetto nella mente del cliente e del progettista. Un tour nel settore produttivo Qui ci troviamo al principio del percorso produttivo – Walter Capovilla ci invita a dove trovia-

concluded our meeting in the material cut from the re design and construction phase with the architects Peter Pichler and Pavol create the new language

tivo realmente dettagliato in ogni singolo

ne non comportano affatto cose com-

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terial. Before that unforgettable lunch on the summit and savoring the warm ted the production departof the most daring architectural works and learned an important lesson on the pushed prefabricaproduction process of the construction elements in the wood sector of which


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strutturalegno

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coli numeri –

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dentemente preparato con il centro di a Bressanone e con la se Gli operatori assemblano la parete che viene spostata una volta terminata e poi vo elemento strutturale. Possiamo prevedere in fase di prefab-

siamo calcolare circa una settantina di

menti come anche i serramenti completi e i relativi oscuramenti. Quando lavoriamo con pareti con rive-

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«Sì. Produciamo energia termica sia per il -

del rivestimento in legno esterno o di altri tincendio o del materiale coibentante in lana di roccia.

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messa in piedi col carroponte e portata

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nella nostra attività. Il materiale prece-

stita da personale esperto e si accorda

Nonostante i continui progressi consenritengo che si stia ancora troppo tempo


COLLOQUIUM_HUNDEGGER LIGNOALP

vertire un operaio abituato a lavorare in

in legno ha conosciuto un grande prono nella versione moderna – solo 20-25

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te le pareti vengono legate con apposite catene per essere ancorate in fase di carico e scarico. Il pacco viene chiuso

Wallnöfe

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piano di Monaco di Baviera

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Per mantenere il know-how forte su tut-

tre i tamponamenti hanno la struttura in disegnato e tracciato singolarmente. Si compone il rivestimento in legno -

Più si prefabbrica e più si spalmano i costi generali su molteplici prodotti e più tecnico dove arriva il progetto che viene -

sono abituati che porta a sforare costan-

non ci siamo incompatibilità. Un proget-

se sgarpere prima cosa fa-

a bordo macchina e -


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il Direttore Walter Capovilla – e lo stesso -

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termedie che variano per dimensione

mare. Il progetto ha ottenuto diversi rico-

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mentre ci tro-

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non solo architettonicamente e concet-

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ma si integra perfettamente nella natura che lo circonda. Il progetto architettonico

Questo progetto degli architetti

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ciascuno rivolto verso le montagne più im-

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Ingegneria del tetto da cinque generazioni

- III parte

Dopo aver restituito sul n° 32 di Struttura Legno la storia dell’azienda e l’attività attuale di Tetti Stalletti situata a Valcuvia, in provincia di Varese, e aver dedicato sul n° 33 di Struttura Legno un focus scienza delle aspettative del “privato” per mezzo di un confronto diretto, terminiamo questa terza parte riportando la visita al reparto produttivo del 27 ottobre scorso presso Tetti Stalletti, lasciando Segheria Stalletti dal 1830”.

In apertura, da sinistra a destra: Michela Tamburrini, Sonia Maritan e Andrea Stalletti si trovano sulla casetta sugli alberi, costruita per le bambine della famiglia Stalletti che rappresentano la sesta generazione dell’impresa Tetti Stalletti situata a Valcuvia, in provincia di Varese. A destra, alcune immagini dei capannoni destinati al magazzino e alla lavorazione delle travi.

Valorizzare la cultura della manutenzione dei manufatti, progettare la loro durabilità, valutare quali siano i prodotti davvero a basso impatto ambientale, sono solo alcuni degli insegnamenti emersi lungo questo interessante incontro – restituito in tre parti – che ha evidenziato come puntando al benessere abitativo del tetto si abbia la diminuzione dell’impatto ambientale sia in termini di qualità della vernice sia di quantità della stessa.

La visita del reparto produttivo, che restituiamo in questa ultima parte, attribuisce concretezza a questi temi caricandosi anche di una valenza didattica che meriterebbe di essere divulgata anche in altri ambiti. Con Andrea Stalletti visitiamo la produzione di Studio Tetti Stalletti – insieme a Michela Tamburrini, Valentina Manzoni e Gerardo Pedarra di Solas e Laura Gregorutti e la sottoscritta di Web and Magazi-


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ne –, iniziando dal primo capannone che rappresenta lo step iniziale del processo realizzativo del tetto. «In questo capannone è installato il centro taglio Hundegger. Nel nostro stabilimento garantiamo la rintracciabilità degli elementi strutturali: associamo a ogni viene generato dal codice univoco del lotto di provenienza. Ogni elemento all’interno del nostro requando l’operatore carica una trave da to Hundegger da quella barra ricaverà, ad esempio, i pezzi N.145 e N.157. La vera questo codice a barre, il centro di lavoro associa a ogni elemento prodotto un determinato lotto di provenienza, garantendone quindi la classe di resistenza, caratteristica fondamentale di ogni elemento strutturale. Questo processo ci degli scarti di magazzino – spiega l’ingegner Stalletti, illustrandoci delle barre di avanzo numerate col codice sorgente . Infatti, ad esempio questo spezzone riporta il numero 25696, ed è conseguenza di un avanzo di taglio di una trave intera.

viene realizzata altrove, mentre lo Studio Tetti Stalletti è diventato un centro di trasformazione specializzato. La K2 di Hundegger rappresenta il cuore di questo primo capannone? «Sì, e dopo quindici anni funziona ancoderando una eventuale sostituzione con una tre assi ed eventualmente una predite non implementeremmo subito». Visitato il centro di trasformazione passiamo al secondo capannone destinato alle lavorazioni successive delle travi. Entrando vediamo all’opera Cristian e Alessandro – loro in questo settore si occupano anche delle lavorazioni manuali le macchine Sarmax – che ci raccontano quali lavorazioni stiano approntando. «Queste travi sono arrivate già pronte per essere verniciate, noi le abbiamo passamano di impregnante Solas. Il valore aggiunto prima dell’impregnali, a partire dalla preparazione dei pezzi la spigolatura sulle sagome e la leviga-

barra lunga. Il software segnala la giacenza delle travi intere e di tutti gli spezzoni presenti in magazzino, con le relatitutte le commesse confermate in taglio e fare gli ordini di legname necessario in maniera automatizzata creando un vantaggio notevole nella gestione degli ordini e degli “scarti” su tutta la produzione. Insomma, da un’esigenza legislativa tare l’intero processo produttivo». La realtà nella quale ci troviamo non è più una segheria, quella che nelle generazioni precedenti partiva dal tronco vero e proprio, poi tagliato e squadrato: la prima lavorazione del legno ormai

pezzi vengono perfezionati utilizzando una resina colabile nei nodi cadenti e in tutti i punti con ammanco di materiale: coliamo il prodotto, in un tempo di circa mente interveniamo con una spatola per legno ricostruito, levigato e uniforme in tutte le sue parti; una volta impregnato il legno l’intervento con la resina risulta totalmente a scomparsa. Questo processo viene fatto su tutte le parti a vista del legno strutturale, garantendo una elevata resa estetica». Una serie di lavorazioni artigianali caratterizza quindi il processo produttivo del prodotto per lo più industrializzato, attri-


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nale! «Lavoriamo a mano tutte le teste delle sagome – precisa Andrea Stalletti, illustrandoci le travi che Cristian e Alessandro stanno lavorando lavoro Hundegger taglia gli elementi su misura ed effettua dei tagli, incastri e le predisposizioni per le piastre a bandiera, le forature con i fori guida, le spine, ma le lavorazioni successive vengono fatte sempre a mano. Le travi di attacco a muro sono preforate nei punti di inserimento delle barre, i fori vengono poi svatalmente a scomparsa. Le travi della grossa orditura, con altezza maggiore rispetto alle travi secondarie, vengono fresate in lante, riducendo così gli ingombri interni menti strutturali abbiano dimensioni il più uniforme possibile. Per particolari esigenze strutturali realizziamo travi a gomito o CNP in modo da garantire la tenuta strutè realizzare un giunto in cui la ferramenta sia totalmente a scomparsa». Una realizzazione di altissimo livello del tetto, accurata e personalizzata per ogni singola commessa; come per i vari ordiIn queste pagine i diversi capannoni produttivi dello Studio Tetti Stalletti, in alto a sinistra e in mezzo il centro di taglio K2 di Hundegger che rappresenta il cuore del capannone per il primo step del processo realizzativo del tetto. In alto a destra, il secondo capannone dedicato alle lavorazioni successive delle travi che prevedono, oltre all’impgregnazione con i prodotti di Solas (immagine sopra), una serie di lavorazioni artigianali, come quella visualizzata in tre step qui do una resina colabile nei nodi cadenti e in tutti i punti con ammanco di materiale.

nativi che vediamo in questo reparto di la consegna… sibile visualizzarlo prima a video e questo ci consente di anticipare le possibili protaglio ogni aspetto tecnico, non solo per l’esito del suo investimento». lizzato scelto per i suoi prodotti di qualità. Gerardo Pedarra cui abbiamo parlato in precedenza (nella II parte di questo reportage su Struttura Legno n° 33), allo scopo di provare a innescare una proposta sul kit di manutenadesso vedremo di riprendere e ripresentare, in modo da illustrare bene il procedimento e la resa trasmettendo all’acquirente il valore di un ciclo di verniciatura completo e idoneo al manufatto». completo di ferramenta a scomparsa, a dimostrazione di come vengano forniti


COLLOQUIUM_STUDIO TETTI STALLETTI - SOLAS

visto prima, in fase di lavorazione nel reparto produttivo; un pilastro in legno con la piastra di attacco al piede realizzata su misura, montata e installata, il tutto a scomparsa e gestito nell’ottica della legno. Esistono in commercio diversi modelli di piastre per pilastri, regolabili anpiastra delle medesime dimensioni della piastra di attacco. In cantiere occorrerebbe quindi montare la piastra e poi montare gli elementi di legno, rendendo molto complesso poter garantire la precisione propria del legname pretagliato a controllo numerico. Realizzando invece la prima piastra di appoggio più larga, e montandola sul pilastro in ditta e non in cantiere, possiamo garantire un lavoro a regola d’arte; si può montare tutta la struttura e solo successivamente provvecessario: rileviamo le misure in cantiere con strumentazione digitale, riportiamo le diverse altezze secondo i punti rileva-

Volge così al termine il tour presso lo Studio Tetti Stalletti. Ormai è forte la sensibilità verso i prodotti con un basso impatto trasparenza quali lo siano realmente per motivarne la scelta. Anche nel settore dell’edilizia è necessario dunque trasferire il paragone a un livello più alto e quindi al benessere abitativo che darà il prodotto, e questo, ci auguriamo, porterà il cliente a scegliere il binomio ‘legno più vernice ecologica’, mettendo in pratica il concetto di sostenibilità a 360° e ottenendo una qualità maggiore del manufatto, anche in termini di durata!

FIVE GENERATIONS IN ROOF ENGINEERING Tamburrini, Valentina Manzoni and Gerardo Pedar-

venga ricavata come conseguenza della posizione prevista in cantiere, produciamo e montiamo successivamente

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in cantiere arrivino i pilastri già pronti per

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procedurale, proprio per lo studio di prenon una conseguenza.

founded as “Sawmill Stalletti since 1830”.


INDEX

giugno 2021

STRUTTURALEGNO

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