Villa Cambiaso n° 73

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RIVISTA ARTE E CULTURA DI SAVONA E FUORI PORTA www.villacambiaso.it vintera@villacambiaso.it

Spedizione in A. P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 2 - Direzione Commerciale Savona - Tassa Pagata - Taxe Perçue

Anno XIV - N° 73 - Settembre 2014 - Direttore: Pio Vintera - Aut. Trib. di Savona N° 544/03 Redazione: Via Torino, 22R - 17100 Savona - Tel. 349 6863819 - Grafica e Fotografia: Mattia e Veronica Vintera Edicole: P.za Diaz di Mauro Sguerso - C.so Italia, 129/Bis di Matteo Zanardo - Via Torino 50R di Michela Sebastiani

“L’incontro dei due mondi”, acrilico di Maria Latorre

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“A P I ” Inaugurazione Sabato 13 Settembre 2014 a Villa Cambiaso Mostra dal 13 al 20 Settembre (17.00 - 19.00)

GRUPPO BANCA CARIGE


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Mostre

Anno XIV n°73 - Settembre 2014

Walter Accigliaro Docente accademico, saggista, consulente, artista internazionale con presenze eccellenti in biennali importanti e in collezioni permanenti. Incessante cercatore artistico. Sconfina n e ll’astr attismo lirico fino al neoinformale, nell’ossimoro caldofreddo. Meta fina le: l ’ A n iconica.

Cecilia Arguello Sanson Nata a Leon, Nicaragua. Suo padre è stato ambasciatore in Italia, ha studiato negli Stati Uniti, poi si è trasferita a Roma. Allieva di Sagastegui, pittore peruviano di fama internazionale. È stata la prima artista nicaraguense presentata alla Biennale di Venezia nel 1999. Ha realizzato tre grandi vele 40 metri quadrati, omaggio alla scoperta dell’America “la decima isola”.

Nives Bonavera Viene dall’Accademia delle belle arti di Carrara, ha un’innata predisposizione p e r i l d is e g n o s v iluppando lo studio della figura attraverso le molteplici tecniche dell’incisione e del mosaico. Attualmente si occupa di restauro ligneo e di o p e r e m usive.

Enrico Andreoli Artista cosmopolita. Espressioni sta materico; utilizza varie tecniche usando anche le dita che maestralmente affonda del i n eando i meandri delle onde marine o le fendenti corna dei tori di una cruenta corrida.

Claudelino Balbuena Nome d’arte Basybuky, nato a Puerto Diana, Distrito de Bahía Negra, Alto Paraguay. Artista plastico, le cui opere evocano sentimenti profondi, radicati nella cultura indigena. Vincitore del concorso organizzato dall’Ambasciata di Spagna e della Segreteria Nazionale Paraguayana della Cultura, con i dipinti “La battaglia dello sciamano”.

Paolo Borio Nasce sardo, cresciuto a Genova, influenzato dal padre marinaio e affascinato da una maschera africana, si dedica al legno. Seguirà un periodo dedicato alla pittura. Riprende a lavorare il legno più come antropomorfizzatore di travi e tronchi fuori da scuole ed etichette. Preferisce la figura femminile interpetrata non come donna oggetto ma destinataria di immenso r i s p e t t o e a mmirazione. I l e g n i a d operati di varia essenza sono contaminati da metalli o altri materiali.


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Gian Piero Borsari Da Alessandria, viaggiatore; si esprime con la sua attività artistica sia con quella lavorativa, prop o n e n d o in entrambe la p r o p r i a v i s i o n e estetica che ne diventa atto liberatorio dalla routine della quotidianità. Il fruire del suo gesto artistico, pur se estremamente complesso e meditato, procura arricchimento dello spirito e pace interiorre. Ha partecipato a diverse rassegne nazionali.

Gianni Calcagno

Mostre

Enza Bruscolini Genovese, figlia d’arte. Esercita la professione di medico che l’ha portata a focalizzare la sua attenzione sui sentimenti umani. Il mondo è visto c o m e giocosa festa di colori che riflette un s o g n o ideale di serenità.

Lucia Calleri

Da autodidatta e con amici si avvicina all’arte praticando il gesto pittorico che diventa personale. Propone paesaggi reali con inserite le sue visioni immaginarie. Ha all’attivo

Genovese. Ha frequentato un corso professionale di fotografia perfezionandosi e partecipando ad importanti mostre imponendo un suo stile. In seguito ha completato un corso biennale come art-director assistant presso il “Cinema laboratorio” di Roma. Nei suoi viaggi in Albania ha realizzato un riassunto di immagini. Per ultimo si è dedicata alla pittura partecipando a diverse mostre. alcune decine di personali e svariate colletive. Moltissime sue opere sono approdate oltre confine, ha anche dipinto una porta a Valloria.

Michele Cammarota Nato in Basilicata vive a Torino dall’infanzia. Caposcuola della corrente “Epi-stilica” = “architrave”. Come per un edificio eleva a colonne o pilastri giovani corpi femminili che inneggiano alla libertà, alla fecondità e all’amore, nudi che formano c o l o n n e sinuose con una scelta tonale quasi sfiorando la m o n ocromia con prevalenza del rosso tipico di Pompei.

Carlos Carlè Grande artista, nato nel 1928 in Argentina, di origini piemontesi ha acquisito la cittadinanza di Savona. Già negli anni 40 intraprende a Buenos Aires lo studio della ceramica, del disegno e della scultura. Dopo vari trasferimenti si ferma definitivamente ad Albisola Marina dove incontra le maggiori personalità artistiche, in particolare Wifredo Lam. Le sue opere sono nei maggiori musei e gallerie internazionali.

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Mostre

Carlotta Cecconi Genovese, architetto, figlia di musicisti, appassionata di teatro e lirica. Sa cogliere l’intimità dello sguardo, nelle sue opere permea il suo dire e fare del teatro e d e l l a lirica.

Brunella Coriando Ceramista di Carcare con studio a Savona. Si perfeziona nella scultura ceramica con il nudo femminile e maschile per la sua innata predisposizione alla elaborazione anatomica.

Giovanna Crescini Nata a Perugia, ottima insegnante in disegno e storia dell’arte. Dopo esperienze con varie tecniche si s o f f e rma con e c c e llenza sulla pittura a olio, la più amata e studiata; poi continua a sperimentarsi con la ceramica.

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Jerome Al secolo Innocenzo Coppola. Inimitabile artista perché molto eclettico. Esterna i suoi sentimenti a tutto tondo, caratte r i zzandol i con il s u o tratto; si sperimenta con la sua g e n ealogia C amona.

Antonella Cotta Imperiese, artista particolare. Ha iniziato a dipingere su seta applicando tecniche miste, olio e acrilico. La tonalità dei colori li fa sembrare acquerelli. Le opere in genere risaltano per l’attento studio del colore, della luce e delle forme.

Ruxandra Dalmazio In arte Ruxi, vive a Genova e qui si è laureata presso l’Accademia linguistica. S i è d edicata con passione all’arte d e l l a p i ttura. Partecipa al progetto savonese del professor A. Cohen. L’elemento che caratterizza le sue opere è la prevalenza del colore acrilico e/o olio dato a forti pennellate combinato con tocchi e inserzioni brillanti.


Mostre

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Marina Falco Diplomata presso il Liceo Artistico di Cuneo, si dedica con passione all’acquerello associando materiali più disparati. Si allontana dalla realtà per il mondo del difficilmente interpretabile con lavori che abbinano le tecniche della pittura mimetica e insieme aniconica.

Rosanna Gamberale Genovese, si diploma al liceo artistico, allieva dei maestri Garaventa, Verzetti e Bosco. Si dedica tardi alla sua grande passione, mai spenta, s o f f ocata per un lungo periodo per motivi f a m igliari e di lavoro. Riprende a pieno ritmo e con grande successo solo dopo molti anni.

Renato Geido

Grazia Genta

Pittore savonese. Realizza progetti artistici densi di allegorie; un’arte contrastante, fredda e caldissima, realistica e visionaria, talora drammatica. Ha realizzato opere su grandi tele che catturano e incuriosiscono lo spettatore.

Appassionata di letteratura e ceramica, le s u e opere s o n o delle icone e riflettono una p e r s onalità allegra, ricc a d i fant asia e che non smette mai di sperimentarsi.

Aldo Gramondo

Lorena Gherardi Verbanese. Da bambina ha la passione per i colori e il disegno. Si sentiva sicura solo accanto all’arte. Ha avuto tormenti rabbiosi, superati non abbandonando la quotidianità artistica. Ha potuto così mettersi in gioco concentrandosi sull’uomo d’oggi, individuo soffocato da ciò che lo circond a e o ppresso dal futuro incerto e precario.

Pittore dianese, portato alla pittura t r a d i z i onale figurativa, in continua ricerca di incantevoli paesaggi liguri che propone nelle tele con toni soffici e soffusi. Ha iniziato giovanissimo per poi interrompersi negli anni sessanta e ricominciare nell’ultimo lustro.

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Mostre

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Tiziano Gramondo Ha iniziato da autodidatta dopo i suoi cinquant’anni proponendo il proprio pensiero attraverso l’uso di oggetti a c c omunat i al colore. Di larghe v e d ute e ampi orizzonti per la sua esperienza cosmopolita.

Ansgar Leiten Famoso pittore Norvegese, oltre che poeta è stato una grande mente artistica. Per più di cinquant’anni si è dedicato all’arte e ha sperimentato varie tecniche. Ha realizzato sculture in pietra, metallo argilla e vetro. Lascia in eredità una quantità impressionante di immagini distribuite in varie collezioni.

Jean Pierre Lozano Nato a Parigi, di origini spagnole (Castiglia). Da giovane si è dedicato al teatro e alla pittura. I suoi quadri cercano di riprodurre scenografie che anticipano i suoi progetti teatrali. Ha fondato “Il teatro della potenza”. A Villa Cambiaso è stato direttore della scuola e realizzato cinque produzioni teatrali.

Maria Latorre Del Messico, vive sull’isola di Aruba, pittrice e ritrattista, docente per le attività artistiche. Ha realizzato per la mostra un acrilico dedicato a Colombo inserito in copertina della rivista “Villa Cambiaso”.

Alessandra Locatelli È un’artista figurativo moderno, influenzata dal surrealismo. Il tema principale delle sue opere trae ispirazione dagli stati d’animo, pensieri e concetti personali che spesso trovano condivisione e riscontro emotivo in chi osserva.

Ida Maltempo Nata ad Avellino e residente a Gaeta. Appassionata sin da bambina di disegno, pittura, scultura e musica. Si è laureata in lingue araba e inglese. Ha vissuto per anni a Damasco, Siria, conquistando una light-motive orientale. È attratta dalla magia dei Mandala che proietta nelle sue numerose creazioni.


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Cristina Mantisi Ricercatrice nell’arte e per l’arte. Per anni si è dedicata alla ceramica in Albisola per poi passare alla pittura con acrilici. Ricercatrice incallita di nuove immagini ed emozioni; utilizza la macchina fotografica e il computer per nuovi ed eccellenti elaborati.

Ninah Mars Nata a Caracas, padre italiano con vocazione per la musica e l’arte in generale. Ha frequentato scuole in Svizzera e negli Stati Uniti. È cantautrice, scultrice con lo studio a Roma.

Alexandre Mora Sverzut Artista brasiliano, passione per la pittura dall’infanzia. Si riavvicina all’arte dopo un burrascoso periodo. Le sue impressioni o ritagli vissu ti / immagi nari li propone con varie tecniche artistiche in elaborazioni particolari.

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Leonetta Marcotulli Romana di nascita, ha vissuto a lungo in Africa e in Venezuela. A Roma ha lavorato a contatto con più di una generazione di artisti condividendo esperienze creative e personali. Le sue opere si concentrano in sculture.

Luciana Mayer Le opere scandagliano quasi per evocazione di simboli l’intimo bagaglio introspettivo, emozionale dell’autrice, diremo Junghiana. Si fonda sul vissuto personale e filtra una realtà interiormente sentita e avvertita. Le sue opere devono essere decodificate per capire e leggere il senso del messaggio racchiuso.

Urbano Palacio Nato in Paraguay, antropologo, esperto in popoli nativi sudamericani: guarani, wari amazzonia / Director casting indigena / Interprete. Sarà presente con la “Mostra d’arti visive indigene” un percorso delle diverse f o r m e e spressive dei popoli del Paraguay (lavori in legno, pittura, fotografia, musica e video).

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Walter Gualtiero Passarella Viene da Mortara, ha svolto studi superiori presso l’Istituto d’Arte di Valenza ottenendo il titolo di Maestro d’Arte. Da allora è iniziata la sua attività artistica riscuotendo notevoli consensi da parte della critica e del pubblico con mostre in Italia e all’estero. Le sue opere sono presenti in collezioni private, gallerie ed edifici pubblici.

Giuliana Petrolini Arcella Genovese, sotto la guida del padre pittore, scenografo e incisore, si è dedicata alla pittura. Ha sperimentato diversi stili e tecniche per esprimersi nel figurativo. In seguito si è dedicata ad una ricerca materica, più libera e informale con sabbie, malte, vernici e collage. Ha elaborato uno stile “newnaife”.

Luigi Pretin Pittore veneto, eclettico. Da molti anni vive a Pontinvrea (SV). Tecnica preferita: colori a olio. Raffigura paesaggi, mondi aggrappati al reale; il cielo come ultimo piano pittorico si eleva, sconfina e si trasforma. Luogo preferito Venezia o le colline della sua Valbormida.

Vincenzina Pessano Pittrice rigorosamente fedele al realismo dei luoghi, dei personaggi, degli oggetti e delle situazioni con una vena poetica che si rinnova nel segno e con l’amore per sua terra.

Maurizio Poggio Si inserisce nell’ambito della fotografia e del foto-reportage. Luci e ombre sono il messaggio nello Ying e Yang per un equilibrio del pianeta Terra e nei popoli, nella gente che cattura con il suo obiettivo, nei grandi continenti come l’Africa e l’Asia in un’atmosfera speciale, da ricordare i vecchi film ma sempre coerente con la realtà che riproduce senza mai mitizzare.

Mariella Relini Nativa di Fiume. Inizialmente predilige paesaggi impressionistici, ha varie esperienze e tecniche; si perfeziona nella pittura a spatola portandosi all’informale e come ultima tappa passa alla ceramica.


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Laura Romano Artista savonese, docente in arte, si perfeziona nel campo della ceramicamodellato e sperimenta tecniche estremamente personali; apre laboratori formando nel temp o n ume rosi artisti di ottimo livello.

Byron Salas Dell’Ecuador. Talento riconosciuto dall’infanzia, ha sempre migliorato con varie tecniche usando anche il metallo. I suoi maestri sono il padre Arturo ed il cileno Manuel Thonsson. Continua con le sue esperienze artistiche anche attraverso lo studio della tecnica aerograficatridimensionale insieme all’artista Pedro Gomez.

Anna Santoiemma Vive e lavora a Savona. Nel ’99 s’è iscritta ad un corso di ceramica creativa nel laboratorio della Romano, che le trasmette la passione. Partecipa ad altri corsi migliorando e acquisendo nuove tecniche oltre all’uso degli smalti.

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Daniela Rombo Artista genovese che unisce all’inventiva e all’ispirazione tutti i sentimenti del cuore. I suoi quadri si ispirano ai maestri dell’impressionismo esaltati da luce e movimento.

Noemi Sanguinetti Nata a Buenos Aires. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti. Scultrice, pittrice, ceramista. Nel corso degli anni ha sviluppato un percorso creativo prolifico. Ha partecipato a parecchie mostre internazionali che l’hanno resa famosa. La sua vita errante l’aveva portata a Carrara, qui è attratta per il marmo. Al suo attivo anche la realizzazione di numerosi monumenti pubblici come quelli situati a Carcare, Cosseria, Varazze, Finale Ligure e Imperia.

Maria Gladys Servetti Genovese diplomata al Liceo linguistico G. Byron con biennio socio-psico-pedagogico. Sostenitrice del I.C.C.C. Sculture fatte a mano, pezzi unici, alberi in miniatura, che riproducono bonsai tradizionali ma anche arbusti fantasiosi. Il tutto evoca bellezza ed un’atmosfera onirica e surreale.

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Oleksandra Simanova

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Riccardo Tomaselli

Ucraina. Giovanissima si è data all’arte frequentando l’Accademia di Belle Arti. Studente di Architettura a Genova tramite una borsa di studio arricchisce il proprio bagaglio tecnico e professionale.

Di Casale Monferrato, ha frequentato grandi maestri piemontesi. Dopo un periodo per lui deludente dell’arte, inizia un nuovo periodo che egli stesso definisce “Medioevo”; così la sua rinascita con la voglia di dire, di fare e di mettere tutto e tutti in discussione. Dal 2010: tre personali a Diano Marina, la decorazione di una porta a

Valloria, l’installazione di una scultura sacra anch’essa a Valloria e, una produzione a tempo pieno che rispecchia il meglio della sua esperienza.

Nivardo Torrico Proviene dalla Bolivia. Nato a Cercado, Tarija, vive ed opera a Bergamo. Ultimamente ha realizzato la scultura “Progetto liber-a-nos” per il “Teatro Tascabile di Bergamo”.

Emanuela Venier Artista savonese che esprime le proprie pulsioni emotive in preziose icone con accenti poetici, intensi, fluttuanti e delicate cromie piene di fascino.

Elisa Traverso Lacchini Gli studi accademici hanno formato il talento personale e la sua sensibilità ma è la vita del quotidiano la fonte di ispirazione della pittura che è libertà personale espressa in musicalità del colore col tratto sottile.

Pio Vintera Pittore savonese. Appassionato della pittura a olio e autodidatta si è cimentato nel figurativo rappresentando scorci savonesi e altri luoghi italiani come Torino, Roma, Genova, Trento, Brescia, Cuneo, Mondovì, ecc... E, su progetti, ha realizzato opere su grandi tele composte.


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Rita Vitaloni Artista informale. Nei suoi quadri il protagonista è il colore, capace di coinvolgere e far entrare lo spettatore nella sua arte con una libera immaginazione ed interpretazione. Fondatrice del movimento “Il colore degli sfrattati”, è riuscita a far eseguire un pannello sociale da diversi artisti.

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Renato Zanettin e allievi Pittore veneziano, docente in arte. Le sue sono opere raffinate per il disegno ed il colore vivace ma equilibrato. Ama rifugiarsi nella contemplazione della natura. Soggiorna spesso in Brasile insegnando pittura agli indigeni. Sono presenti alla mostra gli allievi del Mato Grosso: Iraci Macedo, Nelci Spadoni, Janaina Rodrigues, Edna.

Franca Zummo Nata a Torino con studio a Genova. Ha frequentato corsi di pittura, scultura, ceramica e fusione di vetro. Nel corso degli anni ha raffinato la sua arte, ha vinto numerosi premi e partecipato a prestigiose mostre. Si è impegnata a trasmettere ad altri la bellezza dell’arte in ogni espressione.

Arte indigena del Paraguay Mostra di arti visive indigene nelle cantine di Villa Cambiaso Un percorso etno-artistico che condurrà il pubblico a conoscere le diverse forme espressive dei popoli indigeni del Paraguay. Sculture zoomorfe, lavori in legno - pittura - fotografia O.N.G. Reg. N° 624 musica - video installazione.


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COLLEZIONE ENRICO ANDREOLI Dal 26 al 30 Settembre, esposizione a Villa Cambiaso delle opere del pittore espressionista

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ella pittura di Enrico Andreoli, il pittore-marinaio di Varazze le cui opere sono state accolte con successo di pubblico e di critica nella Mostra espositiva presso Villa Cambiaso in Savona dal 18 al 30 aprile 2014, colpiscono l’intensità cromatica e la capacità visionaria. Se, come lo stesso pittore afferma, le passioni da cui da sempre si sente affascinato ed attratto sono, in egual misura, la pittura e il mare, si può dire che nella fusione di questo binomio egli abbia realizzato pienamente la sua vita, e quindi la sua arte. Per anni, Andreoli ha attraversato in lungo e in largo gli oceani, lasciandosi “invadere” dalle onde ora calme ora burrascose fino alle fibre più profonde del proprio essere, per cu i il mare, vero o metaforico, di cui i suoi quadri sempre sono s p e c c h i o , s i m b olicamente è divenuto la sua casa. Le opere del Nostro, realizzate su pannelli di faesite o su tela con tecniche coloristiche miste di oli, tempere e acquerelli, catturano lo sguardo sia con l’energia travolgente ed enigmatica propria del mare sia con l’intenso cromatismo magmatico da cui emergono immagini grottesche che richiamano la pittura di Picasso nel periodo surrealista. Le pennellate, come marosi franti sugli sfondi, vi si adagiano poi come acque più calme. Eppure, da questa voluta compenetrazione di furia e di quiete, di ordine e disordine, di colori forti e di forme caricaturali, ecco emergere figure di imbarcazioni vaganti e di immagini umane caratterizzate da particolari fisionomie autoritarie o trasognate, sanguigne o volutamente ingenue. Nelle opere di Andreoli le immagini sembrano sempre emergere dal mare, ed è così perché Andreoli il mare lo porta dentro come una sublime inquietudine che non intende tener nascosta, bensì svelare attraverso forme desuete e dense coloriture. Al mare andreoliano si guarda come a

un’azzurra colata magmatica, alle sue figure come a occhi colmi di un ironico stupore e a forme tozze eppure altamente espressive, e infine all’insieme come al flusso dirompente dell’energia creativa che dal tutto sprigiona. Nei suoi quadri prende consistenza l’affondo del pennello o della spatola nel magma che traghetta all’esterno la soggettività dell’artista universalizzata con la forza incisiva di un Otto Dix e di un Grosz, ma anche con la fantasiosa creatività di un Kirchner. La pregnanza materica si adegua a un espressionismo di grande libertà formale nella raffigurazione di personaggi e di paesaggi i quali, se per un verso sembrano accogliere

l’influenza astrattista, per l’altro sono attratti dalla lezione figurativa del surrealismo. In alcune tele, il colore aggrumato diventa plastico, assume aspetti fumosi o sulfurei, si scontra con vaghe ombre grigiastre in cui sfumano presenze umane pullulanti. Questa tensione dovuta alla violenza selvaggia dei colori, rinvia al fauvismo. Così profusi, i cromatismi si addensano quasi a materializzare la rappresentazione di un disincanto che passa attraverso forme manifestamente alterate, sottese alla testimonianza di amare realtà contrastanti. Artista schivo e riservato, non disposto a seguire tendenze di carattere commerciale, il Nostro, per rappre-

sentare le condizioni esistenziali della solitudine, della sofferenza e del disagio, crea immagini dotate di ironia e di sarcasmo, ma anche di quel sottile humor che le rende estranee a espressioni di plauso o di spregio. Volgiamo perciò l’attenzione alla galleria di alcuni suoi personaggi; tra questi, lo sguardo è attratto da un Ray Charles intento alla tastiera, da un Mussolini a cavallo, da alcune ballerine librate in danze sfrenate, ma anche da timonieri di navi, da guardiani del faro, da capitani di marina, e da mozzi di cui l’Artista condivise in gioventù le fatiche, ma anche la propulsiva forza marinaresca, la stessa che rimbalza dai suoi autoritratti. Dai pannelli e dalle tele ci guardano volti pieni di irridente autoritarismo, sguardi stralunati o avviliti di figure umane decadenti o tese al successo, animali in fase di aggressione o comunque in movimento, immagini riprese nelle espressioni più audaci o più ritrose, ma sempre ironiche, sempre sprigionanti energia specie dallo sguardo e dalla postura. Per quanto detto, il nostro Artista può essere considerato il pittore del disincanto, colui che attraverso la parodia delle forme comunica con sincerità la propria amarezza ma, al contempo egli, in realtà, è il pittore, che attraverso l’eclatanza dei cromatismi e la metaforica alterazione delle forme, sa mettere in atto, contro tale amarezza, un’adeguata forza vincente. Di questa forza, Enrico Andreoli, avanzando con assidua costanza nel proprio percorso pittorico, rinnova la conquista in ogni sua opera, quasi un’esortazione, a se stesso e a chi guarda, a non desistere dall’impegno di affinare la propria sensibilità nello scandaglio di quel mare agitato e profondo, che è il suo/nostro sottosuolo, al fine di ottenere almeno un’oncia di quella pace interiore che aiuta a vivere. Franca Maria Ferraris


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LA MASCHERA E IL VOLTO La pittura neo-espressionista di Enrico Andreoli

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’arte di Enrico Andreoli s’impone con la ruvida immediatezza di un “diktat”: o piace o non piace. Ma anche coloro che ne restano perplessi, non possono negare la spontaneità, la genuinità, la forza intensa e prorompente del tratto e dei colori. Insomma, una pittura che è “uno schiaffo e un pugno”, per citare Marinetti. Ed è inevitabile, per chi abbia una conoscenza anche sommaria della Storia dell’Arte, riandare col pensiero ai grandi movimenti espressionisti, in particolare a “Die Brücke” (“Il Ponte”) e alla “Neue Sachlichkeit” (“Nuova Oggettività”), con nomi quali Kirchner, Pechstein,

Müller, Dix, Grosz, Nolde o, per restare in casa nostra, a Mino Maccari e al gruppo del “Selvaggio”. Nella pittura di Andreoli regna il volto che diventa “maschera”; ogni personaggio assume tratti grotteschi e deformati, che però conservano quel “quid” distintivo che ce lo fa immediatamente riconoscere, si tratti di politici come Mussolini o di musicisti come Ray Charles… Davanti ai “faccioni” di Andreoli si resta fermi a lungo, per coglierne l’ironia dissacrante e, nel contempo, il benevolo spirito che li anima e sembra quasi farli parlare. Ma Andreoli è efficace sempre, anche

quando dal ritratto passa al paesaggio e vi estrinseca colori che lo rendono esso pure un “personaggio”, lo umanizzano, come in certi tramonti rosso-fuoco pervasi di “saudade”. Eccelle –da consumato ex-marinaio– nelle marine, nei porti, nei “barchi”. Ed è sempre il colore, duro e puro, quasi violento, che genera elementi, oggetti, figure. Un artista ironico, Enrico Andreoli, mordace, sarcastico, beffardo; ma anche –e questo è il lato da scoprire– delicato e poetico dietro questa sua apparente “maschera”. Marco Pennone


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Mostre - Conferenza

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COLLEZIONE RENATA CUNEO Esposizione a Villa Cambiaso dal 27 al 30 Settembre

L’ARTE DI MUNCH E IL SEME DELL’ESPRESSIONISMO Giovedì 30 Settembre ore 18.00, Conferenza di Paolo Traverso a Villa Cambiaso

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unch è uomo già proiettato nel Novecento e, infatti, gli Espressionisti tedeschi lo ritenevano il loro maestro storico. Nella mostra genovese di Palazzo Ducale è quasi del tutto assente la produzione più importante dell’Autore, relativa all’ultimo decennio dell’Ottocento e, proprio per questo, soffermo la mia attenzione, in particolare, sulle opere di questo periodo, analizzando il linguaggio utilizzato da Munch per esprimere le nuove esigenze spirituali dell’uomo dell’epoca. Munch è uno dei testimoni della crisi spirituale dei valori della società dell’Ottocento e il seme che deriva dalla sua arte è tuttora vivo e fecondo e, così, propongo alcune testimonianze espressioniste presenti sul territorio savonese, forse sconosciute ai più.


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I C S Presentazione del Pannello Sociale V

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R a cura del Prof. P D

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