Villa Cambiaso n° 78

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RIVISTA ARTE E CULTURA DI SAVONA E FUORI PROVINCIA

Anno XVI - N° 78 - Settembre 2016 - Direttore: Pio Vintera - Aut. Trib. di Savona N° 544/03

Spedizione in A. P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 2 - Direzione Commerciale Savona - Tassa Pagata - Taxe Perçue

Redazione: Via Torino, 22R - 17100 Savona - Tel. 349 6863819 - Grafica e Fotografia: Mattia e Veronica Vintera Edicole autorizzate: Piazza Diaz - Piazza Sisto IV - Piazza Saffi - Via Torino


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Concerti

Anno XVI n° 78 - Settembre 2016

PREMIAZIONE XI CONCORSO “DE MUSICA” A Villa Cambiaso dove la Musica ha fatto volare Savona

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oncerto. Concerto. Concerto. No, non di un triplo concerto voglio dirvi, bensì di quello svoltosi a villa Cambiaso sotto la Direzione musicale del pianista,compositore e arrangiatore Maestro Giusto Franco che chiamerò: Big-Frank! Un Evento, che malgrado la concomitanza della notte bianca a Savona ha colmato con un pubblico attentissimo e colto la bella sala della villa Cambiaso. Tre ore di musica alta, elevata all’ennesima potenza con grandi nomi della letteratura concertistica per pianoforte, quali ad esempio i Maestri Eugenio De Luca da Rapallo; Giuseppe Fricelli Professore di pianoforte principale del Conservatorio “Cherubini” di Firenze, un intellettuale che ha disquisito in breve su quale deve esser il profilo culturale di un musicista. Poi Alessandro Martire da Como, ventiquattro anni, giovane talento della composizione, allievo di “Big-Frank” (Giusto Franco) che ha eseguito “Dolce Pensiero” Premiato dalla “De Musica” nel 2012 . É seguita l’esibizione del chitarrista Danilo Violetta diplomatosi all’Accademia Musicale Genovese con la sua

composizione “Vals a Sevilla”, quindi la mandolinista Paola Esposito proveniente da una tournée a New York con la “Mazurka di Calace” accompagnata da Big-Frank al pianoforte, Max Pettinato alla fisarmonica con “Libertango” di Piazzolla. Infine il trio del nostro maestro coadiuvato da Francesco Barone al contrabbasso e Marco Canavese alla batteria che con una interpretazione magistrale dello “Adagio” di Albinoni nella duplice versione: classic-jazz. Un bis dietro l’altro e allora gran finale con “Bluesabry”, una composizione di Big-Frank dedicata alla figlia Sabrina. Con un’ovazione corale di applausi il grande Concerto si è chiuso a mezzanotte con una più che meritata standing-ovation. Grazie Maestro Giusto Franco. P.s. Chiediamo mille scuse a tutti quei compositori di eccellenza artistica che hanno voluto collaborare con noi alla riuscita del Concerto e che purtroppo per motivi di spazio non abbiamo potuto quì far menzione. Grazie! Fulvio La Cognata


Anno XVI n° 78 - Settembre 2016

Cultura - Mostre

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HEGEL NELLA CULTURA CONTEMPORANEA Commento di Roberto Garbarino sull’esperienza Hegeliana

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’esperienza di vita di Hegel fa riflettere e impone accurate riflessioni per quel che riguarda l’ontologia dell’esistenza come fattore espressamente conoscitivo. Si conosce poco di quel che si dimostra di sapere, e si sa di piu’ di quel che non di consoce. A mio avviso l’uomo è un’equilibrista nell’essere universale. Hegel induce e ci fa assaporarare le vette colorate dello fattore Physis, Spirito. L’uomo spesso è infarcito come un wafer negli oceani delle credulonerie. L’uomo crede di sapere il limite di quel che non conosce senza comprendere che spesso la possibile verità è dentro il suo sè. Prima di Hegel si aveva conoscenza di cosa fosse lo spirito laico, l’essere laico non facilizzato dal dogma rapportato dall’essere critico e anche estetico? Che cosa sarebbe oggi la Filosofia, la Psicologia, l’arte, la politica senza questo Filosofo? Perché questo Filosofo creò due strade; il cosidetto Hegelismo? Sono domande ma sono affermazioni

e la Storia della Filosofia di oggi non sarebbe la stessa. Si libera lo spirito e ci si inebria del desiderio di migliorare. E i cieli di Weiamar? Un’opera criptica e facile al contempo: La Fenomenologia dello Spirito, opera che io definisco altisonante, svettante, mistica, scientifica, difficile, fuorviante. Hegel non possiamo definirlo mai un Filosofo alla moda semmai un Filosofo d’epoca, d’epoche’ con l’apostrofo sull’ultima luce universale. Tuttavia è sempre il libero arbitrio fresco come una mattina primaverile a prevalere a indicarci la via, la verità possile, anche in una forma riveduta e nuova delle cose filosofiche. Nello studio sempre più profondo, di tale pensatore, si comprende la libera interpretazione a seconda del grado culturale. Hegel ci nega la certezza delle cose per riproporla come un libro nuovo da scoprire scritto da un penitente romanziere di favole bavaresi e per darci in sostanza la certezza del progredire di essere per gli altri e di non cadere in facili sottigliezze nell’angu-

sto fonema del comodo. Vedi alcune analogie con Kant nel chiedere, nell’analizzare, nel riproporre la stessa domanda svelata da nuove speculazioni. Si può definire l’opera Hegeliana in antitesi apparente con l’essere Socratico, poichè la sua opera non è solamente importante per la vastezza ma anche per il contenuto. Riflessione, caraterizzazione degli elementi dei fondamenti. E se oggi dovessimo trovare un breve aforisma per tradurlo e semplificare e spiegare il suo messaggio sarebbe pressapoco questo: se vivi bene oggi avendo coscienza del pianeta, domani vivrai meglio. Ascoltando il Kantor lo si comprende. Hegel a mio avviso apprese i rudimenti del pensare oltre che per un accanito studio accademico soprattutto per una ragione essenzialmente esistenziale. L’uomo è in quanto essere nelle cose che lo circondano ma non è il centro delle cose, è un fiume su cui scorre

L’ARTE CHE UNISCE

ma non è il fiume e il tempo passa in esso nel suo stesso modo d’essere per tutte le cose che saranno. Penso in sostanza che la Filosofia non scopre nulla, mette in evidenza la possibilità di conoscere e migliorare e rendere più decorosa l’esistenza di quell’essere scoppiettante e a volte cogitante che di chiama uomo, e il senso dell’esistenza è quello di facilitare le cose.

Mostra organizzata da Cinzia Rossi a Villa Cambiaso nella primavera 2016

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ella splendida cornice del Museo Villa Cambiaso-Colonna a Savona, eccellentemente ospitati dal Presidente dell’Associazione del Museo, prof. Pio Vintera, si è conclusa con il taglio della torta da parte dell’organizzatrice Cinzia Rossi la Mostra collettiva interculturale “L’Arte che unisce”. La manifestazione è a favore del progetto ludico-ricreativo promosso dall’ANFE e dalla Regione Abruzzo, diretto ai ragazzi con grave disabilità, dal titolo significativo: “Scavalcare il disagio”. La Mostra ha avuto una notevole partecipazione di pubblico. L’Arte unisce persone, speranze, diverse metodiche, attività e culture. Per questo fine hanno esposto gli artisti : Pio Vintera, Enrico Andreoli, Sergio Domenico Barbero, Walter Boccia, Dario Bosano, Elena Capone, Anila Ciccone (Albania), Renato Geido, Davide e Marco Ingargiola, Marco Longone, Mara Marasma, Tranca Pellavici, Cinzia Rossi (Cirò), Diego Santamaria, Emily Trinchero Marchi, Yama Trinchero e Giorgio Vangelista, con varie opere sia di pittura che di scultura, libri, poesia, musica e danza. Originale la formula scelta dall’organizzatrice, presidente dell’ANFE di Pescara, la quale, dopo una breve spiegazione sulla nascita della Mostra

(scelte casuali), sullo scopo che si dovrebbe prefiggere l’Arte (smuovere le coscienze e portare le persone ad un grado superiore di consapevolezza e sensibilità), ha invitato gli artisti a presentare al pubblico le loro opere. L’esibizione di Tango argentino e Milonga ha visto protagonisti i tangueros Fulvia e Pier, che hanno animato la serata non solo con la danza, ma anche con la Storia legata al Tango ed alle migrazioni, dando una nuova veste alla performance. Musica, libri e poesie seguite da degustazioni offerte dal Caffè Boselli, Cantina Sancio, Cantina Wilma di Chieti, Ristorante La nuova Bussola Albissola Superiore, Fuori dalle righe Via Pia, Besio Via Sormano, di Savona. Hanno concluso la serata di chiusura del 29 maggio le poesie tratte dal libro “Imperfette distrazioni d’Amore” TGBOOK Ed., lette dall’autrice Cinzia Rossi ed accompagnate dalla musica del Maestro Giusto Franco al piano.


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Anno XVI n° 78 - Settembre 2016

Mostre

VALTER MELLANO

Mostra a Villa Cambiaso dal 10 al 25 Settembre 2016

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e opere di Valter Mellano sono esposte in questi giorni a Villa Cambiaso in via Torino a Savona. Inaugurata sabato, la personale di pittura rimarrà aperta sino al 25 settembre e potrà esser visitata tutti i giorni, dalle 17 alle 19. La sua è una pittura che attinge direttamente alla natura, attraverso un rapporto personale quotidiano con il mare, i boschi, le strade, i sentieri di Quiliano, Vado Ligure, Spotorno, la Langa e la Val Bormida. Come sottolinea Roberto Giannotti: «Ci vuole una grande sensibilità nel raccogliere emozioni e colori della natura, del mare e dell’uomo. Mellano è riuscito a catturarne la luce, i riflessi, trovando una propria poetica tra gozzi, scenari del porto e grandi navi in rada, insieme a fiori, alberi e figure umane». E così pure il giudizio di Federico Marzinot che nel sottolineare la bravura dell’artista, ricorda le origini di Mellano nella Langa. «La Langa per me è il ricordo dei viaggi che facevo con mamma –spiega l’artista– per andare a rendere omaggio ai nostri morti. E nei miei colori del mare, ho trasferito anche il ricordo delle pianure di quel territorio». Michele Costantini Da “La Stampa” del 13/09/2016


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Mostre

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N° 28 - Settembre 2016 - Redazione A.LP. - Via Torino, 22 R - 17100 Savona - Tel: 349/6863819 - E-mail: vintera@villacambiaso.it

PRANZO DEI CAPITANI A MADONNA DEL MONTE Sabato 25 Giugno 2016 per il 50° del conseguimento diploma Allievo


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