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DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO
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Anno 2 nr. 56 - Sabat0 28 aprile 2007
Guerra totale
Elena di Troia e Aim La storia si ripete di Giovanni Coviello
Che da che mondo è mondo siano gli interessi economici a far girare le cose è risaputo. E altrettanto risaputo è il ruolo di droga del popolo assunto dall'informazione. Un esempio per tutti: la guerra di Troia. Attribuita da Omero, il 'direttore' per antonomasia dei media di allora (e che media! L'Iliade e l'Odissea) alla contesa d'amore per Elena, la madre di tutte le veline, la contesa era in realtà nata per meno erotici ma più lussuriosi interessi: il controllo dello stretto dei Dardanelli e, con quello, dei suoi traffici. C'è poco da stupirsi, quindi, se a Vicenza come in tutto il resto d'Italia, i giochi intorno agli interessi siano spesso raccontati come contese politiche o ideologiche, se qualcuno ancora ha un vocabolario in cui cercare il significato di questo aggettivo ormai più dimenticato dei versi dell'Iliade e dell'Odissea. E l'Odissea, questa sì, del caso Aim, con presidenti e consiglieri del Cda che vanno e che vengono, da dove e per fare cosa anche la Procura ora vuole saperlo, è lì, anzi qui a mostrare a che punto di sfrontatezza si è arrivati nella gestione personale, e per gli interessi di pochi, di quella che una volta chiamavamo la Cosa Pubblica. (continua a pagina 3)
Lo scandalo Aim nasconde una feroce lotta di potere tra il gruppo a cui faceva riferimento Rossi (Conte-Sartori-Valle) e quello che vuole farsi largo tramite Berlato. Ecco come un bene pubblico è diventato bottino di spartizione politico-affaristica
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