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DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO
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Guerre fra ricchi, sintomo di povertà
Il Pil cresce, lo dicono i dati, la povertà aumenta, si tocca con mano quotidianamente. Ormai non passa giorno che non si leggano dati sulla ripresa economica e sulla crescita della produzione in Italia, che, a dir poco, incoraggiano tutti. Ma non passa anche giorno in cui le famiglie 'normali' non abbiano problemi crescenti per arrivare al classico fine mese con affitti, mutui, bollette, benzina e tutto il necessario per vivere o sopravvivere da pagare svuotando un portafoglio sempre più sottile dal 15 di ogni mese in poi fino al fatidico 27 quando la busta paga torna a riempirlo di un pugno di euro che, se al 'cambio ufficiale' valgono 1936.27 vecchie lire, al mercato della spesa quotidiana hanno un valore reale dimezzato. Ma un sintomo ancora maggiore della povertà anche di Vicenza, in attesa che ce ne liberi una crescita economica costante e lunga nel tempo, sono le guerre sempre più manifeste tra i cosiddetti ricchi di cui testimoniano anche i media locali, gran parte con i loro articoli a tutta pagina, quello leader, di proprietà assindustriale, con il silenzio su alcune questioni, come la lotta proprio per la presidenza di Assindustria tra il bocciato Marioni e il prorogato Calearo. Silenzio accompagnato dalle altrettanto significative urla in prima pagina su altre questioni, come la villa di Monte Berico contestata a Pino Bisazza, guarda caso un ex presidente (non più in auge?) della locale associazione dei grandi imprenditori, anche se l'obiettivo della 'denuncia' appare l'assessore Michele Dalla Negra. Ma, ce lo insegna la Storia, le guerre, fino dai tempi dei cavernicoli che lottavano per il cibo, sono sempre guerre di interessi. A Vicenza, come in Italia, queste guerre si combattono intorno agli affari, che si fanno sempre di meno e sono, quindi, per pochi imprenditori, impegnati a contendersi il "portafoglio ordini", da quelli dei beni da produrre e/o commercializzare a quelli degli immobili da costruire, base Dal Molin inclusa. Altro business questo, prima ancora che questione etico/politica, che registra ora l'attacco ad un altro assessore (obiettivo diretto o indiretto?), Claudio Cicero, per mano della Commissione territorio in cui convivono Ubaldo Alifuoco, suo presidente Ds vicino a molti interessi, e Manuela Dal Lago, leghista che anche grazie alla sinistra liberale spera ambisce a future cariche politiche e manageriali. Di fronte a tutto questo il nostro augurio è che la ripresa ci sia e duri, così da dare ricchezza a tutti, imprenditori e lavoratori, diminuendo le "guerre incattivite" di questi giorni intorno a degli ossi scarnificati, che comunque stanno creando un danno permanente: l'immagine di Vicenza, fino a poco tempo fa esempio di lavoro e imprenditoria, non ne esce certo bene. Giovanni Coviello
Anno 2 nr. 50 - Sabat0 17 marzo 2007
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