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DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO
Un asse Dal LagoHüllweck: fantapolitica? Che il clima politico a Vicenza si stia surriscaldando è chiaro a tutti: basta guardare alle risse quotidiane che le cronache ci consegnano. Un perché (se non 'il' perché) è nella testa e sulla bocca di tutti o quasi: le due cariche amministrative più importanti da rinnovare a breve - la presidenza della Provincia nel 2007 e il timone del Comune nel 2008 - sono l'acceleratore di mosse e contromosse con obiettivi ad oggi non definiti ma che circolano nelle segreterie dei partiti. Per cui è partita la corsa ad eliminazione - una sorta, direbbero gli sportivi, di qualificazioni di F1 per la pole position o di play off per la pallavolo: molti si schierano ai nastri di partenza, pochi arrivano a giocarsi le finali magari contando (ma questo nello sport vero non succede o non dovrebbe succedere, Moggiopoli a parte) su alleanze per cui si può perdere una partita a favore di un avversario per 'far' fuori, intanto, qualcun altro ancora più sgradito. E se nella lotta per la pole i 'grandi' sperano che gli altri soccombano prima dei decisivi secondi finali, nelle qualificazioni per la griglia della Provincia o del Comune è già un grande agitarsi di protagonisti noti e meno noti, che giocano a farsi fuori con alleanze e rotture, temporanee o durature (chissà?, la politica è femmina), fino a poco tempo fa imprevedibili. Il futuro dirà se quello che stiamo descrivendo è un modo o un 'fantamodo' per leggere gli eventi che negli ultimi tempi vedono il divorzio (definitivo o momentaneo?) tra Hüllweck e il suo grande elettore Cicero. Un Cicero da qualcuno (poco amico?) lanciato, forse ad arte, sui carboni ardenti della corsa a primo cittadino. Con inevitabili riflessi - vere micce pronte a incendiarsi - anche in An. Oppure il riavvicinamento (vedi la bretella provinciale tra Ponte Alto e Isola), tra il sindaco e la Dal Lago, guarda caso avversaria storica di Cicero. Dal Lago che nel frattempo è impegnata a cercare fuori dalla Lega una parte dei consensi persi nel suo partito, facendo leva su un allargamento del suo raggio d'azione. Grazie anche, bisogna dirlo, al capitale di potere e di prestigio accumulato in anni passati in importanti cda (autostrade e fiera in primis). E dietro discussioni e 'competizioni' si agitano le lobby immobiliari, sicuramente legittime nell'attenzione ai propri interessi. Che addirittura potrebbero, se la nostra classe politica passasse dalle risse autoreferenziali alle decisioni chiare e motivate soltanto dal bene della città, coincidere con quelli più generali di Vicenza. Tali lobby non sono state certo accontentate dalla vicenda piruea, e ora devono guardare al futuro, che passa per il Comune. E magari per la Provincia, sull'asse Dal Lago-Hüllweck. Fantapolitica? Può essere. Parliamone. Giovanni Coviello
Base Usa a Vicenza est, ipotesi dalle gambe corte a pagina 4
Il ritorno di Scotolati: "la mia Vicenza a rovescio" a pagina 13
Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona
Anno 1 nr. 30 - Sabato 14 ottobre 2006
Manovra azzardata Il 21 ottobre parte da Vicenza la rivolta del centrodestra contro la finanziaria. Comuni, industriali e autonomi lamentano l'ennesima "persecuzione" da parte del governo. Marini (Fondazione Nordest): "Il centrosinistra non sa parlare al Veneto che produce".
da pagina 6
Alleanza Nazionale, un partito unito dai personalismi a pagina 5
Villaggio del Sole, ricordi di una città nella città a pagina 18
Pallavolo Femminile Serie A1
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