euro
1,00
DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO
Zonin vuole Intra E Vicenza cosa vuole per il Dal Molin? Mentre andiamo in stampa si riunisce il Cda della Popolare di Intra per decidere, probabilmente in maniera definitiva, con chi, tra le tre banche che si sono offerte di acquistarla, convogliare a nozze. Il rush finale per il "passaggio a nord ovest" (il predatore, sia pur benevolo, acquisirà un'importante presenza di sportelli in quell'area) vede favorite due venete, la Veneto Banca di Montebelluna - una realtà regionale in grande espansione (in Lombardia, al sud e in Romania) - e la Popolare di Gianni Zonin. Per Vicenza la partita va ben al di là dei valori finanziari ed economici, perché il rafforzamento del sistema bancario 'locale' sarebbe un segnale importante per il nostro territorio. E non solo per gli azionisti, ma soprattutto per gli imprenditori vicentini, per i quali la spina dorsale bancaria è fondamentale. Lo è ancora di più oggi che il Sistema Italia soffre una serie di guasti che hanno portato il Paese a scivolare fino al quarantaduesimo posto nella classifica della competitività stilata dal World Economic Forum (che l'anno scorso ci accreditava del trentottesimo posto su 125 nazioni). Se siamo dietro a paesi come il Cile, la Tunisia, le Barbados, la Lituania e l'Ungheria, ben vengano questi segnali di rafforzamento di chi, come le banche locali, è chiamato a supportare gli sforzi degli imprenditori per il recupero di quella capacità concorrenziale che sembra appartenere ad anni lontani. Anche se non basteranno le banche per la ripresa tanto attesa, annunciata e desiderata: il gap nella competitività nasce, sentenzia il Wef, dai ritardi nell'innovazione tecnologica, nelle infrastrutture e nella solidità dell'assetto istituzionale. E qui le preoccupazioni si rivolgono di nuovo ad una politica sempre più prigioniera di fatti e fattacci. A livello nazionale spicca l'affaire Telecom, che, pure, opera in un settore in cui l'Italia, col suo quarto posto nella diffusione dei telefoni cellulari, primeggia. Fusioni (Tim in Telecom) e separazioni (Tim da Telecom) preoccupano, con la montagna di debiti di contorno, con le scatole cinesi - in realtà italianissime - a nascondere le manovre di imprenditori senza soldi, con mega aziende, prima privatizzate per generare profitti, ora a rischio di nazionalizzazione, e con la 'tragicommedia' delle intercettazioni che terrorizza il Paese. E c'è chi, come il ministro Di Pietro, aggiunge in tv terrore (per sostenere le ipotesi di nazionalizzazione) ammiccando su una Wind in mano ad investitori egiziani (lui li ha chiamati semplicemente 'arabi' ...), anche se di questa compagnia telefonica, prima italiana, si servono i nostri carabinieri e i nostri servizi di sicurezza. E se in Italia la politica si agita per il caso Telecom, a Vicenza a destabilizzare gli animi c'è il "Dal Molin Usa". A questo punto verrebbe tristemente da dire: si decida qualunque cosa, purché si decida! Come sta facendo adesso la Popolare di Intra.
Lega contro Lega
Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona
Anno 1 nr. 28 - Sabato 30 settembre 2006
Il Veneto autonomista brucia: i movimenti "venetisti" preparano un nuovo partito, la base della Lega è in rivolta contro i vertici. E a Vicenza si preannunciano congressi infuocati aspettando Bossi-Godot... da pagina 6
Giovanni Coviello
Ex cinema Corso, arrivano i negozi
Lega Volley: Mauro Fabris candidato alla presidenza
Fatti un bagno
con “Le Sinergie” a soli
½
a pagina 4
Comune, decine di delibere ammuffite a pagina 5
a pagina 16
Cassingena: "Le sconfitte? Io scommetto sul 10 posto" a pagina 14
99,00
al mese
L’offerta comprende:
• Demolizione rivestimento e pavimento • Rimozione sanitari • Ripristino pareti e pavimento • Smaltimento materiali da demolizione • Fornitura e posa in opera piastrelle • Fornitura e posa nuovi sanitari
Realizzazione in soli 5 giorni! PAVIMENTI E RIVESTIMENTI Viale Trieste 153 • 36100 Vicenza Tel 0444 512014 • Fax 0444 513680