e 0,50 DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO
Troppi brutti colpi di testa, da Zidane a Credieuronord. Ma l'Italia riparte Risse, sempre risse. Da quelle, sia pur coraggiose, dei giovani di An che contestano il Dal Molin Usa, a quelle meno nobili dei condomini nostrani, passando per la ingiustificabile testata in mondovisione di Zidane. A proposito, quando Totti, pure lui provocato, fu espulso per il famoso sputo televisivo, la nostra federazione chiese pubblicamente scusa, mentre di Zizou la Francia ufficiale sta facendo addirittura un eroe, alimentando di fatto l'esaltazione della violenza e dell'odio. Un odio gonfiato pericolosamente (vista la popolarità del Pallone d'oro francese) da alcuni esponenti dell'area religiosa a cui l'ex campione (per noi è ex, definitivamente) fa riferimento. L'autocritica, a volte anche eccessiva, di noi italiani è sconosciuta alla grandeur francese, che non piacerà, stavolta, neanche al nostro sindaco, che pure alla pompa magna ci tiene, eccome, almeno nelle cerimonie di consegna delle penne "Palladio d'Oro". E, quindi, stavolta anche noi di VicenzaPiù non ci pentiamo di aver urlato compatti "Forza Italia!". Non ce ne pentiamo anche, e non foss'altro, per dare un personalissimo contributo a una nazione ritrovata, dopo il referendum, ora anche nel calcio. E che, se Padoa Schioppa e i ricorsi storici troveranno conferme, dovrà e potrà ritrovarsi soprattutto nell'economia. Che di una cosa ha bisogno: di fiducia. Quella contro cui attentano spesso le gestioni a dir poco allegre di alcune banche, addirittura di quella Credieuronord che doveva essere la bandiera finanziaria della Lega, trasformatasi invece in autogol dell'efficienza nordista e in testimonial del malaffare, questo sì, purtroppo, generalizzato. Ma se c'è un'Italia che vince (quella del calcio giocato, che poi spera nella vittoria finale della giustizia sportiva per il calcio contraffatto), la fiducia (anche dei consumatori) deve e può ripartire anche da altri esempi positivi: nell'impresa privata e pubblica quello di Irene Gemmo, nella vita quello di Gaia, giovanissima figlia pallavolista di Walter Magnifico, un grande del basket libero ora di fare il papà di professione. Come più liberi di svolgere attività professionali saranno in tanti, così garantisce il ministro Bersani.
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Liberalizziamoci Sciagura od opportunità? Anche a Vicenza le liberalizzazioni accendono la polemica. Tassisti, farmacisti e avvocati sono sul piede di guerra, mentre i commercianti guardano preoccupati ai possibili sviluppi. Per gli economisti, invece, i vicentini hanno solo da guadagnarci. Grazie alla loro cultura imprenditoriale. da pagina 6
Pier Luigi Bersani, “padre” della riforma sulle liberalizzazioni
Giovanni Coviello
Banca leghista, insorgono i soci vicentini
a pagina 5
Irene Gemmo, la signora della finanza veneta a pagina 18
Anno 1 nr. 21 - Sabato 15 luglio 2006
Dal Molin, il no dei giovani di destra a pagina 4
Gaia, un futuro Magnifico per la baby Minetti a pagina 15