VicenzaPiù n.213, 6 maggio 2011

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Post alluvione, da Grumolo spazio al cemento pag 20

Palazzo Trissino, Impianti sportivi, nebbia fitta gare d’appalto sui consulenti contestate pag pag 11 5

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n° 213 6 maggio 2011 euro 1,00

e Ovest - Alto Vicentino

Quindicinale di fatti, personaggi e vita vicentina Direttore responsabile Giovanni Coviello

In edicola il venerdì

Poche ciàcole

Cosca Nostra

Esclusiva: parlano i servizi segreti

Bordello San Lazzaro Nuova invasione di lucciole nel famigerato quartiere ovest, ma Variati insiste con l’ordinanza Continua a pag 12-13 ...

laghetto, la partita

Mendicità, prostituzione e trame politiche Il sindaco e i politici amanti della vignetta delle tre scimmie vorrebbero farci credere che mendicità e prostituzione continuano non per l’inefficacia dei provvedimenti (come documenta anche il nostro servizio fotografico sulla prostituzione), ma a causa della bocciatura delle ordinanze da parte della Consulta. Con le ordinanze appena reintrodotte nulla cambierà ora, come nulla era cambiato prima, ma Variati e giunta dovrebbero applicare quelle ordinanze anche e soprattutto per chi della mendicità e della prostituzione politica (i nomi non servono) fa ampio uso. Questo sì che risponderebbe alla norma antiaccattonaggio promulgata perché “tale attività … non aumenti a seguito della sensazione di impunità per i soggetti dediti a tale pratica … ingenerando nei cittadini una sensazione di sfiducia nel potere attribuito alle Istituzioni di garantire l’ordinato vivere civile” e anche per “impedire sia il disagio per la cittadinanza sia le possibili attività di sfruttamento di esseri umani e di arricchimento illecito...”. Visto che parliamo anche di mafie locali, la norma contro i mendicanti politici dovrebbe prevedere che si applichi “la sanzione accessoria della confisca del denaro che costituisce il prodotto della violazione …”. Il tutto estensibile alla famiglia, come si diceva una volta, della prostituzione politica. Un ultimo suggerimento: attenzione alle trame di chi oggi non ha più ruoli ufficiali (magari mendicati, prostituiti e, comunque, pagati, lecitamente e non), ma che da tempo, avendo perso con somma offesa al suo ego, quelli che aveva, in politica, nelle imprese e nella comunicazione, cerca di rimestare nel torbido utilizzando odi e faide altrui nell’ombra. Non per ricomporre ma, contro tutta Vicenza a turno, per crisi personale di astinenza da potere! Nomi? Sono noti. E sono i più pericolosi.

di Giovanni Coviello

privati 100, Comune 6 (milioni)

ospedale valdagno Alessi contro Neri

discarica maltauro Spinea insorge

Continua a pag 8-9 ...

Continua a pag 19 ...

Continua a pag 10 ...

assate da appena tre mesi le manifestazioni più e meno politiche davanti al “Campiello”, viale San Lazzaro è tornato ad essere il grande asse della prostituzione che tutti conosciamo. Già da alcune settimane il numero di lucciole sulla strada è diventato imbarazzante. Lo testimoniano questi scatti freschi dell’ultimo weekend. Ma il viale era illuminato a giorno dalle lucciole già prima che la Consulta bocciasse la norma che affida ampi poteri di ordinanza ai sindaci.

ualche mese fa i comitati spontanei on i servizi pubblicati su questo nuale la preoccupazione dei cittadini e dei C mero si chiude, per il momento alnemmeno ci avrebbero creduto. E inQ Sindaci delle valle dell’Agno, dopo la noS meno, l’approfondimento in tre puntate vece nel volgere di qualche settimana sono tizia dei giorni scorsi che potrebbero verifiche VicenzaPiù ha dedicato alla vicenda del cosiddetto PP10: si tratta di un piano di lottizzazione a Laghetto, ancora sulla carta, peraltro, che un gruppo di privati avrebbe proposto alla giunta comunale. L’operazione è di grande impatto perché interessa una superficie che oscilla, queste le ultime informazioni “in crescita”, tra i 250.000 e i 280.000 metri quadri.

carsi tagli in alcuni reparti dell’ospedale di Valdagno. E forse qualche reparto potrebbe addirittura venire eliminato. I sindaci dei sei comuni (Recoaro Terme, Valdagno, Cornedo, Castelgomberto, Brogliano e Trissino) della valle stanno lanciando una raccolta firme che avrà luogo in tutte le piazze dei paesi interessati.

riusciti a mettere insieme un movimento trasversale con un peso specifico molto elevato. E con un obiettivo chiaro in testa: fermare il raddoppio della discarica che a Spinea nel Veneziano è stato inizialmente autorizzato dalla regione Veneto. La vicenda, come già ampiamente riportato su VicenzaPiù, ha una sua propaggine vicentina.

di Enrico Soli

di Giovanni Coviello

di Marta Cardini

di Marco Milioni

P


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