VicenzaPiù n.208, 25 febbraio 2011

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Politici locali, tra tagli e risparmi pag 8-9

“Corrispondenti: curricula a direttore@vicenzapiu.com Agenti pubblicitari: curricula a editore@manymedia.it

Tutte le vie che portano all’Unità d’Italia pag 3

Fotovoltaico, i furbetti del pannellino pag 15

Via N. Tommaseo, 27 36100 Vicenza (VI) +39 0444 022567 info.nkbf@gmail.com

www.vicenzapiu.com

n° 208 25 febbraio 2011 euro 1,00

e Ovest - Alto Vicentino

Quindicinale di fatti, personaggi e vita vicentina Direttore responsabile Giovanni Coviello

Fiamme Gialle oro

L’indagine della Finanza sui “compro oro”

Gli auguri di Luca Zaia V

oglio fare i miei personali auguri di compleanno a VicenzaPiù, che festeggia il 5° anno dalla sua nascita. Una tappa importante che segna ormai una presenza consolidata nel panorama dell’informazione veneta. In questi 5 anni VicenzaPiù ha portato un contributo importante al dibattito regionale. Sono convinto, da sempre, che la pluralità di fonti di informazione costituisca un valore aggiunto per la vita democratica di una comunità, di una regione e di un Paese. Questa sarà una delle tante tappe di una rivista che ha dato e saprà dare un contributo importante al mondo dell’informazione del Veneto raccontando non solo la realtà locale, ma anche i grandi temi che caratterizzano la politica, l’economia e la società del nostro Veneto. Presidente Regione Veneto

In edicola il venerdì

Poche ciàcole

Servono a VicenzaPiù voci

O

ggi è il 25 febbraio del 2011. E il 25 febbraio 2006 nasceva con formula tripla (edicola, distribuzione free e pdf dal web) il n. 1 di VicenzaPiù, oggi, con il suffisso “e OvestAlto Vicentino”, arrivato al numero 208 con oltre 10.000 copie diffuse a numero, il triplo di quelle del 2006, il doppio di quelle di fine 2010. Cinque testate web a partire dalla prima, www.vicenzapiu.com, con oltre 110.000 utenti unici al mese in costante crescita, per quella che molti ora chiamano l’Ansa di Vicenza (noi diremmo l’AnsaPiù le opinioni). E poi vari potenti della politica e dell’economia, con i primi troppo spesso sottomessi ai secondi, incoraggiati (quante volte!) dai “di lor peggiori lacchè” a non mettersi in discussione o a non farsi mettere in discussione da chi per mestiere (professione?) dovrebbe farlo. Ma molti di più sono quelli che leggono VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino e le sue 5 testate web collegate, anche se gestite autonomamente. Se 10.000 sono le copie del periodico distribuite (e non rese) e 110.000 gli utenti unici al mese, lettori e utenti sono un numero multiplo di cui forse alcuni non si rendono completamente conto. A cominciare da chi vi scrive, che ha iniziato l’impresa “con lucida follia”, come racconta all’interno Alessio Mannino nella storia delle nostra testata. E la continua con follia e lucidità che lascio a voi giudicare se maggiore e migliore. A me e a tutti quelli che lavorano a queste pagine e a quelle del web basta che la nostra voce sia incoraggiata da parte di chi, concorde o discorde, vuole comunque continuare ad ascoltarla. Perché il soliloquio fa tanto depressione e servono a VicenzaPiù … voci.

di Giovanni Coviello

5 anni di giornalismo corsaro Continua a pag 18...

C

inque anni vissuti pericolosamente. VicenzaPiù nacque come settimanale per la “lucida follia” - così la chiamò in seguito lui stesso - di Giovanni Coviello, allora patron della squadra di volley cittadina. Editore che veniva dallo sport e non viceversa, assunse la direzione editoriale e impresse immediatamente al giornale il carattere che lo contraddistingue: irregolare, vivace, a volte umorale, ma sempre responsabile. Il nucleo storico della redazione era presentato nel gracile ma eroico numero 1 del 25 febbraio 2006.

di Alessio Mannino

Lega, federalismo dei disastri

Referendum, l’eterna illusione

Continua a pag 21...

Continua a pag 6-7...

L

a partita sul cosiddetto federalismo è essenziale per comprendere il futuro del governo. Ma allo stesso modo è essenziale per capire come in futuro gli enti locali potranno sfangarla a fronte di tagli dalle amministrazioni centrali che suscitano sempre più inquietudine presso i sindaci e presso i presidenti di provincia. La riforma è molto cara alla Lega che sul raggiungimento degli obiettivi proposti nelle ultime campagne elettorali ha fondato le sue fortune nel Nord.

F

ino all’assemblea pubblica che il Comitato Più Democrazia e Partecipazione ha indetto lo scorso 18 febbraio per riesumarne il ricordo dall’oblio collettivo, sono passati 4 anni e 161 giorni dal referendum con cui quasi 12 mila vicentini dissero sì all’introduzione della democrazia diretta nello Statuto del Comune. Per tutto questo tempo la delibera popolare che ne derivò è rimasta nei cassetti del consiglio comunale, che invece avrebbe l’obbligo di dedicarvi una discussione e metterla ai voti.

di Marco Milioni

di Alessio Mannino


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