VicenzaPiù n.207, 11 febbraio 2011

Page 1

Quotidiani on-line: www.vicenzapiu.com - www.montecchiopiu.com - www.schiopiu.com - www.bassanopiu.com - www.thienepiu.com

: Cerca “Corrispondenti: curricula a direttore@vicenzapiu.com Agenti pubblicitari: curricula a editore@manymedia.it

Ospedale unico di Schio, contratto da rinegoziare pag 10

Valchiampo, ultima chiamata per i fanghi pag 11

Lo spettacolo è finito pag 13

Via N. Tommaseo, 27 36100 Vicenza (VI) +39 0444 022567 info.nkbf@gmail.com

www.vicenzapiu.com

n° 207 11 febbraio 2011 euro 1,00

e Ovest - Alto Vicentino

Quindicinale di fatti, personaggi e vita vicentina

Gran Casino

Direttore responsabile Giovanni Coviello

In edicola il venerdì

Poche ciàcole

I fatti vincono sulle parole

L

’esplosione del degrado di San Lazzaro, dopo la chiusura momentanea di campo Marzo (qualcuno conosce il principio dei vasi comunicanti? Se chiudi qui, si apre lì) affrontato con sante fiaccolate e laici sit in, ma soprattutto con tanto fariseismo. L’emergenza abitativa per i nuovi poveri affidata alla programmazione del “caso per caso”, mentre centinaia di appartamenti rimangono sfitti. La cultura, come il sociale, uccisa dai tagli e dall’insensibilità di chi dovrebbe capire che crescita economica o, per l’altra linea di pensiero, decrescita umanizzata richiedono investimenti sul sapere e sulla ricerca, da sempre non graditi a chi per mantenere il potere nel medioevo spacciava per conoscenza le litanie recitate in latino dai contadini e ora cortocircuita i neuroni residui con Il Grande fratello e con Amici. E quanta comunicazione per nascondere o distrarre dai problemi reali! Questo numero di VicenzaPiù, l’ultimo prima di quello che ci darà la medaglietta dei cinque anni di vita, risponde alla “propaganda” con tanti “contributi” giornalistici esterni: e chi ha scritto risponde di cosa ha scritto. E’ il nuovo che possiamo fare noi, oltre che continuare a denunciare e segnalare fatti e misfatti. Eppure è possibile una Vicenza nuova, tra i mille silenzi mafiosi che da tempo la avvolgono più della nebbia, se la Valbruna degli Amenduni, famiglia cardine dei cosiddetti poteri forti locali, è capace di firmare con i sindacati, tutti, un contratto migliore per i dipendenti di quello della Fiat made in Marchionne. E se lo scrive un vecchio “comunista”, orgoglioso di esserlo, come Giorgio Langella c’è una lezione: i fatti, prima o poi, vincono sulle parole. Anche a Vicenza.

di Giovanni Coviello

UN’ALTRA STORIA

C

Valbruna batte Mirafiori

’è un giovane nordafricano che da qualche inverno soggiorna clandestinamente nella nostra ospitale città. A.K., queste le sue iniziali, alcune notti fa stava morendo congelato non avendo trovato riparo in alcun luogo coperto. Dopo essere stato allontanato dalle sale di attesa della locale stazione ferroviaria, pare abbia cercato rifugio all’albergo dei poveri e presso alcuni centri d’accoglienza, dove tuttavia gli sarebbe stato rifiutato ricovero perché sprovvisto di un documento d’identità. Solo di primo mattino, ormai semi-congelato, è stato soccorso per strada da alcuni passanti. Un gesto di carità cristiana che gli ha salvato probabilmente la vita. Ma è un caso. Altrove, in questi stessi giorni, ci sono stati barboni morti di freddo sotto i ponti delle nostre civili e progredite metropoli o bambini arsi vivi in una fetida baracca di un limitrofo, ignorato mondo.

interessante confrontare due accordi recentemente firmati tra aziende e la controparte sindacale. Mi riferisco al famoso accordo imposto da Marchionne a Mirafiori e a quello, forse meno famoso ma altrettanto importante, siglato alla Valbruna di Vicenza. Il primo ha visto la firma solo di una parte dei sindacati (FIM-CISL, UILM, FISMIC, UGL), il secondo è stato firmato da tutte le organizzazioni sindacali. Questi due accordi sono differenti sia per forma che per contenuti.

di Paolo Mele Senior

di Giorgio Langella

Continua a pag 5...

È

Valdastico Sud, voce di un espropriato

moretti, la vice ambiziosa

Continua a pag 4...

Continua a pag 3...

Q

uando dalla dorsale euganea si piega verso il Polesine si attraversa una porzione di quella campagna veneta che negli anni del boom economico è sempre stata additata come «poco sviluppata». Proprio grazie a questo «mancato sviluppo» però, più che in altre zone della regione, il territorio si era mantenuto un po’ più intatto che in altre realtà ben più industrializzate.

S

commettiamo che Alessandra Moretti ce la ritroveremo in un posto-chiave, una candidatura prestigiosa, forse persino, in un futuro, a correre come aspirante sindaco? Oggi è la vice di Variati («me lo propose lui per fargli, diciamo, da contraltare»), nonché assessore all’istruzione e alle politiche giovanili.

di Marco Miglioni

di Alessio Mannino


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
VicenzaPiù n.207, 11 febbraio 2011 by Giovanni Coviello - Issuu