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Rette care Cinzia Bottene: e servizi in crisi “Nessuno sconto L’Ipab dei familiari a Variati” pag pag 3 6
Dalla televisione allo spritz: riecco Noaro pag 8
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n° 170 07 novembre 2009 euro 1,00
Settimanale di fatti, personaggi e vita vicentina Direttore responsabile Luca Matteazzi
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Gli indesiderabili
In città nessuno li vuole. Eppure i “nomadi” sono residenti ormai stanziali E in molti paesi della provincia gli esperimenti di integrazione stanno dando risultati soddisfacenti Le storie di Santorso, Schio e Camisano Ciàcole
A
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Tutti a casa
parte Dino Zoff, che se n’è andato dalla panchina della nazionale irritato per le ingerenze di Silvio Berlusconi (allora come oggi presidente del consiglio), in Italia non si dimette mai nessuno. L’adagio trova conferma nelle cronache vicentine di questi giorni. Prendiamo il caso del Principe di Piemonte, un piccolo ente che si occupa dell’assistenza a bambini in difficoltà. C’è un ammanco in cassa di oltre 270 mila euro, c’è un presidente che è irreperibile da mesi, c’è un cda che presenta una querela in procura ma non dice
niente all’esterno (e il sindaco si accorge del pasticcio solo a cose fatte!). Adesso viene fuori anche che da sette anni l’ente non presentava un bilancio. Come minimo un bruttissimo caso di distrazione, di soldi e di impegno. Eppure nessuno che pensi di lasciare il proprio posto (gli unici sono stati Gianfranco Dori in estate, e Nicola Zamperetti, che gli era subentrato su nomina di Variati). Oppure prendiamo l’Ipab: al di là delle vicende legate al caso Ristocenter, c’è una situazione di stallo con il Comune che dura da mesi. E anche lì
nessuno accetta di lasciare la poltrona. Voglia di difendere la correttezza del proprio operato? Desiderio di non andarsene lasciando la sensazione di aver qualcosa da nascondere, come ha detto il presidente Meridio? Può essere. Ma in certe situazioni l’eleganza di fare un passo indietro sarebbe una virtù decisamente apprezzata. Se non altro per permettere ad enti che danno assistenza a centinaia di persone di funzionare a pieno regime. Assicurando le risposte che la gente si attende, e che in questo momento nessuno è in grado di fornire.