VicenzaPiù n.13, 20 maggio 2006

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e 0,50 DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO

Presidente della Repubblica o di Calciopoli. Fa lo stesso Difficile far ripartire un Paese in cui un candidato (Gianni Letta) alla massima carica dello Stato, la Presidenza della Repubblica, dopo pochi giorni venga indicato (da Prodi) come commissario ideale della Figc, alle prese con Calciopoli e con le inchieste Piedi Puliti, su cui disserta, da esimio giurisportivo qual'è, il nostro Tonino De Silvestri. Non parliamo del solito possibile conflitto d'interessi tra controllore e controllato, visto che Letta (Gianni) è il braccio destro di Berlusconi, presidente (anche se solo di fatto) di un club calcistico, il Milan, al momento non compromesso come la "vecchia signora" ma pur sempre all'interno e con ruoli di potere significativi del sistama calcio, col suo Vice presidente, Galliani, addirittura Presidente della Lega Calcio. Parliamo dell'enorme diverso prestigio che dovrebbe essere assegnato alle 2 cariche, e ai relativi titolari, sempre che non siano il calcio e i suoi interessi e salotti tentacolari (le televisioni, da Mediaset a La 7 a Sky, le banche, tra cui Capitalia di Geronzi e Carraro, il petrolio, di Moratti, Garrone e Sensi, le telecomunicazioni di Tronchetti Provera, titolare anche di La 7, i costruttori e così via) a condizionare il Paese del Presidente Napolitano, il cui insediamento, non a caso, su molti giornali e in molti Tg, è passato in secondo piano sotto Moggi e dopo la Triade. Di fronte a questo enorme potere, che assegna la scorta alle signore moggiane per la spesa e non a Biagi, sembra poca cosa l'agitazione delle nostre 7 circoscrizioni di fronte alla Giunta comunale mentre fa pensare (a favore o contro) il ritorno del centro e del metodo democristiano, inviso a molti, che lì individuano la nascita dei tentacoli, sognato da altrettanti, che in quel sistema identificano l'ordine della concertazione e della democrazia. Quella a cui fa appello la Chiesa di fronte al Codice da Vinci, dimenticando che altri fanno un analogo, anche se contrario, appello per la loro libertà di pensiero. Ma se questo è il Paese delle liti (a Vicenza due ex presidenti Api sbattono la porta e quello in carica parla di episodi isolati) e della follia (un dirigente di calcio a 5, guarda caso un Cragnotti, ex Cirio ed ex Lazio, impedisce ai suoi giocatori di vincere ad Arzignano con una protesta folle) non ci resta che consolarci, i più "bambini" con l'Acquabike, i più smaliziati (asociali?) con gli incontri a tempo e a ... rotatoria. Giovanni Coviello

Forza Italia, analisi di una scissione

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Internet, i furbetti del wi-fi

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Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona

Anno 1 nr. 13 - Sabato 20 maggio 2006

I sette nani dell'amministrazione Tanti problemi e pochi poteri per le circoscrizioni Sono a contatto diretto con i cittadini e conoscono alla perfezione il territorio, ma hanno poche possibilità di intervenire. Da anni le sette circoscrizioni della città chiedono di avere più poteri e più fondi, "Ma il Comune non ci ascolta", accusano i presidenti. E così tante questioni rimangono irrisolte a pagina 6

Palestre, il doping in agguato

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Speed date, l'amore in 200 secondi

a pagina 13


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