No dal Molin Raniero contro il presidio pag 3
Gaza, palestinesi ed ebrei berici a confronto pag 4
Uffici comunali, viaggio nei segreti del Palazzo pag 10 n° 132 17 gennaio 2009 euro 0,50 0 50
Fatti, personaggi e vita vicentina Direttore responsabile Luca Matteazzi
La congiura dei pazzi Il consigliere del Pd Balzi denuncia una manovra della corrente “riformista” per far cadere Variati. Il capogruppo Formisano replica: “Cose folli, solo illazionii”
Ventimila leghe
Ciàcole
C
apitolo primo. Nei giorni scorsi il parlamento ha approvato un provvedimento in cui è inserita anche una deroga speciale per il Comune di Roma, che potrà sforare i tetti di spesa del patto di stabilità. Si tratta di quei vincoli di bilancio che impongono a tante amministrazioni pubbliche di stringere i cordoni della borsa e di mettere un freno agli investimenti. Vale per tutti, nonostante le tante richieste di trovare un meccanismo alternativo da parte delle amministrazioni del Nord Italia, le più penalizzate dal sistema. Ma il governo concede la deroga solo alla capitale. Capitolo secondo. Nelle stesse ore la
Lega, avvertendo i malumori della propria base elettorale, invita tutte le amministrazioni del Carroccio a sforare il patto di stabilità. Cioè a dare battaglia contro un provvedimento che la Lega stessa ha votato e approvato. Con qualche ragione, il sindaco Variati ha suggerito al partito di Bossi di cambiare slogan: da “Roma ladrona, la Lega non perdona” a “Roma padrona, la Lega ti perdona”. Capitolo terzo. Ancora la Lega protagonista: riesce a inserire nei decreti sulla sicurezza il provvedimento che chiederà agli immigrati un contributo per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Come avviene in tutta Europa, ha spiegato il ministro Maroni. A differenza che in Europa, però, in Italia per il rinnovo ci vogliono mesi, in qualche caso anni, con infiniti disagi. Capitolo quarto. A Castelgomberto, una giunta guidata da una civica della Lega ha approvato una delibera che chiede una caparra agli stranieri non residenti: un contributo per evitare buchi sulle spese per rifiuti, trasporti, mense scolastiche ecc. “Ecco la vera immigration tax: tassa in cambio di servizi erogati dall’ente”, ha osservato il Corriere del Veneto. Difficile dargli torto. E anche la Lega dovrebbe rifletterci sopra.