La creatura perfetta

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La creatura perfetta

A Micol, senza la quale questo libro non sarebbe mai stato scritto.

A Elisa, che si ricorda ancora della marmellata. A Matilde, per esserci sempre.

Alla mia famiglia e a mio nonno Selim. E grazie ai miei amici e tutti quelli che mi hanno supportato durante questo percorso.

Sindi

La creatura perfetta

Collana «Ariel» n. 7

I edizione: maggio 2023

Sceneggiatura: Alessandro Marmorini

Disegni e colori: Sindi Abazi

Impaginazione e lettering: Giuseppe Allegrini

Copyright © 2023 Marmorini/Abazi/Tunué S.r.l.

Direzione di collana: Simona Binni

Direzione editoriale: Massimiliano Clemente

Tunué

Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italia tel. 0773 661760 info@tunue.com | www.tunue.com

Stampato in Lituania

Gli altri titoli della collana «Ariel»

6 – Guardati

5 – Vento di libertà

4 – Bianco intorno

3 – Qui c’è tutto il mondo

2 – Per sempre

1 – Nellie Bly

Alessandro

La creatura perfetta

Sindi

nota dell’autore nota

questa è una favol a. questa è una favola. come per molte favole, però, questa definizione è solo una mascher a per dare signific ato come per molte favole, questa definizione è solo una maschera per dare significato a una storia realmente acc aduta. un lettore attento c apirà che alcune delle vicende narr ate a una storia realmente accaduta. un lettore attento capirà che alcune delle vicende narrate sono così assurde che non possono che essere realmente avvenute, giacché l a mente di sono così assurde che non possono che essere realmente avvenute, giacché la mente di nessun autore potrebbe partorire follie con tanto buongusto. nessun follie con tanto buongusto.

non c’è nessuna pretesa di veridicità in questa storia. trovo che l a sol a parol a “veridicità” non nessuna pretesa di in questa storia. trovo che la sola parola abbia un suono orribile ci sono personaggi che potrebbero davvero essere esistiti, abbia un suono orribile. ci sono personaggi che potrebbero davvero essere ma qui sono solo personaggi. ma sono solo

c’è una piccol a formul a magic a che esorcizza gli spettri del vero e ci apre i c ancelli una piccola formula magica che esorcizza gli spettri del vero e ci apre i cancelli di un altrove, speria mo funzioni anche in quest’occ asione: di un altrove, speriamo funzioni anche in quest’occasione:

“c’er a una volta…” “c’era una volta…”

Parte prima: IL CACCIATORE E LA STELLA

Ero morta prima di conoscere Lui.

Lui. Un uomo ricco di soldi e di fantasmi, che amava l’arte e le donne. Un cacciatore.

Si mormorava che nemmeno la grande Maria Callas fosse riuscita a resistergli…

… e che una volta avesse sedotto persino la figlia del Re d’Egitto.

Quell’uomo irrequieto si aggirava per l’Europa postbellica come fosse il suo privato negozio di giocattoli.

Era stato pugile.

il “Cinematografo”…

… contro il Teatro.

… ma non se ne erano ancora posate le ceneri che era già scoppiato un nuovo, spettacolare conflitto:

Sarò là, tra quei fior, presso a te sempre. Sempre, sempre presso a te! Amami, Alfredo, Quant’io t’amo!

Lui era deciso a sconfiggere entrambi.

Aveva combattuto la Seconda Guerra Mondiale…

Cominciò a germogliargli dentro una bruciante ossessione. Era a caccia di una creatura perfetta: una star, che sarebbe stata ricordata nei secoli come una sua scoperta…

… Come sua.

Se qualcuno avesse guardato attentamente la sua fronte venata e intaccata, là avrebbe potuto scorgere impronte strane: le impronte del suo insonne e unico pensiero sempre in atto…

Trondheim, Norvegia. 1954.

C’è una piccola isola alla foce del fiordo, gli antichi la chiamavano Nidarholm, “l’isola delle Maledizioni”.

Si racconta che un re vichingo vi piantasse le teste dei suoi nemici e obbligasse ogni nave di passaggio a vomitare sputi e ingiurie su quei crani esposti alle intemperie, colpevoli di averlo sottovalutato.

Ai tempi in cui Lui arrivò, l’isola era diventata un avamporto, dove pescherecci svuotavano le stive.

io ero sul ponte di un enorme peschereccio…

Giunse all’inizio di un’estate piovosa.
… assieme alla dottoressa Tolve Harvolsen.

Quando lo vidi per la prima volta, correva verso di noi con negli occhi la luce di chi ha appena visto un miracolo.

il suo era il passo del visionario, del bambino, di quello che vuole toccare per primo.

Può andare bene?

Mi aveva scelta per Lui tra tante.

Quando mi guardò sentii un brivido.

Sei perfetta.
Ero già sua.

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