Lameziaenonsolo Luisa Vaccaro incontra Annibale Barca al Castello di Pizzo

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Annibale Barca

attraverso gli occhi di Luisa Vaccaro

Lamezia

di Tommaso Cozzitorto

La terrazza del Castello aragonese di Pizzo Calabro, da una parte un panorama notturno di luci, di mare, di luna, dall’altra parte la piazzetta con il suo immutato fascino colma di varia umanità e ti fa pensare che il mondo dopotutto è uno spazio che non finisce mai di sorprendere, nella sua tenera interiore immensità, nella sua illusa sfacciata esteriorità. Eh si, ammettiamolo, la vita è una stupenda avventura, forte e fragile, una perfetta incastonatura di gioia, di dolore, di malinconia e di coraggio. Immersi in tutto questo, noi, come una compagnia dell’antica commedia dell’arte, ci prepariamo a mettere in scena il controverso Annibale Barca, il perfidus Cartaginese, il cattivo nel gioco della Storia, il vincitore sconfitto. Invece, vogliamo dare spazio, ad un Annibale che poi non è stato solo lo spietato senza rimorsi, ma anche un uomo dagli aspetti positivi: sensibilità, lealtà e senso dell’onore. Un uomo vittima di un giuramento fatto a 9 anni 9, al padre, di odio perpetuo verso il popolo romano, giuramento che lo segnerà psicologicamente per sempre. Una vita spesa nell’odio e nello stesso tempo, come

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e non solo

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oltre le vesti di un generale”, attraverso un’ottima sceneggiatura, sabato 10 settembre 2022, presso il Castello aragonese di Pizzo, abbiamo rappresentato tutto questo, ponendo l’attenzione sull’intervista impossibile, creata da Luisa e presente nel volume. Giancarlo Davoli è stato un superbo interprete di Annibale in dialogo con la Giornalista, la

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succede nel perdurare dell’odio stesso, un grande amore per la italica terra e in particolar modo per la Calabria, Crotone soprattutto. Dal bel libro di Luisa Vaccaro, “Annibale Barca,

sempre creativa e disinvolta Luisa Vaccaro, qui in veste di autrice e nella parte della giornalista, il tutto condito dal sottofondo musicale del bravissimo Maestro Luca Laganà e la sua chitarra. Emozionante è stato l’Annibale bambino interpretato dal piccolo Aurelio Antonio D’Ippolito. Al termine dello spettacolo, una breve chiacchierata tra il sottoscritto (nelle “vesti” anche del narratore) e Luisa sul libro rappresentato e sulla sua attualizzazione. Importante la presenza della casa Editrice Grafiché Perri: Nella Fragale, sempre entusiasta e propositiva, Pino e Antonio Perri. Grazie a Cesare D’Ippolito per la sua preziosissima e insostituibile collaborazione, direi l’anima della parte organizzativa. Poi, la “Compagnia itinerante” si è recata a cena... Ma questo, forse, ve lo racconterò un’altra volta...

Lo spettacolo multietnico proposto dall’A retè Sporting Center è “Viaggiando in punta di piedi”, un viaggio intorno al mondo, attra verso cui è possibile esplorare tante culture musicali e le varie danze di ogni nazione dove religiosità, storia e tradizioni si fondono in un intreccio di forme, immagini e corpi per comunicare emozioni. Un messaggio anche importante, in un tempo di sofferenza e di sorientamento caratterizzato da questa inuti le e dolorosa guerra, la danza unisce tutti in un unico popolo, con la speranza che si possa raggiungere al più presto la pace.

La Sala

presenta

quarta edizione di Parole in

È questo che ci insegna la trasparenza del colore di Lorenzo Avincola. L’autore nasce a Roma e vive a Bracciano in provin cia di Roma, alla quale dedica un primo libro BRACCIANO, UNA CITTA’ UN PARTITO dove narra la storia del proprio impegno so ciale e politico, scrive successivamente il romanzo SPERANZA, IL MISTERO DEL LA CROCE DI VAL D’AIA e oggi con LA TRASPARENZA DEL COLORE ci regala non semplicemente uno scritto bensì una ri flessione di vita

La trasparenza del colore di Lorenzo Avincola

Una serata particolare che ha visto l’unione di due momenti artistici, quello della letteratura e quello della danza grazie all’Aretè Sporting Center del professor Giuseppe Azzarito, cui fanno parte la maestra di danza Gabriella Varrese, la responsabile del cast artistico Elisa betta Amantea e le allieve dei vari corsi.

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Dunque è stato messo in evidenza come i luo ghi, le emozioni si possono rappresentare e mettere insieme in più forme artistiche, l’arte appunto la capacità di contemplare trasparen temente appartiene a tutti i settori.

E come definire il romanzo? Un romanzo rosa per una intensa storia d’amore che finalmente

di San Pietro a Maida

Il sindaco Domenico Giampà ha mostrato il suo entusiasmo per la contemporaneità di due momenti artistici che coesistendo hanno au mentato il carico di emozioni al pubblico.

di Loretta Azzarito

Il 6 agosto pres so l’auditorium comunale di San Pietro a Maida è stato presentato il libro di Lorenzo Avincola “La trasparenza del colore”, dan do proseguo alla quarta edizione di Parole in Sala, la rassegna del libro sampietrese curata dall’assessore alla cultura Loretta Azzarito.

Comune

ha il lieto fine?

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Ma Triestino ha forte la passione per la musi ca, è legato alla band dei BORN IN THE SIX TY FIVE non più attiva a causa della morte per omicidio del batterista Franco Marasco e

che non si scandaliz za facilmente e que sto lo porta ad essere un ottimo confidente.

Un vademecum che descrive l’impegno politi co preso? Un romanzo giallo per l’intrecciarsi di fatti suscettibili di indagini complicate.

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La trasparenza del colore è tutto questo ed è la capacità dell’autore nel suo talento fanta sioso, di tenere fissati alla sua mente con veri e propri fili di refe i diversi accadimenti, per ché nei vari capitoli si va avanti senza trascu rarne alcuno, tutti insieme convergono legati verso l’obiettivo dell’autore della ricerca del la trasparenza delle cose, di un sentimento, di una verità. Il protagonista del libro è

Triestino è un uomo di forte passione che non riesce a dimenticare il suo amore proibito, è colui che nel caos riesce a tro vare tutto e ancora un uomo che non sop porta i maschilisti che sono lontani dalla sua cultura.

Da sindaco è altresì impegnato nella pro blematica della condizione delle acque del bacino idrico sabatino, molto sentito dalla popolazione, dopo che a causa delle scarse piogge furono prelevati da Acea milioni di li tri di acqua per la città di Roma e per molti comuni limitrofi, da qui opere di sensibiliz zazione come MUOIO DI SETE , dove tutti i manifestanti con maglietta bianca versano l’acqua contenuta nelle bottiglie nel lago.

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Triestino Davoli, un medico di famiglia, sin daco del comune di Brac ciano, di origine calabrese per il nonno paterno, Giu seppe Davoli, calzolaio di San Pietro a Maida. Triesti no è un uomo di innata cu riosità tale da assumere gli abiti di investigatore , è un uomo che che prova lo stato di impotenza quando per i risolvere i problemi del paese tutto dipende dal senso civico dei cittadini, ma è anche un uomo sensibile,

Nel corso della narrazione a collegamento con gli argomenti trattati nel libro sono stati rap presentati dalle allieve della scuola di danza dell’Arete’ : il Viaggiatore, l’Italia danza di ca rattere, le bambole cinesi, danza orientale, la Spagna danza di carattere e la Francia danza neoclassi ca, rispettivamente dalle al lieve dei corsi propedeutica II livello, predanza e corso avanzato.

In fase dei saluti finali l’au tore Lorenzo Avincola ha parlato di un nuovo libro, parte terza, delle vicen de che muovono intorno a Triestino Davoli, un perso naggio che ancora ha tanto da dire.

Deve poterla vivere in fondo nella sua quotidianità e non segretamente. Triesti no però sente di doverle parlare e dove re confidarle quello che prova e lo fa in modo particolare e cioè sottolineando al cune frasi della raccolta STAGIONI DI VERSE DI STEPHEN KING, contenente racconti che hanno ispirato alcuni film tra cui LE ALI DELLA LIBERTA’. A Trie stino interessa il primo libro “l’eterna pri mavera della speranza”, quello che deve recapitare alla sua Hope.

dopo 20 anni sposa l’obiettivo insieme ad altri componenti della band di ricostituirla. Si tratta però di ritrovare e convincere Anita, voce della band, di cantare ancora, magari cercando di ca pire cosa veramente accadde tanti anni prima.

L’invertito ordine dei colori della bandiera italiana dipinta sul soffitto dell’aula consiliare è il forte primo indizio da approfondire per giungere alla verità dei fatti. Una verità alla quale si giunge, grazie all’incontro e confessione di Rosa, te stimone vent’anni fa del ritrovamento del corpo di Franco. Rosa , la estrosa e imprevedibile Rosa, donna delle pulizie del comune, è un personaggio particolare, attraverso di lei, l’autore ha

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modo di tracciare l’excursus di fatti che precede piaghe forti come il femmini cidio. Attraverso di lei l’autore presenta Triestino Davoli come il più grande uomo amico e confidente, liberarsi da segreti, liberarsi da situazioni di disagio che si vi Evono.poila storia d’amore tra Triestino Davo li e Hope, così come sottolineato dall’au tore Avincola, il protagonista per capire se Hope è l’amore della sua vita

(Il

E LE SPECIFICITÀ GEOLOGICHE DELLE COSTE DA VALORIZZARE

amici della terra

Geologo Mario Pileggi del Consiglio Nazionale Amici della Terra - geopileggi@libero.it

tezione dell’Ambiente nel quale, in merito alle informazioni sulle acque di balneazione, si trova scritto: “Clicca qui per accedere all’area dedicata alle news sulla balneazione in Calabria” che rinvia ad un ulteriore Link dove si legge: “In questa sezione sa ranno pubblicate tutte le news relative al monitoraggio delle acque di balneazione” e che mostra un elenco dove la notizia più recente è quella del 18 Agosto del 2021 su “ritornano confor mi i punti di Scalea” In pratica per informazioni su dove si trova no i divieti di balneazione e sulla qualità delle acque di balnea zione della Calabria l’unico strumento attualmente disponibile è il Portale del Ministero della Salute dove continuano a comparire dati contraddittori e carenze informative come quelle da noi più volte denunciate ma solo parte corrette in pochi comuni.

Esiste soltanto il Portale web dell’Agenza Regionale per la Pro

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In corrispondenza della foce del Piscirò sul confine tra i comuni di Lamezia Terme e Gizzeria è in vigore un divieto di Balnea zione di 400 metri per inquinamento a seguito dell’Ordinanza N. 97/2022 del Comune di Lamezia Terme. Questa Ordinanza di divieto di balneazione non è riportata nel Portale del Mini stero della Salute e la Mappa dello stesso Ministero riporta la stessa foce con acque balneabili, colorata in verde e classificata di qualità Eccellente nell’ambito dell’area denominata “Località Cafarone” della lunghezza di 1074 metri ricadente a cavallo dei comuni di Lameza Terme e Gizzeria Sempre di qualità Eccellente è riportata nell’Allegato B del De creto regionale 483/2022 con la “Classificazione delle acque di balneazione annualità 202”, e nella documentazione delle

Comune di Lamezia vieta la balneazione ma per il Ministero l’acqua è eccellente)

L’attuale stagione balneare, in Calabria, sarà ufficialmente chiusa cinque giorni dopo le votazioni politiche e c’è da sperare che, finita la campagna elettorale, non si spegneranno i riflettori sullo stato di salute del mare accesi nei mesi scorsi. Riflettori da non spegnere perché, come avviene anche nel mese di ottobre in tante altre regioni con la stagione balneare ufficial mente ancora aperta, le persone devono essere informate e infor marsi sulla qualità delle acque di balneazione e sui tanti tratti di mare con divieto di balneazione temporaneo e permanente per Informazioniinquinamento.che da parte degli Enti preposti, in particolare Co muni e Ministero della Salute, in Calabria continuano ad essere carenti, contraddittorie e non rispettano la normativa vigente per tutelare la salute di bagnanti e migliorare la qualità delle acque Noninquinate.sisono visti e continuano a non vedersi sulle spiagge del Tir reno e dello Jonio tutti i cartelli che dovrebbero essere esposti e bene in evidenza per informare i bagnanti su dove iniziano e ter minano i divieti di balneazione per inquinamento e la loro causa e durata. E neanche si vedono gli oltre 1300 Cartelli, in corrispon denza di inizio e fine di ognuna delle circa 630 aree adibite alla balneazione, con esposti i dati sulla qualità delle acque e i profili delle stesse aree monitorate con analisi mensili dall’Arpacal. All’assenza della Cartellonistica sulle spiagge, in corrispondenza dell’inizio e termine di ogni area di balneazione, di competenza dei comuni si aggiunge l’assenza di un sito regionale informa tivo, georeferenziato ed aggiornato in tempo reale sulla qualità delle acque di balneazione come avviene in tante altre regioni del BelPaese.

LA MALA INFORMAZIONI SULLA QUALITÀ DELLE ACQUE MARINE

In proposito, è da evidenziare che, oltre agli esempi delle due aree di balneazione del Tirreno vibonese ricadenti nel Golfo di Sant’Eufemia, c’è anche quello riguardante il Tirreno lametino.

analisi effettuate mensilmente, comprese quelle del 20 luglio scorso, disponibile nello Portale del Ministero della Salute. D’altra parte la stessa Foce del Piscirò è risultata inquinata e con valori di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali supe riori a limiti consentiti a seguito delle analisi di fine Luglio scorso di Goletta Verde.

Le NORME e le IN FORMAZIONI da for nire sui divieti e sulla qualità delle acque.

delle analisi mensili del 2021 e del 2022 e della classi ficazione delle acque di balneazione effettuate dal’Arpacal indi cano di qualità Eccellente l’acqua marina in tutte le aree di bal neazione di tutti i comuni costieri del lametino e della gran parte di quelli del Golfo di Sant’Eufemia. Si può e si deve evitare che alla MALA Depurazione si aggiunga

ITUALE.risultati

Sulla grande varietà di spiagge naturali che caratterizzano il Golfo di S. Eufemia va ricordato e ribadito che le stesse sono formate da frammenti di rocce di tutte le ere geologiche che documentano la nascita ed evoluzione sia del paesaggio terrestre e degli insediamenti umani dell’intero Belpaese. Rocce e scogliere rare nelle coste della Penisola come quelle granitiche di Capo Vaticano generate dallo stesso magma che ha generato le più note coste granitiche della Sardegna dalle quali sono stati separati a seguito d’imponenti movimenti della crosta terrestre iniziati milioni di anni fa e ancora in atto nel Tirreno.

.

A riguardo va ricordato che tra le specificità delle stesse spiagge del Golfo di S. Eufemia che oltre essere naturali e non rifatte, presentano varietà geologiche e Biodiversità inesistenti nel re sto della Penisola del BelPaese. Specificità come gli assetti idro-geomorfologici che favoriscono la presenza e lo sviluppo della più grande varietà di habitat e forme di vita in ambiente acquatico e terrestre. La ricca bio diversità terrestre e marina caratterizzata anche da nuove specie megabentoniche come Topsentia calabrisellae e Halicona fim briata e varie oasi di Coralli finora non rilevate in nessun altra

Per ognuna delle aree adibite alla balneazione in Calabria e in ogni Pa ese appartenente all’U nione europea esiste l’obbligo di fornire le informazioni necessarie per consentire alle per sone di prendere deci sioni informate su dove fare il bagno senza ri schi per la salute.

area dell’intero Mediterraneo. Biodiversità favorita pure da un microclima ideale per la più lunga durata della stagione balneare e per favorire in alcuni tratti di costa una ventilazione idonea per varie attività anche sportive.

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la MALA INFORMAZIONE. Anche perché la buona informa zione prevista dalle norme vigenti è necessarie sia per tutelare la salute dei bagnanti e per migliorare la qualità del nostro mare e valorizzare il prezioso patrimonio costiero e le sue specificità.

Una recente conferma di queste specificità geologiche da noi ripetutamente evidenziate negli ultimi decenni è stata quel la fornita nelle scorse settimane dall’INGV che ha ribadito come “a partire da 10 milioni di anni fa, la Calabria si è staccata anche dalla SardegnaCorsica e si è andata ad innestare nell’edificio montuoso spalle”marluogoco-Magrebide,Appenninidandoall’aperturadelTirrenoallesue

Le norme di riferimen to nel BelPaese sono: Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 116 ; e Decreto 30 marzo 2010 –“Definizione dei criteri per determinare il divieto di balneazione, nonché’ modali tà e specifiche tecniche per l’attuazione del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, di recepimento della direttiva 2006/7/CE, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione. Un quadro normativo finalizzato a proteggere la salute umana dai rischi derivanti dall’inquinamento delle acque di balneazione e con vari strumenti quali: i profili di balneazione; la previsione de gli inquinamenti di breve durata; il ruolo della partecipazione del pubblico; la classificazione delle acque di balneazione in quattro categorie di qualità: Eccellente, Buona, Sufficiente e Scarsa sulla base dei valori degli indicatori microbiologici di contaminazione fecale (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali); le informa zioni da fornire ai bagnanti in tempo reale; il monitoraggio delle acque secondo i criteri tecnici definiti negli allegati normativi.

Sul Portale del Ministero della Salute, per il comune di Lamezia Terme, è presente una sola Ordinanza, la N40/2015 della Capi taneria di Porto di Vibo Valentia con un divieto temporaneo di balneazione 100 metri a Sud e Nord del Collettore AEROPO

e) laddove la balneazione e’ vietata, avviso che ne informi il pubblico, precisandone le ragioni; f) ogniqualvolta e’ introdotto un divieto di balneazione per manente, avviso che l’area in questione non e’ più balneabile con

la ragione del declassamento; g) indicazione delle fonti da cui reperire informazioni più esaurienti, conformemente al comma 2.

Di veru Cumunista, u puteri, cci fhà pperdari a vista, “Ccà pua scatinari nà guerra, e sbatti certu ccù llù culu nterra”.

Riguardo gli strumenti di informazione e partecipazione dei cit tadini sono significativi titoli e contenuti degli articoli 14 e 15 del Decreto legislativo N.116 del 2008, di seguito in parte riportati: «ART. 14. PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO 1. Le au torità competenti, ciascuna per quanto di competenza, incorag giano la partecipazione del pubblico all’attuazione del presente decreto e assicurano che siano fornite al pubblico interessato op portunità di informarsi sul processo di partecipazione, e di for mulare suggerimenti, osservazioni o reclami, in particolare per la preparazione, la revisione e l’aggiornamento delle acque di balneazione di cui all’articolo…»

e) nel caso di acque di balneazione a rischio di inquinamento di breve durata, informazioni generali relative a:1) condizioni che possono condurre a inquinamento di breve durata; 2) grado di probabilità di tale inquinamento e della sua probabile durata; 3) cause dell’inquinamento e delle misure adottate per pre venire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento e per affrontarne le cause;…» Va evidenziato che grazie a queste norme, in molti Paesi euro pei e alcune regioni italiane come l’Emilia-Romagna, la quantità di acque reflue urbane e industriali non trattate o parzialmente trattate che finiscono nelle acque di balneazione è drasticamente diminuita rendendo la balneazione possibile anche in molte ac que superficiali situate in aree urbane che in precedenza erano altamente inquinate.

U Catanzarisi, i sempri sì sà, cà tuttu vò Illu llà, supra chillu cuazzu disulatu, c’avessi dì jiri a mmari, disabitatu.

FHIORITA E LL’AEROPORTU I LAMEZIA

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2. Le autorità competenti, ciascuna per la propria competenza, utilizzano adeguati mezzi e tecnologie di comunicazione, tra cui Internet, per promuovere e divulgare con tempestività le informazioni sulle acque di balneazione di cui al comma 1, non ché’, ove opportuno, in varie lingue, le seguenti informazioni: a) elenco delle acque di balneazione; b) classificazione di ciascuna acqua di balneazione negli ultimi tre anni e il relativo profilo, inclusi i risultati del monitoraggio effettuato ai sensi del presente decreto dopo l’ultima classificazione; c) misure di risanamento di cui all’articolo 2, comma 1,let tera f), numero 10); d) nel caso di acque di balneazione classificate «scarse», informazioni sulle cause dell’inquinamento e sulle misure adot tate per prevenire l’esposizione dei bagnanti all’inquinamento e per affrontarne le cause come prescritto nell’articolo 8, comma 4;

Si a mbidia fhussi gguallara, ricordatillu, avera i caminari, ccù alli gambi, nù zainiallu.

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Caru Fiorita, a prusupupea e Ilù culu pilatu, mmai nenti i bbuanu, mù sai, anu purtatu, a vuci grossa a putiavu fhari, quandu a ggenti un ssapia pparrari.

«ART. 15. INFORMAZIONE AL PUBBLICO:

Un ccià abbastatu a sanità, cà unn’anu lassatu nenti ccà,

ppì ogni ccosa llà amu i jiri, aumintandu u fhastidiu e Ilù suffriri.

Mò, i cosi vuanu lassati, cumu, scinziatu mia, là truvati, e bbà vidi chillu cà fhari, mù, ancuna machina fai parchiggiari.

A Ccatanzaru, allu Fhiorita, ccià bbinutu nà sorta i chjiuritu, una di primi cosi cà dì fhari, icica, l’aeruportu nuastru sà di ntistari.

1. I comuni assicurano che le seguenti informazioni siano divul gate e messe a disposizione con tempestività durante la stagione balneare in un’ubicazione facilmente accessibile nelle immedia te vicinanze di ciascuna acqua di balneazione: a) classificazione corrente delle acque di balneazione ed even tuale divieto di balneazione di cui al presente decreto mediante una simbologia che risponda agli indirizzi comunitari; b) descrizione generale delle acque di balneazione, in un linguaggio non tecnico, basata sul profilo delle acque di balnea zione predisposto in base all’allegato III; c) nel caso di acque di balneazione identificate a rischio di inquinamento di breve durata:1) avviso di acqua di balneazione a rischio di inquinamento di breve durata; 2) indicazione del nu mero di giorni nei quali la balneazione e’ stata vietata durante la stagione balneare precedente a causa dell’inquinamento di cui al n. 1); 3) avviso tempestivo di inquinamento, previsto o presente, con divieto temporaneo di balneazione; d) informazioni sulla natura e la durata prevista delle si tuazioni anomale durante gli eventi di cui articolo 2, comma 1,lettera g);

Le perle di Ciccio Scalise

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l’avvio e quest’anno, finalmente, è stato possibile. Dopo 2300 anni dal primo, un nuovo giardino nasce per raccogliere l’eredità culturale del filosofo di Samo, che prende ispirazione oltre che dal pensiero del filosofo greco Epicuro anche dal pensiero del giardiniere Jorn De Précy, secondo il quale il giardino è l’unico luogo

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di Anna Maria Esposito

Vuoi dirci di cosa si tratta e perché proprio a Montauro. Come ti è venuta questa idea? Perché dopo aver terminato l’esperienza di Orme nel Parco nel 2019 (il primo parco avventura in Calabria che ho realizzato nel 2008 a Zagarise) ero alla ricerca di un luogo che si sposasse con la filosofia epicurea alla quale mi ero da poco approcciato. Un luogo lontano dalla città, dal caos, dal rumore, dove raggiungere la felicità attraverso la pratica di quei piaceri semplici che rendono la vita degna di essere vissuta: la relazioni con gli amici sinceri; il consumo di un cibo sano e naturale; il contatto con la natura e la pratica della filosofia. L’ho trovato a Montauro perché tra i borghi più vicini a Catanzaro era quello più panoramico e armonioso. C’era un’area picnic abbandonata che, nel 2019, il comune aveva messo a bando per la gestione. Mi è sembrata una coincidenza eloquente, un invito esplicito, una missione che valesse la pena di essere compiuta. I due anni di pandemia ne hanno impedito

le interviste di anna maria

Per saperne di più ne parliamo con l’ideatore Massimiliano Capalbo

Apre “Il Giardino Epicureo” dove la vita ha un senso.

Il giardino è strutturato in terrazzamenti panoramici sul mare che offrono la possibilità di contemplare, oltre ad uno dei panorami più belli d’Italia, la natura che lo circonda. All’interno del giardino ho ristrutturato e realizzato un emporio che propone i prodotti tipici calabresi; 6 aree picnic dove vivere una grigliata in compagnia degli amici sia di giorno sia di notte; una vasca idromassaggio da 8 posti dove concedersi un bagno rilassante di notte o energizzante di giorno, in acqua calda o fredda e, infine, un’agorà (area eventi) da 120 posti che ospiterà concerti, dibattiti, spettacoli, eventi formativi. Ma numerosi altri saranno i servizi e le attività che saranno aggiunte nel corso del tempo, si tratta di un contenitore che va riempito di contenuti e questo

in cui è ancora realizzabile il sogno di una relazione armoniosa tra l’uomo e la natura e lo spazio vegetale può mescolarsi con quello dell’uomo.

Nella scelta delle specie sono state privilegiate quelle che richiedono meno acqua, in considerazione dei cambiamenti climatici che sono sempre più evidenti. Quindi il corbezzolo, il lentisco, il mirto, l’alloro, le ginestre, il cisto, il viburno e le piante officinali in genere, tipiche della nostra macchia mediterranea, con qualche inserto non autoctono che non trova difficoltà di ambientamento. Tutte le piante sono più o meno sensoriali, utilizzano composti organici volatili di origine biogenica per ricevere informazioni dall’ambiente e per comunicare tra loro e con gli insetti. Una parte di questi composti sono percettibili anche dall’uomo e sono tra le armi che utilizzano per conquistarci. Ma anche i colori e le forme dei fiori e delle foglie, sono segnali che fungono un po’ da cartelloni pubblicitari per consentire loro di mettersi in mostra ed essere scelti. Per non parlare dei frutti commestibili che sollecitano il gusto. Non dobbiamo dimenticare che le piante possiedono il tatto, percepiscono la vicinanza di oggetti e persone attraverso canali meccano sensibili che consentono loro di arrampicarsi su muri, staccionate o altri sostegni e quindi di spostarsi. Ma oltre ai nostri cinque sensi ne possiedono molti altri perché sono in grado di valutare il grado di umidità, di percepire la gravità, di riconoscere i gradienti chimici del terreno e dell’aria etc. Un software,

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intendo farlo con i fruitori del giardino stesso e con i tanti calabresi che hanno voglia di mettersi in gioco. Col tempo, nel giardino, prenderà forma un percorso eco-sensoriale, realizzato con piante capaci di trasmettere piacevoli sensazioni ai visitatori, puoi anticiparci qualche specie?

Come è strutturato questo giardino e quali attività ospiterà?

paure e dalle insicurezze che impediscono di agire e cambiare la propria vita, passando dalla dipendenza all’autodeterminazione. Viviamo un’epoca di transizione presto o tardi tutti saremo costretti a fare delle scelte importanti. Le emergenze sono sempre più in aumento e per fronteggiarle dovremo fare delle scelte coraggiose ma anche lungimiranti. La Scuola Eretica dell’Essere aiuta a migliorare l’Essere prima del Fare. Solo un Essere evoluto e consapevole potrà scegliere di produrre (e quindi Fare) iniziative virtuose capaci di contribuire a ridurre e non ad aumentare i problemi e le difficoltà sociali ed economiche nelle quali ci troviamo a vivere. Proprio come ho fatto io decidendo di aprire un giardino come questo.

Grazie Massimiliano per questa straordinaria iniziativa Epicurea e soprattutto buon lavoro!

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Il Giardino ospiterà la Scuola Eretica dell’Essere e altre attività formative volte alla crescita culturale e spirituale degli ospiti. Ci vuoi parlare di questa scuola e delle attività trattate?

appositamente progettato per il giardino, consentirà ai visitatori in autunno di poter interagire attraverso il tatto con le piante e prendere parte ad un’installazione artistica interattiva.

Nell’agorà del giardino oltre a partecipare ad eventi artistici e culturali i visitatori potranno partecipare ad esperienze formative tra le quali la Scuola Eretica dell’Essere. Si tratta di un per Corso “tras-formativo” unico in Italia per contenuti e modalità di svolgimento che consente ai partecipanti di riappropriarsi della propria capacità di orientarsi, di scegliere, di liberarsi dalle

cero momento, alzare il capo e puntare il gomito sinistro sul cuscino, nel tentativo di girarsi verso di loro, come se volesse dire qualcosa. Quando si fu sollevato, guardò tutti gli astanti uno per uno in volto e, alla fine, puntò gli occhi su Giovanni, un vecchio artigiano, che gli era stato amico da sempre; poi, con voce flebilmente sommessa, gli disse: “O Ggiuà, cà pùa t’ ’u mandu l’attu ’i richjàmu” (o Giova’, stai sicuro che, poi, te lo manderò l’atto di richiamo!”). E detto questo, ricadde nel suo torpore. Nella stanza calò un silenzio di tomba; tutti rimasero allibiti. Mastro Giovanni si rabbuiò in viso e rimase come di pietra. Aspettò che le acque si calmassero; successivamente, approfittando di un momento di disattenzione, si alzò pian piano dalla cassapanca su cui era seduto e, senza salutare alcuno dei presenti, guadagnò la porta d’uscita e scomparve nel buio della notte. Non si lasciò vedere né all’indomani e né nei giorni successivi. Intanto, per lo zio Peppe, la situazione precipitava di giorno in giorno sempre di più. Nessuno si illudeva che egli potesse uscire indenne da quell’infermità. Infatti era trascorsa appena una settimana e, una mattina, alle prime luci dell’alba, si sparse la notizia che era passato a miglior vita. Lo stesso giorno fu celebrato in suo onore un solenne funerale, a cui parteciparono parenti, vicini, amici ed estimatori. L’unico assente (ma da giustificare, senz’altro, e lo scoprirete avanti) fu mastro Giovanni, il quale fin da quella memorabile sera, si era buttato a letto in uno stato di tale prostrazione che non ce l’aveva fatta proprio ad alzarsi per fare il suo dovere con l’amico Peppe: anzi, occorre dire che da quel cantuccio non si alzò mai più, perché dopo aver lottato, per una decina di giorni, contro una malattia ribelle ad ogni cura, andò a raggiungere l’amico nel regno dell’al di là. Quanti erano stati testimoni della promessa fattagli dallo zio Peppe, appresero la morte di mastro Giovanni con sgomento e, per parecchi giorni, essa fu l’oggetto costante dei loro discorsi. Non vi nascondo che mi vengono i bordoni ogni qualvolta leggo questa cronistoria: pensate che la vicenda di Samara, al confronto, mi appare come una fiabetta, decisamente!

L’atto di richiamo:

Letteratura d’horror rionistico

altro che Samara di The Ring!

di Francesco Polopoli

Non è un reclamo giudiziario, lo dico subito in partenza! Una prenotazione pre-mortuaria, pensate un po’: seguitemi! A ricordarcelo è l’illustre studioso delle nostre tradizioni vernacolari, di cui ho il piacere di far rammemorare una sua testimonianza. Nel rione Stradella viveva, in casa di una figliastra, un certo Giuseppe, un vecchio popolano che tutti, parenti e non, gratificavano, per via della sua veneranda età e della fluente barba che ne ornava il volto, con l’appellativo di zzù Peppi. Egli era ben voluto per la sua bontà d’animo e la sua saggezza, ma era grandemente apprezzato per la sua arguzia e per il suo fine senso di humour con cui sapeva condire ogni suo discorso. Un giorno, benché non avesse mai avuto seri problemi di salute, corse voce che una strana malattia l’avesse allettato. Nessuno sapeva dire con esattezza di cosa si trattasse, ma quanti andavano a fargli visita, capivano subito, da certi deliri che, a tratti, lo assalivano, che il male che l’aveva colto doveva aver aggredito anche il suo equilibrio mentale. Di sera, si avvicendavano, nella stanza a piano-terra, dove, di solito, era sistemato il suo letto, amici e conoscenti, per tenergli un po’ di compagnia e manifestargli la loro solidarietà, anche se era fin troppo evidente che lui, oramai, non era più in grado di dare retta a nessuno. Una sera, però, coloro che erano andati a fargli visita (in tutto quattro o cinque persone) lo videro, ad un

Lamezia e non solo GrafichÉditore di A. Perri - & 0968.21844 pag. 13 I Meridiani: Voci calabresi in serie e parallelo

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Max e i suoi inseparabili Ciuk, Ciarlino, Gustavo e Dari

di Massimo Striglia

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